ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. RIVA. School Energy Management Team Report

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1 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. RIVA School Energy Management Team Report Saronno, 31/10/2013 1

2 Partner del Progetto Teach Two: Ecoazioni Consultancy (Italy) Severn Wye Energy Agency (UK) G. Falcone School (Italy) Tecnica Economia Trasporti S.r.l (Italy) Centre of Social Intervention of Cyclades (Greece) National Centre for Education (Latvia) Disclaimer: While every attempt has been made to ensure that the information contained in this report is accurate, the authors are unable to accept any liability for any loss or damage that might be incurred as a result of any action taken by the readers. The sole responsibility for the content of this paper lies with the authors. 2

3 Indice Credits... Introduzione... English abstract.. Descrizione generale della scuola... Performance energetiche della scuola... Percezione dell ambiente scolastico (indagine Percettiva)... Sintesi delle abitudini volte al risparmio energetico... Analisi energetica della scuola (indagine Critica) Illuminazione naturale... Illuminazione artificiale... Apparecchi elettrici... Impianto di riscaldamento... Ventilazione e isolamento... Acqua... Energia rinnovabile... Bilancio energetico (indagine Analitica)... La nostra strategia: idee, azioni e misure per un uso razionale dell energia... 3

4 Credits Il presente report è stato realizzato dallo School Energy Management Team, composto da un gruppo di studenti del biennio coadiuvati e coordinati dai proff. Fichera Francesca e Piccirillo Marco. Un ringraziamento va in particolare ai colleghi docenti che hanno permesso lo svolgersi delle varie indagini nelle loro ore di lezione, mostrando sensibilità per il problema del risparmio energetico. Un ulteriore ringraziamento va allo staff dell ufficio tecnico che ha supportato il team nella ricerca delle informazioni riguardanti gli aspetti tecnici dell indagine, curato i rapporti con gli uffici provinciali e ha fornito preziose informazioni. Infine un doveroso ringraziamento va al Dirigente Scolastico e ai suoi collaboratori per la disponibilità dimostrata e la sensibilità verso questa tematica sempre più attuale. 4

5 Introduzione Questo report è stato prodotto nell'ambito del Progetto europeo di risparmio energetico per le scuole denominato 'Teach Two'. Il finanziamento per questo Progetto è stato fornito dal Leonardo Da Vinci Lifelong Learning Programme. Nel presente report verranno riassunti i risultati delle tre indagini condotte tra febbraio e marzo L indagine Percettiva L indagine Percettiva è finalizzata a determinare come le persone percepiscono la struttura scolastica e come si sentono lavorandovi all interno. L indagine Critica L indagine Critica analizza, in termini di risparmio energetico, i comportamenti adottati nella scuola e come gli utilizzatori interagiscono con la struttura. L indagine Analitica L indagine Analitica è finalizzata allo studio nel dettaglio della natura della struttura scolastica e del calcolo dell energia necessaria a riscaldarne adeguatamente gli ambienti. Questo Progetto è stato concepito in modo che le indagini possano essere ripetute su base annuale. Ciò consentirà di valutare annualmente l impatto delle misure apportate e permetterà inoltre agli studenti di accrescere le loro conoscenze contemporaneamente all avanzamento del Progetto. Ci auguriamo che troviate utile questo report e che alcune delle misure di risparmio energetico possano essere attuate, così da poter migliorare l'efficienza energetica dell edificio riducendo di conseguenza costi ed impatto ambientale. 5

6 English abstract The object of this report is to show research outputs from a study on energy savings, done by our school-teams in the February to April period. A few chosen students from the first two years of secondary school, along with two teachers/coordinators was given the task to test and report during teaching hours, also by identifying three areas named A, B, C in school s facility. Research was based on three kind of tests: 1) Perceptual, addressed to show schoolmates own personal sensorial perception in their ordinary participation in school s life, both in classrooms and test labs they usually attend. 2) Analytical, with a major stress on technical investigation on the three key factors to energetic use, that is isolation, local heating and electrical power consumption. All work was conducted in equivalent rooms of the three identifies school areas. 3) Then, a dedicated software was loaded with all the outcoming results, so to elaborate and show reports on energetic balance. Results showed a negative account value energetically speaking: this then means there s a deficit due a superior energetic loss towards a minor energetic gain. Hence various guess works was formulated to the school s energetic efficiency improvement, rangin from low budget cost solution to medium/higher ones. 6

