Il Bilancio Sociale 2007
|
|
- Marino Mattei
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Bilancio Sociale 2007 Associazione nazionale carabinieri protezione civile
2
3 Il Bilancio Sociale 2007 Associazione Associazione nazionale carabinieri protezione civile Questa pubblicazione del bilancio sociale è stata curata dal Centro di Servizio per il volontariato della provincia di Chieti a conclusione del progetto di ricerca-intervento Il Bilancio sociale e di missione per le organizzazioni di volontariato promosso dalla FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato), dall IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative) e CSV.net (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato).
4 Sommario Lettera del Presidente Introduzione Nota metodologica L identità Il governo e le risorse umane Le risorse economico-finanziarie e la dotazione patrimoniale Il perseguimento della missione
5 Lettera del Presidente Gentili lettori, questa è l edizione numero zero del Bilancio Sociale del Nucleo di Protezione Civile dell Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Chieti. Con la realizzazione di questo documento abbiamo voluto darci l opportunità di presentarci a tutti coloro che vivono il mondo del Volontariato ed in modo particolare quello della Protezione Civile, anche se spero che ci darà anche l occasione di avvicinare e sensibilizzare anche chi Volontario non è, e magari vorrà diventarlo. Quello che vi racconteremo è il nostro settimo anno di vita e quindi, alla fine di questo primo percorso di sviluppo e di crescita, credo sia giunto il momento di guardarsi, anche se solo per un attimo, indietro per vedere cosa siamo riusciti a concretizzare e dove, invece, siamo stati carenti nel perseguire la realizzazione delle nostre finalità. Per fare questo abbiamo voluto, con forza, utilizzare questo strumento nella consapevolezza che saprà darci i mezzi, le conoscenze e la spinta giusta per tornare a guardare avanti e riprendere, nella giusta direzione, la corsa. Il 2007 è stato per noi contemporaneamente un anno di stabilizzazione dei risultati ottenuti e di programmazione di nuovi obiettivi per il futuro. Spero nella partecipazione di tutti coloro che desiderano avvicinarsi alla nostra realtà, chi partecipando attivamente e chi partecipando con aiuti esterni, accrescendo così la disponibilità delle risorse sia umane che economiche, entrambe necessarie al nostro sviluppo. Voglio infine cogliere l occasione per ringraziare il Presidente della Sezione di Chieti dell ANC, Cav. Paolo Bonomo che ha voluto, nell ormai lontano anno 2000, la costituzione del Nucleo di Protezione Civile ed il mio più stretto collaboratore, Alessandro Gattone, che ha lavorato accanto a me. Senza il primo la nostra realtà non sarebbe nata e senza il secondo al mio fianco non si sarebbe realizzata e sviluppata con i valori e la professionalità di cui oggi possiamo fregiarci. Ovviamente senza dimenticare tutti, e dico davvero tutti, i volontari che hanno voluto contribuire, anche con un solo attimo del loro tempo, alla crescita del Nucleo. Umberto Spineti 5
6 Introduzione 6 Quando nel Dicembre 2007 il Centro Servizi per il Volontariato di Chieti ha proposto a tutte le Associazioni di Volontariato il progetto per la realizzazione di questo documento, molti di noi ne ignoravano l esistenza pertanto ne disconoscevano le finalità. Nonostante tutto il nostro Comitato Esecutivo (assimilabile al Consiglio di Amministrazione di una Azienda con fini di lucro) ha deciso di far partecipare due nostri rappresentanti al corso di formazione propedeutico alla eventuale successiva realizzazione del progetto; nel corso degli incontri settimanali, sono apparse subito chiare le finalità e l importanza che un simile strumento avrebbe potuto avere per la nostra organizzazione, perché è di strumento che bisogna parlare quando si parla del BSM, in quanto nel corso della sua realizzazione e della sua successiva attenta lettura si può giungere ad una ottimizzazione dell utilizzo delle risorse, sia umane che economiche a disposizione, oltre che ad un miglioramento delle metodologie per il loro reperimento, in modo di poter meglio inquadrare il nostro vero obiettivo, che oltre ad essere la realizzazione del nostro sogno, è sicuramente la realizzazione della nostra missione. E proprio per i motivi sopra esposti che il Comitato Esecutivo ha voluto con forza che si producesse il BSM, individuando in Carla D Emilio e Davide Mauro Benigni i responsabili del progetto. Essi, coordinando i gruppi di lavoro costituiti tra i nostri volontari ed utilizzando i mezzi e le informazioni necessarie che la nostra Organizzazione ha messo a loro disposizione, sono giunti alla stesura definitiva del Bilancio Sociale e di Missione. E però doveroso ricordare che tutti gli sforzi da noi profusi sarebbero stati vani senza la guida e l essenziale punto di riferimento che è stato il CSV di Chieti, il quale dopo aver organizzato il corso di formazione, ha profuso tempo, energie, qualificatissime risorse umane ed economiche affinché questo documento vedesse la luce, ed al quale va il nostro più vivo ringraziamento. Appare quasi superfluo evidenziare, agli occhi di chi ben ci conosce e quindi consapevole delle risorse a nostra disposizione, che l impegno è stato sicuramente grande ed il risultato ottenuto è in linea con i sacrifici fatti. Sacrifici sicuramente ben ripagati dal fatto che già durante il percorso siamo riusciti ad evidenziare
7 molte delle nostre lacune organizzative ed operative (soprattutto per quanto riguarda le modalità della raccolta fondi) e quindi ci sta dando la possibilità, già oggi, di porre le basi indispensabili per migliorarci. A chi invece non ci conosce possiamo sicuramente dire che, se ci concederete l onore di impiegare un po del vostro tempo nella lettura del BSM che segue, avrete modo di conoscere la nostra storia; la nostra attualità fatta di formazione e di professionalità; le nostre modiche disponibilità economiche contro cui spesso lottiamo; ma soprattutto avrete modo di conoscere ciò che ci ha spinti ed ancora ci spinge a dedicarci alla Protezione Civile; di sapere da dove nasce la forza che ci permette di impiegare il nostro tempo libero per essere pronti ad intervenire in caso di ogni calamità naturale, per partecipare attivamente alla salvaguardia dell ambiente, della cultura e della storia della nostra Nazione, per difendere i diritti e la salute delle persone in difficoltà. Avrete modo di capire, in sintesi, che noi ci siamo posti una missione ed è per essa che noi, ogni volta che ne abbiamo la possibilità, indossiamo una divisa e lottiamo per voi e con voi affinché tutto ciò che questa semplice parola contiene possa concretizzarsi. 7
