Istruzioni d uso software free to use

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Luciano Amore
8 anni fa
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1 APPENDICE A Istruzioni d uso software free to use Aprire il ile excel accertandosi che il livello di protezione sia tale da attivare la macro in essa contenuta e scritta in linguaggio Visual Basic, Entrare nel primo foglio denominato Vario_1 che si presenterà in questa forma, vedi ig. A1. Fig. A1 INSERIRE I DATI: Si deve adattare questo foglio ai propri dati, in numero non superiore a 150, riportandoli nelle colonne identiicate da x,y, z a partire dalle posizione A5, B5, C5, Dopo il loro inserimento sarà visualizzato la dimensione N del campione in posizione A3 e le seguenti statistiche: media, varianza, deviazione standard di z in O1, O2, O3 e numero di combinazioni previste per il calcolo del variogramma sperimentale in I12 (vedi ig. A2). 93

A1 INSERIRE I DATI: Si deve adattare questo foglio ai propri dati, in numero non superiore a 150, riportandoli nelle colonne identiicate da x,y, z a partire dalle posizione A5, B5, C5,

2 Fig. A2 INSERIRE PARAMETRI PER IL CALCOLO DEL VARIOGRAMMA: in posizione E4 inserire il numero di classi di distanze, minore di 10, e in posizione I7 inserire l ampiezza della singola classe: entrambe verranno utilizzate per il calcolo del variogramma sperimentale. Ora spostarsi sul box CALCOLA VARIOGRAMMA SPERIMENTALE attivando con il clik la procedura. Osservare i risultati ottenuti in H21, H22 e H23: sono gli intervalli (lag) iniziali del variogramma che dipendono da come è distribuito il campione di dati. Le statistiche sulla minima e massima distanza fra queste coppie sono presenti in posizione I8 e I9. Se il variogramma sperimentale in igura mostra un andamento crescente e se i valori contenuti nelle celle H21, H22 e H23 sono maggiori di 20 allora si può passare al secondo foglio selezionando col mouse Vario_it. Altrimenti si deve aumentare l ampiezza della singola classe (valore contenuto in I7) e rilanciare la procedura CALCOLA VARIOGRAMMA SPERIMENTALE (ig. A3). 94

Osservare i risultati ottenuti in H21, H22 e H23: sono gli intervalli (lag) iniziali del variogramma che dipendono da come è distribuito il campione di dati.

3 Fig. A3 SELEZIONARE IL MODELLO DI VARIOGRAMMA: è necessario spostarsi nel foglio Vario_it che si presenta come in ig. A4. In esso sono riportati tutti i valori del variogramma sperimentale contenuti nel foglio precedente e le informazioni relativi ai modelli. Nelle posizioni del foglio B4, B5, B6 e B7 bisogna inserire rispettivamente il valore di nugget, il sill, il range ed il numero identiicativo del tipo di modello secondo la corrispondenza presentata. 95

In esso sono riportati tutti i valori del variogramma sperimentale contenuti nel foglio precedente e le

4 Fig. A4 Dopo aver inserito i valori in queste posizioni si osserva il modello sovraimposto (in rosso) al variogramma sperimentale (in blu) per una esplorazione visiva. Se l adattamento sembra buono (vedi ig. A5) si può procedere con la cross-validazione di questo modello, spostandosi sul foglio successivo cross_val altrimenti è necessario modiicare i parametri o il modello sempre nelle posizioni da B4 a B7, ino a che l adattamento non sia quello atteso. 96

A5) si può procedere con la cross-validazione di questo modello, spostandosi sul foglio successivo cross_val

5 Fig. A5 EFFETTUARE LA CROSS-VALIDATION: il foglio cross_val si presenta come in ig A6. Cliccando sul box Efettua la cross-validazione il foglio si riempie di statistiche relative al processo di stima di ciascun punto sottratto dal campione che diventa di dimensione N-1, utilizzando proprio questi N-1 valori. Le statistiche U e V ci si aspetta che si avvicinino il più possibile rispettivamente a 0 e 1. Qualora ciò non accada è necessario ritornare nel foglio Vario_it per variare i parametri del modello di variogramma e rilanciare così la procedura Efettua la cross-validazione. Questo processo termina quando si ritiene che le statistiche U e V siano soddisfacenti rispetto alle attese. 97

dimensione N-1, utilizzando proprio questi N-1 valori. Le statistiche U e V ci si aspetta che si avvicinino il più possibile rispettivamente a 0 e 1.

6 Fig. A6 DETTAGLI SUL CALCOLO DEL KRIGING Il foglio Kriging_eqs è un foglio di lavoro che realizza il kriging ordinario (ig. A7). È utile solo se l utente vuole maggiori dettagli su tale elaborazione. Viene utilizzato senza che l utente ne abbia riscontro, dalla procedura di cross-validation. L utente può, se vuole, utilizzarlo per il calcolo del Kriging ordinario per una determinata coordinata x0,y0 di interesse. È suiciente inserire in posizione A4,B4 del foglio di ig. A7 le due coordinate e cliccare sul box EFFETTUA KRIGING!. Il risultato è immediatamente presentato in posizione C3 (stima) e D3 (varianza di stima). L intorno di x0,y0 considerato arriva ino a massimo 14 dati. Il dettaglio sulla matrice A del Kriging da invertire e sul vettore dei termini noti è presentato nelle righe da 15 a 30. A partire dalla riga 32 si trova l inversa di A. Altre informazioni di dettaglio sul calcolo sono visibili in ig. A7. 98

L utente può, se vuole, utilizzarlo per il calcolo del Kriging ordinario per una determinata coordinata x0,y0 di interesse. È suiciente inserire in posizione A4,B4 del foglio di ig.

7 Fig. A7 Fig A7 7 Fig A7 7 99

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