3.5 Funzioni d onda di un elettrone sottoposto a forze centrali z per gli atomi idrogenoidi si ottiene risolvendo l equazione di

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "3.5 Funzioni d onda di un elettrone sottoposto a forze centrali z per gli atomi idrogenoidi si ottiene risolvendo l equazione di"

Transcript

1 Corso di aurea in Fisica Corso di truttura dea Materia G. Rinaudo Gennaio Funzioni d onda di un eettrone sottoposto a forze centrai ψ x, y, z per gi atomi idrogenoidi si ottiene risovendo equazione di La funzione d onda ( ) chrödinger (3.3). L energia potenziae presente in que equazione, E p = Ze / r, corrisponde a una forza centrae. Possiamo aspettarci che e funzioni d onda di tutti i probemi con forze centrai (cioè probemi nei quai energia potenziae è funzione soo dea distanza e perciò ha a forma E p ( r) ) abbiano una certa somigianza. A causa dea simmetria sferica de energia potenziae, possiamo sempificare a discussione sui probemi con forze centrai usando e coordinate sferiche r, θ, φ (fig. 8). Fig. 8: Coordinate sferiche Fig. 9: Funzione d onda angoare per gi stati s (=0) i può dimostrare che a funzione d onda per un singoo eettrone in un campo centrae può essere scritta come prodotto di due fattori, uno che dipende daa distanza de eettrone da origine e un atro che dipende da orientazione de vettore r, data dagi angoi θ e φ. Così possiamo scrivere a funzione d onda come ψ r, θ, φ = R r Y θ, φ ( ) ( ) ( ) La parte radiae R(r) dipende daa forma particoare de energia potenziae E p (r) corrispondente aa forza che agisce su eettrone. A contrario a parte angoare Y(θ, φ) è indipendente daa forma particoare de energia potenziae E p (r) perché è una conseguenza dea simmetria sferica dea forza centrae. In atre paroe, e funzioni angoari Y(θ, φ) sono e stesse per tutti i probemi con forze centrai. Non anaizzeremo come ottenere e funzioni d onda, ma discuteremo e più importanti proprietà dee funzioni d onda. In un probema con forze centrai a parte angoare dea funzione d onda è determinata interamente da vaore de momento angoare L e daa sua componente ungo asse Z. de eettrone. I vaore de momento angoare è determinato da numero quantico e a componente ungo asse Z o orientazione è determinata da m. Per questa ragione e funzioni angoari corrispondenti a specifici 1

2 vaori di L e L z saranno indicate con Y ( θ, φ). I matematici chiamano queste funzioni armoniche sferiche. La tabea 4 fornisce e funzioni angoari m Y m per = 0, 1 e. Questa è a forma che si appica aa maggior parte dei probemi fisici. La tabea 5 fornisce e funzioni angoari in una forma più adatta aa discussione sui egami moecoari. Le funzioni presenti nea tabea 5 non appartengono a un particoare vaore di m, ma di m o m, e corrispondono a L e L z invece di L z. Tabea 4: Funzioni angoari corrispondenti a L e L z Tabea 5: Funzioni angoari corrispondenti a L e L z Nea tabea 5 possiamo osservare che per = 0 (o statis), unica funzione d onda è indipendente dagi angoi; cioè gi statis sono a simmetria sferica. i può notare ciò ne diagramma poare dea figura 9, dove i vaore dea funziones per ciascuna direzione (θ, φ ) è indicato daa unghezza de segmento che congiunge i punto con origine. I uogo di questi punti risuta essere una superficie sferica. Questo è un risutato comprensibie perché, se i momento angoare è zero, non c è 13

3 un orientazione preferita per orbita de eettrone: infatti a unghezza di tutti i segmenti vae 1 / 4π indipendentemente da vaore degi angoi θ e φ. Per = 1 (o statip), ci sono tre funzioni angoari, che rappresentano e tre possibii orientazioni de momento angoare o i tre vaori di m = 0, ± 1. La tabea 5 i chiama p x, p y e p z ed essi sono mostrati ne diagramma poare dea figura 10. Queste funzioni corrispondono a un moto priviegiato de eettrone attorno ad ogni asse coordinato, un risutato che è moto importante per descrivere i egame chimico. Fig. 10: Funzioni d onda angoari per statip (=1) Fig. 11: Funzioni d onda angoari per statid (=) Per = (o statid) ci sono cinque diverse funzioni angoari. La distribuzione angoare di questi stati è più compessa, come si può vedere dai diagrammi poari dea figura 11, che rappresenta e funzionid dea tabea 5. Per vaori maggiori di, a situazione diventa più compessa ancora. 14

4 Tabea 6: Funzioni d onda radiai degi atomi idrogenoidi Una proprietà importante dee funzioni angoari Y m è rappresentata da fatto che hanno parità uguae a (1). Cioè, per = 0,, 4,, interi pari, e funzioni Ym hanno o stesso vaore e segno in punti simmetrici rispetto a origine, e così sono funzioni pari, mentre per = 1, 3, 5,, interi dispari, e funzioni Y hanno o stesso vaore ma segni opposti in punti simmetrici rispetto m a origine e sono funzioni dispari. i può dimostrare che per e transizioni di dipoo eettrico gi stati iniziae e finae devono avere parità opposta, e perciò tai stati non possono avere o stesso vaore di. Per questo motivo i vaore = 0 è impossibie per queste transizioni, come abbiamo precedentemente indicato in reazione a eq. (3.17). r dipende da energia e da vaore de momento angoare, ma non daa sua orientazione. i può comprendere ciò osservando che a simmetria sferica di un campo centrae indica che a distribuzione radiae de moto de eettrone deve essere indipendente da orientazione de suo momento angoare; cioè deve essere indipendente da vaore di m. Questo è anaogo quantistico de risutato cassico che energia e i vaore de momento angoare determinano a dimensione de orbita. Perciò a funzione radiae dipende da numero quantico n associato a energia, e da, ma non da m. Così queste funzioni radiai sono scritte come R n (r), e e funzioni d onda compessive diventano La parte radiae R(r) dea funzione d onda ψ (, θ, φ) ( r θ, φ) = R ( r) Y ( θ φ ) ψ, nm, n m La tabea 6 fornisce e funzioni radiai corrispondenti ai primi tre ivei energetici degi atomi idrogenoidi. Queste funzioni sono mostrate in figura 1. La inea tratteggiata in ciascun caso indica i raggio cassico de orbita, in accordo con eq. (3.11). 15

5 Fig. 1: Funzioni d onda radiai de idrogeno per n = 1, e 3. L ordinata dee curve in ogni caso è 3/ r m 10 8 [ ( ) ] R n Fig. 13: Distribuzione di probabiità radiae ne idrogeno per n = 1, e 3. L ordinata in ogni caso è 1 r R r m [ ( ) ] n i può osservare che, sebbene sia più probabie trovare eettrone entro i raggio cassico de orbita, si può anche trovare a distanze maggiori. La probabiità di trovare eettrone entro un guscio sferico di raggi r e r dr, trascurando a sua posizione angoare, è proporzionae a r [R n (r)]. La figura 13 mostra queste probabiità. Un interessante particoarità, facimente apprezzabie osservando a figura 1, è data da fatto che e funzioni radiai per gi eettronis sono reativamente grandi per piccoi r. Diciamo che gi eettronis descrivono orbite penetranti che giungono moto vicino a nuceo. Gi eettronip sono meno penetranti, gi eettronid ancor meno e così via per vaori crescenti de momento angoare. Ciò è facimente comprensibie se si considera che (sia in meccanica cassica che in meccanica quantistica) i moto radiae dovuto a forze centrai corrisponde a un potenziae effettivo 16

