MX: COSA SIGNIFICA IL NOME?

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1 Introduzione Nel 1989, Tim Berners-Lee dello European Particle Physics Laboratory (CERN) scrisse un piccolo e innocente documento dal titolo Information Management: A Proposal (Gestione dell informazione: una proposta) che, tra le altre cose, sottolineava lo sviluppo dell Hypertext Markup Language (HTML). Non si rese conto che quel piccolo documento di 18 pagine avrebbe cambiato per sempre il modo in cui si accede, si acquisiscono e si condividono le informazioni. L HTML cominciò a diffondersi rapidamente. Nel luglio del 1993, c erano centinaia di computer di tutto il mondo che potevano inviare e ricevere documenti HTML. Nel 1997, per la gioia dei Web designer (e degli utenti Web), fu rilasciato Macromedia Dreamweaver 1.0. Non era più necessario scrivere il codice HTML a mano, non si doveva più impazzire davanti a enigmatiche righe di codice e i programmatori poco esperti avrebbero detto addio alle loro difficoltà. Macromedia aveva svelato il futuro e questo futuro sembrava roseo. Anche se Dreamweaver non fu certamente il primo strumento di Web design WYSIWYG (What You See Is What You Get), fu sicuramente uno dei migliori e dei più potenti. Poiché comprendeva alcune funzioni veramente rivoluzionarie come un ambiente di authoring intuitivo e flessibile e il supporto per DHTML, Dreamweaver divenne rapidamente uno dei più importanti strumenti per il Web. Diversi anni e diverse versioni dopo, Dreamweaver è assolutamente il più popolare strumento di authoring per il Web

2 XII INTRODUZIONE disponibile. Con oltre utenti e una quota di mercato superiore al 75%, Dreamweaver consente l accesso all authoring Web di alto livello sia ai designer professionisti che ai dilettanti. Nell estate del 2002, Macromedia annunciò l uscita di Dreamweaver MX, un aggiornamento straordinario che non solo oltrepassava i limiti del Web design, ma introduceva anche il nuovo modello MX. MX: COSA SIGNIFICA IL NOME? Una delle modifiche più sorprendenti eseguite su questa ultima versione di Dreamweaver è l abbandono del suo tradizionale schema di attribuzione del nome. Secondo Macromedia, è passato a MX per informare gli sviluppatori che il software dispone di soluzioni integrate per sistemi digitali basati su Internet. Poiché gli strumenti di Macromedia (Flash, Dreamweaver, Fireworks, ColdFusion e così via) possono essere altamente integrati, la società decise che anche le applicazioni di authoring dovessero avere lo stesso soprannome. MX è semplicemente un etichetta utilizzata per questa famiglia di strumenti Macromedia. Il termine MX non significa niente in particolare, e la comunità di Dreamweaver deve semplicemente accettare questo cambiamento. Indipendentemente dal fatto che il nome piaccia o meno, a questo punto del gioco non è importante. La buona notizia è che Dreamweaver MX è un ottimo aggiornamento e sarà molto utile fino all uscita della prossima versione. IL LIBRO La forte popolarità del Web ha creato un vasto gruppo di persone che lavorano duro per sviluppare le loro creazioni e mostrarle sul Web. È quindi naturale che molte di queste persone scelgano Dreamweaver come loro strumento preferito per il Web design. Ecco dove entra in gioco il libro. La grande maggioranza dei libri di informatica sono di due tipi. Ci sono quelli che presentano una semplice introduzione a un applicazione e sono dedicati a persone con poca esperienza o che non ne hanno affatto, e poi ci sono quei libri così alti che sembrano enciclopedie che spesso confondono i

