IL BAROMETRO DEI MERCATI Dicembre 2014

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1 Strumenti di finanza per commercialisti IL BAROMETRO DEI MERCATI Dicembre 2014 Commissione Finanza e Controllo di Gestione -Milano

2 Premessa : il concetto del barometro Il barometro è uno strumento che indica il tempo atmosferico (precisamente, la pressione atmosferica) del momento in cui si compie la misurazione, e non compie alcuna predizione : confrontando il dato attuale a quello precedente, è possibile fare trarre ipotesi sul futuro; è uno strumento incompleto: ad esempio, mancano indicazioni sulla intensità e direzione del vento ma è un ottimo metodo per le previsioni del tempo la cui validità predittiva è legata alla capacità di analisi e alla esperienza dell utilizzatore. Anche sui mercati possiamo confrontare i dati passati con quelli attuali per formulare delle previsioni, ma sempre con prudenza e buon senso Nel Barometro dei Mercati si offre una visione sintetica delle principali dinamiche dei mercati, da utilizzare per valutare la politica di acquisizione dei fattori produttivi avere una base di analisi per la definizione di previsioni e dei budget Il Barometro è diviso in tre sezioni: Un approfondimento sui temi di maggior interesse Economia EU, tassi d interesse europei EURIBOR e credito dedicata alla gestione finanziaria Economia Mondo, tasso di cambio eurodollaro e commodity focalizzata ai mercati che interessano alla produzione/vendita 2 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

3 Approfondimento del mese 3 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

4 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati In queste ultime settimane due sono stati i movimenti dei mercati che hanno interessato gli operatori finanziari ed economici. Il primo elemento da osservare e di cui abbiamo già parlato nel precedente barometro è legato alle decisioni BCE di politica monetaria. In questi ultimi giorni le aspettative di Quantitative Easing sono aumentate e quindi andremo ad analizzarne le aspettative viste anche le reazioni discordanti dei mercati. Il secondo elemento da osservare invece è l'andamento del petrolio, che sta dividendo gli analisti tra chi considera il calo del prezzo come un elemento positivo e chi invece lo considera un elemento negativo. Nelle pagine successive analizzeremo le evoluzioni di questi due aspetti per l'economia mondiale. 4 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

5 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati Cominciamo dal primo elemento. In questi ultimi giorni Draghi ha annunciato la possibilità che la BCE effettui acquisti titoli di Stato dell'area euro per aiutare la zona euro ad uscire dalle secche della deflazione. Questa notizia ha dato slancio ai mercati azionari, che però si sono trovati il giorno dopo a discutere di potenziali Quantitative easing mitigati da acquisti non diretti della BCE, o limitati nel quantitativo, o ancora limitati ai rating più elevati dei bond governativi dell'area. Tutto questo è evidentemente vissuto negativamente dai mercati. Il motivo è presto detto: Il QE visto il livello dei tassi attuali non è tanto visto come uno strumento di politica monetaria efficace (aldilà del potenziale svalutativo del cambio) ma è visto come il duplice segnale che la BCE e tutti i paesi partecipanti credono nell'unione monetaria, e che non hanno paura di assumersi anche in portafoglio il rischio di detenere debito non di elevato standing. Solo il QE spalmato su tutti gli asset obbligazionari dell'area mostra l'idea di una banca centrale davvero unificante, e che non segue più i ditkat di un singolo o più paesi, ma che si assume la responsabilità di essere davvero l'ultima risorsa di liquidità per l'area senza se e senza ma. 5 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

