DESCRIZIONE E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DESCRIZIONE E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE"

Transcript

1 PROGRAMMA A L idea di una città e del suo ruolo DESCRIZIONE E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Il programma riguarda quelle attività e iniziative mirate ad aumentare l attenzione per le diverse componenti della realtà cittadina, e le pratiche di ascolto diretto dei cittadini, così come ogni intervento a favore di una reale parità di genere e contro ogni discriminazione. Implica una ricerca continua di un alto livello di partecipazione da perseguirsi, trasversalmente, come obiettivo aggiunto a qualunque azione amministrativa. Le principali aree di azione sono le seguenti: Coinvolgere e ascoltare i cittadini Promuovere sistemi di partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, sia chiedendo un impegno a tutte le parti politiche ad aprirsi alla città e ascoltare i suoi bisogni e le sue proposte, sia attivando nuovi strumenti di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali. In un ottica di miglioramento degli strumenti di coinvolgimento e di implementazione delle occasioni di ascolto dei bisogni e delle proposte dei cittadini, si tratta di consolidare e perfezionare, all interno dell Ente, le funzioni di raccordo tra l organo di direzione politica, il collegio dei coordinatori di area e la struttura amministrativa del Comune, definendo e potenziando la cerniera istituzionale necessaria a garantire virtuosamente un processo dinamico di definizione, monitoraggio ed attuazione degli obiettivi strategici dell'azione politico amministrativa del Comune, mediante un sempre più diretto e lineare dialogo operativo tra la "politica" e l'"amministrazione. Rilanciare la città nel contesto nazionale e internazionale Continuando il percorso virtuoso avviato con Palazzo Vecchio, l intento è quello da un lato di valorizzare e incrementare la fruizione del patrimonio artistico e architettonico disponibile, in particolare con il recupero di nuovi spazi in Palazzo Vecchio da destinare alle attività museali e con la messa in sicurezza e riapertura del Forte Belvedere e, dall altro, di realizzare nuove infrastrutture a sostegno del rilancio culturale della città, come il nuovo Teatro dell Opera di Firenze. Sono altresì da richiamare gli interventi di rilevanza urbana, quali quelli in corso sul complesso di S. M. Novella che, a partire dal completamento della Piazza, attraverso la riapertura e la valorizzazione dei chiostri monumentali (compreso il nuovo ingresso al Museo) e la realizzazione del nuovo ufficio di accoglienza turistica per la promozione della città, fino al restauro dei fronti della scuola dei Marescialli su piazza Stazione, sono finalizzati alla migliore leggibilità culturale di un percorso cittadino, percorso che da quest ultima accoglie e conduce il visitatore fino all istituendo Museo del Novecento. Sarà necessario inoltre continuare l attività intrapresa per rilanciare il ruolo di Firenze come città internazionale aperta e attiva nel contesto globale, per cui ben vengano i rapporti internazionali volti alla cooperazione oltre che allo sviluppo delle opportunità offerte dalla città, in ragione sia delle qualità artistiche che delle realtà economiche, e diretti a promuovere il ruolo internazionale di Firenze anche sui temi della ricerca e dell innovazione. Intensificazione del ruolo europeo della città di Firenze,

2 attraverso la partecipazione attiva a reti e partenariati internazionali. Sempre più le città dovranno essere al centro delle politiche europee quale livello di governo più vicino alle popolazioni per la più facile soluzione dei problemi e il superamento sfide future. Pari opportunità per tutti Sostenere politiche di pari opportunità significa lavorare per superare le discriminazioni razziali, sessuali, generazionali; significa lavorare per il superamento del divario digitale, per una legalità che non sia solo un concetto astratto e finalizzato all ordine pubblico. Firenze: una città sicura perché libera Una città è più sicura se viva, piena di attività e di gente che - nel rispetto della residenza - ne frequenta i luoghi, ne invade le strade, ne illumina il futuro. La cultura della paura, dominante nella vita sociale non solo italiana degli ultimi decenni, ha prodotto un forte e radicato senso di insicurezza in molti di noi. L idea è quella di una città libera di appartenere, libera di vivere, libera di includere, libera di offrire chance. Una città la cui cittadinanza sia innanzitutto presidio sociale: la cultura della prevenzione sociale costituisce un azione trasversale che richiede l impegno e il coordinamento di diversi settori dell Ente. Fa riferimento ai capitoli 2 e 3 del Documento programmatico. OBIETTIVI STRATEGICI Direzioni coinvolte: Gestione canali di comunicazione; Ufficio di Gabinetto; Servizio pianificazione, controllo e qualità; Urbanistica; Servizi tecnici; Cultura, turismo e sport; Patrimonio; Area sviluppo urbano; Direzione Consiglio Comunale Sperimentare nuovi strumenti di ascolto e partecipazione attiva dei cittadini Finalità da conseguire Stato attuazione al 31 dicembre 2012 Attenzione all ascolto dei cittadini con nuovi canali di comunicazione Revisione della rete civica e licenze creative commons. Web 2.0. avvio e diffusione profili Facebook e Twitter del Comune di Firenze, anche attraverso connessioni con la Rete Civica (es. livestream di Twitter in homepage). Sviluppo blog anche in ambito gis (geoblog) e canali interattivi per aree tematiche per discussioni o semplici segnalazioni. Integrazione dei progetti virtuali di fruizione artistico culturale e di eventi. Comunicazione sulla tramvia e sulle opere compensative derivanti dagli accordi con RFI/TAV. Sviluppo di nuove forme di partecipazione orientate al mondo Wiki, ad esempio basate su apps per dispositivi mobili o su strumenti di partecipazione web2.0. Il 9 marzo, la messa on-line della splash page della Rete Civica ha segnato la svolta dei canali web del Comune e l apertura concreta al web 2.0 (profili ufficiali Facebook e Twitter), integrando l emissione di informazioni con il feedback dei cittadini. Tramite un widget di Twitter in Rete Civica, è possibile aggiornare notizie in tempo reale h24. Con lo sviluppo del portale Open Data, è iniziata la creazione di una serie di app tematiche che si interfacciano con la Rete Civica e consentono una costante interazione con i cittadini, anche attraverso una rete di cittadini abilitati a testare le app in anteprima. E stato realizzato il layout grafico per la piattaforma di gestione Eventi, con molteplici funzioni di calendario.