7 Descrizione generale della scuola L Istituto Tecnico Industriale Statale G. Riva di Saronno è nato nel 1959 con gli indirizzi di Elettrotecnica e Meccanica. Negli anni i corsi si sono differenziati fino a stabilizzarsi nell A.S con i seguenti indirizzi: Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni; Chimica, Materiali e Biotecnologie; Meccanica, Meccatronica ed Energia. Attualmente conta circa 860 iscritti. Un importante contributo finanziario elargito dalla famiglia dell industriale saronnese Giulio Riva, a cui è intitolato l Istituto, ha consentito la costruzione dell attuale sede in via Carso, dove l ITIS si è trasferito nell a.s. 62/63. Negli anni si sono apportate modifiche e ammodernamenti all istituto che adesso conta più di 850 studenti che provengono dall hinterland saronnese. La scuola è composta da un unico complesso, di 6500 m 2 di superficie come fabbricato e con 3500 m 2 di spazio aperto, distribuito su 2 piano e con un piano seminterrato dove sono ubicati i laboratori, la mensa, e la palestra. La struttura all interno è suddivisa in due ale, comunemente chiamate lato biennio e lato triennio dalla disposizione delle classi. La vicepresidenza e la sala docenti sono disposte al piano terra, mentre, al primo piano, sono collocati gli uffici amministrativi, l ufficio tecnico e la presidenza. Per effettuare il test si è idealmente diviso l edificio scolastico secondo questa disposizione, nominando area A il lato biennio, area B il lato triennio e area C la parte comprensiva degli uffici e della sala docenti. 7

8 Performance energetiche della scuola Utilizzo attuale dell energia La nostra scuola utilizza la corrente elettrica come principale fonte di energia che alimenta anche l impianto di riscaldamento che utilizza come combustibile il gas metano. Di seguito sono indicati i consumi annui sia dell elettricità che del metano, ma relativamente solo all anno 2013, dal momento che non è stato possibile reperire le informazioni per gli anni precedenti. Anno Consumo totale Costo Elettricità kwh Media baseline ,34 Anno Consumo totale Costo Gas kwh Media baseline Anno Consumo totale Costo Consumo totale kwh (Elettricità+ riscaldamento) Media baseline ,34 8

9 Consumo totale di energia (kwh) Elettricità Gas Consumo medio e costo dell'energia per la scuola ITIS G.Riva 9

10 Dati sulle emissioni di CO 2 Fonte energetica Consumo baseline annuo kwh Emissioni baseline di CO 2 annue - tonnes Elettricità ,007 Gas o altro utilizzato ,2 Totale ,21 Emissioni medie annue per l utilizzo di energia per la scuola ITIS G.Riva Contatori della scuola Sono presenti 1 contatore del gas ed uno dell elettricità collocati in appositi vani. La lettura dei contatori è specifico compito della Provincia di Varese. È probabile che i contatori siano collegati direttamente con le società appaltatrici che gestiscono il servizio. Il locale caldaia è accessibile solo ai tecnici della società appaltatrice, perciò non è stato possibile visitarlo, né fotografare. 10

11 Percezione dell ambiente scolastico (indagine Percettiva) È stato sottoposto il test precettivo a 59 persone, composto da 18 docenti, 5 appartenenti al personale scolastico e la restante parte dagli alunni. I docenti e gli alunni hanno svolto il test nelle aule dove trascorrono la maggior parte del tempo, indicate nel test come lato biennio (lato A) e lato triennio (area B), il personale scolastico nell area di uso comune, chiamata nel test area C. Per ognuna di queste aree sono state esaminate delle classi scelte appositamente per la loro posizione. All interno delle aule sono stati delegati due alunni e il docente presente per compilare il questionario. Qualità dell aria La percezione della qualità dell aria è la somma di tre caratteristiche principali che sono state valutate nel test, la ventilazione la temperatura e l umidità. Di seguito sono indicati i grafici esplicativi dei risultati dei test, relativi a ciascuna area esaminata. 11

