TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA"

Transcript

1 UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA 174 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

2 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 175

3 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Operare nel sistema logistico integrato Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Analizzare il contesto economico generale facendo riferimento ai principali trend di produzione e consumo. 2. Interpretare la Supply Chain come flusso integrato di materiali e informazioni. 3. Standardizzare i flussi per realizzare l integrazione logistica. 4. Applicare la pianificazione integrata della Supply Chain quale base per migliorare il processo logistico. 5. Comprendere il ruolo dei sistemi informativi integrati nella Supply Chain. 1. Per analizzare il contesto economico generale, facendo riferimento ai principali trend di produzione e consumo, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare i principali fattori che caratterizzano la logistica integrata; far emergere i cambiamenti più significativi in atto; analizzare la risposta dei consumatori in merito alle diverse iniziative logistico produttive; Interpretare il contesto economico generale di produzione e consumo in diversi settori merceologici. 2. Per interpretare la Supply Chain come flusso integrato di materiali e informazioni, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare i blocchi funzionali della catena logistica (Supply Chain); individuare le principali attività decisionali a livello strategico, tattico ed operativo; incidere sulle prestazioni globali della filiera attraverso la logistica; progettare il flusso dei materiali in modo da massimizzare l'efficienza e di ridurre le scorte; far fluire correttamente le informazioni. 3. Per standardizzare i flussi e realizzare l integrazione logistica, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare la normativa sugli imballaggi; individuare gli interventi prioritari in termini di standardizzazione dei flussi; creare procedure per la gestione dei flussi fisici e informativi; integrare sistemi di flusso diversi ed eterogenei. 176 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

4 4. Per applicare la pianificazione integrata della Supply Chain quale base per migliorare il processo logistico, il soggetto ha bisogno di sapere come: determinare le principali inefficienze della filiera; Individuare gli interventi migliorativi più efficaci; progettare e gestire gli scambi tra attori diversi della filiera; progettare e gestire lo scambio delle informazioni tra attori diversi della filiera; valutare l'impatto di modifiche logistico produttive. 5. Per comprendere il ruolo dei sistemi informativi integrati nella Supply Chain, il soggetto ha bisogno di sapere come: operare con i sistemi informativi integrati; individuare i limiti gestionali operativi di un sistema informativo; intervenire per rendere i sistemi più efficienti e flessibili. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 177

5 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. analizzare il contesto economico generale facendo riferimento ai principali trend di produzione e consumo; 2. Interpretare la Supply Chain come flusso integrato di materiali e informazioni; 3. standardizzare i flussi per realizzare l integrazione logistica; 4. applicare la pianificazione integrata della Supply Chain quale base per migliorare il processo logistico; 5. comprendere il ruolo dei sistemi informativi integrati nella Supply Chain. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper Individuare i principali fattori di efficienza della logistica integrata e gli elementi che determinano la soddisfazione del cliente; saper definire gli elementi principali di costo. 2 saper descrivere le principali attività decisionali a livello strategico, tattico ed operativo; saper progettare il flusso dei materiali e delle informazioni 3 saper standardizzare le unità di movimentazione e di stoccaggio; saper standardizzare gli imballaggi dei prodotti. gli indicatori sono: l'individuazione degli elementi principali della catena logistica integrata; la diversificazione di mix produttivo; la riduzione dei lotti; la riduzione del tempo di risposta al cliente; l'individuazione di situazioni riconducibili a settori merceologici diversi. Il coordinamento fra i fattori di produzione e i processi produttivi e logistici; la quantificazione dei flussi di materiali e dei vettori di trasporto; l'individuazione e definizione delle modalità di scambio delle informazioni; il coordinamento tra scambio di informazioni e i flussi dei materiali. l'individuazione delle modalità di stoccaggio comuni in azienda; l'individuare delle modalità di trasporto interno; l identificazione di comunanze e similitudini nei trasporti; la predisposizione di procedure standardizzate per la gestione degli imballaggi informazioni; l'integrazione di flussi omogenei. 178 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

6 Il soggetto deve dimostrare di: 4 saper progettare e gestire gli scambi tra attori diversi della filiera; saper valutare l'impatto di modifiche logistico produttive. 5 Saper utilizzare un sistema informativo integrato; saper valutare i limiti applicativi e gestionali gli indicatori sono: l'individuazione delle possibili inefficienze di filiera; l'identificazione degli interventi migliorativi più efficaci; la definizione delle modalità di scambio della merce tra attori diversi; la definizione delle modalità di scambio delle informazioni tra attori diversi; l'identificazione e l'elaborazione di indici di performance tecnico-economica; la valutazione dell'incremento della prestazione legato ad una modifica; la stima dei costi di modifica. l'identificazione degli obiettivi e delle funzioni principali di un sistema informativo integrato; la descrizione della struttura di un sistema informativo integrato; l'identificazione dei dati di input e output principali; l'individuazione delle criticità. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 179

