PERIODICO MENSILE DELL ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D ITALIA A.N.F.I.

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1 PERIODICO MENSILE DELL ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D ITALIA A.N.F.I. S A N M A T T E O ANNO XXIII - N POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA

2 IN COPERTINA Basilica di Santa Maria Maggiore Roma, 22 settembre 2008 Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Cosimo D Arrigo, mentre legge la Preghiera del Finanziere. I finanzieri in servizio ed in congedo durante la Santa Messa officiata dall Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, in onore di San Matteo, Patrono della Guardia di Finanza. SOMMARIO MENSILE ILLUSTRATO DELL ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D ITALIA DIRETTORE RESPONSABILE Giovanni Verdicchio VICE DIRETTORE RESPONSABILE Pietro Di Marco REDATTORE CAPO Tommaso Santamaria COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPA Giuseppe Ruggieri RESPONSABILE AMMINISTRATIVO Vittorio Porceddu ADDETTO ALLA REDAZIONE Giovanni Valerio SEGRETARIO DI REDAZIONE Marino Orfei COLLABORATORI Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia COMITATO DI REDAZIONE Giovanni Verdicchio - Mauro Cappelli - Antonio Zampelli - Giuseppe Ruggieri - Antonio Casula - Giancarlo Cedola - Alfio Giovanni Costanzo - Michele Gianfrancesco - Pierangelo Nissolino DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE A.N.F.I. Via Caroncini, Roma - Tel Fax Conto Corrente Postale n Conto Corrente Bancario n mensile «Fiamme Gialle» Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi di Siena, Viale Parioli, Roma Sito internet: fiammegialle@assofinanzieri.it Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non, non si restituiscono agli Autori. Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano in alcun modo la Direzione e Redazione del Periodico AUTORIZZAZIONE Registrazione del Tribunale di Roma n. 40/86 del 29 gennaio 1986 Associato all USPI Unione Stampa Periodica Italiana Grafica e Stampa «Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel Finito di stampare il CELEBRAZIONE IN ONORE DI SAN MATTEO NELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE IN ROMA a cura di Giovanni Verdicchio e Antonio Malizia 5 IL GEN. UMBERTO FAVA ELETTO VICEPRESIDENTE NAZIONALE VICARIO DELL A.N.F.I. 6-7 INAUGURATA LA SEZIONE ANFI DI ANZIO-NETTUNO di Andrea Guglielmelli 8-9 ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI ANFI DELLA LIGURIA di Antonio Marino 9 CONSEGNATO AL COL. MARCO NANI IL CREST DEL PRESIDENTE NAZIO- NALE DELL ANFI PREMIO LETTERARIO NAZIONALE INDETTO DALLA SEZIONE ANFI DI PIOMBINO di Mauro Cappelli 12 CONSEGNATA AL TEN. COL. VINCENZO RAFFO LA TESSERA DI SOCIO ONORARIO DELL A.N.F.I. di Roberto Ferro 13 FELICITAZIONI DELL A.N.F.I. AL FINANZIERE ELISA RIGAUDO di Tito Marini 14 IL VOLONTARIATO - LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE (APS) di Tito Marini IL 2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI IL RICORDO DELLE FIAMME GIALLE CADUTE NELL ADEMPIMENTO DEL DOVERE di Salvatore Gallo TACCUINO di Giuseppe Giuliani 19 TRATTAMENTI PENSIONISTICI Manifestazione del Forum dei Pensionati di Agostino Apadula Segretario Nazionale FAST-pensionati 20 CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICO di Antonio Taviano 21 INTITOLATA LA TENENZA DI CASARANO AL TEN.COL. M.B.V.M. CARLO AUGENTI di Pietro di Marco 22 ATTIVITÀ DI PRESIDIO CIVILE DELLA SEZIONE ANFI DI GENOVA di Carmine Miglino 22 XXIX GIOCHI OLIMPICI DI PECHINO 8/28 AGOSTO 2008 di Paolo Grecucci 23 UNA VITA PER LA GUARDIA DI FINANZA DI MARE E PER L ANFI di Tommaso Santamaria 24 IL COMANDANTE REGIONALE DEL VENETO DELLA GUARDIA DI FINANZA, GEN. B. MARIO D ALONZO, RICEVE IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI SAN DONÀ DI PIAVE 24 RISULTATO DI SERVIZIO ANTICONTRABBANDO SVOLTO AL CONFINE ITA- LO-SVIZZERO NEL MARZO 1956 PRESSO LA BRIGATA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BUGGIOLO (COMO) RADUNO DELL A.N.F.I. DI CAPITANATA IN ONORE DI SAN MATTEO di Antonio Fiore e Luigi Iagulli SAN MATTEO NELLE SEZIONI ANFI VITA NELLE SEZIONI NELLA NOSTRA FAMIGLIA a cura di Gaetano Guglielmi Fiamme Gialle 10 / 2008

3 CELEBRAZIONE IN ONORE DI SAN MATTEO NELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE IN ROMA a cura di Giovanni Verdicchio e Antonio Malizia Il 22 settembre 2008, nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, ha avuto luogo la solenne celebrazione eucaristica in onore di San Matteo, Patrono della Guardia di Finanza. Il documento papale che attesta il riconosciuto patrocinio, reca la data del 10 aprile 1934 ed è firmato dal cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII). Il Pontefice che accolse l istanza avanzata dal Comandante Generale e sostenuta dall Ordinario Militare del tempo era Pio XI. Alla Santa Messa, officiata dall Arcivescovo Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, assistito dal Cappellano Capo dell Assistenza Spirituale della Guardia di Finanza, Mons. Pietro Campominosi e dai Cappellani militari del Corpo di Roma, ha presenziato il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Cosimo d Arrigo, con il Comandante in Seconda del Corpo, Gen. C.A. Nino Di Paolo, il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale, Gen. D. Paolo Poletti, i Generali di Corpo d Armata della capitale, ufficiali, sottufficiali, sovrintendenti, appuntati e finanzieri in servizio ed in congedo. Erano presenti, inoltre, Autorità civili e militari tra cui il Sen. Luigi Ramponi, il Sen. Mauro Cutrufo, il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, Gen. C.A. Rolando Mosca Moschini, il Prefetto di Roma, Dott. Carlo Mosca, il Vice Capo della Polizia, Dott. Nicola Cavaliere, il Capo di Stato Maggiore dell Esercito, Gen. C.A. Fabrizio Castagnetti e il Vice Comandante dell Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Elio Toscano. Per l Associazione Nazionale Finanzieri d Italia era presente il Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, ed una rappresentanza delle Sezioni ANFI di Roma con bandiere. L Arcivescovo Ordinario Militare, Mons. Vincenzo Pelvi, ha così ricordato, nella prima parte della sua omelia, la figura del Santo Patrono: «Cari amici, l attenzione di Gesù L Ordinario Militare Arcivescovo Vincenzo Pelvi durante l omelia. Nella foto, in prima fila, da sinistra: il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Cosimo D Arrigo e gentile consorte; il Prefetto di Roma, Dott. Carlo Mosca; il Sen. Mauro Cutrufo; il Vice Capo della Polizia, Dott. Nicola Cavaliere; il Capo di Stato Maggiore dell Esercito, Gen. C.A. Fabrizio Castagnetti e gentile consorte; il Vice Comandante dei Carabinieri, Gen. C.A. Elio Toscano. nei confronti di Matteo (nome che, in ebraico, significa dono del Signore) e degli esattori delle tasse apre il cuore ad una santità ospitale. Incontrando Matteo, Gesù lo chiama e gli chiede di seguirlo. Seguire significa compiere determinati passi, creando una nuova situazione esistenziale. Gesù si interessa a lui e lo ama, cerca dialogo e comunione con lui parlando, gli prospetta un futuro, indirizza la sua vita indicandogli un cammino da percorrere, gli dona soggettività e dinamismo. Gli dice Seguimi, cioè imitami. Seguimi, disse, non tanto col movimento dei piedi quanto con la pratica della vita. Infatti chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è com- Fiamme Gialle 10 /

4 portato (1 Gv 2, 6). Anche un uomo come Matteo, con un mestiere a quel tempo così malfamato, viene chiamato dal Signore alla sua sequela. Il Giusto ospita il peccatore. Gesù non esclude alcuna persona dalla sua comprensione e dal suo amore». Mons. Pelvi, proseguendo nella Sua Omelia, ha inoltre affermato che: «Come Matteo, anche noi siamo invitati a vivere e testimoniare nella vita sociale quella carità e quel perdono che rendono la giustizia umana più autentica, la aiutano a trascendersi per approssimarsi sempre più alla giustizia divina, dando ad ogni uomo il suo, con riferimento non solo a quello che fa ma anche a quello che è, e richiedendo il suo apporto alla realizzazione del bene degli altri. L autentica carità sospinge la giustizia umana a trovare integrazione e impulso in rapporti sociali, che intendono dare o restituire all uomo non solo qualcosa ma anche se stesso. Questo modo di rapportarsi tende a ristabilire un uguaglianza nell ambito delle condizioni sociali, nelle relazioni economiche e nella cultura, senza ignorare la specificità di ognuno, la sua autonomia e libertà. La carità vuole che siano annullate tutte le differenze, quando equivalgono a ingiuste discriminazioni tra le persone e il loro tenore di vita. Occorre, perciò, impegnarsi a superare le ingiuste disparità nell accesso ai beni fondamentali (vita, cibo, acqua, salute, istruzione, lavoro, certezza dei diritti), come pure nella distribuzione dei ruoli, delle cariche, dei meriti, del reddito e della ricchezza ed essere, così, messi nella condizione di poter contribuire, tramite solidarietà, alla realizzazione del bene comune. Se tutti invocano un aspetto distributivo della giustizia, spesso viene dimenticato quello contributivo, che esprime la moralità delle persone. Non si tratta di pensare ad una giustizia contributiva quale rapporto bilaterale, contraccambio specifico, per cui ad un determinato dare corrisponde un determinato avere. Il cittadino paga le tasse non solo in cambio di uno specifico servizio che la società gli rende, ma anche perché la società a cui appartiene e di cui è membro sussista e possa assolvere ai suoi compiti verso tutti. La rappresentanza dell ANFI assiste alla celebrazione eucaristica. La giustizia contributiva diventa così costruttiva della virtuosità dei cittadini e di aiuto ai cittadini giusti, contribuendo al bene comune, che non può ridursi ad interessi individuali, parzialità e preferenze particolari. In tal modo i cittadini, a loro volta, diventano soggetti capaci di trasformare le istituzioni democratiche, rendendole più rispondenti ai bisogni delle persone e della nazione. Perché ciò sia possibile, occorre fare spazio alla legge morale naturale, regola base per la giustizia sociale, norma etica per la vita politica. La morale naturale è previa alle regole pubbliche. Se così non fosse le regole pubbliche potrebbero godere di una funzione regolatrice rispetto ad egoismi ed interessi particolaristici. Carissimi, plaudo al vostro servizio, che sta seminando nella odierna cultura il senso di una giustizia non solo Numerose le altre Autorità civili e militari. distributiva ma anche contributiva, anima di una amicizia civile che propone il bene comune. La convivenza civile e politica, infatti, non emerge immediatamente dall elenco dei diritti e dei doveri della persona, ma acquista tutto il suo significato se basato sulla amicizia civile e sulla disponibilità interiore alle esigenze dell altro (Cf. Compendio della Dottrina sociale della Chiesa n 390). Affido all intercessione di San Matteo il vostro prezioso lavoro, convinto che il sociale ritrova la sua dignità e il senso del suo pieno compimento, quando è vissuto secondo una umanità aperta alla giustizia più grande, che attua il principio di fraternità insieme a quello di libertà e uguaglianza. La Vergine Maria, invocata in questa splendida Basilica come Regina della pace, custodisca la vostra vita e quella delle vostre famiglie». 4 Fiamme Gialle 10 / 2008