6 L ( 1) h E p, eff = Ep ( r) = E ( r) p (3.19) mr mr dove E p (r) è energia potenziae dea forza centrae (i potenziae couombiano ne caso di un eettrone) e L /mr è detto potenziae centrifugo (cfr. esempio 3). Per gi statis abbiamo = 0 e non c è potenziae centrifugo, così E p,eff = E p. Perciò un eettrones, egato con energia negativa E, (fig 3.14a) cassicamente può muoversi tra O e A e perciò ha accesso a origine dee coordinate. La forma dea parte radiae dea funzione d onda deve essere come quea mostrata a fondo dea figura. (I numero di osciazioni dea funzione d onda dipende da energia.) Ma per atri vaori de momento angoare, a forma de potenziae effettivo è quea mostrata in fig. 14 (b). Perciò un eettrone di energia E cassicamente deve muoversi tra B e C (punti di inversione de moto cassico). Traduciamo ciò ne inguaggio dea meccanica quantistica dicendo che a funzione d onda deve decrescere moto rapidamente fuori dai imiti cassici de moto, e perciò deve essere moto piccoa vicino a origine. Maggiore è i momento angoare, più ontano a funzione d onda viene spinta via da origine e meno penetrante è orbita. Questa caratteristica de moto de eettrone si rifette in mote importanti proprietà de atomo. Per esempio, gi eettronis sono sensibii aa forma e aa struttura interna de nuceo, mentre gi eettroni con momento angoare maggiore sono moto meno sensibii. Fig. 14: Potenziae effettivo e funzione d onda radiae per = 0 e 0per un moto causato da forze centrai. 17

7 EEMPIO 3: anaisi de eq. di chrödinger per i moto dovuto a forze centrai L eq. di chrödinger ne caso di un moto con un energia potenziae E p (r) è: h m x y z ψ E ( r) ψ Eψ p = e ora passiamo dae coordinate cartesiane x, y, z ae coordinate sferiche r, θ, φ, questa equazione, dopo una unga manipoazione agebrica, diventa: h m r 1 r r r 1 1 senθ senθ θ θ sen θ φ ψ E ( r) ψ Eψ p = Ricordando espressione de operatore L in coordinate sferiche: 1 1 L = h senθ senθ θ θ sen θ φ eq. precedente si scrive come h L m r r r h r ψ E ( r) ψ Eψ p = = Y m e ammettiamo che m m e poniamo ψ R( r) ( θ, φ ) L Y = ( 1) h Y, eq. precedente diventa h d d ( 1) R E ( r) p R = ER m dr r dr r Questa è un eq. che contiene soo a parte radiae R(r) dea funzione d onda ψ. E consuetudine porre R(r)=u(r)/r, da cui: ( 1) h ) h d u E p u = Eu m dr mr Tavota questa è detta equazione di chrödinger radiae. Confrontandoa con eq. di chrödinger h d ψ unidimensionae Ep ( x) ψ = Eψ, deduciamo che i moto radiae è equivaente a un m dx moto unidimensionae dovuto a un energia potenziae effettiva data da eq. (3.19), cioè ( 1) h E p, eff = Ep ( r) mr ( 1) h I termine E p, cen = è un potenziae centrifugo perché a corrispondente forza mr F = Ep, cen / r è positiva e perciò è diretta in direzione uscente rispetto a origine. 18

8 Quando poniamo E p (r)=ze /r otteniamo un eq. differente che ammette come souzioni, per i moto dovuto a forze couombiane, e funzioni radiai date nea tabea 6. Per atre forme di energia potenziae, si otterranno funzioni radiai differenti. 3.7 Lo spin de eettrone Ricordiamo che a Terra, otre a suo moto orbitae attorno a oe, effettua un moto rotazionae attorno a suo asse. Perciò i momento angoare totae dea Terra è i vettore somma de suo momento angoare orbitae e de suo momento angoare di rotazione. Anaogamente possiamo ipotizzare che in un atomo un eettrone egato ruoti su se stesso. Tuttavia non possiamo descrivere eettrone come una particea sferica ruotante perché non conosciamo a sua struttura interna. Quindi non possiamo cacoare i momento angoare di rotazione de eettrone neo stesso modo in cui cacoiamo i momento angoare di rotazione dea Terra in termini de suo raggio e dea sua veocità angoare. L idea deo spin de eettrone fu proposta per a prima vota ne 196 da G. Uhenbeck e. Goudsmit per spiegare certe caratteristiche degi spettri degi atomi con un eettrone. e è i momento angoare di spin di un eettrone e L è i momento angoare orbitae, i momento angoare totae è J = L. Per dati vaori di L e, i vaore di J dipende daa oro orientazione reativa, e possiamo aspettarci che questo si rifetta in certe proprietà atomiche, come reamente avviene in questo caso. L esistenza deo spin de eettrone è confermata da evidenza sperimentae. Per esempio, o spin de eettrone si manifesta in modo diretto ne esperimento di terngerach, effettuato per a prima vota ne 194. Poiché eettrone è una particea carica, o spin de eettrone dovrebbe risutare in un intrinseco momento di dipoo magnetico o di spin M s de eettrone. e eettrone potesse essere descritto come un corpo rigido carico ruotante, a reazione tra M s e sarebbe a stessa di quea tra M L e L, in accordo con eq. (3.17). Tuttavia non è così e dobbiamo scrivere e M s = g s m dove g s è chiamato rapporto giromagnetico de eettrone. I vaore sperimentae per g s è.004. Per a maggior parte degi scopi pratici, si può porre g s =. I momento di dipoo magnetico totae di un eettrone orbitante e ruotante è perciò e M = M L M = ( L g s) me e, naturamente, dipende non soo da intensità di L e ma anche dae oro orientazioni reative. upponiamo ora che un fascio di atomi idrogenoidi sia passato attraverso un campo magnetico non omogeneo, come mostrato in figura 18. L effetto di un campo magnetico di questo tipo su un dipoo magnetico è di esercitare una forza a cui direzione e intensità dipende da orientazione reativa de campo magnetico e de dipoo magnetico. Per esempio, se i dipoo magnetico è orientato paraeamente a campo magnetico, tende a muoversi nea direzione nea quae i campo magnetico aumenta, mentre se i dipoo magnetico è orientato in verso antiparaeo a campo magnetico, si muoverà nea direzione in cui i campo magnetico diminuisce. e 19