3 Promuovere la partecipazione dei cittadini Potenziamento degli strumenti di partecipazione e comunicazione con i cittadini: nuovo programma manutenzioni (Nu.Ma.) e programma Regia e eventuali ulteriori canali di comunicazione e confronto orientati al decoro urbano. La comunicazione sulla tramvia è stata avviata e sono stati pubblicati due numeri sui tre previsti della newsletter. Il terzo numero sarà pubblicato all avvio dei lavori. La comunicazione sulle opere compensative derivanti dagli accordi con RFI/TAV è stata avviata nel maggio 2012 nell ambito delle attività previste dal Comitato di Garanzia per la comunicazione e l informazione sul Nodo AV di Firenze. Il numero mensile medio di prese in carico di segnalazioni dei cittadini, con gestione e risposta diretta della problematica da parte dell Ufficio di Gabinetto, è stato pari a 162; quello delle segnalazioni inoltrate e trattate in collaborazione con le Direzioni competenti, è stato pari a 228. Progetto 100 luoghi. Prosecuzione del processo di partecipazione attiva dei cittadini per la pianificazione della Città. Potenziamento dell interazione con l impiego degli strumenti web (sito 2.0, integrazione con i social network) e creazione dei presupposti per continuare la partecipazione tramite forum di discussioni on line. Sviluppo del sistema di monitoraggio strategico e della relativa reportistica del progetto, anche attraverso un applicativo web, per la consultazione del database contenente le informazioni e i dati relativi ai 100 luoghi. La focalizzazione di 100 punti di attenzione sul territorio comunale fornisce, da un lato, una visione effettiva dell operato del Comune, dall altro un utile ed ulteriore strumento sia di trasparenza e confronto con i cittadini (nel luogo l intervento dell Amministrazione diventa tangibile e visibile al cittadino ed esso stesso diventa terreno di dibattito e confronto con l Ente), sia di misurazione degli obiettivi delle singole Direzioni. Per il Progetto 100 luoghi il processo di partecipazione si è svolto con le assemblee pubbliche il 3 ottobre L evento è stato accompagnato da una mostra multimediale nel Cortile della Dogana (22 settembre 3 ottobre). Il 12 settembre è stata presentata la app 100 luoghi, basata su una piattaforma di aggregazione dei contenuti perfettamente integrata con web (Rete civica) e social network: i cittadini possono inserire contenuti, commenti, segnalazioni e dialogare con l amministrazione. Il sistema per il monitoraggio del progetto 100 luoghi è stato sviluppato attraverso applicativo web con la collaborazione tecnica della Direzione Sistemi Informativi. Col nuovo sistema, è possibile monitorare costantemente tutte le attività inerenti ai 100luoghi utilizzando le informazioni, anche frutto dell ascolto dei cittadini, le immagini, i rendering, presenti in un unico contenitore. Il sistema è stato altresì in grado di produrre la necessaria reportistica utilizzata per lo svolgimento degli incontri del Sindaco con i referenti dei luoghi, per le assemblee di partecipazione del 3 ottobre 2012 e quale supporto informativo per l allestimento della mostra sui 100 luoghi in Palazzo Vecchio.

4 La partecipazione dei cittadini al governo del territorio Sviluppare in modo innovativo la partecipazione agli strumenti di pianificazione e agli atti di governo del territorio. Potenziare la comunicazione web e la messa in linea di tutti i documenti relativi alla gestione del patrimonio edilizio della città. Potenziare la collaborazione con i soggetti professionali ed i loro rappresentanti e tramite questi con i cittadini. Seguendo quanto già sperimentato con il Piano strutturale tutti gli atti di pianificazione, di particolare rilievo, avviati nel corso dei primi 6 mesi dell anno sono stati oggetto di forme di partecipazione molto ampie, oltre quelle obbligatorie e consuete. Così interventi rilevanti come quelli che interessano l area ex Mercafir (CAP), la Fortezza da Basso, la ex Manifattura tabacchi sono stati oggetto di focus group che hanno visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati dagli interventi: i quartieri ed i Comuni contermini, gli ordini professionali, i rappresentanti delle associazioni di categorie, i rappresentanti delle associazioni sindacali e delle associazioni ambientaliste. È stata creata una sezione apposita del sito del Piano strutturale, Attorno al piano strutturale, nella quale vengono costantemente inseriti ed aggiornati tutti i documenti relativi agli strumenti di pianificazione ed alle loro variazioni, e nel quale possono rinvenirsi anche i contributi scritti provenienti dall esterno. I soggetti professionali inoltre sono stati coinvolti costantemente creando un tavolo tecnico di confronto su tutte le questioni di maggior rilievo e con riflesso diretto sulla loro attività. Gli ultimi mesi del 2012 sono stati caratterizzati dalla partecipazione degli esiti del lavoro preparatorio del regolamento urbanistico. E stato infatti organizzato un incontro pubblico al quale hanno partecipato gli ordini professionali, ma anche i più vari soggetti, nei quali sono stati presentati un resoconto grafico del lavoro di approfondimento del quadro conoscitivo del piano strutturale e le linee programmatiche da inserire nell avvio del procedimento di approvazione del RU. Il documento Verso il regolamento urbanistico è stato reso disponibile sul nuovo sito del RU creato per seguire l intera attività dei prossimi anni, e per rendere disponibili on line tutti i documenti relativi.

5 Valorizzare il Calcio Storico Aumentare la visibilità mediatica del Calcio Storico quale tradizione della città di Firenze. Studiare nuove modalità di prevendita per migliorare l offerta per la manifestazione. Creare il brand Calcio Storico e depositare il marchio per i 4 colori. Valorizzare Palazzo Vecchio L edizione 2012 del Calcio Storico ha riscosso un notevole successo grazie all intensa attività di comunicazione e collaborazione con testate giornalistiche, case di produzione cinematografiche e network locali. La prevendita dei biglietti, realizzata anche attraverso l offerta web in lingua inglese/italiano, ha consentito un incremento delle entrate. Il marchio già registrato del Calcio Storico Fiorentino è stato concesso in uso con contratto quinquennale di licenza a titolo oneroso per la produzione di giochi da scatola e per la pubblicazione di un album di figurine. E stata avviata la proposta, portata all attenzione della Giunta, per le modalità di selezione per il nuovo brand commerciale Calcio storico Fiorentino. Aumentare gli spazi destinati a museo Al fine di garantire un sempre maggior livello di fruibilità del Museo di Palazzo Vecchio si prevede l estensione degli spazi dedicati alla funzione museale attraverso lo spostamento degli uffici amministrativi con l obiettivo di razionalizzare e migliorare i percorsi di visita da ampliare anche agli scavi archeologici, alla Torre di Arnolfo, ad alcuni ambienti prospicienti il Cortile della Dogana ed a sale oggi utilizzate con funzioni amministrative. Progetto di allestimento di Tracce per il Museo della città di Firenze. Attuazione del Piano Unitario di Valorizzazione approvato con DGC n. 103 del attraverso gli interventi previsti per il nuovo ingresso allo scavo archeologico (Il Foyer del teatro Romano), l ampliamento del percorso Museale al Terzo piano dell edificio e la realizzazione di un primo nucleo di servizi sul cortile della Dogana (Bookshop e Caffetteria del Museo). La riapertura al pubblico della Torre di Arnolfo consentirà, infine, l inedita lettura della città dalla sua meridiana territoriale. Lo stato di avanzamento dei progetti registra in primo luogo l apertura del nuovo percorso espositivo dedicato alla storia della città Tracce per il Museo della città di Firenze inaugurato il 25 marzo 2012, che ha consentito il primo passo nell ampliamento della superficie dedicata alla fruizione museale di Palazzo Vecchio. L intervento è collaudato e rendicontato all Ente Monte dei Paschi di Siena per l erogazione del contributo concesso nell ambito del bando In tale prospettiva, il 24 Giugno è stato aperto l itinerario di salita alla torre di Arnolfo, che ha già consentito la visita di oltre cittadini e visitatori del Museo e sono stati inoltre avviati gli interventi di recupero funzionale degli ulteriori ambienti adiacenti il cortile della Dogana per la realizzazione del bookshop del Museo. In merito va evidenziata la conclusione della fase di indagini archeologiche propedeutiche alla realizzazione del Foyer del Teatro Romano (biglietteria Museo e accesso alle vestigia del Teatro) resa disponibile previa formalizzazione di apposita sponsorizzazione nell ambito del

