Asilo Nido PROGETTO PEDAGOGICO
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- Emilia Buono
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1 Asilo Nido PROGETTO PEDAGOGICO 1) FINALITA Il nostro Asilo Nido è una scuola di ispirazione cristiana, è gestito dalla Cooperativa Sociale Casa Famiglia Agostino Chieppi ed è parte integrante del Plesso Scolastico comprendente Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado; aderisce alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) ed è in convenzione con il Comune di Parma. La sua caratteristica principale è l essere un luogo di accoglienza, di apprendimento attivo e vuole offrire ai bambini un opportunità unica di crescita e di stimolo alle potenzialità affettive sociali e cognitive. Le famiglie sono parte integrante di questa struttura e contribuiscono, con gli operatori, alla realizzazione di un progetto educativo di qualità. Progettare un azione educativa al Nido significa avere a cuore il potenziale di ciascun bambino partendo dalla consapevolezza che il bambino e la sua famiglia sono le prime risorse attive dello sviluppo e dell educazione.
2 All interno di questa ottica l azione educativa è finalizzata: ad aiutare i bambini ad acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca a favorire lo sviluppo dell autonomia per rendere il bambino capace di orientarsi nel contesto dove egli vive e di compiere scelte avendo cura di sé, dell ambiente e degli altri a stimolare intenzionalmente il bambino all acquisizione di competenze: impegnandolo nelle prime forme di esplorazione e scoperta della realtà mettendolo in condizione di comprendere, e comunicare attraverso i vari linguaggi, stimolando il naturale stupore, e l apertura alla realtà. 2) ORGANIZZAZIONE E PROGETTAZIONE EDUCATIVA DEL SERVIZIO I bambini presenti nel Nido sono, suddivisi in tre sezioni miste (12/36 mesi). In ogni sezione operano due educatrici. Essendo il Nido all interno del plesso Scolastico Casa Famiglia Agostino Chieppi, l èquipe pedagogica è costituita dal Dirigente Scolastico, la Coordinatrice pedagogica e le insegnanti. E presente nell organigramma anche il Direttore Amministrativo e il personale ATA con i quali si collabora in un clima di dialogo e di reciproco aiuto, nel rispetto dei ruoli. La progettazione educativa cura l intreccio tra gli elementi di natura organizzativa e relazionale e connota il contesto come luogo di relazioni significative tenendo sempre presenti i nessi esistenti tra i seguenti aspetti: SPAZI Nell organizzazione dello spazio educativo si è cercato di coniugare il bisogno di intimità/sicurezza emotiva del bambino con l esigenza di esplorazione/scoperta. In questo modo lo spazio è stato qualificato anche come luogo intenzionalmente connotato, accogliente, accessibile, leggibile e differenziato funzionalmente. Lo spazio sezione offre: angolo dei travestimenti angolo del gioco simbolico angolo morbido angolo del libro angolo del riposo zona pranzo. Il pranzo è l occasione per mangiare insieme, chiacchierare con i compagni, gustare sapori diversi; il momento del pasto diviene anche occasione significativa per scambi relazionali tra adulti e bambini.