12 Come si evince dai grafici, i giudizi migliori sulla qualità dell aria sono stati dati dagli intervistati dell area C. vi Per la maggior parte degli intervistati la qualità è ritenuta sufficiente, anche se quasi il 20% degli alunni la considera scarsa. Vi è anche una diversa percezione della qualità dell aria tra gli intervistati dell area A e dell area B. È da notare che le due ali hanno una diversa esposizione rispetto alla luce solare. Temperatura 12

13 La temperatura media delle aule è per la maggior parte degli intervistati giudicata troppo calda. Questo potrebbe avere una giustificazione nel fatto che nessuna aula è dotata di termostato per regolare la temperatura. Di contro in particolari aule, situate soprattutto al secondo piano gli intervistati lamento invece una temperatura fredda. Sono nell area C, la maggior parte degli intervistati ha giudicato corretta la temperatura, in virtù forse del fatto che essendo uffici hanno un sistema di regolazione diverso. Illuminazione Gli intervistati hanno risposto a specifiche domande riguardanti sia l illuminazione naturale che quella artificiale. Come si evince dai grafici sotto riportati, molte aule hanno il problema di una troppa illuminazione che crea fenomeni di riflessi e abbagliamenti. Questo problema è stato risolto con l utilizzo di schermature, ma in molti casi è necessario usare anche la luce artificiale. 13

14 Di contro viene messo in risalto una cosa positiva che è il fatto che quasi tutte le aule sono dotate di un sistema di illuminazione corretto ed uniforme. Solo nell area A rimangono alcuni disagi riferiti dagli intervistati. Benessere fisico Nell area A dove la maggioranza aveva dichiarato che la ventilazione era giusta, ma la temperatura troppo calda e il clima caldo e umido in quasi uguale misura, si sono riscontrati i tipici problemi dovuti a 14

15 questo disagio, come bruciore, sonnolenza, difficoltà di attenzione, cefalee. Nell aera B dove la maggioranza dichiara che la temperatura è troppo calda, ma l umidità è quasi per tutti giusta tranne che per qualcuno che la giudica troppo secca, i principali disagi riferiti sono sonnolenza, lacrimazione e difficoltà di attenzione. Curioso invece il risultato degli intervistati nell area C: a fronte di aver dichiarato che sia la temperatura e l umidità fossero giusti, lamentano bruciore agli occhi, lacrimazione, secrezione nasale. Sintesi delle abitudini volte al risparmio energetico Abitudini degli studenti Gli studenti hanno risposto a questa parte del questionario in maniera quasi omogenea e si sono rilevati generali comportamenti di disinteresse per quanto riguarda le semplici norme di risparmio energetico, come spegnere i monitor dei pc o lo spegnere le luci in aula quando c è abbastanza luce naturale. Ciò però contrasta con le loro abitudini a casa, in cui mostrano più attenzione ai comportamenti corretti di risparmio energetico, forse perché anche più consapevoli dei costi sostenuti dalla famiglia in materia di consumo di energia. Quello che si è notato che generalmente fanno molt a attenzione a spegnere le luci quando lasciano una stanza o spegnere il pc quando hanno smezzo di usarlo, ma non scollegano quasi mai il caricabatteria dei cellulari, ed in generale non erano mlto consapevoli del fatto che gli strumento in stand-by consumano energia. 15

16 Abitudini di docenti e personale ausiliario I docenti e il personale ausiliario valutano abbastanza positivamente il loro comportamento sul risparmio energetico, cercano di avere attenzione ai piccoli gesti quotidiani come spegnere le luci quando non sono più necessari o non lasciare apparecchi elettrici accesi inutilmente. 16

17 Analisi energetica della scuola (indagine Critica) I risultati riportati in questa sezione del report provengono dall analisi energetica della scuola effettuata il tra febbraio ed aprile del L indagine è stata effettuata da una squadra di ragazzi del biennio che è andato nelle varie classi individuate nelle aree A B C e che sono le stesse in cui si è effettuato il test percettivo. Sono state analizzate le seguenti tematiche: 1. Illuminazione naturale 2. Illuminazione artificiale 3. Apparecchi elettrici 4. Impianto di riscaldamento 5. Ventilazione e isolamento 6. Acqua 7. Energia rinnovabile 1. Illuminazione naturale Basandosi sui risultati emersi dall indagine critica si nota che l illuminazione è ritenuta sufficiente, tutte le aule hanno una parete tutta a finestre, questo permette una buna luminosità, ma vi sono fenomeni di abbagliamento che interessano indistintamente l area A e B dell istituto. In quasi tutte le aule comunque sono presenti schermature per ovviare a tale disagio. 17

