Si parla di noi. Segnalazioni

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2 INDICE RASSEGNA STAMPA Si parla di noi Corriere Fiorentino 17/03/2013 p. 13 Lusso e lussuria a Seoul con Sang Soo 1 Nazione Firenze 17/03/2013 p. 22 Il gusto di Im Sang-Soo 'Racconto come Bunuel i vizi dell'alta Giovanni Bogani 2 borghesia' Qui Firenze 17/03/2013 p. 12 Cinema coreano all'odeon 4 Repubblica Firenze 17/03/2013 p. XV Amori vietati e intrighi tra i miliardari coreani 5 Unita` Toscana 17/03/2013 p. 31 IL MAESTRO IM SANG SOO 6 Segnalazioni Corriere Fiorentino 17/03/2013 p. 14 CINEMA 7 Repubblica Firenze 17/03/2013 p. X Il cinema perde mezzo milione di biglietti Ernesto Ferrara 8 Repubblica Firenze 17/03/2013 p. XV Il film sui preti pedofili è "Mea maxima culpa" 9 Indice Rassegna Stampa Pagina I

3 Korea Film Fast Lusso e ss a Seoul con Sang Soo Non solo cinema: la caratteristica del Korea Film Fest da 1 i anni a questa parte è sempre stata quella di voler offrire uno sguardo più ampio della cultura sud-coreana, andando al di là del solo cinema, e in questa terza giornata il festival diretto da Riccardo Gelli propone un divertente diversivo dalla schermo nel corso del pomeriggio di oggi (dalle 16 alle 17) in piazza della Repubblica con alcune dimostrazioni di Taekwondo, arte marziale e sport nazionale coreano, Haido Gumdo e Flash Mob a cura dell'associazione K-Pop Toscana dedicata alla musica pop coreana. All'Odeon invece proseguono le proiezioni con la prima italiana del film The Taste of Money (ore 20.15) del maestro Im Sang Soo, ospite del festival, presentato al festival di Cannes del 2012: drammone familiare di lusso e lussuria, potere e denaro, ambientato nelle ville della Seoul bene dove si mescolano atmosfere da soap-opera ed epica classica. Si parte già alle ore 15 con la prima italiana di Modern Family, il film collettivo a episodi di Hong Ji-Young, Kim Seong-Ho, Lee Soo-Yeon e Shin Su-Won dedicati alla Corea del Sud contemporanea. E.S. Si parla di noi Pagina 1

4 Il gusto dï Im gang-zoo `Racconto come Bunuel i vizi dell'alta borghesia' FIRENZE SICH IAMA Im Sang-Soo. Come tutti i coreani, ha un nome tripartito, il che rende più complicato ricordarselo. Ma i suoi film sono memorabili. Uno su tutti: «The Housemaid», che fu a Cannes in concorso un paio di anni fa. La storia di una ragazzina innocente, tesa a non sbagliare nel suo lavoro, che finiva a fare servizi in una casa di aristocratici, e finiva con l'essere usata da tutti. Un film che mescolava erotismo, dramma psicologico, affresco sociale sulla Corea di oggi. SANO-500 è uno degli ospiti dell'edizione in corso del Korea Film Fest, che si è inaugrato venerdì alla presenza dell'ambasciatore coreano in Italia e dell'assessore alla cultura della regione Toscana, Cristina Scaletti. Im Sang-Soo, invece, è arrivato ieri. Ed è stato protagonista di un affollato incontro con gli studenti di una scuola di cinema, il laboratorio Immagina di Firenze, di fronte a un paio di hamburger. Come nei film di Quentin Tarantino. Maestro, il suo ultimo film «The Taste of aney» è in concorso qui al stivai del cinema coreano. Che cosa racconto? «Racconto l'alta borghesia coreana. Gente che in Corea ha più potere degli stessi politici. Descrivere questa classe sociale è importante per capire che cosa succede alla nostra società». Una società che vive anche nel mito della cultura occidentale... «Sì, è vero. Un piccolo esempio: negli ultimi miei film ci sono molte scene in cui si beve vino. Il vino in Corea è carissimo e non è buono, ma la gente ricca lo beve perché è uno status symbol». Quest'anno il festival dedica una retrospettiva all'eros nei film coreani. Anche nei suoi film l'e tismo è sempre molto fo rte.. «Sì: all'inizio l'ho fatto perché era un modo per ottenere finanziamenti, e continuare a fare film. Ma penso che l'eros faccia parte dell'uomo, della sua natura, dei suoi sentimenti». Come è cambiato il ruolo della dona nella società coreana? «La donna è sempre stata forte, nella nostra società. Nel mio ultimo film l'attrice quasi stupra un personaggio. Ho ribaltato i rapporti tra i ruoli. E molte donne, mentre giravo quella scena, esultavano come per una conquista femminile». Questa sera, sul palco del cinema Odeon in piazza Strozzi, Im Sang-Soo presenterà il suo film «The Taste of Money», alle Potremo renderci conto di persona di ciò di cui ha parlato in questa intervista. E spiare, insieme a lui, la vita di una delle famiglie più ricche di Seoul. Ci inoltreremo in un mondo dominato dal denaro, dal potere, dal sesso. Un mondo di ricchi che bevono vino, e imitano i loro modelli occidentali. Giovanni ogani Si parla di noi Pagina 2

