Prevenzione della Legionellosi e analisi del rischio degli impianti

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1 Prevenzione della Legionellosi e analisi del rischio degli impianti Questionario & Algoritmo per una valutazione tecnico pratica Mtdidi Metodi prevenzione

2 Premessa Il rischio di contrarre la legionellosi, in tutte le strutture ricettive, di carattere sanitario o meno dipende da tanti fattori, traquesti il fattore prioritario è la colonizzazione dei sistemi (idrici e aeraulici) i) dove c è presenza di ACQUA

3 Premessa La presenza e lo sviluppo del batterio sono legati a: Temperatura dell acqua compresa tra 25 e 46 C Acqua q stagnante o basse velocità di flusso Presenza di micronutrienti quali calcare, ossidi, alghe, sostanze organiche

4 Acqua stagnante o basse velocità itàdi flusso I batteri per svilupparsi hanno necessità di aggregarsi, e ciò avviene soltanto se le condizioni facilitano il processo. I parametri fondamentali sono: La rugosità iàdll della superficie i che possa consentire un ancoraggio del biofilm La presenza di depositi, i quali incrostazioni i io corrosioni E, soprattutto, la tipologia i di moto dell acqua

5 La tipologia di moto, misurata attraverso una grandezza definita numero di Reynolds dipende principalmente dalla velocità dell acqua: Moto laminare Velocità < 1 m/sec Moto turbolento Vl Velocità ià> 1 m/sec

6 Acqua stagnante o basse velocità di flusso Solo se il moto è laminare le particelle di acqua prossime alla superficie avranno una bassa velocità, che consente l ancoraggio e il conseguente sviluppo della colonia batterica. Adesione Colonizzazione Maturazione

7 Biofilm Comunità ben strutturata di batteri e cellule racchiuse in una matrice polimerica prodotta dalle cellule stesse, che cresce su superfici (inerti o biologiche), soprattutto all interfaccia con una fase liquida

8 Punti critici Considerando i fattori di rischio e i tipi di impianti normalmente presenti nelle strutture turistico ricettive e sanitarie, possiamo dividerle i 2 grandi categorie: 1. Impianti idrici e aeraulici presenti in tutte le tipologie di strutture 2. Impianti specifici per procedure assistenziali utilizzati sul tratto respiratorio, che riguardano le strutture sanitarie, quest ultime richiedono procedure di sanificazione i severe e utilizzo di acqua sterile

9 Impianti idrici e aeraulici Circuito Acqua sanitaria e relative utenze Vasche idromassaggio Torri di raffreddamento Unità iàdi trattamento aria, specie se con sistema di umidificazione

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12 Aerosol proveniente dal drift dell acqua di torre

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14 SCARICO CONDENSE

15 Vasche idromassaggio

16 Nella valutazione del rischio è necessario considerare i seguenti fattori: La presenza del batterio Le condizioni che consentono un suo sviluppo (colonizzazione) a valori di concentrazione pericolose La possibile formazione di gocce di aerosol La presenza di individui esposti La vulnerabilità di tlii tali individui id i

17 Il nostro approccio nel servizio di prevenzione Nel realizzare una analisi del mercato, abbiamo verificato l esistenza di vari bisogni e tra questi: Informazione e formazione La possibilità di strumenti chiari per valutare il rischio e adottare la prevenzione, i controlli e le opportune verifiche Possibilmente avere un unico interlocutore con la opportuna competenza interdisciplinare in grado di garantire un supporto a 360

18 Il nostro approccio nel servizio di prevenzione Per cercare di dare risposta a questi bisogni abbiamo: Elaborato un algoritmo in grado di quantificare numericamente l entità del rischio Selezionato gli strumenti e i metodi di prevenzione disponibili Organizzato in collaborazione con un laboratorio accreditato i controlli analitici della Legionella per la verifica dei risultati

19 Questionario o Al fine di valutare l esposizione al rischio, nell ambito della visita ispettiva della struttura ricettiva, è stata elaborato un questionario diviso i 6 sezioni: 1. Aspetti Normativi 2. Linea Acqua Fredda 3. Linea Acqua Calda 4. Piscina/sauna/idromassaggio 5. Torri e Impianti Condizionamento 6. Altre Utenze

20 Algoritmo Per ogni sezione vengono valutati i punti critici e quantificata t con un criterio i numerico l incidenza id per ogni singola domanda della sezione del questionario. Il livello ll di esposizione ii viene espresso con un valore compreso tra 1 e 4. La somma dei valori delle singole sezioni viene elaborata tramite algoritmo che esprime il livello di esposizione totale e determina : La tempistica di revisione/intervento La tipologia dell azione da intraprendere Il numero raccomandato di controlli legati alla criticità della struttura divisa per tipologia di rischio.