18 Esempio di finestra di un aula 18

19 Esempio di schermatura utilizzata in un aula 19

20 Finestra con e senza schermatura 20

21 Fenomeno di abbagliamento 2. Illuminazione artificiale Tipologia di corpi illuminanti Dall indagine emerge che la tipologia di illuminazione è ottimale, dotata di schermatura. Purtroppo non è stato possibile sapere la tipologia delle lampade. Forse occorre una maggiore manutenzione dal momento che alcuni corpi illuminanti sono sporchi. 21

22 Tipologia di corpi illuminanti 22

23 Tipologia di corpi illuminanti Abitudini In generale gli studenti non hanno una grande sensibilità per quanto concerne il risparmio energetico che si traduce in un comportamento disattento. Questo comporta che gli studenti non spengono le luci quando vi sono giornate soleggiate o quando si spostano nei laboratori. I docenti invece risultano più attenti e seguono queste buone norme di comportamento. Il personale scolastico si accerta alla fine delle lezioni se vi sono luci o apparecchi elettrici accesi, e tengono accese le luci (se necessario) solo nel momento in cui effettuano le pulizie Sistemi di controllo dell illuminazione Quasi tutte le aule sono dotate di interruttori multipli, ma in alcuni casi forse dovrebbe essere cambiata la suddivisione per settori. Non sono presenti interruttori crepuscolari, né timer né rilevatori di presenza. Potrebbe essere utile installare rilevatori di presenza nei bagni e interruttori crepuscolari nei corridoi. 23

24 Illuminazione esterna L edificio è dotato di illuminazione notturna che non è mai accesa durante il giorno, in quanto è regolata da un timer. 3. Apparecchi elettrici Abitudini e sistemi di controllo Dall indagine emerge che gli studenti non sempre si ricordano di spegnere gli apparecchi chi utilizzano durante le ore di lezione. I distributori restano accesi durante le vacanze perché sono a disposizione anche del personale non docente. La scuola non è dotata di strumenti per il risparmio energetico, come timer e software. Apparecchi di riscaldamento/refrigerazione All interno della scuola non sono presenti apparecchi né impianti di riscaldamento elettrici, dal momento che l impianto di riscaldamento funzionano con il gas metano e con caloriferi in ghisa, né impianti di refrigerazione 4. Impianto di riscaldamento Caldaie e locali caldaie Il sistema di riscaldamento è di tipo combinato, la caldaia centralizzata produce sia riscaldamento che acqua calda sanitaria. La caldaia è collocata in apposita centrale termica ed è costituita da due generatori di calore di potenza termica massima 930 KW ciascuno e da due bruciatori modulanti, ciascuno, di potenza termica minima nominale pari a 240 KW mentre la massima è pari a 1200 KW. I generatori e i bruciatori sono stati sostituiti nel Il funzionamento dei riscaldamenti è dalle 6.30 alle e dalle alle ( il funzionamento pomeridiano è dovuto a corsi serali). L isolamento delle tubazioni è scarso in quanto la scuola è stata costruita circa 55 anni fa. Tipologia di riscaldamento e controlli Il sistema di riscaldamento prevede termosifoni in ghisa e solo in alcuni laboratori (meccanica) sono presenti le strisce radianti ad acqua, in altri ( chimica e informatica) sono presenti i termoconvettori. Nessun terminale è coperto da arredo e non sono presenti valvole termostatiche. Temperatura e comfort La tabella sottostante mostra le temperature suggerite per le diverse tipologie di spazi presenti nella scuola. Inserire nella seconda colonna le temperature medie rilevate. Se esse sono più elevate di quelle suggerite, è possibile determinare il potenziale risparmio energetico; si ricorda come i consumi totali si riducono di un 8% per ogni grado in meno impostato nel termostato. 24