5 IL GENERALE UMBERTO FAVA ELETTO VICEPRESIDENTE NAZIONALE VICARIO DELL A.N.F.I. Nelle elezioni nazionali svoltesi il 12 ottobre 2008, il Gen. C.A. (a) Umberto Fava è stato eletto Vicepresidente Nazionale Vicario dell A.N.F.I. con amplissimi consensi. Fiamme Gialle formula al neo Eletto le più vive congratulazioni per la brillante affermazione e sentitissimi auguri di buon lavoro. La nomina all alto incarico verrà proclamata ufficialmente nel corso della prossima riunione del Consiglio Nazionale dell A.N.F.I.. Il Gen. C.A. (a) Umberto Fava è nato a Carinola (CE) il 9 novembre 1941 ed è residente in Roma, Via Mortati, nr. 10. È sposato ed ha tre figli. Ha conseguito: Laurea in Giurisprudenza; Laurea in Economia e Commercio; Laurea Specialistica in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria; Diploma (post-laurea) di perfezionamento in Studi Europei; Titolo Scuola di Polizia Tributaria; Abilitazione all esercizio della Professione di Dottore Commercialista. È iscritto nel Registro dei revisori contabili. Nel corso del servizio: ha assolto, per oltre 13 anni, funzioni di Stato Maggiore, ricoprendo, tra l altro, gli incarichi di Capo Reparto e Sottocapo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza, nonché di Capo di Stato Maggiore dei Reparti Speciali; ha svolto attività operativa presso le Legioni di Trieste e di Genova, il Nucleo Centrale pt di Roma (circa 6 anni) e il Nucleo Regionale pt di Palermo (anni ); ha comandato il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria dal 16 settembre 1992 al 4 ottobre È stato Vice Capo di Gabinetto del Ministro delle Finanze dal 5 ottobre 1994 al 10 luglio 1996; Ha comandato la Zona Medio-Tirrenica (V) di Roma dall 11 luglio 1996 al 31 dicembre 1999 ed il Comando Regionale Lazio di Roma dall al ; È stato Presidente del COCER interforze e Presidente del COCER della Guardia di Finanza dal al ; Ha frequentato la LIII Sessione Corso I.A.S.D. dal al ; È stato Comandante Interregionale dell Italia Sud-Occidentale (Sicilia e Calabria) dal 1 febbraio 2003 al 29 ottobre È stato Comandante del Comando Aeronavale Centrale dal 31 ottobre 2005 all 8 gennaio È stato Presidente e Consigliere della Cassa Ufficiali e Consigliere del F.A.F.; componente del Consiglio di Amministrazione dell Istituto per il Credito Sportivo ( ), nonché del Comitato di Indirizzo e di Coordinamento dell informazione statistica (1994). Ha redatto numerosi articoli sulla libera circolazione dei capitali, sul segreto bancario e sulla normativa antiriciclaggio. È coautore delle seguenti pubblicazioni: Le società finanziarie : aspetti civilistici, finanziari, fiscali, contabili ed antiriciclaggio; Guida agli adempimenti antiriciclaggio, manuale operativo per le Banche e gli Intermediari Finanziari; Nuova guida agli adempimenti antiriciclaggio e antiusura ; Rischio di riciclaggio nelle Imprese. Il Gen. C.A. (a) Umberto Fava CURRICULUM VITAE Ha partecipato a numerosissimi convegni e tavole rotonde a livello nazionale ed internazionale sulla normativa emanata per prevenire l utilizzazione del sistema bancario e finanziario a scopo di riciclaggio. Negli anni accademici: 1994/95, 1995/96 è stato docente a contratto presso la L.U.I.S.S. di Roma nella materia Economia degli intermediari finanziari. 1997/98 e 1998/99 è stato docente a contratto presso l Università Tuscia di Viterbo nella materia Le deroghe al segreto bancario. Ha svolto presso l Accademia del Corpo, la Scuola di Polizia Tributaria e la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia l insegnamento di discipline giuridiche e tecnico-professionali. È insignito di: Croce d Argento al Merito della Guardia di Finanza; Medaglia Mauriziana; Medaglia d Oro di Lungo Comando; Croce d Oro con stelletta al merito di Servizio; Medaglia commemorativa intervento in Umbria; Medaglia Commemorativa NATO-Kosovo 2003; Medaglia commemorativa ONU; Aquila a due teste della Repubblica d Albania e dell Elmo di Scanderberg. È Grande Ufficiale della Repubblica e Cavaliere di Grazia Magistrale del S.M.O.M.. Riconoscimenti: Premio Internazionale di Sicilianità Pigna d Argento Anno 2003; 28 Premio Internazionale Giara d Argento Anno 2004; Premio Gerbera Gialla Antonino Caponnetto 2005; 8 Premio Internazionale Federichino Fiamme Gialle 10 /

6 INAUGURATA LA SEDE DELLA SEZIONE ANFI DI NETTUNO-ANZIO di Andrea Guglielmelli Il Presidente Nazionale Gen. C.A. Verdicchio partecipa alla cerimonia di inaugurazione della sede della Sezione ANFI di Nettuno-Anzio assieme alle altre Autorità locali. La rappresentanza dei soci ANFI alcuni dei quali provenienti dalle Sezioni limitrofe. Sabato 20 settembre 2008, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Sezione ANFI di Nettuno-Anzio ubicata in Via Gramsci, n. 90 nel complesso dell edificio storico denominato Divina Provvidenza dove morì Santa Maria Goretti. Alla cerimonia ha partecipato il Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, il quale è stato ricevuto dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, Gen. B. Andrea De Gennaro, dal Comandante Provinciale di Latina, Col. Pierluigi Sozzo, dal Comandante della Compagnia di Nettuno, Cap. Vincenzo Di Filippo, dal Consigliere Nazionale ANFI per l Umbria e il Lazio, S.Ten. Pierangelo Nissolino, dal Presidente della Sezione, insieme al Consiglio Direttivo ed a molti soci, tra i quali alcuni provenienti dalle Sezioni ANFI limitrofe. Un picchetto armato ha reso gli onori di rito. Subito dopo ha preso la parola il Presidente della istituenda Sezione, M.M.A. Cav. Uff. Andrea Guglielmelli, il quale dopo aver dato il benvenuto a tutti i presenti, ha brevemente illustrato lo scopo della nuova Sezione. Successivamente sono intervenuti: il Sindaco di Nettuno, Dott. Alessio Chiavetta, il Sindaco di Anzio, Sig. Luciano Bruschini ed il Senatore Dott. Candido De Angelis, i quali hanno avuto parole di apprezzamento ed elogio per tutte le Fiamme Gialle, ed in particolare per quelle operanti nell ambito dei due Comuni. Ha preso, poi, la parola il Gen. B. Andrea De Gennaro, il quale ha rivolto il suo caloroso saluto alle numerose Autorità presenti ed ha ringraziato vivamente tutti coloro che hanno contribuito alla costituzione della nuova Sezione ANFI ed a dotarla di una sede accogliente. Ha, quindi, concluso il Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Verdicchio, il quale, tra l altro: 6 Fiamme Gialle 10 / 2008

7 ha ringraziato con sentito affetto tutti i rappresentanti della Guardia di Finanza presenti, perché con la loro significativa partecipazione hanno testimoniato le comuni e solide radici ed il radicato e coinvolgente orgoglio di appartenenza che lega l ANFI al Corpo; ha invitato il Presidente della Sezione, il Consiglio Direttivo e tutti i soci ad essere fieri del risultato conseguito, perché nell organizzazione dell ANFI, la Sezione costituisce un punto fondamentale in quanto è il luogo di incontro e di scambio culturale dei soci e, perciò, consente ad essi di intensificare la comunicazione e rafforzare i sentimenti di amicizia e di solidarietà. Al termine delle allocuzioni, la Madrina, Sig.ra Filomena Gallo, vedova del Brigadiere Vincenzo P. Gallina, accompagnata dal Presidente Nazionale e dal Presidente della Sezione, ha raggiunto il nastro, posto all ingresso dell immobile, ed ha proceduto al suo taglio, a cui è seguito un lunghissimo applauso degli Il Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Verdicchio, ha ringraziato con affetto i rappresentanti della Guardia di Finanza presenti alla cerimonia. intervenuti. Quindi, don Walter Giusti, ex Cappellano della Guardia di Finanza, ha proceduto, dopo un brevissimo saluto, alla benedizione della bandiera e dei locali, che successivamente sono stati visitati dagli invitati, dove era stato preparato un rinfresco. La cerimonia si è conclusa con il pranzo presso un noto ristorante del luogo, cui hanno partecipato oltre al Presidente Nazionale ed al Comandante della Compagnia, la maggioranza dei soci con le rispettive consorti. Un picchetto armato ha reso gli onori di rito. Il taglio del nastro tricolore, da parte della Madrina della cerimonia Sig.ra Filomena Gallo, per l inaugurazione della sede della istituenda Sezione ANFI di Nettuno- Anzio. Fiamme Gialle 10 /