8 Nota metodologica 8 Il punto di partenza Questa prima edizione del Bilancio Sociale (o Bilancio di Missione) è il risultato di un percorso di formazione e accompagnamento che il Centro di Servizio per il volontariato della provincia di Chieti ha inteso effettuare con alcune Organizzazioni di volontariato che ne hanno fatto espressa richiesta a partire da gennaio Dopo aver costatato l esistenza di un fabbisogno di conoscenze e competenze in tema di rendicontazione economica e sociale da parte delle Organizzazioni di Volontariato della provincia di Chieti, il CSVCH, al fine di rispondere a detto bisogno emergente, ha deciso di partecipare al progetto di ricerca-intervento promosso dalla FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato), dall IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative) e CSV.net (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) Il Bilancio sociale e di missione per le organizzazioni di volontariato. Tutte le Organizzazioni di Volontariato hanno la necessità di operare in modo efficiente e trasparente per garantire la qualità degli interventi ed un buon uso delle risorse nonché per potersi avvantaggiare di finanziamenti esterni sia pubblici che privati. Pertanto dotarsi di uno strumento in grado di descrivere l attività svolta, i risultati ottenuti e la capacità degli stessi di dare attuazione alla propria missione nell ambito di un quadro di principi, valori e strategie sociali chiaramente definiti assume una importanza strategica per tutte le OdV ed, in particolare, per quelle cui il CSV di Chieti rivolge il proprio servizio. Con la partecipazione al progetto di ricerca-intervento della FIVOL, dell IREF e di CSV.net, il CSVCH ha inteso perseguire lo scopo di promuovere nelle OdV della provincia di Chieti maggiore consapevolezza sulla utilità del Bilancio Sociale e di Missione e di diffonderne l adozione attraverso la sperimentazione di modelli riferiti alla specificità delle OdV. Detti modelli, elaborati nell ambito della ricerca-intervento nazionale, sono stati calati nella realtà operativa di ciascuna OdV partecipante attraverso un percorso formativo guidato di cui hanno beneficiato le OdV della provincia di Chieti attraverso la formazione di responsabili e tecnici delle stesse.
9 Il processo di realizzazione Durante la prima fase, di formazione dei responsabili della rendicontazione sociale delle OdV della provincia di Chieti, sono stati organizzati moduli formativi di 4 mezze giornate (gennaiofebbraio 2008). Ogni OdV è stata presente con almeno un responsabile del consiglio direttivo ed un referente tecnico, i quali hanno avuto il compito di implementare il percorso di Bilancio Sociale e di Missione nella propria organizzazione. La formazione per le OdV della provincia di Chieti è stata realizzata da una figura esperta e consulente dell area rendicontazione sociale del CSVCH. Durante i 4 incontri formative sono stati trattati i seguenti temi: Il progetto e un po di teoria (19 gennaio 2008); Le linee guida (26 gennaio 2008); Le buone prassi (2 febbraio 2008); La cassetta degli attrezzi (9 febbraio 2009). Dopo la fase di formazione si è proceduto alla seconda fase di avvio della sperimentazione e alla attività di accompagnamento delle OdV realizzata dal CSVCH attraverso:
10 uno sportello del CSVCH appositamente dedicato (venerdì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18,00); una risorsa interna al CSVCH (Responsabile della Formazione del CSVCH, Piero Stanchi) dedicata a supportare e supervisionare il lavoro del gruppo di responsabili e tecnici interni alle OdV che hanno svolto il lavoro in assoluta autonomia; incontri periodici (n 15), collettivi ed individuali, a stati di avanzamento del lavoro prestabiliti, tutti svoltisi alla presenza dell esperto (Laura Berardi dell Università G. d Annunzio di Chieti Pescara) e del Responsabile della Formazione del CSVCH. Lo schema che segue riassume le tappe del percorso di progetto: Tappe del processo di rendicontazione gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic preparazione e programmazione definiz. del sistema di rendicontazione raccolta delle informazioni redazione I parte approvazione 2 parte 3 parte comunicazione valutazione finale Formazione Accompagnamento Supporto alla comunicazione Valutazione finale mar apr mag Identità+Governo e Risorse umane I parte Risorse economiche-finanziarie e dotazione patrimoniale 2 parte Perseguimento della mission+attività strumentali+altri stakeholders 3 parte 10 Per la costruzione ed elaborazione del Bilancio sociale o Bilancio di missione è stato creato, in ciascuna OdV, un gruppo di lavoro costituito da soggetti interni all organizzazione stessa. Il coordinamento del progetto - affidato a persona esterna al
11 CSVCH e alle singole OdV, già impegnata in attività di ricerca sui temi della rendicontazione economica e sociale delle Organizzazioni non profit (Laura Berardi) - è stato condotto in maniera integrata con tutta l organizzazione in modo da salvaguardare la natura interna di tutto il processo di realizzazione ed implementazione dello strumento. La metodologia seguita è basata sulla partecipazione costante di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per la parte di sua competenza. Si è cercato, inoltre, di coinvolgere sin dalla prima fase di formazione la dirigenza e gli organi di vertice di ciascuna OdV al fine di consentire una corretta e completa rappresentazione dell identità e delle strategie dell organizzazione e per far si che il processo di analisi attivato si possa effettivamente tradurre in iniziative di miglioramento della gestione dell organizzazione. La partecipazione ed il coinvolgimento degli stakeholder (portatori di interesse), in questa preliminare versione del BS o BdM, è realizzata solo parzialmente e riguarda principalmente gli interlocutori interni e quelli esterni più vicini. Ciascuna OdV ha scelto quindi di adottare un approccio graduale che prevede un coinvolgimento via via più ampio già a partire dalla edizione del prossimo anno. A molti degli interlocutori esterni verrà presentato lo strumento, attraverso i vari canali attivati per la diffusione di questa prima edizione, il loro coinvolgimento avverrà attraverso incontri, raccolta ed analisi dei feed-back rielaborazione dei contributi di ciascuno per la redazione di un Bilancio Sociale e di Missione sempre più partecipato. Obiettivi di miglioramento Questa prima edizione del BS o BdM serve principalmente a far conoscere lo strumento a tutti gli stakeholder sia interni che esterni alle OdV partecipanti. Nelle successive edizioni ciascuna OdV si deve porre due obiettivi fondamentali: il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nel processo di elaborazione del documento; l attivazione di un vero e proprio sistema di contabilità sociale atto a rilevare i dati e le informazioni, utile a dare conto della propria capacità di dare attuazione alla propria mission (BdM) estendendo, eventualmente, l ambito di analisi agli aspetti rilevanti per tutti gli stakeholder interessati (BS). Grazie per aver partecipato! Laura Berardi 11