6 Rafforzare la vocazione museale di Palazzo Vecchio. Definire il progetto useo logico di Palazzo Vecchio con l obbiettivo primario di valorizzare il patrimonio culturale dell amministrazione comunale attraverso l ampliamento dello spazio di visita al pubblico. Aprire il nuovo allestimento al piano terreno del progetto Tracce con il materiale selezionato dal Museo Firenze com era. Individuare procedure e modelli organizzativi per la gestione degli spazi recuperati al piano terreno per i servizi al pubblico. bando Flic, che ha consentito di contenere le modifiche intercorse alla programmazione dell Ente per effetto del rispetto del patto di stabilità interno. Nonostante le modifiche apportate a quest ultima, è proseguita la progettazione delle opere finalizzate all ampliamento del percorso Museale al terzo piano del Palazzo e in prossimità dell area archeologica, unitamente alle attività ritenute fondamentali alla sostenibilità economica delle azioni conservative. Tra queste si registrano l approvazione della proposta di sponsorizzazione finalizzata ad allestire, nel salone de Dugento, l esposizione di alcuni degli Arazzi del ciclo dedicato alle storie di Giuseppe Ebreo nonché a continuare lo scavo archeologico per realizzare il nuovo ingresso museale e per il restauro degli affreschi che ornano il cortile di Michelozzo. Il progetto museologico dell ampliamento dello spazio di visita al pubblico di Palazzo Vecchio,come già detto, ha preso corpo con l apertura di Tracce il 25 marzo 2012, il nuovo allestimento al piano terreno con opere selezionate dal "Museo Firenze com'era", collocato in un locale adiacente l attuale biglietteria, aperto gratuitamente con lo stesso orario del Museo. Nell'ambito delle attività per l'ampliamento e il miglioramento della fruizione delle visite degli spazi museali di Palazzo Vecchio, nel corso del 2012 è stata rafforzata la comunicazione riguardante i Musei Civici tramite il Sistema di identità Visiva (c.d. SIV), scelto quale biglietto da visita dei musei comunali fiorentini, includendo anche la Sezione espositiva permanente Tracce e la Torre di Arnolfo. Gli spazi fruibili sono aumentati con l apertura al pubblico della Torre di Arnolfo, rimodulando ed implementando l attività dell Associazione Museo dei Ragazzi. La Torre di Arnolfo è fruibile con la Firenze Card ed è fruibile gratuitamente agli aventi diritto nelle Domeniche del Fiorentino. Il progetto museografico per la fruizione dell area degli scavi, ricompresa nella più ampia e innovativa proposta museologica

7 Aumentare e ottimizzare la fruizione dei Musei Civici Mantenere l'estensione dell orario di apertura, con particolare riguardo alla fascia oraria notturna e festiva di Palazzo Vecchio. L'aumento della fruibilità dei musei civici fiorentini viene perseguito anche attraverso l utilizzo della Firenze Card. Le attività saranno in gran parte sostenute dai maggiori introiti, ragionevolmente prevedibili, in funzione dell incremento dell offerta di orario e le sinergie con i progetti di creazione ed espansione di infrastrutture tecnologiche per la produzione e diffusione e partecipazione, con i city users, di contenuti e saperi del mondo della cultura, turismo e sport. Cloud Museum, è stato approvato in Giunta il 19 settembre. A fine anno è stato presentato il progetto per il prestito dell opera di Donatello Giuditta e Oloferne per la mostra Florentia prevista a Bonn dal novembre Sono state predisposte le attività tecniche per il restauro e la traslazione a Palazzo Vecchio della Lapide con S. Zanobi, proveniente dalla distrutta Torre dei Girolami, in vista della Mostra Dal Giglio al David. Arte Civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimento che si svolgerà nel L'ottimizzazione della fruizione dei Musei civici fiorentini è stata realizzata, come detto per Palazzo Vecchio, anche adattando i percorsi museali al nuovo Sistema di Identità Visiva, che ha permesso un immediato riconoscimento dei Musei fiorentini anche mediante il costante aggiornamento del sito dedicato. Grazie all accordo di valorizzazione con il Fondo Edifici di Culto è stato inaugurato il nuovo precorso di visita che comprende Basilica e Museo di Santa Maria Novella, inaugurato nel novembre e incluso nel circuito della Firenze Card, con avvio dal 10 novembre. Sono stati modificati il regolamento di accesso ai Musei Civici e le relative tariffe di ingresso. È continuata l estensione dell orario di apertura del Museo di Palazzo Vecchio in fascia notturna e straordinaria festiva. La vendita delle Firenze Card ha superato le iniziali aspettative, arrivando a card vendute al 31 dicembre Il percorso museale della Cappella Brancacci è stato ottimizzato, anche con l'avvio dei lavori per la realizzazione di un accesso dedicato ai disabili, che sarà ultimato nel Nel corso dell'anno è stato istituito un gruppo di lavoro sul Museo del '900 che si aprirà presso il Complesso delle Leopoldine di Santa Maria Novella. Il Gruppo di lavoro ha costruito la base del progetto esecutivo di allestimento del Museo che costituirà il punto di partenza per l'inaugurazione del Museo stesso,

8 Rilanciare Forte Belvedere Realizzazione interventi strutturali al fine della riapertura Completamento degli interventi per la messa in sicurezza finalizzati al dissequestro degli spalti. Acquisizione del bene Completamento delle procedure finalizzate al passaggio di proprietà, previste dal Decreto sul Federalismo Demaniale. Conseguente eliminazione del canone di concessione attualmente corrisposto all Agenzia del Demanio. Riapertura al pubblico e valorizzazione del bene Il completamento delle opere di messa in sicurezza consentirà la riapertura del Forte Belvedere alla città nel rispetto della normativa di sicurezza attiva e passiva prevista dall apposito piano. Predisposizione progetto di valorizzazione della struttura: il Forte offre uno straordinario ventaglio di possibilità che spaziano dalle attività espositive a quelle congressuali e a quelle più generali per lo spettacolo e la prevista nel corso del Nell'ambito delle iniziative della Biennale Florens 2012 è stato organizzato il 4 novembre il Convegno internazionale Museo Musei: Allestimenti, Comunicazione e Linguaggi, dove sono state illustrate le nuove forme di comunicazione per un miglior fruizione dei musei. Nel corso dell'anno sono state realizzate varie attività inerenti la gestione delle collezioni, la conservazione e il restauro di opere al fine di ampliare l'offerta delle opere d arte esposte. Dal mese di ottobre è iniziato il monitoraggio delle condizioni microclimatiche delle sale museali, a partire dal Salone dei 500, in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi e l'università di Trento, mediante l'installazione di sensori. Nel corso del 2013 il progetto sarà ulteriormente sviluppato. E stata dissequestrata la palazzina e ultimata anche la fase di realizzazione delle opere previste per il completamento della messa in sicurezza dei bastioni del monumento, nonché effettuata la predisposizione del corredo documentale necessario alla presentazione dell istanza di dissequestro dei resedi esterni del complesso. È stata richiesta l attivazione del tavolo tecnico propedeutico all eventuale passaggio di proprietà. Gli organi locali del MIBAC si sono attivati, e si attende la convocazione. Dopo le attività realizzate nel primo semestre 2012, in attesa della certificazione dell avvenuta messa in sicurezza degli spalti e successivo dissequestro, da parte del Servizio Musei è in corso la predisposizione di un programma per il trasferimento ad altra sede delle opere ivi collocate. Nel corso del 2013, una volta concluse le attività di pertinenza delle altre Direzioni, la struttura potrebbe essere riaperta al pubblico.

