Bulgaria [РЕПУБЛИКА БЪЛГАРИЯ]

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1 Bulgaria [РЕПУБЛИКА БЪЛГАРИЯ] RICERCA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON БЪЛГАРСКИЯТ ЦЕНТЪР ЗА НЕСТОПАНСКО ПРАВО (БЦНП) CENTRO BULGARO PER LA LEGISLAZIONE NO PROFIT (BCNL) Ksenija Fonović Sabrina Iacobucci Spes - Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio Hermina Emiryan Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit (BCNL) 7

2 C A R T A D I D E N T I T À 8 CARTA D IDENTITÀ Popolazione 2008 (stima): abitanti 2001 (censimento): Superficie km 2 Densità 68,9 abitanti per km 2 Forma di governo Repubblica parlamentare La legislazione di base in Bulgaria è la Costituzione, fondata sui principi di separazione dei poteri legislativi, esecutivi e giudiziari. La Bulgaria ha le seguenti istituzioni statali: Assemblea Nazionale, Consiglio dei Ministri, Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale. Il potere legislativo rappresenta l'autorità suprema del Paese. È esercitato dal Parlamento (attraverso l Assemblea Nazionale). L'Assemblea Nazionale è eletta con mandato quadriennale. Elezioni europee La Bulgaria ha eletto i propri europarlamentari il 20 maggio Si tratta della prima tornata elettorale europea subito dopo l adesione del Paese all Unione europea, il 1 gennaio dello stesso anno. Il Paese ha attualmente 18 europarlamentari, senza che siano intervenuti cambiamenti rispetto al periodo anteriore alle elezioni. In precedenza, la Bulgaria era rappresentata da europarlamentari nominati dal Parlamento Nazionale. I due partiti di maggioranza, Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria e Piattaforma dei Socialisti Europei, hanno ottenuto cinque seggi ciascuno, seguiti dal Movimento Diritti e Libertà, con quattro seggi, Ataka con tre seggi, e Movimento Nazionale Simeon II (NDSV) con un seggio. Sistema di previdenza ed assistenza sociale L assistenza sociale in Bulgaria fornisce un sistema di previdenza e assistenza sociale per la disoccupazione, la pensione e l'assicurazione sanitaria. Nel 2008, il 60% dei contributi per la previdenza e l'assistenza sociale era versato dai datori di lavoro, mentre il 40% era coperto dai dipendenti. Nel 2009, la proporzione ha subito una variazione al 55:45, mentre nel 2010 è passata al 50:50. Le questioni concernenti l assistenza e, in generale, lo stato sociale, sono gestite dal Codice di Stato Sociale. Il diritto alle pensioni e alle indennità è garantito dall'istituto Nazionale di Previdenza Sociale. L Istituto è un organizzazione pubblica che, sulla base del Codice per la Previdenza Pubblica Obbligatoria, garantisce il diritto per i cittadini a pensioni e sussidi. L'Istituto garantisce la qualità dei servizi e gestisce i fondi di previdenza e assistenza sociale in modo efficace e trasparente. Il Comitato di Supervisione è il più alto organo di gestione dell Istituto Nazionale di Previdenza Sociale; include i rappresentanti dello Stato e i portavoce delle organizzazioni nazionali dei lavoratori e dei datori di lavoro. L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale amministra i programmi di previdenza sociale obbligatoria che comprendono pensioni di invalidità, vecchiaia, reversibilità, per malattia e maternità, infortuni sul lavoro e malattie professionali; si occupa infine dei servizi di controllo e informazione per i cittadini. Sistema sanitario nazionale Prima delle riforme strutturali degli anni Novanta, l organizzazione dell'assistenza sanitaria, i processi decisionali e i finanziamenti erano centralizzati. Le riforme hanno portato ad un riassetto e ad una decentralizzazione delle funzioni operative principali, con lo sviluppo e l implementazione di politiche sanitarie nazionali e di Programmi di Sanità Nazionale onnicomprensivi da parte del Ministero della Salute e di 28 centri di assistenza sanitaria decentrati a livello regionale. Con la transizione democratica, il sistema sanitario bulgaro ha adottato un metodo contributivo basato sul reddito che ha dato vita ad un Fondo Nazionale per l'assistenza Sanitaria semi-autonomo (FNAS), in grado di raccogliere redditi e assegnare risorse dove necessario. Le attività operative del Fondo sono state decentralizzate a livello regionale, tramite la delega a 28 fondi regionali per l assicurazione sanitaria. Un altra caratteristica importante del sistema sanitario bulgaro è la privatizzazione. La Legge per le Strutture di Assistenza Sanitaria stabilisce le procedure per la privatizzazione delle strutture mediche statali e municipali. Nel 1991 furono legalizzati gli studi medici privati che, da allora, hanno continuato a svilupparsi; nel 1992, la maggior parte delle strutture di assistenza sanitaria diventò proprietà delle amministrazioni locali. L attuale struttura organizzativa del sistema sanitario bulgaro è definita dall interazione tra soggetti pubblici e privati e da una combinazione di strutture decentralizzate e centralizzate. I principali attori del sistema sanitario nazionale sono il Parlamento, il Ministero della Salute, il FNAS e il Consiglio Superiore per la Sanità. Un

3 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A certo numero di ministeri possiede, gestisce e finanzia le proprie strutture di assistenza sanitaria, inclusi il Ministero della Difesa, il Ministero degli Interni e il Ministero dei Trasporti. La pratica privata si è allargata in modo rilevante e oggi include studi dentistici, farmacie, operazioni chirurgiche, laboratori, cliniche e policlinici ambulatoriali. Livello di istruzione Nel 2003 il tasso di alfabetizzazione in Bulgaria era stimato al 98,6%, con all incirca la medesima proporzione per entrambi i sessi. Il sistema educativo bulgaro ha sempre tradizionalmente mantenuto standard elevati; tuttavia, durante l'era post-comunista, il sistema subì diversi danni, soprattutto per quanto riguarda la formazione professionale, a causa di scarsi finanziamenti e del basso morale del personale docente. Anche l adesione continua a metodi obsoleti di insegnamento danneggiò l evoluzione del sistema, in particolare per determinate aree tecniche. L'attuale sistema di istruzione primaria e secondaria, inaugurato nel 1998, comprende 12 classi, con l obbligo della frequenza dai 7 ai 16 anni. Nel 1998, le iscrizioni alle scuole primarie raggiunsero il 93%, mentre quelle per le scuole secondarie toccarono l 81% dei potenziali studenti. La proporzione delle femmine rispetto ai maschi nelle scuole primarie era dello 0,97, mentre per le secondarie si è saliti a 0,98. A causa del basso tasso di natalità, durante l era post-comunista si assistette ad un decremento nelle iscrizioni alle scuole primarie e secondarie, seguito da una diminuzione dei fondi per le strutture logistiche e il personale docente. Al tempo stesso, nel corso degli anni Novanta il numero di scuole private si decuplicò. Sempre nello stesso periodo fu completamente riorganizzato il sistema universitario. Tra il 1995 e il 2002, il numero dei laureati è aumentato da a Nel 2002, erano attivi circa 42 istituti universitari, con studenti iscritti. Nel 2003 circa il 4,9% del bilancio nazionale è stato investito nell istruzione. Percentuale di giovani tra i anni che ha terminato la scuola secondaria. Se si considera il totale della popolazione tra i 15 e i 24 anni, i numeri della fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni si suddividono come segue: 387 (0,06%) hanno completato gli studi universitari; persone (8,43%) hanno completato il ciclo specializzato della scuola secondaria; persone (19,03%) hanno terminato la scuola secondaria di base; persone (63,5%) hanno terminato la scuola primaria, mentre (6,4%) non sono andati oltre la scuola elementare, mentre solo persone (1,1%) non hanno terminato il ciclo elementare. Seguono invece le cifre relative alla fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni: (2,66%) hanno terminato gli studi post-universitari; (3,66%) università; (3,22%) ciclo specializzato della scuola secondaria; (40,02%) scuola secondaria di base; persone (17,26%) scuola primaria; persone (2,8%) scuola elementare; persone (0,007%) non hanno terminato il ciclo elementare. In generale, la popolazione bulgara di età compresa tra i 15 e i 24 anni possiede un alto livello di alfabetizzazione e partecipa in larga misura alle forme e ai livelli del sistema educativo. Tasso di immigrazione 2009: -0,311% Tasso di crescita 2009: -0,79% Nascite 0,951% Morti 1,431% Tasso di occupazione 2007: 58,6% anni (2009) (totale) 68,5% (maschi /femmine ) anni (2009) (totale) 17,7% (maschi /femmine ) Tasso di disoccupazione (settembre 2009) 8,03% 9