7 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 2 2 Elaborare il layout degli impianti industriali Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. Predisporre il layout delle principali tipologie di organizzazioni produttive; 2. Analizzare il flusso interno dei materiali; 3. Determinare gli spazi richiesti dalle attività; 4. Elaborare alternative di layout e scegliere l ottimale. 1. Per predisporre il layout delle principali tipologie di organizzazioni produttive, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare i vantaggi e gli svantaggi di una determinata organizzazione produttiva; determinare la tipologia di layout più adatta ad un determinato contesto produttivo aziendale; individuare i parametri gestionali critici di una organizzazione produttiva; definire le problematiche gestionali più importanti. 2. Per analizzare il flusso interno dei materiali, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare i flussi dei materiali secondo procedure standard normalizzate; misurare l'intensità di flusso dei materiali; valutare l'efficienza del sistema flusso dei materiali ; intervenire per migliorare le prestazioni ed eliminare le inefficienze. 3. Per determinare gli spazi richiesti dalle attività, il soggetto ha bisogno di sapere come: acquisire la conoscenza dei fattori di inefficienza di un'attrezzatura produttiva; stimare i rendimenti delle attrezzature; calcolare la potenzialità nominale di uno stadio di un sistema produttivo; applicare metodi quantitativi per dimensionare le aree produttive e di assemblaggio; bilanciare le linee di produzione e di assemblaggio; elaborare dati statistici (numeri indice) per il dimensionamento delle aree di servizio. 4. Per elaborare alternative di layout, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare tecniche standard per la progettazione sistematica del layout; formulare alternative di layout generale e dettagliato; valutare gli eventuali vincoli e limitazioni pratiche; strutturare una funzione obiettivo; valutare in termini di costi di investimento e di esercizio un'alternativa di layout; individuare i fattori decisionali critici per la scelta del layout; stimare i limiti gestionali di ciascuna alternativa. Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. Predisporre il layout delle principali tipologie di organizzazioni produttive; 2. Analizzare il flusso interno dei materiali; 3. Determinare gli spazi richiesti dalle attività; 4. Elaborare alternative di layout e scegliere l ottimale. 180 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

8 Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper analizzare il layout di un azienda produttiva 2 saper analizzare e razionalizzare il flusso dei materiali. 3 saper determinare gli spazi necessari ad ogni attività; saper confrontare gli spazi richiesti dall'attività con gli spazi disponibili. gli indicatori sono: la comprensione dei vantaggi e degli svantaggi di un'organizzazione produttiva; l'individuazione dei parametri gestionali critici di un'organizzazione produttiva; l'identificazione delle attività gestionali su cui focalizzare l'attenzione e gli sforzi. la descrizione delle procedure per la raccolta strutturata dei dati; la descrizione delle procedure standard per l'analisi del flusso dei materiali; la determinazione dell'intensità e dell'efficienza di flusso dei materiali in caso di flussi omogenei ed eterogenei; l'individuazione di proposte di modifica e/o di aggregazione di attività; l'applicazione di concetti di Group Technology. L identificazione degli indici di prestazione di un sistema produttivo; la determinazione quantitativa della potenzialità nominale di uno stadio di un sistema produttivo; la determinazione del numero di attrezzature e di operatori richiesti; la definizione dello spazio richiesto da un'attrezzatura produttiva; la determinazione dell'area richiesta da buffer interoperazionali; la determinazione dell'area totale richiesta da un'attività produttiva; la determinazione dell'area richiesta da un'attività collaterale e/o di servizio; la quantificazione dell'incremento di area richiesta alla luce di possibili espansioni. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 181

9 Il soggetto deve dimostrare di: 4 saper creare e proporre diverse alternative di layout; saper confrontare soluzioni e scegliere l alternativa ottimale. gli indicatori sono: La descrizione della procedura Sistematic Layout Planning per lo studio sistematico del layout; l'individuazione di alternative di layout generale e dettagliato; la formulazione di funzioni obiettivo di flusso o vicinanza di attività; la definizione dei vantaggi e svantaggi di ogni soluzione; l'individuazione dettagliata dei fattori decisionali. 182 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

10 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 3 3 Gestire la produzione continua ed intermittente a lotti Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. gestire la programmazione della produzione di una linea; 2. individuare interventi gestionali per incrementare l efficienza di una linea di produzione; 3. gestire la produzione intermittente a lotti; 4. controllare lo stato di avanzamento delle lavorazioni e delle operazioni. 1. Per gestire la programmazione delle produzione di una linea, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare i parametri di efficienza più significativi; identificare i parametri critici di gestione nel medio termine; definire il piano principale della produzione di una linea produttiva; identificare i parametri critici di gestione nel breve termine; definire la programmazione operativa della produzione (scheduling). 2. Per Individuare interventi gestionali finalizzati all incremento dell efficienza di una linea di produzione, il soggetto ha bisogno di sapere come: incrementare la disponibilità della linea; razionalizzare gli interventi di set-up (riattrezzaggio) della linea; individuare colli di bottiglia ; limitare l'effetto dovuto alla presenza di microfermate; disaccoppiare i ritmi produttivi delle diverse stazioni. 3. Per gestire la produzione intermittente a lotti, il soggetto ha bisogno di sapere come: calcolare ed ottimizzare il lotto economico di produzione; ottimizzare e stabilire il lotto economico di acquisto di parti; definire il livello delle scorte di sicurezza; definire le regole di priorità tra lotti diversi; studiare ed ottimizzare il carico-macchina. 4. Per controllare lo stato di avanzamento delle lavorazioni e delle operazioni, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare i punti critici di controllo del sistema produttivo; definire le variabili da monitorare e controllare; elaborare le informazioni provenienti dal campo per stime future; formulare indici di prestazione; impostare un sistema di monitoraggio on-line ad accesso remoto. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 183

11 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. gestire la programmazione della produzione di una linea; 2. individuare interventi gestionali per incrementare l efficienza di una linea di produzione; 3. gestire la produzione intermittente a lotti; 4. controllare lo stato di avanzamento delle lavorazioni e delle operazioni. Il soggetto deve dimostrare di: 1 Saper programmare le attività di una linea di produzione. 2 Proporre interventi e soluzioni per incrementare l'efficienza di una linea di produzione. 3 Gestire un sistema di produzione del tipo intermittente a lotti. gli indicatori sono: L'individuazione dei parametri di efficienza della linea; l'identificazione dei fattori gestionali di costo nel medio e breve termine; la formulazione del piano principale della produzione sulla base della capacità produttiva della linea; la formulazione di un programma di produzione giornaliero. La determinazione della disponibilità di una linea di produzione; la razionalizzazione degli interventi di riattrezzaggio; l'individuazione dei colli di bottiglia ; la valutazione dell'inefficienza causata da microfermate; Il dimensionamento di buffer interoperazionali La determinazione del lotto economico di produzione; la determinazione del lotto economico di acquisto di parti e componenti; la determinazione delle scorte di sicurezza; la formulazione di regole gestionali di priorità; la definizione e controllo del carico macchina; 184 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

