Geografia Sonora laboratorio digitale musicale
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- Vittore Sole
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1 Geografia Sonora laboratorio digitale musicale percorso di esplorazione multimediale del mondo che ci circonda; imparare ad utilizzarne i materiali e gli elementi formali per creare e comporre nuovi ambienti sonori, storie con immagini e giochi interattivi. Struttura dell attività didattica Date inizio attività 31 ottobre 2007 Eventi finali 29 marzo 2008 Scuola Numero di bambini Numero di incontri settimanali Ore complessive di attività Allestimento aula Scuola Primaria San Giusto - Milano classi 3A e 3B 14 bambini + 14 bambini 15 incontri per classe della durata di 60 minuti. 15 ore per classe 14 postazioni Pc -WinXP computer MacBook Pro (del docente), impianto audio video proiettore Formazione incontro preliminare con esposizione del progetto prima dell inizio del corso con tutti i docenti. Incontri saltuari di verifica e adattamento del progetto al percorso didattico con i singoli docenti. Incontro di verifica con tutti i docenti al termine del corso Ore complessive 10 ore docenti: maestre: Paolo Solcia, Gaja Maffezzoli, Christian Steiner Angela Mancini, Gina Gatto
2 Obiettivi: Proseguire le esperienze dell'anno precedente, in cui avevamo lavorato sulla costruzione di storie attraverso la messa in sequenza di suoni ed immagini. Sfruttando la dotazione tecnica allestita nella classe, si privilegeranno giochi di gruppo con i computer, per sensibilizzare i bambini alla costruzione collettiva dei lavori e abituarsi ad usare la condivisione dei documenti attraverso una rete network locale. Contenuti del percorso didattico: I primi incontri del laboratorio sono stati dedicati alla preparazione e personalizzazione dello strumento computer. Ogni computer è stato identificato da un colore e da un'immagine sul desktop. Sono state date le indicazioni per tenere in ordine i propri lavori: nominazione, numerazione, creazione di cartelle. Il laboratorio è stato un'esplorazione di possibili e diverse forme di relazione tra immagine e suoni; come rendere in immagine un suono e, viceversa, come rendere in suono un'immagine. Abbiamo cercato analogie e divergenze tra il mondo dell'occhio e il mondo dell'orecchio, tra le
3 caratteristiche del suono e quelle dell'immagine (...ma un suono lungo occupa tanto tempo, invece un segno lungo occupa tanto spazio... ). Abbiamo affrontato il concetto di sequenza come operazione logica necessaria per ottenere immagini in movimento e suoni che si evolvono. Durante il laboratorio abbiamo fatto diversi giochi ed esperimenti multidisciplinari: ascoltando brevi frammenti di pianoforte di Kurtag, compositore contemporaneo ungherese, i bambini hanno rappresentato il suono con semplici disegni astratti; siamo partiti da un primo esercizio in solo bianco e nero e con grandezza fissa del pennello, per poi via via lasciar loro piena libertà di tratto e di colore. In seguito abbiamo ripetuto l'esperimento, questa volta con gesti strumentali sul pianoforte eseguiti dal vivo. Abbiamo poi chiesto ai bimbi di rappresentare graficamente un suono concreto, appartenente al quotidiano sonoro: una mosca, un tuffo, il suono delle forbici. In questo esercizio i bimbi si sono concentrati più sulla rappresentazione dell'oggetto che produceva il suono che non sulla forma del suono stesso. Abbiamo fatto ascoltare ai bambini un paesaggio
4 sonoro fatto di suoni concreti, della durata di tre minuti, con una evoluzione narrativa. É stato ascoltato quattro volte, la prima volta senza nessuna spiegazione, poi via via sempre più analizzato e spiegato. Ad ogni ascolto il bambino proseguiva il proprio disegno, sempre lo stesso, ma salvato nei vari passaggi. Questo ci ha permesso di notare una evoluzione, un approfondimento della rappresentazione grafica, man mano che l'ascolto dei suoni diveniva più attenta e completa. La preparazione di materiali consecutivi, ci ha portato ad affrontare il tema di sequenza e abbiamo fatto esperimenti di 'stop motion' con fotografie. Alcuni bambini hanno proseguito il gioco a casa, facendo sequenze di fotografie con i loro giochi, che sono state poi trasformate in classe in un filmato animato. I bambini hanno poi scelto un suono concreto -in una libreria messa a loro disposizione- e fatto una sequenza di disegni. I disegni sono stati poi raggruppati e montati in piccole storie con il suono iniziale. Per sensibilizzare i bambini al lavoro di gruppo (tutti i nostri disegni possono far parte di una stessa storia), abbiamo raccolto i loro disegni e