9 Fig. 18: L esperimento di tern e Gerach Ne esperimento di tern e Gerach i campo magnetico non omogeneo è prodotto dando ae superfici dei poi a forma mostrata in figura 18. I campo magnetico aumenta in intensità nea direzione N. e gi atomi idrogenoidi sono ne oro stato fondamentae, i momento angoare orbitae de eettrone è zero (statos o = 0) e i momento magnetico totae è dovuto ao spin. Perciò i fascio atomico sarà deviato da campo magnetico, in funzione de orientazione di M s, o, in modo equivaente, de orientazione di. I risutato de esperimento è che i fascio atomico viene diviso in due da campo magnetico non omogeneo. Questo mostra che o spin de eettrone può avere soo due orientazioni reativamente a campo magnetico: o paraea o antiparaea Poiché, in accordo con a nostra discussione nea sezione 3.4, i numero di orientazioni di un vettore momento angoare reativamente a un asse Z fissato è g = 1, ne caso deo spin abbiamo i vaore g = o =1/. Indicando i numero quantico di spin con s invece di e i numero quantico corrispondente aa componente z con m s, abbiamo aora che s = ½ e m s = ± 1/. Quindi = s s z = m s h 3 ( 1) h = h 4 m s 1 = ± 1 s =, (3.34) Gi unici due vaori permessi di m s ( che sono 1/ e 1/), corrispondenti ae due possibii orientazioni di, sono mostrati in figura 19. Per brevità, sono detti spin up e spin down, sebbene in reatà o spin non sia mai paraeo o antiparaeo a asse Z. Fig 19: Possibii orientazioni deo spin reativamente a asse Z 0

10 Indicheremo a funzione d onda associata aa componente z deo spin con di χ ms non ci interessa; e sue proprietà principai sono: χ 3 h 4 = m m s = χ m s z ms s ms χ hχ χ ms. La forma esatta Quache vota si usa, invece di χ m, a notazione χ s e χ, corrispondenti rispettivamente a m s =1/ e m s = 1/. Aora a funzione d onda competa di un eettrone che si muove in un campo centrae è ψ = R r Y θ, φ χ (3.35) nm m s n ( ) m ( ) ms Da osservazione de eq. (3.35) deduciamo che, per descrivere competamente o stato di un eettrone in un campo centrae, sono necessari quattro numeri quantici: n,, m e m s. Le proprietà deo spin de eettrone, descritte dae eq. (3.34), non possono essere spiegate con nessun modeo cassico de eettrone. Tuttavia possiamo spiegare teoricamente unendo e idee dea meccanica quantistica con i principio di reatività. Questo fu fatto da Dirac intorno a 198, ma qui non discuteremo a sua anaisi. Quando atomo è in uno stato ne quae 0, a separazione prodotta da campo magnetico dipende da momento magnetici totae, o è a stessa cosa da momento angoare totae J=L. Perciò esperimento di terngerach può essere usato per determinare i momento angoare totae deo stato di un atomo. 3.8 omma di momenti angoari Nea sezione precedente abbiamo visto che i momento angoare risutante J di un eettrone in un atomo idrogenoide è dato daa somma de momento angoare orbitae L e de momento angoare di spin ; cioè J=L. E importante esaminare i possibii vaori di J secondo a meccanica quantistica. Per far si che a nostra anaisi sia appicabie in generae, supponiamo di avere due momenti angoari, indicati con J 1 e J che possono, per esempio, corrispondere a momento angoare orbitae di un eettrone e a suo spin (come abbiamo considerato nea sezione precedente), o i momento angoare di due eettroni in un atomo (un caso che considereremo ne seguito). Aora J 1 = j1( j1 1) h, J 1z = m 1 h, J = j ( j 1) h, J z = m h. i può mostrare che ne caso più generae j 1 e j possono essere sia interi sia semiinteri; cioè possono vaere 0, ½, 1, 3/,, Come è stato spiegato precedentemente i momenti angoari orbitai possono essere soo interi. e J=J 1 J è i momento angoare risutante, così che J z =J 1z J z aora J = j( j 1) h, mh J z =, m = ± j, ± ( j 1),... (3.36) con m=m 1 m. Ma poiché J 1 e J possono avere orientazioni reative diverse, ci sono moti vaori possibii di J. Così troviamo che i numero quantico j decresce in passi unitari da j 1 j a j 1 j, così può assumere soo i vaori j= j 1 j, j 1 j 1, j 1 j,, j 1 j I primo vaore corrisponde a J 1 e J paraei e utimo vaore ai due momenti angoari antiparaei. I successivi vaori di j differiscono per un unità e se j j1, i numero totae di possibiità è j 1. 1

11 Fig. 0: Possibii orientazioni reative di L e, quando = Per esempio, se j =1/, i possibii vaori di j sono j 1 1/ e j 1 1/ corrispondenti ae orientazioni paraea e antiparaea. Perciò, ne caso di un eettrone, se J 1 =L e J = abbiamo che i possibii vaori de momento angoare totae J sono j = ±1/. Queste due situazioni sono iustrate nea figura 0 per =. Quindi abbiamo che o spin de eettrone può avere soo due possibii orientazioni reative a momento angoare orbitae Quando =0 (o statis) soo j=1/ è possibie. Indicando i vaore di j con un pedice, gi stati possibii di un eettrone in un campo centrae sono indicati come mostrato nea tabea 7. Tabea 7: Designazione degi stati eettronici. Un atro esempio: se j =1 e j 1 1, aora j= j 1 1, j, o j 1 1. i può mostrare che in una transizione di dipoo eettrico i fotone porta un momento angoare corrispondente a un vaore di j uguae a 1. Aora se j 1 si riferisce a momento angoare orbitae di un eettrone e j =1 a queo de fotone, i vaori permessi de momento angoare orbitae di un eettrone dopo aver emesso o assorbito i fotone sono 1,, e 1 corrispondenti a = ± 1,0. Come abbiamo già detto precedentemente, =0 viene escuso per considerazioni sua parità.

4. determinare un sistema di vettori applicati, equivalente a quello proposto, formato da due vettori, di cui uno applicato in Q (1, 0, 1).

4. determinare un sistema di vettori applicati, equivalente a quello proposto, formato da due vettori, di cui uno applicato in Q (1, 0, 1). 1 Università di Pavia Facotà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriae Correzione prova scritta Esame di Fisica Matematica 18 gennaio 212 1. Determinare, per i seguente sistema di vettori

Dettagli

IL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER

IL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER IL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER I periodo dee osciazioni de pendoo sempice è dato daa formua: T 0 = π g Questa reazione è vaida per e piccoe osciazioni, quando, cioè, si può assimiare i seno de'angoo massimo

Dettagli

Compito scritto di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo 24 Giugno 2004

Compito scritto di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo 24 Giugno 2004 Compito scritto di Eettricità e Magnetismo ed Eettromagnetismo 4 Giugno 4 ecupero I (II) esonero di Eettromagnetismo: esercizio C (D) in due ore Prova scritta di Eettricità e Magnetismo: esercizi A e B

Dettagli

1. Determinare il trinomio invariante del seguente sistema di vettori applicati:

1. Determinare il trinomio invariante del seguente sistema di vettori applicati: Università di Pavia Facotà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Edie/Architettura Correzione prova scritta Esame di Meccanica Razionae 13 febbraio 212 1. Determinare i trinomio invariante de seguente

Dettagli

GLI ORBITALI ATOMICI

GLI ORBITALI ATOMICI GLI ORBITALI ATOMICI Orbitali atomici e loro rappresentazione Le funzioni d onda Ψ n che derivano dalla risoluzione dell equazione d onda e descrivono il moto degli elettroni nell atomo si dicono orbitali

Dettagli

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi.

