GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA. Seduta del 31/07/2014

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1 GIUNTA PROVINCIALE DI BOLOGNA Seduta del 31/07/2014 Presiede la Presidente Della Provincia Draghetti Beatrice Per la trattazione dell'oggetto sotto specificato sono presenti: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA VICE PRESIDENTE DRAGHETTI BEATRICE VENTURI GIACOMO CHIUSOLI MARIA MONTERA GABRIELLA(**) PRANTONI GRAZIANO BURGIN EMANUELE DE BIASI GIUSEPPE (*) = assente (**) = assente giustificato Partecipa il Segretario Generale DOMENICO MARESCA. DELIBERA N I.P. 4589/ Tit./Fasc./Anno /1/2014 SETTORE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA E SVILUPPO FAUNA Programma annuale operativo di gestione del cervo per la stagione venatoria Misure specifiche per l'accompagnamento.

2 Oggetto Programma annuale operativo di gestione del cervo per la stagione venatoria Misure specifiche per l'accompagnamento. Decisione LA GIUNTA 1. Approva il Programma annuale operativo di gestione del cervo , di cui all allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto. 2. Precisa che tale programma, predisposto dalla Commissione tecnica interregionale del comprensorio ACATER Centrale (Area del Cervo dell Appennino Tosco Emiliano) 1, risulta coerente con il Piano faunistico venatorio provinciale Carte di vocazione faunistica densità obiettivo e gestione degli ungulati e con il Piano poliennale di gestione del cervo Dà atto che, per quanto riguarda il prelievo venatorio, nella provincia di Bologna verrà effettuato, per la stagione in corso, l abbattimento di 648 esemplari coerentemente con l'obiettivo di ridimensionare, su valori più contenuti, la popolazione presente sul territorio bolognese, e che si provvederà, con successiva determinazione dirigenziale, all approvazione del piano d'abbattimento del Cervo per la corrente stagione venatoria. 4. Decide, al fine di favorire il completamento del piano di prelievo del cervo in linea di continuità con le precedenti stagioni venatorie, di proporre alla Regione Emilia Romagna che venga modificato il regolamento regionale 4 o comunque venga anticipata nelle more delle revisioni regolamentari e decorsi 15 giorni senza risposta - una deroga all'allegato tecnico dello stesso 5 nella parte che attiene alle modalità per l'accompagnamento, apportando le seguenti modifiche operative: - siano svincolati dall obbligo di essere accompagnati i cacciatori di ungulati con metodi selettivi specializzati nel prelievo del cervo 6 abilitati negli anni dal 1998 al 2009 (432 1 La Commissione tecnica è formata da esperti nominati da ciascuna Provincia ricadente nel comprensorio (Bologna, Firenze, Prato, Pistoia) e dall INFS (ora ISPRA), art. 8, comma 4 Regolamento Regionale n. 1/2008. La Commissione di coordinamento del Comprensorio ACATER Centrale vede la presenza di rappresentanti, oltre che delle 4 Province, delle due Regioni (Emilia Romagna e Toscana) degli ATC, dei Parchi e delle AFV inclusi nel territorio. 2 Delibera del Consiglio Provinciale n. 73 del 16/12/ Delibera della Giunta Provinciale n. 388 del 31/7/ Regolamento regionale 27 maggio 2008, n. 1 Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia Romagna 5 Capitolo Attività di accompagnamento nella caccia di selezione allegato tecnico al regolamento di cui alla nota 4. 6 Figura tecnica di cui alla lettera d) dell art. 2 del Regolamento Regionale n. 1/2008.