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6 Cinema coreano all'odeon Dalle 15 alle 23 al Cinema Odeon l'appuntamento con il cinema coreano del Korea Film Fest. Alle proiezione del film "The taste of money" ("Donui Mat) del regista Im Sang Soo, presente alla proiezione in sala. Si parla di noi Pagina 4

7 Amori vietati e intrighi tra i miliardari coreani "The Taste of Money" di Im Sang Soo è stasera all'odeon per ii Korea fest S arà il regista Im Sang Soo, maestro del cinema coreano, l'ospite del Florence Korea Film festival, stasera all'odeon per presentare, in prima italiana, il suo ulti - mo film The Taste ofmoney mostrato già al Festival di Cannes nel Il film racconta la vita di una delle famiglie più ricche di Seoul composta dayoon, presidente di una società, la moglie ereditiera, la figlia (divorziata) ed il loro figlio. Tra i protagonisti anche Young, segretario di Yoon, nelle mire amorose dellafiglia, che è inrealtàinnamorato della cameriera filippina, la quale però intrattiene una relazione d'interesse con il padrone di casa. Malamoglie scopre tutto... Odeon, p.zza Strozzi Stasera, euro Si parla di noi Pagina 5

8 IL MAESTRO IM SANG 500 Sarà il regista, maestro dei cinema coreano, Im Sang Soo l'ospite d'eccezione della terza giornata del Florence Korea Film Fest. Sul palco del cinema Odeon di Firenze alle presenta, in prima italiana, il suo ultimo film The Taste of Money. Si parla di noi Pagina 6

9 Domani sera (ore 20.30) al Cinema Principe anteprima nazionale del film choc che porta alla luce i casi di pedofilia nella Chiesa Mea Maxirna Culpa: silenzio nella casa dl Dio di Alex Gibney Segnalazioni Pagina 7