8 ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI ANFI DELLA LIGURIA di Antonio Marino Il 25 settembre 2008, nella Sala Rapporti del Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza, gentilmente messa a disposizione dal Gen. B. Raffaele Romano, su convocazione del Consigliere Nazionale ANFI, Ten. Col. Antonio Marino, ha avuto luogo l annuale assemblea dei Presidenti di Sezione della Liguria. Sono intervenuti il Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio e il Vice Presidente Nazionale per l Italia Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli, già Comandante della soppressa Zona Ligure (1999/2001). I due illustri ospiti, al loro arrivo in caserma, sono stati ricevuti dal Comandante della Regione Ligure, Gen. B. Raffaele Romano, dal 1 Cappellano Militare Capo Mons. Giovanni Denegri e dal Consigliere Nazionale ANFI, Ten. Col. Antonio Marino. Dopo una breve visita alla Cappella, sede della Parrocchia Militare della Guardia di Finanza ligure, i gentili ospiti si sono intrattenuti cordialmente con il Gen. B. Raffaele Romano che ha consegnato loro due cartoline celebrative, con annullo postale, realizzate per la celebrazione del centenario della caserma San Giorgio avvenuta il 19 settembre. I due Ufficiali hanno poi visitato la sede della Sezione ANFI di Genova e, quindi, subito dopo ha avuto inizio la riunione dei Presidenti delle Sezioni ANFI della Liguria. La stessa è stata eccezionalmente presieduta dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. Verdicchio ed è iniziata con il saluto di benvenuto, espresso dal Consigliere Nazionale, Ten. Col. Marino, ai due graditi ospiti ed a tutti i presenti a cui hanno fatto riscontro quelli augurali dello stesso Presidente Nazionale e del Vice Presidente Nazionale per l Italia Settentrionale, Gen. Cappelli. La riunione è proseguita con le comunicazioni sullo stato delle Sezioni in generale e del Sodalizio in particolare da parte del Gen. Verdicchio, che ha compiutamente trattato i numerosi argomenti all ordine del giorno. Particolare attenzione è stata riservata all approfondimento di alcuni argomenti oggetto di quesiti da parte Il Gen. C.A. Verdicchio partecipa alla riunione dei Presidenti delle Sezioni ANFI della Liguria con il Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presidente Nazionale per l Italia Settentrionale. In 1^ fila da sin. Ten. Col. Marino, Gen. D. Cappelli, Mons. Denegri, Gen. B. Romano, Gen. C.A. Verdicchio e il Cap. Miglino. Nella 2^, 3^e 4^ fila i Presidenti delle altre Sezioni liguri e il Vice Presidente di quella di Genova. dei presenti, tra cui quelli relativi alla locazione dei locali demaniali delle Sezioni, il proselitismo di nuovi soci, ai fini di rinverdire le fila dell Associazione, specie tra i congedati, l informatizzazione delle Sezioni, il Fondo di Solidarietà, recentemente istituito dal Consiglio Nazionale a favore dei soci più bisognosi, i rapporti con la Gerarchia del Corpo nelle sedi in cui sono ubicate le Sezioni liguri, nonché la programmazione delle cerimonie da parte delle stesse, al fine di non accavallare le date di realizzazione. Dopo una breve pausa la riunione è proseguita con l approfondimento delle norme sulle corresponsioni dell indennità integrativa speciale, che alcuni soci percepiscono ed altri no, sui ritardi per la trattazione delle pensioni, in Il Gen. C.A. Verdicchio e il Gen. Cappelli posano per una foto ricordo con i componenti delle Consiglio Direttivo della Sezione di Genova. 8 Fiamme Gialle 10 / 2008

9 Il Cappellano Militare Capo Mons. Denegri assieme al Presidente Nazionale ANFI Gen. Verdicchio, al Gen. Cappelli, al Gen. Romano e al Ten. Col. Marino. misura definitiva, da parte degli Uffici INPDAP locali e sui tempi tecnici per la definizione delle pensioni privilegiate per cause di servizio. È stato anche relazionato sul lavoro che alcune Sezioni liguri, in particolare Genova, Imperia ed Albenga, attuano, per mezzo dei propri iscritti, nel campo del volontariato, della protezione sociale, del controllo del territorio e di prevenzione (scuole, giardini pubblici, parchi, mostre ecc..), che hanno ricevuto il vivo plauso dell opinione pubblica e delle Autorità locali, con l impegno di continuare in tal senso. Il saluto e le espressioni di sincera gratitudine dei Generali Verdicchio e Cappelli agli astanti per la fattiva collaborazione fornita per il raggiungimento delle finalità statutarie e la particolare attenzione riservata loro per la visita istituzionale, hanno posto termine alla riunione, con la piena soddisfazione di tutti i convenuti. Al termine dell incontro i partecipanti hanno ricevuto, per un cordiale saluto, la visita del Gen. B Raffaele Romano e di Mons. Giovanni Denegri, a testimonianza dei buoni rapporti di piena collaborazione che esistono in Liguria tra gli appartenenti al Sodalizio e la Gerarchia del Corpo. Il Cappellano Militare ha quindi celebrato nella Cappella del Comando Regionale la Santa Messa, alla presenza di tutti i convenuti, del Gen. Romano e di altri militari del Corpo. Mons. Denegri ha provveduto, quindi, alla benedizione della Bandiera Italiana, che il Ten. Col. Marino e la Sezione ANFI di Genova hanno offerto e che sarà custodita permanentemente, a nome dell Associazione Nazionale Finanzieri d Italia, presso il Sacrario del Monumento ai Caduti per la Patria di tutte le guerre. Durante il convivio, che ha seguito la Santa Messa, Mons. Denegri ha offerto ai Generali Verdicchio e Cappelli una stampa su tela di seta raffigurante San Matteo, Celeste Patrono della Guardia di Finanza, tratto da un opera del pittore Guido Reni, ( ), mentre il Consigliere Nazionale, Ten. Col. Marino ha offerto il Crest dell ANFI Liguria. CONSEGNATO AL COL. MARCO NANI IL CREST DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL ANFI Il 26 settembre 2008, su incarico del Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, il Consigliere Nazionale per la Liguria, Ten. Col. Antonio Marino, accompagnato dal Presidente della Sezione ANFI di Genova, Cap. Carmine Miglino, ha consegnato al Col. Marco Nani, Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza, il Crest dell ANFI. Tale omaggio in segno di ringraziamento per la collaborazione e la disponibilità del Comando Regionale della Guardia di Finanza di Genova verso l Associazione, in occasione della riunione dei Presidenti delle Sezioni ANFI della Liguria del 25 settembre Il Ten. Col. Marino e il Cap. Miglino consegnano al Col. Marco Nani il Crest del Presidente Nazionale dell ANFI. Fiamme Gialle 10 /

10 3 PREMIO LETTERARIO NAZIONALE INDETTO DALLA SEZIONE ANFI DI PIOMBINO di Mauro Cappelli Il 13 settembre u.s., si è concluso, con la premiazione dei vincitori, il 3 Premio Letterario Nazionale indetto dalla Sezione ANFI di Piombino, con il patrocinio del Comune della ridente cittadina toscana. Come noto, il premio letterario è dedicato alla memoria del Sottobrigadiere della Guardia di Finanza Vincenzo Rosano, caduto a causa delle ferite riportate nella battaglia di Piombino del 10 settembre 1943 ed è inserito nelle celebrazioni ufficiali di quell evento. La cerimonia ha avuto luogo nella Sala del locale Consiglio comunale, alla presenza di numerose Autorità e di molti cittadini. Erano presenti, tra gli altri, il Dott. Ovidio Dell Omodarme, Assessore alla Cultura del Comune di Piombino; il Dott. Paolo Di Domenico, Vice Questore della Polizia di Stato di Piombino; il Magg. Daniele Botrini, della locale Polizia Municipale; il Cap. Salvatore Muratore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Piombino; il Ten. Di Vascello Massimiliano Mezzani, Comandante della Guardia Costiera di Piombino. Per il Corpo, erano presenti il Magg. Walter Mazzei, in rappresentanza del Comandante Provinciale di Livorno, Col. Fabrizio Crisostomi ed il Cap. Mario De Cunzolo, Comandante della Compagnia di Piombino. Per l ANFI: il Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presidente Nazionale ANFI per l Italia Settentrionale; il Fin. Comm. Marco Mugnaini, Consigliere Nazionale per la Toscana; il M.M. Cav. Nicola D Archi, Presidente della Sezione di Piombino e numerosi soci di quella Sezione. Quest anno il premio, diviso in narrativa e poesia ed articolato in cinque sezioni, è stato imperniato sul tema La Costituzione, il valore della Libertà. Numerosi sono stati i partecipanti, provenienti da ogni parte d Italia, ed interessante è stato il livello degli elaborati, che hanno tenuto impegnata per più giorni la Giuria, per la selezione; questa, presieduta dal Cap. De Le Autorità intervenute. Da sinistra: il Magg. Botrini, il Cap. Muratore, il Dott. Di Domenico, il fin. Mugnaini, il Gen. Cappelli, il Dott. Dell Omodarme, il Cap. De Cunzolo, il Magg. Mazzei, il Ten. di Vascello Mezzani, la Dott.ssa Braschi e il Sig. Eleuteri, presentatore della cerimonia. Una parte del pubblico nella Sala Consiliare di Piombino. Cunzolo, era composta dalle Professoresse Leonilde Rossi Pavoletti e Maria Grazia Braschi, socia benemerita ANFI; dai Professori Ivano Tognarini, docente all Università di Siena e Presidente dell Istituto Storico della Resistenza della Toscana, e Pablo Gorini, nonché dal M.O. Saverio Marceddu, Consigliere della locale Sezione ANFI. La Dott.ssa Eleonora Rosano, figlia di Vincenzo Rosano, ha inviato al Comandante della Compagnia di Piombino un telegramma di ringraziamento per la manifestazione, letto nella circostanza dal Cap. De Cunzolo. La validità del premio letterario, l importanza che questo ha assunto nel tempo, i valori che rappresenta e le 10 Fiamme Gialle 10 / 2008

