CAPITOLATO TECNICO CAPITOLATO TECNICO
|
|
- Leone Giovannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pag. 1 di OGGETTO 1.1. Premessa Con delibera n. 52 del 25 e 26 settembre 2015, l Assemblea Capitolina ha deliberato l Affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana ad AMA S.p.A. per un periodo di 15 anni ( ). Con la stessa delibera l Assemblea ha approvato anche il Piano Economico Finanziario (PEF) , redatto da Roma Capitale sulla base della vigente normativa in materia di affidamento in-house dei servizi pubblici locali. Gli uffici di AMA, sulla base del Piano Economico Finanziario (PEF) , hanno adeguato il documento di pianificazione societario, Piano Industriale Pluriennale (PIP) , al fine di rendere la pianificazione aziendale del periodo in esame coerente con le indicazioni di medio termine indicate dalla pianificazione economicofinanziaria di Roma Capitale. I contenuti che seguono sono elaborati sulla base del Piano Industriale Pluriennale aziendale (PIP ) e in coerenza con le indicazioni del Piano Economico Finanziario ( ) di Roma Capitale Direttrici strategiche I documenti di pianificazione, sopra indicati, evidenziano 4 fondamentali direttrici strategiche lungo le quali si dovranno sviluppare i programmi di attuazione: 1. Sviluppo industriale: chiusura del ciclo dei rifiuti, consolidamento dei risultati, raggiungimento dei nuovi obiettivi di raccolta differenziata, realizzazione nuova impiantistica secondo i fabbisogni, valorizzazione dei materiali, sviluppo di forme di partenariato. 2. Miglioramento della qualità dei servizi erogati: centralità del cittadino-utente, monitoraggio della qualità e informatizzazione dei processi. 3. Efficientamento economico-finanziario: riduzione dei costi operativi, sistema di controllo economico-finanziario al fine di consolidare il modello di controllo analogo, reporting interno evoluto. 4. Revisione dell assetto societario e organizzativo: dismissione/valorizzazione delle partecipate, sviluppo e condivisione di un contratto integrativo di secondo livello, valutazione e valorizzazione societaria. 1
2 Pag. 2 di Servizi necessari al perseguimento degli obiettivi strategici Per ciascuna di queste direttrici, il management ha intenzione di definire uno specifico programma di azione che preveda la realizzazione di iniziative e progetti abilitanti funzionali al percorso di miglioramento. A tale scopo, AMA ritiene necessario dotarsi di un supporto e di strumenti specialistici che possano coadiuvare l operato delle diverse aree organizzative aziendali coinvolte nell attuazione del Piano Industriale, allo scopo di assicurare la massima valorizzazione e crescita delle professionalità interne e che possano diventare a regime parte integrante del know-how aziendale. In particolare, i principali strumenti di cui l azienda intende dotarsi con specifico riferimento a ciascuna delle quattro direttrici di intervento sono: modelli di simulazione e analisi delle alternative strategiche; modelli di pianificazione; modelli di controllo delle fasi di avanzamento progettuale e di allineamento delle performance aziendali agli obiettivi indicati dai documenti di pianificazione di AMA e di Roma Capitale; metodologie di analisi competitiva e di benchmarking; verifica di conformità/adeguamento dei sistemi informativi esistenti alle necessità di pianificazione, analisi, simulazione e controllo (in particolare sistemi di monitoraggio perfomance e sistemi di verifica aggiornamento banche dati) di AMA; modelli di analisi finalizzati alla valutazione e alla valorizzazione societaria. I servizi di implementazione oggetto di appalto sono indirizzati alla realizzazione di iniziative e progetti abilitanti e funzionali al precorso di miglioramento come descritti nel presente paragrafo 3. Essi presuppongono attività di progettazione, realizzazione e contestuale formazione indirizzata agli uffici aziendali competenti investiti delle attività di innovazione. Come meglio precisato nel Disciplinare di gara, la durata del contratto che verrà stipulato con l aggiudicatario è di 12 (dodici) mesi decorrenti dalla stipula del contratto medesimo. 2