12 L identità PROFILO GENERALE Profilo giuridico: Associazione di volontariato Iscrizione al n 17 in data 08/03/2001 del Registro Regionale di Protezione Civile Non riconosciuta secondo ex art. 12 c.c. Iscrizione al prot. N. DPC/VRE/ in data nell elenco delle Organizzazioni Nazionali di Volontariato ai sensi dell art. 1 comma 4 del DPR 194/01. Iscritta al SECOV dell Associazione Nazionale Carabinieri di Roma al numero 46. Appartenenza a gruppi nazionali: A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri) Profilo fiscale: Onlus Sede principale: CHIETI via Arninense 100 Sede principale nazionale: ROMA via Carlo Alberto Dalla Chiesa 1/A Ambito territoriale di operatività: regione ABRUZZO Settore di appartenenza: Protezione Civile Scopi: Protezione conservazione e valorizzazione dell ambiente della cultura e patrimonio storico ed artistico Target di riferimento: la cittadinanza e l ambiente E mail: procivilanc@libero.it 12
13 LA STORIA L Associazione Nazionale Carabinieri ha il compito di promuovere e cementare i vincoli di cameratismo e di solidarietà tra i soci e gli appartenenti alle Forze Armate ed alle rispettive Associazioni. Tenere vivo il sentimento di devozione alla Patria, il culto delle gloriose tradizioni dell Arma dei Carabinieri e la memoria dei loro caduti. Realizzare l assistenza morale, culturale, ricreativa a favore dei soci e delle loro famiglie, nonché impegno nel volontariato sociale. I suoi iscritti si dividono i Soci effettivi, Soci familiari e Soci simpatizzanti. I soci effettivi sono da ricercare tra i militari in servizio e in congedo; i soci familiari li troviamo nella loro parentela entro il 3 grado; mentre i soci simpatizzanti vanno ricercati tra coloro che per spirito di appartenenza e condivisione dei principi sono vicini all Arma dei Carabinieri, in possesso di requisiti di buona condotta ed immuni da pregiudizi e pendenze penali. All interno dell ANC troviamo oltre alle Benemerite, gruppo costituito nel 1996, ovvero le madri, mogli, figlie e sorelle dei Carabinieri, le quali operano nel volontariato sociale, anche gruppi legalmente costituiti di Protezione Civile di cui fanno parte soci effettivi, famigliari, e simpatizzanti che operano nell ambito locale, regionale e nazionale, sempre a richiesta degli organi istituzionali. E proprio in questo spirito di solidarietà e di impegno nel volontariato sociale che in seno alla locale Sezione di Chieti dell ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI nasce il NUCLEO di PRO- TEZIONE CIVILE, che viene costituito ufficialmente il 14 maggio 2000 ma muove i primi passi, presentandosi alle autorità e alla cittadinanza, nell ottobre dello stesso anno. Nasce per volontà del Presidente della Sezione di Chieti, M.M. Bonomo Cav. Paolo e di alcuni suoi stretti collaboratori ai quali ne viene affidata, fin dalla costituzione a tutt oggi la guida, questi grazie al loro entusiasmo e volontà sono riusciti a contagiare un gruppo di altri soci, facendo crescere lentamente ma efficacemente la nostra O.d.V. Gli attori principali, oltre al già citato Presidente della Sezione M.M. Bonomo Cav. Paolo, possono essere identificati, scorrendo l elenco dei ventidue soci fondatori, nei nomi di Umberto Spineti Presidente, di Alessandro Gattone e della moglie Tosolina Lenti, di Davide Mauro Benigni, Gianni Di Muzio, Dario Iezzi e Albino Melchiorre ai quali si sono aggiunti, nel naturale avvicendamento nel corso degli ormai otto anni di vita, altri validi elementi che stanno contribuendo attivamente alla vita ed alla crescita del Nucleo. 13
14 14 L idea nasce e si sviluppa grazie alla sempre più diffusa necessità da parte della cittadinanza di avere un Nucleo di PROTEZIONE CIVILE che rappresentasse la Città di CHIETI. Il gruppo nasce con il compito di collaborare nelle attività di prevenzione e soccorso nell ambito provinciale e regionale e di fornire un supporto al pronto intervento nazionale ed internazionale. Al fine del perseguimento della propria missione, il Nucleo di Protezione Civile attraverso le prestazioni volontarie e gratuite dei propri aderenti ha provveduto a formare i suoi volontari attraverso la partecipazione ai corsi organizzati dalla Regione Abruzzo e più specificatamente: Corsi di BLS e BTLS (corsi di primo intervento sanitario); Corsi di A.I.B. (Antincendio Boschivo) suddivisi in: - Corso di Primo Livello, Avvistamento e avvicinamento incendi; - Corso di Secondo Livello, Supporto e ausilio allo spegnimento degli incendi; - Corso di Terzo Livello, Familiarizzazione all Elicottero in Attività A.I.B.. Corso N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico). Il nucleo di Protezione Civiel ha partecipato a diversi campi addestrativi di Protezione Civile tra cui i più importanti possono essere: ETNA 2001, VITO D ASIO (PN) 2003, SINELLO 2004, SENIGALLIA 2004, AVENTINO 2005, UDINE 2006, TEATE Inoltre ha in corso le seguenti attività: una Convenzione Biennale con la Regione Abruzzo per l espletamento di Servizi di Avvistamento Incendi Boschivi; un accordo con l Università G. D Annunzio per la vigilanza presso il Museo delle Scienze Biomediche di Chieti; una collaborazione con l Associazione Culturale Teate Nostra, per la cura di servizi di vigilanza e di ordine pubblico durante le manifestazioni del Presepe Vivente, della Settimana Mozartiana ed altre; Infine nel corso del 2007 ha partecipato alla realizzazione di un calendario fotografico per l anno 2007 per la raccolta fondi a favore del Canile Rifugio Achille Bonincontro di Chieti.