11 Il Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presidente Nazionale ANFI per l Italia Settentrionale, premia l Allievo Maresciallo del Corpo Lorenza Desiderio, vincitrice del premio letterario indetto dalla Sezione di Piombino e imperniato sul tema La Costituzione, il valore della Libertà. finalità che si prefigge sono stati evidenziati, nei loro interventi, dal Cap. De Cunzolo, dal Dott. Dell Omodarme, dal Prof. Tognarini e dal Gen. Cappelli. In particolare, il Dott. Dell Omodarme ha sottolineato come, quest anno, con il premio, fondato sul tema della Costituzione e della Libertà, si sia voluto valorizzare il contributo dato dalla città di Piombino, decorata di Medaglia d Oro al Valor Militare, alla Liberazione nazionale ed alla conquista della democrazia. Il premio letterario, ha ricordato il Dott. Dell Omodarme, è un iniziativa che, insieme a molte altre, si colloca nel solco di quella memoria collettiva che questa città sta portando avanti in molti modi, da ormai 65 anni, con lo scopo, appunto, di ricordare l episodio della Battaglia di Piombino e naturalmente tutti i valori che quell episodio racchiude. Da parte sua, il Prof. Tognarini si è fatto testimone dell emozione, della commozione che ha provato e che sempre prova ogni volta che viene citato il nome di Vincenzo Rosano; un emozione, ha ricordato il Prof. Tognarini, che per la prima volta ha provato negli anni 70, quando ho cominciato a studiare questo episodio della storia d Italia e quando ho scoperto appunto la vicenda eroica, straordinari di Vincenzo Rosano e di tutti gli altri, finanzieri e non, che parteciparono alla battaglia del 10 settembre del Il nome di Vincenzo Rosano ha continuato il Prof. Tognarini è per me qualcosa che mi tocca nel profondo dell animo. Sono convinto che quella battaglia, quei sacrifici sono uno dei tanti episodi che hanno scritto ed hanno contribuito a scrivere alcune delle parole che sono nella nostra Costituzione e cioè l unità e l indivisibilità della Patria, perché quei giovani che hanno sacrificato la loro vita in quel giorno, qui difendevano il suolo della Patria, difendevano l Italia. Nel suo intervento, il Gen. Cappelli ha voluto ricordare che questo premio letterario fu istituito, con cadenza annuale, due anni fa, su iniziativa della città di Piombino e della locale Sezione ANFI, proprio per non dimenticare, per tenere vivo il ricordo ed in onore di chi ha saputo sacrificare la propria vita in difesa della libertà. L edizione di quest anno ha poi continuato il Gen. Cappelli costituisce un momento di riflessione sulla nostra Carta Costituzionale, sui principi e valori, fondamentali e condivisi, che essa esprime, che sono alla base della nostra identità collettiva e costituiscono le fondamenta del nostro essere popolo. Per quanto ci riguarda, debbo rimarcare che il premio letterario è stato aperto anche ai giovani. L individuazione di una platea come quella dei giovani non risponde, certamente, ad una scelta casuale; si prefigge, bensì, l intento di proporre alle nuove generazioni gli ideali di Libertà e di Patria che hanno animato coloro che, per questi ideali, hanno combattuto e sacrificato la propria vita; di richiamare l attenzione sullo spirito che anima la nostra Costituzione, perché possa restare saldamente vivo nel tempo; di avvicinare i giovani alle Istituzioni, invitando loro a conoscere meglio i diritti ed i propri doveri. La cerimonia si è conclusa con la premiazione dei vincitori del concorso, che qui di seguito si elencano. Per quanto riguarda la poesia inedita per adulti, si sono classificati nei primi cinque posti: Campatelli Luciano Oberdan; D Ecclesiis Filippo, Vice Presidente della Sezione ANFI di Portoferraio; Mencacci Mario; Morroni Leandro e Tansini Patrizia. Menzione d onore: Falcioni Paolo, Appuntato in servizio alla Compagnia di Piombino; L Erario Pietro; Bertola Maria Lucia; Cianchetti Giovanni; Morelli Rosita; Remorini Giancarlo. Menzione di merito: Montalti Alessandra; Gherardini Carla; Bini Loriana, Raffaelli Debora; Nardi Eugenia; Simoni Paolo; Biondi Edilio, Loi Efisio; Paonessa Ada; Piccinini Elena; Filippeschi Osvalda. Per la narrativa inedita per adulti, sono stati premiati: Cerasuolo Vincenzo; Molinaro Franca; Murgiano Maria Giovanna; Baruzzi Luciana e Toncelli Giuseppina. Menzione d onore: Lenzi Francesca; Calindro Fiorella; Sacchelli Renato; Bertola Maria Lucia e Piccinini Elena. Menzione di merito: Cianchetti Giovanni; Braschi Giovanni; Volpieri Maria; Tassinari Francesco; Campinoti Giulia; Pascalute Lucia; Falcioni Paolo; Grande Elisa; Galligani Sergio e Ristuccia Massimo. La poesia inedita per giovani ha visto nelle prime quattro posizioni: Petrai Federico; Marullo Muscianisi Veronica; Fusco Elia e ancora Petrai Federico. Nella narrativa per giovani il primo classificato è stato Petrai Francesco (molto giovane, ma bravo, tanto da fare incetta di premi); il secondo posto è stato appannaggio di Caputo Silvia. Nella Sezione dedicata al tema La Costituzione, il valore della libertà, si è distinta Desiderio Lorenza, Allieva Maresciallo della Guardia di Finanza, che sta frequentando il corso presso la Scuola Ispettori di L Aquila. Il secondo posto è andato a Falcioni Paolo. Presentatore molto apprezzato della cerimonia è stato Enrico Eleuteri, socio della Sezione ANFI di Piombino. Fiamme Gialle 10 /

12 CONSEGNATA AL TEN. COL. VINCENZO RAFFO LA TESSERA DI SOCIO ONORARIO DELL A.N.F.I. Il 25 giugno 2008, presso il Teatro Comunale Luigi Pirandello di Agrigento, messo a disposizione dal Sindaco, Dott. Marco Zambuto, si è svolta la cerimonia di consegna della tessera di Socio Onorario dell ANFI al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Ten. Col. Vincenzo Raffo, per i particolari meriti da lui acquisiti, essendo stato sempre vicino all Associazione e sensibile per la soluzione di importanti problematiche, quali l assegnazione di idonei locali da parte delle Autorità Comunali alle Sezioni di Ragusa e poi di Sciacca. di Roberto Ferro La manifestazione ha avuto una particolare rilevanza e risonanza anche in campo giornalistico e televisivo soprattutto perché è stata onorata dalla presenza del Comandante Interregionale per l Italia Sud-Occidentale, Gen. C.A. Marcello Gentili al termine di una visita ispettiva al locale Comando Provinciale. Non hanno fatto mancare la loro presenza i Presidenti delle Sezioni: di Ragusa, M.M. Carmelo Rocca; di Sciacca, App. Sante Cellamare; di Catania, Rocco Saverio Lollo; inoltre ufficiali e altri militari in servizio presso il Comando Provinciale di Agrigento. Gradita la presenza della consorte del Gen. Gentili, Sig.ra Rosalia, del Ten. Col. Raffo, Sig.ra Leonetta, e delle consorti dei Presidenti delle Sezioni e di altri soci. Ha fatto magnifica cornice sul palco una grande tela raffigurante Il Ratto delle Sabine dell antica Roma. La cerimonia, dopo una serie di interviste da parte della televisione locale al Gen. Gentili, al Ten. Col. Raffo e al Consigliere Nazionale ANFI per la Sicilia, S.Ten. Giuseppe Culò, è stata introdotta dal Ten. Col. Raffo il quale ha dato il benvenuto agli intervenuti, affermando, fra l altro, di trovarsi con sorpresa protagonista di un particolare evento in seno all A.N.F.I.. È seguito un breve saluto da parte del Presidente della Sezione di Agrigento, V.Brig. Cav. Roberto Ferro, il quale ha ringraziato gli intervenuti e manifestato la sua soddisfazione soprattutto per la presenza del Comandante Interregionale, Gen. C.A. Mar- Nella foto, da sinistra: l App. Cellamare, Presidente della Sezione di Sciacca; il V.Brig. Ferro, Presidente della Sezione di Agrigento; il Ten. Col. Vincenzo Raffo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento; il Gen. C.A. Marcello Gentili, Comandante Interregionale per l Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza; il S.Ten. Giuseppe Culò, Consigliere Nazionale dell ANFI per la Sicilia; il M.M.A. Rocca, Presidente della Sezione di Ragusa e il S.Ten. Lollo, Presidente della Sezione di Catania. cello Gentili. Il Consigliere Nazionale, S.Ten. Giuseppe Culò, ha informato i convenuti dello scopo della cerimonia, cioè quello di consegnare al Ten. Col. Vincenzo Raffo la tessera di Socio Onorario dell ANFI in segno di particolare gratitudine per la sua partecipazione all Associazione. È stato fatto cenno ai legami che esistono fra l Associazione ed i militari in servizio al fine di mantenere sempre vivo lo spirito di Corpo e i sentimenti di solidarietà e cameratismo. Per tale motivo, lo stesso Consigliere Culò ha esortato i militari in servizio a non fare mancare il loro sostegno al Sodalizio facendone tutti parte attiva. È stata letta, quindi, la motivazione dell eccezionale riconoscimento inviato dal Presidente Nazionale dell ANFI, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, e consegnato al Ten. Col. Raffo da parte del Gen. Gentili la tessera di socio onorario. È seguito uno scambio di targhe ricordo, al termine del quale il Ten. Col. Raffo, con visibile commozione, ha ringraziato il Direttivo dell ANFI per il grande segno di stima e apprezzamento ricevuto, ed ha assicurato che non farà mancare anche per il futuro il suo sostegno. Il breve intervento del Gen. Gentili è stato particolarmente ascoltato, dalle sue parole sono emersi toccanti segni di affettuosità, disponibilità ed attenzione verso l Associazione nella quale, egli in un prossimo futuro sicuramente farà parte attiva. L applauso sentito e caloroso, che ne è seguito ha voluto significare non solo il compiacimento degli ascoltatori, ma soprattutto un grazie per l incoraggiamento a sempre meglio operare in seno all Associazione. La manifestazione si è conclusa con un pranzo sociale presso il ristorante Gold Beach di Porto Empedocle, al termine del quale è stata fatta gustare una grande torta sulla quale era ben visibile l emblema dell ANFI, ed offerto nel contempo alle gentili signore un omaggio floreale. Il Presidente della Sezione di Agrigento rivolge attraverso questo giornale un sentito grazie al Sindaco di Agrigento, Dott. Marco Zambuto, per 12 Fiamme Gialle 10 / 2008