21 Consulenza esterna Analisi legionella Aspetti Normativi Nomina responsabile 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Corso di formazione Manuale di Prevenzione rischio Valutazione ripetuta annualmente Aggiornamento Registro

22 Linea Acqua Fredda Temperatura Fonte di approvvigionamento 4 3, ,5 2 1,5 Impianti di 1 pretrattamento 0,5 0 Clorazione Presenza serbatoi

23 Linea Acqua Calda Docce Temperature alle utenze Bolilers acqua calda 4 3 Serbatoi accumulo 2 1 Temperatura 0 boiler Vetustà impianto idrico (anni) Clorazione acqua calda Incrostazioni corrosioni

24 Piscina/Sauna/Idromassaggio Controlavaggio filtri regolare Controlli microbiologici Detersione/sanificazi ifi i one superfici 4 Piscina Sauna Idromassaggio Manuale autocontrollo ph Cloro attivo

25 Torri e impianto di condizionamento Presenza di fan coils, splits UTA con umidificazione Torri di raffreddamento 3,5 4 Vicinanza prese aria 2,5 3 o finestre 1,5 2 0,5 1 0 Trattamento acqua Manutenzione periodica Analisi microbiologiche Sistema automatico di spurgo

26 Sistemi di irrigazione a pioggia Altre Utenze ornamentali 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Impianto Sprinkler Lavaocchi di emergenza Sistemi aerosol

27 Valutazione della Esposizione al Rischio Aspetti Normativi 3 2,5 2 Altre Utenze 15 1,5 Linea Acqua Fredda 1 0,5 0 Torri e Impianti Condizionamento Linea Acqua Calda Piscina/sauna/idromassag gio

28 Prima degli interventi Nomina responsabile Iirrigazione a pioggia Lavaocchi emergenza Sistemi aerosol 4 Corso di formazione Aggiornamento Registro Impianto Sprinkler 3,5 Valutazione ripetuta Vasche ornamentali Presenza di fan UTA con umidificazione Manutenzione periodica ,5 2 1,5 Analisi legionella Consulenza esterna Approvvigionamento Pretrattamento Sistema spurgo 1 Serbatoi Analisi microbiologiche Trattamento acqua 0,5 0 Clorazione Temperatura Vicinanza prese aria o Bolilers Torri di raffreddamento Serbatoi Controlavaggio filtri Temperatura boiler Controlli microbiologici Sanificazione superfici ph Cloro attivo Manuale autocontrollo Idromassaggio Sauna Clorazione calda Incrostazioni corrosioni Vetustà impianto Temperature utenze Docce Piscina

29 Dopo gli interventi Nomina responsabile Iirrigazione a pioggia Lavaocchi emergenza Sistemi aerosol 4 Corso di formazione Aggiornamento Registro Impianto Sprinkler 3,5 Valutazione ripetuta Vasche ornamentali Presenza di fan UTA con umidificazione Manutenzione periodica 3 2,5 2 1,5 Analisi legionella Consulenza esterna Approvvigionamento Pretrattamento Sistema spurgo 1 Serbatoi Analisi microbiologiche 0,5 Clorazione 0 Trattamento acqua Temperatura Vicinanza prese aria o Bolilers Torri di raffreddamento Serbatoi Controlavaggio filtri Temperatura boiler Controlli microbiologici i i Clorazione calda Sanificazione superfici Incrostazioni corrosioni ph Vetustà impianto Cloro attivo Manuale autocontrollo Idromassaggio Sauna Piscina Docce Temperature utenze

