DALLA PROSPETTIVA AL COLORE

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1 DALLA PROSPETTIVA AL COLORE

2 Le fasi della prospettiva sono cosa non proprio semplice da comprendere rispetto tutte le leggi di geometria da cui esse sono regolate. Vi è da dire che l esperienza del disegno, sia esso di tipo tecnico che di tipo artistico, è alla base di una maggiore capacità di astrazione e di comprensione della realtà. Nel caso specifico dello studio della prospettiva, in particolare, è direttamente connesso alle regole che governano la nostra percezione visiva.

3 La conoscenza di queste regole ci pone in una condizione più consapevole alla comprensione dello spazio che ci circonda, di conseguenza dobbiamo essere in grado di educarci all osservazione, scoprire ciò che ci circonda attraverso un occhio attento e analitico. Sapere e rendersi conto che tutto è in prospettiva e parte dal nostro punto di vista, il punto dal quale si osserva la scena, quindi, gli occhi dello spettatore o l'obiettivo della macchina fotografica.

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5 LA PROSPETTIVA E una tecnica grafica che ci consente di riportare su un foglio da disegno (una superfice 2D) le forme di oggetti nello spazio così come appaiono ai nostri occhi. Geometricamente è il frutto della proiezione dei raggi visuali dell osservatore su un piano (foglio) interposto tra lui e l oggetto da rappresentare (come se si trattasse di una lastra di vetro).

6 L uso della prospettiva è particolarmente adatto per rappresentare oggetti e ambienti in modo realistico. In essa vengono applicate in modo grafico le leggi dell'ottica, quindi per esempio nel disegno, gli oggetti distanti appariranno più piccoli rispetto a quelli vicini.

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8 L esempio più esplicativo del principio della prospettiva è offerto dalla vista dei binari del treno, che sembrano avvicinarsi fino a convergere all orizzonte.

9 Un altra caratteristica che rende immediatamente riconoscibile un disegno in prospettiva è che le linee degli spigoli allineati e paralleli tra loro non mantengono il parallelismo come in assonometria ma tendono a convergere verso punti detti FUOCHI(punti di fuga).

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12 Tanti sono gli spunti offerti dall osservazione di ciò che ci circonda per la creazione di un presepe: visitando un presepio del quale piace in modo particolare l'ambientazione e portando qualche modifica personalizzata; dall'osservazione in natura di caratteristici ambienti quali grotte, casolari di campagna o borghi rustici scovati in sperduti paesini durante una gita domenicale, opere d arte raffigurati paesaggi rupestri o la natività, (non dimentichiamo che il Presepe è la rappresentazione della Nascita di Gesù) o semplicemente viaggiando con l'immaginazione e la fantasia. Decidere quindi se il presepe sarà una rivisitazione fedele del periodo storico in cui è nato Gesù o semplicemente un ambientazione popolare di propria immaginazione. SEGUIAMO ALCUNI SEMPLICI PASSI!

13 Presepe storico Presepe popolare

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15 Quando si inizia a costruire un presepe è sempre buona abitudine fare uno schizzo di come si presenterà alla fine la nostra idea, non è facile mettere su carta le proprie idee, ma adesso noi sappiamo che possiamo aiutarci con la nostra prospettiva e quindi sistemare, anche a grandi linee, tutti quegli elementi che faranno parte della composizione e che andranno a creare il nostro paesaggio, montagne, sentieri, vegetazione, corsi d acqua ecce cc.

16 DISPOSIZIONE VOLUMI CON COSTRUZIONE Spesso l'idea iniziale può variare durante l'allestimento del presepio per esigenze diverse ma, il risultato finale, sarà sempre soddisfacente.

17 L'altezza dell'orizzonte del presepio deve coincidere con l'altezza/vista dell'osservatore. Questo accorgimento permette di guardare negli occhi le statue situate in primo piano dando l'impressione all'osservatore di entrare nel paesaggio. ESEMPIO INDICATIVO

18 Anche la colorazione è fondamentale per creare l'effetto della profondità. Infatti in primo piano avremo dei colori più vivi che si attenueranno man mano che andiamo verso il fondale. Attenzione anche nella collocazione dei personaggi e dei particolari! Un personaggio alto al punto da non entrare in una porta è fuori posto!!!