6 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati Sebbene sia stato evidente negli ultimi due anni che Draghi ha risposto agli stimoli del mercato facendo quello che era necessario fare per tranquillizzarlo, è evidente che il mercato comincia ad essere innervosito da questa continua attesa dello strumento dai più ritenuto il più semplice per dimostrare che l'area euro è qualcosa di più di una semplice unione monetaria, ma che è invece una federazione di stati che si è dotato degli strumenti e delle autorità per risolvere unitariamente i problemi che mano a mano si creano ora in un paese ora nell'atro. Certamente la divisione del board è un altro di quegli elementi che va tenuto in considerazione, soprattutto nel prossimo meeting del 22 gennaio del 2015 che per molti sarà decisivo realtivamente alle decisioni monetarie di Draghi. Avevamo già evidenziato nel baromentro dello scorso mese una tabella che incasellava i vari membri del Board in base alla loro propensione più o meno elevata al QE ed alle politiche di solidarietà monetaria, aldilà di ogni timore di potenziali bolle speculative che al momento nell'area euro non sembrano essere presenti nè sui prezzi dei beni nè sui prezzi degli asset. Riproponiamo quindi la tabella rivista e corretta in base alle ultime dichiarazioni dei vari membri, in attesa che la situazione si dipani in maniera più chiara, inserendo anche le posizioni degli altri board dei paesi occidentali per far capire che le divisioni non sono solo in Europa. 6 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

7 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati 7 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

8 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati Sull'argomento aggiungiamo però un aspetto. In conferenza avevo sostenuto che la divisione del Board della BCE rispetta la divisione tipica, tra chi pensa che la politica monetaria debba essere dispensata quando necessario senza preoccuparsi delle conseguenze finanziarie, e chi invece si pone il problema delle eventuali bolle finanziarie che politiche troppo accomodanti possono creare. In questo caso però la posizione tedesca nel Board espressa soprattutto da Weidmann è anche una posizione politica. Infatti Weidmann in recenti interviste è andato a toccare proprio la relazione tra potere federale della Banca Centrale e poteri nazionali degli Stati, sostenendo che giustamente i Trattati impediscono il QE (e gli Eurobond) perchè vi sono politiche fiscali e di bilancio differenti. Sulla stessa linea di Draghi tra l'altro che parla sempre di ulteriori trasferimenti di sovranità. Questa è la posizione nuda e cruda della Germania, che poi politicamente viene mediata da Schauble quando dice alla Bild che la posizione della Germania ha il peso e l'influenza concordata nei trattati di Lisbona, e che alla fine c'è sempre bisogno di un compromesso. Cosa che però ultimamente non piace ai mercati. 8 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

9 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati Per quanto riguarda il secondo elemento invece il violento calo del prezzo del petrolio avvenuto nella seconda metà del 2014 sta costringendo gli analisti a rivedere i dati sulla crescita mondiale, ed a rivalutare tutti i parametri di giudizio sulla crescita del Per la maggior parte degli analisti questa discesa e' positiva per tutti i paesi per cui il peso del PIL preponderante è dato dai dati sui consumi, e quindi per tutti i paesi avanzati; mentre invece è maggiormente negativo per i paesi commodities exporter. Al netto dei due dati i numeri dovrebbero essere positivi. Ma mentre per l'europa questo dato potrebbe essere reale, per gli Usa, vero motore della crescita attuale, ci sono maggiori dubbi visto il forte peso del boom dello shale non solo per la produzione tout court, ma per tutti i lavori correlati alla crescita dello shale oil e gas; dalle infrastrutture, ai servizi associati. Alcune stime parlano che oltre il 30% dei posti di lavoro creati dall'economia USA dal 2009 ad oggi sono lavoro correlato al boom dello shale, ed il peso sugli investimenti complessivi di capitale sul settore supera per i titoli compresi nello S&P500 il 30%. Ora i dati sul livello produttivo del mondo shale mostra che il numero di piattaforme legate a questa produzione comincia a manifestare dei numeri da correzione, e questo deve essere preso in considerazione. Nel grafico della prossima pagina il numero delle piattaforme petrolifere produttive alla fine della settimana del 09/01/ Commissione Finanza e Controllo di Gestione

