CENTRO GIOVANI CHIAVARI - VILLAGGIO DEL RAGAZZO - COMUNE DI CHIAVARI

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1 CARTA DEI SERVIZI

2 INTRODUZIONE Nel quadro, ampio e articolato, dei servizi e delle attività realizzate e promosse dal Villaggio del Ragazzo, il punto di riferimento è rappresentato dalla mission perseguita dal nostro Ente. Essa trova la sua piena espressione nelle parole di don Nando Negri, padre e fondatore della nostra organizzazione: È questo il segreto educativo del Villaggio del Ragazzo, in tutti i settori in cui opera: favorire e sviluppare il senso di libertà, spogliarsi il più possibile delle dipendenze, favorire il senso critico alla vita, tendere sempre a promuovere la persona umana, rispettare le idee dei singoli individui. Il senso religioso del Villaggio è l amore. don Nando Negri ( ) IL VILLAGGIO DEL RAGAZZO La Fondazione di religione Opera Diocesana Madonna dei Bambini Villaggio del Ragazzo è un ente ecclesiastico, civilmente riconosciuto, che persegue finalità di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, istruzione, educazione e formazione. Il Villaggio del Ragazzo, seguendo i principi ispiratori del proprio fondatore, colloca al cuore della sua attività l educazione e la formazione delle nuove generazioni. Per perseguire e realizzare tale compito il Villaggio del Ragazzo, presso la sede del Centro Polifunzionale Benedetto Acquarone, offre ai giovani spazi e servizi a carattere socio-educativo e assistenziale volti a promuovere il sostegno alla crescita, la costruzione dell identità personale e l esperienza di sani processi di socializzazione. Riconoscendo nei giovani la presenza di bisogni educativi da soddisfare e soprattutto di potenzialità da promuovere e sviluppare, il Villaggio del Ragazzo, nel rispetto della centralità e unicità della persona, s impegna a favorire il raggiungimento di tali obiettivi al fine di tutelare i diritti fondamentali delle nuove generazioni e di garantire le condizioni di crescita e realizzazione personale cui ogni giovane ha diritto.

3 L IMPEGNO DEL VILLAGGIO DEL RAGAZZO A FAVORE DELLE NUOVE GENERAZIONI Il Villaggio del Ragazzo nasce nel Ne è fondatore un giovane sacerdote, don Ferdinando Negri, che, accogliendo l invito dell allora vescovo Amedeo Casabona, aderisce alla campagna Salviamo il fanciullo e inizia un opera che mira a aiutare i bambini vittime della guerra, provvedendone ai bisogni essenziali, garantendo loro assistenza alimentare e sanitaria. In quella iniziale e provvidenziale scelta è racchiuso il senso profondo che ha pervaso tutta l attività di don Nando, fino al giorno della sua scomparsa, avvenuta il 6 luglio Le attività del Villaggio del Ragazzo si sono enormemente sviluppate e ampliate. Avendo come polo propulsore il Centro di Formazione Professionale di S. Salvatore di Cogorno, l Ente ha sviluppato attività in campo socio-sanitario con interventi di tipo riabilitativo e assistenziale. L attenzione ai bisogni e alle necessità dei giovani ha da sempre occupato uno spazio privilegiato nella mente e nel cuore di don Nando. Ecco, quindi, succedersi negli anni un proliferare di iniziative e attività rivolte alle nuove generazioni del territorio. Il Villaggio apre le sue porte ai giovani, si consolida come luogo di formazione finalizzata al raggiungimento di un adeguata professionalità, sede di incontro, dialogo e sostegno alla crescita, spazio di esperienza spirituale, centro di interessi in cui i giovani possono sperimentare le proprie inclinazioni. Alla fine degli anni 90 nasce il Centro Polifunzionale Benedetto Acquarone, con sede a Chiavari. Don Nando vuole con grande tenacia realizzare tale opera, da molti ritenuta utopia. Il Centro Benedetto Acquarone è oggi concepito come un insieme di servizi alla persona. Don Nando vuole farne un luogo di accoglienza e cura per persone disabili, per persone anziane o in condizione di svantaggio e fragilità sociale, ma soprattutto vuole creare una realtà aperta al territorio auspicando che nel Centro, concepito come città aperta, possano trovare ospitalità gruppi e associazioni di volontariato, vuole e realizza nel Centro un area verde fruibile da tutti. Il Centro oggi ospita al proprio interno iniziative di vario genere, quali corsi, convegni, attività sportive, servizi terapeutici e riabilitativi rivolti a utenti e cittadini. Vuole un altra cosa don Nando: che i giovani entrino nel Centro per respirarne il clima di solidarietà, cura e sostegno alla persona, fruendo inoltre di servizi a loro specificatamente destinati. All inizio del 2000 nascono in rapida successione l attuale Centro Giovani Chiavari e la Comunità Educativo-Assistenziale La Casetta. Nel quadro dei servizi rivolti alle nuove generazioni e legate al Centro Benedetto Acquarone nasce nel 2005 il servizio Informagiovani con sede nel centro della città.

