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1 Ambasciata d Italia a Mosca Rassegna della stampa russa - Traduzioni 6 agosto 2013 Vedomosti Pagina 1(6) I clandestini che portano profitti La tendopoli per i migranti clandestini in deportazione dalla Russia e le condizioni di trattamento presenti in essa possono provocare difficoltà internazionali. I rappresentanti del Vietnam hanno già espresso il proprio malcontento. Si può supporre che anche i diplomatici dagli altri paesi si interesseranno al destino dei loro compatrioti. La creazione di un campo da alcune centinaia o persino migliaia di persone (attualmente i detenuti nel quartiere di Golyanovo sono più di 600) ricorda un tentativo di vuotare il mare con un cucchiaio. I problemi della migrazione di massa dalle ex repubbliche sovietiche, della penetrazione attraverso il confine di milioni di clandestini e del mercato del loro lavoro da schiavi si andavano accumulando per anni. Le misure per facilitare la registrazione e ottenere permessi di lavoro erano state prese, ma non potevano cambiare la situazione, anzi probabilmente non l avrebbero dovuta cambiare. Troppi gli imprenditori e i loro partner tra i pubblici ufficiali a cui conviene il lavoro a basso costo delle persone originarie dell Asia Centrale. Un numero insignificante di fermati e deportati si spiegava con le pratiche informali degli organi della giustizia che di solito lasciavano andare i clandestini per una piccola ricompensa. Le autorità hanno promesso diverse volte di inasprire la lotta alla migrazione illecita e che ne beneficia. Si potevano da tanto organizzare punti stazionari supplementari per la permanenza dei clandestini, su esempio dell Italia, della Francia o della Grecia. Lì, i clandestini sono mantenuti in condizioni spartane ma accettabili. E i fruitori del lavoro degli schiavi potrebbero essere obbligati a pagare l alloggio, il vitto e l assistenza medica nei campi. Non ci sono, però, misure sistematiche. In compenso, le autorità giocano con molta voga la carta anti-migranti nella lotta elettorale. In particolare, il Governatore ad interim della Regione di Mosca, Andrey Vorobyov, ha promesso di ripulire la regione dai clandestini proponendo di introdurre una specie di visti d ingresso, in pratica introducendo in Russia dei confini interni. Page: 1/6

2 Gli arresti di massa dei clandestini, ricordiamo, sono iniziati dopo i controlli nei mercati, e quelli, a loro volta, erano una reazione a un attacco ai danni di un poliziotto, attacco di cui viene accusato un cittadino russo. La capienza dei punti di detenzione provvisoria non è bastata, si è stati costretti ad improvvisare, a creare un campo vicino alla zona industriale, il cui funzionamento non è previsto nelle leggi. L affollamento nelle tende, il grano saraceno e la carne stufata serviti ai deportati invece del riso sono una conseguenza della poca attenzione al dettaglio, piuttosto che della violenza. Meno male che la stagione della caccia ai migranti è iniziata adesso anziché in inverno. Ricordiamo che una simile campagna in ottobre 2006, quella della deportazione dei georgiani, è finita con perdite di reputazione e processi persi a Strasburgo. Ora che la situazione si è aggravata, la burocrazia sta preparando una risposta sistematica. Ieri, il Servizio Federale delle Migrazioni ha annunciato che i punti di accoglienza per i clandestini vengono trasferiti dal Ministero dell Interno al Servizio Federale, è prevista l inaugurazione di 22 punti nuovi. Inoltre, fa sapere Kommersant, il SFM propone di creare campi per i deportati in quasi tutte le regioni russe. Che dire, un opportunità niente male di ottenere del personale e dei finanziamenti in aggiunta. Inoltre, creando campi per i clandestini si hanno possibilità in più per migliorare i resoconti e aumentare i guadagni dei poliziotti. In generale la vicenda consiste di un problema creato artificialmente e utilizzato abilmente dai politici e dalle strutture di Stato. Lo Stato crea un problema, rifiutandosi di prendere una decisione politica riguardo al problema migrazioni. Poi i politici guadagnano punti fomentando la xenofobia nella società. Ora anche gli organi della giustizia hanno avuto la possibilità di incrementare la propria quota in questo progetto vantaggioso. Taglio: alto Traduzione: Lev Kats Page: 2/6