3 zona bagno caratterizzata da spazio cambio con fasciatoio, un vascone per l igiene personale, caselle per riporre i pannolini, cassettiere col nome per riporre i cambi, vaterini ed un lungo lavandino a misura di bambino. Vi sono anche zone di spazio comune: atelier cucina attrezzata per la preparazione dei pasti, con personale competente che prepara il menù approvato dall A.S.L. spazio esterno attrezzato spazio adulti, dove il personale può collocare il materiale, i contenuti dei percorsi, la documentazione. TEMPI La scansione temporale della giornata presenta una struttura regolare che consente al bambino di trovare dei punti di riferimento stabili e di situarsi in un contesto temporale riconoscibile e prevedibile. L Asilo Nido Eugenia Picco svolge la sua attività tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle ore 16,00 secondo il seguente orario Accoglienza/Gioco libero 7,30 8,45 Merenda/osservazione tempo 8,45.- 9,45 Attività 9, ,00 Cambio 11, ,30 Pranzo 11, ,15 Prima uscita /Preparazione nanna ,30 Nanna 12,30-14,45 Risveglio/Cambio 14, ,00 Merenda 15, ,30 Seconda uscita 15, ,00 In ogni sezione i turni delle insegnanti sono predisposti in modo da garantire una compresenza adeguata al bisogno. Il rispetto degli orari e la regolare frequenza, contribuirà al buon svolgimento delle attività programmate nella giornata. RELAZIONI Premesso che una relazione affettiva positiva è la condizione ideale perché qualsiasi apprendimento possa avvenire, l educatrice è un punto di riferimento per il bambino che subisce il distacco dal genitore e, senza sostituirsi ad esso, legge i bisogni del bambino avendo a cuore ciò che egli è e ciò che può diventare. Il primo compito dell educatrice è quindi quello di prendersi cura dei bambini che le vengono affidati e per rendere il contesto relazionale significativo dovrà:
4 accogliere, comprendere, contenere le difficoltà e le ansie da separazione e rispondere in maniera significativa al bisogno primario di dipendenza-autonomia, condividendo con loro ogni momento del percorso di crescita garantire un clima sociale che promuova il piacere di fare ed essere insieme, sostenendo ogni bambino nel trovare un proprio riconoscimento nel gruppo motivare e rendere significativa ogni piccola conquista rendersi disponibile a condividere con la famiglia ogni passo che il bambino compie. PROPOSTE EDUCATIVE Alla base del percorso educativo c è la grande attenzione per i tempi e per le reali esigenze dei bambini, che vengono accompagnati con rispetto e, pertanto, senza fretta verso ogni conquista, verso l autonomia. Gli insegnanti cureranno i momenti che scandiscono in modo regolare la giornata: l accoglienza, facilitando la separazione con atteggiamenti positivi e rassicuranti sia nei confronti del bambino che del genitore il cambio, offrendo al bambino la propria disponibilità affettiva attraverso gesti e parole che comunichino benessere e sicurezza il pranzo, offrendo al bambino un contesto rassicurante e proponendo la piacevolezza di stare insieme e di mangiare insieme il sonno, facendo sentire la vicinanza fisica e permettendo anche l uso del ciucio, del biberon, dell orsetto o altro l uscita, creando un atmosfera tranquilla e rilassata, evitando ai bambini la sensazione di essere in attesa. Questo momento offre anche l occasione ai genitori e alle insegnanti di scambiarsi informazioni, sempre nel rispetto del bambino che ha il bisogno di tutta l attenzione del genitore o altro significativo. Le esperienze formative sono regolate e garantite da una progettazione che ha come finalità quella di promuovere, sviluppare e arricchire il patrimonio esperienziale del bambino. L insegnante che ha precedentemente organizzato tempi, spazi, e materiali, nel rispetto delle esigenze del bambino, favorirà la scoperta e l esplorazione spontanea per consentirgli di sperimentare un livello di autonomia legata al suo stadio di sviluppo e a lei stessa di verificare le sue potenzialità. La progettazione prevede anche la predisposizione di attività strutturate che siano adeguate al piccolo o al grande gruppo, interessanti, motivanti e che permettano di raggiungere gli obiettivi a medio e lungo termine. Il Gioco è al centro di tutte le esperienze del Nido in quanto è un attività di importanza fondamentale per la costruzione dell identità e della personalità del bambino; è un occasione privilegiata di relazioni e di apprendimenti che favoriscono atteggiamenti attivi e creativi; i bambini, giocando, imparano a conoscere se stessi, le