4 IL CENTRO GIOVANI CHIAVARI Collocato nel contesto del Centro Polifunzionale Benedetto Acquarone, il Centro Giovani Chiavari, si propone come spazio aperto per adolescenti e giovani del territorio. In esso si realizzano attività a valenza ludico-ricreativa e trovano attuazione progetti culturali e formativi volti a favorire il protagonismo e la partecipazione giovanile. Il Centro intende rappresentare un punto della rete territoriale dei servizi rivolti alle nuove generazioni in cui realizzare esperienze valoriali, sperimentare relazioni positive, sostenere la crescita, promuovere benessere, inclusione e integrazione sociale. Il Centro è attivo sul territorio dal 2000 e viene gestito dal Villaggio del Ragazzo in seguito alla partecipazione alla gara di appalto indetta dal Comune di Chiavari relativa alla gestione dei servizi socio-assistenziali per minori. Il dibattito che, a livello nazionale e negli ultimi anni, ha riguardato il ruolo dei Centri Giovani è andato progressivamente spostandosi verso un analisi, realistica, del profilo identitario delle nuove generazioni adolescenziali e giovanili, degli obiettivi e delle metodologie che possono caratterizzare l esperienza del lavoro sociale con i giovani. Appare ormai evidente come la condizione persistente di crisi economica abbia finito con il condizionare tale esperienza e abbia determinato un cambiamento del quadro dei bisogni e soprattutto delle risposte possibili. Il modello d intervento fondato esclusivamente sulla rilevazione del bisogno e sulla risposta al bisogno rilevato appare ormai tramontato definitivamente, sia per la sempre crescente complessità dei bisogni espressi dalle nuove generazioni sia per la difficoltà da parte della cultura adulta a individuare soluzioni, risposte certe, risolutive e stabilmente praticabili. L epoca della crisi impone spesso ai giovani percorsi di faticosa ricerca, non tanto di soluzioni immediate, quanto di confronto e riferimenti stabili, quanto mai necessari nelle inevitabili pause che i tortuosi processi di ricerca di collocazione identitaria impongono loro. Da questa condizione nasce una nuova prospettiva nell idea di affiancare i giovani in un processo di sostegno e supporto, accogliendone il vissuto, senza lasciarli soli, confinarli, isolarli e abbandonarli al proprio destino, ma senza sostituirsi loro nell assunzione di responsabilità circa la direzione da dare al proprio percorso di crescita. Occorre svincolarsi da una dimensione macro e virtuale, numericamente e, in genere, drammaticamente rappresentata, per tornare al quotidiano, concreto e faticoso esercizio del piano di realtà e da esso partire per incidere e costruire, senza nascondere, anche a noi stessi, le difficoltà che tale approccio comporta. Ecco pertanto ri-affermarsi l idea del Centro Giovani come realtà in grado di sintonizzarsi su un suo profilo di punto di riferimento relazionale e socio-culturale.

5 Altro elemento riguarda il consolidamento della dimensione distrettuale del Centro, come ambito in grado di interagire in modo sempre maggiore con le Politiche Giovanili Distrettuali e regionali al fine di rappresentare una risorsa non solo per i comuni costieri, ma per l insieme dei comuni del Distretto Socio-Sanitario n.15. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO QUALIFICHE DEGLI OPERATORI E DEL COORDINATORE Il personale operante nel Centro Giovani Chiavari è in possesso di laurea in Educazione Professionale o di titolo specifico (educatore, tecnico animatore socio-educativo) in coerenza con i requisiti richiesti dai contenuti del bando per l appalto del servizio e dalle normative vigenti a livello regionale. Il coordinatore del servizio è figura in possesso di laurea in Educazione professionale e di comprovata e consolidata esperienza e formazione in campo socio-educativo. Il Centro giovani può prevedere, attraverso la predisposizione di specifici progetti di impiego, la presenza di personale volontario (es. volontari del servizio civile nazionale e regionale) o tirocinante. Gli operatori svolgono in sintesi: attività frontale con l utenza nello svolgimento di attività e progetti attività di collaborazione e raccordo su specifiche progettualità con altre agenzie educative del territorio attività settimanale di coordinamento, verifica e programmazione attività di formazione Il personale che opera nel Centro Giovani ha il compito di tutelare la libera aggregazione dei giovani e di favorirla con interventi discreti di contesto, garantendo il rispetto delle regole e delle finalità istituzionali del Centro, tutelando i beni di cui il Centro dispone in modo che tutti ne possano fruire con la dovuta continuità. ORARI E FUNZIONAMENTO Il Centro Giovani è aperto al pubblico per un totale di ore 21,5 alla settimana. Il servizio è fruibile dal lunedì al venerdì dalle alle e il sabato dalle alle durante lo svolgimento delle attività viene ordinariamente garantita la presenza di due educatori.