4 C E N T R O P A R T N E R Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit (BCNL) [CONTATTI] Българският Център За Нестопанско Право (БЦНП) Bulgarian Center For Not-For-Profit Law (BCNL) Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit (BCNL) 6 Dobrudja str Sofia - Bulgaria Tel./Fax info@bcnl.org Il Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit (Bulgarian Center For Not-For-Profit Law - BCNL) è stato fondato nel 2001 come soggetto giuridico no profit a scopo di pubblico beneficio (PB) registrato presso il Registro Centrale del Ministero della Giustizia. BCNL è l affiliato locale del Centro Internazionale per la Legislazione No Profit (International Center for Not-for Profit Law - ICNL) e fondatore e affiliato del Centro Europeo per la Legislazione No Profit (European Center for Not-for-Profit Law - ECNL), con sede a Budapest, Ungheria. La missione di BCNL è di fornire assistenza legale e di favorire lo sviluppo della società civile in Bulgaria. Sostiene lo sviluppo di un valido quadro di riferimento giuridico e fiscale per le ONG in Bulgaria e si occupa di fornire loro un adeguata assistenza legale. BCNL incoraggia la trasparenza, la responsabilità e la giusta governance interna per le ONG. 10 Iniziative legislative Una delle attività prioritarie di BCNL è l assistenza alla stesura e alla promozione delle leggi relative alle ONG. BCNL organizza tavole rotonde invitando i protagonisti del settore del volontariato, fornisce informazioni di tipo comparativo alle parti interessate, effettua analisi legislative, fornisce assistenza tecnica per l'elaborazione di specifici provvedimenti giuridici, oltre a offrire formazione e altri tipi di supporto tecnico alle ONG per una migliore visibilità dei loro interessi pubblici e una presentazione efficace di tali interessi nei confronti di istituzioni statali. Le attività del settore svolte da BCNL includono: partecipazione alla preparazione della legge sulle ONG e la stesura degli ultimi emendamenti alla legge sulle ONG approvata dal Parlamento nel settembre 2006; assistenza alla stesura e all'applicazione degli emendamenti alle leggi fiscali relative a questioni come l aumento dal 5 al 10% delle detrazioni fiscali sulle donazioni alle Organizzazioni di Pubblico Beneficio, l esenzione IVA per l importazione di soccorso gratuito, la creazione della possibilità, per i dipendenti, di detrarre le donazioni dalle tasse, l esenzione della tassa di successione per gli enti di pubblico beneficio e altri provvedimenti adottati nel dicembre 2001 e 2002; preparazione degli emendamenti alla Legge sugli Istituti di Assistenza Sanitaria, introdotta in Parlamento nel 2003 per consentire alle ONG di pubblico beneficio di assurgere allo status di istituti di assistenza sanitaria; partecipazione alla stesura degli emendamenti della Legge per l Assistenza Sociale e relative Norme Applicative, che permettono alle municipalità di appaltare servizi sociali alle ONG; partecipazione al gruppo di lavoro inter-agenzia (Ministero delle Finanze, Ministero per gli Affari Sociali e Associazione Nazionale delle Municipalità), che nel 2008 ha stabilito i criteri finanziari che regolano gli standard dei servizi sociali; stesura degli emendamenti alla Legge Finanziaria del 2007, che stabilisce i criteri di selezione delle ONG destinatarie di sovvenzioni governative per il Come parte della procedura, BCNL ha anche offerto la propria consulenza al Ministero delle Finanze e al Ministero della Giustizia nella preparazione delle Linee Guida per i Candidati e di un Modulo di Candidatura, entrambi necessari per partecipare al bando di concorso per l erogazione di

5 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A sovvenzioni statali nel 2007; preparazione di una bozza di Legge sul Volontariato, sostenuta dalle principali organizzazioni di volontariato esistenti in Bulgaria. La Legge sarà presentata in Parlamento da un gruppo di deputati. Partenariato ONG-Governo Un'ampia parte degli sforzi di BCNL si concentra nel sostegno alla cooperazione tra il Governo e le ONG in diversi settori: l appalto di servizi sociali alle ONG, approvvigionamento pubblico, l inclusione delle ONG nel settore dell assistenza sanitaria e altri. BCNL attualmente organizza corsi di formazione dedicati alle ONG e alle municipalità, incentrati sugli appalti nel settore sociale, consulta le municipalità sull'organizzazione di concorsi rivolti ai fornitori di servizi sociali, supervisiona la preparazione di una normativa municipale sulla cooperazione tra ONG e municipalità e altro ancora. Corsi di formazione BCNL ha organizzato oltre 50 seminari e corsi di formazione per le ONG su tutto il territorio nazionale, incentrati su questioni come: legislazione ONG, sistema fiscale, legislazione sul lavoro, approvvigionamento pubblico, promozione e fornitura di servizi sociali. BCNL ha inoltre creato corsi di formazione per esperti in materie fiscali provenienti dalla Direzione Generale delle Entrate, formazione per diverse municipalità, funzionari dello Stato e altri. Infine, gli esperti di BCNL sono stati presenti, come relatori, a numerosi altri eventi. Consulenze BCNL ha saputo farsi notare come esperto giuridico chiave nel ramo delle ONG in Bulgaria. I suoi consulenti altamente qualificati forniscono assistenza alla registrazione, alla tassazione delle ONG, all'assunzione di personale e ad altre questioni legali. Sino a questo momento, sono state registrate oltre 130 ONG, mentre altre 150 sono state aiutate nelle procedure di rinnovo della registrazione. Sin dalla sua nascita, BCNL ha prestato la propria assistenza legale a oltre ONG. Servizi informativi Il sito web di BCNL è disponibile in inglese e bulgaro ( e pubblica periodicamente tutte le ultime notizie di ambito giuridico le leggi che interessano le ONG, le scadenze in arrivo, ecc. Il sito contiene inoltre una biblioteca on-line, che fornisce un ampia gamma di informazioni alle ONG: legislazione regolarmente aggiornata, casi legali interessanti, analisi, pubblicazioni e ricerche. Il sito web BCNL partecipa alla rete dell European Foundation Centre come parte del Progetto Siti Web sulla Giustizia. Una parte del sito è esclusivamente dedicata alle procedure di erogazione e di appalto di servizi sociali in Bulgaria ( Contiene link utili, una varietà di testi di argomento giuridico, informazioni sui passati concorsi di appalto indetti dalle municipalità, buone pratiche di erogazione dei servizi sociali, ecc. Pubblicazioni BCNL ha pubblicato molte delle sue analisi e ricerche nel ramo giuridico. Alcune delle pubblicazioni più importanti sono elencate di seguito: l analisi comparativa Legal Arrangements on Healthcare Institutions in Bulgaria, the European Union and the United States (Provvedimenti Giuridici sugli Istituti di Assistenza Sanitaria in Bulgaria, nell Unione Europea e negli Stati Uniti); Economic Activity of NGOs and Business Planning; (L attività Economica delle ONG e la Pianificazione Aziendale; la brochure Hospices in Bulgaria (Gli Hospice in Bulgaria); un analisi comparativa sul contesto giuridico degli hospice intitolata Hospices in Bulgaria and in the European Union (Gli hospice in Bulgaria e nell Unione Europea); il libro di testo dal titolo Not-for-Profit Legal Entities Legal Framework (Il Contesto Giuridico dei Soggetti Giuridici No Profit); Taxation of NGOs in Bulgaria; NGOs and VAT (La Tassazione delle ONG in Bulgaria, le ONG e l IVA); il manuale Legal Framework of Social Services (Il Contesto Giuridico dei Servizi Sociali); la ricerca comparativa Contracting of Social Services between the State and NGOs (L Appalto di Servizi Sociali tra lo Stato e le ONG); l analisi NGOs and Public Procurement (Le ONG e l Approvvigionamento Pubblico); un analisi e una ricerca comparativa dal titolo Social Entrepreneurship and Control on the Social Services in Bulgaria and in the European Union (L Imprenditoria Sociale e il Controllo dei Servizi Sociali in Bulgaria e nell Unione Europea); un manuale con domande e risposte intitolato What is a Social Enterprise (Che cos è un Impresa Sociale); un analisi dal titolo Philanthropy for Cultural Organisations in Bulgaria (La Filantropia per le Organizzazioni Culturali in Bulgaria); un analisi sulle pratiche di governance delle ONG, comprendente anche uno studio sociologico sul settore delle ONG in Bulgaria, intitolata Survey on NGO Governance Practices in Bulgaria (Inchiesta sulle Pratiche di Governance delle ONG in Bulgaria). 11