10 Approfondimento del mese Le aspettative del mercato 10 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

11 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati Con questo calo produttivo il rischio che anche la forte economia statunitense abbia dei contraccolpi nella propria crescita si fa reale, anche perchè esiste una componente finanziaria del boom della produzione energetica USA che va tenuta in considerazione. Ma per vedere una connessione diretta ed immediata con l'economia reale statunitense, inseriamo in questo commento un secondo grafico che mostra l'andamento del salario orario negli USA diviso per i vari settori economici. Se diamo una occhiata ai salari orari medi statunitensi, possiamo vedere che il loro valore aggregato tra il 2012 ed il 2013 segnalava una crescita tra l'1 ed il 2%. Nel 2014 il valore ha avuto una accelerazione grazie da una parte all'aumento del salario del settore delle costruzioni, ma dall'latro all'esplosione dei salari delle miniere e del settore energetico in particolare. Ora come si può notare c'è un calo radicale dei salari del settore, ma anche gli altri settori sembrano seguire alle prese con la deflazione petrolifera. Si può pensare che ci sia anche correlazione con il calo degli investimenti mondiale nel settore energetico annunciati e già cominciati ed il calo dei nuovi ordini industriali globali. La questione è quindi ancora aperta e va monitorata. 11 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

12 Approfondimento del mese Le aspettative dei mercati 12 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

13 Approfondimento del mese 13 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

14 Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 14 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

15 Economia Area Euro Le notizie più significative (headlines) 15 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

16 Economia Area Euro Commento sintetico : area Euro In Europa alla crisi economica non dà segni immediati di soluzione, anche se le previsioni 2015 non sono pessimistiche: e ad aggravare la situazione si aggiungono i problemi politici della Grecia e in generale una mancanza di decisione politica sulla direzione da prendere: la Germania insite sulla austerità nonostante i dubbi sulla sua efficacia, e il piano Junker per la crescita non pare sia sufficientemente incisivo né sufficientemente finanziato ( dai 315 miliardi dichiarati inizialmente occorre sottrarre i fondi già stanziati e ora dirottati nel piano, e alla BEI resta l onere di trovare 15 miliardi per ciascun miliardo investito dalla UE). La Grecia quindi diventa un banco di prova della tenuta politica della UE, più che un problema strettamente economico: è per questo che gli operatori stanno seguendo con attenzione sia le previsioni elettorali di Atene, sia le dichiarazioni dei leader politici europei. A livello monetario, la BCE ha lasciato intendere ai mercati che nel 2015 (e anzi, nel primo trimestre del 2015) verrà eseguito un QE: il problema, dopo aver alzato le aspettative, sarà ora di non deludere i mercati. E la delusione potrebbe avvenire non solo in mancanza del QE stesso, cosa che ormai sembra improbabile, quanto nei tempi, dimensioni e modalità dell intervento: la Bundesbank continua a dichiarare che non vede la necessità di una azione forte, e suggerisce di limitare gli acquisti ai soli titoli a tripla A. La richiesta serve a evitare il moral hazard, il rischio che a pagare il debito delle nazioni meno virtuose siano i contribuenti della nazioni più austere: ma è proprio questo il nodo politico da sciogliere, capire cioè se e come l Unione Europea sia veramente una Unione, con il conseguente corollario di condivisione di direzione coordinamento e condivisione delle politiche non solo monetarie ma anche fiscali. Guardando il PMI manifatturiero, anche la Germania ha qualche difficoltà con un indicatore che si attesta in area 50, il livello che separa espansione da recessione Le difficoltà dell industria italiane restano irrisolte: il PMI scivola dal 49 di novembre a 48,4, il valore minimo da 19 mesi; di nessuna consolazione è il dato francese che è anche peggiore, a 47,5 a causa della contrazione del mercato esterno e delle esportazioni. Le difficoltà francesi, a la loro politica di bilancio che prevede una sforamento del livello del deficit/pil del 3%, sono i punti su cui potrebbe incrinarsi quella alleanza tra Francia e Germania che di fatto ha reso possibile le politiche fiscali restrittive dal 2008 a oggi. 16 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

17 Economia Area Euro eurozone composite PMI fonte: aggiornamento del 9 gennaio 2015 Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale. Il PMI è un indice prodotto da Markit Group e riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi. Tiene conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte nel settore manifatturiero. In linea generale, un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, mentre un valore superiore al 50% indica un'espansione. 17 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