3 Pagina 2 Faranno vedere ciò che vorranno Il Ministero della Giustizia ha preparato un disegno di legge che regola le trasmissioni su Internet dei processi in tribunale. La corte potrà vietare la trasmissione di qualsiasi processo Il Ministero della Giustizia ha intenzione di introdurre una modalità processuale unificata circa la videoripresa e la trasmissione di processi via internet. Se il progetto di legge elaborato dal dicastero sarà accettato (il testo si trova sul Portale Unico per la diffusione di informazioni), fotografare, riprendere e trasmettere su internet una seduta del tribunale sarà possibile solo con l autorizzazione del giudice e nella misura da lui definita negli interessi della giustizia e al fine di garantire la sicurezza dei soggetti coinvolti. Gli emendamenti al Codice di Arbitrariato Penale e Civile sono stati pubblicati sul sito del portale unificato per la diffusione di informazioni sull elaborazione da parte degli organi federali del potere esecutivo di atti normativi e giuridici. Il tribunale potrà autorizzare la trasmissione di un processo tramite un ordinanza emessa su richiesta di qualsiasi soggetto interessato. Il rifiuto è ammissibile solo per cause oggettive, espressione con cui il Ministero della Giustizia sottintende la necessità di garantire l inviolabilità della sfera privata, la tutela di segreti di natura commerciale o di altro tipo difeso dalla legge o quando lo svolgimento delle attività sopraindicate può portare alla violazione dei diritti e delle libertà fondamentali e degli interessi legittimi di una persona. Il progetto di legge prevede anche la limitazione delle riprese e della trasmissione di singole azioni processuali, ad esempio nel caso di partecipazione di collaboratori alla giustizia. È anche stata prevista la possibilità di non pubblicare i dati riguardanti i documenti di identità, il luogo di residenza e di lavoro dei partecipanti al processo. Ma da chi richiede la limitazione della trasmissione la legge esige una motivazione, si sottolinea nella nota esplicativa. Nella legge si afferma che un soggetto interessato alla ripresa di un processo ha il diritto di rivolgersi al tribunale con una petizione indicante il media o il portale internet su cui avverrà la trasmissione, il tribunale pubblicherà l indirizzo sul suo sito. Attualmente non esiste una modalità precisa che definisca la modalità di decisione circa la trasmissione via internet, afferma il rappresentante del Tribunale di Mosca Anna Usacheva. L autorizzazione alla trasmissione si prende a partire dalla portata pubblica dell evento, quando l attenzione al processo è evidentemente grande. Il primo processo trasmesso dal Tribunale di Page: 3/6

