ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15

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1 ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15

2 EVOLUZIONE DELLA NORMA ISO Prima pubblicazione: 1996 Prima revisione: 2004 (introdotti cambiamenti minori) Seconda revisione: 2015 (norma pubblicata il 16/09/2015) 2

3 ISO 14001:2015 ITER DI REVISIONE Gli obiettivi e il mandato di revisione in sede ISO: la conformitaalla High Level Structure (HLS) for Management System Standards(MSS) le Raccomandazioni del Rapporto TC207/SC1 Future Challenges for EMS il mantenimento e il miglioramento dei principi alla base dell attuale ISO 14001:2004 e anche il mantenimento e miglioramento dei suoi requisiti esistenti.

4 ISO/DIS 14001:2015 ITER DI REVISIONE WD: Working Draft (proposte degli esperti) CD: Committee Draft (proposte del comitato) DIS: Draft International Standard (proposta di norma internazionale) FDIS: Final Draft International Standard (proposta finale) Pubblicazione in data 16/09/2015 IS: INTERNATIONAL STANDARD 4

5 PRINCIPALI NOVITA 1. Applicazione dell High Level Structure 2. Lifecycle thinking: prospettiva ciclo di vita 3. Environmental performance 4. Potenziamento del concetto di Leadership 5. Maggiore coinvolgimento del contesto (migliore gestione dei rischi) e concetto di Parti Interessate 6. Maggiore enfasi sulla comunicazione esterna 5

6 NUOVA STRUTTURA DELLA NORMA ISO Introduzione 1. Scopo e campo di applicazione 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Contesto di riferimento 5. Leadership 6. Pianificazione 7. Supporto 8. Attività operative 9. Valutazione delle prestazioni 10.Miglioramento -Allegato A e B 6

7 ISO 14001:2015 PRINCIPALI NOVITA CONTESTO Viene introdotto il concetto di contesto di riferimento, che richiede la comprensione delle necessità di tutte le parti interessate; verranno così ad aumentare consapevolezza e capacità dell Organizzazione di soddisfare le aspettative di tutti gli attori coinvolti RISCHI E OPPORTUNITÀ La gestione dell ambiente è vista come uno dei fattori da tenere in considerazione nel corso della pianificazione strategica condotta dall Organizzazione. Il nuovo requisito prevede l identificazione di rischi e opportunità connessi al contesto, al fine di individuare le azioni da intraprendere all interno sistema di gestione ambientale LEADERSHIP Vengono fornite nuove indicazioni in merito all impegno e alla responsabilità della Direzione per promuovere la gestione ambientale all interno dell Organizzazione. LIFECYCLE THINKING Le Organizzazioni dovranno estendere il proprio controllo e la propria influenza agli impatti ambientali connessi con l'uso del prodotto e il trattamento di fine vita o di smaltimento (oltre alla gestione degliaspetti ambientali associati a beni e servizi acquistati). 7

8 ISO 14001:2015 PRINCIPALI NOVITA INIZIATIVE DI PROTEZIONE AMBIENTALE Alle Organizzazioni è richiesto di mantenere un atteggiamento proattivo per la prevenzione dell inquinamento e la protezione dell ambiente. PERFORMANCE AMBIENTALI Viene rafforzato ed ampliato il concetto di miglioramento continuo: dal miglioramento del Sistema di Gestione, si passa al miglioramento delle prestazioni ambientali. FLESSIBILITÀ DELL ASSETTO DOCUMENTALE Alle Organizzazioni e attribuita maggiore liberta nell elaborazione della documentazione del Sistema di Gestione, al fine di renderla adeguata alle dimensioni ed alla realtà aziendale. COMUNICAZIONE Viene attribuita maggiore importanza alle scelte organizzative in materia di comunicazione ambientale interna ed esterna. 8

9 PRINCIPALI NOVITA 2. LIFECYCLE THINKING: PROSPETTIVA CICLO DI VITA Visione globale degli aspetti ambientali LCA Consideriamo non sologli aspetti ambientali legati al ciclo di produzione/erogazione dei servizi all interno dell Organizzazione 9

10 2. LIFECYCLE THINKING: PROSPETTIVA CICLO DI VITA Life Cycle Thinking PRINCIPALI NOVITA Estensione del pensiero ambientale dell organizzazione in modo tale da considerare ancheaspetti legati al ciclo di vita del prodotto (Es. aspetti legati alla progettazione, alla scelta delle materie prime, la fabbricazione, alla scelta dei fornitori, aiprocessiin outsourcing, altrasporto, l'imballaggio e l uso finale o lo smaltimento) 10

11 Continua ad essere importante il comportamento di fornitori e appaltatori e devono essere considerate le attività affidate a ditte terze PRINCIPALI NOVITA 2. LIFECYCLE THINKING: PROSPETTIVA CICLO DI VITA 1. Identificazione dei fornitori critici a livello ambientale (es. trasportatori di rifiuti, ditte operanti nel sito) 2. Valutazione degli aspetti ambientali associati alle attività svolte dai fornitori (in base a livello di controllo/influenza) 3. Definizione di chiari requisiti contrattuali 4. Stabilire controlli da effettuare per assicurare che i requisiti ambientali siano presi in considerazione 11