6 STRUMENTI Il Centro Giovani offre ai ragazzi: salone attrezzato con postazioni pc e connessione in ambiente wi-fi, consolle e videogiochi, tv, impianto hi-fi, ping-pong, calcetti, biliardo, giochi da tavolo, libri e riviste, per i tempo libero e lo svago sala multimediale/multifunzionale, in ambiente wi-fi, con impianto di videoproiezione e redazione radio web per incontri, riunioni, progetti, attività formative e co-working, performances e eventi culturali spazi interni e esterni per feste eventi manifestazioni campo da calcetto in erba sintetica Il Centro Giovani dispone inoltre di strumenti e attrezzature musicali utilizzabili per l organizzazione di eventi e manifestazioni, anche a supporto di iniziative realizzate sul territorio con finalità coerenti con quelle perseguite dal Centro stesso. UTENZA Il Centro Giovani è un servizio rivolto, nel suo insieme a ragazzi e giovani di età compresa tra i 13 e i 29 anni. Tale ampiezza della fascia di età è declinabile attraverso il quadro complessivo delle opportunità e delle attività proposte. Il Centro Giovani intende mantenere la propria identità di servizio pubblico a bassa soglia, aperto a tutti gli adolescenti e giovani del territorio caratterizzandosi per la capacità di offrire ai ragazzi che lo frequentano la possibilità di utilizzare gli spazi, gli strumenti e le risorse disponibili del tutto liberamente, nell orario di apertura o nei tempi concordati con gli educatori per la realizzazione di specifiche progettualità. L ingresso al Centro è gratuito. OBIETTIVI E FINALITÀ CONSOLIDARE LA DIMENSIONE DEL LAVORO DI RETE La rete dei rapporti e delle collaborazioni costruite in questi anni ha contribuito a rendere il Centro Giovani una realtà visibile e aperta. Ciò ha significato mettere in campo processi volti a favorire il più possibile l incontro del territorio con l opportunità rappresentata dal Centro Giovani, dai suoi spazi, dalle sue strutture, dagli strumenti di cui dispone e le potenzialità che esso può esprimere. Ha significato coltivare e promuovere relazione e collaborazione con enti, associazioni, agenzie educative, servizi, scuole, gruppi formali e informali mettendo a disposizione il Centro, e il suo consolidato corredo professionale,

7 come risorsa, incrociando, valorizzando e promuovendo progetti, idee, iniziative. Tutto questo in un quadro di rapporto costante con la rete dei Centri Giovani del Tigullio, le Politiche Giovanili Distrettuali e di confronto con esperienze promosse a livello nazionale. Tale patrimonio di relazioni si mantiene attraverso una cura costante della rete e la costruzione partecipata di nuove progettualità che consolidino quanto è stato costruito e realizzato. PROMUOVERE PROGETTUALITÀ La proposizione progettuale, nei contesti informali, nasce dalla capacità di intercettare gusti, interessi, passioni, trend che riguardano il mondo e la condizione giovanile e da essi far scaturire progetti in cui coniugare divertimento e apprendimento. Questo al fine di rendere il Centro Giovani un luogo di esperienza concreta, in cui coltivare le proprie passioni e talenti, in cui acquisire competenze che, pur sperimentate in un contesto informale, si aprano alla possibilità di risultare spendibili nel mondo dell apprendimento istituzionale e nel mondo dell auto - imprenditorialità. Tale processo si rende possibile garantendo ai giovani gli strumenti adeguati in un contesto ad alta accessibilità che coniughi la massima cura delle attrezzature ad un elevato livello di fruibilità delle stesse. CONIUGARE RICONOSCIMENTO COLLETTIVO E RICONOSCIMENTO INDIVIDUALE Pur incentivando la propria dimensione sociale e collettiva, il Centro Giovani mantiene e persegue la cura di una dimensione relazionale conforme alle esigenze talora specifiche di ascolto e di riconoscimento che i ragazzi e i giovani possono manifestare. Il Centro Giovani è luogo di offerta di strumenti, di opportunità e progetti, ma rimane essenzialmente luogo di attenzione e servizio ai bisogni della persona. FAVORIRE CRESCITA, SENSO CRITICO E CONSAPEVOLEZZA Il Centro Giovani può rappresentare un setting esperienziale, ricco d incontri, stimoli, esperienze. La fruizione del Centro, l interlocuzione tra educatori e giovani, oltre a quella fra i giovani stessi contiene l opportunità di una crescita legata al confronto, alla condivisione e alla gestione di uno spazio comune, alla necessità di coniugare le proprie esigenze con quelle altrui, al rispetto delle regole di convivenza che il Centro propone. Il confronto con tale esperienza diviene opportunità di crescita, di costruzione e consolidamento di una propria identità a cui l esperienza Centro Giovani può contribuire unitamente ad altri ambiti di socializzazione formale e informale che i giovani sono soliti praticare e con le quali il Centro Giovani deve dialogare.

8 PROMUOVERE CRESCITA CULTURALE NEL CENTRO E SUL TERRITORIO Il Centro è luogo di circolazione di idee, iniziative, progetti da realizzarsi puntando al massimo coinvolgimento dei giovani; ciò al fine di innescare processi di protagonismo orientati a una logica di crescente corresponsabilità nella gestione del Centro e delle sue attività. Tutto ciò non rinunciando a restituire al territorio, in cui il Centro Giovani opera, il frutto della propria attività, della propria riflessione e della propria esperienza.

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