9 realizzazione di eventi. Il nuovo Teatro dell Opera di Firenze Prosecuzione dei lavori per il completamento dell opera Ricerca del finanziamento per la realizzazione del II lotto e successiva prosecuzione dei lavori. Reperimento risorse Pubblicare nuovamente l avviso pubblico per la vendita del Palazzo Vivarelli Colonna e reperire le risorse necessarie all acquisto dell area. Completamento area urbana Realizzazione di una piazza/giardino, sistemazione dei parcheggi esterni Valorizzare l'autonomia statutaria del Comune Riforma dello Statuto omogenea ai principi costituzionali di autonomia e alla legislazione vigente Il 19 dicembre 2012, dopo l approvazione del Protocollo d Intesa, è stato sottoscritto l Accordo di Programma tra la Regione Toscana (21 milioni di euro), il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporto e il ministero dei Beni Culturali (15 milioni di euro) ed il Comune di Firenze (10 milioni di euro) per la realizzazione del II lotto. La ricerca di finanziamento ha quindi avuto un esito positivo, al fine di garantire la realizzazione di un ulteriore importante stralcio. Non avendo potuto acquistare l immobile sede della Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità (per problematiche connesse al rispetto del patto di stabilità), Palazzo Vivarelli Colonna non può essere dismesso, ma deve essere mantenuto come sede di uffici comunali; pertanto, non sono stati esperiti ulteriori tentativi di vendita. Si è concluso l iter del passaggio e subentro del Comune di Firenze al Commissario per il nuovo Teatro dell Opera; l Amministrazione può ora procedere con la realizzazione della piazza/giardino. L affidamento lavori è avvenuto a fine anno Ridefinire i principi che disegnano l'azione e i profili istituzionali del Comune coerenti con la nuova idea di città, conformare lo statuto alla legislazione oggi vigente. L evolversi della legislazione nazionale è stato costantemente monitorato, soprattutto per le sue ricadute sulla riforma del Comune e del suo Statuto, anche in relazione ai contenuti delle Legge n.135/2012 (città metropolitana), predisponendo specifici report informativi alla Commissione Affari Istituzionali e alla Presidenza; in particolare, il supporto alla Commissione Affari Istituzionali si è concentrato sulla costituzione della città metropolitana, fino all approvazione della legge di stabilità che ha spostato l avvio della riforma. Per quanto attiene alle vigenti norme statutarie, sono state individuate le singole disposizioni che richiedono un intervento di adeguamento alla legislazione vigente anche attraverso

10 Riforma e semplificazione del quadro normativo comunale A seguito dell analisi effettuata nell anno 2011 sui regolamenti presenti in rete civica proseguirà il processo di riduzione e semplificazione del quadro normativo anche col coinvolgimento delle Direzioni interessate. specifici approfondimenti con i dirigenti competenti in materia di organizzazione interna (TIT. V Statuto), partecipazioni (TIT VIII Statuto), procedimenti amministrativi (TIT VII Statuto). Parallelamente sono stati evidenziati i temi su cui il Consiglio potrà avviare una riflessione sui contenuti della norma statutaria. Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta del , la deliberazione n. 70 avente per oggetto Semplificazione normativa e atto ricognitorio dei regolamenti. E pertanto da considerare conclusa l attività di ricognizione sulla pagina della rete civica relativa ai Regolamenti con la individuazione delle voci da eliminare. La deliberazione è frutto del lavoro della Direzione che, seguendo le indicazioni della Commissione Affari Istituzionali fatte proprie dal Consiglio (mozione n. 660/2012) e di concerto con i coordinatori d area, ha supportato le Direzioni competenti nell'analisi dei Regolamenti presenti in Rete Civica, al fine di individuare quelli effettivamente vigenti da mantenere nelle pagine dedicate. INTERVENTI RILEVANTI PER L ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA Finalità da conseguire Stato attuazione al 31 dicembre 2012 Servizi demografici - Servizio quartieri Attività di supporto ai Consigli di Quartiere Coordinamento attività istituzionali decentrate. Organizzazione sul territorio iniziative di partecipazione. Omogeneizzazione delle procedure di raccordo tra i Consigli di Quartiere e le Direzioni Centrali. Si è proseguito il coordinamento delle attività decentrate attraverso incontri di staff settimanali nei quali, oltre allo scambio di informazioni, è stato possibile iniziare un percorso di uniformità lavorativa, prendendo in esame numerose procedure interne ai Quartieri. Tali incontri, in alcune occasioni, sono stati estesi anche al personale degli uffici Assistenza attività Istituzionale dei vari

11 Direzione del Consiglio Comunale Miglioramento della conoscibilità dell attività consiliare Rendere più semplice e maggiormente comprensibile ai cittadini l attività consiliare attuando miglioramenti nella gestione interna degli atti del Consiglio anche in collaborazione con i Sistemi Informativi. Sviluppare un nuovo tipo di supporto alla Presidenza del Consiglio Attività di supporto alla Presidenza, anche in relazione al ruolo del Consiglio quale custode della memoria della Città; sviluppo di attività di approfondimento su innovazioni normative in materia di enti locali nonché su temi affrontati dagli organismi nazionali (ANCI) di cui il presidente del Consiglio è componente. Quartieri, con i quali è stato possibile elaborare un report di rendicontazione delle presenze negli organi istituzionali dei consiglieri che consentirà, oltre alla comunicazione e la trasparenza dei dati nell ottica del rispetto della nuova normativa vigente, la contabilizzazione dei gettoni di presenza con la riduzione del margine di errore. Si è definito e concluso l iter già iniziato nel 2010 di condivisione dei protocolli operativi fra Servizio Quartieri e le Direzioni Ambiente, Servizi Tecnici e Nuove Infrastrutture e Mobilità. Il percorso prevedeva dopo la concordata stesura definitiva, la condivisione con i responsabili operanti presso il Servizio Quartieri. Successivamente, si renderà opportuna la pubblicizzazione e socializzazione sia con il personale amministrativo delle cinque strutture per la futura applicazione sia con la parte Istituzionale, nell ottica di una sinergia produttiva. Attraverso l analisi delle procedure interne si sono rilevati alcuni punti di criticità, ai quali si stanno apportando soluzioni in funzione della trasparenza dell attività consiliare, anche con interventi sui programmi di gestione degli atti. Le criticità rilevate con l analisi delle procedure interne sono state risolte con modifiche nei programmi di gestione degli atti consiliari. Si è pertanto cercato di dare maggiore visibilità ai lavori consiliari rispondendo all esigenza di trasparenza dell attività politica del Consiglio e delle sue articolazioni. E stata supportata la Presidenza del Consiglio nelle attività per la salvaguardia della memoria della città, adottando i necessari atti amministrativi per lo svolgimento delle varie iniziative, anche commemorative. Si è provveduto a monitorare la legislazione nazionale, con particolare attenzione alle novità normative in materia di enti locali e pubblica amministrazione. E stata avviata l attività di