3 soggetti su 839 scacciatori del cervo), anche nel caso di assegnazione di maschi adulti o sub adulti, purché nella loro pluriennale esperienza venatoria non siano incorsi in sanzioni o errori che abbiano comportato la sospensione dal prelievo; - siano considerate sufficienti due annate di accompagnamento obbligatorio per i cacciatori di cervo neoabilitati, e siano ritenuti idonei ad esercitare il ruolo di accompagnatori gli abilitati con due anni di esperienza, purché non abbiano commesso errori gravi di abbattimento. 5. Esprime i seguenti orientamenti da attuare in sede gestionale: - necessità che gli ATC bolognesi, al fine di limitare i danni alle colture e per attenuare i conflitti con gli agricoltori, s impegnino a realizzare interventi di miglioramento ambientale (recupero di aree aperte, coltivi per selvatici, colture a perdere) finalizzati a creare alternative trofiche per gli ungulati. - assunzione dei costi per le prestazioni specialistiche necessarie per una corretta gestione della specie (elaborazioni dei censimenti, analisi della popolazione e degli impatti sul territorio, formulazione dei piani, ecc.) da parte dei soggetti compartecipanti, ossia degli ATC BO2 e BO3 e delle Aziende faunistico venatorie interessate al prelievo del cervo 7, in relazione all accesso agli abbattimenti. 6. Conferisce 8 al presente atto, per le ragioni esposte nella motivazione, immediata eseguibilità. Motivazione Le Province dell ACATER Centrale (Area di gestione del Cervo dell Appennino Tosco Emiliano), in base a quanto prescritto dal regolamento regionale per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna 9, approvano un Programma annuale operativo di gestione del cervo che costituisce lo strumento di attuazione delle attività gestionali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano poliennale di gestione 10. I contenuti del Programma annuale operativo sono dettati dal regolamento stesso: 7 Si veda la Convenzione tra i soggetti partecipanti (Provincia, Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Orientale, ATC e Aziende faunistiche) per le due stagioni e , e approvata con determina dirigenziale IP 5651 dell' 8 novembre I costi per le prestazioni specialistiche che ammontano ogni anno a euro vengono sostenuti per euro dalle aziende private e per dagli ATC. Gli enti pubblici (Provincia e Parchi) non contribuiscono alla spese ma partecipano attivamente alla gestione. 8 Art. 134 del D.Lgs. 267/2000 Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali. 9 Vedi nota Titolo III Gestione del cervo Regolamento Regionale n. 1/2008.

4 a. l individuazione cartografica e l aggiornamento degli areali riproduttivo e annuale della popolazione; b. l individuazione dei distretti di gestione, delle zone e sub-zone di prelievo, suddivisi per singola Provincia (dimensione sub-provinciale); c. le attività necessarie alla valutazione della consistenza e della struttura della popolazione; d. il programma delle analisi previste per valutare le condizioni sanitarie e le caratteristiche biometriche della popolazione; e. i tempi e i metodi di raccolta dei dati inerenti l'impatto della specie sulle attività antropiche; f. l'organizzazione della gestione faunistico-venatoria nei distretti di gestione; g. la definizione cartografica e progettuale degli interventi previsti di miglioramento ambientale e di prevenzione dei danni alle produzioni agricole; h. il piano di prelievo venatorio per la stagione in corso; i. gli eventuali interventi di cattura. Nel programma annuale vengono inoltre definiti i soggetti responsabili delle attività di cui sopra nonché le modalità e i tempi per la realizzazione delle stesse. Il programma annuale operativo riepiloga i dati dell attuale gestione faunisticovenatoria per ciascuna delle province del comprensorio ACATER esplicitando le modalità operative seguite dagli ATC relativamente ai censimenti, all organizzazione del prelievo, alla raccolta dei dati su danni e incidenti stradali e quant altro previsto. Il censimento del cervo avviene con le modalità congiunte del conteggio dei maschi al bramito (tipiche vocalizzazioni dei maschi adulti durante il periodo riproduttivo) e l integrazione successiva con i dati relativi alla struttura della popolazione ottenuti dagli avvistamenti effettuati nel periodo luglio - dicembre. Questi metodi hanno consentito di seguire l evoluzione numerica della popolazione tosco-emiliana dall anno 1994 ad oggi: detta popolazione è cresciuta sino al 2003, quindi, dopo un andamento stazionario ha assunto, negli ultimi anni, una inversione di tendenza su cui occorre insistere con prelievi consistenti durante la stagione di caccia. L areale della specie, nel comprensorio tosco emiliano, si è contemporaneamente espanso: era stimato in 808 km² nel 2000, risulta di km² nel 2012 di cui il 42,2% in provincia di Bologna. I valori di densità che si ottengono per i due estremi sono rispettivamente pari a 2,60 e 2,44 capi per 100 ettari. Questo valore medio non esclude che, localmente e in alcuni periodi dell anno, il cervo possa raggiungere, su piccola scala, densità anche più elevate.

