CONVEGNO: SICUREZZA DEL LAVORO NELLE OPERE EDILI DI INGEGNERIA CIVILE

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1 CONVEGNO: SICUREZZA DEL LAVORO NELLE OPERE EDILI DI INGEGNERIA CIVILE 15 OTTOBRE 2010 INTRODUZIONE. La via più efficace di gestire il rischio è quella di eliminarlo alla fonte ( Dichiarazione di Bilbao - European Construction Safety Summit 2004 ) L eliminazione del rischio rappresenta di per se la soluzione ideale ma, come è ovvio, non sempre questo principio può trovare applicazione. In ogni caso l adozione di questo tipo di azione preventiva può avere luogo quasi esclusivamente nell ambito delle scelte progettuali ed organizzative. L esperienza ci insegna che in particolare le scelte progettuali concernenti le modalità di esecuzione di un opera hanno un impatto estremamente rilevante per quanto concerne la sicurezza sul lavoro. E necessario perciò che, a differenza di quanto molto spesso accade, vi sia fin dall inizio della fase progettuale una sinergica collaborazione tra Progettista e CSP ( Coordinatore alla Sicurezza in fase di progettazione ). In questo modo si può sicuramente ridurre l esposizione dei lavoratori al rischio e limitare le conseguenze dello stesso. E indispensabile poi che nella fase successiva vengano coinvolte le figure del CSE ( Coordinatore alla Sicurezza in fase di esecuzione ) e della Impresa Affidataria dei lavori che dovranno congiuntamente verificare la correttezza delle scelte fatte in sede di progetto ed eventualmente proporne altre in alternativa, maggiormente calate negli aspetti di dettaglio delle fasi operative e nella effettiva organizzazione del cantiere. Pagina 1 di 10

2 PREFABBRICAZIONE E SICUREZZA In termini di sicurezza l utilizzo di sistemi prefabbricati per la realizzazione delle strutture consente una migliore pianificazione delle fasi di lavoro ed una più precisa analisi dei rischi. Questo in genere si traduce ( o si dovrebbe tradurre ) in un maggiore livello di sicurezza. SCELTE PROGETTUALI sostituzione : TRADIZIONALE IN OPERA PREFABBRICATO INDUSTRIALIZZAZIONE DEL LAVORO analisi dei rischi e pianificazione Lo stretto legame che deve intercorre tra le scelte strategiche riguardanti l opera da realizzare e quelle,contestuali, riguardanti le scelte e la pianificazione ai fini della sicurezza è quanto mai evidente nel caso della costruzione con elementi prefabbricati, perché chiama in causa anche chi produce tali manufatti. Una volta definito il progetto architettonico/strutturale preliminare, con l apporto della ditta fornitrice della struttura prefabbricata, andranno invece esaminate dettagliatamente le fasi di realizzazione dell opera (Programma dei montaggi) al fine di individuare e mettere in opera apprestamenti tecnici idonei a garantire maggior sicurezza nella fase di esecuzione dei lavori. A titolo d esempio si indicano le seguenti fasi di lavoro principali riguardanti i prefabbricati: trasporto e stoccaggio movimentazione e/o sollevamento montaggio pilastri montaggio travi montaggio solai Un piano di montaggio -redatto dal prefabbricatore - dettagliato che illustri tutte le fasi con schemi facilmente comprensibili e realizzabili concretamente mette in condizioni i montatori di operare in sicurezza e consente di verificare le interferenze con le altre attività di cantiere, con particolare riferimento alla esecuzione delle parti in c.a. da realizzarsi in opera ( p.es. vani scala e getti integrativi ). Pagina 2 di 10