3 Pag. 3 di 15 Nel seguito si rappresentano i servizi richiesti per il raggiungimento dei 4 obiettivi strategici Sviluppo industriale Completamento del piano di raccolta differenziata, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero definiti dalle determinazioni di Roma Capitale (delibera A.C. 129/2014 Zero Waste, delibera G.C. 194/2014 Piano triennale per la riduzione del disavanzo ), definendo la migliore combinazione di raccolta (tra Porta a Porta e Stradale ) nel rispetto del principio di economicità, efficienza ed efficacia Analisi dell attuale assetto impiantistico AMA, individuazione delle criticità esistenti sotto il profilo industriale, organizzativo ed economico-finanziario e pianificazione degli interventi necessari per assicurare l incremento dei volumi gestiti ed il miglioramento delle performance operative e di costo Sviluppo di una programmazione industriale ed economico-finanziaria innovativa: la pianificazione dovrà sviluppare le nuove iniziative impiantistiche ( Progetto Ecodistretti ) ritenute necessarie alla gestione a regime del ciclo dei rifiuti, attraverso la valorizzazione di tutte le componenti del rifiuto anche nella fase di successiva commercializzazione delle stesse e valutando per queste attività possibili soluzioni di partenariato Sviluppo di un sistema di acquisizione dati e controllo dei flussi ordinari (Piano Regolatore dei Rifiuti), definizione dei piani di contingency per le emergenze, sistema certificato e trasparente di tracciamento dei flussi in entrata e in uscita dai diversi impianti, sia di proprietà AMA sia di proprietà di terzi (Anagrafe dei Rifiuti), a supporto del ciclo, anche mediante l implementazione di supporti informativi di tracciabilità e rendicontazione Analisi e sviluppo delle diverse modalità gestionali ed impiantistiche che possono contribuire a determinare un incremento dei ricavi da mercato per effetto dei processi connessi alla valorizzazione delle frazioni di rifiuto intercettate in maniera differenziata Valorizzazione delle informazioni già presenti nella banca dati aziendale BDO (Banca Dati Operazioni) al fine di non disperdere il patrimonio informativo finora raccolto ed elaborato e proiettarne il potenziale sul nuovo sistema in corso di implementazione (sistema SAP WASTE RECYCLING) Miglioramento della qualità dei servizi erogati Messa a regime del nuovo modello operativo dei servizi territoriali, in coerenza con i progetti e le iniziative in corso (es. consolidamento del progetto di sviluppo della raccolta differenziata, decentramento delle unità organizzative dedicate 3
4 Pag. 4 di 15 alla gestione operativa) e in accordo con le linee guida del nuovo Contratto di Servizio Realizzazione di metodologie di miglioramento organizzativo per l aumento della regolarità, puntualità e qualità dei servizi resi da AMA sul territorio (efficacia produttiva) e per il miglior utilizzo delle risorse ad essi collegati (efficienza produttiva). Conseguente sviluppo di un sistema di tracciabilità e misurabilità delle perfomances rese Consolidamento di un sistema di reporting sui servizi di pulizia e raccolta calibrato sui Municipi, capace di monitorare la qualità erogata e percepita al fine di riconsegnare centralità al giudizio del cittadino-utente. Conseguente sviluppo di un sistema integrato di Customer Relationship Management (processi di frontend e back-office secondo best practice) Introduzione di strumenti di comunicazione finalizzati a garantire la trasparenza e l impegno della società nella gestione dei servizi operativi (es. Carta dei Servizi con gli standard di qualità attesi) Introduzione di sistemi sperimentali di tariffazione puntuale per verificare come gli stessi siano in grado di incentivare la raccolta differenziata sul territorio cittadino Miglioramento delle performance economico-finanziarie Sviluppo di strumenti di gestione e misurazione delle performance societarie che consentano il costante monitoraggio della coerenza delle attività aziendali agli obiettivi fissati dal PEF Sviluppo di modelli per l implementazione di soluzioni innovative, sia organizzative che gestionali, finalizzate al contenimento dei costi sia operativi che comuni, e per il generale miglioramento delle perfomance aziendali Sviluppo di un modello di pianificazione e controllo degli investimenti che, in coerenza con gli indirizzi del Piano Industriale Pluriennale aziendale e del PEF, permetta la definizione delle migliori strategie di approvvigionamento finanziario nonché il controllo delle fasi di progettazione e realizzazione degli investimenti deliberati Sviluppo di un modello di monitoraggio delle attività svolte dalle due Società di Gestione del Risparmio incaricate di gestire la valorizzazione degli immobili di AMA. 1.7 Revisione dell assetto societario e organizzativo: 4