13 Il Comandante Interregionale per l Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Marcello Gentili, con i soci e familiari delle Sezioni ANFI che hanno partecipato all evento. aver permesso lo svolgersi della manifestazione nel meraviglioso teatro Pirandello. Un grazie al Ten. Col. Vincenzo Raffo, che magistralmente ha organizzato contemporaneamente due eventi, la visita del Gen. C.A. Marcello Gentili e la consegna della tessera di socio onorario dell ANFI, attribuendo così più ufficialità all evento. Un sentito ringraziamento va fatto anche la personale del locale Comando Provinciale, in particolare al Magg. Vito Licata, al Lgt. Giuseppe Sardo Catalano, al M.M. Salvatore Rocco, al Brig. C. Calogero Licata ed ai soci dell Associazione che hanno collaborato, con grande entusiasmo alla riuscita dell evento. FELICITAZIONI DELL A.N.F.I. AL FINANZIERE ELISA RIGAUDO medaglia di bronzo nella 20 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Pechino di Tito Marini Il 24 agosto scorso, Robilante, piccolo comune montano nella provincia di Cuneo vicino alla porta delle Alpi Marittime, ha festeggiato il ritorno da Pechino della campionessa di atletica Elisa Rigaudo, del Gruppo Fiamme Gialle, con la medaglia di bronzo conquistata nella gara di marcia dei venti chilometri all ultima Olimpiade. Già nell agosto del 2006 la Elisa era tornata a Robilante da Goteborg con il bronzo dei Campionati europei. La brava atleta è comparsa al centro del Paese mentre gli altoparlanti diffondevano in replay la telecronaca del suo ingresso nello stadio di Pechino, seguita da uno scrosciante applauso dal quale emergeva il calore umano che si avverte nelle piccole realtà urbane ove simili avvenimenti svegliano l orgoglio dormiente della gente abituata a lavorare sodo. Sul palco appositamente allestito, dopo l Inno nazionale, sono seguiti i rituali interventi di saluto con le congratulazioni delle autorità presenti in rappresentanza di tutti gli enti territoriali, delle personalità sportive e religiose, nonché, per la Guardia di Finanza, del comandante provinciale di Cuneo, Col. Enrico Maria Pasquino. Le felicitazioni dell A.N.F.I., per il successo ottenuto, e gli auguri per le prossime Olimpiadi a Londra alle quali è stata annunciata la partecipazione, sono state poste, alla brava fiamma gialla, dal Consigliere Nazionale per il Piemonte e Valle d Aosta, Cap. Tito Marini, presente ai festeggiamenti. Il Fin. Elisa Rigaudo medaglia di bronzo nella 20 km. di marcia alle Olimpiadi di Pechino viene festeggiata a Robilante (Cuneo) al suo ritorno da Pechino. Nella foto è accanto al Comandante Provinciale di Cuneo, Col. Enrico Maria Pasquino. I grandi festeggiamenti della Rigaudo al suo arrivo a Robilante. Fiamme Gialle 10 /

14 IL VOLONTARIATO Le Associazioni di Promozione Sociale (APS) di Tito Marini Continuiamo l esame delle principali organizzazioni che costituiscono il cosiddetto Terzo Settore, parlando in questo numero delle APS, cioè delle associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel rispetto della dignità e della libertà degli associati, come previsto dall art. 2 della legge 7 dicembre 2000, n La citata norma costitutiva utilizza il termine associazione, contrariamente alle organizzazioni di volontariato descritte nel precedente numero di questa rivista, la cui legge quadro denomina appunto organizzazioni, ma non è qui il caso di chiosare sulla diversa denominazione, atteso che entrambe le figure operano nel sociale senza scopo di lucro e quindi il fine è sostanzialmente equivalente. Infatti, le due norme partono dagli stessi principi e perseguono fini simili con alcune differenti peculiarità. Il primo elemento di differenza, rispetto alle Organizzazioni di Volontariato, è innanzi tutto il perseguimento da parte della APS di finalità di utilità sociale e non di solidarietà e, in secondo luogo, il fatto che i beneficiari principali delle attività dell Associazione sono principalmente gli stessi associati e solo in via residuale i terzi. Altra differenza è percepibile nella possibilità di remunerare i propri soci e nella valenza mutualistica dei servizi, anche se è indubbio che oggi le associazioni non si limitino solamente alla mera soddisfazione degli interessi e dei bisogni degli associati, ma abbiamo anche sviluppato una forte apertura al sociale, operando promozioni della partecipazione e della solidarietà attiva. Anche nelle APS, tuttavia, come per le altre organizzazioni associative in rassegna, non possono essere comprese tutte le associazioni che hanno come finalità la tutela esclusiva di interessi economici degli associati. Non rientrano tra queste, ad esempio, le associazioni dei datori di lavoro, quelle professionali e di categoria, le organizzazioni sindacali, i partiti politici e cosi via. Non possono comprendersi nelle APS, altresì, i circoli privati e qualunque altro ente che preveda discriminazioni di qualunque genere o che colleghi, in qualsiasi forma, la partecipazione sociale alla titolarità di quote di natura patrimoniale. La sussistenza delle APS deriva prevalentemente dalle attività svolte gratuitamente dai propri volontari. Ma, tra le risorse economiche, sono possibili attività commerciali, artigianali o agricole produttrici di reddito, purché svolte in forma ausiliaria e sussidiaria al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. In ordine alle attività commerciali sussidiarie, alle modalità, agli obblighi contabili e tributari, si tornerà quando tratteremo la vasta platea delle O.N.L.U.S.. Pare utile sottolineare intanto, che le ASP, in caso di particolare necessità possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati, i quali evidentemente possono essere remunerati. Per poter beneficiare delle agevolazioni e per stipulare convenzioni con enti pubblici, come già indicato per le organizzazioni di volontariato, le APS devono essere iscritte nel registro nazionale o in quelli regionali come previsto dalla legge n. 383/2000, la quale dispone, come si è visto, che le attività prestate in forma volontaria siano dirette in primis a favore dei propri aderenti e che le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti dei familiari conviventi degli associati sono equiparate, ai fini fiscali, a quelle rese agli associati (art. 20 legge 383/2000). La normativa prevede che le associazioni di rilevanza nazionale che possiedono i requisiti espressamente indicati, siano iscritte in un apposito registro, istituito presso il Ministero della solidarietà sociale. Per essere considerate di rilevanza nazionale tali associazioni devono svolgere la propria attività in almeno cinque regioni e 20 province. Le associazioni che operano a livello regionale o locale, invece, possono iscriversi nei registri regionali o provinciali che le singole regioni hanno previsto a questo fine. I predetti registri non sono da confondere con quello regionale previsto per le OdV di cui alla legge n. 266/1991 già descritto in queste colonne. Per la costituzione delle APS, la legge stabilisce che l atto deve essere redatto in forma scritta, senza specificare nessun altro obbligo, così come si è detto per le OdV. La registrazione degli atti costitutivi presso l Agenzia delle Entrate si rende tuttavia necessaria quando si chiede la iscrizione negli appositi registri nazionali o regionali previsti dalle rispettive norme istitutive. Per gli stessi motivi si rende necessario acquisire il codice fiscale. In ogni caso la normativa regionale solitamente integra la legge quadro di cui è cenno in queste note. Nei prossimi numeri si parlerà delle altre organizzazioni. 14 Fiamme Gialle 10 / 2008