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20 Per poter ottenere che tutti gli elementi da costruire siano dimensionati armoniosamente occorre che le misure siano proporzionate all'altezza delle statuette dei pastori. Esiste un metodo per avere l'esatta dimensione degli elementi e consiste nel moltiplicare l'altezza in cm delle statue che si utilizzano per le dimensioni reali (sempre in cm) dell'oggetto che si vuole realizzare.

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22 Per colorare un presepe non bisogna essere necessariamente dei maestri del colore! Anche in questo caso ci sono solo piccole regole da seguire e soprattutto, lasciarsi prendere dalle sensazioni che l esperienza ci regala, tenendo presente che spesso nel presepe alcune imperfezioni danno ad un edificio o ad un muro la sembianza, in miniatura, della realtà del vissuto e dell'invecchiato.

23 Per iniziare a colorare è bene conoscere alcuni dei colori che principalmente andremo ad utilizzare, facendo attenzione al nero che può creare colori irreali, è sempre bene utilizzare il nero ottenuto : blu oltremare e/o blu di prussia + terra d ombra bruciata. Si ottiene così un nero molto naturale che non intaccherà la visione cromatica d insieme e l atmosfera che si intende creare. Sapere che i colori si dividono in primari blu, rosso, giallo e secondari verde, arancio, viola.

24 Colori primari: rosso, blu, giallo Colori secondari: verde, arancio, viola

25 Alcune misture:

26 Siccome il colore cambia tonalità a seconda del tipo di illuminazione che si utilizza, lampade a incandescenza o a neon, sarebbe buona cosa sistemare prima l illuminazione e poi proseguire con il colore.

27 Per colorare il presepe si può utilizzare la tecnica degli scenografi che è quella di partire da un colore di fondo e poi schiarire.

28 Naturalmente nelle passate successive al fondo utilizzeremo il colore che più si addice a ciò che stiamo dipingendo ad esempio se si trattasse di un muretto di una fontana, sfumeremo con dei grigi chiari e in prossimità del tubo dell'acqua utilizzeremo una tinta verde per simulare l'umidità del muschio; se l'ambientazione è desertica le tinte saranno pastello chiaro (sabbia, beige, nocciola chiaro ecc ).

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30 Generalmente la scelta dei colori viene fatta in funzione del supporto, ovvero in relazione a quanto sia più o meno permeabile l oggetto. In commercio vi sono svariate tipologie di materiale, Dal tipo naturale, come terre e ossidi, al tipo chimico industriale, acrilici. È bene precisare che la scelta deve essere fatta anche in considerazione del budget economico di cui si dispone, in quanto i costi variano in maniera considerevole a seconda del prodotto. In genere le più economiche sono le tempere per l edilizia, ma se consideriamo la resa e l effetto delle terre naturali in polvere o degli acrilici allora la scelta deve ricadere necessariamente su questi ultimi tipi. Naturalmente non sarà necessario dotarsi di tutti i colori, ma solo di una varietà limitata, l importante è capire anche quali colori vanno utilizzati una volta chiara l impostazione e lo stile del presepe. Come esempio, in un presepio arabo sicuramente non potrà mancare una Terra di Siena Naturale e Bruciata e l Ocra per gli stessi motivi.

31 Tempere e terre Naturali Acrilici

32 Pigmenti, leganti, tempere, acrilici, pennelli, tavolozze.

33 I Pigmenti (terre e ossidi) possono essere di diversa origine: minerale o organica, naturale o di sintesi e si possono dividere in quelli, noti genericamente come terre che si trovano in natura, ricavati da minerali colorati di origine alluvionale o sedimentaria che presentano grande finezza e plasticità, sottoposti soltanto a trattamenti semplici come l estrazione, la frantumazione, la cernita o eventualmente arrostimento per ottenere delle terre più scure, dette "bruciate". Gli ossidi, sono prodotti a partire da minerali naturali attraverso l'estrazione del metallo base o di suoi composti, attraverso procedimenti fisici e chimici più complessi, fino ad ottenere il pigmento vero e proprio. Questa categoria comprende ossidi e composti di numerosi metalli, quali piombo, zinco, rame, cobalto, cromo, titanio, ecc.