5 Relativamente al prelievo venatorio , che avrà inizio il 10 agosto come da calendario regionale 11, il programma annuale operativo sottolinea la ripartizione tra le Province e la loro coerenza con i singoli obiettivi gestionali. In provincia di Bologna, si sta attuando il passaggio da una gestione di tipo conservativo, tendente a una stabilizzazione della popolazione, a una gestione volta al suo ridimensionamento numerico su valori più contenuti e socialmente più accettabili. La gestione venatoria del cervo è basata, come quella degli altri ungulati, sulla distrettualizzazione del territorio: i distretti del cervo, in virtù delle caratteristiche etologiche della specie, sono di dimensioni ragguardevoli e ottenuti dalla somma di uno o più distretti definiti per il capriolo. Lo sforzo venatorio e il prelievo vengono concentrati, indirizzando opportunamente i cacciatori, nelle zone in cui maggiori sono le problematiche legate ai danni all agricoltura. Il consistente aumento dei capi da prelevare nelle ultime tre stagioni venatorie, ha messo a dura prova l organizzazione territoriale del prelievo. I cervi da prelevare in provincia di Bologna sono infatti ben 648 per la prossima stagione venatoria (furono 636 l'anno scorso, 548 la stagione precedente e 491 nel ). La necessità di accompagnamento dei cacciatori con meno di tre stagioni di caccia, l obbligatorietà dell accompagnamento per tutti i cacciatori a cui sono assegnati maschi adulti e sub adulti 12, l accompagnamento obbligatorio dei cacciatori extra regionali sono tutte condizioni che rischiano di mettere in crisi la gestione che viene svolta dagli ATC, non essendo disponibile un numero sufficiente di accompagnatori. Con il risultato di non poter completare o comunque conseguire risultati significativi, nell arco della stagione venatoria, il piano di prelievo deliberato. Ricordiamo che la percentuale di realizzazione del piano di prelievo, nella scorsa stagione venatoria, pur con un notevole sforzo di caccia (in media 11,4 uscite per ogni capo abbattuto pari a un totale di 5.773) è risultato pari al 77,5%, risultato importante e superiore a quello della stagione precedente e a tante altre realtà italiane ed europee. Per ottenere percentuali di abbattimento analoghe ai valori significativi delle ultime due annate venatorie, risulta necessario prevedere che i cacciatori con almeno 6 anni di esperienza (abilitati dal 1998 al 2009) e che non siano incorsi in violazioni o errori gravi (quelli per i quali viene comminata la sospensione dal prelievo), vengano svincolati dall obbligo di essere accompagnati anche nel caso di prelievo di maschi adulti o sub adulti. 11 Delibera della Giunta Regionale n. 325 del 07/04/ Allegato Tecnico al Regolamento Regionale 27 maggio 2008, n. 1.