15 IL 2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI IL RICORDO DELLE FIAMME GIALLE CADUTE NELL ADEMPIMENTO DEL DOVERE di Salvatore Gallo Quando frequentavo la seconda elementare, in occasione della Commemorazione dei Defunti del 2 novembre su indicazione della mia cara e mai dimenticata Maestra, ebbi modo di mandare a memoria questa semplice poesiola: Poveri morti, soli nei muti camposanti - vi diamo lumi e fiori insieme ai nostri pianti - ma l unico conforto che vi toglie all oblio - è la nostra preghiera con la fiducia di Dio. È accaduto così che da molti anni ogni qualvolta torno al mio paesello, anche per soggiorni di brevissima durata, il ricordo di questi modesti versi mi spinge a visitare il piccolo cimitero per portare un fiore sulle tombe che racchiudono i resti non solo dei miei parenti ma anche di tutti gli altri compaesani. E l occasione mi offre la possibilità di vivere momenti incantevoli di grande serenità riandando con gli occhi della mente ad amici coetanei e compagni di scuola prematuramente scomparsi ed a persone più grandi di me e di età avanzata, vecchi verso i quali noi ragazzi di quel tempo spensierato mostravamo pieno rispetto e profonda deferenza. E allora provo sempre un sentimento di intima quiete, di dolcezza infinita, che mi induce quasi a conversare con quelle anime ripercorrendo insieme avvenimenti di un tempo che fu, perché i morti, anche se non hanno voce, silenziosi tornano nel sogno, nella nostalgia, nel ricordo. Ebbene, ho motivo di ritenere che siffatte emozioni vengano vissute da tante altre persone nei diversi paesi quivi compresi i lettori di Fiamme Gialle che almeno una volta all anno, proprio il 2 novembre, si recano al camposanto per rendere un saluto ai propri parenti ed amici scomparsi. Sono altresì sicuro che noi finanzieri, in servizio e in congedo, in questa giornata dedicata al ricordo dei Defunti, siamo fieri ed orgogliosi, pur nella tristezza del momento, di rivolgere il nostro pensiero ai tanti commilitoni, noti o meno noti, che abbiamo visto morire; anche per sentito dire, lungo il percorso della nostra esistenza o che abbiamo avuto modo di conoscere attraverso il resoconto delle loro gesta, affidato ai numerosi scritti concernenti la storia del nostro Corpo. Come è occorso a chi scrive, nel leggere, ancora giovane ufficiale, il libro I nostri morti edito nel 1949, dal Colonnello Michele Poveromo, opera davvero preziosa per la ricchezza di notazioni riguardanti soprattutto l olocausto di tanti finanzieri di ogni grado nella guerra , le opere del Generale Sante Laria, che è stato il primo è più importante storico delle vicende militari dei finanzieri dal 1774 al Ancora più di recente il magnifico volume del Generale Pierpaolo Meccariello dal titolo La Guardia di Finanza Veduta prospettica sul Viale XXI Aprile. In primo piano il Monumento ai Caduti della Guardia di Finanza, inaugurato nel il cui autore, il brillante Ten. Col. Vittorio Galiano, il 25 novembre 1940 nei pressi di Tirana in Albania concludeva la sua esistenza terrena senza accorgersi di morire, proprio come era capitato al finanziere della sua opera di guardia al Distaccamento della Garzirola al confine svizzero. E dunque adoperiamoci con entusiasmo affinché si rinnovi nei nostri cuori il ricordo grato di questi nostri defunti compagni d arme, senza distinzioni di grado, dall ufficiale al semplice finanziere, di ogni età e di ogni condizione, di tutte le regioni d Italia, e rivolgiamo il nostro pensiero deferente a quanti donarono alla Patria la loro giovinezza, in terra straniera, nelle battanella seconda guerra mondiale edito dal Museo Storico del Corpo nel 1992, che ci consente di conoscere nei minimi particolari le prove durissime, le dolorose immani vicissitudini ed il contributo di sangue di tanti finanzieri impegnati nelle operazioni belliche nei vari fronti. Né minore interesse può destare in questo contesto il bellissimo romanzo Esposti a Settentrione, la cui trama rappresenta la vita del finanziere in montagna, fatta di continui disagi, di lotte contro la natura e il fenomeno del contrabbando e di ignorati sacrifici, ed glie d Africa, d Albania, di Grecia, ai confini alpestri e marittimi, o nei campi di concentramento, i volti scavati dalla sofferenza, nella trincea o dietro i reticolati di filo spinato. Essi, come ha mirabilmente cantato la poetessa americana Emily Dickinson, Caddero come neve - caddero come stelle - caddero come petali di rosa - quando improvviso in giugno li tocca il vento - perirono nell erba che non ne serba segno. Viviamo intensamente nei nostri cuori, nelle nostre menti, questa giornata commemorativa dei morti in fiamma Fiamme Gialle 10 /

16 bene, e, costituendo un ponte ideale tra passato e presente, ci esorta a trovare in noi stessi la fede necessaria per affrontare e superare in concordia di intenti e di azioni i problemi legati alla vita di oggi e di domani, perché come ci ha insegnato il Manzoni nel suo capolavoro I Promessi Sposi : La vita non deve essere una festa per pochi ed un peso per molti, ma per tutti l adempimento di un dovere. San Martino del Carso * Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro. La pregevole cartolina, stampata con l oro da Biancardi di Lodi, è sul retro così didascalizzata: Omaggio al Valore e al Sacrificio della R. Guardia di Finanza. Dal disegno dell uniforme del finanziere e dal fregio sulla cornice si può far risalire agli anni del primo dopoguerra. gialla, con l intima coscienza e la sicura consapevolezza che Essi non sono stati dimenticati, qualunque sia stata la causa che li ha portati via, si tratti di finanzieri che hanno donato la vita in guerra con atti di eroismo o in pace, in operazioni di servizio istituzionale, sempre per la santa idealità che mai tramonta, la Patria, o di commilitoni che più semplicemente ci hanno lasciato in serenità dopo aver svolto la propria attività, lunga o breve che fosse, a difesa degli interessi della collettività nazionale e delle leggi dello Stato, in mezzo a continui disagi, lottando contro malavitosi o correndo in soccorso di popolazioni colpite da eventi tragici. Perché di tutti costoro il sacrificio non è stato vano se è vero che anche dal loro impegno, dalla loro dedizione al servizio della nazione, in ogni momento e in ogni luogo, è sorta nella gente d Italia la volontà di ricostruire in un rinnovato clima di solidarietà, libertà e democrazia. E penso che a questi nostri commilitoni defunti ben si addica la superba significativa notazione espressa dal premier inglese Winston Churchill alla Camera dei Comuni il 9 novembre 1941 in pieno conflitto mondiale: L unica guida per un uomo è la sua coscienza, la sola sua difesa sono la rettitudine e la sincerità delle sue azioni. Protetto da questo scudo, comunque volga il destino, l uomo avanza sempre nei ranghi dell onore. È proprio questo scudo protettivo che mi piace pensare abbia assistito amorevolmente il cuore generoso di questi nostri commilitoni nell ora del sacrificio estremo, del loro distacco dagli affetti terreni, per assurgere all Alto dei cieli, tra un coro di angeli festanti, nel mondo dei giusti, dove le inquietudini si placano e gli animi ritrovano la pace eterna. E mi piace pensare altresì che in questo giorno di intensa venerazione le immacolate immagini dei nostri morti rivivano sempre anche nel ricordo amorevole e appassionato dei parenti, delle mamme, delle spose, dei figli, affranti da profonda angoscia per la perdita dei loro cari, sia del passato remoto che di quello prossimo: a tutti costoro, anche se da noi non conosciuti personalmente, che hanno sopportato per lungo tempo o sopportano ancora il peso di tanto dolore ci sentiamo uniti in un unico grande fraterno abbraccio insieme con la nostra immensa gratitudine ed il nostro sincero solidale affetto, e con gli occhi velati dalla commozione accogliamo il testamento spirituale lasciatoci dai morti in fiamma gialla attraverso il loro sacrificio. Esso impegna la nostra coscienza a rifiutare il male e ad operare per il trionfo del Nella foto: il Monumento eretto nel cimitero di Timau in memoria dei Caduti della Guardia di Finanza. Il bassorilievo in bronzo ricorda la morte del maggiore Giovanni Macchi sul Pal Piccolo (s.i.e.). Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto. Ma nel cuore nessuna croce manca. È il mio cuore il paese più straziato. *Questa poesia è stata scritta da Giuseppe Ungaretti nel 1916 mentre era soldato al fronte del Carso durante la prima guerra mondiale e sta a significare quanto sia vivo nel cuore del Poeta e dell umanità in genere il ricordo straziante dei tanti commilitoni morti nella battaglia. 16 Fiamme Gialle 10 / 2008