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4 Un esame dettagliato della fasi di lavoro risulterà poi utile per un analisi dei rischi nei lavori di montaggio e per definire conseguentemente scelte tecnico /operative che possano eliminarli e/o contenerli. Per quanto attiene nello specifico le strutture prefabbricate, in tale contesto ad esempio le scelte possono riguardare: la predisposizione di sistemi di fissaggio di apprestamenti di sicurezza contro le cadute dall alto (es. parapetti, boccole per il fissaggio di linee vita, sistemi di trattenuta - ganci) la definizione dei lavori che si possono svolgere a terra (es. montaggio delle linee vita ecc. ) l apposizione di sistemi di sicurezza contro la caduta all interno dei cavedi, lucernari, ecc. (reti ) SICUREZZA E SISTEMI COSTRUTTIVI PREFABBRICATI IPERSTATICI. L utilizzo della prefabbricazione in edilizia è stata per lungo tempo limitata alla realizzazione di edifici industriali ( capannoni, grossi complessi commerciali e magazzini con luci notevoli). Ora, come si è detto, stanno prendendo piede sistemi diversi non più isostatici ma iperstatici, applicabili quindi nella realizzazione di edifici ordinari anche multipiano, prima a totale appannaggio di metodi realizzativi di tipo tradizionale. Nella presente relazione tratteremo degli aspetti riguardanti la sicurezza nella realizzazione - con sistemi prefabbricati - di edifici di tipo non industriale, ovvero di edifici ad uso residenziale, scolastico, ospedaliero, direzionale-uffici e simili. Si ritiene siano note a tutti gli addetti ai lavori le problematiche relative alla sicurezza connesse alla realizzazione tradizionale in opera di strutture per edifici non industriali. Al rischio intrinseco alla metodologia di lavoro tradizionale oggi si aggiungono altri fattori - in parte derivanti dalla situazione di mercato - che incrementano il rischio stesso. Questi sono sintetizzabili nei seguenti: 1. riduzione ai minimi termini del numero delle imprese con maestranze proprie; 2. affidamento dei lavori integralmente a cottimo, a squadre di prestatori d opera molto di frequente abbandonate a se stesse ; 3. personale in tutto o in parte di scarso profilo professionale; 4. personale molte volte straniero e non parlante italiano; Preso atto della situazione, le Imprese di un certo livello sono sempre più orientate a garantire che quanto producono venga fatto nel massimo rispetto degli standard di qualità e sicurezza che si sono prefissati come obiettivo. Esse perciò tendono a preferire con maggiore frequenza scelte progettuali che tengano conto di tutti i fattori in gioco. Sotto la spinta delle nuove norme in materia antisismica ( D.M ) stà prendendo maggior forza l utilizzo di nuovi sistemi di prefabbricazione che rispondano ai requisiti finali Pagina 4 di 10

5 richiesti dalle predette normative e che consentano una notevole velocità di esecuzione correlata ad una drastica riduzione dell impiego di manodopera in cantiere. E evidente che questo consente in termini operativi una netta riduzione del rischio per la sicurezza dei lavoratori. Aspetti logistici legati alla sicurezza Le problematiche da affrontare in termini di sicurezza per il montaggio del tipo di prefabbricati in argomento sono tuttavia molto più articolate rispetto a quelle del prefabbricato industriale cosiddetto pesante. Infatti, mentre di norma il montaggio del prefabbricato industriale viene eseguito non in concomitanza con altre lavorazioni e quindi in condizioni logistiche privilegiate, nel caso del prefabbricato per edifici ordinari, la posa dei manufatti spesso avviene in concomitanza con le altre fasi di lavoro ( connesse alla realizzazione in opera di parti strutturali in c.a. p.es. vani scala, setti, ecc. - e dei getti integrativi a completamento di travi e solai ). Da qui l esigenza di uno stretto coordinamento fra i responsabili operativi di Impresa e Prefabbricatore sotto l egida del Coordinatore alla Sicurezza (C.S.E.). Elenchiamo qui di seguito anche se in termini non esaustivi le azioni essenziali principali da porre in essere nell ambito suddetto: 1. Redigere un programma dei lavori congiunto tra Impresa e Prefabbricatore che tenga conto delle tempistiche necessarie per l esecuzione di ciascuna fase di lavoro assicurandone l aggiornamento continuo. Immagine di un programma lavori 2. Sulla base del programma lavori definire il Piano Operativo dei Montaggi redatto con schemi grafici rappresentativi delle varie fasi di intervento e tenendo conto anche Pagina 5 di 10

