Il Volontariato di Protezione civile in Emilia Romagna
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- Alessia Pieri
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1 Il Volontariato di Protezione civile in Emilia Romagna Con l assessore Paola Gazzolo abbiamo rappresentato il percorso storico - legislativo e le motivazioni dell istituzione del nuovo elenco regionale del Volontariato di Protezione civile, che segna un ulteriore tappa di valorizzazione per questa componente imprescindibile nelle attività di prevenzione, previsione e soccorso di Franco Pasargiklian FOCUS AAssessore Gazzolo, avete concluso un lungo e complesso percorso per definire l impianto del nuovo elenco regionale del volontariato e i requisiti necessari delle organizzazioni per iscriversi a questo nuovo elenco. Quali sono i motivi della riforma? Cosa cambia rispetto al passato? In effetti quello giunto a conclusione è un percorso che viene da lontano e che si è sviluppato avendo come costante punto di riferimento il metodo del dialogo, dell ascolto e del confronto reciproco. Un percorso che ha permesso di giungere a una svolta storica, capace di incidere profondamente sulle modalità d intervento delle organizzazioni di protezione civile perché solo quelle iscritte all elenco potranno essere coinvolte nelle attività di prevenzione, previsione o emergenza. Penso si tratti di un elemento di grande novità, ispirato innanzitutto alla ricerca di una crescente efficacia ed ef- 32 Paola Gazzolo, assessore regionale a Sicurezza territoriale, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile dell Emilia Romagna
2 L assessore Gazzolo con i volontari al termine di un esercitazione del 2012 a Guastalla ficienza degli interventi messi in campo. In proposito, ritengo significativo che a istituire l elenco del volontariato sia stata proprio la legge regionale n.1 del 2005, il testo normativo di riferimento in Emilia Romagna nel campo della protezione civile. Questo perché da subito è apparsa chiara la necessità di uno strumento capace di garantire un censimento sempre aggiornato delle associazioni e dei singoli volontari, anello imprescindibile dell intero sistema nazionale integrato: una risorsa straordinaria, uomini e donne che contribuiscono in modo del tutto disinteressato alla realizzazione del bene comune. Nel 2010 è stato compiuto un ulteriore passo avanti, con l approvazione del Regolamento regionale di Volontariato di Protezione civile che fissa i principi base per la costituzione dell elenco e i requisiti per l iscrizione, mentre nel 2012 elementi di rilievo sono stati introdotti - su scala nazionale - con la Direttiva del Dipartimento nazionale di Protezione civile che ha riformato il vecchio elenco unico, proponendo l istituzione di un elenco nazionale composto a sua volta da un elenco centrale e dalla sommatoria degli elenchi territoriali. Eccoci dunque arrivati all ultimo tassello di un puzzle complesso e articolato: con la delibera della Giunta regionale dello scorso agosto, sono state approvate le modalità per la gestione dell'elenco regionale del volontariato di protezione civile. Per la prima volta, i principi fino ad allora individuati vengono declinati in una serie di requisiti tecnici e concreti, posti a garanzia di una sempre maggiore specializzazione e organizzazione del Sistema, e sono specificati gli indirizzi per la gestione delle nove sezioni provinciali e della sezione regionale emilianoromagnola. Secondo le regole fissate, per effettuare l iscrizione e quindi essere attivate in caso di necessità le associazioni devono soddisfare precisi requisiti di idoneità tecnico-operativa. Tra questi, alcuni sono relativi alle loro caratteristiche statutarie (assenza fini di lucro, esplicitazione di finalità di Protezione civile, prevalenza della componente volontaria); altri sono personali, in capo ai legali rappresentanti e titolari di incarichi operativi (assenza di condanne passate in giudicato per reati che comportano l interdi- 33 La Protezione civile ITALIANA dicembre