La risposta numerica deve essere scritta nell apposito riquadro e giustificata accludendo i calcoli relativi. orso di Laurea in Matematica Prova scritta di Fisica Prof. E. Santovetti) 8 gennaio 016 Nome: La risposta numerica deve essere scritta ne apposito riquadro e giustificata accudendo i cacoi reativi. Probema

Dettagli

La statistica descrittiva

La statistica descrittiva MATEMATICAperTUTTI Dee seguenti indagine statistiche individua a popoazione, i carattere oggetto di studio e e possibii modaità di tae carattere. 1 ESERCIZIO SVOLTO Indagine: utiizzo de tempo ibero da

Dettagli

Università di Pisa. Esame di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI I Corso di Laurea in Ingegneria Civile, Ambientale e Edile

Università di Pisa. Esame di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI I Corso di Laurea in Ingegneria Civile, Ambientale e Edile Università di Pisa Esame di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI I Corso di Laurea in Ingegneria Civie, Ambientae e Edie Esame di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI - Parte I Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziae Corso

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica I

FM210 - Fisica Matematica I Corso di aurea in Matematica - Anno Accademico 203/4 FM20 - Fisica Matematica I Secondo appeo scritto [7-2-204]. (0 punti. Si consideri i sistema ineare { ẋ = 3x + ( + αy + ẏ = αx + 2y con α R.. Si discuta

Dettagli

Soluzione della prova scritta di Fisica 1 del 10/09/2013. Figura 1: Quesito 1

Soluzione della prova scritta di Fisica 1 del 10/09/2013. Figura 1: Quesito 1 Souzione dea prova scritta di Fisica de 0/09/0 Quesito ) O M, L m v 0 Figura : Quesito Durante urto tra proiettie e sbarra non si conserva a quantità di moto a causa dee presenza dee reazioni vincoari

Dettagli

POTENZIALI RETTANGOLARI SFERICI

POTENZIALI RETTANGOLARI SFERICI 7/3 POTENZIALI RETTANGOLARI SFERICI bozza 06/07 POTENZIALI RETTANGOLARI SFERICI Buca di potenziae V b r V 0 Stati egati: V 0 < E < 0 k = ħ me + V0, κ = ħ m E, e souzioni de equazione radiae nea regione

Dettagli

Le affinità. Una affinità è una corrispondenza biunivoca fra i punti di un piano che ha come invarianti l allineamento dei punti e il parallelismo.

Le affinità. Una affinità è una corrispondenza biunivoca fra i punti di un piano che ha come invarianti l allineamento dei punti e il parallelismo. A Le affinità Trasazioni, simmetrie assiai o centrai, omotetie e diatazioni, di cui abbiamo già fatto argo uso neo studio dea geometria anaitica, insieme ad atre trasformazioni quai e rotazioni, sono egate

Dettagli

1) Scrivere le espressioni lagrangiane delle energie cinetica e potenziale e usarle per scrivere le equazioni di Lagrange per il sistema.

1) Scrivere le espressioni lagrangiane delle energie cinetica e potenziale e usarle per scrivere le equazioni di Lagrange per il sistema. 7 si può discutere come quea di un pendoo sempice con punto di equiibrio stabie ϕ e α quando δ < e come quea di un pendoo inverso cioè con a gravità verso ato invece che verso i basso e punto di equiibrio

Dettagli

Lezione 2 Equazioni famose

Lezione 2 Equazioni famose Moduo 7 U.D. Lez. Laura Citrini - Matematica de continuo Lezione Equazioni amose Matematica de continuo Moduo 7 - Funzioni di più variabii Unità didattica 4 Equazioni dierenziai Laura Citrini Università

Dettagli

CORSO DI ISTITUZIONI DI ECONOMIA II MICROECONOMIA

CORSO DI ISTITUZIONI DI ECONOMIA II MICROECONOMIA ORSO DI ISTITUZIONI DI EONOMIA II MIROEONOMIA ESERITAZIONE N- SOLUZIONI Esercizio Un individuo dispone di dotazioni di due beni: e a) Dati i prezzi p e p, scrivete i vincoo di biancio de individuo, indicando

Dettagli

Momento angolare. Capitolo Momento angolare orbitale

Momento angolare. Capitolo Momento angolare orbitale Capitoo Momento angoare Obiettivo di questo capitoo è queo di ricavare gi autovaori e gi autostati de momento angoare utiizzando un approccio agebrico a partire dae reazioni di commutazione Lx, L y i Lz,

Dettagli

Esercizi e problemi sugli atomi idrogenoidi

Esercizi e problemi sugli atomi idrogenoidi Esecizi e pobemi sugi atomi idogenoidi Coso di Lauea in Fisica Coso di Stuttua dea Mateia G. Rinaudo - a.a.00/0 * Esecizio : Potenziai, ivei enegetici e funzioni d onda adiai de eettone in un potenziae

Dettagli

LIMITI E CONTINUITA. 1. Sul concetto di limite

LIMITI E CONTINUITA. 1. Sul concetto di limite LIMITI E CONTINUITA. Su concetto di imite I concetto di imite nasce da esigenza di conoscere i comportamento di una funzione agi estremi de suo insieme di definizione D. Quaora esso sia costituito da unione

Dettagli

þ k Þy ¼ ð 1 3k Þx 2 þ 21 k

þ k Þy ¼ ð 1 3k Þx 2 þ 21 k A I fasci di paraboe Come equazione di un fascio di rette è a combinazione ineare di due particoari rette, e sue generatrici, anche un fascio di paraboe è a combinazione ineare di due particoari di esse.

Dettagli

kx 1 cos 2 ax 3 kx 2 cos 2 ax 3 ak 2 (x2 1 + x2 2 ) sin 2ax 3

kx 1 cos 2 ax 3 kx 2 cos 2 ax 3 ak 2 (x2 1 + x2 2 ) sin 2ax 3 1 Souzioni Tutorato 1 1/3/17) Esercizio 1 Si consideri a forza posizionae F : R 3 R 3 definita come segue: Fx) = kx 1 cos ax 3 kx cos ax 3, ak x 1 + x ) sin ax 3 dove k e a sono parametri positivi. Si

Dettagli

Modelli di secondo grado

Modelli di secondo grado MATEMATICAperTUTTI ESERCIZIO SVOLTO Le equazioni di secondo grado incompete. Un equazione di secondo grado si può sempre scrivere nea sua forma normae ax þ bx þ c 0 dove a, b, c sono numeri reai con a

Dettagli

x -x-2 =3 x 2 x-2 lim

x -x-2 =3 x 2 x-2 lim G Limiti G Introduzione Si è visto, cacoando i dominio dee funzioni, che per certi vaori dea non è possibie cacoare i vaore dea Cò che ci si propone in questo capitoo è capire come si comporta a assegnando

Dettagli

Risoluzione di una trave iperstatica soggetta a cedimento vincolare col metodo delle forze

