Gli aspetti tecnico-operativi della manutenzione degli impianti aeraulici. Fabio Pasini Consigliere AIISA

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1 Gli aspetti tecnico-operativi 0 della manutenzione degli impianti aeraulici Fabio Pasini Consigliere AIISA

2 AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici)

3 Perché e da chi viene fondata Perché la scelta della Procedura Nadca La mission: Dare a tutti gli operatori la possibilità di avere l abilitazione ASCS Dialogo a livello nazionale ed europeo Rapporto con progettisti e committenti

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5 Decreto 81/08: All'Allegato IV - Requisiti dei luoghi di lavoro, capitolo 1.9 Microclima, viene inserita la nota che meglio specifica quanto già previsto dalla legge 626/94 art Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

6 Standard NADCA ACR 2013 UNI EN 15780:2011 Ventilazione degli edifici Condotti - Pulizia dei sistemi di ventilazione Linee Guida Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all igiene degli impianti di trattamento aria Linee Guida Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione Convegno AIISA Lazio - Roma 11 Novembre 2011

7 Conferenza Stato Regioni feb 2013: Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all igiene degli impianti di trattamento aria.

8 Conferenza Stato Regioni feb 2013: Nella premessa del documento si fa riferimento alla necessità di garantire una buona qualità dell aria indoor per le implicazioni legate alla salute dei lavoratori, sia a livello sociale che economico

9 Conferenza Stato Regioni feb 2013: Il documento sintetizza ed aggiorna quanto previsto dalla legislazione precedente in materia e si rivolge al datore di lavoro evidenziando l importanza della valutazione e gestione dei rischi correlati all igiene degli impianti di trattamento aria che servono ambienti confinati pianificandone gli interventi di manutenzione.

10 Conferenza Stato Regioni feb 2013: La Procedura infatti chiarisce l iter operativo dalla ispezione visiva, all ispezione tecnica, alla reportistica relativa che favorisce la valutazione della necessità dell intervento di pulizia e bonifica vero e proprio. In particolare il documento modifica le linee guida precedenti con la possibilità di programmare i controlli sull impianto in base al registro degli interventi effettuati, che diventa un punto chiave confrontato con la mera periodicità predeterminata prevista in precedenza.

11 Conferenza Stato Regioni feb 2013: stabilisce un criterio di riferimento tecnico per definire la pulizia di un canale di aria condizionata indicando il NADCA Vacuum test e l ACR Tutti i soci di AIISA obbediscono per Statuto associativo a tali indicazioni procedurali.

12 . Ambiente Confinato: (Fonte Ispesl/Inail) É il caso ad esempio di: camere con aperture in alto, vasche, depuratori, camere di combustione nelle fornaci e simili, canalizzazioni varie, camere non ventilate o scarsamente ventilate. Naturalmente gli esempi citati non vogliono essere esaustivi degli infiniti casi che possono verificarsi ma, oltre a rappresentare la casistica più frequente di ambienti in cui avvengono gli eventi incidentali, vogliono costituire un invito alla riflessione e alla cautela ogni volta che si devono eseguire dei lavori in ambienti simili. In questi casi infatti la valutazione dei rischi deve considerare anche tutti i pericoli e le situazioni che, in ambienti non confinati, non genererebbero rischi significativi.

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14 AIISA Nel novembre 2013 AIISA, sintetizzando quanto disponibile nel settore ha stilato un proprio Protocollo Operativo AIISA scaricabile dal sito nello spirito di una chiara trasparenza divulgativa.

15 Convegno AIISA Lazio - Roma 11 Novembre 2011

16 Il Protocollo Operativo è un CONTENITORE di norme, procedure, leggi, ecc. Alla Parola «Protocollo» abbiamo aggiunto l attributo «Operativo» per dare in modo univoco il senso di qualcosa che è sempre aggiornato nel tempo, allo scopo di offrire tutti gli strumenti concreti e operativi per svolgere l attività della manutenzione igienica degli impianti aeraulici nel pieno rispetto della cultura tecnica del settore.

