Friuli-Venezia Giulia Presente 44 Veneto Trentino-Alto Adige Assente Assente ARCO ALPINO CENTRO-ORIENTALE

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Annabella Moretti
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1 Daino Dama dama

2 L areale attualmente occupato (5.000 kmq) interessa soprattutto la Toscana, l Appennino settentrionale sino alla provincia di Pesaro e l area posta tra la provincia di Alessandria e l Appennino ligure. La popolazione più settentrionale è presente nella foresta del Cansiglio, nuclei isolati sono diffusi nelle aree costiere del Veneto e in quelle, a carattere più mediterraneo, della Toscana e del Lazio. In Sardegna la popolazione originaria (probabilmente introdotta) si estinse nel decennio e l attuale presenza è frutto di nuove introduzioni. La specie è stata introdotta anche in Sicilia.

3 Allo stato attuale delle conoscenze il Daino deve essere considerato alloctono per il territorio italiano. L origine delle popolazioni italiane è ancora incerta. Recenti ricerche hanno mostrato che le prime introduzioni sono state effettuate nel periodo Neolitico, la presenza in epoca romana non è documentata, mentre la specie era sicuramente presente nel Medioevo. Le popolazioni italiane più antiche potrebbero essere quelle di Castelporziano (XI secolo) e San Rossore (XIV secolo). Recenti analisi genetiche hanno mostrato un elevato grado di polimorfismo genetico della popolazione di Castelporziano. L elevata variabilità mantello (pomellato, isabellino, melanico, bianco) testimonia l elevato grado di domesticazione della specie. Dal 1988 al 2000 si è registrato un incremento annuo del 7%. Tuttavia, in relazioni all elevata manipolazione delle popolazioni, tale incremento non testimonia necessariamente un aumento numerico delle popolazioni presenti trent anni fa.

4 Regione Consistenza Consistenza Friuli-Venezia Giulia Presente 44 Veneto Trentino-Alto Adige Assente Assente ARCO ALPINO CENTRO-ORIENTALE Lombardia Val d'aosta Assente Assente Piemonte ARCO ALPINO CENTRO-OCCIDENTALE Liguria Emilia- Romagna Toscana Marche Umbria Presente 107 APPENNINO CENTRO-SETTENTRIONALE Lazio Abruzzo Assente Assente Molise Assente Presente Campania Presente Presente Puglia * Basilicata Assente Assente Calabria Presente Presente Sicilia Presente 500 Sardegna APPENNINO CENTRO-MERIDIONALE Totale

5 Regione Abbattimenti Abbattimenti Friuli-Venezia Giulia Non cacciato 2 Veneto Trentino-Alto Adige - - ARCO ALPINO CENTRO-ORIENTALE Lombardia 10 0 Val d'aosta - - Piemonte ARCO ALPINO CENTRO-OCCIDENTALE Liguria Non cacciato Non cacciato Emilia- Romagna Toscana Marche Umbria Cacciato in AFV 37 APPENNINO CENTRO-SETTENTRIONALE Lazio Abruzzo - - Molise Non cacciato Non cacciato Campania Non cacciato Non cacciato Puglia Cacciato in AFV Non cacciato Basilicata Non cacciato Non cacciato Calabria Non cacciato Non cacciato Sicilia Non cacciato Non cacciato Sardegna Protetto Protetto APPENNINO CENTRO-MERIDIONALE Totale

6 Indici di densità del Capriolo Forte competizione con Capriolo a Castelporziano Piani di contenimento elevati del Daino a partire dal 2002 Densità (daini/km 2 ) Anno

In Italia il Daino presenta problemi di gestione ma non di conservazione; pertanto la politica di reintroduzione generalizzata di questa specie, come è stata condotta nel secondo dopoguerra, dovrebbe