6 INDICE - Bulgaria GLOSSARIO p Definizioni Volontari, attività di volontariato, organizzazioni di volontariato, centri di supporto per il volontariato 14 2 Volontari sul volontariato (interviste) 14 1 Struttura organizzativa 21 2 Regole e funzionamento 21 3 Il rapporto con le istituzioni pubbliche Introduzione Dal nostro punto di vista (interviste e questionari) CENNI STORICI 16 1 Le origini: prima del Il secolo breve: Lo stato dell arte: Il volontariato oggi (interviste) 17 CONTESTO GIURIDICO 18 1 Panoramica su leggi e normative Norme a sostegno del volontariato 18 2 La partecipazione alla definizione di politiche pubbliche 18 3 Politiche fiscali 19 4 Albi e registri 19 5 Elenco di leggi e normative 20 ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO 21 DATI E RICERCHE 23 1 Principali ricerche e statistiche 23 2 Indicatori economici e statistici Tipologie e gamma delle organizzazioni no profit Risorse umane e economiche Finanziamenti 25 3 Sui volontari e le organizzazioni (interviste) Motivazioni ed ostacoli Bisogni e sfide 27 ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA E COORDINAMENTO 28 1 Organismi pubblici 28 2 Il lavoro di rete (interviste) 28

7 ENTI DI SUPPORTO 29 1 Misure di sostegno (questionari) 29 2 Centri di supporto al volontariato 29 CONOSCERE GLI ENTI DI SUPPORTO (questionari) 30 CVS-Bulgaria / Cooperazione per il Servizio Volontario 31 Centro Informativo Europeo 33 Alleanza Nazionale per l Azione Volontaria (NAVA) 37 Associazione Giovanile Maschile Cristiana (YMCA) 41 PROSPETTIVE DI SVILUPPO 43 1 Incentivi pubblici 43 2 Iniziative della società civile 43 3 L infrastruttura per il volontariato (interviste e questionari) 43 4 Obiettivi strategici 44 5 La prospettiva europea (interviste) 45 ELENCO DELLE PERSONE INTERVISTATE 46 BIBLIOGRAFIA 47 RISORSE INTERNET - STATISTICHE 48 RISORSE INTERNET - GIURIDICHE 49 RISORSE INTERNET - DATI SUL VOLONTARIATO 50 13

8 Glossario 1 DEFINIZIONI IL VOLONTARIATO IN EUROPA 1.1 VOLONTARI, ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO, ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, CENTRI DI SUPPORTO PER IL VOLONTARIATO L ordinamento giuridico bulgaro non definisce i volontari, né l attività di volontariato, né le organizzazioni di volontariato o i centri di supporto per il volontariato. Generalmente, il termine volontariato in Bulgaria si utilizza per indicare qualsiasi prestazione gratuita di lavoro e servizio. Il volontario è, pertanto, la persona preposta a fornire tale attività a titolo gratuito. Un fatto importante da evidenziare è che l'attuale legge non regola lo statuto dei volontari, né i loro diritti e responsabilità. La definizione dei termini "volontariato" e "volontari" presenta molti problemi, derivanti dalla differenza della percezione dei cittadini, dei volontari e dei rappresentanti delle organizzazioni del terzo settore. I cittadini bulgari percepiscono i volontari come delle persone che hanno trovato una soluzione ai propri problemi quotidiani, mantengono uno stile di vita relativamente alto e possono permettersi di investire tempo e altre risorse facendo qualcosa per gli altri. Secondo i volontari, i fattori principali che spingono a prendere la decisione di prestare servizio è la coincidenza tra gli interessi personali e le opportunità offerte dal volontariato, i benefici derivati dall esperienza svolta e un generale senso di soddisfazione. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni del Terzo settore, il volontariato è un'attività sociale in cui svolgono un ruolo chiave sia gli atteggiamenti umanitari, sia un attivo posizionamento all interno della società. 2 VOLONTARI SUL VOLONTARIATO (INTERVISTE) 14 Gli intervistati che hanno risposto a questa inchiesta concordano all unanimità che esiste molto potenziale per l attività di volontariato, specialmente tra i giovani e i giovani pensionati, così come concordano nell'affermare che il volontariato è utile alla società e, di fatto, mette in evidenza il livello di sviluppo di una determinata società civile. "Lo sviluppo del volontariato di fatto coincide con lo sviluppo della società civile, se il primo non funziona, non può andare avanti nemmeno il secondo." Al momento, in Bulgaria si dibatte molto su se e quando le persone prestino servizio di volontariato. Secondo alcuni intervistati, la società bulgara non è una società dedita al volontariato per diverse ragioni, per lo più economiche

9 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A (la Bulgaria, negli ultimi 20 anni, ha attraversato un periodo di transizione in cui la priorità assoluta è stata salvaguardare la vita delle persone) e storiche, connesse alle pratiche del regime comunista: La cultura del volontariato è stata distrutta dal comunismo. Prima di allora, in Bulgaria, si assisteva ad esempi di puro volontariato civico (la costruzione di chiese, il salvataggio degli Ebrei bulgari durante la Seconda Guerra mondiale, ecc.). Durante il periodo comunista le attività di volontariato erano organizzate e forzate in un modo tale da provocare oggi, nella gente, ricordi e riferimenti negativi allorché sentono parlare di volontariato. Dopo il comunismo le persone hanno continuato a sentire la necessità di organizzarsi per svolgere attività di volontariato e questo non è avvenuto." D'altra parte, uno degli intervistati ha fatto notare una tendenza significativa, ossia il fatto dei giovani che si sono trovati esposti ad altre culture e che hanno viaggiato in altri Paesi e che sono successivamente rientrati in Bulgaria alla ricerca di attività comunitarie e opportunità di volontariato: I giovani in Bulgaria vogliono prestare servizio di volontariato nelle comunità di appartenenza. Ciò si basa su esperienze vissute in precedenza: oggi molti giovani viaggiano sempre più spesso (programmi di scambio, lavoro all estero durante le vacanze estive, studi in università straniere...), sono esposti sempre di più a modelli e valori occidentali e hanno così la possibilità di osservare il volontariato e la cultura urbana nei Paesi in questione; per questo motivo, i loro comportamenti sono influenzati. Tornano a casa e cercano delle opportunità per servire il proprio Paese. La globalizzazione influenza i giovani in questo senso e ciò porta con sé diversi aspetti positivi. Un altra idea discussa da alcuni intervistati è la necessità di prestare servizio di volontariato sin da giovanissimi, in un momento in cui la costruzione dello spirito di comunità svolge un ruolo cruciale. "Aiutare i ragazzi a capire che possono rendersi utili e aiutare le persone che hanno bisogno o trovare una causa nella quale essi possano impegnarsi per fare qualcosa per la propria comunità o società. 15

