Documento di lavoro per l incontro ISFOL Sviluppo Lazio rivolto agli operatori del sistema EdA nel Lazio
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- Mattia Pellegrini
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1 STD Documento di lavoro per l incontro ISFOL Sviluppo Lazio rivolto agli operatori del sistema EdA nel Lazio (data prevista: 29 novembre 2010) Il gruppo di lavoro U. O. ISFOL FLAI-lab 1 - Sviluppo Lazio, nel corso della riunione del 30 settembre 2010, ha individuato gli obiettivi e concordato la metodologia dell incontro rivolto agli operatori regionali del sistema EdA. Come prosecuzione del lavoro di facilitazione avviato da Sviluppo Lazio con i Comitati Locali EdA a livello regionale sul tema dell Integrazione dei servizi - in collaborazione tra ISFOL e Sviluppo Lazio - è previsto un incontro con i decisori regionali per il 29 novembre p.v. con i rappresentanti di ogni Comitato Locale. Premessa Lo sviluppo della cultura EdA è determinante non soltanto per il rientro in formazione ed il riconoscimento dei saperi di una parte significativa della popolazione adulta ma, soprattutto, per favorire l esercizio della cittadinanza attiva priorità partecipativa europea 2 su cui si sviluppa il nuovo welfare. La prosecuzione di azioni EdA è strettamente connessa al rapporto con il territorio. Data la multivarietà della presenza di soggetti e di relazioni che caratterizza lo scenario della formazione degli adulti è, quindi, necessario impegnarsi in azioni di rete attraverso cui si possa realizzare un sistema integrato: presupposto inderogabile per una offerta formativa rivolta agli adulti concretamente efficace. La persona che decide, secondo i bisogni, di rientrare in formazione deve comunque poter trovare nel territorio una risposta concreta alle proprie esigenze in una struttura che consenta loro di progettare il proprio percorso formativo sulla scia del bisogno, ma anche della motivazione e del tempo effettivo a sua disposizione. 1 Questo documento è stato presentato all incontro organizzativo U.O. ISFOL FLAI-lab/Sviluppo Lazio del Il documento è stato predisposto da: dott. Gaetano Fasano, dott.ssa Chiara Loasses, dott.ssa Patricia Pagoto, dott.ssa Valentina Punzo. Coordinamento e supervisione dott.ssa Patricia Pagoto, responsabile U. O. ISFOL FLAI-lab. 2 Il Memorandum sull apprendimento per tutta la vita - elaborato dalla Comunità Europea a Bruxelles il 30 Ottobre sottolinea che per rendere concreta l istruzione e la formazione permanente, i singoli Governi devono impegnarsi a: Costruire una società d integrazione capace di offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità di accedere ad un apprendimento di qualità lungo l intero arco della vita corrispondente ai bisogni e alle esigenze di ciascuno. Adattare le modalità d offerta di istruzione e di formazione, nonché l organizzazione della vita professionale, affinché i cittadini possano disporre di continue opportunità formative che integrino i momenti del lavoro, della vita familiare e del tempo libero. Elevare il livello generale degli studi e delle qualifiche in tutti i settori, per garantire un offerta di qualità e, contemporaneamente, l adeguatezza delle conoscenze e delle competenze alle mutevoli esigenze del mondo del lavoro. Sollecitare i cittadini, fornendo loro strumenti adeguati per cooperare in tutte le sfere della vita pubblica.