3 FOCUS Visita della Gazzolo al campo di accoglienza di San Felice sul Panaro con Renata Briano, assessore alla PC della Regione Liguria 34 zione dai pubblici uffici); altri ancora sono relativi alla democraticità della vita dell associazione e infine, l effettiva partecipazione ad attività riconosciute di protezione civile. Preceduta da un articolato confronto con le istituzioni locali, le associazioni e i territori, l individuazione di questi criteri operativi ha permesso di giungere all avvio del registro a partire dal 1 novembre. Da quella data, le organizzazioni di volontariato dell'emilia-romagna che intendono partecipare alle attività di protezione civile possono presentare domanda per essere iscritte e assumere la qualifica di struttura operativa da attivare e impiegare in situazioni di crisi e di emergenza. Il Dipartimento della Protezione civile nazionale aveva fissato delle linee guida per la riforma di questi nuovi elenchi. In che misura avete personalizzato le direttive generali nel vostro contesto regionale? Essenzialmente sono tre le innovazioni targate Emilia Romagna che caratterizzano la disciplina regionale rispetto a quanto già definito dalla legislazione statale. Quella senza dubbio a me più cara è la scelta di porre al centro la formazione e la sicurezza dei volontari, che ritengo due elementi imprescindibili e irrinunciabili. Se l obiettivo perseguito è quello di accrescere costantemente l efficacia e l efficienza degli interventi, dobbiamo farlo anche attraverso una tutela crescente di chi si spende in prima persona offrendo una grande testimonianza di solidarietà e impegno civile. Gli stessi Stati generali del volontariato di protezione civile che si sono svolti a Roma nell aprile 2012, avevano indicato chiaramente come la formazione e la sicurezza fossero punti fondamentali su cui costruire politiche innovative. È questa la convinzione che ci ha portato a studiare una sorta di personalizzazione dell elen-
4 36 Piacenza, maggio Adunata nazionale degli Alpini co, attraverso l istituzione di un database nominativo capace di censire singolarmente tutti i volontari e suddividerli tra quelli operativi - ossia coloro che hanno già completato il percorso formativo di Protezione civile di base e quindi pronti a intervenire in caso di necessità - e di supporto, in attesa di formazione e quindi impiegabili in sole funzioni di sostegno. In secondo luogo, a garanzia dell efficacia delle azioni messe in campo è stato anche previsto un numero minimo di volontari operativi di cui la singola organizzazione deve essere dotata perché possa iscriversi all elenco: devono essere almeno il doppio più uno dei componenti dell organo direttivo e, comunque, non meno di dieci unità. Una disposizione a cui si associa l obbligo, per ogni associazione, di garantire la reperibilità H24 di almeno una squadra costituita da quattro volontari operativi con capacità di raggiungere la località dell intervento in modo autonomo. Insomma, le innovazioni pensate e messe in campo in Emilia Romagna vanno in un unica direzione: quella di coniugare maggiori tutele per chi svolge attività di volontariato e una crescente efficacia degli interventi, a tutela della sicurezza di tutti. Nella lettera C, comma n. 1 dell art. n. 6 del Regolamento regionale del Volontariato PC avete stabilito che per un Associazione o Gruppo comunale debba essere di 10 volontari operativi il numero minimo per potersi iscrivere al nuovo elenco regionale. Non pensate di perdere così alcune piccole, ma importanti realtà di protezione civile? Come dovranno eventualmente organizzarsi queste piccole realtà locali? L istituzione dell elenco è stata preceduta da un approfondito processo di partecipazione e condivisione che ha offerto una pluralità di occasioni di confronto con il mondo delle associazioni di volontariato di protezione civile. Al termine, è parsa opportuna a tutti la scelta di effettuare un censimento delle organizzazioni di protezione civile operative che, per loro stessa natura, si distinguono necessariamente dalle altre associazioni di volontariato in quanto a specializzazione e capacità organizzative. È in quest ottica che le risorse di piccole dimensioni, di cui siamo pienamente consapevoli dell importanza, dovranno trovare soluzioni aggregative che consentano loro di operare nel nuovo Sistema così come riorganizzato alla luce delle disposizioni nazionali e regionali. Per farlo, sarà fondamentale il supporto e la collaborazione offerte dalle Province, così come posso assicurare fin d ora che l Agenzia regionale di Protezione civile garantirà la massima apertura al dialogo con tutte le realtà attive sul territorio, nell obiettivo comune di rendere sempre più efficace ed efficiente l operatività stessa del sistema.