15 LA MISSIONE Il Nucleo di PROTEZIONE CIVILE dell Associazione Nazionale Carabinieri è un Associazione di Volontariato senza scopo di lucro che ha la finalità di: protezione civile, nell ambito della normativa vigente, in tutte le sue caratteristiche e forme e cioè la previsione, prevenzione e soccorso in occasione di calamità naturali in ausilio alle forze dell ordine; protezione, conservazione e valorizzazione dell ambiente, della cultura e della tutela del patrimonio storico- artistico ed ambientale; la promozione e la tutela dei diritti della persona mediante l assistenza e/o la vigilanza, prioritariamente nei confronti di portatori di handicap, anziani, emarginati, minori. 15
16 GLI STAKEHOLDER Figura 1: Mappa degli STAKEHOLDER 16
17 Di seguito si illustrano i diversi stakeholder. SOCI e VOLONTARI Rappresentano i maggiori portatori di interesse perchè sono coloro che autofinanziandosi contribuiscono alla vita e all attività dell associazione. FONDAZIONE CARICHIETI Ha dato un notevole contributo per l acquisto di attrezzature e materiali per lo svolgimento delle attività dell associazione. REGIONE ABRUZZO Contribuisce all attività dell associazione con l erogazione di contributi a progetto e a rimborsi per servizi A.I.B. con convenzione biennale. ORGANI ISTITUZIONALI Regione-Provincia-Comune Sono gli organi che richiedono l intervento della nostra Associazione per servizi di varia natura (servizi di A.I.B., servizi di assistenza ai caselli autostradali, servizi di supporto all ordine pubblico, nonchè i servizi di Protezione Civile) ORGANI PRIVATI Tutti coloro che anno bisogno del nostro supporto e dei nostri servizi inerenti alla protezione civile. PROCIVIL (Coordinamento Provinciale Protezione Civile) Organo non istituzionale atto a coordinare le attività di tutte le Associazioni di volontariato ad esso facenti capo nei casi di emergenza. 17
18 Il governo e le risorse umane LA COMPAGINE SOCIALE Il Nucleo di Protezione Civile dell Associazione Nazionale Carabinieri è una organizzazione di volontariato, indipendente, apolitica, con autonomia patrimoniale ed amministrativa ispirata ai principi contenuti nello Statuto dell Associazione Nazionale Carabinieri. E una libera espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale nel rispetto delle leggi. Esso è composto da soci effettivi, soci familiari e simpatizzanti già iscritti alla Sezione di Chieti dell Associazione Nazionale Carabinieri. I Soci effettivi sono coloro che hanno prestato servizio nell Arma dei Carabinieri; i familiari ed i Soci simpatizzanti sono coloro che, familiari o affini, ne richiedono l iscrizione che dovrà essere approvata dal Comitato Esecutivo. Dopo un periodo di continuo fermento, comune a tutte le associazioni di volontariato, negli ultimi anni la compagine sociale ha trovato una sua stabilità nel numero degli aderenti, avendo ormai terminato il periodo di grande entusiasmo iniziale che ha portato ad un gran numero di adesioni accompagnato però da una scarsa partecipazione, seguito poi dal fisiologico deciso calo di iscritti. Il Nucleo in questi ultimi due anni si è attestato su un numero di iscritti variabile tra i 13 ed i 18, alla data odierna conta 15 componenti oltre a due domande di ammissione in corso di valutazione da parte del Comitato Esecutivo. I quindici iscritti, residenti nella città di Chieti e nel suo circondario, sono prevalentemente di sesso maschile,mentre le fasce di età maggiormente rappresentate sono quella compresa tra i 30 ed i 40 anni oltre a quella oltre i 50. IL SISTEMA DI GOVERNO 18 L Assemblea degli Aderenti è l organo sovrano del Nucleo ed è costituita da tutti gli iscritti all organizzazione, ha il compito di
19 eleggere il Comitato Esecutivo, il Collegio dei Revisori dei Conti, approvare o rigettare le proposte di attività sociali proposta dal Comitato Esecutivo oltre che approvare il bilancio consuntivo e preventivo. Statutariamente deve riunirsi almeno una volta l anno in via ordinaria per le normali approvazioni e straordinariamente ogni volta che il Presidente ne ritiene necessaria la sua convocazione. Il nostro Nucleo, allo scopo di rendere la gestione la più trasparente e collegiale possibile, favoriti anche dal numero complessivo degli aderenti, propende alla convocazione dell Assemblea degli Aderenti in luogo di quella del Comitato Esecutivo per ogni decisone programmatica ed economica che dovesse presentarsi nel corso della ordinaria gestione, a riprova di ciò il Registro dei Verbali delle Assemblee conta ben nove convocazioni negli ultimi due anni. Il sistema di Governo del Nucleo è così composto: Assemblea degli Aderenti; Comitato Esecutivo composto da 5 elementi (di cui almeno tre debbono essere soci effettivi); Il Collegio dei Revisori dei Conti composto da 3 elementi; Il Collegio dei Probiviri composto da 3 elementi. La composizione del Comitato Esecutivo al 31/12/2007 COMITATO ESECUTIVO NOMINATIVO DATA NOMINA Presidente Umberto Spineti 14/05/2000 Tesoriere Alessandro Gattone 14/05/2000 Vice Presidente Davide Mauro 14/05/2000 Benigni Vice Presidente Gianni Di Muzio 14/12/2003 Segretario Carla D Emilio 16/06/2006 Tabella 1: composizione organi sociali 19
20 STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il Comitato esecutivo ha il compito di gestire la vita quoitidiana del nucleo come da organigramma che segue: ASSEMBLEA degli ADERENTI CONSIGLIO DIRETTIVO PRESIDENTE VICE PRESIDENTE TESORIERE con delega di VICE PRESI- DENTE VICARIO SEGRETARIO. SEGRETERIA. GRUPPO DI LAVORO attivita aib GRUPPO DI LAVORO addestramento di base dei volontari GRUPPO DI LAVORO ATTIVITA DI supporto alle Forze Pubbliche GRUPPO DI LAVORO Attività di supporto a Organi Privati Figura 2: organigramma associazione L assemblea degli aderenti, che si riunisce almeno 2 volte l anno, ha la funzione di controllo e verifica della gestione del Nucleo tramite la nomina con validità triennale del consiglio direttivo. Nonché di decidere sull ammissione e l esclusione dal Nucleo degli aderenti. Il consiglio direttivo composto da 5 elementi (di cui almeno 3 devono essere soci effettivi) ha il compito di gestire l ordinaria amministrazione, redigere i bilanci, istituire gruppi di lavoro per l ordinaria gestione di specifici settori di attività. Il presidente viene eletto dal consiglio direttivo ed ha funzioni di legale rappresentanza con firma sociale, convocare e presiedere le assemblee degli aderenti e del consiglio direttivo, può effettuare incassi e pagamenti ed accettare donazioni in denaro. Infine, può adottare provvedimenti unilaterali di urgenza sottoponendoli a ratifica alla prima riunione utile del consiglio direttivo. 20