30 Calcolo dell esposizione esposizione 16,9 punteggio livello di esposizione revisione 0 7 bassa 1 annuale 7 13 media 2 annuale alta 3 semestrale molto alta 4 semestrale

31 16,9 punteggio livello di esposizione revisione azione 0 7 bassa 1 annuale mantenere le condizioni di sicurezza preventivate 7 13 media 2 annuale predisporre strumenti di possibili intervento t alta 3 semestrale molto alta 4 immediata programmare con urgenza interventi correttivi intervenire immediatamente sulla fonte del rischio sino al raggiungimento di livelli accettabili

32 Calcolo del Rischio tipologia i struttura tt Valutazione del rischio turistica residenza anziani sanitaria 16,9 N campioni in assenza positività

33 9.1.3 La valutazione del rischio di contrarre la malattia suggerisce di applicare le misure seguenti: Presenza di una concentrazione di legionelle fino a 10 2 UFC/L (assenza di casi): non è necessario alcun intervento.

34 9.1.3 La valutazione del rischio di contrarre la malattia suggerisce di applicare le misure seguenti: Presenza di una concentrazione compresa tra UFC/L: contaminazione, si potrebbero verificare casi sporadici. In assenza di casi è raccomandata una aumentata sorveglianza clinica, in particolare per i pazienti a rischio. Evitare l'uso dell'acqua dell'impianto idrico per docce o abluzioni che possano provocare la formazione di aerosol. Ripetere periodicamente i controlli batteriologici. In presenza di un caso effettuare la bonifica ambientale ed adottare misure specifiche di prevenzione e controllo.

35 9.1.3 La valutazione del rischio di contrarre la malattia suggerisce di applicare le misure seguenti: Presenza di una concentrazione di legionelle > 10 4 UFC/L: contaminazione i importante. t Mettere Mtt in atto immediatamente misure di decontaminazione: shock termico o iperclorazione. i Successiva verifica di dei risultati. Dopo la bonifica, effettuare ulteriori controlli ambientali con la seguente cadenza: immediatamente dopo la bonifica; seil risultato è negativo, dopo giorni; se negativo, dopo tre mesi; se negativo, periodicamente ogni sei mesi.

36 9.1.5 Misure a lungo termine. Almeno una volta l anno svuotare, pulire e disinfettare serbatoi, scaldabagni e tubature. Il controllo della formazione di depositi di calcare può essere realizzato, se necessario, sui circuiti dell acqua calda con l aiuto degli usuali sistemi in commercio (resine a scambio ionico, ecc.). La decalcificazione periferica delle docce deve essere effettuata regolarmente, al minimo una volta all anno. In occasione di lavori sulla rete idrica: Aprofittare per eliminare bracci morti e tubi ostruiti. Aggiornare la pianta della rete.

37 Metodi di Prevenzione nel sistema idrico In generale la colonizzazione i dll della Legionella si previene: Evitando di mantenere la temperatura tra 20 e 45 C Evitando la stagnazione dell acqua Evitando uso di materiali rugosi, depositi, prodotti di corrosione che possano costituire micro nicchie biologiche per lo sviluppo del batterio

38 Metodi di Prevenzione nel sistema idrico Mantenendo i sistemi puliti Realizzando sistemi it idi trattamento/disinfezione tt t i i adeguati Mantenendo costante La manutenzione Il controllo L attenzione al problema

39 Filtrazione al punto di utilizzo Si realizza con filtri assoluti (0,2 µm) da sostituire regolarmente Trova applicazionenei nei reparti dove sono ricoverati pazienti a rischio elevato, e in tutti quei casi dove le altre soluzioni applicabili non portano a risultati di riduzione della concentrazione del batterio Si raccomanda inoltre per un uso temporaneo per effettuare le bonifiche senza interrompere il servizio di erogazione dell acqua

40 Shock Termico Si realizza elevando la temperatura dell acqua a C, assicurandosi che nei punti distali si raggiunga una temperatura di almeno 60 C e che avvenga il deflusso in tutti i punti di erogazione La manovra ha una durata di almeno 30 minuti e va ripetuta per 3 giorni consecutivi Per evitare il pericolo di ustioni bisogna assicurarsi che durante lo shock termico gli ospiti della struttura non possano accedere alle utenze,