4 Mosca è stato la seduta di appello relativa alla sentenza del Tribunale di Khamovniki su Mikhail Khodorvsky e Platon Lebedev, risalente al Sono famosi i casi in cui la trasmissione del processo via internet è stata limitata: ad esempio il Tribunale moscovita di Khamovniki ha deciso di non trasmettere online le deposizioni dei testimoni sul caso che vedeva coinvolto il gruppo punk Pussy Riot, accusate di atti di teppismo presso la Chiesa di Cristo Salvatore. Un funzionario del Ministero afferma che si sta pianificando un introduzione graduale della trasmissione via internet: all inizio le sedute più importanti delle corti supreme, i processi più rilevanti fino a quelli ordinari. Solitamente le trattative sulla pubblicità della giustizia finiscono in nulla, comunica un giornalista giudiziario, membro del Consiglio per i diritti dell uomo Leonid Nikitiknsky. Hanno approvato la legge che obbliga i tribunali a rendere pubbliche le sentenze in pompa magna, ricorda: sono stati buttati molti soldi per le corrispondenti risorse internet, ma non si riesce a trovare lo stesso nulla su quel sito. La nuova iniziativa potrà ugualmente rivelarsi un buco nell acqua: in nome della difesa dei diritti e delle libertà fondamentali si potrà chiudere al pubblico qualsiasi processo, come già avviene ora, constata Nikitiknsky. Pagina 5 Il Ministero delle Finanze non lascia entrare nel paradiso fiscale Autore: Anastasia Kornya Taglio: Medio Traduzione: Chiara Stroppolo L idea del Primo Ministro di liberare i nuovi imprenditori da tutte le tasse non è piaciuta al Ministero. Troppi i rischi per il bilancio in un tale paradiso fiscale Pochi giorni fa il Ministero per lo Sviluppo Economico ha portato all attenzione del governo la proposta di liberare gli imprenditori singoli da tutte le tasse per due anni. L agevolazione riguarderà i nuovi imprenditori. Un mese fa il premier Medvedev aveva affidato l incarico di elaborare il meccanismo. Ma il Ministero delle Finanze non ha approvato l idea, ha dichiarato ad Interfaks il direttore del dipartimento del Ministero dello Sviluppo Economico Natalia Larionova. Page: 4/6

5 In precedenza il viceministro allo sviluppo economico Sergey Belyakov aveva detto a Vedomosti che la proposta delle vacanze fiscali era stata inizialmente approvata da tutti i dicasteri, incluso il Ministero delle Finanze. Restava solo da chiarificare alcuni punti del progetto, ha precisato Belyakov. Uno dei problemi è come impedire agli imprenditori di far registrare la propria azienda a nome di amici o mogli per ricevere l agevolazione, ha spiegato. In realtà il Ministero delle Finanze non è in linea teorica d accordo con questa agevolazione: essa crea per gli imprenditori un paradiso fiscale, conferma un funzionario federale a conoscenza delle posizione del ministero. Il progetto di esenzione fiscale totale farà nascere una marea di problemi, comunica: Che fare nel caso in cui un imprenditore abbia acquistato un azienda? Vuol dire che non pagherà la tassa di proprietà?. Perfino esentare gli imprenditori dall imposta sui redditi delle persone fisiche è un rischio, assicura il funzionario: Ognuno, in qualità di imprenditore singolo, potrebbe commerciare in titoli e non pagare le tasse. Il rappresentante del Ministero delle Finanze non ha potuto commentare ieri la posizione del dicastero. Nel mandato del presidente è stato chiaramente detto: esentare da tutte le imposte, ribatte il funzionario del gruppo finanziario-economico del governo prima delle trattative. Il Ministero per lo Sviluppo Economico è in teoria d accordo a rinunciare a qualcosa, riconosce: lasciare le accise o l imposta sui titoli. Il rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico non ha risposto alla richiesta di Vedomosti. Col primo ministro abbiamo discusso di una totale esenzione fiscale, e il premier ha risposto: è una buona idea, bisognerà lavorarci su ricorda il co-presidente di Delovaya Rossia e del quartier generale del Fronte popolare pan russo Aleksandr Galushka. Ma ieri non si è riuscito a ricevere un commento da parte della portavoce del premier Natalia Timakova. Gli imprenditori individuali pagano attualmente tasse a regime particolare: sistema semplificato (6% sul ritorno o 15% sull utile); imposta unica sul reddito figurativo; IRPEF e IVA; brevetto. Il Ministero delle Finanze propone un alternativa all esenzione totale, una sorta di brevetto ma con costo pari a zero, assicura il funzionario. Anche se la proposta ufficiale da parte del ministero non è ancora stata fatta. Il brevetto si applica solo a una ristretta cerchia di imprenditori, non appoggeremo una tale agevolazione, dice Galushka. Possono acquistare un brevetto solo quelli Page: 5/6

6 che si occupano di business non commerciale, con tutt altro genere di servizi, produzione e lavori di riparazione. Autore: Margarita Papchenkova Taglio: Medio Traduzione: Chiara Stroppolo Page: 6/6