21 LE RISORSE UMANE Nel corso degli ultimi due anni i volontari del Nucleo sono stati n. 15 e tutti non retribuiti e soci del Nucleo. 2006(n.) 2007(n.) Volontari Personale retribuito 0 0 Giovani servizio civile 0 0 Tot Tabella 2: risorse umane Analisi delle risorse umane rispetto ad alcune variabili significative Sesso N. % Femmine 2 10 Maschi Tot Titolo di studio N. % Diploma scuola media inferiore 3 20 Diploma scuola media superiore Tot Fasce di età da 20 a 30 da 31 a 40 da 41 a 50 oltre % 0 10 Figura 3: risorse umane per fasce di età 21
22 Le risorse economico-finanziarie e la dotazione patrimoniale Il Nucleo di Protezione Civile che il Comitato Esecutivo è chiamato a guidare per raggiungere l obiettivo dei propri fini statutari, continua, con costanza a lavorare per mettere a disposizione della comunità la disponibilità e l esperienza dei propri aderenti. L anno 2007, come anche il precedente 2006, ha visto la prosecuzione del periodo di stabilizzazione nel numero di aderenti, consentendo una sempre maggiore amalgama del personale e quindi dando un servizio sempre più efficiente e qualificato. Analizzando nel dettaglio le poste del bilancio redatto si può evidenziare come la stabilità economica, rispetto allo scorso anno, passi attraverso la riproposizione delle entrate regionali relative ai servizi di AIB e da quelle volontarie degli aderenti. Questo stabilizzarsi delle entrate nel corso degli ultimi anni e la certezza dell erogazione dei contributi per i progetti sopra descritti, ci permette di prevedere una gestione per l anno fiscale 2008 molto più tranquilla dei precedenti. STATO PATRIMONIALE ATTIVO DATI IN EURO ANNO 2007 A) Crediti verso associati per versamento quote 0 B) Immobilizzazioni I - Immobilizzazioni immateriali: II - Immobilizzazioni materiali: 5497,27 III -Immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni (B) 5497,27 C) Attivo circolante I - Rimanenze: II - Crediti: 4080,12 III - Attività finanziarie non immobilizzazioni IV - Disponibilità liquide 1161,75 Totale attivo circolante (C) 5241,87 D) Ratei e risconti 0 Totale attivo 10739,14 22
23 A) Patrimonio netto PASSIVO DATI IN EURO ANNO 2007 I - Patrimonio libero II - Fondo di dotazione dell'ente 8860,49 III - Patrimonio vincolato Totale A) 8860,49 B) Fondi per rischi ed oneri C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato D) Debiti 1878,65 E) Ratei e risconti Totale passivo 10739,14 RENDICONTO DEGLI INCASSI, DEI PAGAMENTI E SITUAZIONE PATRIMONIALE Periodo amministrativo 2007 SEZIONE A Incassi e Pagamenti A1 Incassi della gestione Attività tipiche 1774,16 Raccolta di fondi Attività accessorie 243,40 Incassi straordinari 8000,00 Dotazione Altri incassi 615,50 Sub totale 10633,06 A2 Incassi in c/capitale Incassi derivanti da disinvestimenti Incassi da prestiti ricevuti Sub totale A3 Totale incassi 10633,06 A4 Pagamenti della gestione Attività tipiche 7162,79 Attività promozionali e di raccolta fondi Attività accessorie Attività di supporto generale Pagamenti straordinari 3611,26 Altri pagamenti 760,29 Sub totale 11534,34 A5 Pagamenti in conto capitale Investimenti Rimborso debiti Sub totale A6 Totale pagamenti 11534,34 Differenza tra incassi e pagamenti 1271,15 A7 Fondi liquidi iniziali 2172,43 A8 Fondi liquidi a fine anno 1161,75 23
24 SEZIONE B Situazione attività e passività al termine dell'anno Categorie Dettagli Euro B1 Fondi liquidi Cassa 745,05 c/c postale 416,70 Totale fondi liquidi 1161,75 B2 Attività monetari e finanziarie B3 Attività detenute per la gestione dell'ente Contributi regione per servizi e finanziamenti a progetto Contributi per servizi 9774,16 243,40 vari Contributi da aderenti 615,50 Varie 5,37 Dettagli Costo (optional) Valore spese ordinarie nucleo corrente(optional) 7022,54 pc Spese automezzi 4511,80 B4 Passività Dettagli Ammontare dovuto Scadenza (optional) Debiti verso 1878,65 aderenti(2007) Accantonamento finanziamento Nucleo Accantonamento acquisto attrezzature e automezzo 3360, ,00 24
25 RENDICONTO DI GESTIONE Rendiconto gestionale 2007 Attività istituzionali: Proventi (entrate) Oneri (uscite) Risultato delle attività istituzionali Attività promozionali e raccolta fondi: Proventi (entrate) Oneri (uscite) Risultato delle attività promozionali e di raccolta fondi Attività accessorie: Proventi (entrate) Oneri (uscite) Attività di supporto generale: Proventi (entrate) Oneri (uscite) Risultato delle attività accessorie Risultato delle attività di supporto generale Attività di gestione finanziaria e patrimoniale: Proventi (entrate) Oneri (uscite) Risultato delle attività di gestione finanziaria e patrimoniale Attività di natura straordinaria: Proventi (entrate) Oneri (uscite) 2.017, , , ,00-280, , , , , ,76 Risultato delle attività di natura straordinaria 3.155,24 Risultato di periodo 1271,15 25
26 INDICI DI BILANCIO Grado di dipendenza da uno specifico soggetto Proventi o entrate provenienti da uno specifico soggetto Regione Abruzzo Contributo a Progetto 8.000, ,49 (Totale Proventi) x100 =62,47 Regione Abruzzo Convenzione A.I.B , ,49 (Totale Proventi) x100 =13,85 Contributi degli Aderenti 615, ,49 (Totale Proventi) x100 =4,80 Contributi Straordinari 243, ,49 (Totale Proventi) x100 =1,90 26
27 Grado di utilizzo delle risorse raccolte Risorse utilizzate , ,06 Totale risorse raccolte x 100 = 103 Grado di incidenza oneri per attività istituzionali Oneri attività istituzionali 9.735, ,34 x 100 = 84,40 Totale oneri Grado di incidenza oneri per attività promozionali e di raccolta fondi Oneri attività promozionali e di raccolta fondi 431, ,34 x 100 = 3,74 Totale oneri 27