12 Monitoraggio atti di indirizzo e attività controllo del Consiglio Sviluppo attività di verifica dell attuazione degli atti di indirizzo approvati dal Consiglio comunale e attività di monitoraggio. Avvio della revisione del regolamento del Consiglio Comunale Parallelamente all azione di riforma dello Statuto e di semplificazione del quadro normativo comunale, sarà proseguita l attività di riflessione complessiva sul vigente Regolamento del Consiglio. Costituzione del Consiglio degli Stranieri Le previsioni statutarie e regolamentari prevedono la ricostituzione del Consiglio degli stranieri da sviluppare con la collaborazione e l accordo con la Provincia. Le iniziative su questo tema potranno anche richiedere un adeguamento della disciplina comunale, risalente al 2003, attraverso una riflessione sui contenuti attuali delle tematiche dell integrazione. approfondimento in merito alla normativa sul sistema dei controlli interni introdotta con DL 174/12 convertito con Legge 213/12 finalizzata all adozione del regolamento dei controlli interni, all adeguamento del regolamento di contabilità (con specifico riferimento all attuazione del nuovo art. 239 del TUEL Collegio revisori) e alla attuazione delle disposizioni in materia di pubblicità della situazione patrimoniale degli eletti. E stata svolta una costante attività di monitoraggio degli atti di indirizzo, curando la verifica costante delle decisioni assunte e relative comunicazioni al Consiglio, con particolare attenzione alla pubblicazione degli esiti in rete civica. E stato supportato il Presidente nella sua opera di sollecitazione verso la Giunta, finalizzata all attuazione degli indirizzi e alla conseguente informazione secondo i criteri di trasparenza dell azione amministrativa. Il processo di analisi effettuato sul Regolamento del Consiglio comunale ha evidenziato in primo luogo alcune criticità su materie la cui disciplina ha subito modifiche da parte della legislazione nazionale e che sono state oggetto di rilievi in sede giurisprudenziale. Sono state individuate le singole disposizioni regolamentari che richiedono un formale adeguamento. Parallelamente si sono evidenziati gli istituti che alla luce della concreta esperienza richiedono un aggiornamento o una riforma. Sono state seguite, per conto della Presidenza, le riunioni di approfondimento organizzate dalla Regione Toscana e dalla Commissione Pace e Diritti Umani, finalizzate a verificare possibili forme alternative di rappresentanza degli stranieri nelle istituzioni, da tradurre in proposte di modifica delle norme vigenti. È da tenere peraltro conto che nel Bilancio 2012 non è stato possibile stanziare la somma necessaria per la ricostituzione del Consiglio degli Stranieri secondo le modalità previste da Statuto e Regolamento.

13 Ufficio di Gabinetto Gestione dell attività istituzionale Rappresentanza istituzionale e Cerimoniale. Implementazione del programma SALEM per la gestione condivisa delle sale monumentali con le direzioni Cultura e Servizi Tecnici. Nomine e designazioni nelle società partecipate dall ente. Concessione patrocini. Valorizzazione del Palagio di Parte Guelfa Implementazione dei sistemi di comunicazione interna ed esterna Sviluppo rete civica e blog tematici. Ad oggi, oltre alla Coordinamento comunicazione interna; revisione del modello di redazione integrata L'implementazione delle funzioni del programma SALEM di gestione delle sale monumentali di Palazzo Vecchio e Palagio di Parte Guelfa permette di gestire con facilità i rapporti con le altre Direzioni coinvolte nella fruizione delle sale. Nonostante l'incremento delle richieste delle sale, le entrate sono state al di sotto delle previsioni, perché molti degli eventi privati con banche e imprese sono stati disdetti. Le spese di rappresentanza hanno generato un'economia di circa il 18%. Razionalizzata la spesa per il Gonfalone. Nel corso del 2012 sono state effettuate 4 procedure di avviso per nomine/ designazioni di rappresentanti dell Ente in organismi cui esso partecipa e sono state formalizzate con ordinanza 7 nomine/ designazioni; sono stati concessi, a seguito di 948 richieste e delle relative istruttorie, 873 patrocini. messa on-line della splash page, è stata realizzata la prima parte della ristrutturazione della Rete Civica (eliminazione dicotomia Amministrazione/ Città, revisione navigazione, creazione Indice A-Z, sviluppo dei portali tematici ecc.) anche nella versione inglese; sono state inoltre progettate nuove sezioni, come ad esempio quella dedicata ai tributi e quella delle relazioni internazionali. Sono state aggiornate le linee guida per la comunicazione interna. Sviluppo e rafforzamento del ruolo internazionale della città di Firenze Sviluppo rapporti con stati esteri, in particolare Stati Uniti e Brasile. Consolidamento dei rapporti con le città gemelle, celebrazione del 60 anniversario del gemellaggio con Kassel, sviluppo dei rapporti con Edimburgo. Sviluppo dei rapporti con l Asia e organizzazione di work shop per paesi emergenti, in particolare intensificazione dei rapporti con città e province della Cina e del Giappone. Sviluppo iniziative di cooperazione nell ambito di programmi attivati con ONG e attivazione del progetto Il 60 anniversario del gemellaggio con la città di Kassel è stato consolidato con l'invio di due delegazioni, la prima dal 18 al 20 maggio con la conferma del patto deliberata dalla Giunta e la seconda con la missione a Kassel dell'assessore alla Cultura per l'apertura della mostra Documenta, per rafforzare gli scambi culturali tra le due città. Missione istituzionale del Sindaco a Betlemme per la firma del patto di gemellaggio mai formalizzato e iniziato con il Sindaco La Pira. Organizzazione di workshop e tavoli di