10 Cenni storici 1 LE ORIGINI: PRIMA DEL 1900 IL VOLONTARIATO IN EUROPA Storicamente, il periodo precedente al 1900 (contemporaneo al movimento di Revival Nazionale, anche conosciuto come Rinascimento bulgaro) coincide con il periodo di dominazione ottomana, durato 5 secoli. All'epoca, la Chiesa e i centri comunitari, chiamati chitalishte, costituivano la forza motrice della partecipazione civile e dell attività di volontariato, i cui membri prestavano servizio di assistenza ai poveri e ai bisognosi, sostenevano gli orfani, fornivano istruzione ai bambini, si occupavano di raccolte fondi, ecc. Si trattò anche di un momento storico caratterizzato da sforzi collettivi di auto-gestione, sviluppo socio-economico e integrazione a livello nazionale tra la popolazione bulgara, a fronte delle lotte contro il dominio ottomano e della rinascita della nazione all'indomani dell'indipendenza, proclamata nel 1878, quando le Chiese, le scuole e le Università iniziarono a essere costruite grazie alle donazioni di denaro e terre. 2 IL SECOLO BREVE: La nascita del volontariato in Bulgaria risale al periodo compreso tra la fine del 19 e l inizio del 20 secolo, ossia al periodo conosciuto come Rinascimento bulgaro. Più tardi, con l'inizio del periodo comunista nel 1944, il volontariato fu imposto con la forza alla comunità bulgara; le persone erano obbligate a impiegare il loro tempo per la costruzione dello Stato comunista e le attività di volontariato si associavano al lavoro fisico e alla propaganda politica. L'atteggiamento negativo nei confronti del volontariato e della partecipazione, entrambi retaggio del periodo comunista, erano ancora dominanti persino all'indomani del 1989, ossia quando iniziarono le riforme democratiche. La situazione, per il volontariato, peggiorò ulteriormente a causa dei bruschi cambiamenti politici e delle difficili condizioni socio-economiche in cui versava il Paese. 3 LO STATO DELL ARTE: Negli ultimi anni, la Bulgaria ha attraversato un momento di intensa trasformazione socio-economica e politica. Nonostante la situazione economica impegnativa e priva di garanzie, il volontariato in Bulgaria si è affermato in molti modi, formali e informali. I volontari operano spontaneamente in gruppi, secondo le esigenze e le richieste del pubblico; ultimamente, si vanno affermando sempre più i programmi internazionali. I giovani hanno oggi la possibilità di viaggiare molto di più all estero e si trovano a contatto con altre culture e società; ciò ha causato un aumento diretto delle iniziative di volontariato. Molti vedono simili attività come un modo diretto ed efficace di contribuire allo sviluppo economico e democratico del Paese. Sono nate nuove organizzazioni di volontariato, in particolare su iniziativa di persone che hanno già prestato

11 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A servizio altrove, mentre le organizzazioni no profit sono sempre più interessate a coinvolgere volontari. Negli ultimi due anni la Fondazione Bulgara di Soccorso Benefico ha anche introdotto con successo il volontariato d impresa. Tuttavia, non esiste a tutt oggi una disamina delle cifre relative alle organizzazioni di volontariato in Bulgaria, né alla quantità di cittadini bulgari impegnati nella prestazione di servizi di volontariato. Della maggior parte delle organizzazioni che ospitano volontari in Bulgaria, circa il 95% sono no profit e lavorano come enti di pubblico beneficio (ad esempio, ONG, fondazioni, centri giovanili). Solo circa il 5% sono organizzazioni del settore pubblico (ad esempio, centri comunitari, enti municipali, ecc.). Negli ultimi due anni, le attività di volontariato hanno continuato a crescere nei settori della cultura e dell'ambiente. Sono questi settori ad attrarre persone di tutte le età. 4 IL VOLONTARIATO OGGI (INTERVISTE) Esistono almeno due tipi di volontariato: individuale e organizzato collettivamente. Il primo tipo riguarda la scelta personale e la determinazione a prestare soccorso in diversi modi. Il secondo rappresenta le attività di gruppo condotte all'interno di una comunità, che può essere una classe, il posto di lavoro, il proprio quartiere. Ecco come uno degli intervistati ha tentato di spiegare le tipologie di volontariato esistenti attualmente in Bulgaria. Senza dubbio si può affermare che il volontariato in Bulgaria si sta sviluppando lentamente e non è oggetto di sufficienti attenzioni. Non ci sono, al momento, abbastanza capacità e risorse per reclutare e lavorare con i volontari. Oggi il volontariato è un tema di grande interesse, talvolta connesso ad altre questioni altrettanto degne di attenzione, sia per le aziende, come la responsabilità sociale d'azienda, sia per le organizzazioni no profit, come la creazione di gruppi di interesse e di pressione. Se si va oltre questi interessi, le attività sono poche e il livello di sviluppo rimane basso. Poche organizzazioni lavorano con più di 3-8 volontari e, comunemente, le ONG sono incapaci di attrarre e accogliere nuovi membri a ritmo regolare." Come detto in precedenza, durante il periodo comunista il volontariato era organizzato e non effettuato spontaneamente, una modalità che riporta alla memoria delle persone brutti ricordi. Oggi che il comunismo è finito, le persone sentono il bisogno di trovarsi inserite in una struttura organizzata per poter prestare servizio comunitario e di volontariato; ciò non avviene, perchè non esistono le infrastrutture. Inoltre, come già evidenziato, i giovani che hanno la possibilità di viaggiare e di trovarsi a contatto con culture diverse sentono il bisogno di rendersi utili, se esiste un opportunità e una buona causa. I giovani, soprattutto gli studenti universitari, rappresentano la base più facile e più spesso utilizzata del volontariato. La generazione di persone di età compresa tra 40 e 60 anni ha bisogno di cause forti, perché solitamente lavorano a tempo pieno e sono raramente attivi in attività di volontariato, il che li esclude come gruppo target. Al momento, i ruoli predominanti del volontariato rientrano tutti nella sfera dei servizi sociali, ad esempio, il sostegno alle persone bisognose (indigenti e soggetti svantaggiati, orfanotrofi, ecc.), il soccorso in zone colpite da disastri o il lavoro quotidiano svolto all'interno di una comunità, ad esempio, la pulizia di un parco, la tinteggiatura di un asilo o i servizi di giardinaggio. Un aspetto evidente emerso negli ultimi due anni è che più volontari sembrano partecipare a iniziative di tipo ambientale e culturale; il motivo di ciò va ricercato nel fatto che entrambe le aree appaiono più accessibili, visibili e dotate di obiettivi più chiari, dunque, attraggono più persone. Queste organizzazioni sembrano anche essere più attive rispetto ad altre nel comunicare con i giovani, come gli studenti universitari, e più capaci a servirsi del web, oggi più che mai utilizzato dalle giovani generazioni. Uno degli intervistati è riuscito a riassumere in un unica definizione il ruolo del volontariato: Il volontariato dovrebbe permettere di muoversi attraverso la cooperazione di settore, tramite la donazione di competenze da un settore all'altro e lo scambio di conoscenze relative al funzionamento di diversi settori della società che, in definitiva, ne migliora lo sviluppo. Secondo un altro intervistato, il volontario deve essere in grado di identificare una data esigenza all'interno della comunità e impegnarsi a soddisfarla, dato che l'espressione di quella esigenza rappresenta un processo, piuttosto che una singola azione. In generale, i volontari sono percepiti come una forza di sostegno, capace di offrire aiuto in situazioni dove lo Stato, attualmente, non può intervenire. I volontari sono anche visti come potenziali coordinatori di scambi giovanili, responsabili di campagne e ingaggiatori di nuovi volontari. 17