28 Il perseguimento della missione IL PERSEGUIMENTO DELLA FINALITA DI PROTEZIONE DEL TERRITORIO I boschi e le montagne sono un patrimonio ambientale e turistico di valore inestimabile per la Regione Abruzzo in quanto essi rappresentano gran parte del nostro territorio. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento rilevante degli incendi nelle aree boschive tale da spingere l Assessorato alla Protezione Civile della Regione Abruzzo a coinvolgere i volontari di Protezione Civile a preservare il territorio attraverso la loro formazione ed il loro successivo impiego, attraverso apposite convenzioni stipulate con le singole Associazioni, nella prevenzione di incendi boschivi. La formazione dei volontari avviene attraverso i seguenti corsi: Corso di Primo Livello, Avvistamento e avvicinamento incendi; Corso di Secondo Livello, Supporto e ausilio allo spegnimento degli incendi; Corso di Terzo Livello, Familiarizzazione all Elicottero in Attività A.I.B. (Avvistamento Incendi Boschivi). 28 Il nostro gruppo di lavoro conta al proprio interno 2 volontari che hanno terminato l intero percorso formativo e pertanto sono abilitati allo spegnimento degli incendi e all avvicinamento all elicottero; 5 volontari che hanno concluso la seconda parte del percorso e quindi sono abilitati allo spegnimento degli incendi boschivi ed infine altri 5 volontari che si trovano agli inizi del percorso formativo e sono abilitati al solo avvistamento degli incendi boschivi ed alla conseguente allerta della S.O.U.P. (Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Abruzzo). In forza della convenzione stipulata, quindi, nel corso del 2007 sono stati eseguiti 14 servizi di A.I.B. impiegando 90 volontari e percorrendo 4899 Km, nel corso dei suddetti servizi circa il 48 % di essi hanno richiesto l intervento dei nostri volontari nello spegnimento di incendi che si erano sviluppati. Tali interventi sono stati espletati con l ausilio di automezzi
29 privati (GRAN CHEROKEE) e dell automezzo di proprietà del nucleo (FIAT CAMPAGNOLA). Impegni ed obiettivi per il futuro Obiettivo primario per il nostro nucleo è quello di far completare il percorso formativo a tutti i nostri aderenti partecipando ai corsi già istituiti ed a quelli che eventualmente la Regione Abruzzo avrà in progetto di organizzare. Potenziare le attrezzature necessarie per il perseguimento dell attività di A.I.B. A tal fine si è provveduto del 2005 ad inoltrare domanda, ai sensi del DPR 194 dell , al Dipartimento della Protezione Civile per l assegnazione di fondi atti all acquisto di un automezzo provvisto di modulo per lo spegnimento degli incendi, in modo tale da poter intervenire immediatamente ed autonomamente sull incendio cercando di evitarne il propagarsi. E di questi giorni la notizia dell erogazione dei fondi e quindi per il prossimo periodo di emergenza potremo contare sull utilizzo del citato automezzo. Il perseguimento della finalita di gestione dell emergenza Il territorio nazionale per la sua costituzione morfologica è soggetto a fenomeni di esondazioni e terremoti. Per questo motivo è stato disposto un piano di emergenza per gli interventi in caso di calamità naturali. A tal proposito in occasione dell esercitazione a rischio sismico AVENTINO 2005 il servizio di Protezione Civile della Provincia di Chieti ha dettato delle linee guida di intervento in caso di terremoto. Nel corso degli anni i nostri volontari hanno avuto modo di approcciarsi alle tecniche di intervento nelle diverse emergenze partecipando tra gli altri, ai seguenti campi di addestramento ETNA 2001, VITO D ASIO (PN) 2003, SINELLO 2004, SENIGALLIA 2004, UDINE 2006 (manifestazione per il trentennale del terremoto del FRIULI) TEATE Impegni ed obiettivi per il futuro Il nostro nucleo non essendo nella condizione di poter organizzare campi addestrativi, a causa di mancanza di sufficienti 29
30 risorse umane ed economiche, si prefigge l obiettivo di partecipare attivamente ai campi di addestramento che in futuro verranno organizzati nel nostro territorio. A puro titolo esemplificativo riportiamo di seguito uno schema secondo il quale siamo organizzati a procedere agli interventi in caso di calamità naturali. CALAMITA NATURALI ED ALTRI EVENTI ORGANI ISTITUZIONALI REGIONALE ANC NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE PROTEZIONE CIVILE ANC ROMA EMERGENZA NAZIONALE CALAMITA NATURALI E ALTRI EVENTI DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE 30
31 IL PERSEGUIMENTO DELLA FINALITA DI CONSERVA- ZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA, DEL PATRIMO- NIO ARTISTICO E STORICO La nostra Nazione è tra le più ricche di storia, di cultura, di patrimoni artistici ed architettonici del mondo, e la nostra Regione ed in particolare la Città di Chieti è da considerarsi sicuramente un patrimonio per la storia e la cultura nazionale. Testimonianza sicura ne è la presenza di importanti resti romani e di diversi musei che si sono assunto l onere di conservare, valorizzare e divulgare la nostra storia. La Sezione di Chieti dell ANC ha stipulato una convenzione (a titolo gratuito) con l Università D Annunzio di Chieti per la collaborazione con il personale alla vigilanza ed alla valorizzazione del Museo di Scienze Biomediche di Chieti; il Nucleo di Protezione Civile con il proprio personale collabora con i soci dell ANC e con le Benemerite al raggiungimento di questo obiettivo. Nel corso del 2007 sono stati espletati 37 servizi di vigilanza, utilizzando 72 volontari per un totale di circa 360 ore di servizio. Impegni ed obiettivi per il futuro Obiettivo primario è quello di migliorare l offerta di vigilanza fornita con la Convenzione in corso. Inoltre è nostra volontà impegnarci a fornire la nostra collaborazione alle Amministrazioni competenti affinché si possa giungere alla valorizzazione di altri patrimoni della città ad oggi abbandonati, quali possono essere i siti archeologici ed i patrimoni artistici di proprietà di Amministrazioni pubbliche e private che ad oggi non sono a disposizione della cittadinanza. 31