18 Economia Area Euro Il punto sui mercati: accesso al credito e tassi di interesse Lettura consigliata: RAPPORTO MENSILE ABI dicembre 2014 Lettura consigliata: RAPPORTO CRIF Lettura consigliata: OSSERVATORIO PAGAMENTI CERVED deboli segnali di ripresa del credito, anche se la crisi non è finita: si ferma il calo dei prestiti, come se si fosse raggiunto il picco negativo della attuale stretta creditizia. Una indicazione però si può trarre dal tasso medio del totale prestiti, sceso al 3,66% contro il 3,71% del mese precedente ( per confronto, a fine 2007 era 6,18%) mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento è del 2,71% rispetto al 2,74% di ottobre e al 5,48% del 2007 : segno sia della abbondante liquidità, ma anche che il credito viene ora erogato soprattutto a società con elevato rating e quindi con spread più contenuti. Le sofferenze bancarie continuano a crescere, a causa della crisi : a ottobre sono salite a 179 miliardi contro i 176 di settembre ; la BCE ha chiesto al sistema bancario soglie di capitale più alte, portando il common equity tier 1 per la banche italiane allo 10.75% dallo 7% previsto precedentemente. La notizia, non ancora confermata, potrebbe avere effetti assai restrittivi sul credito Valutare con attenzione le necessità di liquidità e i rapporti con le banche Le banche hanno difficoltà a prestare ad aziende considerate rischiose: occorre quindi ridurre il livello di rischio percepito dell azienda, tramite riequilibri degli assetti finanziari con aumento di Mezzi Propri, azioni rivolte all ottenimento dell equilibrio economico e soprattutto all equilibrio finanziario: se non si riesce nel breve periodo a compiere queste azioni, occorre dimostrare con Business Plan specificatamente orientati ai flussi finanziari come le azioni future garantiscano la continuità aziendale e soprattutto il rimborso di prestiti. Monitorare e gestire con attenzione i ritardi di pagamento della clientela: le banche osservano con attenzione gli andamentali, e dato che si implicitamente e indirettamente affidare una impresa significa affidare anche i clienti della impresa stessa, ogni ritardo negli incassi si riflette negativamente sul rating aziendale Mantenere attento e costante controllo del circolante, specie sui crediti sia per dimensione che per qualità: predisporre una politica degli affidamenti, procedure per il blocco degli ordinativi ai clienti fuori fido e un sistema di monitoraggio delle esposizione effettive e della durata degli eventuali ritardi: la presenza di procedure consente di evitare pericolose perdite di tempo nella reazione a intoppi finanziari, con effetti anche catastrofici. 18 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

19 Andamento ritardi : fonte Cerved 19 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

20 Prestiti alla clientela : fonte Rapporto ABI 20 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

21 Tassi d interesse alla clientela : fonte Rapporto ABI 21 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

22 Sofferenze sistema bancario : fonte Rapporto ABI 22 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

23 -coin fonte: Banca d Italia 23 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

24 Tassi di interesse europei EURIBOR fonte: Si noti la correlazione tra EURIBOR tre mesi e tasso BCE Nel grafico si apprezza l aumento BCE di metà 2011, che accompagna la crescita dei tassi a breve e segue la crescita dei tassi a lungo, che iniziano la loro discesa già nel primo trimestre 2011 fino a raggiungere gli attuali minimi storici ; I tassi di di breve restano ai minimi grazie agli interventi BCE, la politica monetaria espansiva resterà accomodante come da dichiarazione di Draghi, e il costo del finanziamento è essenzialmente legato agli spread : Anche i tassi a lungo termine dimostrano contrazione, grazie alla posizione espansiva della BCE: lo IRS a 20 anni è sceso ulteriormente a1,25 da 1,44% 24 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

25 Tassi di interesse europei EURIBOR Grafico spread BTP BUND fonte: Importante e rapida riduzione dello spread dopo le dichiarazioni di Draghi di luglio 2012, evidentissima sul grafico ; raggiunti i minimi di periodo dopo la violazione della quota 200, la cui rottura segnò l inizio della crisi nel luglio 2011: Tassi BUND che esprimono uno scenario deflattivo, mentre i BTP beneficiano di rendimenti più alti : lo spread scende per la variazione dei prezzi del BUND e del BTP in ottica di fly-to-quality in uno scenario di tassi interbancari a breve ormai negativi e di attesa del QE della BCE 25 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