12 Contesto giuridico 1 PANORAMICA SU LEGGI E NORMATIVE IL VOLONTARIATO IN EUROPA La Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit è stata approvata dalla 38 Assemblea Nazionale nel settembre 2000 ed è in vigore dal gennaio Il paragrafo successivo fornisce ulteriori informazioni sulle diverse tipologie di organizzazioni no profit e sui vari tipi di attività consentite, previste dalla legge. Nel corso degli ultimi dieci anni, non sono stati apportati cambiamenti rilevanti dal punto di vista giuridico. Ci sono stati diversi emendamenti. 1.1 NORME A SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO Al momento il volontariato non è giuridicamente definito in Bulgaria. Nel 2006 diverse organizzazioni di volontariato, insieme al Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit, hanno delineato una Proposta di Legge sul Volontariato. La Proposta di Legge definisce i termini volontario e volontariato ed è in linea con la legislazione europea in materia. Il contesto giuridico sul volontariato comprende lo Stato, i diritti e le responsabilità dei volontari, oltre a disciplinare gli obblighi che le organizzazioni di volontariato giovanile hanno nei confronti dei propri volontari. La Legge non è stata a tutt oggi approvata dal Parlamento. L attuale contesto giuridico del volontariato è lungi dall'essere pienamente sviluppato. Esistono alcune leggi che definiscono parzialmente o regolano le attività di volontariato. Ad esempio, secondo quanto previsto dalla Legge sulla Gestione delle Emergenze (2005), si possono creare organizzazioni di volontariato in caso di crisi, i cui volontari devono avere minimo 18 anni. La legge regola anche lo stato giuridico dei volontari; se, ad esempio, questi hanno un occupazione e al contempo svolgono attività di volontariato, sono considerati in congedo non retribuito. In realtà, contrariamente allo stato giuridico dei volontari garantito dalla Legge sulla Gestione delle Emergenze, questi sono trattati al pari di dipendenti dello Stato e non semplicemente come volontari, perché qualsiasi reddito o contributo ricevuto è soggetto ad imposte. 2 LA PARTECIPAZIONE ALLA DEFINIZIONE DI POLITICHE PUBBLICHE 18 Sono molte le sfide che le organizzazioni no profit e la società civile in generale devono affrontare per poter partecipare in modo efficace ed efficiente al processo di definizione delle politiche pubbliche. Alcune di queste sfide sono state illustrate e discusse nel 2009, nel corso di un assemblea nazionale promossa dal BCNL (Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit).

13 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A Dal dibattito è emerso che il contesto giuridico della partecipazione civica e delle ONG ai processi decisionali è insufficiente e inefficace. Inoltre, è stato affermato che esiste una mancanza di regole e procedure chiare che disciplinano la partecipazione civica e delle ONG; ciò comporta una partecipazione scarsa e piuttosto selettiva e una rappresentatività carente delle ONG nei processi di stesura delle leggi e di formulazione e implementazione delle politiche di settore. Gli attuali meccanismi non sono messi in pratica dalle autorità; se sì, sono lo stesso realizzati in modo selettivo. Il processo di consultazione è in larga misura dipendente dalla buona volontà dei funzionari pubblici. Non esiste una presenza trasparente né aperta dei rappresentanti della società civile all interno dei diversi organismi consultivi in dialogo con le istituzioni pubbliche; non esistono meccanismi chiari per una selezione/elezione legittima delle ONG all interno di tali organismi. Infine, esiste una certa mancanza di comprensione da parte delle istituzioni circa l importanza della partecipazione delle ONG ai processi decisionali volti a legittimare e a rendere più trasparente il processo governativo e l implementazione di un corretto principio di governance. Non sempre è presente la convinzione che le ONG possano ricoprire il ruolo di partner. Il risultato del dibattito qui riassunto è stato la redazione di un documento strategico preparato da BCNL e incentrato sulla partecipazione delle ONG ai processi decisionali; il documento contiene suggerimenti concreti e migliorativi, oltre a stilare una definizione delle regole e dei principi di consultazione relativi allo sviluppo di politiche pubbliche da adottarsi nei rapporti tra le istituzioni governative e le ONG. Il progetto è ancora in corso d opera; in futuro si prevede che i principi, le regole e i suggerimenti scaturiti dal dibattito siano presentati e discussi di fronte al Consiglio dei Ministri. 3 POLITICHE FISCALI La Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit (2001) regola la registrazione e l attività delle organizzazioni no profit in Bulgaria, seguita da emendamenti sulla Legge sull Imposta sul Reddito d Impresa (2006) e dalla Legge Fiscale per le Persone Fisiche (2007), che introducono esenzioni fiscali per le organizzazioni no profit e per le donazioni ricevute da questa categoria di organizzazioni. Il contesto giuridico delle ONG è stato particolarmente rinnovato grazie all introduzione della nozione di organizzazioni di pubblico beneficio, enti che devono essere registrati presso lo specifico Registro Centrale interno al Ministero della Giustizia. Tutti i contribuenti possono detrarre dal reddito tassabile le donazioni fatte alle organizzazioni di pubblico beneficio registrate (per gli individui fino al 5% e per le aziende fino al 10%); in aggiunta, le donazioni di beni importati a favore dei beneficiari appartenenti a queste organizzazioni sono ora esenti da IVA. Il problema dell attuale legislazione è che non esiste una definizione chiara di cosa costituisca attività economica e non-economica. Per di più, non esiste alcuna definizione chiara per attività economiche regolamentari. Queste questioni sono soggette all'interpretazione delle autorità fiscali locali, che considerano qualsiasi reddito proveniente da attività economiche come tassabile; ne consegue che non esiste in sostanza alcuna esenzione fiscale per le attività economiche. Tuttavia, sia per i fondi pensione e di assistenza sanitaria registrati, sia per le strutture universitarie, statali e municipali registrate, secondo quanto previsto dalla legge esiste una detrazione dell'80% dei profitti derivati da attività economiche direttamente connesse a, o volte a sostegno, delle loro attività principali. In più, se le autorità decidono che una ONG è principalmente impegnata in attività economiche regolamentari o ricava la maggior parte dei propri redditi da tali attività, l organizzazione rischia di perdere il proprio status no profit ed è obbligata a registrarsi una seconda volta con la qualifica di azienda. Quando la legge ha concesso per la prima volta alle ONG di portare avanti attività economiche e di perseguire profitto, chi si opponeva a tale idea ha resistito fermamente, ma il risultato del dibattito è stato completamente imprevedibile. Alla fine, non soltanto è stato concesso alle organizzazioni no profit di perseguire attività economiche, ma è stato anche lasciata cadere la proposta di veto sulla distribuzione dei profitti. Pertanto, la logica delle implicazioni legali in riferimento alle ONG in Bulgaria è piuttosto ambigua. 4 ALBI E REGISTRI Generalmente le associazioni/fondazioni devono essere registrate presso il proprio tribunale distrettuale per poter essere riconosciute come soggetti giuridici e ricevere lo stato di persone giuridiche. Secondo la nor- 19