32 IL PERSEGUIMENTO DELLA FINALITA DI PREVENZIONE E SOCCORSO IN OCCASIONE DI EVENTI SOCIO CUTURALI IN AUSILIO ALLE FORZE DELL ORDINE Tra i compiti marginali del volontariato di Protezione Civile rientra senz altro anche l intervento sulla viabilità stradale in occasione di eventi socio culturali al fine di vigilare sulla pubblica incolumità della cittadinanza. Il nostro Nucleo annoverando per la maggior parte Carabinieri in congedo e pertanto avendo al proprio interno personale già qualificato ed esperto, è particolarmente sensibile a questo tipo di interventi, e nello stesso tempo è particolarmente ricercato dai comitati organizzatori di manifestazioni di vario genere. Il nostro intervento, ovviamente, in questi casi può avvenire solo ed esclusivamente in ausilio e supporto alle forze dell ordine ed alla Polizia Municipale, senza la presenza dei quali altrimenti non sarebbe possibile alcun intervento sulla circolazione stradale. Nel corso degli anni la nostra presenza si è ormai consolidata in occasione di particolari eventi quali Il Presepe Vivente, evento di rievocazione della natività di Gesù; la Notturna di Chieti, gara podistica che si svolge lungo le strade cittadine nelle ore serali; La Miglianico Tour, altra manifestazione podistica che si svolge nel Comune di Miglianico; La Settimana Mozartiana; il Maggio Teatino; oltre a tutte le altre manifestazioni che non hanno una cadenza annuale come gare ciclistiche a livello dilettantistico e locale, manifestazioni canore, concerti ed altro. In occasione di queste manifestazioni la nostra presenza può essere quantificata in un numero variabile di volontari che va da un minimo di 8 ad un massimo di 12 a seconda dell estensione del territorio da vigilare, e l impegno di ognuno varia da un minimo di 7 ore fino ad un massimo di circa 9/10 ore giornaliere. Impegni ed obiettivi per il futuro L obiettivo della nostra organizzazione per gli intereventi in queste manifestazioni è quello di riuscire a formare adeguatamente i volontari che non avendo prestato servizio nell Arma dei Carabinieri non hanno le conoscenze necessarie per intervenire sulla viabilità stradale, seppur in ausilio alle forze dell ordine, e pertanto ci stiamo adoperando per organizzare, nel prossimo periodo invernale, dei corsi di formazione specifici. 32
33 33
34
35
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliFONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale
FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei
Dettagli1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di
STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliComitato di Coordinamento
Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI
C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA
DettagliFONDAZIONE ZANETTI ONLUS
FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliREGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.
COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliL Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via
DettagliSTATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE
Associazione Amici di BAMBI ONLUS via Pieve, 1 33080 Porcia (PN) C.F. 91036160934 STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE 1. E costituita l Associazione di volontariato (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA
Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE
FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge
DettagliSTATUTO. Assonautica Euro-Mediterranea Assonautique Euro-Méditerannéenne Assonautic of Euro-Mediterranean
STATUTO Assonautica Euro-Mediterranea Assonautique Euro-Méditerannéenne Assonautic of Euro-Mediterranean STATUTO Assonautica Euro-Mediterranea Assonautique Euro-Méditerannéenne Assonautic of Euro-Mediterranean
DettagliCENTRO ANZIANI DI PORCIA
Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)
DettagliStatuto Associazione Borsisti Marco Fanno
Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto iscritto nel registro delle persone giuridiche, ai sensi dell articolo 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n.361 su istanza del 23 agosto 2013 della Prefettura
DettagliSTATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO
STATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO PREMESSA Il presente Statuto regolamenta le attività del Comitato dei genitori (C.d.G.) dell Istituto Comprensivo Maria
DettagliSTATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE
STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE 1- E costituita, nel rispetto del Codice Civile, della Legge 383/2000 e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale denominata:
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO
STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare
DettagliLa rendicontazione e il controllo indipendente degli enti non profit
Bergamo 28 Giugno 2011 Rendicontazione economico-finanziaria e sociale degli enti non profit Prof. Matteo Pozzoli Ufficio studi della Presidenza del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliCONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
DettagliCOMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI
COMUNE DI IGLESIAS REGOLAMENTO SULLA CONSULTA DEI GIOVANI TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 - Costituzione, sede e durata Il Comune di Iglesias attiva, ai sensi dell art. 11, dello Statuto, la Consulta
DettagliCOMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliSTATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere
STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE Le Officine del Sapere Allegato A all Atto Costitutivo Articolo 1 È costituita l Associazione Culturale Le Officine del Sapere. L Associazione è apolitica, apartitica
DettagliFONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO ONLUS NOTA INTEGRATIVA Bilancio al 31 dicembre 2010
FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO ONLUS NOTA INTEGRATIVA Bilancio al 31 dicembre 2010 Finalità della Fondazione La Fondazione memoriale della Shoah di Milano Onlus (nel seguito Fondazione) è un
DettagliDEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale
DEAFETY Project Associazione di Promozione Sociale 1 Articolo 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale
DettagliMARCO BERRY MAGIC FOR CHILDREN onlus Sede legale in Torino, C.so Duca degli Abruzzi 6 Codice Fiscale 97747030019 NOTA INTEGRATIVA SUL BILANCIO CHIUSO
MARCO BERRY MAGIC FOR CHILDREN onlus Sede legale in Torino, C.so Duca degli Abruzzi 6 Codice Fiscale 97747030019 NOTA INTEGRATIVA SUL BILANCIO CHIUSO AL 31/12/2012 Signori associati, il presente documento
DettagliÈ adottato e posto n vigore Il seguente
STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE
DettagliSTATUTO dell Ente Nazionale per il Tempo Libero (E.N.Te.L. -M.C.L.)
STATUTO dell Ente Nazionale per il Tempo Libero (E.N.Te.L. -M.C.L.) Art. 1 In aderenza ai principi ispiratori del Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) per il settore del tempo libero è costituito in
Dettagliorganizzazioni di volontariato
Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente
DettagliRegolamento. Albo Comunale delle Associazioni. Indice
Regolamento Albo Comunale delle Associazioni Indice Art. 1 - Finalità pag. 2 Art. 2 - Istituzione dell'albo pag. 2 Art. 3 - Requisiti per l'iscrizione all'albo pag. 2 Art. 4 - Modalità di iscrizione pag.
DettagliCOMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVICO VOLONTARIO COMUNALE
Comune di GIOIOSA JONICA Provincia di Reggio Calabria REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVICO VOLONTARIO COMUNALE Approvato con Delibera C.C. n. 10 del 21/05/2014 INDICE PREMESSA Art. 1 - DEFINIZIONE
DettagliA cura di Cinzia Olivieri
A cura di Cinzia Olivieri Giornata di formazione per i genitori "La scuola è per i nostri figli" Collegamento e condivisione Lo sportello virtuale C2.01 - ore 9,00-12,30 1 Partecipare Partecipiamo per
DettagliZEROCONFINI associazione culturale umanitaria. Via Dell Annunciata 27 20121 Milano. Codice fiscale 97475750150
ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria Via Dell Annunciata 27 20121 Milano Codice fiscale 97475750150 ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 31 OTTOBRE 2008 In data odierna alle ore 15.00 a seguito
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliAssociazione Culturale Enrico De Stefani
Associazione Culturale Enrico De Stefani ARTICOLO I E costituita con sede provvisoria in Via Archelao di Mileto, 30 00124 Roma L Associazione culturale Enrico De Stefani con durata indeterminata, la quale
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliFONDAZIONE GABRIELE BERIONNE RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2014
FONDAZIONE GABRIELE BERIONNE RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2014 FONDAZIONE GABRIELE BERIONNE RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2014 STATO PATRIMONIALE ATTIVO Anno 2014 Anno 2013 Differenza A CREDITI VERSO ASSOCIATI
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)
REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione
DettagliRELAZIONE. Al bilancio consuntivo 2014 dell Associazione sulla strada Onlus
RELAZIONE Al bilancio consuntivo 2014 dell Associazione sulla strada Onlus Il sottoscritto Dott. Mario Guida dirigente del Ministero dell Economia e delle finanze, Revisore contabile iscritto nell apposito
DettagliFisco & Contabilità La guida pratica contabile
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno
DettagliSTATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1
STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE
DettagliSTATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA
STATUTO COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI PUBBLICA ASSISTENZA DELLA PROVINCIA DI FERRARA Art.1 Costituzione e Sede Ad opera delle organizzazioni di volontariato operanti nel settore della pubblica assistenza
DettagliCOMUNE DI ESCALAPLANO
COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA
LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato
DettagliPrimi passi per la costituzione di una Associazione
Quali sono gli adempimenti iniziali per la costituzione di una Odv o di una Aps? - Stipula dello statuto e dell atto costitutivo - Apertura del codice fiscale - Modello EAS (leggi sezione dedicata) Che
DettagliUNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO
UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore
DettagliCon questa nota siamo a ribadire quelle che sono le incombenze a cui devono corrispondere le associazioni.
Oggetto: Controlli delle Associazioni di volontariato. Ci risultano una serie di controlli in particolare indirizzati alle Associazioni di volontariato. Con questa nota siamo a ribadire quelle che sono
DettagliCOMUNE DI ANZANO DI PUGLIA
COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015
DettagliVerso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit
Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE
C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
DettagliCIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO
CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliProvincia di Cremona
Provincia di Cremona REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER IL COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI CREMONA Approvato con Delibera di Consiglio Provinciale N 17 del
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliC I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A )
C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A ) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ART. 208 DEL D.LGS. 285/1992 (NUOVO CODICE DELLA STRADA). NORME PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DEL
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliR E G O L A M E N T O
COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
DettagliREGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove
DettagliREGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI
REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI (Approvato dal Consiglio di indirizzo in data 16/2/2009) ART. 1 (oggetto) 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art.2, comma 4, e dell art.17,
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI CORATO (Regolamento approvato con deliberazione di C.C.
DettagliA.I.C.S. - Solidarietà
STATUTO ART.1 COSTITUZIONE E DENOMINAZIONE E costituita l Associazione Regionale fra Comitati Provinciali della Toscana dell A.I.C.S. che operano nel campo delle attività culturali, sportive e sociali
DettagliBilancio al 31.12.2006 e Bilancio di previsione 2007
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO Q.d.V. ONLUS Via Montecassino 8 20052 MONZA Cod. fiscale 94604380157 Bilancio al 31.12.2006 e Bilancio di previsione 2007 Premessa generale Non essendoci precise disposizioni
DettagliLinee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano
Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con
DettagliUNIVERSITA del MOLISE per la TERZA ETA e del TEMPO LIBERO S T A T U T O DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE
UNIVERSITA del MOLISE per la TERZA ETA e del TEMPO LIBERO S T A T U T O DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE Art. 1 È costituita,come libera Istituzione, una associazione culturale e sociale denominata UNIVERSITA
DettagliPROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale
PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale Il consigliere regionale Sergio Blasi Proposta di legge Interventi regionali di
DettagliSTATUTO DELL ASSOCIAZIONE ONLUS IL ROMPIGHIACCIO. ART. 1 (Denominazione e sede)
STATUTO DELL ASSOCIAZIONE ONLUS IL ROMPIGHIACCIO ART. 1 (Denominazione e sede) 1 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile l associazione denominata: Il Rompighiaccio- Onlus con sede in via San Francesco
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014
COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale
DettagliART. 1. (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa
STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "BERICO ASSI- STENZA", CON SEDE IN BRENDOLA. ART. 1 (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.
DettagliVOLONTARIATO SICURO. QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato*
VOLONTARIATO SICURO QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato* * Le OdV di Protezione Civile sono soggette ad adempimenti
DettagliRegolamento Consulta Comunale dell Associazionismo e del Volontariato
Regolamento Consulta Comunale dell Associazionismo e del Volontariato Premessa Il Comune di Monte Urano riconosce, nelle numerose Associazioni e organismi di volontariato che senza fini di lucro operano
DettagliRegolamento Generale della Commissione Ricerca
Regolamento Generale della Commissione Ricerca del Registro degli Osteopati d'italia (ROI). Parte I : Premessa integrata al Regolamento Generale. Il diploma D.O. rilasciato dalle scuole di osteopatia del
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
DettagliAtto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza
Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza I sottoscritti Comune di Bresso, con sede in. Via.., legalmente rappresentata da Comune di Cinisello
DettagliCostituire un associazione di volontariato
Costituire un associazione di volontariato Per il Forum Giovani Trieste, 6 maggio 2011 Intervento di Pierpaolo Gregori Francesca Macuz 1 Il Csv Fvg L attività del Csv Fvg Gestire il CSV La Mission del
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliRegolamento Associazione. Premessa
Regolamento Associazione Premessa L associazione culturale senza scopo di lucro Arte in Voce, in base alle regole del proprio Statuto, stipula il presente Regolamento Interno che è parte integrante dello
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
Dettagli