17 A chi si rivolge L obiettivo del Protocollo Operativo è consentire il dialogo e la comunicazione, non soltanto culturale ma anche di tipo commerciale, tra questi soggetti: I soci AIISA Gli organi competenti in merito all applicazione di provvedimenti legislativi I committenti I progettisti

18 Per il socio AIISA, come per tutti, il cliente ha sempre ragione ma, data la specificità del nostro lavoro, egli non può derogare alle sue conoscenze Il socio AIISA deve tenere in considerazione le esigenze del committente, a patto che ciò non vada a compromettere l applicazione del Protocollo, che è comunque prevalente rispetto a qualsiasi altra esigenza

19 Il Protocollo Operativo è il documento ideale per chiarire il significato della parola «sanificazione», ma anche per dare le corrette definizioni di circuito aeraulico e dei suoi componenti; Particolato; Misure di ingegneria ambientale; Monitoraggio

20 I requisiti dell operatore Per operare secondo il Protocollo Operativo è necessario che l azienda che opera abbia: Un tecnico certificato ASCS (Air System Cleaning Specialist) Minimo due tecnici (operatori) specializzati Referenze Attrezzature specialistiche

21 I requisiti dell operatore Per quanto riguarda l ASCS, AIISA organizza già da tempo i corsi e gli esami per la certificazione relativa, attingendo alle procedure tecniche statunitensi (NADCA), avendo, sin dalla sua fondazione, riconosciuto nell associazione americana la massima autorità tecnica nel settore.

22 FASI OPERATIVE: 1. Sopralluogo 2. Ispezione visiva e tecnica 3. Relazione Tecnica di Ispezione 4. Progetto di Bonifica 5. Bonifica 6. Relazione tecnica di Bonifica 7. Piano di Controllo: Ispezione Tecnica di sorveglianza periodica

23 SOPRALLUOGO TECNICO ISPEZIONI VISIVA E TECNICA SI L impianto è in condizioni igieniche accettabili? ISPEZIONE TECNICA DI SORVEGLIANZA PERIODICA NO SANIFICAZIONE

24 Le fasi sopra elencate devono essere tutte supervisionate da un ASCS, in quanto questi è l unica figura che possieda tutte le conoscenze necessarie a raccogliere ed elaborare le informazioni delle varie fasi al fine di valutare le migliori azioni correttive da mettere in atto. Le fasi devono essere portate a termine nell ordine esposto, in quanto ciascuna di esse è propedeutica a quella successiva: in ciascuna di queste fasi, infatti, vengono raccolte delle informazioni fondamentali per la corretta riuscita della fase che deve essere ancora attuata.

25 I principali componenti dell impianto da ispezionare e le operazioni da effettuare: Unità di Trattamento Aria (UTA): ispezione filmata; misurazione della pressione differenziale a monte ed a valle dei corpi filtranti; misurazione della portata differenziale a monte ed a valle delle batterie di scambio termico;

26 Unità di Trattamento Aria (UTA): analisi microbiologica dell acqua di umidificazione (CBT 20 C e 36 C limite soglia 10 6 UFC/l.); analisi microbiologica per contatto delle superfici dei ventilatori, delle batterie di scambio termico, delle pareti interne (CBT 20 C e 36 C, CMT, eventuali patogeni da evidenza medica negli occupanti).

27 Sezione filtrante

28 Batteria di scambio termico

29 Sezione di umidificazione

30 Condotte aerauliche (a campione rappresentativo): ispezione filmata; misurazione della quantità di polvere sedimentata (NADCA Vacuum Test valore soglia 1 g./m 2 e 0,075 g./m 2 per post-bonifica); verifica stato conservazione coibentazioni termoacustiche, se presenti;

31 Condotte aerauliche (a campione rappresentativo): verifica funzionamento delle serrande; analisi microbiologica per contatto sulle superfici delle pareti interne (CBT 20 C e 36 C, CMT, eventuali patogeni da evidenza medica negli occupanti).

32 Canalizzazione di presa dell aria esterna

33 Terminali di mandata (a campione rappresentativo): misurazione della portata d aria e confronto con i dati di progetto; misurazione parametri microclimatici (temperatura, umidità relativa e velocità dell aria); analisi microbiologica facoltativa dell aria in uscita dai terminali di mandata, secondo il metodo per aspirazione a circa 50 cm. dai terminali stessi (CBT 20 C e 36 C, CMT, eventuali patogeni da evidenza medica negli occupanti) e confronto con analisi effettuate in ambiente outdoor sugli stessi parametri.

34 ACCORDO QUADRO AIISA - INAIL Energy Saving = risparmio energetico attraverso la bonifica delle batterie di scambio termico delle Unità di Trattamento Aria; Mappatura del rischio da agenti biologici negli impianti aeraulici; Manuale per la scelta dei corretti DPI da utilizzare nelle varie fasi operative descritte dal Protocollo AIISA

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36 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!! Convegno AIISA Lazio - Roma 11 Novembre 2011

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