26 Tassi di interesse europei EURIBOR grafico BUND Il Bund oscilla seguendo le vicende politico-economiche europee, La forte risalita dei corsi è la reazione al tapering della FED, con una riallocazione dei fondi in posizioni risk-free Risalita da gennaio, probabilmente anche per riallocazione dei portafogli dopo le preoccupazioni sui paesi emergenti, rapida discesa in concomitanza con la crisi Ucraina, recupero per fly-to-quality Data la politica di remunerazione negativa dei fondi lasciati presso la BCE, i Bund sono adesso un parcheggio sicuro, anche se scarsamente remunerato, per la liquidità in eccesso delle banche e quindi sono ancora comprarti anche se scarsamente remunerativi : Le preoccupazioni per la Grecia, il rallentamento economico della Cina, il brusco calo del petrolio spingono al fly-to-quality su nuovi massimi per il BUND 26 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

27 Forecast BCE Survey of Professional Forecasters SPF Release : 13 November 2014 Next release:20 January Commissione Finanza e Controllo di Gestione

28 Economia Mondo Le notizie più significative (headlines) 28 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

29 Economia Mondo Le notizie più significative (headlines) 29 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

30 Economia Mondo Commento sintetico : economia mondiale L economia americana si prepara a chiudere un 2014 con una buona ripresa economica, su cui però la riduzione del prezzo del petrolio getta una preoccupazione, dato il peso che le estrazioni hanno sul PIL americano. Il terzo trimestre il PIL è cresciuto del 5%, un dato sorprendente e superiore a tutte le attese (consensus a +4,3%) e superiore anche alla crescita del secondo trimestre (+4,6%) che pure beneficiava dell effetto statistico di un primo trimestre congelato dal cattivo tempo. Importante rilevare come siano le componenti dei consumi interni e degli investimenti, rivisti al rialzo dalla precedente rilevazione, a dare importante contributo alla crescita: buone anche le esportazioni. A fronte dei dati macro positivi, la FED ha fatto comunque capire che non avrebbe iniziato subito a restringere l offerta di moneta: pazienza è la parola utilizzata da Yellen per definire i tempi della manovra, tenendo conto che l inflazione è al 1,5% contro il 2% di obiettivo, anche a causa del crollo del prezzo del greggio. In Cina la crescita si indebolisce, anche se resta sui livelli del 7% che paiono così positivi rispetto al resto della crescita delle maggiori nazioni industrializzate. Una crescita più moderata che permetterà di fare le riforme e modificare un modello di crescita che era basato sulla esportazione e che adesso si rivolge ai consumi interni, anche per evitare le difficoltà che nascerebbero dalla eccessiva dipendenza dalla vendita a nazioni sviluppate (Russia, Giappone, Europa) che ora sono in difficoltà. il 2014 si avvia secondo le stime a chiudere a +7,4%., inferiore alle stime iniziali: e la produzione industriale sta frenando da mesi, e il settore edile è fermo Da notare che proprio la minor crescita cinese sia in parte la causa della riduzione del prezzo delle commodity energetiche e metalli, di cui Pechino è stato uno dei maggiori acquirenti degli ultimi anni. Il Giappone ha confermato Abe con le ultime elezioni: m la domanda ora è se il premier continuerà a dare priorità alla crescita economica, organizzando la mancante terza freccia delle riforme, o se una controversa agenda politica con un indirizzo più militarista (con il necessario cambiamento della costituzione ultrapacifista del 1947) assorbirà il suo impegno politico 30 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