12 Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 4 Monitorare e gestire l avanzamento delle attività. La definizione di milestones di controllo; l individuazione delle variabili da controllare; la descrizione di procedure per la raccolta sistematica dei dati; la descrizione di tecniche di elaborazione delle informazioni. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 185

13 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 4 4 Gestire i magazzini industriali Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. impostare le logiche di funzionamento dei magazzini industriali in funzione della loro struttura fisica; 2. gestire le attività di immissione e controllo della merce in magazzino; 3. gestire le modalità di stoccaggio e l efficienza delle risorse impiegate; 4. gestire le attività di prelievo, preparazione e controllo della merce da spedire; 5. utilizzare software per la gestione dei magazzini. 1. Per impostare le logiche di funzionamento dei magazzini industriali in funzione della loro struttura fisica, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare i sistemi di immagazzinamento in base alle modalità di stoccaggio ed alle movimentazioni da eseguire; definire gli indici di prestazione e di controllo gestionale di un magazzino; eseguire la scelta motivata della più opportuna struttura fisica di un magazzino; organizzare le attività di base e le logiche di funzionamento. 2. Per gestire le attività di immissione e controllo della merce in magazzino, il soggetto ha bisogno di sapere come: progettare e gestire procedure standard di accettazione della merce; gestire le eventuali non conformità; organizzare la logistica inversa (reverse logistic); gestire l identificazione della merce; integrare il proprio flusso informativo con quello degli altri attori della catena. 3. Per gestire le modalità di stoccaggio e l efficienza delle risorse impiegate, il soggetto ha bisogno di sapere come: programmare e gestire l immissione della merce in magazzino; identificare i più efficienti criteri di collocazione della merce in magazzino; utilizzare gli imballaggi standard unificati delle unità di carico e dei colli; gestire le eventuali attività di standardizzazione degli imballaggi; organizzare le attività di immissione merce in magazzino (re-filling). 186 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

14 4. Per gestire le attività di prelievo, preparazione e controllo della merce da spedire, il soggetto ha bisogno di sapere come: effettuare l aggregazione di ordini cliente in liste di prelievo e l aggregazione fra lista di prelievo e vettore di trasporto; organizzare l attività di prelievo della merce; gestire le priorità di prelievo; ottimizzare la procedura di controllo del piano di carico; monitorare e incrementare le prestazioni degli operatori addetti al picking e al packing. 5. Per utilizzare software per la gestione dei magazzini, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le funzioni principali di un sistema informatizzato di magazzino; impostare un sistema integrato identificativo di lettura (bar-code, transponder ecc.); effettuare il caricamento dei dati anagrafici a sistema; gestire la mappatura informatizzata; programmare e gestire i prelievi della merce; contabilizzare le giacenze e gli inventari. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 187

15 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. impostare le logiche di funzionamento dei magazzini industriali in funzione della loro struttura fisica; 2. gestire le attività di immissione e controllo della merce in magazzino; 3. gestire le modalità di stoccaggio e l efficienza delle risorse impiegate; 4. gestire le attività di prelievo, preparazione e controllo della merce da spedire; 5. utilizzare software per la gestione dei magazzini. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper pianificare la progettazione e la scelta di un magazzino in coerenza con le attività da svolgere e con i vincoli organizzativi e strutturali. 2 saper razionalizzare e standardizzare i processi di accettazione e di immissione delle merci in magazzino. gli indicatori sono: l efficacia della scelta della tipologia di magazzino in base alla tipologia di prodotti da stoccare e al numero di movimentazioni da eseguire; la formulazione di indici caratteristici dei magazzini: indice di selettività, di accesso, di saturazione superficiale, ecc.; l organizzazione delle attività che devono essere svolte in un magazzino industriale: accettazione, identificazione, immissione, prelievo, preparazione carico, spedizione. L individuazione di procedure standard per l accettazione della merce; la definizione di criteri di gestione della merce non conforme; il grado di ottimizzazione del processo di identificazione della merce e relativo carico a magazzino; l identificazione di possibilità di integrazione dei dati con i fornitori della merce. 188 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

16 Il soggetto deve dimostrare di: 3 saper ottimizzare l attività di collocazione della merce in magazzino (re-filling). 4 saper ottimizzare le attività di picking e di packing. 5 saper utilizzare software applicativi per gestire magazzini. gli indicatori sono: Il livello di standardizzazione delle unità di movimentazione e di stoccaggio; la definizione delle procedure di chiamata della merce in magazzino; la definizione delle scorte minime di sicurezza; la quantificazione dei costi associati alle attività di re-filling; la definizione di linee guida da trasmettere ai fornitori per favorire l attività di re-filling; La definizione di criteri per gestire eventuali attività di sballaggio e ripallettizzazione della merce in ingresso; l ottimizzazione dei criteri di stoccaggio (stoccaggio per articolo, per cliente, ecc.). Il livello di ottimizzazione dell organizzazione dei prelievi (prelievo per ordine cliente, prelievo aggregato per vettore, ecc.); la definizione di procedure standard di prelievo; l applicazione di criteri di collocazione della merce in magazzino per ottimizzare le sequenze di prelievo; la riduzione delle percorrenze degli operatori addetti al picking; la definizione di procedure standard per il controllo del carico; la definizione di criteri per favorire il trasporto della merce sui vettori; L applicazione di tecniche per il monitoraggio dell efficienza delle attività di picking e di packing. L identificazione delle funzioni principali di un software per gestire magazzini; la conoscenza delle periferiche di supporto (pistole per la lettura codici a barre, trasmettitori, ecc.); la definizione di linee guida per favorire l integrazione informativa a monte e a valle delle operazioni; l identificazione di parametri operativi modificabili e non modificabili; la stima dei costi associati ad un sistema informativo di magazzino. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 189

