IL TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLE LASSITÀ CRONICHE DI COLLO PIEDE NELLO SPORTIVO MEDIANTE TECNICA DI CASTAING MODIFICATA LANZETTA

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1 ICOT - Istituto Chirurgico Ortopedico Traumatologico di Latina Direttore: Prof. M. Pasquali Lasagni IL TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLE LASSITÀ CRONICHE DI COLLO PIEDE NELLO SPORTIVO MEDIANTE TECNICA DI CASTAING MODIFICATA LANZETTA di M. DROMMI A. FRAINETTI M. DE PASQUALI Presso l'istituto ICOT di Latina abbiamo trattato dal 1990 al 1996, 63 lesioni capsulo legamentose del compartimento anterolaterale del collo piede, di cui 22 acute, trattate mediante sutura legamentosa termino-terminale, e 41 croniche. Per queste ultime abbiamo utilizzato la legamento-plastica di Castaing (1) modificata Lanzetta (5), in quanto rispondeva ad una serie di presupposti che ci eravamo posti. Tale tecnica consiste nella creazione di un vincolo laterale elastico, utilizzando l'emitendine del peroneo breve, distaccato prossimalmente a livello della giunzione teno muscolare e fatto passare ad ansa da dietro in avanti attraverso un tunnel scavato nel malleolo peroneale con direzione obliqua all'indietro, dall'alto verso il basso dall'esterno verso l'interno, in modo che il foro d'uscita del tunnel corrisponda all'apice del malleolo (Fig. 2-3). Nell'esecuzione di tale procedimento usiamo inoltre i seguenti accorgimenti: - Poniamo attenzione alla esatta ricostruzione della guaina dei peronieri e dei retinacoli superiore ed inferiore, preparando i due capi con delle suture prima di disseccarli in modo da ricostruirli perfettamente dopo aver eseguito la plastica. - La parte libera del tendine viene suturata sulla prima porzione del peroneo breve, con piede ad angolo retto e retropiede in

2 M. DROMMI, A. FRAINETTI, M. DE PASQUALI Fig. 2-3 Distacco emitendine del peroneo breve alla sua giunzione teno-muscolare passato attraverso il tunnel del perone esuturato ad ansa su emitendine integro (tecnica Castaing modificata Lanzetta). prono supinazione intermedia, iniziando dall'estremità distale e procedendo con la sutura in senso prossimale, in modo da tendere progressivamente il neo legamento. - Ancoriamo l'ansa tendinea all'emitendine integro, in modo da conferire alla plastica maggiore stabilità. - Eseguiamo l'incisione cutanea in modo rettilineo, evitando curve che possono procurare problemi di cicatrizzazione. - Non sezioniamo il tendine fino alla sua inserzione sulla base del V, in modo da lasciare integro il tendine alla sua inserzione distale. Dei casi operati sono tornati a controllo 30 pazienti, di cui 26 maschi e 4 femmine, con età media di 28 anni, con un minimo di 20 e un massimo di 38. Il lato destro è interessato in 18 casi, il sinistro in 12. Tutti i pazienti praticavano attività sportiva, di cui 6 a livello agonistico. Abbiamo usato come criterio principe per l'indicazione chirurgica la sintomatologia soggettiva riferita dal paziente, con particolare riguardo alla sensazione di instabilità articolare, alle distorsioni recidivanti ed ai versamenti ricorrenti, supportata dal riscontro

3 Il trattamento chirurgico delle lassità di collo piede nello sportivo strumentale fornito dalla risonanza magnetica e dalle radiografie sotto stress (Fig. 1). Abbiamo sottoposto i pazienti tornati a controllo a valutazione soggettiva, clinica e strumentale. Per quanto riguarda la valutazione soggettiva abbiamo rivolto attenzione alla soddisfazione del paziente, alla scomparsa della sensazione di instabilità e cedimento articolare, al dolore e alla ripresa dell'attività sportiva. 22 pazienti si sono dichiarati pienamente soddisfatti, 8 parzialmente soddisfatti. Tutti i pazienti hanno riferito notevole miglioramento della stabilità rispetto al periodo pre-operatorio con scomparsa degli episodi di cedimento e versamento articolare. Tutti sono tornati alla pratica sportiva. I pazienti dichiaratisi parzialmente soddisfatti hanno lamentato Fig. l RX in varo stress con paziente in narcosi.