6 Nella nostra provincia il numero di cacciatori più esperti, e quindi esentati da questo obbligo di accompagnamento, risulta pari a 432 soggetti su un totale di 839 abilitati (dati al luglio 2014). Si ritiene inoltre di alleggerire l onere di accompagnamento previsto per i nuovi abilitati riducendo a due le stagioni di caccia obbligatorie. Il Regolamento regionale 27 maggio 2008, n. 1, nell allegato tecnico, disciplina l attività di accompagnamento per la caccia di selezione agli ungulati nell ottica di evitare, per i cacciatori ai primi anni di attività e per i capi di maggior pregio come il cervo maschio adulto e sub adulto, possibili errori di identificazione della classe e del sesso della specie assegnata. La esenzione del vincolo in provincia di Bologna riguarda i cacciatori che hanno ampiamente dimostrato la loro capacità e quindi il rischio di errore è quasi inesistente, come peraltro si è dimostrato con l applicazione di questa deroga nel corso delle precedenti stagioni venatorie. Si sottolinea peraltro la eccezionalità dei numeri assegnati nella nostra provincia nell'ultimo triennio, condizioni straordinarie finora non contemplate dalla normativa regionale. La Regione Emilia Romagna, in una nota di risposta agli ATC BO2 e BO3 su questo argomento 13, ha espresso condivisione favorevole nel merito della proposta che potrà essere recepita in una prossima modifica del Regolamento regionale. Si conferma, evidentemente, il vincolo dell accompagnamento nel caso di prelievo del cervo da parte di cacciatori extra regionali, per i neo abilitati nei primi 2 anni e per tutti gli altri abilitati con meno di 6 anni nel caso di maschio adulto e sub adulto. Il Programma operativo ricorda anche come la soluzione dei problemi posti dalla presenza del cervo nel nostro Appennino non possa essere affidata esclusivamente ad un piano di prelievo venatorio sia pure particolarmente corposo. In aree ad alta idoneità per la specie il vuoto creato dalla concentrazione di prelievi finisce per rappresentare un richiamo per cervi provenienti da aree vicine meno vocate. Solo un insieme concertato di azioni, compresi capillari interventi di miglioramento ambientale, potrà servire realmente a diminuire l impatto sulle aree agricole montane. Nella relazione svolta dalla Commissione tecnica si conferma la necessità di effettuare nuovi recuperi ambientali all'interno del Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone e nell'area cuscinetto dove alcune aree aperte a pascolo strategiche per il cervo sono andate deteriorandosi negli ultimi tempi. Interventi analoghi dovrebbero essere estesi ad aree simili di alto Appennino. Viene infine richiamata la convenzione, recentemente rinnovata e valida per prossimo biennio, sottoscritta da tutti i soggetti, pubblici e privati, che partecipano alla gestione del cervo nel bolognese. In virtù di tale accordo i costi connessi alle prestazioni specialistiche 13 Regione Emilia Romagna Servizio territorio rurale PG del 13 luglio 2010.

7 indispensabili per ottemperare alla normativa regionale e interprovinciale vengono sostenuti dai soggetti privati (ATC e AFV) con il coordinamento dell'amministrazione Provinciale e la partecipazione dei Parchi. Alla luce di tutto quanto sopra esposto e dell imminenza dell inizio del prelievo venatorio , previsto dal calendario venatorio regionale per il 10 agosto, si ritiene opportuno conferire al presente atto l immediata eseguibilità. La presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente. Pareri Sono stati richiesti e acquisiti agli atti il parere 14 del Dirigente reggente del Servizio Tutela e Sviluppo Fauna in relazione alla regolarità tecnica, e del Segretario Generale, in relazione alla dichiarazione di conformità giuridico-amministrativa. Ricorso Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorso al TAR di Bologna nel termine di 60 giorni o in alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato nel termine di 120 giorni, entrambi decorrenti dalla data di notifica o comunicazione dell atto o dalla piena conoscenza di esso 15. Allegati Allegato : Programma annuale operativo di gestione del cervo Ai sensi dell'articolo. 49 del D.lgs n. 267 del 18/08/2000 Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali. 15 Vedi l articolo 3 comma 4 della Legge 241/90.

8 Messo ai voti dal Presidente, il su esteso partito di deliberazione è approvato all'unanimità con votazione resa in forma palese. La Giunta, inoltre, stante l'urgenza del provvedimento, all'unanimità DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, IV comma, del T.U , n omissis La Presidente Della Provincia DRAGHETTI BEATRICE - Il Segretario Generale DOMENICO MARESCA La presente deliberazione viene pubblicata all'albo Pretorio della Provincia per gg.15 consecutivi dal 02/08/2014 al 16/08/2014. Bologna, 01/08/2014 IL SEGRETARIO GENERALE Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi dell art. 20 del "Codice dell'amministrazione digitale" (D.L. vo 82/2005)

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