14 europeo con il Niger. Rapporti con città europee focalizzati sulla centralità della cultura. lavoro con delegazioni cinesi, giapponesi, russe. Accoglienza e assistenza delle delegazioni straniere. Organizzazione della Conferenza sullo stato dell'unione nel mese di maggio. Consolidamento dei rapporti con la città gemella di Edimburgo con la partecipazione all iniziativa del Florence for Fringe di una compagnia di Firenze. Intensificazione dei rapporti con la Cina, in particolare con la città di Ningbo con l accoglienza di una delegazione della Ningbo Tianyige Old Library, che è tra le più antiche biblioteche private della Cina Sviluppo dei rapporti con Pechino: organizzazione in collaborazione con il MAE di un Tavolo con la Delegazione del 751 D Park per l attivazione di scambi di best pratices nel campo della moda, coinvolgendo le istituzioni fiorentine Polimoda e Pitti Immagine per l apertura di opportunità di lavoro. Molteplici i contatti con Shanghai, in particolare con Tongji University, Ufficio Unesco di Shanghai, DOBE international group, con lo scopo di sviluppare gli scambi culturali e costituire un progetto congiunto e con Guosheng Group Shanghai per promuovere scambi culturali ed economici. In occasione dell anniversario del gemellaggio con Kyoto, si è svolta a maggio l inaugurazione del Giardino Giapponese e a novembre l apposizione di una targa con la cerimonia del tè. Kyoto ha ospitato due studenti fiorentini al convegno sull'ambiente Kodaiji Ji temple. Partecipazione nel mese di novembre al Festival giapponese con la TV nazionale NHK. Fra le altre iniziative, si segnalano: l incontro con una delegazione serba,guidata da Natalija Micunovic Ph.D, direttrice della Direzione Pari Opportunità, Ministero del Lavoro, Occupazione e Politiche sociali; l organizzazione della serata di beneficenza presso il Mandela Forum di Firenze Jokko concerto Italia- Senegal. E stato presentato il progetto per la salvaguardia del patrimonio culturale

15 Promozione di azioni di Fund Raising Partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali iracheno al Ministero degli Affari Esteri, Task Force Iraq, partecipando alla Commissione bilaterale mista Italia-Iraq presso il MAE. Proseguono i progetti di cooperazione decentrata con COSPE e Municipalità di Tabalak, Niger e i progetti di cooperazione con la Palestina (Med Cooperation, Planning Network, Progetti Tavolo mediterraneo Regione Toscana, Ali della Colomba-MAE). E stata realizzata la predisposizione del progetto di finanziamento di cooperazione del Ministero degli Esteri per la formazione di bibliotecari Iracheni. Il progetto è stato approvato dal Ministero Affari Esteri, col quale è stata sottoscritta la relativa convenzione per un importo di La predisposizione del Progetto Europeo sull'azione 1 misura 1.2 "Rete di città gemelle" con scadenza a settembre è stata rinviata a Febbraio 2013 per ritardo nelle adesioni da parte delle città gemelle Europee. Corpo Polizia Municipale Individuazione delle politiche di sicurezza e coordinamento/indirizzo di quanto alle stesse riconducibile Partecipazione alle iniziative correlate al c.d. Progetto DAVID Promozione di azioni di coordinamento e coinvolgimento delle Direzioni. Azioni di Fund Raising: partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali. Sviluppo della prevenzione sociale. Sviluppo della collaborazione con associazione onlus specializzata e valutazione della definizione di nuove attività in ambito di mediazione. Individuazione/potenziamento di sistemi informativi a supporto del monitoraggio/ risoluzione problematiche sul territorio (es. help desk O.P.C. 4 e partecipazione ai programmi Nu.Ma e Regia). Le iniziative correlate al progetto DAVID hanno preso l avvio già con l'adesione da parte dell'amministrazione Comunale allo stesso, avvenuta formalmente nel Nel 2012, a rafforzare il ruolo nevralgico della Direzione Corpo Polizia municipale anche quale struttura capofila intersettoriale, si è addivenuti a creare una "unità sicurezza stradale" (Delibera di Giunta Municipale n 21 del febbraio 2012). Di fatto, a parità di risorse, si è creato un modello organizzativo che ruota attorno ad un nucleo centrale facente capo, anche logisticamente, al Corpo P.M., ma riunisce i rappresentanti delle altre strutture o in maniera stabile, o in relazione a singole esigenze (Ufficio di Gabinetto, Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità, Sistemi Informativi, Ufficio Gestione Canali di Comunicazione, Servizio Statistica e Toponomastica, Città Sicura, Risorse Finanziarie, Risorse Umane, Pubblica Istruzione). Il lavoro in sinergia, garantito da sessioni plenarie a cadenza

16 Protezione Civile Salvaguardia e tutela del patrimonio culturale. Per l anno 2012, l Ufficio di Protezione Civile propone la ripresa delle attività per portare a compimento alcuni approfondimenti utili a completare l esperienza del Progetto FIRENZE TUTELA permettendone la mensile e lavoro per sottogruppi tecnici, ha affinato l'armonizzazione degli interventi e portato ad elaborazioni, anche critiche, delle precedenti modalità operative (valga per tutte l'analisi delle discrepanze in materia di statistica correlata all'infortunistica stradale). L'attività su strada, finalizzata alla prevenzione e repressione di fenomeni di abuso di alcool e droghe alla guida, necessita di apposite dotazioni ed interventi infrastrutturali. Attraverso "l'unità" sono stati presentati 3 progetti di finanziamento di iniziative in materia di sicurezza stradale alla Regione Toscana, dei quali ben 2 valutati favorevolmente. In particolare, il Comune di Firenze ha ottenuto dalla Regione Toscana il finanziamento del progetto presentato dal Corpo P.M. denominato "Progetto DAVID - Strada Sicura" per un importo pari ad ,00. Particolare attenzione è stata dedicata all'attività di educazione alla legalità, addivenendo per la prima volta ad un processo di selezione dei formatori. Nel mese di settembre 2012 è stata nuovamente sottoscritta una convenzione con l associazione L altro Diritto onlus per attività di mediazione sociale. Sono stati effettuati incontri per migliorare, in particolare in vista di ipotetici rinnovi per il 2013, l'oggetto della mediazione medesima secondo le direttive dell'assessorato Welfare, Politiche del Lavoro, Cooperazione Internazionale, Patrimonio e Casa, che ne vorrebbero la focalizzazione verso aree a particolare microconflittualità sociale (es.: insediamenti di edilizia economica e popolare). Confermato per l anno 2012/2013 il progetto Mixitè finanziato dal Ministero degli Interni sul Fondo Europeo per l integrazione dei cittadini dei paesi terzi. Nell anno 2012 è stata realizzata la pubblicazione del Progetto FIRENZE TUTELA. La pubblicazione del progetto contiene un appendice nella quale sono riportati i contenuti metodologici delle linee guida prodotte nell'ambito del progetto stesso, analizzate e verificate, che saranno