5 Paladozza, Bologna, 9 marzo Una giornata per dire grazie a tutti i volontari delle Regioni che sono intervenuti in Emilia, a seguito del sisma L assessore Gazzolo con Maurizio Mainetti, direttore dell Agenzia regionale di Protezione civile, il presidente Vasco Errani e il prefetto Franco Gabrielli, capo Dipartimento Il termine fissato per l invio on line della documentazione all Agenzia regionale, affinché le Organizzazioni possano iscriversi al nuovo elenco, è - mi corregga se sbaglio - il 30 aprile Pensa che le associazioni riusciranno a rispettare questa data? Si potrebbe prevedere una proroga? La domanda mi offre l occasione per chiarire un concetto importante: in realtà non è prevista alcuna scadenza entro la quale un organizzazione possa iscriversi nell elenco. Al contrario, chi possiede i requisiti può farlo in qualunque momento e l elenco che rappresenta quindi un work in progress, è in continuo aggiornamento. Al tempo stesso, ci tengo a precisare che - per le organizzazioni che già fanno parte del sistema è in corso una fase di prima applicazione delle nuove disposizioni che vede l operatività contemporanea del vecchio elenco, mutuato da quello del Dipartimento nazionale di Protezione civile e da quello in corso di formazione. E questa fase che terminerà proprio il 30 aprile 2014: a partire da tale data faranno parte del Sistema regionale di Protezione civile solo le organizzazioni iscritte nell elenco regionale. Attività formative ed esercitative sono voci essenziali per il mantenimento dell Organizzazione PC nell elenco regionale. Che tipo di progetti formativi le Organizzazioni PC dovranno produrre? Ci sarà una qualche forma di supporto a queste tipologie di attività da parte dell Agenzia regionale? Le attività formative ricopriranno un ruolo determinante per il mantenimento dell iscrizione nell elenco regionale del volontariato. Dando attuazione a quanto previsto dalle direttive del Dipartimento nazionale, la formazione rappresenterà il canale principale attraverso cui veicolare le informazioni essenziali per promuo- 37 La Protezione civile ITALIANA dicembre
6 FOCUS Paola Gazzolo con una rappresentanza di volontari del Coordinamento provinciale di Piacenza 38 vere la sicurezza dei volontari. Nel corso del 2013, grande è stato il lavoro dell Agenzia regionale di protezione civile per mettere a punto un pacchetto di modelli formativi da rendere disponibili alle associazioni e ai territori. Si tratta di un impegno che presto giungerà a termine, con l approvazione da parte della giunta regionale di percorsi capaci di garantire standard minimi di formazione del volontariato di protezione civile: da quello di base obbligatorio per l iscrizione stessa all elenco a quello tecnico pratico, senza dimenticare le attività rivolte a chi dovrà occupare responsabilità organizzative e quelle destinate a formare i futuri formatori. Al tempo stesso, l atto della giunta andrà a definire le modalità di certificazione a seconda della tipologia dei percorsi svolti, altro aspetto fondamentale che ritengo opportuno sottolineare. Il prossimo anno, quindi, saremo impegnati nel dare concretezza all attività di studio e ideazione finora svolta, promuovendo corsi nelle varie province in collaborazione con gli enti locali e le realtà associative. Tra questi, rientreranno le attività formative previste da un progetto predisposto dal volontariato in collaborazione con la Regione, recentemente finanziato dal Dipartimento nazionale e che si articolerà su diversi tipologie formative: la gestione della segreteria in caso d emergenza, la logistica e i formatori in materia di sicurezza. Per quanto riguarda invece le modalità per la revisione periodica dell elenco, queste saranno oggetto di una specifica direttiva che verrà emanata dall Agenzia di Protezione civile. Insieme alle amministrazioni provinciali, supporteremo il volontariato per definire i criteri minimi di uniformità di verifica e di controllo relativi alle attività di formazione svolte dalle singole organizzazioni Molti vostri volontari sono iscritti a più di un Organizzazione. In passato, forse, ciò vi ha creato qualche problema di doppioni e sovrapposizioni. Con le nuove disposizioni pensate di essere riusciti a razionalizzare questa situazione? Abbiamo ritenuto opportuno richiedere a ciascun volontario di indicare - al momento dell iscrizione al registro presso quale organizzazione fare riferimento per le attività di Protezione civile, al fine di garantire l effettivo impiego in caso di emergenza e verificare il re-