10 Il cinema perde mezzo milione di biglietti 2012: Toscana giù, Firenze tiene ERNESTO FERRARA ECOME se d'un colpo mezza provincia di Firenze si fosse alzata dalla poltroncina e fosse uscita dal cinema. In fuga verso i siti di streaming, o verso i filma bassissimo costo offerti dalla pay per view. Quasi mezzo milione di biglietti romeno staccati nel 2012 in Toscana rispetto al 2011, dicono i dati Cinetel appena arrivati sui tavoli dell'anec, l'associazione degli esercenti affiliata all'agis. Una crisi che colpisce i piccoli più dei grandi, le strutture monosalapiù degli sfavillanti multiplex: i cinema con meno di 5 schermi che ne12011 valevano i139% del mercato toscano nel 2012 si fermano al37%. Segno che l'effetto multiplex cannibale non c'è stato. A colpire è comunque la complessiva fuga dal botteghino: le presenze complessive 2012 negli 85 cinema toscani fanno segnare un meno 7%. E se è vero che dall'emorragia dell'anno passato si salva Firenze per il probabile effetto congiunto della card promozionale "Firenze al cinema" e dell'aperturadithespaceanovoli (+3,5% in città rispetto al 2011), è anche vero cheiprimiduemesidel2013 aggravano il trend del calo regionale accostandolo a quello nazionale, che già nel 2012 faceva registrare un crollo ben più severo nella bigliettazione (-10%). Gennaio efebbraio 2013 nerissimi per i cinema toscani, -15,6% rispetto allo stesso bimestre di un anno fa. E Firenze, in controtendenza l'anno scorso, sembra tornare nel gruppo conun-8,7%. Un tempo luogo del sogno e dell'evasione, oggi il cinema siriscopre ferito a morte dalla pirateria digitale, dal disamore dei giovani, dalla pay per view e da una crisi che non risparmia neppure ilpiù economico degli spettacoli. Svuotato e scoraggiato, anche il botteghino toscano chiede aiuto: «Questo non è più un buchino, è come se stessimo perdendo acqua da una falla», si rammarica Mario Lorini, presidentenazionale dellafederazione dei cinema d'essai, la Fice, e vicepresidente dell'anec toscana. In due anni le sale italiane hanno perso il 20% del mercato. Le 85 strutture toscane (225 schermi) hanno lasciato perstrada2,5 milioni diincasso e476mila spettatori solo nel 2012 rispetto al2011: «Oggi siamo di fronte ad un declino diverso: il cinema fino a qualche anno fa era anticiclico, era l'intrattenimento buo- E NEL 2013 È ANCORA PEGGIO Qui sopra i film più visti dello scorso weekend: "II grande e potente Oz" (sopra) e 'Il lato positivo". Nei primi due mesi dei 2013 l'emorragia di spettatori nelle sale si va aggravando no e a basso costo a cui difficilmente si rinunciava. Oggi la diga non regge più», annota Lorini. E se la crisi ci mette del suo anche il prodotto non attrae: nel 2012 sono mancati sia i film traino, come erano stati "Avatar" e "Alice nel paese delle meraviglie" nel 2010, sia i classiconi del cosiddetto "blockbuster italiano", film come quelli di Checco Zalone o "Benvenuti al sud" e "Benvenuti al nord", e perfino il tradizionale "cinepanettone" natalizio di De Laurentiis. «L'offerta cinematografica non ha aiutato a tenere vivo il pubblico», non può che notare Lorini. E così il calo delle presenze in sala è stato impressionante l'anno scorso: 6,8 milioni di biglietti staccati in regione nel 2011, solo poco più di 6,3 nel Purnella tempesta "tiene " Firenze: le 15 sale cittadine hanno registrato presenze nel2012 contro del Molto ha fatto il multisala The Space di Novoli, che è riuscito a contrastare la chiusura del Variety: secondo i dati di Cinetel ormai la metà degli spettatori fiorentini è attratta dai due multiplexdiperiferia, l'uci e il gigante di via Forlanini. Già nei primi due mesi del atendenza sembraperò invertita anche per Firenze. Come reagire? «Prima di tutto è forse dai prezzi che bisogna partire. Da promozioni non più spot ma strutturali: «A maggio dal 9 al 16 faremo una festa del cinema, per una settimana in tutte le sale si entrerà a tre euro a tutti gli spettacoli. Un modo per sfruttare l'effetto Cannes». Segnalazioni Pagina 8

11 Il film sui preti pedofili e "Mea maxima culpa" A Don Andrea Bigalli interviene alla serata al Principe per "Mea Maxima Culpa" rriva sugli schermi italiani il film shock che portaallaribaltaunarealtà scottante, taciuta per anni dalle autorità competenti e dai media : i casi dei sacerdoti p edofili, responsabili di molestie sessuali nei confrontideiminori. E'MeaMaxima Culpa : silenzio nella casa didio dialexgibney, domani in anteprima al Principe, presentano il film il registaalexgibneye donandreabigalli. Quattro coraggiosi uomini non udenti che durante l'infanzia furono vittime di gravi abusi da parte del direttore della scuola che frequentavano, la St. John 's for the Deaf (per ragazzi per non udenti) di Milwaukee, e che daadultihanno trovato la forza di denunciare l'accaduto. Principe, viale Matteotti Domani, euro. Segnalazioni Pagina 9