41 Irraggiamento UV Si realizza con lampade che emettono luce ultravioletta a 254 nm, in grado di inattivare i batteri presenti nell acqua. L impianto Limpianto va dimensionato tenendo conto della portata della limpidezza dell acqua. Si raccomanda l uso per la disinfezione al punto di utilizzo Non ha alcun effetto residuo

42 Iperclorazione a shock Si effettua, con acqua fredda, inferiore a 30 C (è necessario disattivare il boiler e aspettare che l acqua si raffreddi), inserendo nel circuito cloro (ipoclorito di sodio o di calcio), fino ad ottenere, nei punti distali, una determinata concentrazione di cloro residuo: 20 mg/litro se effettuata per 2 ore 50 mg/litro se effettuata per 1 ora E necessario flussare l acqua su tutte le utenze Svuotare il sistema e reintegrarlo con acqua nuova.

43 Iperclorazione continua Si realizza dosando i continuo cloro (sotto forma di ipoclorito it di sodio o di calcio), i) mantenendo una concentrazione di cloro residuo compreso tra 1 e 3 mg/litro

44 Disinfezione con biossido di cloro Questa sostanza, rispetto al cloro ha il vantaggio di essere efficace a più bassa concentrazione (0,1 1,0 mg/litro) Nel caso di dosaggi shock, da realizzarsi in caso di alti valori di Legionella, si raccomanda un dosaggio di 5 10 mg/litro per 1 ora

45 Uso di altri disinfettanti In questi ultimi anni, sono stati testati con risultati soddisfacenti: Monocloroammina Soluzioni di acqua ossigenata e sali di argento Acido peracetico

46 Automazione e Telecontrollo

47 Il processo p 1 2 Analisi e valutazione rischio Misure 3 Gestione: Sistema centralizzato prevenzione e Controllo i C ll

48 Un unico sistema centrale in cloud CentroServiziPrevenzione&Controllo

49 Il processo Analisi periodiche: Gestione inserimento dati analisi Gestione informazioni: Fonti di approvigionamento Sistema di distribuzione Condizionamento Report/Supporto per analisi Schedulazione hdl Analisi Allert con soglie configurabili Ospedali Alberghi Centri Sportivi Uffici Condomini.. Telecontrollo: Acquisizione automatica dati Cloratori Possibilità di utilizzare il sistema tramite interfaccia Web Tablet e Mobile

50 Soluzioni Supervisione in Cloud Sito 1 Sito 2 Internet Sito n Dashboard di analisi centralizzata

51 Servizi di Energy Management in cloud? EMSS+

52 Misurare/Analizzare Selezione dei punti da controllare Sicurezza Supervisione dell impianto e relativi sottosistemi (UPS, Genset, etc,) Previsione ii guasti e malfunzionamenti Energy Management Categorizzazione consumi Analisi profili di consumi Strategie di risparmio energetico Risparmio sugli oneri fissi dei contratti

53 Strutture ricettive coinvolte Strutture sanitarie Business Alberghi / Ufficidi grandi dimensioni Complessi Sportivi Scuole Impianti Industriali

54 EMSS+: Un unico sistema centrale Tablet Desktop/web Mobile Supervisione dello stato di tutti i sezionatori e sottosistemi con relativa ubicazione e gerarchia elettrica Misure elettriche dirette e derivate Misure di qualità della rete per prevenzione malfunzionamenti Datalogging e database storico di tutti gli eventi rilevati e relativa reportistica avanzata Presentazione dei dati in tempo reale attraverso una reale applicazione SCADA industriale Notifica di eventi e allarmi Gestione Attuazioni Integrazione nativa, con la tecnologia CISCO EnergyWise Funzionalità avanzate di Dashboard Energetica e supporto alla manutenzione dell impianto rese via Apple IPad

55 Soluzioni Staer EMSS+ punti di forza Oltre 50 anni di Esperienza di Staer Sistemi nel settore Supervisione e Controllo Indipendente da tecnologie e protocolli Completamente customizzabile

56 Staer Sistemi s.r.l. via Giacomo Peroni Rome Italy Phone: Mail:

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