31 Economia Mondo Commento sintetico : commodity Incertezze sulla crescita mondiale, che pur prevista positiva è inferiore a quanto ipotizzato negli scorsi mesi, e i timori di una stretta monetaria USA senza che nessuna altra banca centrale prenda il posto della offerta di moneta, hanno spinto gli operatori in commodity a una linea prudente sul mercato. Incide molto anche la crescita del dollaro, con i suoi effetti sul prezzo finale della materie. In generale, gli analisti stimano una maggior crescita del PIL mondiale dello +0,5% a causa del calo del greggio: ricordiamo anche l effetto di ridistribuzione del reddito a favore dei paesi importatori, con un effetto-domino sull export verso i paesi esportatori, Russia e Paesi Arabi in testa. Il petrolio è in una condizione di surplus di offerta, oltre che di scarsezza di domanda, che frena ogni tentativo di rimbalzo dei prezzi: uno stop alla caduta dei prezzi potrebbe arrivare solo dal taglio importante della produzione dell OPEC, ma di questo non si vede ad adesso alcuna intenzione. E da notare che gli attuali prezzi siano molto sotto il Break-even point di quasi tutti i produttori. Gli analisti di CreditSights hanno identificato 25 società Usa ad alto rischio di default nel settore. Segnali inquietanti arrivano anche da gruppi di grandi dimensioni: obbligazioni investment grade per 27 miliardi di $ nel settore energia, avverte Bloomberg Intelligence, hanno ormai rendimenti paragonabili a quelli dei più rischiosi junk bond, in quanto lo spread rispetto ai titoli di Stato Usa supera 361 basis point. Per il rame, il rallentamento della economia cinese fa prevedere per il 2015 una eccedenza di offerta, agli attuali livelli estrattivi. Le attese di un eccesso di produzione che hanno dominato nel 2014 non si sono completamente realizzate, a causa del rinvio della apertura di nuovi impianti, e le giacenze sono ai minimi dal 2008, ma gli operatori stanno spostando le loro aspettative al I dati del PMI manifatturiero cinese, che scendono dal 50,3 al 50,1, mostrano comunque una economia ancora positiva anche se di poco; molti analisti rivedono le loro previsioni sulle eccedenze di produzione, e quindi l attenzione è rivolta adesso soprattutto alla stima della domanda 31 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

32 Commodity CCI Thomson Reuters Equal Weight Continuous Commodity Index is recognized as a major barometer of commodity prices. The index comprises 17 commodity futures that are continuously rebalanced: Cocoa, Coffee C, Copper, Corn, Cotton, Crude Oil, Gold, Heating Oil, Live Cattle, Live Hogs, Natural Gas, Orange Juice, Platinum, Silver, Soybeans, Sugar No. 11, and Wheat. The index trades on the ICE Futures Exchange. 32 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

33 Tassi di cambio : eurodollaro Il punto sui mercati: eurodollaro il cross eurodollaro è in trend discendente, a causa della doppia spinta della contrazione monetaria USA e della attesa espansione EU, oltre naturalmente alle considerazioni sulle economie reali che aumentano la loro divergenza, a tutto vantaggio degli USA. La situazione del cross crea indubbi vantaggio agli esportatori, ma occorre valutare l effetto negativo sugli acquisti di materie prime: effetto per ora più che compensato dal calo generale delle commodity, a causa delle previsioni sulla domanda globale. Delicata la situazione di quei paesi emergenti che hanno beneficiato delle manovre espansive della FED e che adesso subiscono il rapito rientro dei capitali verso gli USA, ed ancora più delicata per quelli che presentano posizioni debitorie a livello pubblico e privato: Indonesia, Turchia e Messico. Dal punto di vista grafico, dopo il mese di novembre volatile ma quasi in equilibrio, e il breve e debole movimento di metà dicembre, nelle ultime tre settimane il cross si è mosso costantemente al rialzo, allontanandosi dalla sua media mobile e superando i supporti: possibile rallentamento della discesa in area 1.15, ma molro dipende dalle decisioni della BCE il prossimo 22 gennaio. La volatilità implicita è in crescita, e il costo della copertura semplice con opzioni è aumentato: gli operatori preferiscono ora operare con degli spread per ridurre l effetto della volatilità implicita sul prezzo della copertura. Il valore del future scadenza giugno 2015 è 1,1860 (*) A titolo di semplice indicazione, i valori di opzioni (*): le call ATM base 1,2000 scadenza giugno 2015 sono pari a 0,0206 le put ATM base 1,1500 scadenza giugno 2015 sono pari a 0,0145 (*) Dati aggiornati al 9 gennaio 2015 sul mercato CME Un esempio dell utilizzo del nostro Barometro è dal confronto con la pagina eurodollaro del numero precedente: Nel valutare i prezzi delle opzioni, considerate come il time-decay inizi ad erodere i prezzi quandio ci si avvicina alla scadenza 33 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