4 M. DROMMI, A. FRAINETTI, M. DE PASQUALI dolore in sede cicatriziale, artralgia saltuaria, rigidità con ridotta adattabilità al terreno accidentato. L'esame clinico ha evidenziato la scomparsa del cassetto anteriore e della lassità in varo stress, con comportamento esterno serrato, che in soli 6 casi comportava limitazione della supinazione del piede, riferita dai pazienti come sensazione di rigidità e ridotta adattabilità al suolo. L'articolarità TPA è risultata completa e non dolente in tutti i casi. Abbiamo sottoposto i pazienti ad esame baropodometrico tipo kremer, ad esame ecografico e a risonanza magnetica.l'apd ha mostrato assenza di squilibri nello svolgimento del passo, con simmetria delle zone di carico tra il piede operato e quello normale. La risonanza ci ha fornito immagini riguardanti il buon attecchimento della legamento plastica (Fig. 4). Fig. 4 - Controllo strumentale (RMN) eseguito 4 mesi dopo l'intervento.

5 Il trattamento chirurgico delle lassità di collo piede nello sportivo CONCLUSIONI Alla luce dei risultati ottenuti, possiamo ritenere tale tecnica soddisfacente, in quanto risponde in pieno ad una serie di presupposti che riteniamo fondamentali: - Non sovverte la situazione anatomica della regione. - È una tecnica poco indaginosa e di semplice esecuzione. - Il neo legamento ha decorso e tensione sovrapponibili a quelli dei legamenti anatomici. - Stabilizza il comportamento antero laterale della caviglia fornendo risultati clinici eccellenti. Riassunto Gli Autori presentano la loro esperienza sul trattamento delle lassità legamentoso croniche del compartimento esterno del collo piede con la metodica di Castaing modificata Lanzetta. Questa tecnica, visti i risultati emersi da una revisione di 30 pazienti si è rivelata molto soddisfacente, in quanto, nonostante sia di semplice esecuzione, fornisce una stabilizzazione legamentosa eccellente, non alterando l'anatomia regionale e non lasciando una residua rigidità articolare. Bibliografia 1) CASTAGNI J., LE CHEVALLIER P.L. and MEUNIER M.: Entorse à répétition ou subluxation recidivante de la tibio-tarsienne. Une technique simple de ligamentoplastie externe. Rev. Chir. Orthop. 47: , ) CHRISMAN O.D., and SNOOK G.A.: Reconstruction of Lateral Ligament. Tears of the Ankle. An Experimental Study and Clinical Evaluation of Seven Patients treated by a New Modification of the Elmslie Procedure. J. Bone and Joint Surg., 51-A: , July ) ELMSLIE R.C.: Recurrent subluxation of the Ankle-Joint Ann. Surg. 100: , ) EVANS D.L.: Recurrent Instability of the Ankle - A method of Surgical Treatment Proc. Roy. Soc. Med., 46: , ) LANZETTA, VENTURRA, GALLI: Le deformità assiali della tibio peroneo astragalica. G.I.O.T. Suppl. al n. 3 p. 471, ) SNOOK G.A., CHRISMAN O.D. AND WILSON T.C.: Long-term results of the Chrisman=Snook Operation for Reconstruction of the Lateral Ligaments of the Ankle. J. Bone and Joint Surg. 67-A : 1-7 Jan ) WATSON-JONES, REGINAL: Fractures and Joint Injuries. ED. 4 vol. 2, pp , Edimburgh, Livingstone, 1955.

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