2 Tutti i soggetti pubblici e privati operanti nel settore dell educazione, istruzione e della formazione sono dunque chiamati ad un confronto per favorire lo scambio di conoscenze e ad un impegno comune per individuare una strategia per l attivazione, l implementazione e l integrazione delle risorse educative e formative del territorio. La conoscenza e il suo costante aggiornamento sono tra i principali fattori per lo sviluppo della società, per il benessere complessivo delle singole persone e per la loro capacità di leggere la realtà che li circonda essendone attori partecipi. L'ipotesi progettuale proposta dalla U. O. ISFOL FLAI-lab vuole contribuire, attraverso attività di formazione partecipativo-relazionale, a facilitare lo sviluppo di una reale cultura dell'eda a livello di tutti gli operatori e decisori territoriali. Tenendo presente la psicopedagogia dell'età adulta, si è scelto di operare prevalentemente sugli aspetti comunicativo-relazionali e di identità. In relazione al quadro generale e specifico di riferimento, l intervento previsto mira infatti a favorire nei partecipanti una rilettura di tutti i contributi raccolti durante la fase di sensibilizzazione, al fine di sollecitare una successiva capacità di lettura in chiave sistemica di tutte le iniziative territoriali in campo educativo, per contribuire a promuovere insieme ad altri attori chiave un offerta formativa integrata secondo linee condivise di programmazione. Per tali motivazioni proponiamo come titolo dell incontro: EDA DA UNA DIVERSA PROSPETTIVA Elementi per un survey regionale Gli elementi emersi hanno portato alla individuazione di un obiettivo specifico da conseguirsi al termine dell incontro previsto: ampliare il punto di vista del singolo CL e offrire a tutti i partecipanti - attraverso l uso di metodologie partecipative - l opportunità di condividere il lavoro singolarmente effettuato nel corso dei 10 Tavoli di concertazione e facilitazione, realizzati da Sviluppo Lazio. Per partecipare attivamente ai complessi processi socio-culturali in atto, oggi più che mai il singolo necessita di strumenti e competenze che lo rendano capace di analizzare la realtà e di interagire con essa. In tal senso, per contribuire al sostegno ed allo sviluppo delle motivazioni e dell'autopromozione personale in termini di empowerment e raggiungere l obiettivo suddetto, sono state individuate le seguenti fasi di lavoro: a) informare i partecipanti sui contenuti generali degli incontri effettuati e sollecitarli con opportune tecniche a riconfigurare, secondo uno schema coerente e omogeneo, quanto emerso dai lavori dei singoli Comitati Locali sul tema dell integrazione dei servizi; b) porre i partecipanti nella condizione di attuare un analisi complessiva delle proposte ed una selezione delle idee più significative da promuovere e sottoporre all attenzione delle autorità territoriali per sostenere azioni che rimettano al centro del sistema sociale la persona non solo come oggetto, ma anche come soggetto del welfare. 2
3 Metodologia In virtù delle priorità sopra esposte, dell obiettivo stabilito e dell elevato numero di partecipanti previsti, saranno organizzati tre Tavoli di discussione che partiranno in parallelo. Si è scelto di applicare, con le opportune modificazioni, la metodologia partecipativorelazionale del World Café, che si propone di facilitare l esame e la discussione degli argomenti previsti intorno ad un Tavolo. Ogni sessione sarà condotta e moderata con modalità informali, proprio come può avvenire in un luogo di ritrovo. La metodologia del World Café - prevalentemente utilizzata nei progetti europei - si basa sulla condivisione di idee e spunti di riflessione sugli argomenti oggetto di interesse per creare una rete vivente di dialogo collaborativo. Il World Café nasce sulla base dell ipotesi che le persone hanno già, in loro, la saggezza e la creatività per affrontare anche le sfide più difficili. Dato un contesto appropriato ed una adeguata concentrazione è possibile accedere ed utilizzare questa più profonda conoscenza, incanalandola verso un obiettivo specifico. Per facilitare il clima partecipativo si cerca, generalmente, di creare gruppi non troppo numerosi per ciascun Tavolo. In apertura dei lavori, ogni gruppo viene invitato a nominare un padrone di casa particolarmente interessato agli argomenti del Tavolo. Ogni Tavolo ha il compito di lavorare sulle aree tematiche precedentemente individuate, utilizzando larghi fogli di carta messi a disposizione per scrivere, illustrare creativamente le idee ed i concetti che emergono dalla discussione di gruppo. Per poter mettere in atto l effetto di diffusione/moltiplicazione/trasferibilità delle considerazioni presentate nei Tavoli, dopo un certo lasso di tempo i partecipanti sono invitati a cambiare Tavolo. Essi assumeranno il ruolo di ambasciatori di significato, portando con