14 bulgaria mativa prevista dalla Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit, la procedura consiste nella preparazione di una serie di documenti: sostanzialmente, sono richiesti lo statuto e i verbali dell assemblea generale nel caso di un'associazione, mentre nel caso di una fondazione è richiesto un atto costitutivo. Il tribunale rivede i documenti per accertarne la correttezza legale e il rispetto della norma di legge. Le organizzazioni di pubblico beneficio ricevono speciale attenzione: dopo l iscrizione al tribunale, devono essere inserite nel Registro Centrale presso il Ministero della Giustizia. Il Registro Centrale è accessibile pubblicamente tramite il sito web del Ministero della Giustizia. 5 ELENCO DI LEGGI E NORMATIVE Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit, Legge sulla Gestione delle Emergenze, Legge sulla Croce Rossa Bulgara, Codice del Lavoro in Bulgaria, Legge sull Imposta sul Reddito d Impresa, Legge Fiscale per le Persone Fisiche, Legge sull Approvvigionamento Pubblico,

15 Organizzazioni di volontariato 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA IL VOLONTARIATO IN EUROPA In Bulgaria esistono diversi termini utilizzati per descrivere le organizzazioni che operano nel terzo settore, ad esempio, no profit, non governative, volontarie, di comunità, ecc. La Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit (2001) definisce tali organizzazioni come associazioni e fondazioni che possono auto-definirsi come organizzazioni di pubblico (o privato) beneficio. Come già detto in precedenza, il contesto giuridico attuale sul volontariato è lungi dall essere sufficientemente sviluppato. Nel 2006, un certo numero di organizzazioni no profit, tra cui anche la Croce Rossa Bulgara, l Alleanza Nazionale per l Azione Volontaria (NAVA), la Fondazione Lale e il Centro Bulgaro per la Legislazione No Profit (BCNL), hanno iniziato la stesura di una Legge sul Volontariato. Se tale proposta di legge fosse stata ratificata dal Parlamento, oggi si sarebbe potuto usufruire di una definizione che identificherebbe il volontariato come un attività esterna dai rapporti di lavoro individuali previsti dalla legge, un attività condotta in modo volontario e senza remunerazione all interno di organizzazioni no profit e di organi locali e statali. Una definizione di volontariato giovanile è presente all interno dell articolo 23 della Proposta di Legge sullo Sviluppo Giovanile introdotta nel 2008, nella quale il termine è coniato in modo simile. In più, la definizione stabilisce che i giovani volontari sono solitamente membri di un organizzazione di volontariato e che il volontariato è un attività che allarga le conoscenze, le competenze e l esperienza dei volontari e delle persone alle quali essi prestano aiuto. 2 REGOLE E FUNZIONAMENTO Le organizzazioni no profit di pubblico beneficio definiscono liberamente i mezzi necessari al raggiungimento dei loro obiettivi; possono incaricarsi di attività economiche supplementari, posto che queste siano correlate all area principale di attività per la quale l'organizzazione è registrata presso il Ministero della Giustizia; non distribuiscono profitti ai loro membri, dirigenti, ecc.; prevedono un organo esecutivo e di gestione di livello superiore; utilizzano il proprio patrimonio per raggiungere uno o più dei seguenti obiettivi: sviluppare e rafforzare i valori morali, la società civile, l assistenza sanitaria, l istruzione e la scienza, la cultura, la tecnologia, l educazione fisica; sostenere persone socialmente vulnerabili, persone disabili e persone che necessitano di assistenza; sostenere l'integrazione sociale e la realizzazione personale; sostenere i diritti umani o la protezione dell ambiente. 21

16 bulgaria 3 IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE 3.1 INTRODUZIONE Recenti emendamenti alla Legge sull Approvvigionamento Pubblico (1999) consentono alle organizzazioni no profit di concorrere per appalti governativi a livello locale e centrale; tuttavia, le informazioni sull attuale percentuale di organizzazioni che hanno partecipato con successo a simili appalti pubblici è, in gran parte, non disponibile. Secondo i dati forniti da NAVA, il numero delle organizzazioni in concorso è cresciuto da 120 nel 2001 a 373 alla fine di ottobre Secondo la Fondazione per le Ricerche sul Genere in Bulgaria (BGRF), tuttavia, le ONG hanno talvolta paura di non possedere le capacità necessarie a portare avanti i propri compiti, mettendo così a repentaglio le possibilità di successo nei concorsi per appalti. 3.2 DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA (INTERVISTE E QUESTIONARI) In generale, le organizzazioni di volontariato tendono a lavorare con organizzazioni simili a loro, hanno tutte circa la stessa struttura e lo stesso orientamento e si trovano ad affrontare problemi molto simili. Uno degli intervistati ha fatto una proposta interessante: coinvolgere maggiormente le scuole e i centri comunitari (chitalishte) all interno delle attività delle organizzazioni di volontariato. Ciò che emerge dalle risposte date ai questionari, sostanzialmente, mostra che ogni organizzazione possiede il proprio bagaglio individuale di esperienze e la propria prospettiva sul rapporto tra l organizzazione di volontariato in questione e il settore delle istituzioni pubbliche. Forse, analizzando ciascun caso singolarmente, si può convenire sull unicità di molti aspetti del rapporto tra una data organizzazione e le istituzioni, anche se si devono trarre conclusioni alquanto pessimistiche se si guarda alla situazione nella sua globalità. Alcune organizzazioni hanno un rapporto positivo con le autorità locali, specialmente nelle cittadine più piccole, in cui la municipalità locale, ad esempio, ha scelto di assegnare a un organizzazione l uso gratuito di un edificio per un periodo di tempo specifico, in cambio della manutenzione dello stesso edificio. Questo è un esempio di come diverse organizzazioni, sia di volontariato sia di altre organizzazioni no profit, sono state capaci di assicurarsi il proprio spazio di lavoro e la possibilità di condurre ogni giorno le proprie attività. Quando si tratta di politiche, tuttavia, in teoria non esiste molta interazione e le organizzazioni pensano che ciò sia dovuto alla mancanza di interesse e all attenzione verso "altre" priorità. Nonostante permanga una situazione di difficoltà economiche, il volontariato in Bulgaria sta assumendo molte forme, da quelle spontanee a quelle più organizzate, secondo tipologie di lavoro formale o informale. I volontari agiscono in gruppi, nell ambito di programmi internazionali, di propria iniziativa o in seguito alla richiesta da parte di altri. Però, causa la mancanza di un contesto giuridico e di dati, è difficile stimare il reale impatto del volontariato sul Paese." Ecco la risposta sincera e aperta di una delle organizzazioni a una domanda sulla partecipazione del settore del volontariato alla definizione di politiche pubbliche. Le organizzazioni che partecipano a questo studio generalmente concordano che non c è molta partecipazione e che, anche laddove esistesse, questa non è né sufficiente né efficace. Nonostante le lacune giuridiche, forse la migliore partecipazione durante gli ultimi 1-2 anni è quella rappresentata dalle attività di volontariato svolte nei settori dell'ambiente, della cultura e della protezione animali. I giovani sono sempre più attivi in questo campo, perché l impegno di volontariato è percepito come un modo efficace e diretto di contribuire alle trasformazioni democratiche ed economiche del Paese. 22