17 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 5 5 Organizzare la rete distributiva A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE Il soggetto è in grado di: 1. organizzare la programmazione operativa delle spedizioni; 2. ottimizzare lo sfruttamento capacitivo dei vettori di trasporto; 3. programmare le missioni dei vettori e l utilizzo dei centri di smistamento; 4. controllare le prestazioni della rete distributiva; 5. utilizzare software per la gestione dei trasporti. 1. Per organizzare la programmazione operativa delle spedizioni, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le principali caratteristiche delle reti distributive; valutare i costi della distribuzione fisica e i parametri critici di una rete distributiva; classificare i sistemi di trasporto; classificare le modalità di consegna. 2. Per ottimizzare lo sfruttamento capacitivo dei vettori di trasporto, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le modalità di carico più idonee; identificare procedure standard per la definizione degli imballaggi di trasporto più idonei; scegliere e dimensionare il parco veicoli o vettori; valutare l opportunità di allestire centri di smistamento dislocati; identificare il sistema di trasporto più vantaggioso. 3. Per programmare le missioni dei vettori e l utilizzo di centri di smistamento, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare i fattori critici dei trasporti secondari; suddividere il parco clienti in zone, al fine di aggregarne le relative consegne; definire il numero di missioni ed assegnarle ad un vettore; programmare operativamente la missione del vettore: 4. Per controllare le prestazioni della rete distributiva, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare gli indici prestazionali e di costo della rete distributiva; definire le variabili operative da monitorare; controllare operativamente la missione del vettore; calcolare il costo per punto servito. 5. Per utilizzare software per la gestione dei trasporti, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare le funzioni principali di un sistema informatizzato di trasporto; verificare la completezza dei dati di input necessari; caricare automaticamente gli ordini di consegna; gestire in tempo reale il parco vettori. 190 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

18 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 191

19 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. organizzare la programmazione operativa delle spedizioni; 2. ottimizzare lo sfruttamento capacitivo dei vettori di trasporto; 3. programmare le missioni dei vettori e l utilizzo dei centri di smistamento; 4. controllare le prestazioni della rete distributiva; 5. utilizzare software per la gestione dei trasporti. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper individuare le inefficienze di una rete distributiva; saper formulare ipotesi di miglioramento. 2 saper ottimizzare le attività di loading dei vettori. gli indicatori sono: L applicazione di criteri idonei alla particolare rete distributiva; l identificazione della tipologia di rete distributiva; la definizione della struttura dei costi della distribuzione fisica; l individuazione dei parametri gestionali critici di una rete distributiva; l identificazione delle criticità di una rete distributiva; la valutazione dell idoneità dei sistemi di trasporto utilizzati. La definizione delle modalità di carico di un vettore; la definizione di procedure standard per garantire la preparazione di carichi idonei ai vettori e alla eventuale sequenza di scarico; la valutazione della convenienza legata alla possibilità di sfruttamento di centri di smistamento dislocati; la definizione di linee guida per la scelta o modifica dei vettori di trasporto; lo studio dell ottimizzazione della frequenza delle spedizioni; la definizione di criteri per il dimensionamento del numero di baie di carico necessarie 192 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

20 Il soggetto deve dimostrare di: 3 saper scegliere le modalità di consegna di un vettore. gli indicatori sono: L identificazione delle criticità del trasporto secondario; la definizione di criteri di aggregazione dei clienti (clustering); la definizione e lo studio della modalità di consegna della merce al cliente (viaggio dedicato, missione multi-cliente, ecc.); l applicazione di metodi teorici per la progettazione delle missioni dei vettori (metodi Saving, Extramilage, Travel salesman problem, ecc.); l ottimizzazione della missione del vettore e criteri di modifica in base a vincoli operativi reali (ad esempi rispetto finestre di consegna del cliente, strada non accessibile, ecc.). 4 saper quantificare i costi della rete distributiva. La stima dei costi associati alla distribuzione fisica della merce; il calcolo del costo del punto servito; 5 utilizzare software dedicato di gestione dei trasporti. la definizione di criteri per il controllo delle attività dei vettori; la definizione di criteri per definire le opportunità di terziarizzazione delle attività di trasporto; la definizione di criteri per la scelta del trasportatore più conveniente; la definizione di linee guida per la stesura di un contratto di trasporto. L identificazione delle funzioni principali di un software per gestire i trasporti; l applicazione di tecniche innovative per il monitoraggio e la gestione in tempo reale dei vettori; l integrazione del software con l ERP aziendale (fatturazione). ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 193

21 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 6 6 Progettare e gestire il servizio al cliente Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. ottimizzare e standardizzare le procedure e gli imballaggi dei prodotti; 2. gestire la logistica inversa di parti non conformi. 1. Per ottimizzare e standardizzare le procedure e gli imballaggi dei prodotti, il soggetto ha bisogno di sapere come: rispettare e agevolare l'applicazione di norme ISO 14000; rendere sistematica l applicazione di tecniche di ottimizzazione degli imballaggi; applicare le linee guida del CONAI (Consorzio Imballaggi); applicare i concetti della metodologia ECR (Efficient Consumer Response). 2. Per gestire la logistica inversa di parti non conformi, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare i legami tra politiche gestionali e logistica inversa; definire procedure standard per gestire i ritorni; definire procedure standard per l'eventuale reinserimento nella logistica diretta; quantificare i costi e i benefici della logistica inversa. 194 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