7 In Italia il Daino presenta problemi di gestione ma non di conservazione; pertanto la politica di reintroduzione generalizzata di questa specie, come è stata condotta nel secondo dopoguerra, dovrebbe cessare e tali operazioni dovrebbero essere limitate a casi particolari utilizzando moderne procedure di valutazione. Nelle zone protette di ampie dimensioni in ambiente mediterraneo, come San Rossore, il parco regionale della Maremma e Castelporziano, la specie deve essere mantenuta a densità compatibili con la conservazione del manto forestale. Nelle aree appenniniche in cui vi sono popolazioni ben stabilizzate (Appennino tosco-emiliano e ligure) essa dovrebbe essere gestita in maniera sostenibile attraverso prelievi selettivi ed evitando che vengano raggiunte densità troppo elevate. Nelle aree evidentemente non-adatte (per esempio tutto l arco alpino) la specie dovrebbe essere eradicata. Infine, drastiche operazioni di contenimento dovrebbero essere intraprese in tutte quelle situazioni in cui la presenza del Daino può mettere a repentaglio la presenza di popolazioni di altri Cervidi di interesse conservazionistico,

8 IL MUFLONE

9 Appartiene al genere Ovis, la cui sistematica è controversa e soggetta a frequenti revisioni Ovis ammon: nella parte centroorientale dell Asia, 56 cromosomi e dimensioni maggiori Ovis orientalis: Asia occidentale, cromosomi e dimensioni minori Ovis aries: popolazioni mediterranee presenti a Cipro, in Corsica ed in Sardegna ICZN Bull. Zool. Nom. 60(1):81-84 marzo 2003

10 Origine biogeografica del Muflone Neolitico antico (VI millennio a.c.) INFS

11 Areale attuale del Muflone in Italia

12 Presenza del Muflone nelle province italiane Consistenza capi capi > 500 capi stima assente Alessandria Parma Roma

13 Consistenza Piemonte Valle d Aosta Assente Assente Lombardia Arco Alpino centrooccidentale Trentino Alto-Adige Veneto Friuli Venezia-Giulia Arco Alpino centroorientale Liguria Assente Assente Emilia-Romagna Toscana Marche Assente Assente Umbria Presente? Presente? Appennino centrosettentrionale Consistenza Abruzzo Assente Assente Molise Assente Assente Lazio Presente? Presente Campania Assente Assente Puglia * Basilicata Assente Assente Calabria Assente Assente Sicilia Presente Presente Sardegna * Appennino centromeridionale * Dato stimato *

14 Distribuzione dell attività di caccia sul muflone ( ) Rispetto al 2000 Varese Solo a Belluno e Trento prelievo di più di 100 capi Prelievo specie assente presente assente specie protetta

15 Prelievo Piemonte Valle d Aosta Assente Assente Lombardia Arco Alpino centrooccidentale Trentino Alto-Adige Veneto Friuli Venezia-Giulia Arco Alpino centroorientale Liguria Assente Assente Emilia-Romagna Toscana Marche Assente Assente Umbria Assente Assente Appennino centrosettentrionale Prelievo Abruzzo Assente Assente Molise Assente Assente Lazio Non cacciato Cacciato Campania Assente Assente Puglia 50 Non cacciato Basilicata Assente Assente Calabria Assente Assente Sicilia Non cacciato Non cacciato Sardegna protetto protetto Appennino centromeridionale 50? Tasso di prelievo medio 9,7%

16 Problemi di gestione del Muflone Si tratta di una specie alloctona naturalizzata la cui diffusione nell Italia peninsulare deve essere scoraggiata e comunque sottoposta a severe limitazioni. Sono seriamente ipotizzabili fenomeni di competizione spaziale (e trofica?) con il Camoscio alpino ed appenninico, specie autoctone la cui conservazione deve risultare prioritaria.

17 Suggerimenti dell ISPRA per la gestione del Muflone Seguendo il principio di precauzione, evitare ogni ulteriore immissione di mufloni in aree con presenza del Camoscio o che potrebbero essere colonizzate da questa specie. Gestire le popolazioni esistenti che superamo la soglia MPV (circa capi) evitando un ulteriore espansione numerica e di areale. Eliminare i piccoli gruppi neoformati privi di significato biologico. Monitoraggio delle popolazioni nelle aree protette e definizione di specifici piani di gestione.

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