25 Stanza/tipologia Temperatur a suggerita Temperatura media rilevata Aule C 18 0 Mensa C 20 0 Palestra 13 C Direzione/segreteria C 20 0 Aula assemblea 16 C Spogliatoi/corridoi 15 C Laboratori C 20 0 Potenziale risparmio energetico 5. Ventilazione e isolamento Ventilazione Come si evince dai grafici, la ventilazione è abbastanza adeguata in tutte le aree interessate. Solo alcune aule della zona B presentano scarsa ventilazione dovuta principalmente al fatto che è circondata da edifici residenziali. Isolamento struttura dell edificio La struttura è costituta da travi e pilastri in cemento armato; le pareti esterne sono in mattoni pieni intonacata sulle due facce (senza isolante), il soffitto è costituito da una soletta piana in latero-cemento verso sottotetto areato ma non isolato; il pavimento è costituito da una soletta in latero-cemento su vespaio areato, anch esso non isolato. 25

26 Porte e finestre Le finestre nella maggior parte delle aule e corridoi sono con telaio in alluminio e doppio vetro. In qualche corridoio invece ci sono ancora finestre con vetro singolo. Nei laboratori gli infissi sono in ferro con doppi vetro. Le porte esterne sono in alluminio e anch esso doppio vetro, queste non hanno un idoneo isolamento termico e rimangono spesso aperte quando il riscaldamento è acceso. 6. Acqua L acqua calda è fornita in tutto l edificio scolastico ad una temperature di circa 40 C, detta temperature non può essere ridotta; inoltre non è possibile interrompere la fornitura di acqua calda durante i giorni di vacanza. Acqua calda L acqua calda viene fornita attraverso dei boyler, non ha timer di accensione o spegnimento, ma durante le vacanze o il fine settimana può essere sospesa. La temperatura è impostata a circa 50 C Rubinetti e docce I rubinetti non sono dei bagni sono dotati di regolatori di flusso e non sono presenti rubinetti che perdono. Toilets Nelle toilets non sono presenti sistemi di riduzione di flusso 7. Energia rinnovabile La scuola non è dotata di impianti di energia rinnovabile; sarebbe opportune istallarne soprattutto per il risparmi di acqua calda sanitaria 26

27 Bilancio energetico (indagine Analitica) Durante il periodo invernale abbiamo realizzato il bilancio energetico dell intera scuola. I risultati emersi mostrano quanto calore entra nell edificio e quanto calore abbandona l edificio durante i mesi invernali. Partendo da questo risultato, siamo in grado di stabilire quanta energia è necessaria fornire all impianto di riscaldamento per mantenere, nell edificio scolastico, una temperatura confortevole. Principali risultati dell indagine: La quantità totale di energia che entra nell edificio, durante il periodo invernale, è pari a MJ. La quantità totale di energia che abbandona l edificio, durante il periodo invernale, è pari a MJ. Questo significa che abbiamo un deficit di energia pari a MJ. Questa è l'energia richiesta dai nostri sistemi di riscaldamento per mantenere la scuola alla temperatura attualmente impostata: Gudagni di calore Guadagni calore solare Guadagni calore interno Guadagni di calore totali Perdite di calore MJ Perdite di calore MJ attraverso i muri ,05 MJ Perdite di calore MJ attraverso le finestre Perdite di calore MJ attraverso i solai e tetto Perdite di calore per MJ Bilancio ventilazione energetico Perdite di calore totali MJ MJ MJ 27