5 loro potenzialità, il mondo circostante; imparano a dar corpo alle loro fantasie, ad animare giocattoli, a far vivere personaggi, a creare mondi convenzionali, ma reali. Nel Nido troviamo giocattoli strutturati e non, materiali di recupero e di uso quotidiano in modo da stimolare l esplorazione la conoscenza e la capacità rappresentativa del bambino. Nel corso dell anno vengono proposte, anche, uscite didattiche e visite guidate sul territorio in relazione alla Programmazione e vengono organizzati momenti di festa al di fuori dell orario scolastico (festa dell accoglienza, del Natale, di carnevale, di fine anno ). 3) INSERIMENTO L inserimento al nido è un momento particolarmente significativo sia per il bambino che per i genitori, poiché rappresenta per entrambi il primo vero distacco ed il confronto con un ambiente sconosciuto. In questo periodo iniziale che il bambino trascorre al Nido insieme ad un genitore o ad altra figura significativa si da importanza ad alcuni fattori che possono favorire un sereno inserimento: colloquio individuale tra il genitore e l educatrice, possibilmente non in presenza del bambino, utile alla reciproca conoscenza e allo scambio di notizie fondamentali sul bambino collaborazione e fiducia tra genitori ed equipe pedagogica per adottare una linea educativa comune, indispensabile per interventi educativi mirati e positivi rispetto dei ritmi del bambino che non prevede forzature nel prolungare o ridurre i tempi dell inserimento inserimento a piccoli gruppi con la presenza di un genitore secondo una tempistica da stabilirsi ogni anno. 4) NIDO FAMIGLIE ISTITUZIONI - TERRITORIO La scuola e la famiglia concorrono, con modalità diverse, alla realizzazione di un tessuto educativo ed affettivo sul quale il bambino costruisce il proprio percorso di crescita. E quindi importante che si instauri tra i genitori e gli educatori un rapporto di fiducia, di collaborazione e uno scambio di informazioni, per questo durante l anno ci sono vari momenti d incontro: -incontro assembleare inizio anno in cui vengono date informazioni relative all organizzazione e al funzionamento del nido, -incontro presentazione programmazione, -colloqui individuali inserimento;con, possibilmente, la coppia dei genitori
6 -colloqui in corso d anno su richiesta dei genitori o delle maestre -feste: sono occasioni per stare insieme, per conoscersi meglio, per creare un clima di amicizia e di collaborazione ( Natale, compleanni, carnevale, gita,festa di fine anno ) Si collabora con la FISM per la formazione insegnanti. Essendo il Nido Eugenia Picco in convenzione con il COMUNE DI PARMA, si vive questo rapporto in modo costruttivo certi che il confronto tra diverse realtà educative arricchisce il dibattito culturale sulla prima infanzia. Ci si impegna per camminare all interno delle linee del progetto educativo del Comune, si apprezzano gli incontri e si valorizzano le visite dei Referenti del Coordinamento pedagogico. Ci si confronta anche con la legislazione vigente e si è aperti alle iniziative del territorio in linea con la programmazione. 5) GRUPPO DI LAVORO E formato da tutti gli operatori che pur nella diversità dei ruoli professionali operano per rendere l esperienza educativa sempre più significativa. Gli insegnanti sono 6 e si incontrano due volte al mese per programmare le attività. Col personale insegnante collaborano due cuoche che giornalmente preparano i pasti, nel rispetto del menù approvato dall USL. All interno del Nido è presente anche una ausiliaria che pulisce e riordina giornalmente e al bisogno gli ambienti e un Direttore amministrativo. La Coordinatrice pedagogica e il Dirigente Scolastico hanno la responsabilità dell impianto educativo e costruiscono, con il personale del Nido il percorso pedagogico, supportano il lavoro di gruppo degli operatori, favoriscono la continuità con le altre realtà educative, promuovono la formazione e l aggiornamento. 6) CONTINUITA Il passaggio tra il Nido e la Scuola dell Infanzia è un momento delicato e prezioso nel percorso educativo, per questo si cerca di renderlo il più possibile rassicurante creando una continuità tra le due realtà all interno del nostro Plesso: le insegnanti dei due ordini si incontrano e si presentano ai bambini iniziando così una conoscenza che si approfondirà in seguito. 7) VALUTAZIONE Ci si incontra periodicamente (ogni 2 mesi) per valutare la progettazione e ricercare insieme, strategie educative più mirate a migliorare la nostra professionalità. Ci si verifica sulla programmazione in corso, ci si rilegge all interno delle indicazioni ministeriali e di tutte le sollecitazioni che provengono dalle varie istituzioni.
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