22 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. ottimizzare e standardizzare le procedure e gli imballaggi dei prodotti; 2. gestire la logistica inversa di parti non conformi. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper standardizzare gli imballaggi dei prodotti 2 saper gestire la reverse logistic. gli indicatori sono: L applicazione della normativa internazionale di standardizzazione degli imballaggi primari e secondari; l applicazione di tecniche procedurali per l ottimizzazione del packaging; l applicazione dei principi su cui si basa la metodologia ECR (Efficient Consumer Response); la definizione delle fasi di implementazione di ECR; la conoscenza delle norme ISO relativamente al contenimento dell impatto ambientale; la corretta applicazione di criteri economicoambientali per la scelta dei materiali da imballo. L individuazione delle principali problematiche legate al rifluire di parti non conformi; la definizione di procedure standard per la gestione della logistica inversa; l analisi delle opportunità che la logistica inversa offre per ottenere un vantaggio competitivo; l Integrazione di problematiche di logistica inversa con l eventuale ricorso alla terziarizzazione. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 195

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico della logistica industriale 4 Settore Economico Professionale Area

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. [ ] Responsabili di magazzino e della distribuzione interna

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. [ ] Responsabili di magazzino e della distribuzione interna [M1.2] TECNICO DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE Settore economico professionale: Area comune Descrizione sintetica: Il Tecnico della logistica industriale è in grado di formulare il budget previsionale della

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA

TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

Dettagli

Corso di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Paola Demartini Activity Based Management Il passaggio dall ABC all ABM L ABC è un sistema di calcolo dei costi L ABM è un sistema di controllo direzionale ATTIVITA

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

RESPONSABILE DI MAGAZZINO

RESPONSABILE DI MAGAZZINO RESPONSABILE DI MAGAZZINO identificativo scheda: 30-010 stato scheda: Validata sintetica Il responsabile di magazzino pianifica, organizza, dirige e coordina le procedure e le risorse necessarie per il

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 73 74 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE UNITÀ CAPITALIZZABILE

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico esperto di programmazione della produzione industriale 5 Settore Economico

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico del controllo della qualità 4 Settore Economico Professionale Area

Dettagli

TECNICO DI PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

TECNICO DI PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TECNICO DI PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE 18 TECNICO DI PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico di programmazione della industriale è in grado di strutturare

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2018-2019 Indirizzo: Trasporti e logistica Disciplina: Logistica Classe: 3 B Trasporti Docenti: prof. Ferrante Alessia, prof. Condina Giuseppe Ore settimanali previste: 3 ore

Dettagli

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Organizzazione Aziendale... 3 Lean Management... 3 Logistica e Supply Chain... 4 Gestione della Produzione... 5 Gestione della Manutenzione...

Organizzazione Aziendale... 3 Lean Management... 3 Logistica e Supply Chain... 4 Gestione della Produzione... 5 Gestione della Manutenzione... Pagina: 2 INDICE... 3 Lean Management... 3 Logistica e Supply Chain... 4... 5 Manutenzione... 8 Pagina: 3 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE LEAN MANAGEMENT Lean nello Sviluppo Prodotto Il corso Lean nello Sviluppo

Dettagli

Introduzione alla logistica

Introduzione alla logistica Introduzione alla logistica Seminario formativo di 4 ore Venerdì 26 febbraio dalle ore 9 alle ore 13 Fornire ai partecipanti le nozioni base in merito alla logistica aziendale ed alle possibilità che essa

Dettagli

Programmazione modulare a.s

Programmazione modulare a.s Programmazione modulare a.s. 2018-2019 Indirizzo: Trasporti e logistica Disciplina: Logistica Classe: 3 A Trasporti Docenti: prof. Ferrante Alessia. Ore settimanali previste: 3 ore (1 di laboratorio) N.ro

Dettagli

LA LOGISTICA EFFICACE Approcci per migliorare le prestazioni della logistica e del trasporto

LA LOGISTICA EFFICACE Approcci per migliorare le prestazioni della logistica e del trasporto LA LOGISTICA EFFICACE Approcci per migliorare le prestazioni della logistica e del trasporto Nicolò Pascale Guidotti Magnani; Cineca, 23 maggio 2014 2014 NICOLO PASCALE GUIDOTTI MAGNANI I costi Per della

Dettagli

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 8

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 8 Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI Edizione 2016 Professioni NUP/ISTAT correlate 4.1 - Impiegati di ufficio 4.1.3.1 - Personale addetto alla gestione

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Una definizione La funzione di

Dettagli

Operatore dei sistemi e dei servizi logistici. Standard della Figura nazionale

Operatore dei sistemi e dei servizi logistici. Standard della Figura nazionale Operatore dei sistemi e dei servizi logistici Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI Referenziazioni della figura Professioni

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Dettagli

Operations Management Team

Operations Management Team Operations Management Team www.omteam.it OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche OpEx in Pharma www.omteam.it 2 Le Nuove Sfide del Settore Farmaceutico L'industria farmaceutica

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

Tecnico della logistica

Tecnico della logistica identificativo scheda: 30-013 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Svolge funzioni di pianificazione, coordinamento, organizzazione e gestione dei processi logistici, interni ed esterni all azienda,

Dettagli

TECNICHE DI PRODUZIONE

TECNICHE DI PRODUZIONE TECNICHE DI PRODUZIONE Confindustria Servizi Srl Ente di formazione accreditato dalla Regione Marche legale: Corso Mazzini 151, Ascoli Piceno operativa: C.da S. Giovanni Scafa, San Benedetto del Tronto