34 Tassi di cambio eurodollaro Grafico eurodollaro Sovrapposta la media mobile 100, indicatore comunemente utilizzato per mostrare il trend. Dopo le lunghe oscillazioni nel canale 1, ,35, superamento della quota 1,35 e consolidamento sopra tale livello: L inizio del tapering ha sostenuto il dollaro, le dichiarazioni BCE e i dati USA hanno poi riportato i corsi a quota 1,39 massimi livelli da tre anni Le dichiarazioni BCE su un cambio troppo sfavorevole alle imprese europee, e quindi la possibilità di un intervento sul cross, hanno bruscamente portato dai massimi di 1,40 a un nuovo livello di equilibrio intorno a 1,36 I dati economici negativi per la eurozona usciti da luglio e agosto hanno fatto credere agli operatori in un intervento della BCE, attesa che si rinnova di mese in mese e viene data sempre più imminente dagli operatori 34 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

35 Tassi di cambio eurodollaro Andamento della volatilità implicita sull eurodollaro L indicatore è calcolato con la metodologia del VIX : volatilità implicita delle opzioni ATM a 30 giorni oscillazioni che seguono la forza dell euro dal luglio 2012, fino ai minimi biennali: ripresa per le tensioni precedenti lo speech BCE, ridiscesa rapida ai minimi assoluti di periodo a 4,69, risalita in seguito alle tensioni sul cross e violazione della trendline: sempre su valori contenuti e inferiori alla media degli ultimi due anni, ma ora in ripresa e ormai sopra la media a 50 giorni. 35 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

36 Commodity Grafico andamento prezzi del rame, considerato proxy dell andamento dell economia La media mobile sovraimposta aiuta a leggere i trend storici dopo una discesa costante dagli inizi del 2013, una ripresa dai minimi biennali: la situazione migliora da luglio, seguendo le previsioni sulla economia mondiale e soprattutto della economia cinese, massimo consumatore ed utilizzatore anche indiretto come garanzia per prestiti bancari. Violazione della trendline e discesa dei corsi verso i minimi di luglio 2013 dopo i dati cinesi, il rimbalzo da metà giugno ha portato al massimo del quadrimestre ed appiattito la media mobile: la debolezza dell economia spinge i corsi verso il minimo triennale : si confrontino le oscillazioni con i dati del PMI cinese nella slide successiva. 36 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

37 Commodity Grafico comparativo tra prezzi Rame e PMI manifatturiero cinese Source: Capital Economics, Markit, Thomson Datastream Il grafico a sinistra mostra la stretta correlazione pluriennale tra la manifattura cinese e i prezzi del rame sul London Metal Exchange Il grafico a destra mostra il PMI cinese aggiornato a fine ottobre 37 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

38 Commodity Grafico andamento prezzo petrolio Brent Oscillazioni nel 2013 che pur essendo ampie e legate a circostanze geopolitiche, restano compresse nella fascia , con un trend praticamente costante. tensioni legate alle crisi mediorientali hanno spinto i corsi fino a quota 110, rapida discesa fino a 95 per allentamento delle tensioni e eccesso di domanda; stabilizzazione della media mobile per i recenti rialzi, legati alla crisi Ucraina e alla eccezionale ondata di freddo negli USA : L eccesso di produzione USA e la mancata stretta da parte dell OPEC hanno portato ad una vera guerra dei prezzi, con minimi decrescenti ad ogni seduta 38 Commissione Finanza e Controllo di Gestione

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