6 degli aspetti viabilistici interni ( ed esterni ) al cantiere derivanti dalla necessaria presenza sia dei mezzi di trasporto dei manufatti, sia di altri mezzi ( p.es. autobetoniere, pompe del cls, ecc.). In questo contesto devono essere stabiliti i percorsi e le posizioni di stazionamento durante lo scarico. In caso di variazioni del programma lavori il Piano dei Montaggi dovrà essere aggiornato contestualmente. Immagini di alcuni schemini di Unieco Reggio e foto ostetricia o via sile ocn grù e autogrù 3. Organizzare il coordinamento fra i mezzi di sollevamento semoventi da impiegarsi per il montaggio ( autogrù ), sia dei mezzi di sollevamento fissi ( grù edile ). Ciò tenendo conto dei punti di piazzamento dell autogrù nelle diverse fasi di lavoro previste. 4. Valutare e stabilire la effettiva necessità di utilizzare mezzi semoventi per sollevamento in quota degli addetti alla posa ( p.es. piattaforme aeree ) tenendo in debito conto degli spazi disponibili e della effettiva impossibilità di utilizzare sistemi alternativi ( p.es. scale vincolate ) foto di castelmaggiore e di ostetricia con le piattaforme Pagina 6 di 10

7 E essenziale oltre a PROGRAMMARE E PIANIFICARE è GARANTIRE IL CONTROLLO che quanto previsto venga effettivamente attuato individuando in modo preciso ruoli e responsabilità delle persone dell Impresa e del Prefabbricatore a ciò delegate. L impegno richiesto al Prefabbricatore in questo contesto è sicuramente considerevole. Solo con una partecipazione costante ed attiva di quest ultimo consente di ridurre ai minimi termini il livello di rischio nella fase di montaggio. Certamente il servizio di assistenza fornito costituisce un costo e, con la situazione attuale di mercato, sono poche le aziende che possono permetterselo. Purtroppo, e questo capita soprattutto nella prefabbricazione pesante, il Prefabbricatore spesse volte ritiene di aver esaurito il proprio compito una volta consegnati i manufatti in cantiere al proprio montatore, sovente scelto sulla base di valutazioni essenzialmente economiche e non complessive di affidabilità, professionalità e sensibilità alla gestione della sicurezza. Le istruzioni per la movimentazione ed il montaggio riportate sugli elaborati grafici, non sono di per se sufficienti se non vengono calate e verificate nella realtà operativa di ciascun cantiere. Inoltre è essenziale che venga curata l istruzione del personale addetto ai montaggi sia nelle situazioni standard, sia soprattutto nelle situazioni specifiche ( p.es. montaggio di lastre di solaio per la formazione di cavedi di grosse dimensioni ) che richiadono particolari dispositivi di sicurezza e precise modalità operative. Aspetti operativi legati alla sicurezza In questo ambito di solito si innescano le maggiori diatribe con i C.S.E. i quali sono molto spesso più impegnati a difendersi con estremo rigore formale - da possibili sanzioni e/o procedimenti giudiziari piuttosto che ad elevare effettivamente il livello di sicurezza in cantiere. Ciò è dovuto anche al terrorismo psicologico che caratterizza tutti i corsi della sicurezza dai quali emergono di norma pochi concetti chiari, uno di questi è che il Coordinatore è quasi sempre il capro espiatorio da immolare ogni qualvolta capiti un infortunio nel corso dei lavori o una ispezione degli enti preposti. Entrando ora nel merito specifico delle attività di montaggio, relativamente alle tipologie di prefabbricato per edifici ordinari di cui stiamo trattando, qui di seguito facciamo alcuni cenni sulle principali problematiche operative che diventano spesso e volentieri argomenti di confronto/scontro con il C.S.E. Uso delle scale. Sovente sull utilizzo delle scale da impiegarsi nella posa delle travi e per raggiungere le postazioni di lavoro alle quote superiori di solaio. Pagina 7 di 10