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE

TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 11 12 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Gestire l organizzazione del lavoro nel cantiere

Dettagli

Scheda figura professionale prima release - 15 giugno 2009

Scheda figura professionale prima release - 15 giugno 2009 Scheda figura professionale prima release - 15 giugno 2009 Denominazione Figura Settore di riferimento logistica e trasporti 154 responsabile delle attività di programmazione, implementazione e monitoraggio

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di telecomunicazione e poste Processo Servizi postali e di spedizione Sequenza di processo

Dettagli

TECNICO DELLE SPEDIZIONI

TECNICO DELLE SPEDIZIONI TECNICO DELLE SPEDIZIONI identificativo scheda: 17-003 stato scheda: Validata sintetica La figura pianifica, organizza e coordina le procedure e le risorse necessarie per la spedizione e il trasporto di

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1486_I_2015

Riepilogo iniziativa CF_1486_I_2015 Riepilogo iniziativa CF_1486_I_15 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono Delta srl 044757654 Organismi di formazione, accreditati per lo svolgimento di attività di formazione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I

TECNICO SUPERIORE PER I ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 73 UNITÀ

Dettagli

Dove nasce il termine logistica?

Dove nasce il termine logistica? LOGISTICA Dove nasce il termine logistica? Cosa si intende per logistica? La logistica può essere definita come l attività di organizzazione, pianificazione e controllo del flusso fisico dei materiali,

Dettagli

Logistic manager in ambito portuale

Logistic manager in ambito portuale identificativo scheda: 30-003 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Figura manageriale dotata di ampie competenze in logistica e gestione d impresa, ottimizza l operatività del Terminal attraverso

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Addetto alle operazioni di spedizione 2 Settore Economico Professionale Area

Dettagli

UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE:

UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 95 96 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE UNITÀ CAPITALIZZABILE

Dettagli

Tecnico agricolo. Standard della figura nazionale

Tecnico agricolo. Standard della figura nazionale Tecnico agricolo Standard della figura nazionale Denominazione della figura Referenziazione della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento ATECO 2007/ISTAT Descrizione

Dettagli

TECNICO DI PROCESSO (SETTORE METALMECCANICO)

TECNICO DI PROCESSO (SETTORE METALMECCANICO) TECNICO DI PROCESSO (SETTORE METALMECCANICO) identificativo scheda: 08-009 stato scheda: Validata sintetica Il Tecnico di processo nel settore metalmeccanico industrializza la produzione nel rispetto degli

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico di spedizione, trasporto e logistica 4 Settore Economico Professionale

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 TRASPORTI Processo Trasporto intermodale, logistica integrata e distribuzione Sequenza di processo

Dettagli

EQF TRAGUARDO INTERMEDIO ABILITA CONOSCENZE INSEGNAMENTI COINVOLTI. rappresentare fenomeni economici e

EQF TRAGUARDO INTERMEDIO ABILITA CONOSCENZE INSEGNAMENTI COINVOLTI. rappresentare fenomeni economici e Competenza n 6: Elaborare, implementare e attuare piani delle produzioni, in raccordo con gli obiettivi economici aziendali /di prodotto e sulla base dei vincoli di mercato EQF TRAGUARDO INTERMEDIO ABILITA

Dettagli

POR CALABRIA FESR-FSE

POR CALABRIA FESR-FSE UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE III COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI Obiettivo specifico 3.3 - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione

Dettagli

Standard di Percorso Formativo Tecnico della logistica integrata

Standard di Percorso Formativo Tecnico della logistica integrata Standard di Percorso Formativo Tecnico della logistica integrata CANALE DI OFFERTA FORMATIVA: Disoccupati, inoccupati, occupati. DURATA MINIMA DEL PERCORSO AL NETTO DI STAGE/WORK EXPERIENCE: 240 ore (escluse

Dettagli

POLIBA Ilaria Giannoccaro

POLIBA Ilaria Giannoccaro POLIBA Ilaria Giannoccaro Logistica di magazzino e Supply Chain Management Prof. Ilaria Giannoccaro Dip. Meccanica, Matematica e Management Politecnico di Bari Confindustria Bari e BAT Bari, 26 gennaio

Dettagli

Capitolo 2. Progettare le operations nella produzione di beni e servizi

Capitolo 2. Progettare le operations nella produzione di beni e servizi Capitolo 2 Progettare le operations nella produzione di beni e servizi Cosa è la strategia di processo? Strategia di processo L approccio decisionale adottato nella gestione dei processi per sostenere

Dettagli

BRIO GROUP. logistics LOGISTICA CON INNOVAZIONE, DEDIZIONE E TECNOLOGIA.

BRIO GROUP. logistics LOGISTICA CON INNOVAZIONE, DEDIZIONE E TECNOLOGIA. BRIO GROUP logistics LOGISTICA CON INNOVAZIONE, DEDIZIONE E TECNOLOGIA. PROFILO Brio Group nasce nel 2006 per iniziativa di alcune aziende specializzate nell'esecuzione di attività Global Service, grazie

Dettagli

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1 I motori e gli ostacoli per la Supply Chain I fattori di sviluppo della supply chain 1 Linea guida I motori delle prestazioni della supply chain Un quadro di riferimento per lo sviluppo dei fattori di

Dettagli

Integrazione prodotti di logistica esterni all ERP

Integrazione prodotti di logistica esterni all ERP Galileo Logistica Movimenti di chiusura documenti Documenti di spedizione Movimenti di Rettifica (Magazzino, Articoli,Quantità, Lotti,Ecc.) Movimenti di Chiusura documenti Documenti di ingresso Logistica