5 Pag. 5 di Analisi criticità e individuazione delle specifiche per la messa a regime dell assetto organizzativo e dei processi, in coerenza con la nuova macrostruttura, sia con riferimento alle attività operative di missione (esercizio, impianti, infrastrutture e logistica), sia con riferimento alle attività di supporto al business (corporate). Sviluppo di un nuovo contratto integrativo di secondo livello finalizzato a perseguire un generale miglioramento della produttività Analisi e modelli per la valutazione di nuove opportunità di business per AMA, sia in termini di nuove attività e servizi, sia relativamente a due diligence (ipo like) per potenziali operazioni di finanza straordinaria finalizzate alla valorizzazione aziendale Definizione del modello societario del gruppo AMA capace di valorizzare, attorno al core business della società, tutti gli asset in grado di incrementare il valore complessivo del gruppo stesso. 5
6 Pag. 6 di Dimensionamento AMA ha stimato l impegno globale in 1134 giorni/persona. Il dimensionamento finale dei singoli interventi è determinato nella fase esecutiva. Per le singole tipologie di attività, in relazione alle diverse figure professionali, il fornitore dovrà indicare nell offerta un mix di figure professionali in modo da rispettare gli intervalli presentati nella tabella seguente e in modo che, rapportandosi ad una singola giornata lavorativa, rappresenti il 100% del gruppo di lavoro. Figura Professionale Range Capo Progetto 10% Manager 10-15% Consulente Senior 40-55% Consulente Junior 30-40% 2.1. Figure professionali Le attività dovranno essere svolte da figure professionali che soddisfino i seguenti requisiti minimi: Capo progetto Laureato; anzianità lavorativa di almeno 10 anni successiva alla data di conseguimento del diploma di laurea, di cui almeno 4 di provata esperienza nella specifica funzione su progetti complessi. Nei curricula allegati va specificata la data di conseguimento del diploma di laurea. è necessaria la conoscenza del settore pubblico, preferibilmente nella pubblica amministrazione italiana. Possiede un eccellente conoscenza del settore dei rifiuti e delle utilities ambientali. è necessaria una provata esperienza di consulenza su temi strategici, organizzativi, di processo e di gestione del cambiamento. Conosce ed utilizza tecniche avanzate di Program/Project management e risk management, nonché di assicurazione e controllo qualità su progetti. Deve avere conoscenze 6
7 Pag. 7 di 15 approfondite su metodologie di analisi, metodologie di documentazione, metodologie di pianificazione. Ha coordinato gruppi di progetto curando aspetti di pianificazione, stato avanzamento e consuntivazione delle attività, anche con riferimento reengineering e pianificazione organizzativa, operativa ed economica di servizi di raccolta rifiuti e spazzamento e degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Manager Laureato; anzianità lavorativa di almeno 6 anni successiva alla data di conseguimento del diploma di laurea, di cui almeno 3 di provata esperienza nella specifica funzione su progetti complessi. Nei curricula allegati va specificata la data di conseguimento del diploma di laurea. è necessaria la conoscenza del settore pubblico, preferibilmente nella pubblica amministrazione italiana. Possiede una buona conoscenza del settore dei rifiuti e delle utilities ambientali. Possiede una buona esperienza di consulenza su temi strategici, organizzativi, di processo e di gestione del cambiamento. Conosce ed utilizza tecniche di Program/Project management e risk management, nonché di assicurazione e controllo qualità su progetti. Ha buone conoscenze su metodologie di analisi, metodologie di documentazione, metodologie di pianificazione. Nell ambito di gruppi di progetto ha curato aspetti di pianificazione, stato avanzamento e consuntivazione delle attività, pianificazione organizzativa, operativa ed economica di servizi di raccolta rifiuti e spazzamento e degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Consulente Senior Laureato; anzianità lavorativa di almeno 4 anni successiva alla data di conseguimento del diploma di laurea, di cui almeno 1 di provata esperienza nella specifica funzione su progetti complessi. Nei curricula allegati va specificata la data di conseguimento del diploma di laurea. Conosce ed utilizza tecniche di Program/Project management e risk management, nonché di assicurazione e controllo qualità su progetti. Conosce le metodologie di analisi, di documentazione e di pianificazione. Possiede adeguata conoscenza del settore dei rifiuti e delle utilities ambientali. 7
8 Pag. 8 di 15 Consulente Junior Laureato, anzianità lavorativa di almeno 6 mesi successiva alla data di conseguimento del diploma di laurea. Nei curricula allegati va specificata la data di conseguimento del diploma di laurea. Conosce le tecniche e l'uso di strumenti software. Possiede una sufficiente conoscenza delle metodologie di analisi dati e di processo. 8