17 TACCUINO El Alamein Il 5 novembre ricorre l anniversario, il 66, della battaglia di El Alamein, che era iniziata il 23 ottobre Quelli della terza età di oggi, che oramai hanno raggiunto, o dovrebbero aver raggiunto, una completa maturità, ed hanno quindi capito tante cose, erano soltanto dei ragazzi. Per loro, le adunate del sabato ed il passo romano di parata erano roba di ordinaria amministrazione, come l ora di ginnastica o la lezione di religione. Se uno, quando comincia a capire, a ragionare con la propria testa, trova che certe cose si fanno, non si chiede nemmeno il perchè: le fa, e basta. Oggi, dopo oltre mezzo secolo, è facile parlare di retorica, di baionette di cartone, di guerra che non si poteva vincere. Sfido: con tutto quel che s è visto, con le nuove lenti che ci ha offerto il progresso, con tutto quel che c è capitato addosso, è anche troppo facile fare i conti sulla carta. Ma allora, le quadrate legioni erano le quadrate legioni, la quarta sponda non si capiva perché stesse in mani straniere, e gli Inglesi erano soltanto i perfidi figli di Albione, eredi dei pirati dei mari. È stata questione di qualche anno. Avessimo avuto quattro o cinque anni in più, avrebbero mandato la cartolina precetto anche a noi, oggi in terza età. E noi saremmo partiti o per dare la pugnalata alla schiena alla Grecia, credendo di fare una cosa santa, o per riprenderci la quarta sponda e quel che segue, credendo di fare una cosa giusta. Del resto, i destini immarcescibili che si irradiavano dai colli fatati di Roma, non potevano che garantirci una vittoria fulmine, a noi, eredi degli eroici romani. Oggi vien quasi da ridere a pensare a come abbiamo mai potuto credere a tanta insipienza. Ma è un riso che si gela sul volto, al pensiero che altri ragazzi, che avevano il solo torto di avere quei tre o quattro anni in più che a noi mancavano, e che come noi si erano svegliati alla vita sentendo suonare le note di Faccetta nera, e che perciò credevano in tutto quel che avevano sentito, se non altro per mancanza di termini di paragone; si gela il riso, dicevamo, al pensiero che molti di quei ragazzi sono partiti e non sono più tornati. Oggi avrebbero più o meno la nostra età e ce li saremmo trovati al fianco, in occupazioni pacifiche. Invece, l esser nati qualche anno prima, in piena campagna demografica, è stato per loro fatale, e noi quasi ci vergogniamo di essere qui, a parlare di loro, dopo aver capito l inutilità del loro sacrificio. Ma è il meno che possiamo fare. Ricordare che un giorno partirono con l entusiasmo della giovinezza e dissero arrivederci qualcuno: alla mamma, alla fidanzata, all amico. Era un arrivederci perché credevano alla vittoria fulminea, alla santità della causa. Credevano che avevamo i mezzi per combattere una guerra, e non quelli per fare solo una tragica rappresentazione della guerra. Se ne accorsero quando furono laggiù, nelle sabbie infuocate, e il rancio non arrivava, e la benzina non arrivava, e le munizioni scarseggiavano e tutto era un inferno, nient altro che un inferno. E lì, d un tratto, dovettero diventare uomini, vedere, capire. Ma fu proprio nel momento in cui maturarono che divennero tutti eroi. Indietro non si torna, mai, nella vita; e tanto meno si può tornare, volontariamente, dal fronte. Ma c è modo e modo di fare una guerra. Quando si comprende che tutto è perduto, quando si capisce che l abisso di potenza che ci separa dal nemico, quando ci si rende conto che è stato tutto un tragico bluff, ci possono essere tante scappatoie per non fare la fine del topo. Ma quei ragazzi, quei nostri quasi coetanei, fecero una scelta importante. Dopo aver capito tutto, decisero di combattere come se fossero stati loro i più forti, i più addestrati, di Giuseppe Giuliani i meglio riforniti. Dicono le cronache che, tra piccole avanzate e piccole ritirate, non si capiva più da che parte stesse il nemico e si rischiava di andare all assalto dove c erano le proprie posizioni o di distendersi accanto ad un soldato nemico. La baionetta, l arma bianca, si sostituiva al piombo, ai cannoni, ai carri armati. Ma non sempre. Il più spesso, si doveva tenere la testa nella sabbia, per evitare che le schegge facessero stragi e, non appena il cannone taceva per un po, si cercava di andare avanti. I nostri ragazzi fecero i miracoli, ma con i miracoli non si vince una guerra. I nostri ragazzi offrirono il loro petto ma l amor di Patria che lo gonfiava non poteva creare uno scudo sufficiente per il piombo. Quando venne l ordine di ritirata era troppo tardi. C erano cinquanta chilometri tra l inferno di sabbia ed il mare ed erano cinquanta chilometri da percorrere a piedi, combattendo, come diceva l ordine di ritirata. Una cosa assurda, pazzesca, inverosimile. Ma lo diciamo noi oggi, con le cartine dinanzi che ci mostrano gli opposti schieramenti e ci dicono, con la fredda evidenza dei grafici, l impossibilità di vincere. Ma loro non si fecero tante domande non ne ebbero nemmeno il tempo. Vedevano gli alleati germanici riturarsi su ruote e loro dovevano coprire quella ritirata. E obbedirono, ancora, stoicamente, senza porsi domande. I bollettini di guerra portavano nelle nostre case soltanto una pallida eco di quanto succedeva laggiù. Ma la verità la conoscevano loro, perché la vivevano, la vedevano con i propri occhi. E noi palpitavamo per loro, e non sapevamo, non potevamo sapere, che era già tutto perduto. El Alamein. Un nome tra i tanti che la guerra ha impresso nella nostra memoria. Ma un nome particolare perché segnò davvero una svolta decisiva nelle operazioni militari. Mancò Fiamme Gialle 10 /

18 la fortuna, non il valore, dice una lapide eretta laggiù. Ma mancò, forse, tutto ciò che costituisce la logica premessa di una vittoria militare. Rimane il valore. E se noi oggi ricordiamo quei nostri quasi coetanei che s immolarono nella Brescia, nella Pavia, nell Ariete e, soprattutto, nella Folgore, è per rendere doverosa testimonianza a quel valore, per implorare che sulle loro tombe, così come su quella di tutti gli altri morti in guerra, da qualsiasi parte abbiano combattuto, non si imbastiscano indegne speculazioni di carattere politico. Fritz/2 Come avevo promesso nell ultima puntata del Taccuino, quando mi era mancato lo spazio per dire di più del mio pastore tedesco, vi racconterò ora qualcos altro di Fritz. È nato il 1 aprile 2006 e quindi ha quasi due anni e mezzo, oramai è considerato adulto ma io continuo a vedere in lui quel cosino che portai a casa sull avambraccio. Non avendo mai allevato un cane, pensai di dovermi documentare e così ora ho allineati sugli scaffali almeno una dozzina di libri, che però non mi sono serviti a molto. Incredibile ma vero, anche sull educazione dei cani ci sono le teorie. Non quelle dell Oetz-Stubai e del Manganese, con le quali ci divertivamo in Accademia ma ci sono i sostenitori delle maniere forti ed i sostenitori della dolcezza. Sembra che all Università ci sia una facoltà di psicologia canina. Io il cane che va dallo psicologo proprio non me lo so immaginare ma se ci sono studenti che si applicano su questa materia devo pensare di essere io in errore. Sia però ben chiaro che, così come non ho mai pensato di potermi stendere sul sofà dello psicanalista o di uno psicologo o di uno psicoterapeuta o di qualsiasi altro psi pur avendo molto rispetto per le rispettive professioni non mi passerebbe mai per la mente di portare Fritz dallo psicologo canino. Anche perché non mi pare proprio che ne abbia bisogno, visto che ci comprendiamo perfettamente. Lui sa che la mattina, dopo i miei rituali, usciamo insieme. Bene, quando mi alzo, lui se ne sta buono e mi segue mentre prendo il caffè, mi aspetta fuori della porta del bagno, mi assiste mentre mi rado. Quando vede che mi metto il dopobarba, comincia ad agitarsi, sa che sto per vestirmi e che quindi usciremo. Durante il giorno, sta sempre accucciato accanto a me ma se vede che mi preparo per uscire, comincia a saltare perché sa che, in linea di massima, lo porto con me. Ho fatto installare una rete metallica apposita tra il bagagliaio e l interno dell auto proprio per consentirmi di averlo sempre vicino. Qualche volta, però, non posso farlo venire con me. Allora gli dico: Fritz, papà deve uscire ma non ti può portare con sé. Devi aspettarmi. Lui capisce, si allontana e si arrotola per terra. Quando esco, si mette dietro la porta e non si muove più finchè torno. Lo tengo in allenamento col gioco del pallone. O, meglio, io gli lancio i palloni e lui corre per raggiungerli. All inizio, impiegava tre-quattro minuti per forarli, ora si è no dieci secondi, sicchè devo tenere in uso cinque o sei palloni, perché, altrimenti, dovrei correre troppo anch io che, non essendo un cane giovane, non ho alcuna voglia di correre. Abbiamo la possibilità di giocare nel cortile di casa, che è anche recintato, il che induce gli altri abitanti del palazzo ad osservare ogni volta: ma quanti palloni ha Fritz. Dopo oltre due anni, tutti lo conoscono e c è qualcuno che si diverte ad osservare il vecchio con i capelli bianchi che gioca col cane. Un anziana Signora, che abita al terzo piano, un giorno mi disse che avendomi osservato più volte, aveva tratto la convinzione che io trattassi Fritz come un figlio. Ed è a questo punto che occorre aprire un capitolo un po triste. Quando Fritz venne a casa, io gli dissi: Tu sei un pastore tedesco ed io farò di te un soldato della Wermacth e cominciai ad usare le maniere forti. Ma un giorno, mentre eravamo nella Villa comunale di Napoli, per precauzione decisi di allontanarmi da una zona dove c erano ragazzini scatenati su go-cart. Gli dissi: Andiamo. Era domenica e dovevamo attraversare un viale che di solito nei giorni festivi diventa isola pedonale. Quel giorno non lo era e Fritz, che era legato con un guinzaglio allungabile, si allontanò da me ed urtò con il lato destro un automobile che sopraggiungeva. Mi misi letteralmente le mani nei capelli, sentendo i suoi lamenti, e forse sarei rimasto impietrito se una giovane coppia non mi avesse assistito. Anche l automobilista si era fermato e tutti insieme andammo in un ambulatorio aperto, per fortuna, in giorno festivo. Sembrava una cosa da nulla e, invece, si era fratturato il collo del femore. Abbiamo avuto fortuna di essere indirizzati ad un veterinario specialista in ortopedia il quale, nella impossibilità di installare una protesi, visto che il cane sarebbe cresciuto, fece una pulizia del femore così accurata che le ottanta probabilità di riuscire su cento che egli ci aveva annunziato sono diventate cento per cento. La natura ha riempito lo spazio che il chirurgo aveva eliminato ed oggi non v è traccia di nulla in lui. In me, si, c è un ricordo indelebile, che si accompagna al rimprovero di non essere stato sufficientemente attento. Ed anche al ricordo della sua convalescenza, quando non aveva la forza sulle quattro zampe ed io dovevo aiutarlo. Una cosa straziante, che non riesco a dimenticare neppure constatando, ogni giorno, che i salti che fa per fortuna di gioia, quando dobbiamo uscire sono la più evidente dimostrazione di una guarigione perfetta. Cortesissima Signora del piano di sopra, questo non è un figlio, è anche di più. L aforisma I gentlemen parlano delle cose, la servitù delle persone (Anonimo inglese). La felicità è desiderare quello che si ha (Sant Agostino). Latinorum Semel in anno licet insanire (una volta tanto si può folleggiare Seneca; Vanitas vanitatis et omnia vanitas (vanità delle vanità e tutto è vanità Ecclesiaste). 18 Fiamme Gialle 10 / 2008