7 quisito del numero minimo degli associati per ciascuna organizzazione. E nostra convinzione che questa previsione consenta maggiore chiarezza, lasciando al contempo ai volontari la facoltà di prestare la loro attività anche in altri ambiti diversi dalla Protezione civile - quali quello sanitario, sociale o ricreativo - mediante l iscrizione in Organizzazioni diverse da quella scelta per operare nel campo della protezione civile. Una giornata per dire grazie per gli aiuti ricevuti in passato e una settimana intera per discutere di prevenzione e fare in modo che questa riguardi sempre più il futuro Il volontariato di protezione civile rappresenta un patrimonio unico, prezioso e insostituibile. In Emilia Romagna ne siamo consapevoli da sempre e il sisma del maggio 2012 ce ne ha offerto un ulteriore testimonianza. 21 mila uomini e donne - 7 mila solo quelli della nostra Regione - sono accorsi per aiutare una popolazione ferita e smarrita dalla violenza delle scosse. Per il loro grande impegno, per l aiuto determinante che ci hanno offerto, lo scorso 9 marzo abbiamo organizzato al Paladozza di Bologna la Giornata per dire grazie. Non potevamo non farlo, non potevamo non esprimere riconoscenza a quell arcobaleno di divise che ha attraversato l Emilia, che ha vissuto fianco a fianco e ha dato coraggio a chi aveva perso la casa, la scuola, il luogo di lavoro. Si è trattato di un esempio che ha suscitato in tanti interesse e desiderio di partecipazione alle attività di protezione civile: risultato non trascurabile, perché il volontariato rappresenta una risorsa importantissima sia per intervenire in emergenza che per agire per la prevenzione, in tempo di pace. Di fronte a fenomeni di cambiamento climatico sempre più intensi e frequenti da ultimi quelli che hanno colpito la Sardegna - non si può più attendere l arrivo della cavalleria. Bisogna essere attrezzati, pronti a intervenire e mezzi e attrezzature, di per sé, non sono sufficienti. Vanno abbinati alla conoscenza. Serve una consapevolezza diffusa sui rischi possibili e su come affrontarli, serve che ogni comunità si renda sempre più resiliente. Per farlo, l unica strada da percorrere è la diffusione della cultura di auto protezione che è cultura di prevenzione. Un patrimonio di conoscenze a disposizione di ciascuno, capaci di salvare vite umane. È nell ambito di questo impegno, per me prioritario, che il prossimo anno verrà promossa una Settimana regionale della Prevenzione, con iniziative di scala regionale che si affiancheranno a quelle territoriali per valorizzare il lavoro quotidiano svolto dalla protezione civile e diffondere appunto vera cultura di auto protezione, a partire dai bambini delle scuole per raggiungere anche gli adulti. Perché la sicurezza è un problema di tutti, nessuno escluso. Sono certa che il volontariato è e sarà sempre di più al fianco delle istituzioni in questo percorso di crescita delle nostre collettività, svolgendo fino in fondo quel compito di mobilitazione, sensibilizzazione e formazione dei cittadini a cui può ben assolvere. In questo percorso - lungo, ma irrinunciabile - posso assicurare che la Regione Emilia Romagna farà la sua parte. A iniziare dal bilancio per l anno 2014, dove aumenteranno gli stanziamenti destinati alla Protezione civile. Una scelta che - alla luce di quanto accaduto in questi anni - interpreto come un segnale significativo della rilevanza strategica che la Regione attribuisce all intero sistema. Un messaggio di speranza e fiducia per l anno che verrà con il quale intendo chiudere il mio intervento, rivolgendo a tutti i migliori auguri di buone feste. Paola Gazzolo Assessore alla Protezione civile della Regione Emilia Romagna 39 La Protezione civile ITALIANA dicembre
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