9 Pag. 9 di MODALITÀ DI ESECUZIONE 3.1. Principi generali È richiesta la massima riservatezza da parte dell aggiudicatario su tutte le attività svolte. È inoltre fatto divieto all aggiudicatario di utilizzare il presente servizio quale referenza per altri incarichi, salvo esplicita autorizzazione da parte di AMA. Durante il presente affidamento l aggiudicatario non potrà assumere incarichi, comunque connessi allo svolgimento del progetto, da altre Pubbliche Amministrazioni, senza darne preventiva comunicazione ad AMA. AMA si riserva di modificare le modalità di esecuzione descritte e di introdurre nuove modalità, anche in corso d opera, dandone congruo preavviso all aggiudicatario. In aggiunta, tali modalità di esecuzione potranno essere congiuntamente riviste, e potranno essere concordate opportune variazioni in funzione delle specificità dei singoli interventi. L aggiudicatario presenterà con scadenza mensile il programma di formazione ed affiancamento del personale AMA appositamente identificato per il rilascio degli strumenti realizzati ed il trasferimento dei risultati dei processi sviluppati. All inizio delle attività, AMA illustrerà in dettaglio le attività che saranno affidate all aggiudicatario. AMA si riserva di segnalare ogni variazione delle attività che ritenga opportuna e necessaria ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali. L aggiudicatario si rapporterà con le strutture aziendali che AMA indicherà all inizio delle attività ovvero durante lo svolgimento delle stesse Modalità di esecuzione dei servizi L aggiudicatario dovrà nominare un Responsabile del Servizio a coordinamento di tutte le attività di supporto specialistico, il quale dovrà assumere la piena responsabilità dei rapporti con AMA. Le attività operative di relazione con AMA potranno essere assolte da uno dei manager individuati per il servizio. È necessaria la presenza dello stesso personale per tutta la durata del servizio. Potranno peraltro essere richieste da AMA sostituzioni/integrazioni di risorse con specifiche competenze. 9
10 Pag. 10 di 15 Le eventuali sostituzioni di personale durante l esecuzione del servizio dovranno essere concordate preventivamente con AMA, dietro presentazione ed approvazione dei curricula, ferma restando la necessità di un adeguato periodo di affiancamento per la risorsa entrante. Il costo del periodo di affiancamento sarà interamente a carico dell aggiudicatario, il tutto come meglio precisato nel Contratto. Tutte le attività dovranno essere svolte in collaborazione con i responsabili di AMA. I servizi richiesti dovranno essere erogati da professionisti con capacità di relazione e facilità di comunicazione. È richiesto all aggiudicatario un elevato grado di flessibilità nell allocazione delle risorse, la disponibilità ad affrontare frequenti variazioni di indirizzo, nonché la capacità di far fronte ad improvvisi picchi di lavoro. I servizi verranno erogati sia in modalità continuativa sia in modalità progettuale. La modalità di erogazione verrà definita da AMA al momento dell attivazione dei singoli interventi, con contestuale stima dell impegno in giornate/persona Modalità continuativa La modalità continuativa presuppone che l'erogazione del servizio sia senza soluzione di continuità per tutta la durata del servizio, a decorrere dall attivazione dello stesso. Tale modalità comprende sia le attività pianificabili già all inizio del servizio sia tutte le altre che lo saranno solo in funzione delle esigenze che si manifesteranno di volta in volta. In particolare, ferma restando la regolamentazione contrattuale a tempo e spesa, le attività di progetto dovranno essere stimate a preventivo sia in termini di impegno che di date di completamento. Resta salva la facoltà di AMA di chiedere modifiche ed eventuali variazioni. L aggiudicatario potrà proporre modifiche ai programmi approvati attraverso comunicazione ad AMA adeguatamente motivata. Tutti i prodotti previsti quali risultanti delle attività svolte dovranno essere rappresentati nelle conclusioni delle stesse. In caso di erogazione del supporto con modalità continuativa, AMA si riserva altresì la facoltà di agevolare la rendicontazione mensile dell aggiudicatario - di cui oltre - mediante la richiesta all aggiudicatario medesimo di un timesheet giornaliero sottoscritto da ciascuna risorsa coinvolta Modalità progettuale La modalità progettuale prevede che gli interventi siano eseguiti secondo un programma coerente con la tipologia dell intervento medesimo. Ogni programma dovrà comprendere una fase di pianificazione dell intervento, che l aggiudicatario effettuerà entro il termine indicato da AMA. 10