12 PRINCIPALI NOVITA 3. ENVIRONMENTAL PERFORMANCE Maggiore attenzione agli obiettivi ambientali e sulle necessità di individuare indicatori di performance degli obiettivi e dell intero sistema Gli indicatori devono essere definiti per ogni obiettivo L allegato A specifica che ci possono essere situazioni in cui non sia possibile misurare un obiettivo 12

13 PRINCIPALI NOVITA 4. POTENZIAMENTO DEL CONCETTO DI LEADERSHIP Viene ribadito che Leadership e impegno del Top Management(Alta Direzione) sono fondamentali per assicurare l effettiva applicazione e il miglioramento del SGA 1. Importanza del coinvolgimento in prima persona della Direzione 2. Coinvolgimento di tutti i livelli e di tutte le funzioni al sistema di gestione ambientale 13

14 PRINCIPALI NOVITA 4. POTENZIAMENTO DEL CONCETTO DI LEADERSHIP Applicazione pratica di questo concetto: - Evidenza di un maggior coinvolgimento dell alta direzione - Integrazione degli obiettivi ambientali nel contesto aziendale (compatibili con la direzione strategica) e nei processi di Business - Messa a disposizione di risorse per il SGA 14

15 L organizzazione deve individuare i fattori (issues) esterni ed interni che sono rilevanti per i suoi fini e che influiscono sulla sua capacita di raggiungere gli intendedoutcome( risultati attesi) del proprio sistema di gestione ambientale. Tali fattori devono comprendere le condizioni ambientali che sono influenzate o sono in grado di influenzare l organizzazione. L organizzazione deve determinare: PRINCIPALI NOVITA 5. CONTESTO le par interessate che sono per nen per il sistema di gestione ambientale; le esigenze e le aspettative pertinenti (ovvero i requisiti) di queste parti interessate; quale di queste esigenze e aspettative diventano i suoi requisiti vincolanti.

16 PRINCIPALI NOVITA 5. CONTESTO Questa maggiore enfasi al contesto sarà utile soprattutto per le aziende che nella edizione 2004 della norma si limitavano a considerare solo gli aspetti ambientali all interno dei propri confini aziendali, come una vera e propria recinzione! Necessario adottare una visione che vada all esterno dei propri limiti aziendali 16

17 PRINCIPALI NOVITA 5. COINVOLGIMENTO DELLE PARTI INTERESSATE L Organizzazione deve individuare le parti interessate con riferimento al SGA Parte interessata: persona o organizzazione che può influenzare oppure che potrebbe essere influenzata o che percepisce di poter essere influenzata da decisioni o attività dell organizzazione 17

18 PRINCIPALI NOVITA Effettuare la mappatura degli stakeholders Comunità locali Associazioni ambientaliste Enti di controllo Organizzazione Vicinato Dipendenti Associazioni di categoria Investitori.. 18

19 PRINCIPALI NOVITA 5. RISCHI e OPPORTUNITA Quando pianifica il sistema di gestione ambientale, l organizzazione deve prendere in considerazione: i fattori (issues)di cui al punto 4.1 e i requisiti del punto 4.2 e il campo d applicazione del suo sistema di gestione ambientale....e determinare i rischi e le opportunità relative a : gli aspetti ambientali (vedi 6.1.2); i requisiti vincolanti (vedi 6.1.3) e ogni altro fattore e requisito determinato in 4.1 e 4.2

20 PRINCIPALI NOVITA 5. RISCHI e OPPORTUNITA... che devono essere indirizzate a: dare garanzia che il sistema di ges one ambientale possa conseguire gli esiti attesi; prevenire, o ridurre, gli effetti indesiderati, inclusa la possibilità che condizioni ambientali esterne interessino l organizzazione; conseguire il miglioramento continuo.

21 PRINCIPALI NOVITA RISCHI e OPPORTUNITA Analisi del contesto Necessaria per effettuare una appropriata valutazione di significatività degli aspetti ambientali MAPPATURA DEI RISCHI 21

22 PRINCIPALI NOVITA 6. MAGGIORE ENFASI SULLA COMUNICAZIONE ESTERNA Maggiore enfasi sull importanza della comunicazione interna ed esterna e sulla reale opportunità di coinvolgere le parti interessate STAKEHOLDERS Applicazioni pratiche: Definire un Piano di comunicazione (processo per la comunicazione int/ext): 1. individuare i soggetti (interni ed esterni) a cui comunicare le informazioni relative alle prestazioni ambientali, anche sulla base delle aspettative degli stakeholders 2. cosa comunicare 3. quando 4. come 22

23 Il PDCA: viene ribadito l approccio al ciclo di Deming, ma in un contesto più ampio Contesto dell organizzazione Aspetti interni ed esterni (4.1) Scopo del Sistema di Gestione Ambientale (4.3 / 4.4) PLAN Attività operative (7 / 8) DO Esiti del SGA Pianificazione (6) Leadership (5) Valutazione delle performance (9) Necessità e aspettative delle parti interessate (4.2) ACT Miglioramento (10) CHECK 23

24 Grazie per l attenzione 24

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