8 Nelle situazioni normali le scale vengono utilizzate secondo una precisa procedura che prevede le seguenti operazioni: 1. appoggio della scala al pilastro; 2. salita del montatore sulla scala con una persona in aiuto che la tiene ferma al piede; 3. aggancio ai ferri del nodo del pilastro, del cordino con moschettone posto in testa alla scala; 4. aggancio del cordino fisso del montatore sempre ai ferri del nodo del pilastro; dopo di che il montatore guida la trave nella sua sede - operazione che dura meno di un minuto e scende dopo aver sganciato prima il proprio cordino e di seguito quello che teneva vincolata la scala. I nserire figure estratte dal manuale? O altre immagini foto Il momento più pericoloso è sicuramente quando il montatore accompagna la trave con una mano tenedosi alla scala con l altra. Il rischio è quello di perdere l equilibrio. L istruzione prima ed una assimilazione ad assumere una corretta posizione stabile sulla scala riducono il rischio ai minimi termini. L operazione di accompagnamento della trave al suo punto di appoggio definitivo deve avvenire solo quando detto manufatto è oramai a pochi centimetri e non prima. La perizia del gruista in questo caso diventa importantissima; la discesa della trave in prossimità dell appoggio deve avvenire lentamente per dare il tempo ai montatori di effettuare la manovra con il dovuto tempo e quindi in piena sicurezza. Montaggio dei solai La problematica maggiore da risolvere è rappresentata dalla ridotta altezza di interpiano ( a differenza degli edifici industriali classici ) di norma nell ordine dei m ed anche inferiore ( come nel caso delle autorimesse interrate). Questo aspetta condiziona in modo pesante per esempio l utilizzo di linee vita, causa l insufficiente tirante d aria. Da qui l esigenza di utilizzare sistemi alternativi che impediscano la caduta limitando il raggio di azione dell addetto al montaggio mediante adeguati sistemi di trattenuta tali da impedire al Pagina 8 di 10

9 montatore di avvicinarsi al bordo dell impalcato e quindi inibendo di fatto ogni possibilità di caduta dall alto. Non è infrequente che venga comunque richiesta l installazione di linee vita anche se in quel contesto non hanno senso in quanto l uomo fa in tempo ad arrivare a terra almeno con i piedi prima che la caduta venga arrestata. Inserire immagini di alcuni schemi di posa + la foto COMBISAFE Interferenze di fase Pagina 9 di 10

10 La realizzazione di edifici pluripiano con sistema prefabbricato potendo essere montato a secco in totale autoportanza per un numero limitato di piani ( di solito 3 ) richiede che, prima di procedere al montaggio dei piani soprastanti, vengano eseguiti i getti integrativi dei solai e quindi dei nodi trave - pilastro al fine di rendere iperstatico il telaio strutturale. La programmazione delle varie fasi di intervento : montaggio prefabbricati getti di completamento realizzazione parti in opera ( vani scala/ascensore ) viene perciò ad assumere una importanza fondamentale ai fini della sicurezza. E essenziale separare fisicamente le ripettive aree di lavoro e le vie di accesso veicolare e pedonale alle medesime. Nel caso l estensione planimetrica dell edificio sia limitata occorre tassativamente che ciascuna fase venga posta in essere disgiuntamente eliminando le sovrapposizioni. Al fine di migliorare la sicurezza e contestualmente ottimizzare i tempi occorre già in fase di progetto è opportuno prevedere l installazione di DPC, in particolare i parapetti, da montare a terra sulle travi prefabbricate di bordo in modo tale da mettere fin da subito in sicurezza il piano di lavoro per consentire a carpentieri e ferraioli l esecuzione dei getti. Questa operazione richiede necessariamente una doppia movimentazione e perciò è generalmente poco gradita. L orientamento attuale è quello di inserire nei prefabbricati degli scatolari dove inserire i parapetti oppure prevedere delle boccole di aggancio degli stessi sulla faccia esterna della trave. La scelta dipende dalla tipologia di tamponamento prevista per l edificio. In genere gli scatolari (ved foto ) si utilizzano quando il tamponamento è costituito da pannelli prefabbricati o vetrate esterne, mentre si usano i parapetti avvitati esternamente alle travi quando è prevista una muratura o nulla ( come nel caso delle autorimesse ). CONCLUSIONI La cultura della sicurezza deve ancora penetrare in profondità nel tessuto produttivo edilizio. Certamente occorre maggior attenzione alle problematiche concrete e meno agli aspetti burocratici che le fanno perdere di vista. Occorre esprimersi con l ausilio di immagini più facili da comprendere - piuttosto che con di tomi di carta scritta fitta fitta che nessuno leggerà mai. Dobbiamo ricordarci noi tutti che operiamo in questo settore che il primo obiettivo, al di la di norme, leggi e sanzioni deve essere sempre la Sicurezza. Purtroppo i tempi che corrono ci mettono spesso di fronte a fatti che ci fanno capire drammaticamente che non sempre è così. Relatore: Ing. Tarcisio Danielis Direttore Operativo di APE S.p.A. Redatto con la collaborazione di: Geom. Andrea Dall Aglio RSSP di APE S.p.A. Pagina 10 di 10

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