28 La nostra strategia: idee, azioni e misure per un uso razionale dell energia A seguito delle indagini effettuate, è stato possibile costruire la nostra strategia attraverso la quale sono state proposte idee, azioni e misure per una gestione sostenibile dell edificio scolastico da un punto di vista energetico. Con alcune semplici misure, si possono avere impatti significativi nella riduzione della quantità di energia utilizzata dalla nostra scuola. Molti dei cambiamenti suggeriti nel presente report permetteranno di aumentare anche il livello di comfort all interno degli ambienti scolastici. Ci auguriamo pertanto che la direzione della scuola sia d accordo nell implementare alcune delle soluzioni di seguito proposte, in modo da rendere la scuola un ambiente che sia più confortevole, che promuova l apprendimento di pratiche energeticamente sostenibili, che sia meno costosa da gestire e che abbia un minore impatto sull ambiente! La nostra strategia è divisa in due linee d azione: - la prima prevede misure di risparmio energetico a costo basso o nullo, che possono essere realizzate in un tempo breve/medio e che incideranno principalmente sui nostri comportamenti; - la seconda prevede misure basate sull introduzione di misure a costo maggiore e anche con l ausilio tecnologico e dell innovazione a costo più elevato da realizzarsi nel medio/lungo termine. MISURE DI RISPARMIO ENERGETICO A COSTO BASSO O NULLO: ILLUMINAZIONE Evitare di tenere le luci accese inutilmente, questa banale azione può portare a risparmi energetici considerevoli. Spegnere sempre le luci uscendo dalle stanze. Sfruttare il più possibile l illuminazione naturale. Non accendere inutilmente le luci quando non occorre. Sostituire lampadina a incandescenza con lampadine CFL a basso consumo. RISCALDAMENTO Spegnere i termosifoni vicino alle porte d ingresso dell edificio (sono praticamente inutili per il riscaldamento degli ambienti interni). Chiudere avvolgibili e persiane di sera per evitare le dispersioni termiche. L apposizione di un foglio di materiale isolante tra il calorifero e il muro se confinante con l esterno aumenta del 5% l efficienza di ogni calorifero. Chiudere le finestre prima di accendere l impianto di riscaldamento e ridurne al minimo l apertura (spalancare le finestre per i soli cambi d aria). ISOLAMENTO DEI CASSONETTI I cassonetti sono presenti in alcuni locali dell istituto come la sala docenti, sala ricevimento segreteria. Controlliamo le dispersioni di calore dal cassonetto Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento piuttosto semplice e poco costoso, laddove c è lo spazio sufficiente, almeno 2cm, applicare un pannello isolante. 28

29 RACCOLTA DIFFERENZIATA La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro, ma soprattutto delle generazioni future: riusare, riutilizzare e valorizzare rifiuti, come carta, plastica, vetro, alluminio, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente naturalmente più ricco. Ridurre il più possibile i rifiuti evitando i prodotti usa e getta. MISURE DI RISPARMIO ENERGETICO A COSTO MEDIO-ALTO E INTRODUZIONE DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE: ISOLAMENTO DELLE PARETI ESTERNE L isolamento dei muri può essere realizzato dall interno, dall esterno o nell intercapedine. Tutti e tre i sistemi presentano dei vantaggi: la scelta dell intervento da adottare dipenderà dallo stato di degrado dell edificio e dalla somma di denaro disponibile per la sua realizzazione. ISOLAMENTO DELLE COPERTURE Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l elemento che disperde più calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa del basso livello di isolamento. Siccome la copertura non è mai stata isolata è consigliabile intervenire immediatamente. ISOLAMENTO DEI SERRAMENTI Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d aria eccessivi, con relative dispersioni di calore. E buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e sostituirle se necessario. Inoltre, piccole infiltrazioni d aria dal telaio possono essere eliminate usando il silicone. In alcuni locali sono presenti ancora serramenti che non hanno le guarnizioni provvedere all installazione. ISOLAMENTO DELLE SUPERFICI VETRATE Nei laboratori e in alcuni corridoi sono presenti finestre che hanno un solo vetro possiamo: sostituire il singolo vetro con un doppio vetro dove possibile aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio sostituire tutto il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni!) installare una pellicola solare riflettente sulle superfici dei vetri delle finestre. La Pellicola oltre a fare stare più caldi in inverno e più freschi in estate, garantisce la privacy durante le ore diurne, trattiene le schegge in caso di frantumazione del vetro, ed evita il passaggio della radiazione ultravioletta. SISTEMI DI REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA INTERNA Gli apporti gratuiti di energia, dovuti alla presenza di persone, macchine nei laboratori di meccanica e vari dispositivi presenti in tutti i laboratori e computer, e quelli che provengono dal sole, possono essere molto rilevanti e surriscaldare gli ambienti. In questi casi, il rimedio più semplice consiste nell applicare, ad ogni radiatore, una valvola termostatica. Con questo sistema si riesce a riequilibrare sia la temperatura all interno del singolo. 29

30 INSTALLIAMO DEI PANNELLI SOLARI Gli impianti solari termici consentono di produrre acqua calda sfruttando il calore del sole. Consentono di ridurre notevolmente i consumi di energia per il riscaldamento dell acqua sanitaria, e una volta ammortizzata la spesa dell impianto si avrà a disposizione acqua calda gratuita. 30

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