loro idee, temi e domande che si innesteranno nelle nuove conversazioni. Al Tavolo rimarrà, invece, il padrone di casa che, con l aiuto del facilitatore, ad ogni termine di turno introdurrà i principali argomenti e le considerazioni emerse per stimolare la produzione di altre considerazioni nei nuovi arrivati. Processo Il lavoro di clusterizzazione e analisi svolto dalla U.O. FLAI-lab in vista del Cafè World del 29 novembre p.v. ha preso avvio dall esame dei report forniti da Sviluppo Lazio relativi ai Tavoli di concertazione già realizzati, in collaborazione con il facilitatore dott. Andrea Stroppiana - e del documento riassuntivo dell analisi territoriale predisposto dagli esperti di Sviluppo Lazio allo scopo di analizzare e far emergere i bisogni del territorio. È stata quindi effettuata un analisi dei lavori svolti in ciascun Tavolo al fine di individuare le omogeneità processuali indispensabili per il lavoro di clusterizzazione. In un secondo momento, l analisi di tutte le Aree presentate nei report ha portato all individuazione delle sovrapposizioni tematiche (overlapping concepts) ed al successivo raggruppamento di quelle con lo stesso titolo pervenendo ad un set di Aree in cui sono state rispettate le etichette presenti nei report. Tale fase di organizzazione risulta propedeutica al successivo raggruppamento per temi omogenei, contigui o complementari. Nel set di Aree individuato si è avuto riguardo ad indicare la frequenza con cui ciascuna Area compariva nei vari report, ciò potrebbe risultare utile ai fini della rilevazione degli argomenti tematici che sono stati oggetto di discussione più frequentemente. 3
4 In seguito sono state raggruppate le relative azioni di riferimento. Le aree tematiche sono state poi clusterizzate, in modo più omogeneo ed equilibrato possibile, seguendo un criterio di somiglianza tematica, all interno di tre grandi gruppi che saranno la base di partenza dei lavori dei tre Tavoli previsti. Il lavoro di assimilazione ha mostrato la presenza di risultati del tutto riconducibili ad uno stesso concetto o comunque sufficientemente simili tra di loro, segno evidente di unitarietà dei bisogni territoriali emersi nei diversi Tavoli. Nella fase conclusiva di formazione dei cluster si è scesi più nel dettaglio, con l obiettivo di individuare azioni concretamente percorribili o particolarmente innovative da privilegiare nella discussione dei Tavoli. Nel titolo del Laboratorio c è tutto il concept dell intervento di formazione partecipativorelazionale. Quest ultima fase ha, infatti, lo scopo di dare modo al facilitatore che sarà presente al Tavolo di esercitare i partecipanti alla capacità di visione multiprospettica e di sollecitare ulteriori elementi di riflessione e discussione nel gruppo dei partecipanti per facilitare il trasferimento di buone pratiche conosciute, attivate o sperimentate nei contesti locali. Figura 1 Fasi del Processo 4
5 AREE individuate* * Il numero indicato accanto alle aree indica la frequenza con cui ciascuna Area compare nei diversi report (cfr. grafici pagina seguente) I Tavolo: COMPETENZE/CONOSCENZE (2) COMUNICAZIONE (INCLUSO AMBITO RETE - ISTITUZIONI ) (7) PROMOZIONE INFORMAZIONE CONCERTAZIONE (2) FORMAZIONE INTERESSE CONDIVISIONE MISSION II Tavolo: LINEE GUIDA DEL SISTEMA ORGANIZZAZIONE COMITATO LOCALE E SISTEMA (5) COORDINAMENTO (ANCHE TECNICO E POLITICO) (2) FUNZIONAMENTO COMITATO MOTIVAZIONE (2) SENSIBILITA / DISPONIBILITA SINERGIA PUBBLICO/PRIVATO RAPPORTI ISTITUZIONALI RAPPRESENTANZA INTERESSI ISTITUZIONI/NORMATIVA AREA POLITICO ISTITUZIONALE III Tavolo: PIANIFICAZIONE/STRUMENTI (3) PROGRAMMAZIONE RILEVAZIONE 5
6 ASPETTI ECONOMICI I Tavolo COMPETENZE/CONOSCENZE COMUNICAZIONE (INCLUSO AMBITO RETE - ISTITUZIONI ) PROMOZIONE INFORMAZIONE CONCERTAZIONE FORMAZIONE INTERESSE CONDIVISIONE MISSION 6
7 II Tavolo LINEE GUIDA DEL SISTEMA ORGANIZZAZIONE COMITATO LOCALE E SISTEMA COORDINAMENTO (ANCHE TECNICO E POLITICO) FUNZIONAMENTO COMITATO MOTIVAZIONE SENSIBILITA / DISPONIBILITA SINERGIA PUBBLICO/PRIVATO RAPPORTI ISTITUZIONALI RAPPRESENTANZA INTERESSI ISTITUZIONI/NORMATIVA AREA POLITICO ISTITUZIONALE III Tavolo 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 PIANIFICAZIONE/STRUMENTI PROGRAMMAZIONE RILEVAZIONE ASPETTI ECONOMICI 7
8 DA DISTRIBUIRE ai partecipanti L etichetta del Cafè World Ascolta per comprendere Parla con la tua mente ed il tuo cuore Concentrati su ciò che è di comune interesse Contribuisci con le tue idee Collega liberamente ogni spunto con la tua esperienza Connetti le tue idee a quelle degli altri Lasciati interrogare dalle esigenze del bene comune Puoi disegnare e scrivere sulla tovaglia e... come in una caccia al tesoro... Mettiti insieme agli altri alla ricerca di intuizioni. Soprattutto Dona la tua attenzione e aggiungi un pizzico di gioia a tutto quel che fai! 8
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