Risoluzione di una trave iperstatica soggetta a cedimento vincolare col metodo delle forze Risouzione di una trave iperstatica soggetta a cedimento vincoare co metodo dee forze Compemento aa ezione 44/: Cedimenti vincoari e distorsioni termiche Per a trave in figura, determinare () i diagrammi

Dettagli

Comune ordine di riempimento degli orbitali di un atomo

Comune ordine di riempimento degli orbitali di un atomo Comune ordine di riempimento degli orbitali di un atomo Le energie relative sono diverse per differenti elementi ma si possono notare le seguenti caratteristiche: (1) La maggior differenza di energia si

Dettagli

Si supponga ora che, con le stesse condizioni iniziali, l urto avvenga elasticamente. Calcolare in questo caso:

Si supponga ora che, con le stesse condizioni iniziali, l urto avvenga elasticamente. Calcolare in questo caso: 1 Esercizio (tratto da Probema 8.21 de Mazzodi 2) Un asta rigida di sezione trascurabie, unga = 1 m e di massa M = 12 Kg è imperniata ne centro ed è ibera di ruotare in un piano orizzontae xy. Contro un

Dettagli

l B 1. la velocità angolare dell asta un istante prima dell urto; 2. la velocità v 0 ; 3. l energia cinetica dissipata nell urto;

l B 1. la velocità angolare dell asta un istante prima dell urto; 2. la velocità v 0 ; 3. l energia cinetica dissipata nell urto; 1 Esercizio (tratto da Probema 8.29 de Mazzodi 2) Un asta di unghezza 1.2 m e massa M 0.5 Kg è incernierata ne suo estremo A ad un perno fisso e può osciare senza attrito in un piano verticae. A istante

Dettagli

La scala logaritmica

La scala logaritmica La scaa ogaritmica Obiettivi utiizzare coordinate ogaritmiche e semiogaritmiche 1. COORDINATE LOGARITMICHE Se un numero k eá maggiore di 10, i suo ogaritmo in base 10 eá moto piuá piccoo de numero stesso:

Dettagli

Due incognite ipertstatiche con cedimento elastico lineare sul vincolo

Due incognite ipertstatiche con cedimento elastico lineare sul vincolo Dott. Ing aoo Serafini Cic per tutti gi appunti (AUTOAZIONE TRATTAENTI TERICI ACCIAIO SCIENZA dee COSTRUZIONI ) e-mai per suggerimenti Due incognite ipertstatiche con cedimento eastico ineare su vincoo

Dettagli

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 19 L equazione di Schrodinger L atomo di idrogeno Orbitali atomici 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Dai modelli primitivi alla meccanica quantistica

Dettagli

1) In una certa regione di spazio sono presenti i due campi vettoriali. - caso A: E 1 = A z 2 i + B y j + A x 2 Æ

1) In una certa regione di spazio sono presenti i due campi vettoriali. - caso A: E 1 = A z 2 i + B y j + A x 2 Æ ) In una certa regione di spazio sono presenti i due campi vettoriai Æ - caso A: E = A z 2 i + B y j + A x 2 Æ k e E 2 = B x i + A x y j + C x y z k, dove A, B e C sono costanti. Æ - caso B: E = B y 2

Dettagli

Sfruttando le considerazioni appena fatte come misureresti il coefficiente di attrito statico μ s?

Sfruttando le considerazioni appena fatte come misureresti il coefficiente di attrito statico μ s? MISURA DEL COEFFICIENTE DI ATTRITO STATICO Materiae occorrente: piano incinato monete Nota a unghezza de piano, qua è a reazione che sussiste fra i coefficiente di attrito statico μ s e a configurazione

Dettagli

( ) ( ) ESEMPI. lim. Attribuendo ad x dei valori minori di x 0 (ad es. 0,999,...,0,5) si nota che la

( ) ( ) ESEMPI. lim. Attribuendo ad x dei valori minori di x 0 (ad es. 0,999,...,0,5) si nota che la . Limiti di una funzione LIMITI DI UNA FUNZIONE Per ottenere un informazione competa su di una funzione occorrerebbe cacoare tutti i vaori dea funzione per ogni vaore di, ma ciò è impossibie perché tai

Dettagli

Esercitazione 4 - Forze distribuite

Esercitazione 4 - Forze distribuite Università degi Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria essie orso di Eementi di eccanica Esercitazione 4 - Forze distribuite Esercizio n. acoare e reazioni vincoari e e azioni interne per asta di

Dettagli

Scrittura delle equazioni del moto di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Scrittura delle equazioni del moto di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Scrittura dee equazioni de moto di un sistema ineare viscoso a più gradi di ibertà Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 1 Matrice di rigidezza Teoricamente, i coefficienti dea matrice di rigidezza

Dettagli

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein) L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA POSTULATO DI DE BROGLIÈ Se alla luce, che è un fenomeno ondulatorio, sono associate anche le caratteristiche corpuscolari della materia

Dettagli

Effetto Stark (1) H 0 nlm > = E n nlm > (4) Ricordiamo che. E n = me4 2 h 2 n 2 = E 1

Effetto Stark (1) H 0 nlm > = E n nlm > (4) Ricordiamo che. E n = me4 2 h 2 n 2 = E 1 Effetto Stark Studiamo l equazione di Schrödinger per l atomo di idrogeno in presenza di un campo elettrico costante e diretto lungo l asse z, E = E k. La hamiltoniana di Schrödinger per l atomo di idrogeno

Dettagli

4^C - FISICA compito n b. Determina modulo, direzione e verso del campo elettrico nel centro del quadrato.

4^C - FISICA compito n b. Determina modulo, direzione e verso del campo elettrico nel centro del quadrato. 4^C - FISICA compito n 1-2017-18 1. Ai vertici di un quadrato di ato sono disposte quattro cariche, come +q - q 4 3 indicato in figura. a. Determina moduo, direzione e verso dea forza agente sua carica

Dettagli

La Teoria dell Atomo di Bohr Modello di Bohr dell atomo di idrogeno:

La Teoria dell Atomo di Bohr Modello di Bohr dell atomo di idrogeno: La Teoria dell Atomo di Bohr Modello di Bohr dell atomo di idrogeno: Vedi documento Atomo di Bohr.pdf sul materiale didattico per la derivazione di queste equazioni Livelli Energetici dell Atomo di Idrogeno

Dettagli

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU)

Corso Integrato: Matematica e Statistica. Corso di Matematica (6 CFU) Corso di Laurea in Scienze e Tecnoogie Agrarie Corso Integrato: Matematica e Statistica Moduo: Matematica (6 CFU) (4 CFU Lezioni +2 CFU Esercitazioni) Corso di Laurea in Tutea e Gestione de territorio

Dettagli

ATOMI MONOELETTRONICI

ATOMI MONOELETTRONICI ATOMI MONOELETTRONICI L equazione di Schrödinger per gli atomi contenenti un solo elettrone (atomo di idrogeno, ioni He +, Li 2+ ) può essere risolta in maniera esatta e le soluzioni ottenute permettono

Dettagli

Esercitazione 7 del corso di Statistica 2

Esercitazione 7 del corso di Statistica 2 Esercitazione 7 de corso di Statistica Prof. Domenico Vistocco Dott.ssa Paoa Costantini 9 Giugno 008 Esercizio La distribuzione dei pesi dei pesi pacchetti per confezionare per confezionare e caramee,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA SCUOLA POLITECNICA FISICA GENERALE I

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA SCUOLA POLITECNICA FISICA GENERALE I UNVERSTA DEGL STUD D GENOVA SCUOLA POLTECNCA FSCA GENERALE - Sede di Spezia Prova A de 12/07/2017 Mostrare i passaggi principai con acune frasi di spiegazione eggibii, i risutati numerici finai in unità

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Dipartimento di Farmacia 1 Il comportamento ondulatorio della materia 2 1 Il comportamento ondulatorio della materia La diffrazione

Dettagli

Figura 1.1. La struttura illustrata in figura risulta essere, dall analisi cinematica, una struttura due volte iperstatica a nodi spostabili.