5 creato delle sequenze narrative. Con il programma Kurtag in Fila i bambini hanno costruito una sequenza sonora, con tre frammenti di Kurtag, commentandola con una sequenza di disegni. L'ultima parte del laboratorio è stata dedicata alla realizzazione di una storia animata; abbiamo scelto un testo conosciuto dai bambini -tratto dal loro libro di italiano-e disegnato immagini in sequenza. Abbiamo poi registrato i suoni dal vivo, al pianoforte con Gaja, alla chitarra con Paco -il maestro di musica- e i bambini con la voce, per creare il commento sonoro della storia. Sono state così composte le storie animate di suoni e immagini Il gatto dalla coda di ghiaccio (poesia di Gianni Rodari) e I tre giorni della merla. Utilizzo degli strumenti informatici I bambini sono ormai abituati all'uso del computer; quest'anno abbiamo cercato di dar loro le indicazioni per renderlo uno strumento personalizzato e per tenere ordinati i lavori, nominando, numerando e creando cartelle di lavoro. Hanno utilizzato software audio per la creazione di sequenze musicali e il software ArtRage per il
6 disegno digitale. I bambini hanno anche preso confidenza con strumenti digitali come microfono e fotocamera per la cattura dei suoni e delle immagini. Evento finale: vedi il suono, ascolta il disegno Per la chiusura del laboratorio abbiamo preparato nove postazioni interattive, in cui i bambini ed i genitori potevano vedere tutti i lavori prodotti nel corso dell'anno e potevano provare i software utilizzati. Ecco la descrizione delle installazioni fatte dai bimbi: Ascoltare frammenti di musica e lasciar andare le mani Abbiamo associato un immagine ad un suono. La musica è di Kurtag, un compositore ungherese... Disegnamo i suoni di Gaja Gaja ha fatto dei gesti musicali alla tastiera e noi durante l'ascolto abbiamo fatto un esperimento pittorico usando all'inizio solo il bianco e nero. Ma cosa vuol dire disegnare dei suoni?... forse mescolare l'occhio con l'orecchio e vedere cosa succede... Ma è la musica che comanda l'immagine o
7 l'immagine che comanda la musica?...grande domanda... I suoni hanno dentro una storia Ci sono suoni lunghi, diciamo...dei suoni narrativi, che hanno dentro una storia. l albero abbattuto o l astronave, le forbici e l auto da corsa. Ecco i nostri disegni ispirati ai suoni lunghi. Le immagini in sequenza Disporre le immagini nel tempo, secondo un certo ordine. Delle immagini, una dopo l altra, possono creare un animazione, come tante fotografie messe in fila. Abbiamo fatto una scenetta in classe:gli attori hanno posato per le fotografie che sono state poi messe in sequenza. Qualcuno ha continuato il lavoro a casa... L avventura continua... Abbiamo continuato la nostra avventura nell animazione questa volta mettendo in sequenza i nostri disegni e Christian ha associato una musica o un suono. Sempre più esperti... Abbiamo prima scelto un suono del mondo e fatto tanti disegni senza mai cambiare foglio, aggiungendo di volta in volta al disegno
8 qualcosa in più. Disposti in sequenza, questi disegni hanno creato delle animazioni, che abbiamo unito per creare due storie: onde suonate e tuffo di danza Sequenza di suoni e sequenza dei disegni Abbiamo creato delle sequenze musicali, mettendo in fila tre suoni di Kurtag e poi disegnato sul loro ascolto Le nostre storie!!!! Abbiamo scelto una storia e una poesia abbiamo fatto i disegni abbiamo registrato suoni e musiche con Gaja e Paco ed ecco le nostre storie: il gatto dalla coda di ghiaccio e i tre giorni della merla Osservazioni La nostra intenzione di far lavorare tutti i bambini in rete, per dar loro la consapevolezza che, pur lavorando sul proprio computer, stessimo facendo un lavoro tutti insieme, si è infranta su troppi problemi tecnici di connessione, collegamento e configurazione dei computer, che ci ha obbligato ad essere il più delle volte più tecnici informatici che non
9 educatori artistici (con gran frustrazione nostra!). Proprio per la sperimentazione della parte dedicata all'immagine, ci siamo resi conto di aver proposto ai bambini fin troppo materiale, per un solo laboratorio. Probabilmente la parte di animazione di disegni e di animazioni di fotografie, per esempio, possono essere gli strumenti specifici di due differenti laboratori. Anche la parte di laboratorio dedicata alla storia finale potrebbe essere più ampia e, fin da subito, focalizzare i materiali di lavoro. Abbiamo notato quanto -nell'immagine come nel suono- possa essere utile e formativa una panoramica storica, con l'aiuto di opere d'autore, dai primi esperimenti cinematografici ad oggi, opere di grandi pittori e installazioni interattive. Stiamo riflettendo, in seguito ai risultati visti, quale sia la scansione migliore per affrontare il rapporto immagine - suoni. L'utilizzo di suoni concreti porta i bambini ad una rappresentazione più figurativa, descrittiva; sicuramente più facile, ma poco centrata sulle caratteristiche del suono e invece piuttosto sull'oggetto che lo produce. L'utilizzo di frammenti musicali o semplici note con timbri differenti richiede invece ai bimbi una
10 capacità di astrazione e di concettualizzazione molto grande. Siamo convinti che entrambi gli approcci siano utili e necessari, ma ci chiediamo con quale sia preferibile cominciare.
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