11 Pag. 11 di 15 A seguito della approvazione da parte di AMA, l attività verrà attivata attraverso una comunicazione all aggiudicatario con le informazioni necessarie alla definizione dell intervento stesso. Il Piano di lavoro del singolo intervento sarà quindi inserito nel Piano di lavoro Generale. La regolamentazione progettuale (pianificazione e rendicontazione) e contrattuale è in giorni/persona, con modalità esecutiva a corpo, vale a dire che il calcolo del corrispettivo per ogni intervento avverrà sulla base delle stime, in giorni/persona, dell impegno progettuale (dimensionamento). La valutazione delle dimensioni dei singoli interventi dovrà avvenire al termine della fase di definizione dell'intervento e sarà documentata nel Piano di lavoro di intervento. Tale valore è da considerarsi fisso ed invariabile, salvo eventi eccezionali. Successivamente, nel caso in cui AMA richieda modifiche alle funzionalità previste, si potrà procedere ad una variazione della stima dell impegno progettuale, che dovrà comunque essere approvata da AMA. 11
12 Pag. 12 di Piano di lavoro Sarà redatto ed aggiornato un Piano di Lavoro Generale, contenente l insieme dei Piani di lavoro di ciascun intervento. Per ogni servizio previsto dovrà essere predisposto e mantenuto costantemente aggiornato un Piano di Lavoro con la seguente articolazione: per i servizi a carattere progettuale, un piano di progetto per ogni obiettivo; per i servizi a carattere continuativo, un piano per ogni area/servizio. 4.1 Piano di progetto Il Piano di progetto per attività progettuali contiene il dettaglio delle attività di ogni singola fase, la relativa tempificazione e le stime di impegno. A fronte di ripianificazioni autorizzate da AMA, dovrà essere predisposta una nuova versione del Piano di progetto. L aggiornamento dello stato di avanzamento delle attività, su richiesta di AMA, non determina una nuova versione del documento. Il Piano di progetto obiettivo riporterà: codice, nome e descrizione dell obiettivo e, se significativo, relativo stato (sospeso, cancellato, ecc.); Direzioni di AMA coinvolte; nominativo del consulente referente per l attività; elenco delle fasi e delle singole attività con relative date di inizio e fine, previste ed effettive; output delle singole fasi e prodotti intermedi delle singole attività, anche semilavorati, con relative date di consegna, previste ed effettive; impegno, stimato ed effettivo, secondo la metrica applicabile (giorni/persona), dell effort progettuale, ove applicabile suddiviso per fase/attività e per figura professionale; un gantt delle attività. Per la parte di stato di avanzamento le informazioni da riportare riguardano: data a cui si riferisce lo stato di avanzamento; date effettive delle singole attività; 12
13 Pag. 13 di 15 date effettive di consegna dei singoli output; percentuale di avanzamento delle singole attività; razionali di ripianificazione, scostamento eventuale delle date, dell impegno e del volume; vincoli/criticità e relative azioni da intraprendere e/o intraprese. Si precisa che: o o o le date di consegna dei singoli output di fase potranno variare per ciascun obiettivo, anche con date intermedie nell ambito della fase; le date finali delle varie fasi, devono essere comprensive, ad esempio, anche dell eventuale tempo di approvazione degli output; dovrà essere esplicitata, quale attività separata all interno della relativa fase, l attività di test (o verifica, validazione, review); nel caso di obiettivi che prevedano la suddivisione in sotto-obiettivi, inoltre, il piano dovrà dettagliare, anche in termini di stime, ogni singolo sottoobiettivo; nel caso di obiettivi che prevedano un approccio per processo ciclico il piano dovrà esplicitare le date previste per gli incontri di verifica. Il Piano dovrà essere redatto nei formati concordati con AMA. 4.2 Piano di lavoro per attività continuative Il piano di lavoro per attività continuative contiene il dettaglio delle attività, la relativa tempistica e le stime di impegno. In particolare, coerentemente con le caratteristiche del servizio, il Piano di lavoro riporterà: codice, nome e descrizione del servizio; Direzioni di AMA coinvolte; elenco delle attività e relative date di inizio e fine, previste ed effettive; eventuali prodotti delle singole attività e relative date di consegna, previste ed effettive; 13