19 TRATTAMENTI PENSIONISTICI MANIFESTAZIONE DEL FORUM DEI PENSIONATI di Agostino Apadula Segretario Nazionale FAST-pensionati Si è tenuta nella mattinata del 25 settembre 08 l annunciata manifestazione dei pensionati aderenti alle sigle sindacali autonome che costituiscono Il Forum dei Pensionati. Le numerosi delegazioni giunte da tutta Italia, dopo il concentramento effettuato a Roma-Termini, hanno poi raggiunto compostamente, così come aveva richiesto la Questura di Roma, Piazza Montecitorio dove poi, davanti alla Camera dei Deputati della Repubblica, è stato dato inizio alla manifestazione. 2 Erano presenti numerosi giornalisti, precedentemente avvisati dall Ufficio organizzazione del FORUM, che, tra lo sventolio delle bandiere appartenenti ai singoli sindacati aderenti all associazione, hanno chiesto di conoscere i termini della vertenza posta dal Forum dei pensionati, finalizzata alla eliminazione del fenomeno delle pensioni d annata ed alla modifica del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. Sono anche intervenuti rappresentanti di televisioni locali e nazionali, che puntualmente hanno poi trasmesso le fasi della civile manifestazione dei pensionati sui loro notiziari. Cinque le delegazioni che hanno poi incontrato i Gruppi Parlamentari ed il Presidente della Camera Onorevole Gianfranco Fini. Il Gruppo dell Italia dei Valori che ha ricevuto la delegazione del FORUM composta da: Apadula Agostino, Gallori Ezio, Cipollitti Giuseppe, Massai Maria, Castello Piero ha assicurato la presentazione di una proposta di legge complessiva di riforma del sistema previdenziale, che recepirà i contenuti del testo già predisposto in materia dal Forum. Gli Onorevoli Evangelisti, Paladini e Porcino hanno dichiarato che inviteranno i rappresentanti del Forum ad un Convegno sulle pensioni che indiranno quanto prima, dando anche la loro disponibilità a sollevare, mediante opportuni provvedimenti legislativi, la problematica relativa alla previsione dei famigerati commi della Legge Finanziaria 2007, con i quali sono state falcidiate le pensioni di reversibilità relative alle pensioni pubbliche liquidate prima del 31 dicembre Gli Onorevoli Poli e Delfino dell Udc, che hanno incontrato un altra delegazione del Forum, hanno confermato il sostegno del proprio Gruppo alla proposta di legge AC1427 tendente a cancellare i comma della Legge Finanziaria 2007 già citati, presentata dall Onorevole Anna Teresa Formisano ed ad attivarsi per favorire un incontro tra il Forum dei Pensionati ed il Segretario Nazionale On. Cesa. Una nuova proposta di legge che riprende i contenuti di quella elaborata da Forum dei Pensionati, per la quale sono state raccolte oltre 50 mila firme, sarà presentata inoltre quanto prima dagli Onorevoli Melchiorre e Tanoni del Partito Liberal Democratici-Repubblicani iscritti al Gruppo Misto. Anche il Senatore Zanda esponente del Partito Democratico ha poi assicurato la creazione di un tavolo di confronto sulle tematiche relative a pensioni e reversibilità. Gli Onorevoli Di Virgilio e Marsilio del Popolo della Libertà, insieme all ex Senatore Saporito, presentatisi tra i manifestanti hanno assicurato il loro impegno a sottoporre all attenzione del loro Gruppo la proposta di legge elaborata dal Forum, che introduce un meccanismo di indicizzazione delle pensioni legato alla dinamica salariale. A conclusione della manifestazione anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricevuto i rappresentanti del Forum, prendendo atto dell iniziativa promossa ed assicurando il diretto interessamento per l avvio dell esame in Commissione Lavoro della proposta di legge elaborata dal Forum, pur puntualizzando sulle oggettive difficoltà dei costi relativi all eventuale sua approvazione. La manifestazione si è quindi sciolta con l impegno, ribadito tra i presenti, a seguire l evoluzione ed il riscontro nei fatti degli atteggiamenti dei vari Gruppi Parlamentari che ci hanno dichiarato la loro attenzione alle problematiche sollevate dal Forum dei pensionati. Fiamme Gialle 10 /

20 CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA presso la Presidenza Nazionale dell ANFI di Antonio Taviano PENSIONE PIÙ VANTAGGIOSA PER IL DOPPIO CALCOLO CON ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA SUPERIORE A 40 ANNI L INPDAP, con nota operativa 26 del 13 giugno 2008, della Direzione Centrale Pensioni Ufficio I Normativa, ha diramato alle rispettive sedi provinciali territoriali, le disposizioni in merito alle modalità di calcolo dei trattamenti pensionistici con anzianità contributiva superiore a 40 anni, che si trascrive: «Il rendimento pensionistico dei trattamenti liquidati da questo Istituto è determinato dalla sommatoria dell aliquota inerente gli anni maturati dall iscritto alla data del 31 dicembre 1992 con quella relativa al valore differenziale tra quella maturata alla cessazione e quella riferita alla medesima data del 31 dicembre 1992, nei limiti dell aliquota massima raggiungibile in corrispondenza di 40 anni di anzianità contributiva; gli anni eventualmente eccedenti non incidono nella percentuale di rendimento della quota di pensione di cui all articolo 13, comma 1, lettera b) del Dlgs. n. 503/1992. Tale modalità di calcolo può essere sfavorevole per coloro che cessano dal servizio con un anzianità contributiva maggiore a 40 anni di servizio. Al fine di non penalizzare gli iscritti che si trovano in questa situazione, si ritiene necessario effettuare un duplice calcolo di pensione ed in particolare: uno derivante dall importo spettante all interessato considerando nella quota a di pensione l intera anzianità maturata al 31 dicembre 1992 e nella quota b l anzianità contributiva a partire dal 1 gennaio 1993 limitata al raggiungimento di 40 anni di anzianità contributiva; l altro relativo all importo spettante all interessato considerando nella quota b di pensione l intera anzianità contributiva maturata a partire dal 1 gennaio 1993 e nella quota a di pensione solo gli anni necessari al raggiungimento di un anzianità contributiva complessiva pari a 40 anni. L importo da porre in pagamento è quello relativo alla pensione più favorevole risultante dal duplice calcolo. Si invitano, pertanto, le Sedi a definire le pensioni in via di liquidazione secondo le istruzioni operative riportate nella seguente nota; per quanto attiene alle pensioni liquidate antecedentemente alle nuove istruzioni operative, le Sedi sono tenute a provvedere alle eventuali riliquidazioni previa richiesta degli interessati e nei limiti previsti dall articolo 26 della legge n. 315/1967, per il personale delle casse gestite dagli ex Istituti di previdenza, e dagli articoli 203 e seguenti del DPR n. 1092/1973, per il personale statale. Il pagamento degli eventuali ratei spettanti avverrà nei limiti della prescrizione quinquennale». Al fine di evitare false aspettative dei soci interessati, si precisa che, le pensioni, dopo il , per coloro che a tale data non avevano maturato la massima percentuale dell 80% della pensione vengono liquidate, rispettivamente, con il doppio calcolo: quota A) fino al con le vecchie norme; quota B) con le nuove norme per il rimanente periodo per raggiungere 40 anni. Per quanto riguarda i nostri pensionati (sottufficiali e appuntati), per il momento detta clausola di salvaguardia non comporta alcun vantaggio, in quanto l aliquota di rendimento, per effetto del sesto comma dell art. 54 del D.P.R. n. 1092/1973, fino al , è di 3,60% per ogni anno, dopo i primi 20 anni, complessiva delle supervalutazioni, contro l aliquota rendimento del 2% della quota B), per cui risulta più vantaggioso il calcolo della pensione derivante dalla quota A), restando invariato il calcolo della pensione della quota B). CUMULO TRA PENSIONI ED ALTRI REDDITI (Abolizione dei limiti al cumulo tra pensione e redditi di lavoro art. 19 del decreto legge 112/2008, convertito in legge n. 133/2008) Per opportuna conoscenza dei soci interessati, si trascrive il contenuto dell articolo 19 della suindicata legge 133/2008: Art. 19. Abolizione dei limiti al cumulo tra pensione e redditi di lavoro 1. A decorrere dal 1 gennaio 2009 le pensioni dirette di anzianità a carico dell assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. A decorrere dalla medesima data di cui al primo periodo del presente comma sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente le pensioni dirette conseguite nel regime contributivo in via anticipata rispetto ai 65 anni per gli uomini e ai 60 anni per le donne a carico dell assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima nonché della gestione separata di cui all articolo 1, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, a condizione che il soggetto abbia maturato i requisiti di cui all articolo 1, commi 6 e 7 della legge 23 agosto 2004, n. 243 e successive modificazioni e integrazioni fermo restando il regime delle decorrenze dei trattamenti disciplinato dall articolo 1, comma 6, della predetta legge n. 243 del Con effetto dalla medesima data di cui al primo periodo del presente comma relativamente alle pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo: a) sono interamente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia anticipate liquidate con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni; b) sono interamente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia liquidate a soggetti con età pari o superiore a 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne. 2. I commi 21 e 22 dell articolo 1 della legge 8 agosto 1995, n. 335, sono soppressi. 3. Restano ferme le disposizioni di cui all articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1965, n Nel predetto decreto legge n. 112/2008 non vengono disciplinati i trattamenti pensionistici di invalidità e dei superstiti (pensioni indirette e di reversibilità), che restano invariati secondo le disposizioni della legge 335/1995 che stabiliscono riduzione degli importi pensionistici in relazione al possesso di redditi da parte dei beneficiari. In particolare per quanto riguarda le riduzioni per l assegno di invalidità restano ferme le disposizioni dell art. 1, comma 42, della legge 335/1995 alla tabella G e per quanto riguarda i superstiti le disposizioni dell art. 1, comma 41 alla tabella F. 20 Fiamme Gialle 10 / 2008

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