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L INDUSTRIALIZZAZIONE DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

Dettagli

Progetto APILOG4.0 Application Program In LOGistics 4.0

Progetto APILOG4.0 Application Program In LOGistics 4.0 BANDO VOUCHER DIGITALI I4.0 Anno 2018 Progetto APILOG4.0 Application Program In LOGistics 4.0 Torino, 10 maggio 2019 APILOG4.0 L idea La trasformazione tecnologica 4.0 di un'impresa comincia con la conoscenza

Dettagli

Operations Management Team

Operations Management Team Operations Management Team www.omteam.it OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Operational Excellence www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce nel 2010 come

Dettagli

INCARICOTECH nasce, nel 2008, dapprima per fornire servizi di consulenza logistica ma ben presto il core business sono diventate le soluzioni automatiche per la logistica industriale. La Mission di INCARICOTECH

Dettagli

Studi di Fattibilità - Manufacturing & Plants

Studi di Fattibilità - Manufacturing & Plants Studi di Fattibilità - Manufacturing & Plants Lo studio dei Tempi e Metodi Marco Raimondi Studio del lavoro Tecnica operativa per svolgere razionalmente un processo produttivo al fine di: Contenere i costi

Dettagli

TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI

TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI TECNICO AREA ELABORAZIONE DATI CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Programmazione Disciplinare Pag. 1 di 6 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Disciplina Logistica a.s. 2017/2018 Classe:V Sez. i INDIRIZZO:Logistica Docente : Prof. Massimiliano

Dettagli

Un sistema a rete come soluzione per il recupero dei RAEE

Un sistema a rete come soluzione per il recupero dei RAEE La logistica di ritorno: opportunità o problema? Un sistema a rete come soluzione per il recupero dei RAEE Ministero dell Università e della Ricerca 1 Politecnico di Torino 26 febbraio 2008 RELOADER è

Dettagli

TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo

Dettagli

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: Disegno progettazione ed organizzazione industriale

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: Disegno progettazione ed organizzazione industriale DISCIPLINA: Disegno progettazione ed organizzazione industriale PIANO DELLE 5^ ANNO - SETTORE ISTRUZIONE TECNICA - MECCATRONICA Anno scolastico 2018/2019 COMPETENZE della ABILITA n. 1 Applicare le normative

Dettagli

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Generalità di fondamenti di impianti e logistica 1 IL CONTESTO PRODUTTIVO IL PRODOTTO Standardizzazione dei

Dettagli

InTime a fianco di Sogema: più veloci, più efficienti e più redditizi. Fabio Bursi, PhD

InTime a fianco di Sogema: più veloci, più efficienti e più redditizi. Fabio Bursi, PhD InTime a fianco di Sogema: più veloci, più efficienti e più redditizi Fabio Bursi, PhD LAC SERVICES SIMULATION LEAN MANUFACTURING AND PRODUCTION ENFORCEMENT OPTIMISATION SOFTWARE S&OP INDUSTRY 4.0 IOT

Dettagli

STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 1 - TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITA E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PAG. 11 2 - TECNICO

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_2169_I_2018

Riepilogo iniziativa CF_2169_I_2018 Riepilogo iniziativa CF_2169_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono Delta srl 04475720654 Organismi di formazione, accreditati per lo svolgimento di attività di formazione

Dettagli

La Logistica come industria. Igino Colella Garofalo. Novara, 10 novembre 2005

La Logistica come industria. Igino Colella Garofalo. Novara, 10 novembre 2005 La Logistica come industria Igino Colella Garofalo Novara, 10 novembre 2005 Agenda Presentazione del panel delle Imprese Industriali La Logistica a valore aggiunto Il Progetto Paloma Discussione Prossimi

Dettagli

Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati Personale di segreteria Aiuto contabili e assimilati

Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati Personale di segreteria Aiuto contabili e assimilati Denominazione del PROFILO Referenziazioni della Figura nazionale di riferimento OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE INFORMATICA GESTIONALE Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati

Dettagli

Corso di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Paola Demartini I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Riprogettazione del processo di pianificazione della produzione per Yves Saint Laurent Pelletteria

Riprogettazione del processo di pianificazione della produzione per Yves Saint Laurent Pelletteria Riprogettazione del processo di pianificazione della produzione per Yves Saint Laurent Pelletteria Questa tesi nasce all interno dello stage presso l azienda Gucci Logistica SPA, dove è stato conseguito

Dettagli

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Trasporti e Logistica Processo Trasporto di persone e merci con mezzi navali Sequenza di processo

Dettagli

IL PROGETTO FORMATIVO I

IL PROGETTO FORMATIVO I 2 CASO AZIENDALE 4 lavoratrici Ufficio Tecnico Ufficio Amministrativo OTTIMIZZARE IL SISTEMA DI BAR CODE Insieme alla sede di Bologna di IAL E.R. abbiamo sviluppato percorsi formativi per: integrazione

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1950_I_2018

Riepilogo iniziativa CF_1950_I_2018 Riepilogo iniziativa CF_1950_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono DomaniDonna Soc. Coop. in breve 2D Formazione S. C. 02320070283 Organismi di formazione, accreditati

Dettagli

I processi produttivi e il layout degli impianti

I processi produttivi e il layout degli impianti Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing (modulo B) Lezione 5 I processi produttivi e il layout degli impianti Le tipologie di processi produttivi I processi produttivi Una classificazione

Dettagli

Il MES per l Industria 4.0

Il MES per l Industria 4.0 Il MES per l Industria 4.0 Controllo e monitoraggio della produzione Tracciabilità di prodotto e di processo Gestione della qualità Flessibilità e adattbilità ad ogni modello produttivo Gest PROD EBoard