3 INTRODUZIONE XIII lettori poiché non si sa mai da dove partire. Questo libro è stato scritto cercando una via di mezzo tra questi due estremi. Anche se è stato progettato per fornire un introduzione molto dettagliata alla creazione di siti Web con Dreamweaver MX, esamina anche argomenti intermedi. Inoltre, il contenuto del il libro è stato suddiviso in parti più gestibili la cui organizzazione capitolo per capitolo consente di apprendere per gradi. Di conseguenza, una delle principali forze di questo libro è il suo approccio passo per passo al materiale, oltre al in cui vengono presentate le informazioni. Si è anche cercato di esaminare dettagliatamente il tema del Web design: un argomento che spesso viene trascurato nei libri dedicati ai suoi strumenti. Si troveranno, oltre a un intero capitolo (Capitolo 1) dedicato alla presentazione del Web design, anche numerose notizie relative a esso. Queste notizie vengono riportate non solo per fare riferimento ad argomenti descritti nel Capitolo 1, ma anche per richiamare l attenzione su numerose leggi inespresse del Web design che normalmente si imparano dopo anni di esperienza sul campo. Come insegnante di nuovi mezzi di comunicazione, di design interattivo e come narratore di favole digitali, l autore è contento del fatto che questo libro sia stato scritto per gli studenti. Non si sta parlando solo di alunni delle scuole, ma di chiunque ritenga utile imparare facendosi condurre da un istruttore. Questo non significa che Dreamweaver MX Disegno e Tecnica abbia un determinato stile di apprendimento, ma al contrario quando il libro è stato scritto l autore ha pensato non solo al contenuto in sé, ma anche al pubblico e al modo in cui questo si sarebbe avvicinato e avrebbe assorbito il contenuto. MAC O PC: L ETERNO DILEMMA Un paio di anni fa, quando l autore scrisse il suo primo libro di informatica, non diede molto peso alla piattaforma (Mac o PC) su cui lavoravano i lettori. Una delle grandi soddisfazioni della maggior parte dei prodotti Macromedia (e Dreamweaver non è diverso) è che funzionano quasi allo stesso modo su entrambe le piattaforme. Ci sono alcune piccole differenze visuali (che però dipendono dai sistemi operativi diversi e non dai programmi stessi) e combinazioni di tasti diverse, ma sostanzialmente c è pochissima differenza tra la-

4 XIV INTRODUZIONE vorare con Dreamweaver su un PC e lavorare con Dreamweaver su un Mac. Oltretutto, l autore insegna sia sui Mac che sui PC e a casa usa il PC, quindi non nutre nessun sentimento particolare per l uno o per l altro. Il punto è che l autore non ha scritto questo libro pensando a un sistema operativo in particolare. Anche se ha ricevuto numerose lamentele da parte dei lettori che dicevano che il libro era per gli utenti PC (soprattutto perché tutte le figure del libro sono state catturate utilizzando un PC), questa strategia è stata molto utile. Tuttavia, per diversi motivi, quando il libro è stato scritto l autore ha dovuto affrontare l eterno dilemma PC/Mac. Innanzitutto, Dreamweaver MX dispone di un nuovo spazio di lavoro MDI (Multiple Document Interface) molto bello, che mostra non solo la stessa interfaccia integrata basata sui pannelli che è il marchio caratteristico di tutte le nuove generazioni MX delle applicazioni Macromedia, ma presenta anche una finestra del documento con numerose etichette che consentono di passare facilmente da un documento all altro durante il processo di design e di sviluppo. Il fatto è che il nuovo spazio di lavoro di Dreamweaver MX è disponibile solo sulle versioni Windows del programma. Questo è un grosso problema per gli utenti Mac, che si devono accontentare dell interfaccia di Dreamweaver 4. Quindi il dilemma, almeno per questo libro, divenne quale spazio di lavoro mostrare. Dopo una lunga riflessione l autore ha deciso di concentrarsi principalmente sul nuovo spazio di lavoro di Dreamweaver MX e quindi chiede scusa agli utenti Mac. La decisione è dipesa dal desiderio di guardare avanti e non indietro (inoltre, il libro sarebbe stato lungo il doppio se in ciascuna sezione fossero stati descritti entrambi gli spazi di lavoro). Il secondo motivo ha a che vedere con i nuovi strumenti di sviluppo per le applicazioni basate su database dinamici di Dreamweaver MX. Sostanzialmente, lo sviluppo di applicazioni basate su database dinamici ha luogo principalmente sui PC. Questo non significa che gli utenti Mac non possano creare fantastiche applicazioni Web dinamiche con Dreamweaver MX, anzi. Tuttavia, gli utenti PC che vogliono sfruttare queste nuove funzioni avranno sicuramente più strumenti a loro disposizione. Di conseguenza, Dreamwea-