17 Dati e ricerche 1 PRINCIPALI RICERCHE E STATISTICHE IL VOLONTARIATO IN EUROPA La Bulgaria presenta uno scarso livello di ricerche accademiche sul volontariato; alla luce di ciò, non esiste alcun tentativo sistematico e recente di quantificare il numero e il profilo dei volontari. Il nuovo Governo eletto nell'estate del 2009 ha avviato le revisioni del documento strategico realizzato dalla precedente amministrazione: Strategia per lo Sviluppo Giovanile Il documento si chiama oggi Strategia per lo Sviluppo Giovanile e contiene diversi risultati interessanti. Il documento è incentrato sulle sfide per l iniziativa civica promossa dalle persone fino ai 35 anni. Secondo queste, le organizzazioni giovanili hanno sempre meno la percezione di vivere in un ambiente che favorisce la partecipazione dei cittadini e il coinvolgimento dei giovani. Cinque anni fa, il 7% dei giovani era impegnato in una qualche forma di organizzazione civica, mentre negli ultimi anni questa percentuale arriva a malapena al 2%. Sempre secondo questa fonte, l'interesse più diffuso tra i giovani è rivolto alle organizzazioni sportive, ai club sportivi professionali e ai club di danza. I giovani preferiscono prendere parte alle attività in maniera informale (club su Internet, forum e chat, portali torrent o siti web musicali) e prevale un atteggiamento pessimista, privo di eccessivo interesse nei confronti di una qualche partecipazione attiva. Un simile comportamento tra i giovani rispetto all'impegno civico/comunitario, visto come qualcosa che non ha scopo ed è fondamentalmente una perdita di tempo, rappresenta una seria minaccia per la democrazia. Detto questo, si può osservare che la sfera e la protezione dei diritti personali, insieme alle libertà legate all uso di Internet, rappresentano oggi cause civiche importanti che contribuiscono al coinvolgimento giovanile e all attivazione rapida di strutture organizzative. Nel giro di poche ore, una protesta su Internet è in grado di attirare ampi gruppi di giovani e di comunicare sia con i media, sia con il pubblico per strada. Il Ministro valuta anche le sfide che i giovani devono affrontare in materia di volontariato. Nonostante aumenti l interesse dei giovani nei confronti del volontariato, le opportunità sono ancora limitate. Il valore dell'attività di volontariato non è ancora ampiamente riconosciuto dai giovani. Sono ancora in via di sviluppo i meccanismi di sostegno pubblico al volontariato giovanile in quanto tipologia di educazione informale e di costruzione di esperienza. Il Governo riconosce la necessità di disciplinare giuridicamente i diritti dei giovani volontari. Come già detto in precedenza, non sono stati prodotti dati statistici quantitativi sul volontariato in Bulgaria; le informazioni presentate di seguito provengono da un inchiesta condotta dalla Information and Society Foundation (Fondazione per l Informazione e la Società) 2 tra i volontari e le organizzazioni no profit diffuse in tutto il Paese, durante il periodo febbraio- 1 Ministry of Education, Youth and Science, Draft Strategy for Youth Development Information and Society Foundation, Study on the Voluntary Sector in Bulgaria,

18 bulgaria marzo Lo studio ha scoperto che solo circa il 6% dei cittadini bulgari prende parte a attività di volontariato. In aggiunta, il rapporto illustra le percentuali relative alle organizzazioni che contano su un certo numero di volontari. 23% delle organizzazioni può contare, se necessario, su 10 volontari. 18% utilizza tra 10 e 20 volontari. 19% utilizza tra 21 e 50 volontari. 10% utilizza tra 50 e 100 volontari. Oltre il 30% si serve della collaborazione di oltre 100 volontari. Oltre 200 giovani provenienti da diversi stati della UE hanno prestato servizio di volontariato in Bulgaria attraverso lo SVE nel periodo ; purtroppo, invece, non è disponibile il numero dei cittadini bulgari che hanno prestato servizio in altri Paesi della UE. I dati sulla curva di crescita del numero di volontari in Bulgaria durante gli ultimi decenni sono assolutamente irreperibili; tuttavia, se ci si basa sulla pratica operativa delle organizzazioni di volontariato, si può osservare una certa stabilità. Si può però anche aggiungere che, mentre i volontari SVE provenienti dai Paesi della UE sono sempre più interessati a prestare servizio in Bulgaria, i giovani bulgari dimostrano parecchie difficoltà di motivazione rispetto alle opportunità non retribuite offerte dal volontariato, nonostante questa comporti dei benefici. 2 INDICATORI ECONOMICI E STATISTICI 2.1 TIPOLOGIE E GAMMA DELLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT Secondo uno studio recente condotto dalla Bulgarian Gender Research Foundation (Fondazione per le Ricerche sul Genere in Bulgaria) 3, la maggior parte dei volontari è coinvolta in attività del Terzo settore. Le ONG bulgare si incaricano sempre più di fornire servizi sociali e di svolgere attività di sviluppo a livello comunitario, dato che i governi locali spesso non dispongono di fondi sufficienti a erogare i medesimi tipi di servizi o di attività. I settori più diffusi nei quali sono coinvolti i volontari sono: istruzione, 55%; assistenza all'infanzia in stato di necessità, 47%; beneficenza, 44%; sviluppo del settore civile, 31%; protezione dell ambiente, 29%; diritti umani, 29%; cultura, 25%. Secondo uno studio condotto nel 2003 dall Open Society Institute, il volontariato in campo culturale, di fatto, non sembrava diffuso, con l'eccezione del caso in cui gli studenti sono impiegati come collaboratori durante specifici eventi artistici. Lo studio offriva una stima della percentuale dei volontari impegnati in questo settore: beni culturali e musei, 30%. Specialmente nel caso di scavi archeologici, in cui gli studenti di archeologia lavorano come volontari; performance artistiche, 15%; nell ambito di spettacoli teatrali, gli studenti e i giovani lavorano come volontari dietro le quinte. Gli spettacoli di opera e balletto a volte chiedono ai bambini delle scuole medie di partecipare su base volontaria; settore audiovisivo, incluso quello musicale, 5%. Si tratta di un settore molto orientato al mercato e le persone che vi lavorano insistono per essere pagate al pari di professionisti. In rarissimi casi, i giovani partecipano all aspetto organizzativo di produzioni cinematografiche e video, in qualità di volontari non retribuiti; Secondo quanto descritto dallo studio della Fondazione per l Informazione e la Società nel 2002, anche le ONG che lavorano nell organizzazione sportiva, nel turismo e nelle attività ricreative attraggono un ampio segmento di giovani volontari. Il profilo delle organizzazioni no profit in Bulgaria è il seguente: sindacati, 45%; persone giuridiche con scopi no profit, 29%; fondazioni, 15%; centri comunitari ecc., 11% Bulgarian Gender Research Foundation, Young People and Civil Society in Bulgaria, 2005.