34 La colla di coniglio Le terre si miscelano con acqua ma la loro resa se si utilizza l acqua senza aggiunta di altri prodotti leganti risulta scarsa nel tempo perché la terra tende a spolverare. Occorre dunque aggiungere alla stessa dei leganti. La Colla di coniglio è il legante vero e proprio. Rende al meglio se utilizzata calda, ma non bisogna mai farla bollire, altrimenti perde di efficacia. Nella fase di colorazione va preparata con un rapporto colla/acqua sia 1/7 certi altri 1/10 in base all'utilizzo che se ne deve fare, ad esempio 10g di colla 100 di acqua. Si prende un barattolo di vetro e aggiungendo acqua e colla in proporzione, e si lascia quest'ultima in bagno 8/10 ore,dopo di che la colla si gonfia, allora si chiude il barattolo con il suo coperchio e si mette in un pentolino d'acqua a bagno-maria e la si fa scaldare fino quando si scioglie ma senza mai farla bollire. A questo punto è pronto il nostro legante per la tinteggiatura con i pigmenti.

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36 Tempera e Acrilico La pittura a tempera (dal latino Temperare mescolare) è una tecnica che si avvale dell'uso di un colore preparato mescolando pigmenti in polvere con un legante formato da un emulsione in fase acquosa, generalmente di natura animale, come uovo e colla di coniglio e di natura vegetale come gomma arabica e olio. La pittura acrilica è una tecnica pittorica nata in epoca relativamente recente. Le vernici sono prodotte con polveri colorate (pigmenti) mischiate con una resina acrilica di essiccazione variabile, generalmente veloce, a seconda delle resine, dei pigmenti e della fabbrica produttrice.

37 I Pennelli l pennello è uno strumento utilizzato per dipingere o, a volte, per scrivere, e in generale per stendere sostanze liquide o viscose su di una superficie. Ha forma allungata ed è formato dal manico e la ghiera che accoglie il ciuffo di peli alla sua estremità. Il pelo può essere di natura, animale o sintetica. Per i grandi pittori, i grandi truccatori e scrittori è uno strumento "sacro" per dire, perché senza esso le loro opere non avrebbero senso. Le Tavolozze La tavolozza è uno strumento utilizzato in pittura per preparare e mescolare i colori prima della loro stesura sul supporto pittorico. Può avere varie forme e dimensioni, ma solitamente è una piccola asse o tavoletta (di legno o di plastica, di forma ovale o rettangolare), dotata di un foro che permette di sorreggerla infilandovi il pollice e facendo aderire l'oggetto al braccio.

38 Per iniziare bisogna tener conto della disposizione dei piani del presepe, e della prospettiva del colore associata. Bisogna infatti tenere conto che i colori si sfumano maggiormente allontanandosi dal primo piano e che le tonalità tendono all azzurro o blu. Per questo nella miscela dei colori l azzurro non dovrà mai mancare, anche nel primo piano. Quindi, gli oggetti del primo piano devono avere tonalità più forti e i successivi tonalità più tenue e sfumate, simulando quello che avviene in natura con tonalità che degradano verso il blu. Questo processo lo potremo ottenere nella fase finale della velatura, ma già dai primi colpi di colore occorrerà tenerlo in conto.

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40 Per iniziare bisogna tener conto della disposizione dei piani del presepe, e della prospettiva del colore associata. Bisogna infatti tenere conto che i colori si sfumano maggiormente allontanandosi dal primo piano e che le tonalità tendono all azzurro o blu. Per questo nella miscela dei colori l azzurro non dovrà mai mancare, anche nel primo piano. Quindi, gli oggetti del primo piano devono avere tonalità più forti e i successivi tonalità più tenue e sfumate, simulando quello che avviene in natura con tonalità che degradano verso il blu. Questo processo lo potremo ottenere nella fase finale della velatura, ma già dai primi colpi di colore occorrerà tenerlo in conto.

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