5 INTRODUZIONE XV ver MX Disegno e Tecnica ha la tendenza, almeno per quanto riguarda questo argomento, a concentrarsi un po di più sul lato PC delle cose. Quindi il libro è un po più dedicato agli utenti PC. Questo non significa che gli utenti Mac sono del tutto ignorati: soprattutto nella Parte quarta, sono state sottolineate le differenze principali tra Dreamweaver MX eseguito su un Mac e Dreamweaver MX eseguito su un PC. Le combinazioni di tasti vengono invece sempre fornite sia per gli utenti Mac che per gli utenti PC in questo ordine. Per esempio, OPZIONE/ALT+F7 indica che la scorciatoia per il Mac è OPZIONE+F7, mentre per Windows è ALT+F7. A CHI È RIVOLTO QUESTO LIBRO È praticamente impossibile scrivere un libro che contenga tutto per tutti. Detto questo, l autore ha cercato di fare del suo meglio e di esaminare più cose rivolte a più persone. Ha selezionato accuratamente gli argomenti e ha cercato di descriverli in modo che più persone, con diversi livelli di esperienza e scopi differenti, potessero trovare il libro interessante e utile. Si può dire che le persone che leggeranno questo libro varieranno dai pratici utenti che non hanno mai lavorato con questo programma o fatto Web design a chi conosce i fondamenti di Dreamweaver e vuole imparare qualcosa in più. Sicuramente questo libro non è adatto per gli esperti di Dreamweaver. Con questo non si vuole scoraggiare nessuno a utilizzarlo, poiché qui vengono esaminati molti argomenti che anche gli utenti più esperti potrebbero non conoscere ancora. Tuttavia, probabilmente i più abili conoscitori di Dreamweaver non troveranno in questo libro esattamente ciò che cercano. Detto questo, chiunque sia interessato a partecipare alla rivoluzione degli strumenti digitali dovrebbe leggere Dreamweaver MX Disegno e Tecnica, cisì come magari qualsiasi studente desideroso di inserire sul Web il progetto della sua classe o qualsiasi genitore che vuole mostrare sul Web le foto dei suoi figli. In pratica, questo libro è adatto a chiunque sia interessato alle infinite possibilità del Web ma non sa bene da dove partire. COME È ORGANIZZATO IL LIBRO L autore crede che quando si lavora con Dreamweaver MX l utente acquisisca esperienza con una progressione natura-

6 XVI INTRODUZIONE le. La struttura capitolo per capitolo di questo libro è stata progettata per imitare questa progressione. Sebbene per alcuni versi ciascun capitolo si basi su quello precedente, di fatto il libro può essere utilizzato come riferimento per chi desidera risolvere problemi specifici. Per esempio, si è cercato di sottolineare le nuove funzioni di Dreamweaver MX rispetto a quelle della versione 4. Ispirazione: tecnica e design Qualsiasi sforzo creativo, e una pagina o un sito Web non sono diversi, deriva da un ispirazione. Tuttavia, ogni tanto anche la persona più innovativa del pianeta si sente poco creativa. Per questo motivo, alla fine di ciascun capitolo è stato inserito un paragrafo intitolato Ispirazione: tecnica e design, pensato per evidenziare alcune delle migliori creazioni digitali del Web. Da notare, però, che i siti illustrati in questo paragrafo non sono stati scelti perché creati con Dreamweaver, ma perché rappresentano uno sbalorditivo esempio di design, esecuzione e tecnica. Quindi, in alcuni casi, l esempio del paragrafo Ispirazione: tecnica e design potrebbe essere stato creato utilizzando Flash, mentre in altri con Dreamweaver e HTML. Materiale di supporto on line All indirizzo potete trovare, nella sezione Minisito, un file (ZIP) di supporto al testo. Una volta scaricato e decompresso il file saranno disponibili, suddivisi in cartelle, immagini e database utili per seguire gli esempi. Nelle cartelle c18 e c19 saranno presenti i file necessari rispettivamente per il Capitolo 18 e 19. Nella cartella images, invece, sono disponibili le immagini che vengono utilizzate in alcuni esempi nel testo. Infine, nella cartella galleria, si trovano le immagini TIF e il PDF illustrativo con tutti i siti di esempio realizzati con Dreamweaver MX.