Figura 1.1. La struttura illustrata in figura risulta essere, dall analisi cinematica, una struttura due volte iperstatica a nodi spostabili. TEMI ESAME Esercizio 1 Tema d esame de 1/09/1998 Si consideri a struttura iustrata in figura, con EJ costante. I vaore de azione concentrata F è pari a: Figura 1.1 1 F p 4 La struttura iustrata in figura

Dettagli

Le equazioni e le disequazioni lineari

Le equazioni e le disequazioni lineari MATEMATICAperTUTTI Le equazioni e e disequazioni ineari Le equazioni ineari ESERCIZIO SVOLTO Le equazioni. Chiamiamo equazione ad una incognita un uguagianza fra due espressioni agebriche di cui ameno

Dettagli

ROTAZIONI DEGLI ESTREMI DI UNA TRAVE PRISMATICA APPOGGIATA ALLE ESTREMITÁ E SOGGETTA AD UN CARICO VERTICALE

ROTAZIONI DEGLI ESTREMI DI UNA TRAVE PRISMATICA APPOGGIATA ALLE ESTREMITÁ E SOGGETTA AD UN CARICO VERTICALE M. G. USTO ROTZIONI DEGLI ESTREMI DI UN TRVE PRISMTIC PPOGGIT LLE ESTREMITÁ E SOGGETT D UN CRICO VERTICLE CSO DEI CRICHI TRINGOLRE, UNIFORME E CONCENTRTO mgbstudio.net PGIN INTENZIONLMENTE VUOT SOMMRIO

Dettagli

Nell'atomo l'energia dell'elettrone varia per quantità discrete (quanti).

Nell'atomo l'energia dell'elettrone varia per quantità discrete (quanti). 4. ORBITALI ATOMICI Energia degli orbitali atomici Nell'atomo l'energia dell'elettrone varia per quantità discrete (quanti). Il diagramma energetico dell'atomo di idrogeno: i livelli (individuati da n)

Dettagli

Non c è alcuna possibilità che gli uomini un giorno accedano all energia. Robert Millikan Premio Nobel per la Fisica 1923

Non c è alcuna possibilità che gli uomini un giorno accedano all energia. Robert Millikan Premio Nobel per la Fisica 1923 Capitolo 3 Atomi Non c è alcuna possibilità che gli uomini un giorno accedano all energia atomica. Robert Millikan Premio Nobel per la Fisica 1923 3.1 Potenziali a simmetria sferica In problemi a simmetria

Dettagli

OPERAZIONI SU SPAZI DI HILBERT. Nel seguito introdurremo i concetti di prodotto diretto e somma diretta di due spazi di Hilbert.

OPERAZIONI SU SPAZI DI HILBERT. Nel seguito introdurremo i concetti di prodotto diretto e somma diretta di due spazi di Hilbert. 2/7 OPERAZIONI SU SPAZI DI HILBERT 08/09 1 OPERAZIONI SU SPAZI DI HILBERT Dati due spazi di Hibert H (1) e H (2) si possono definire su di essi operazioni i cui risutato è un nuovo spazio di Hibert H che

Dettagli

Esempio di risoluzione di struttura iperstatica col metodo delle forze. Complemento alla lezione 42/50: Il metodo delle forze I

Esempio di risoluzione di struttura iperstatica col metodo delle forze. Complemento alla lezione 42/50: Il metodo delle forze I Esempio di risouione di struttura iperstatica co metodo dee fore ompemento aa eione 4/50: I metodo dee fore I Per a struttura sotto riportata, cacoare i diagrammi dee caratteristiche dea soecitaione interna.

Dettagli

SECONDA PROVA SCRITTA ESEMPIO MINISTERIALE DICEMBRE Tema di MATEMATICA FISICA QUESTIONARIO Q 1

SECONDA PROVA SCRITTA ESEMPIO MINISTERIALE DICEMBRE Tema di MATEMATICA FISICA QUESTIONARIO Q 1 www.matefiia.it SECONDA PROVA SCRITTA ESEMPIO MINISTERIALE DICEMBRE 018 Tema di MATEMATICA FISICA QUESTIONARIO Q 1 Indichiamo con y a distanza da origine dea barretta e con dy o spazio percorso daa barretta

Dettagli

Linguistica Computazionale

Linguistica Computazionale Linguistica Computazionae 14 novembre 2017 Incertezza e informazione Le probabiità servono per modeare fenomeni e sistemi i cui esito è incerto (fenomeni aeatori) L entropia è una misura de incertezza

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame - 09-016 Esercizio 1. I sistema in figura, posto ne piano verticae, è costituito da un disco di raggio R, massa M e momento d inerzia baricentrico J che rotoa

Dettagli

LE POTENZE DEI NUMERI

LE POTENZE DEI NUMERI ARITMETICA LE POTENZE DEI NUMERI PREREQUISITI conoscere e proprietaá dee quattro operazioni svogere cacoi a mente ed in coonna con e quattro operazioni risovere espressioni con e quattro operazioni distinguere

Dettagli

L EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTICA

L EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTICA http://www.itimarconi.ct.it/sezioni/didatticaonine/edie/ostruzioni/linea%0eastic... Pagina di 06/0/006 L EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTIA. BREVI RIHIAMI SULLA TEORIA DELLE TRAVI INFLESSE Si

Dettagli

LA SOLUZIONE DELL EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER IN PRESENZA DI UN POTENZIALE

LA SOLUZIONE DELL EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER IN PRESENZA DI UN POTENZIALE 3/6 L OPERATORE H E L ENERGIA 09/10 1 LA SOLUZIONE DELL EQUAZIONE DI SCHRÖDINGER IN PRESENZA DI UN POTENZIALE Consideriamo una particea che si muova in un potenziae indipendente da tempo V (x). L equazione

Dettagli

Esercitazione 7 del corso di Statistica 2

Esercitazione 7 del corso di Statistica 2 Esercitazione 7 de corso di Statistica Dott.ssa Paoa Costantini 0 Marzo 009 Esercizio a distribuzione dei pesi dei pesi pacchetti per confezionare per confezionare e caramee, in grammi, prodotti da un

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali Unità 4: Cinematica ed equilibrio del corpo rigido

Comportamento meccanico dei materiali Unità 4: Cinematica ed equilibrio del corpo rigido omportamento meccanico dei materiai Unità 4: inematica ed equiibrio de corpo rigido Definizioni Gradi di ibertà Numero minimo di coordinate con e quai è possibie definire in modo non ambiguo a posizione

Dettagli

Meccanica quantistica (5)

Meccanica quantistica (5) Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (

Dettagli

Aspetti importanti da conoscere con sicurezza: - numeri quantici e livelli energetici. - funzione d onda e distribuzione spaziale

Aspetti importanti da conoscere con sicurezza: - numeri quantici e livelli energetici. - funzione d onda e distribuzione spaziale Atomi idogenoidi: Potenziae: Ze E p Aspetti impotanti da conoscee con sicuezza: - numei quantici e ivei enegetici - funzione d onda e distibuzione spaziae - eccitazione e tansizioni temiche e adiative

Dettagli

1 3 STRUTTURA ATOMICA

1 3 STRUTTURA ATOMICA 1 3 STRUTTURA ATOMICA COME SI SPIEGA LA STRUTTURA DELL ATOMO? Secondo il modello atomico di Rutherford e sulla base della fisica classica, gli elettroni dovrebbero collassare sul nucleo per effetto delle

Dettagli

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura. ca descrivere la struttura dell atomo, la tavola periodica e le sue caratteristiche per spiegare le differenze tra i vari tipi di legami, descrivendoli e interpretandoli alla luce degli elettroni di valenza

Dettagli

Il piano cartesiano, la retta e le funzioni di proporzionalità

Il piano cartesiano, la retta e le funzioni di proporzionalità MATEMATICAperTUTTI I piano cartesiano, a retta e e funzioni di proporzionaità ESERCIZIO SVOLTO I piano cartesiano. Per fissare un sistema di riferimento ne piano si considerano due rette orientate fra

Dettagli

Modello atomico ad orbitali e numeri quantici

Modello atomico ad orbitali e numeri quantici Modello atomico ad orbitali e numeri quantici Il modello atomico di Bohr permette di scrivere correttamente la configurazione elettronica di un atomo ma ha dei limiti che sono stati superati con l introduzione

Dettagli

Le funzioni goniometriche

Le funzioni goniometriche CAPITOLO 1 MATEMATICA PER LA FISICA Le funzioni goniometriche Obiettivi definire e funzioni goniometriche fondamentai in riferimento ai triangoi rettangoi e aa circonferenza goniometrica risovere triangoi

Dettagli

Risoluzione di un telaio iperstatico col metodo degli spostamenti. Complemento alla lezione 48/50: Il metodo degli spostamenti

Risoluzione di un telaio iperstatico col metodo degli spostamenti. Complemento alla lezione 48/50: Il metodo degli spostamenti Risouzione di un teaio iperstatico co metodo degi spostamenti ompemento aa ezione 48/50: I metodo degi spostamenti La struttura in figura è soggetta ad una forza concentrata F a metà de traverso. I teaio

Dettagli

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI

DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI DINAMICA DI SISTEMI AEROSPAZIALI Tema d esame 18 febbraio 2014 v, a A g F t P O M, J G f s G R, J P Esercizio 1 I sistema in figura, posto ne piano verticae, è costituito daa trave AG, a cui estremo è

Dettagli

Scopo dell esperienza: verificare le leggi del pendolo e la validità dell approssimazione delle piccole oscillazioni.

Scopo dell esperienza: verificare le leggi del pendolo e la validità dell approssimazione delle piccole oscillazioni. Moto di un pendoo, soggetto a smorzamento. Scopo de esperienza: verificare e eggi de pendoo e a vaidità de approssimazione dee piccoe osciazioni. Un pendoo sempice è costituito da una massa puntiforme

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI ROMA TRE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI ROMA TRE UNIVESITA' DEGLI STUDI OMA TE POVA SCITTA DI ELETTOMAGNETISMO II 7//3 ) Un condensatore piano, con armature di superficie S cm, è riempito da due astre di dieettrico, di spessore d mm e d 3mm, e di costante

Dettagli

Programma della I parte

Programma della I parte Programma della I parte Cenni alla meccanica quantistica: il modello dell atomo Dall atomo ai cristalli: statistica di Fermi-Dirac il modello a bande di energia popolazione delle bande livello di Fermi

Dettagli

GLI ORBITALI ATOMICI

GLI ORBITALI ATOMICI GLI ORBITALI ATOMICI I numeri quantici Le funzioni d onda Ψ n, soluzioni dell equazione d onda, sono caratterizzate da certe combinazioni di numeri quantici: n, l, m l, m s n = numero quantico principale,

Dettagli

LA STRUTTURA ELETTRONICA DEGLI ATOMI

LA STRUTTURA ELETTRONICA DEGLI ATOMI LA STRUTTURA ELETTRONICA DEGLI ATOMI 127 Possiamo trattare insieme l atomo di idrogeno e gli atomi idrogenoidi He +, Li 2+, ecc., in quanto differiscono l uno dall altro solo per la carica nucleare. Protone

Dettagli

VI. POLINOMI ORTOGONALI

VI. POLINOMI ORTOGONALI V. POLNOM ORTOGONAL 1 Definizioni e Risutati Generai Sia un intervao dea retta reae, sia imitato sia non imitato. Sia ρ(x) una funzione non negativa e misurabie su tae che ρ(x) < + e ρ(x) > 0 quasi ovunque.

Dettagli

Atomi idrogenoidi: descrizione classica

Atomi idrogenoidi: descrizione classica Atomi idogenoidi: descizione cassica Potenziae: Ze E p Costanti de moto: - enegia totae EE cin +E p - momento angoae moduo - diezione de momento angoae L L p sono pemessi tutti i vaoi di E e a paità di

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. L atomo di Bohr 3. Il modello atomico

Dettagli

L atomo di idrogeno (1) H T = p2 1 2m 1. + p2 2 2m 2. + V ( r 1 r 2 ) (2) Definiamo le nuove variabili: 1. La massa totale M M = m 1 + m 2 (3)

L atomo di idrogeno (1) H T = p2 1 2m 1. + p2 2 2m 2. + V ( r 1 r 2 ) (2) Definiamo le nuove variabili: 1. La massa totale M M = m 1 + m 2 (3) L atomo di idrogeno Il problema dell atomo di idrogeno é un problema esattamente risolubili ed i suoi risultati possono essere estesi agli atomi idrogenoidi, in cui solo c é solo un elettrone sottoposto

Dettagli

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentai dee stee 9 Trasporto dea radiazione Noi riceviamo radiazione quasi interamente daa fotosfera A interno, a radiazione è emessa e assorbita da ogni strato

Dettagli

Calcolo di spostamenti di strutture isostatiche attraverso il PLV. Complemento alla lezione 41/50: Calcolo spostamenti tramite P.L.V.

Calcolo di spostamenti di strutture isostatiche attraverso il PLV. Complemento alla lezione 41/50: Calcolo spostamenti tramite P.L.V. acoo di spostamenti di strutture isostatiche attraverso i PLV ompemento aa eione /5: acoo spostamenti tramite P.L.V. Eserciio. acoare i vaore deo spostamento in per a trave sotto riportata. La struttura

Dettagli

RISOLUZIONE DI UN TELAIO CON IL METODO MATRICIALE

RISOLUZIONE DI UN TELAIO CON IL METODO MATRICIALE Università degi Studi di Paermo Facotà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Strutturae e Geotecnica a.a. 5-6 RISOLUZIOE DI U TELAIO CO IL METODO MATRICIALE Si ringrazia Ing. Faio Di Trapani per a coaorazione

Dettagli

L atomo. Il neutrone ha una massa 1839 volte superiore a quella dell elettrone. 3. Le particelle fondamentali dell atomo

L atomo. Il neutrone ha una massa 1839 volte superiore a quella dell elettrone. 3. Le particelle fondamentali dell atomo L atomo 3. Le particelle fondamentali dell atomo Gli atomi sono formati da tre particelle fondamentali: l elettrone con carica negativa; il protone con carica positiva; il neutrone privo di carica. Il

Dettagli

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Capitolo 8 La struttura dell atomo Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. La «luce» degli atomi 3. L atomo di Bohr 4. La doppia natura dell elettrone 5. L elettrone e la meccanica quantistica 6. L equazione

Dettagli

Soluzione di Strutture Iperstatiche: Il Metodo delle Forze

Soluzione di Strutture Iperstatiche: Il Metodo delle Forze Souzione di Strutture Iperstatiche: I Metodo dee Forze Tema 1 Si risova a struttura staticamente indeterminata riportata in figura 1, scrivendo e condizioni di congruenza in modo diretto. Si determini

Dettagli

Equilibrio del corpo rigido

Equilibrio del corpo rigido Equiibrio de corpo rigido Probema1 Due sbarrette omogenee AB e BC aventi a stessa unghezza e a stessa massa di 6 kg, vengono sadate ne punto B in modo da formare un angoo di 90. Le due sbarrette così unite

Dettagli

Introduzione alla fisica. Grandezze fisiche Misura ed errori di misura. Unità di misura

Introduzione alla fisica. Grandezze fisiche Misura ed errori di misura. Unità di misura Introduzione aa fisica Grandezze fisiche Misura ed errori di misura. Unità di misura La fisica come scienza sperimentae Studio di un fenomeno OSSERVAZIONI SPERIMENTALI MISURA DI GRANDEZZE FISICHE IPOTESI

Dettagli

Esercitazione 1 - Soluzioni

Esercitazione 1 - Soluzioni CORSO DI APPROFONDIMENTI DI MICROECONOMIA ANNO ACCADEMICO 6-7 Esercitazione - Souzioni Esercizio Un individuo dispone di tempo in misura pari a T. La sua funzione di utiità è : u( C, C Dove C, sono rispettivamente

Dettagli

Meccanica dei Manipolatori. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo

Meccanica dei Manipolatori. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo Meccanica dei Manipoatori Corso di Robotica Prof. Davide Brugai Università degi Studi di Bergamo Definizione di robot industriae Un robot industriae è un manipoatore mutifunzionae riprogrammabie, comandato

Dettagli

C Figura 2 (esercizio 2)

C Figura 2 (esercizio 2) Prova scritta intercorso unedì 7 aprie 3 Laurea in Scienza e Ingegneria dei Materiai anno accademico -3 Istituzioni di Fisica dea Materia - Prof. Lorenzo Marrucci Tempo a disposizione: ore e minuti Uso

Dettagli

CONOSCENZE 1. il concetto di parallelismo e. e perpendicolari. 2. la proiezione di un segmento

CONOSCENZE 1. il concetto di parallelismo e. e perpendicolari. 2. la proiezione di un segmento GEOMETRIA PREREQUISITI conoscere e caratteristiche de sistema decimae conoscere e proprietaá dee quattro operazioni e operare con esse operare con e misure angoari conoscere gi enti dea geometria e e oro

Dettagli

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio

Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Metodo variazionale e applicazione all atomo di elio Descrizione del metodo Il metodo detto variazionale è un metodo approssimato che si usa per ottenere una stima dell energia dello stato fondamentale

Dettagli

Il modello quadratico di sopravvivenza (versione provvisoria)

Il modello quadratico di sopravvivenza (versione provvisoria) I modeo quadratico di sopravvivenza (versione provvisoria) Reazione presentata ae Giornate di Studio sua Popoazione, VII Edizione Latina, 4/6 febbraio 007 Andrea Furcht www.furcht.it/andrea.htm andrea.furcht@unibocconi.it

Dettagli

7. Travi appoggiate: metodo generale

7. Travi appoggiate: metodo generale 7. Travi aoggiate: metodo generae Se si riesce a trasformare a trave aoggiata in una mensoa, e sue deformazioni si ossono cacoare con gi stessi criteri de aragrafo recedente. Deve trattarsi naturamente

Dettagli

ESERCIZI IN PREPARARZIONE ALLA PROVA PER IL SUPERAMENTO DEL DEBITO DI FISICA. CLASSE 1TGC2

ESERCIZI IN PREPARARZIONE ALLA PROVA PER IL SUPERAMENTO DEL DEBITO DI FISICA. CLASSE 1TGC2 ESERCIZI IN PREPARARZIONE ALLA PROVA PER IL SUPERAMENTO DEL DEBITO DI FISICA. 1) Risovere e seguenti equivaenze CLASSE 1TGC2 1 5 m = mm 6 44 km 2 = m 2 2 34,5 dam 2 = dm 2 7 9 cm 3 = m 3 3 5 cm 2 = m 2

Dettagli

Il modello di Bohr. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Il modello di Bohr. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Il modello di Bohr Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Gli spettri di emissione Nel 1859 il fisico G.R. Kirchoff scoprì che ogni elemento chimico presenta uno spettro di emissione caratteristico,

Dettagli

Cenni non rigorosi sulla teoria della turbolenza

Cenni non rigorosi sulla teoria della turbolenza Cenni non rigorosi sua teoria dea turboenza June 9, 2009 1 Cascata de energia, prime immagini visive Consideriamo un fuido che occupa i dominio [0, ] Immaginiamo che [0, ] sia interamente occupato da un

Dettagli

La struttura elettronica degli atomi

La struttura elettronica degli atomi 1 In unità atomiche: a 0 me 0,59A unità di lunghezza e H 7, ev a H=Hartree unità di energia L energia dell atomo di idrogeno nello stato fondamentale espresso in unità atomiche è: 4 0 me 1 e 1 E H 13,

Dettagli

1. LA PARABOLA CON GEOGEBRA

1. LA PARABOLA CON GEOGEBRA 1. LA PARABOLA CON GEOGEBRA Dopo aver avviato i programma, chiudiamo a Vista Agebra, togiamo gi assi cartesiani e a grigia da quea grafica in modo da avorare iniziamente ne piano eucideo. Affrontiamo poi

Dettagli

PARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità

PARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITA Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITÀ L operatore di inversione spaziale è una trasformazione discreta che inverte il segno delle tre coordinate spaziali: P x, y, z -x, -y,

Dettagli

PROBLEMA 1 RISOLUZIONE. Punto 1

PROBLEMA 1 RISOLUZIONE. Punto 1 PROBLEMA Data una circonerenza di centro O e raggio unitario, si prendano su di essa tre punti A, B, C, tai che AB = BC.. Si cacoi, in unzione de angoo AÔB =, a quantità: AB BC CA controando che risuti:

Dettagli