19 I L V O L O N T A R I A T O I N E U R O P A La distribuzione per settore è la seguente: istruzione e ricerca, 50%; servizi sociali, 45%; arte e cultura, 32%; filantropia e lavoro con i volontari, 24%; assistenza sanitaria, 23%; protezione dell ambiente, 22%; giurisprudenza, patrocinio, politica, 22%; cooperazione internazionale, 19%; organizzazioni aziendali e professionali, 11%; religione, 3%. La maggior parte delle organizzazioni di volontariato in Bulgaria, ossia circa il 95%, sono no profit e lavorano nell'ambito del pubblico beneficio (ad esempio, ONG, fondazioni, centri giovanili). Solo circa il 5% è rappresentato da organizzazioni del settore pubblico (ad esempio, centri comunitari, strutture municipali, ecc.). 2.2 RISORSE UMANE E ECONOMICHE Secondo l'alleanza Nazionale per l Azione Volontaria (NAVA), le organizzazioni che forniscono sostegno economico alla società civile bulgara si classificano come segue: ONG che ridistribuiscono fondi esteri (rinnovando le sovvenzioni per le fondazioni), 46%; società che conducono attività di beneficenza, 25%; fondi comunitari, 10%; fondazioni private/familiari, 7%; enti di culto, 6%; fondazioni con proprietà in dotazione, 3%; altro, 3%. Nonostante le ONG in Bulgaria non riscuotano molto successo nell'attrarre sponsorizzazioni, non possono essere ignorati i fondi locali: oltre 65% delle aziende bulgare ha effettuato donazioni negli ultimi due anni, mentre il 23% del totale delle ONG afferma di avere ricevuto donazioni da aziende bulgare durante lo stesso periodo. In più, la Legge sui Soggetti Giuridici con Scopi No Profit permette alle ONG di far pagare le spese dei servizi e prodotti forniti: il 15% del loro reddito si genera in questo modo e si prevedono aumenti per il futuro. In generale, non esistono sovvenzioni per la gestione delle attività di volontariato o per le organizzazioni di volontariato in Bulgaria. Il bilancio statale fornisce sussidi a una piccola quantità di soggetti giuridici no profit, come ad esempio la Croce Rossa Bulgara. Lo Stato si occupa anche di finanziare parzialmente i centri culturali chiamati chitalishte. Un fondo aggiuntivo è stato creato dal Governo a sostegno dei progetti delle organizzazioni no profit di pubblico beneficio, per i progetti nelle aree dell'istruzione e dei servizi sociali, progetti ambientali e progetti che puntano alla tutela del patrimonio culturale nazionale. Nel 2005, lo Stato ha contributo versando a queste organizzazioni una somma totale di milioni di leva (2,2 milioni di euro), inclusi milioni di leva ( euro) alla Croce Rossa Bulgara. Nel 2008, il contributo è salito a milioni di leva (4,4 milioni di euro), di cui 2,5 milioni (1,2 milioni di euro) sono andati alla Croce Rossa Bulgara. La fonte più comune di finanziamento per le organizzazioni di volontariato è rappresentata dalle donazioni esterne. Oltre i tre quarti del sostegno economico per le ONG bulgare e altre attività di sviluppo e beneficenza proviene da donatori stranieri che operano in una vasta gamma di settori: istruzione, sanità e assistenza sanitaria, diritti delle minoranze e diritti umani, protezione dell'infanzia e assistenza sociale ai bambini, uguaglianza di genere, partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, ambiente e protezione delle bio-diversità, sviluppo comunitario e sviluppo della filantropia locale. La filantropia privata e aziendale rappresenta almeno il 20% dei contributi economici versati per obiettivi di beneficenza e sviluppo. Le aree di attività includono il patrimonio culturale, l istruzione, l'assistenza sanitaria, i servizi sociali e lo sviluppo dell infanzia. 2.3 FINANZIAMENTI Durante il periodo , il contributo del settore no profit al PIL della Bulgaria è stato circa dello 0,15%. Negli anni successivi, sono state create condizioni macroeconomiche e istituzionali più favorevoli 25

20 bulgaria al funzionamento del settore e, nel 2001, il suo valore aggiunto è cresciuto a 62,8 milioni di leva (32,1 milioni di euro), ossia lo 0,21% del PIL del Paese. Nel 2000 il valore aggiunto dell attività delle organizzazioni no profit in Bulgaria ammontava a 31,8 milioni di leva (16,2 milioni di euro), ossia allo 0,12% del PIL. Tuttavia, se si escludono i centri comunitari e le organizzazioni sportive dal gruppo delle ONG, il valore aggiunto ammonta a 23,1 milioni di leva e la quota del PIL occupata dalle organizzazioni no profit scende a 0,087%. Nonostante il contributo minimo allo sviluppo economico tra la fine del 20 e l'inizio del 21 secolo, durante il periodo di crisi economico-finanziaria degli anni , il settore no profit in Bulgaria ha aumentato le sue risorse finanziarie nette grazie ai trasferimenti ricevuti. Ciò significa che il settore potrebbe rappresentare un fattore indicativo per la crescita economica di lungo termine in Bulgaria, a condizione che il suo sviluppo sia incentivato da politiche economiche adeguate. Secondo quanto previsto dalla Legge sulla Croce Rossa Bulgara (1995), dalla Legge sulla Gestione delle Emergenze (2005) e dalla Proposta di Legge sul Volontariato (2006), i volontari sono rimborsati per le spese affrontate durante il servizio e hanno diritto a un risarcimento in caso di infortunio. Per quanto concerne la copertura sociale, solo la Legge sulla Gestione delle Emergenze prevede che i volontari siano assicurati contro i rischi sociali: se un volontario muore durante la prestazione del servizio, il coniuge, i figli o i genitori hanno diritto a un risarcimento. Tuttavia, non esistono norme fiscali sul rimborso delle spese dei singoli volontari. Le organizzazioni di volontariato scelgono dunque se e come risarcire i contributi dei volontari, includendo solitamente le spese di base, come i trasporti, la diaria, le forniture per uffici, ecc. 3 SUI VOLONTARI E LE ORGANIZZAZIONI (INTERVISTE) I fattori che motivano gli individui a svolgere servizio di volontariato sono molteplici. Secondo uno studio condotto dalla Fondazione per l Informazione e la Società nel , il 56% dichiara di volersi rendere utile e di voler aiutare concretamente i gruppi di persone vulnerabili. La causa rappresenta la motivazione centrale per circa 17% delle persone, seguita dal desiderio di cambiare il proprio ambiente sociale, di fare nuove amicizie e di trovare contatti utili, 16%. Il trasferimento di competenze e la costruzione di esperienza sono anche inclusi tra i fattori che motivano la partecipazione ad attività di volontariato per il 12% degli intervistati. Si nota che negli ultimi anni, dopo l'introduzione di opportunità, per gli studenti universitari, di trascorrere le vacanze estive lavorando attraverso programmi di scambio in Paesi occidentali, sempre più giovani si interessano al volontariato. Questo è il risultato diretto del contatto con culture diverse dalla propria, nelle quali il senso di comunità e la cittadinanza attiva godono di ampiezza e visibilità. In questo senso, la globalizzazione ha rappresentato, anche per la Bulgaria, un fattore positivo. In più, i giovani volontari vedono nel volontariato la possibilità di aumentare le proprie qualifiche e la competenza civile, entrambi percepiti come modi di investire nel proprio futuro e in una realizzazione professionale. Infine, i volontari sono fortemente motivati dall'esperienza personale: ad esempio, fratelli o sorelle maggiori con un'infanzia difficile alle spalle sono potenzialmente spinti ad aiutare bambini che vivono simili esperienze sfortunate. 3.1 MOTIVAZIONI ED OSTACOLI Naturalmente le motivazioni che spingono a servire e a svolgere attività di volontariato sono molto individuali; tuttavia, dalle interviste si possono ricavare alcune tra le ragioni più ricorrenti. Le ragioni generali e comuni per il volontariato, secondo gli intervistati, sono le buone idee e le buone cause, accanto al senso di soddisfazione e di raggiungimento di un fine. In secondo luogo, si può citare il contatto con culture diverse e l apprendimento dalle esperienze che l'attività di volontariato comporta. Questo è infatti un modo di interazione e di assunzione di responsabilità sociale nei confronti di qualcun altro: si tratta, in altre parole, di rendersi responsabili per la comunità, per perseguire un bene più grande o, semplicemente, per restituire agli altri qualcosa di ciò che 26 4 Information and Society Foundation, Study on the Voluntary Sector in Bulgaria, 2002.

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