17 divulgazione di utilità collettiva. Le attività prevedono: - pubblicazione del Progetto FIRENZE TUTELA: conclusione dei lavori di ricerca e dei relativi risultati afferenti alle molteplici attività scientifiche realizzate; - elaborazione delle procedure del Piano di salvaguardia del Patrimonio Culturale di Palazzo Vecchio: coordinamento delle diverse pianificazioni necessarie. Pianificazione delle emergenze Razionalizzazione degli strumenti operativi in essere e avvio dei procedimenti di quelli mancanti (es: Piano Rischio Idraulico del Reticolo Minore e Piano Rischio Sismico ), in collaborazione con le direzioni e gli enti interessati. Miglioramento/rettifica piano neve approvato con delibera di Giunta n. 2001/G/00444 del , razionalizzando quanto già in essere alla luce della sperimentazione sul territorio, che ne ha già peraltro testato l efficacia di massima. Affinamento strumenti collaborativi, anche a scopo motivazionale, con associazioni di volontariato. Contributo fattivo e programmatorio alla politiche di sicurezza in termini di prevenzione/ supporto ai cittadini in difficoltà. necessarie per definire il modello di intervento e le procedure che dovranno essere previste nella stesura del Piano di salvaguardia del Patrimonio Culturale di Palazzo Vecchio. Di fatto, la pubblicazione, realizzata in sinergia con l Università di Firenze e il contributo della Regione Toscana, costituisce la sintesi, di pregevole valenza anche grafica, e, conseguentemente, comunicativa, di un percorso di approfondimento della tematica delle procedure emergenziali a tutela dell'inestimabile patrimonio artistico fiorentino, prendendo quale modello di partenza l'edificio simbolo, ovvero Palazzo Vecchio. Nel corso dell anno 2012, a seguito delle verifiche effettuate sui torrenti Ema, Terzolle e Mugnone, sono state realizzate le relative cartografie di dettaglio aggiornate con le criticità rilevate, ed evidenziate le aree allagate nel 1966, 1991, 1992, Nel 2012 è stata avviata una campagna di informazione per la mitigazione del rischio sismico, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, il Volontariato e altre Direzioni; avviata anche la collaborazione con la Direzione Ambiente per l acquisizione dei dati relativi alla sismicità del territorio comunale, elementi necessari per la pianificazione. i è conclusa la fase di revisione delle procedure generali e di allerta meteo; è stata aggiornata la cartografia afferente al Piano Neve a seguito delle attività di analisi, verifica e revisione del Piano stesso, sulla base dell esperienza maturata. el corso dell anno 2012 è stato approvato il nuovo Regolamento del Raggruppamento Operativo del Volontariato di Protezione Civile, che definisce i rapporti di collaborazione per il coinvolgimento diretto e attivo del Volontariato. on deliberazione della Giunta Comunale sono stati definiti i criteri per l erogazione dei contributi, anno 2012, alle Associazioni di Volontariato aderenti al Raggruppamento Operativo. Sono stati affinati strumenti di informazione alla popolazione: sito Internet, social Network, attività sviluppate in stretta

18 collaborazione con l Ufficio Gestione Canali di Comunicazione. Servizi tecnici Valorizzare l accoglienza turistico-culturale tra il Museo di S.M.Novella ed il nuovo Museo del Novecento Aumentare la fruizione culturale della città attraverso i chiostri del Convento al fine di garantire un maggior livello di leggibilità del patrimonio storico cittadino da parte dei visitatori che ogni giorno raggiungono la città e partendo dal riordino architettonico e funzionale dell Ufficio turistico di P.zza Stazione si intende costituire un vero e proprio itinerario di accoglienza culturale che da questo, attraverso i chiostri monumentali del Convento di Santa Maria Novella e la piazza che guarda la facciata di Leon Battista Alberti, introduca alla fruizione culturale della città nel suo istituendo Museo del Novecento. Il 9 Giugno 2012 è stato inaugurato il restauro del Chiostro dei Morti nel Convento di Santa Maria Novella che oggi consente un collegamento diretto tra la Stazione e la Piazza attraverso il percorso di visita del Museo, con inaugurazione del nuovo ingresso al medesimo. A seguito degli accordi intercorsi con l Opera di Santa Maria Novella per la costituzione di un unico percorso di visita al complesso, è stata predisposta la progettazione e coordinata la realizzazione di una nuova scala di collegamento tra la Basilica ed il Chiostro Verde, ipotizzata per garantire tale nuova unitarietà di fruizione del monumento, inaugurata nel Novembre 2012 e sostenuta finanziariamente dalle risorse dell Opera stessa. È ultimata la prima fase del programma di adeguamento e innovazione dell ufficio di informazione turistica, con il completamento dei cantieri relativi alla sala di accoglienza del primo piano e la definizione progettuale delle opere di riqualificazione ed integrazione nei nuovi percorsi di fruizione del livello terreno della sala di accoglienza dell infopoint. Conclusa la progettazione delle opere di restauro dei fronti esterni della Scuola Marescialli, era stato pubblicato il bando predisposto per la concessione degli spazi pubblicitari e l esecuzione delle suddette opere di restauro, con scadenza il 14 settembre. A fronte dell esito negativo della selezione, è stata effettuata una modesta modifica dei contenuti del bando finalizzate all espletamento di una nuova procedura di gara, con condizioni di maggior appetibilità, avviata nel mese di dicembre 2012.

19 Considerazioni generali e valutazione complessiva sullo stato di attuazione del programma AREA PROGRAMMAZIONE, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE - Nell attività dell area rientra il coordinamento organizzativo e logistico del sistema 100 luoghi in collaborazione con l Ufficio di gabinetto e l ufficio Gestione canali di comunicazione. Si tratta di una delle maggiori e più interessanti esperienze partecipative a livello nazionale, per le quali è stato messo a punto supporto tecnologico di grande rilievo. In questo contesto si inquadra anche lo sviluppo di una specifica APP che si integra in un sistema diffuso di organizzazione e gestione dei diversi canali di comunicazione. AREA SVILUPPO URBANO - Se rimane ferma e confermata l idea del ruolo della città, l attuale momento di svantaggio economico ha ripercussioni sullo stato di avanzamento realizzativo ed operativo degli interventi infrastrutturali, che comunque procedono e cercano di garantire la massima fruizione dei contenitori a disposizione. Il passaggio effettivo al Comune di Firenze, a seguito del subentro al Commissario, e la sottoscrizione dell Accordo di Programma nel mese di dicembre, con conseguente copertura economica di un ulteriore stralcio lavori, permette un ulteriore e fondamentale passo verso la realizzazione del nuovo Teatro dell Opera di Firenze. CORPO POLIZIA MUNICIPALE - Il programma è stato interamente realizzato. DIREZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE - L individuare come obiettivo strategico la valorizzazione dell autonomia statutaria si è rilevata una scelta positiva, perché ha permesso al Consiglio e all Amministrazione Comunale nel suo complesso di dotarsi di conoscenze e approfondimenti sul tema delle riforme degli Enti Locali e della costituzione della Città Metropolitana in particolare. Pur bloccato dalla Legge di stabilità 2013 (L. n. 228 del 24 dicembre 2012) il processo di attuazione della disposizione costituzionali si riavvierà e il patrimonio di conoscenze acquisito sarà decisivo per fare correttamente concretizzare la città metropolitana fiorentina, come dimostra il ruolo che la Commissione ha assunto nel coordinamento delle città metropolitane cui la Direzione ha attivamente contribuito. Tale scelta ha poi permesso di avviare una attività di riforma del vigente statuto (di cui si è ricostruita l evoluzione normativa a partire dalla sua prima adozione datata 1991) sia per progettare un adeguamento alla legislazione attuale sia per avviare una riflessione su specifici temi e contenuti (dal decentramento agli istituti di partecipazione, all erogazione dei servizi), ma anche perché ha garantito un costante monitoraggio sull evolversi della legislazione nazionale che ha disegnato una profonda riforma di numerose materie statutarie (es. organizzazione dei servizi) che coinvolge direttamente e immediatamente lo Statuto del Comune di Firenze. Sono così stati forniti al Consiglio strumenti per intervenire attivamente su tale processo di riforma. Altro tema connesso ancora allo Statuto e alla novità introdotta dal legislatore è la riforma del Regolamento del Consiglio. Anch essa si potrà concretizzare nell anno che precede il rinnovo del Consiglio, anche sulla base del lavoro istruttorio che la Direzione ha fatto in questi mesi. Si è poi positivamente conclusa l azione avviata per raggiungere l obiettivo della semplificazione del quadro normativo comunale in base al programma definito dal Consiglio e con il fattivo e determinante lavoro di tutte le Direzioni. Il risultato è la deliberazione del Consiglio del 20 dicembre che ha censito i regolamenti vigenti da mantenere nella rete civica e parallelamente i 112 file da rimuovere per dare ai