14 Pag. 14 di 15 impegno in giorni/persona, stimato ed effettivo, ove applicabile suddiviso per mese e figura professionale; un gantt delle attività. Per la parte di stato di avanzamento le informazioni da riportare riguardano: data a cui si riferisce lo stato di avanzamento; date effettive delle singole attività; date effettive di consegna dei singoli prodotti; percentuale di avanzamento delle singole attività; razionali di ripianificazione, scostamento eventuale delle date, dell impegno e del volume; vincoli/criticità e relative azioni da intraprendere e/o intraprese. Il Piano dovrà essere redatto nei formati concordati con AMA. In particolare dovrà essere sempre presente il rendiconto risorse, come meglio oltre specificato. 4.3 Rendiconto risorse Il Rendiconto delle risorse è un riepilogo mensile, a corredo del piano di lavoro dei servizi continuativi, che dovrà contenere: elenco nominativo del personale impiegato dall Aggiudicatario con l indicazione del profilo; dettaglio dei giorni o frazioni di giorno impiegati da ciascuna risorsa per ogni attività svolta. Per i servizi progettuali, il rendiconto sarà presentato con la medesima cadenza ed in base alle percentuali di avanzamento definite nel rispettivo Piano di progetto. Elenco allegati al Capitolato Tecnico: 1. Statuto AMA S.p.A. 2. Piano triennale per il riequilibrio strutturale del bilancio di Roma Capitale (Del. G.C. n /06/2014); 3. Indirizzi programmatici e linee guida per il nuovo Contratto di Servizio (Del. G.C. n /09/2015) 14
15 Pag. 15 di Delibera di Affidamento + Piano Economico Finanziario PEF (Del. G.C. n /09/2015) 5. Piano Industriale Pluriennale (PIP) anni Micro e macro-struttura aziendale (OO.d.SS. 6, 7, 43, 115, 122/2015 e successivi) 7. Profilo societario 15
REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliAgenzia per l Italia Digitale CAPITOLATO TECNICO PER
CAPITOLATO TECNICO PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI PROFESSIONALI DI CONSULENZA METODOLOGICA E ORGANIZZATIVA NELL AMBITO DEL PROGETTO Documento Versione Data di rilascio Capitolato tecnico 1.0 4 marzo 2013
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliCOMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
ALLEGATO SUB B) ALLA DELIBERA DI G.C. N 292 DEL 28.12.2010 COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliMONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE
Dettaglifigure professionali software
Responsabilità del Program Manager Valuta la fattibilità tecnica delle opportunità di mercato connesse al programma; organizza la realizzazione del software in forma di progetti ed accorpa più progetti
DettagliRelazione di consuntivo dell anno 2014
1 / 10 Relazione di consuntivo dell anno 2014 U.O.S. Pianificazione Programmazione e Controllo REDATTO DA: (Segue l elenco delle persone che hanno contribuito a redigere il presente documento) Silvia Giovannetti
DettagliS.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.
S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliMERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
MERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L attuale contesto economico e di mercato richiede l implementazione di un nuovo modello di presidio della clientela business e pubblica amministrazione finalizzato
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliCOMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE
COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato
DettagliLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA
LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliCITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
Dettagli14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved
14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori
DettagliSPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA
1 di 8 1 PRESCRIZIONI PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE SULLA BASE DI DOCUMENTI DI 2 Parte Titolo 3 PARTE I I.1 PREMESSA I.2 SCOPI I.3 PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA
DettagliMODULO OFFERTA ECONOMICA
Allegato 1 al documento Modalità presentazione offerta GARA A PROCEDURA APERTA N. 1/2007 PER L APPALTO DEI SERVIZI DI RILEVAZIONE E VALUTAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliDOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme
DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliLa gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo.
La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo. Il perfezionamento delle relazioni operative tra grandi
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliCOSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliGESTIONE RISORSE UMANE
rev. 01 Data: 26-07-2007 pag. 1 7 SOMMARIO 1. PIANIFICAZIONE... 2 1.1. SCOPO DELLA PROCEDURA GESTIONALE... 2 1.2. OBIETTIVI E STANDARD DEL PROCESSO... 2 1.3. RESPONSABILITÀ E RISORSE COINVOLTE... 2 2.
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi
Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi
DettagliDirezione Centrale Sistemi Informativi
Direzione Centrale Sistemi Informativi Missione Contribuire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, alla definizione della strategia ICT del Gruppo, con proposta al Chief Operating Officer
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliPIANO DELLA PERFORMANCE
PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance
DettagliProcedura Gestione Settore Manutenzione
Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità
DettagliALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA Allegato 2 Offerta Tecnica Pag 1 ALLEGATO 2 OFFERTA TECNICA La busta B Gara per procedure e alle conseguenti proposte operative a supporto delle Funzioni e direzioni Aziendali
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliC I T T À D I M A G L I E Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE
C I T T À D I M A G L I E Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE Approvato con deliberazione G.C. n. 101 dell 8.4.2002 2 Art.
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliGESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE FORNITURE DI BENI E SERVIZI
Pagina 1 di 10 GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLE DISTRIBUZIONE Fornitori di beni e servizi Documento pubblicato su www.comune.torino.it/progettoqualita/procedure.shtml APPLICAZIONE SPERIMENTALE Stato del documento
DettagliProgramma di Export Temporary Management
Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati
DettagliPOLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE
POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questo documento descrive le responsabilità della Direzione. Responsabilità che si esplicano nel comunicare
DettagliALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI
ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDEA
CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della
DettagliDeliberazione del Direttore Generale N. 159. Del 22/09/2015
Deliberazione del Direttore Generale N. 159 Del 22/09/2015 Il giorno 22/09/2015 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, il sottoscritto Massimo Annicchiarico, Direttore
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance
14 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE Il ciclo della performance APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 465 REG./.499 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 15/12/2010 TITOLO I Programmazione, controllo,
DettagliCOMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria
Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche
DettagliPOLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE
POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliAZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI
PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliRegolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.
Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato
DettagliALLEGATO 2D MODELLO DI OFFERTA TECNICA LOTTO 4
ALLEGATO 2D MODELLO DI OFFERTA TECNICA LOTTO 4 Allegato 2D Modello di offerta tecnica - Lotto4 Pagina 1 di 16 Premessa Nella redazione dell Offerta tecnica il concorrente deve seguire lo schema del modello
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Firenze
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Firenze 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliD ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO ORGANIZZATIVO, CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
PROCEDURA DI SELEZIONE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DEL GIOCO DEL LOTTO AUTOMATIZZATO E DEGLI ALTRI GIOCHI NUMERICI A QUOTA FISSA Allegato D ISTRUZIONI PER LA REDAZIONE
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliBOZZA. PATTI PARASOCIALI(rev.24/10) Tra. Il Comune di.., con sede in.., in persona di, a questo atto
BOZZA PATTI PARASOCIALI(rev.24/10) Tra. (di seguito definite congiuntamente come Parti e, singolarmente, come Parte ) Premesso che A) FARCOM Srl., con sede in (di seguito la Società ), è interamente partecipata
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
Dettagli1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione
DettagliTECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.
ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliRICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliCODICE ETICO 1. PREMESSA
1. PREMESSA a. Le Sim di Consulenza e le Società di Consulenza Finanziaria associate ad ASCOSIM ( le società ) concordano sui principi contenuti nel presente Codice Etico ( Codice ) e si impegnano applicarne
DettagliCOMUNE DI MONTEBELLO JONICO
COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo
DettagliDIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema
DettagliALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE
ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliAll. 03 alla Sez. 02 Rev. 01. Pag. 1 di7. Direzione
Pag. 1 di7 Direzione La DIR è l Amministratore Unico. Nell'applicazione delle politiche aziendali il DIR agisce con criteri imprenditoriali e manageriali, partecipando attivamente alle decisioni del vertice,
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 Via Mario Angeloni, 80/A 06124 Perugia Posta certificata aur@postacert.it Sito web: www.aur-umbria.it INDICE n. pagina Premessa 3 Parte I
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliFINANCIAL & ACCOUNTING BPO, GESTIONE DOCUMENTALE E CONSULTING SERVICES
FINANCIAL & ACCOUNTING BPO, GESTIONE DOCUMENTALE E CONSULTING SERVICES In un contesto in rapida evoluzione e sempre più marcata competitività a livello globale per le aziende la focalizzazione sul core
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL
Oggetto: Istituzione del Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione e del Sistema regionale per l individuazione, validazione e certificazione delle competenze. L Assessore del Lavoro, Formazione
Dettagli