Dettagli

TECNICO AREA FINANZIARIA

TECNICO AREA FINANZIARIA TECNICO AREA FINANZIARIA CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale

Dettagli

Organizzazione aziendale Lezione 9 L organizzazione dell impresa Cap. 6. Ing. Marco Greco Tel

Organizzazione aziendale Lezione 9 L organizzazione dell impresa Cap. 6. Ing. Marco Greco Tel Organizzazione aziendale Lezione 9 L organizzazione dell impresa Cap. 6 Ing. m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 Stanza 1S-28 La produzione La produzione è la fase dove, dato un input I, una funzione di

Dettagli

Operations Management Team

Operations Management Team Operations Management Team www.omteam.it 1 OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Process Analysis & Improvement www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce

Dettagli

Operations Management Team

Operations Management Team Operations Management Team www.omteam.it 1 OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Process Analysis & Improvement www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce

Dettagli

AREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO

AREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla

Dettagli

Trasporti e logistica

Trasporti e logistica Trasporti e logistica Standard di Percorso Formativo Addetto qualificato al magazzino... 2 Standard di Percorso Formativo Tecnico in logistica del magazzino... 7 Standard di Percorso Formativo Tecnico

Dettagli

Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi

Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa Davide Vierzi L approccio al controllo di gestione Il controllo di gestione spesso non è sistematico Le cause sono molteplici: Può essere oneroso Non

Dettagli

OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DEL MATERIALE IMBALLAGGIO PER IL TRASPORTO

OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DEL MATERIALE IMBALLAGGIO PER IL TRASPORTO Lewitt Insight Case Study n 49 OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DEL MATERIALE IMBALLAGGIO PER IL TRASPORTO Novembre 2017 www.lewitt.it info@lewitt.it Contesto e Problema Il contesto ipercompetitivo in cui si trovano

Dettagli

TECNICO AREA PROGETTAZIONE

TECNICO AREA PROGETTAZIONE TECNICO AREA PROGETTAZIONE CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale

Dettagli

PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA

PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA S.r.l. PRINCIPI ISPIRATORI E SINTESI METODOLOGICA 1 I PRINCIPI ISPIRATORI DEL PROGRAMMA MONITORARE (scenario) ANTICIPARE (eventi) ACQUISIRE (informazioni) INTERPRETARE (informazioni) 2 I PRINCIPI ISPIRATORI

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese 17 Maggio 2018 Funzione di produzione Francesca Cabiddu Università degli Studi di Cagliari Francesca Cabiddu A.A. 2017/2018 1 Cosa impareremo oggi Funzione e scelte di

Dettagli

sede di reggio emilia

sede di reggio emilia FONDAZIONE ITSMAKER istituto superiore meccanica meccatronica motoristica e packaging TECNICO SUPERI IN SISTEMI MECCATRONICI BIENNIIO 4- sede di reggio emilia MACRO AREA di competenz a profilo Competenze

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI DESCRIZIONE

Dettagli

Tecnico tessile - Tecnologo perito tessile

Tecnico tessile - Tecnologo perito tessile Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Tecnico tessile - Tecnologo perito tessile 3.1.3.7.2 - Disegnatori tessili 3.3.1.5.0 - Tecnici dell'organizzazione e della gestione

Dettagli

Una piattaforma Web, per la gestione delle merci a tracciabilità nel contesto dell azienda manifatturiera e della logistica conto terzi

Una piattaforma Web, per la gestione delle merci a tracciabilità nel contesto dell azienda manifatturiera e della logistica conto terzi Una piattaforma Web, per la gestione delle merci a tracciabilità nel contesto dell azienda manifatturiera e della logistica conto terzi dr. Simone Zuccoli Il Gestionale La Gestione di Magazzino Per fini

Dettagli

GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE

GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE GESTIONE DEI MATERIALI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Gestione dei materiali Controllo

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico della progettazione, definizione e promozione di piani di sviluppo

Dettagli

CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN MAGAZZINO

CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN MAGAZZINO CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN MAGAZZINO Progettare un magazzino significa determinare quantitativamente spazi e risorse, mezzi e uomini, necessari per stoccare i materiali e svolgere le attività operative

Dettagli

Comunicazione economico-finanziaria

Comunicazione economico-finanziaria Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. [ ] Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. [ ] Spedizionieri e tecnici dell'organizzazione commerciale ALLEGATO 19 [M1.3] TECNICO DELLE SPEDIZIONI E TRASPORTO Settore economico professionale: Trasporti e logistica Descrizione sintetica: Il Tecnico delle spedizioni e del trasporto è in grado di programmare,

Dettagli

Presentazione della società e dei servizi offerti

Presentazione della società e dei servizi offerti Presentazione della società e dei servizi offerti 2 Chi siamo Possediamo un esperienza di oltre 25 anni Siamo partner di aziende operanti su scala mondiale: Competenze: Sistemi MES gestione della produzione

Dettagli

Verso l impresa 4.0 (2018) 1 Gennaio

Verso l impresa 4.0 (2018) 1 Gennaio Verso l impresa 4.0 (2018) 1 Gennaio 2018 www.jlarco.com Premessa Sono ormai noti i contorni ed i vantaggi del Piano Nazionale Impresa 4.0 promosso dal governo italiano, ed in particolare gli interventi

Dettagli

Come i soggetti privati possono essere di aiuto alle aziende sanitarie

Come i soggetti privati possono essere di aiuto alle aziende sanitarie Come i soggetti privati possono essere di aiuto alle aziende sanitarie L esperienza di Giusi CANNILLO (Formula Servizi) La realtà di FORMULA SERVIZI Nell ambito della Logistica Sanitaria Formula Servizi

Dettagli