20 cittadini, agli utenti dei servizi e agli stessi operatori certezza sul quadro normativo comunale. PATRIMONIO IMMOBILIARE - Le attività sono in linea con le azioni previste dal programma. Per l espletamento delle procedure relative al federalismo demaniale sono state redatte le schede tecniche, in base alle quali il Consiglio Comunale, con delibera n. 26 del 21 maggio 2012, ha approvato l elenco degli immobili da acquisire a titolo gratuito. La richiesta è stata quindi inviata all Agenzia del Demanio. Il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 135 (cd. spending review ) introduce modifiche, ancora da approfondire, al programma del federalismo demaniale. In particolare abroga la norma che avrebbe consentito l acquisto a titolo gratuito dei beni richiesti dal Comune. In considerazione delle attuali difficoltà del mercato immobiliare e dei limiti alla spesa previsti dal patto di stabilità che non permettono l acquisto di un immobile per uffici, è stata riconsiderata la vendita di Palazzo Vivarelli Colonna, prevedendone il mantenimento per fini istituzionali. PIANIFICAZIONE, CONTROLLO E QUALITÀ - L evoluzione del sistema di monitoraggio del progetto 100luoghi è stata curata in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi ed ha prodotto un nuovo applicativo web ed una più adeguata reportistica utilizzata nello sviluppo del progetto. Il programma è pertanto in linea con quanto previsto dall obiettivo strategico collegato. CULTURA, TURISMO E SPORT - Il sistema dei Musei Civici è stato migliorato sotto il profilo sia comunicativo che del servizio. Il numero dei visitatori è aumentato: per esempio Palazzo Vecchio dal 2009 con visitatori è passato nel 2012 a ; Santa Maria Novella ha avuto visitatori nell arco di due mesi, contro un normale flusso annuo di circa visitatori. Il rilancio e l'ampliamento dell'offerta museale comunale è stato realizzato anche attraverso l'estensione della visita di Palazzo Vecchio mediante il progetto "Tracce di Firenze" e con l'apertura della Torre di Arnolfo. La sottoscrizione del primo accordo quadro con il Fondo Edifici di Culto ha riguardato, nello specifico, Santa Maria Novella, permettendo nel novembre scorso l'apertura di un nuovo percorso di vista, incluso nel circuito della Firenze Card, della Basilica e del Museo di Santa Maria Novella. Proseguirà nel 2013 la progettazione per l ipotesi di allestimento museale per il III piano di Palazzo Vecchio, ampliando ulteriormente i percorsi di visita. Il gruppo di lavoro sul Museo del '900 ha prodotto i risultati necessari alla progettazione esecutiva dell'allestimento del Museo stesso. UFFICIO DI GABINETTO - Il perseguimento del programma nel corso del 2012 è stato soddisfacente per quel che riguarda l interlocuzione con i cittadini in termini di ascolto delle esigenze e di rappresentazione e condivisione con essi dei risultati raggiunti e di quelli ancora da realizzare. Lo sviluppo dei canali web ha aperto nuove frontiere di contatto con i cittadini. In particolare, i profili ufficiali sui social network oltre a consentire un flusso informativo 24 ore su 24 si stanno rivelando efficaci strumenti di ricevimento delle segnalazione e di risposta immediata ai cittadini, in una sorta di URP digitale. Inoltre, è risultato efficace il lavoro svolto per rendere l Ente ben visibile alla cittadinanza, e promuovere in misura crescente le sue tradizioni popolari e i suoi contatti culturali e di contributo/scambio civico nei confronti di realtà estere. Relativamente a quest ultimo

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Presidiare una consultazione online

Presidiare una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψ υιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασ δφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκ λζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖ βνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθω

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato) PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale

PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale Il consigliere regionale Sergio Blasi Proposta di legge Interventi regionali di

Dettagli

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005

Dettagli

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per 1 Comune di Rimini Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per l'istituzione di un coordinamento delle iniziative rivolte alla cooperazione e solidarietà

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia.

Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia. Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia. Lucca, 21 ottobre 2010 Le fasi della valorizzazione STRATEGICA PROGRAMMATICA GESTIONALE La fase strategica

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Formazione Immigrazione

Formazione Immigrazione Formazione Immigrazione Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri e comunitari I edizione Workshop conclusivo

Dettagli

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE

SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE Con riferimento agli Ordini di Servizio n. 6 e 7 del 02.02.2015, si comunica che, con effetto immediato, le attività relative agli affari legislativi, precedentemente

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI CASTENASO (Bologna) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con delibera consiliare n. 92 del 20/12/01 INDICE : art. 1 Finalità art.2 Obiettivi comunali

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

A STIPULARSI TRA. il MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA (di seguito MIUR ), rappresentato dal Capo Dipartimento, Marco MANCINI,

A STIPULARSI TRA. il MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA (di seguito MIUR ), rappresentato dal Capo Dipartimento, Marco MANCINI, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ACCORDO ATTUATIVO dell Accordo di collaborazione per la valorizzazione e l integrazione

Dettagli

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 2014-2020 LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ La Strategia

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG 2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con

Dettagli

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale. Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO L'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA. PAESAGGIO E CULTURA" VERSO EXPO 2015

OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO L'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA. PAESAGGIO E CULTURA VERSO EXPO 2015 OGGETTO: APPROVAZIONE PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO L'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA. PAESAGGIO E CULTURA" VERSO EXPO 2015 LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: la Regione Piemonte ha

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ PAR.6.6.1 QCS 2000/06 TAVOLA DI MONITORAGGIO AMMINISTRAZIONI CENTRALI Legenda a fondo pagina PON TRASPORTI -Ministero delle Infrastrutture

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra L ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (INAIL) per le Marche nella persona del Direttore Regionale Dr. Sandro Passamonti e IL COMITATO PARITETICO REGIONALE

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli