NIDO D INFANZIA L ALBERO BLU

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1 NIDO D INFANZIA L ALBERO BLU BREVE PRESENTAZIONE STORIA DEL NIDO GLI OBIETTIVI GLI SPAZI IL COLLOQUIO L INSERIMENTO LA GIORNATA EDUCATIVA L ACCOGLIENZA IL CAMBIO IL PRANZO IL SONNO IL COMMIATO LE ATTIVITA ATTIVITA GRAFICO PITTORICHE E MANIPOLATIVE COSTRUZIONE E MOTRICITA FINE ATTIVITA MOTORIA ATTIVITA MUSICALE E LA NARRAZIONE ANGOLO TRAVESTIMENTI IL GIOCO EURISTICO IL GIARDINO

2 BREVE PRESENTAZIONE Il nido d infanzia rappresenta un servizio innovativo che si propone di conciliare l educazione di bambini/e particolarmente piccoli con le esigenze lavorative dei genitori. Il servizio si rivolge a tutte le famiglie i cui bambini abbiano un età compresa tra 12 e 36 mesi. L orario del servizio andrà dalle ore 7,30 alle ore 16,30, dal lunedì al venerdì. Durante tutto l orario sarà presente 1 educatrice affiancata da una dada Carla Vezzali. La parte educativa sarà curata dalla coordinatrice pedagogica Gloria Zannini e dalle educatrici della Cooperativa Senza il banco, Patrizia Lolli e Gloria Ginanneschi. STORIA DEL NIDO Il nido denominato L ALBERO BLU è situato a Savigno in Via del Carso 4 ed accoglie 11/13 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Nel settembre 2007 il nido apre le porte ai suoi teneri ospiti. GLI OBIETTIVI Perseguire il benessere dei bambini piccoli ovvero soddisfare i loro bisogni primari (fame,sonno, senso di pulizia),e dare attenzione alla voglia di contatto, di contenimento e di autonomia. Questo garantisce una tranquillità di fondo,dalla quale partire per inserire attività, proposte e situazioni nuove. Sostenere, promuovere e orientare lo sviluppo delle diverse competenze infantili,con particolare attenzione alla cura relazionale, al contenimento affettivo e al processo di conoscenza, attraverso la predisposizione di contesti d esperienza ricchi e stimolanti sotto i vari profili. Sostenere la genitorialità delle famiglie attraverso un rapporto di fiducia e di scambio con il personale educativo. Favorire la conoscenza tra le famiglie ed educatori. GLI SPAZI All entrata, che è anche il salone centrale, sono ubicati gli armadietti dei bambini con il loro nome e un simbolo, affinché il bambino/a possa riconoscerlo e sopra di essi, una bacheca per le comunicazioni ai genitori (regolamento del nido, orari, menù, scheda giornaliera pasti ecc.). In mezzo, sulla colonna centrale, un albero blu con appese le foto di ogni bambino/a che oltre a rappresentare il simbolo e nome del nido, viene utilizzato per il gioco dell appello. Proseguendo troviamo l angolo cucinetta e mobili che contengono i vari giochi. In fondo,tavoli e sedie utilizzati per il pasto e le varie attività. Attiguamente c è la cucina per lo sporzionamento pasti separato da un divisorio con cancelletto. Oltre al bagnetto con fasciatolo, troviamo i sanitari ad altezza bambino/a per permettere di svolgere con agio le cure igieniche e per stimolarne l autonomia, vicino la stanza da letto connotata da condizioni che rendono agevoli il riposo/risveglio.

3 . Ogni lettino è personalizzato con la propria biancheria portata da casa, questo per renderlo riconoscibile e diversificato dagli altri. Accanto, un altra stanzetta utilizzata per lettura e rilassamento,dotata di materassi,libreria,divanetto, specchio,e angolo travestimenti. Spazio esterno, attrezzato per il gioco con materiale ludico adeguato e definito in base all età dei bambini (casetta, scivolo, sabbiera, tricicli ecc.). IL COLLOQUIO Nido e famiglia sono due sistemi, ciascuno con le proprie regole più o meno esplicite, che devono imparare a conoscersi, scambiarsi informazioni e collaborare, per dare risposte adeguate alle esigenze evolutive dei bambini. Al rapporto con le famiglie le educatrici dedicano una particolare attenzione a cominciare dal colloquio prima dell inserimento. Le informazioni che i genitori e/o le altre figure di riferimento forniscono sono elementi che verranno utilizzati per una migliore accoglienza del bambino/a e per la predisposizione di esperienze che ne favoriscano la crescita e lo sviluppo. Il dialogo personale così avviato potrà continuare, oltre che attraverso scambi quotidiani, anche con eventuali altri colloqui più approfonditi nell arco della permanenza del bambino/a al nido. L INSERIMENTO L inserimento non è importante solo per il bambino/a ma anche per il genitore in quanto partecipa per un certo periodo di tempo alla vita che il bambino/a conduce al nido: il genitore acquista fiducia nelle educatrici e conosce l ambiente nel quale il proprio figlio vive durante la sua assenza. L inserimento graduale si rende necessario per consentire al bambino/a la conoscenza del nuovo ambiente, per potersi abituare ai nuovi orari, per instaurare un rapporto affettivo con persone sconosciute. Il periodo di inserimento ha una durata minima di circa tre settimane. Tale periodo può variare in base alle esigenze del bambino/a. LA GIORNATA TIPO E LE REGOLE DEL SERVIZIO 07,30-09,00 arrivo bambini 09,00-09,30 rituale appello, canzoni, lettura 09,30-10,00 colazione 10,00-10,30 cambio pannolino 10,30-11,20 attività programmata 11,20-11,35 lavaggio mani 11,35-12,20 pranzo T r i m 12,30-13,00 prima uscita per chi ha richiesto il part-time e gioco libero 13,00-15,00 sonno 15,00-15,30 cambio pannolino 15,30-16,00 merenda 16,00-16,30 uscita E s t O v e s t N o r d

4 Per il buon andamento del servizio e per il benessere dei bambini chiediamo di rispettare alcune regole di seguito elencate: Rispettare gli orari d entrata e d uscita. In caso d eventuali e saltuari ritardi, si prega di avvertire telefonicamente. Durante l inserimento, il bambino/a dovrà essere accompagnato da un genitore. Successivamente, può essere portato o ripreso anche da altra persona purchè i genitori ne comunichino personalmente le generalità al nido: in nessun caso i bambini saranno consegnati a persone sconosciute o sprovviste di documento d identità. Le assenze per un periodo inferiore a 5 giorni devono essere comunicate alle educatrici indicandone le motivazioni. Le assenze per malattia che si protraggono per 5 o più giorni consecutivi devono essere accompa gnate da un certificato medico. Si richiederà l allontanamento del bambino/a nel caso in cui presenti uno dei seguenti sintomi: febbre oltre 37,5 diarrea (oltre tre scariche liquide) congiuntivite vomito ripetuto otite pediculosi Le educatrici non possono somministrare farmaci. Si allega regolamento sanitario. I bambini/e dovranno essere vestiti con indumenti adatti a permettere la massima libertà di movimento ed autonomia. Si richiede l uso di scarpe o calze antiscivolo esclusivamente per il nido. Le educatrici saranno a disposizione per fissare dei colloqui in caso di necessità. Una volta alla settimana (venerdì) verranno riconsegnati i lenzuoli che dovranno essere riportati puliti il lunedì successivo. L ACCOGLIENZA L ingresso e l accoglienza dei bambini avviene in salone. E forse il momento più ricco di emotività per il bambino/a e per il genitore che lo accompagna e per favorire l accoglienza individualizzata l educatrice accoglie il bambino/a con atteggiamento tranquillo, senza fretta ma con gentile fermezza cercando di evitare rituali di distacco troppo lunghi. Durante il colloquio individuale con i genitori che avviene prima dell inserimento al nido l educatrice spiega l importanza di questo momento di affido-saluto e dell importanza inoltre di creare una buona sintonia tra genitore-educatore. Il genitore saluta il bambino/a senza fughe dicendo la verità circa il momento del suo ritorno. L educatrice che accoglie il bambino/a consapevole del proprio ruolo di mediazione fra il bambino/ a e gli altri adulti presenti nel nido, assicura un corretto ed esauriente passaggio di informazioni. IL CAMBIO La cura del bambino viene considerata un momento formativo dal personale del nido e costituisce un momento privilegiato nel rapporto che viene ad instaurarsi tra l educatrice e il bambino. Oltre agli orari previsti il cambio viene fatto ogni qualvolta lo si renda necessario. L educatore, al momento del cambio, interagisce anche verbalmente con il piccolo, gli parla, gli sorride, canta, ne ripete i versi, stimolando così anche lo sviluppo del linguaggio. Attraverso queste esperienze si rafforza la relazione affettiva tra l educatrice e il bambino/a e migliora il sentimento di sicurezza dei bambini stessi.

5 Per i bambini piccoli e grandi il momento del cambio ha una valenza importante anche per la conoscienza del proprio corpo e delle differenze sessuali. Educazione al controllo sfinterico. L educatore, nell introdurre l uso del vasino (water), non deve avere fretta ma rispettare i tempi del bambino/a a seconda dell età e del suo sviluppo psico-fisico. In ogni caso il passaggio dal pannolino al vasino deve essere proposto con dolcezza, stimolando la curiosità di conoscere e di sperimentare. Pertanto la strada da percorrere verso l autonomia dovrà essere segnata da un senso di conquista e non di frustrazione (imposizione). Il bagno rappresenta anche il giusto contesto per i bambini che imparano a lavarsi le mani e il viso da soli. IL PRANZO Il pranzo viene servito alle ore 11,40 circa. Dopo aver lavato le mani ogni bambino si accomoda al tavolo ed ad ognuno viene messo il bavaglino, mentre l altra educatrice prepara i piatti. E importante che il bambino viva il momento del pasto in modo attivo e partecipe. L educatrice siede a tavola con i bambini, incoraggiandoli ed aiutandoli dov è necessario e valorizzando l importanza educativa di questo momento. Il momento del pranzo oltre ad essere un momento di routine serve a favorire l autonomia del bambino/a. Se qualche bambino/a deve osservare diete particolari per motivi di salute, questo dato viene comunicato e spiegato agli altri bambini. Stesso atteggiamento viene tenuto nei casi di differenze alimentari dovute a motivi religiosi. IL SONNO Si svolge nel locale adibito a dormitorio e viene curato dagli educatori, verso le per risvegliarsi intorno alle ore Il sonno rappresenta un momento critico che coincide con la perdita di contatto con gli altri e con l ambiente; per questo è fondamentale tranquillizzare il bambino /a cercando di stabilire un contatto empatico (coccole e carezze) che faciliti l abbandono e nel contempo lo rassicuri che al risveglio troverà ciò che ha lasciato. Pertanto il genitore o figura parentale che durante il periodo di inserimento segua il piccolo/a viene invitato a vedere lo spazio sonno e il lettino ed a portare eventuali oggetti transizionali (es: pupazzi, bambole, fodere,ecc.). L educatrice, dopo aver provveduto alle cure del corpo del bambino (cambio, igiene personale e rituale del ciuccio, se ne fa uso) valuta le modalità da attuarsi invitandolo ad andare a dormire. I bambini, dopo essere entrati nel dormitorio, si recano verso il proprio lettino e iniziano a togliersi le scarpe. L educatrice, prima che i bambini prendano sonno, propone melodie e ninne nanne, successivamente aiuta i bambini nella fase di addormentamento, tenendo conto delle notizie acquisite in precedenza (colloquio). Anche al momento del risveglio viene data un adeguata importanza perché ogni bambino riprende il contatto con il mondo esterno usando modalità diverse. E importante che i piccoli, nel momento del riposo, abbiano con se un oggetto transizionale (personale o del nido) che gli sarà accanto al momento del risveglio. I bambini, qualora si risveglino prima, potranno attendere serenamente a letto o nell angolo morbido il risveglio dei loro compagni, per poi essere alzati tutti assieme e accompagnati in bagno.

6 Per migliorare l approccio al momento sonno e risveglio abbiamo creato l angolo morbido che può essere utilizzato dai piccoli ogni qualvolta ne sentano il bisogno, nonché dai bambini in attesa dei familiari (prima uscita 12, ). Quest angolo consente ai bambini di sentirsi maggiormente a loro agio, più sicuri e tranquilli, instaurando rapporti intimi e diretti da carattere affettivo tra bambino e oggetto IL COMMIATO E possibile l uscita dopo pranzo alle ore 12,30 concordandola con le educatrici. Di norma l uscita avviene dalle 16,00 alle 16,30. L educatrice accoglie il genitore informandolo sull andamento della giornata: se il bambino/a è stato bene, quale attività ha svolto, come si è comportato, ecc. e si rende disponibile a rispondere alle domande del genitore con l aiuto di quanto scritto sul diario dalla collega. Il regolare scambio di informazioni inoltre favorisce lo stabilirsi di una buona relazione e aumenta il clima di reciproca fiducia. Se si parla in presenza del bambino/a,come spesso avviene, occorre farlo tenendo conto di lui/lei, usando cioè le parole giuste, quelle che può sentire. LE ATTIVITA Al nido d infanzia l Albero Blu sono molte le attività che segnano il trascorrere del tempo fin dalla prima mattina; alcune, come l entrata, il pranzo, l uscita, la merenda, ecc. sono attività di routine, altre, quelle previste dal nostro progetto educativo, servono per stimolare lo sviluppo delle capacità dei bambini. Già nel periodo di inserimento proponiamo ai bambini una serie di materiali che si traducono in attività che ci accompagneranno poi tutto l anno : colori a dita, pasta di sale, farina gialla, tempere ed altro ancora con giochi di travaso, pitture, impronte, costruzioni,ecc. Queste situazioni hanno principalmente lo scopo di far familiarizzare i bambini con materiali e spazi ma soprattutto di rendere piacevole lo stare al nido, aiutandoli a superare l angoscia di distacco che inevitabilmente si crea in questa prima separazione dalle figure familiari. In seguito queste attività saranno più strutturate, e tramite esse verranno proposti ai bambini percorsi di scoperta che comporteranno l acquisizione di competenze sempre maggiori. Quindi, cercando di sfruttare tutti gli stimoli provenienti da un ambiente pensato e creato con materiali ed arredi specifici, nel corso della settimana vengono proposte: attività psicomotoria attività grafico-pittorica attività musicali attività di costruzione e motricità fine attività di gioco libero lettura e narrazione inoltre in tutti i momenti opportuni: feste di compleanno, feste per varie ricorrenze (natale,carnevale,pasqua,festa di fine anno,ecc.)

7 ATTIVITA GRAFICO-PITTORICO-MANIPOLATIVE Nella fascia di età 1-3 anni le attività grafiche pittoriche e manipolative sono intrecciate e non separabili tra di loro. Queste esperienze permettono un coinvolgimento totale del bambino. Il colore ha diverse sfumature e tonalità, ha un odore, è riconoscibile e lo si può sentire al tatto; ha una densità, può essere manipolato e si possono lasciare segni più spessi o più sottili. La gestione dei movimenti con i pennelli e con i rulli sviluppa la coordinazione occhio-mano. La possibilità e l opportunità di esprimere attraverso il segno e il colore le proprie emozioni e se stessi favorisce la costruzione della propria identità. Il lavoro di gruppo favorisce lo sviluppo della collaborazione, della cooperazione e della socializzazione tra i bambini. La realizzazione di un prodotto favorisce lo sviluppo della creatività attraverso l immaginazione e la fantasia. Inizialmente il disegno è principalmente un attività ludica. Il bambino/a si interessa solo alle tracce che la matita lascerà su di una superficie, traccia soprattutto delle linee. Poi è in grado di mantenersi entro certi limiti del foglio, di produrre delle forme sempre più complesse: circolari, a riccioli, a spirali, a cerchi multipli, linee verticali e orizzontali, punteggiature, finchè non raggiunge la rappresentazione vera e propria, cioè egli dà significato intenzionalmente alle sue opere ( lo scarabocchio diventa disegno ). Con l attività grafica il bambino/a si avvicina al linguaggio dei colori, li scopre ed impara a conoscerli. Per quanto riguarda la manipolazione il contatto dei materiali (farina bianca e gialla, acqua..) con le dita della mano risveglia sensazioni complesse in cui conoscenza, motricità, affettività sono profondamente intrecciate ; l esperienza della manipolazione è sempre un avventura in cui l uso della mano si rivela determinante. La socializzazione e interazione tra coetanei si manifesta, là dove le mani sono impegnate, attraverso una grande serietà e rispetto reciproco: c è chi è assorto e chi osserva, ma tutti sono attivamente impegnati. Materiali: fogli di varie dimensioni, cartoncini, colori a dita, pennarelli piccoli e grossi, pastelli a cera, matite colorate, rulli e spugne, acqua, farina bianca e gialla, pongo, pasta di sale; e in seguito tempere, sabbia colorata, rulli, stampini, spugne, legnetti, stoffa, pennellesse, gessetti, creta, ed elementi naturali (foglie, conchiglie, pietre, pasta ecc.) Tempi di proposta: Pennarelli, matite colorate, pastelli a cera, si usano nell arco della giornata durante tutta la settimana. Colori a dita, tempere,creta, rientrano nelle attività programmate a rotazione una volta alla settimana. Le attività proposte vengono fatte durante tutto l arco dell anno. In linea di massima l orario è abbastanza flessibile tra le 10,30 e le 11,20 in modo da soddisfare i bisogni di ogni bambino/a nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi. Spazi utilizzati: il salone. Il materiale da manipolare può essere offerto anche all interno di grandi contenitori (piscinotte, scatoloni, vaschette di plastica,ecc.) non solo all interno, ma anche all esterno della struttura. Il ruolo dell educatrice è di osservare, di predisporre il laboratorio con tutto il materiale a disposizione e poi di stare a guardare, di lasciare ampio spazio di movimento,di gioco al bambino/a.

8 Per quanto riguarda i più piccoli il ruolo dell educatore le prime volte può essere di guida, di stimolo, (i bambini non vogliono toccare la creta perché è fredda ) l adulto in questi casi può aiutare a partecipare, standogli vicino,guidarlo con le proprie mani a toccarla ecc. COSTRUZIONI E MOTRICITA FINE Le costruzioni, come materiale didattico,hanno un valore diverso a seconda dell età del bambino/a. Le costruzioni si prestano ad un tipo di attività non guidata in cui il ruolo dell adulto è di mediatore e osservatore. Proponiamo puzzle ed incastri di facile esecuzione e di grandi dimensioni. Le costruzioni vengono offerte sia nel salone dell accettazione sia nella stanza preposta alla psicomotricità. Sotto forma di gioco, si pongono le basi per il riconoscimento delle forme, dei colori, le sensazioni tattili, lo spazio ( dentro-fuori, sopra-sotto ). Per sviluppare maggiormente la motricità fine vengono anche proposte attività con materiali più strutturati (perle da infilare,spirali, incastri di diverse dimensioni, forme infila-sfila, utilizzo di forbici e colla per collage) e giochi logici (tombole, memory). Tempi di proposta è di 15/20 minuti. ATTIVITA MOTORIA Questa attività viene svolta in una stanza appositamente allestita con grandi tappeti e cuscini di gommapiuma. Tempi di proposta: 20/30 minuti, una volta alla settimana. Materiali: stoffa, teli, carta, palle, palline.corde, cassette musicali,palloncini, foulard ecc. L esperienza del corpo come strumento di conoscenza,di comunicazione e di relazione prevede sia attività di solo movimento, sia di attività con oggetti,eventualmente accompagnate da musiche di sottofondo adeguate al momento. Modalità: i bambini si accostano all attività psicomotoria entrando nella stanza ed esplorando: strisciano,gattonano,rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando tutto lo spazio disponibile. Si crea così una situazione di libero movimento e successivamente l educatrice può arricchirla introducendo nuovi elementi: proposte di imitazione di animali e di diversi suoni e rumori, l utilizzo dei vari materiali con modalità diverse (es: gioco delle stoffe,gioco delle barchette,ecc.)

9 ATTIVITA MUSICALE Il comunicare con suoni e rumori è un momento legato strettamente allo sviluppo della mente infantile. Si stimola nel bambino/a oltre all ascolto anche alla produzione,la capacità di comunicare e di esprimersi attraverso il suono e i materiali più diversi: dalla voce (imitazione del verso degli animali, di suoni e rumori dell ambiente, (filastrocche, canzoncine) ai materiali grezzi (carta, metalli,plastica, legno,ecc.) dagli oggetti sonori strutturati (batacchi, tamburo, trombette, maracas, agli strumenti coadiuvati dall ausilio di cassette con registrazioni dei suoni degli elementi della natura (acqua, aria,terra,ecc.). Brevi canzoncine mimate, ascolto di musica con cassette o radio per arrivare all animazione di canzoncine quali il girotondo, cappuccetto rosso ecc. Tempi di proposta: l attività musicale in genere accompagna i momenti di routine ( pranzo,cambio ecc..) ma anche proposta come vera e propria attività ludica una volta alla settimana con durata di circa 20 minuti. NARRAZIONE Nella stanza dell angolo morbido c è un vero e proprio spazio con libreria allestito per la lettura di libri cartonati, riviste, giornali al quale i bambini si possono avvicinare liberamente per esplorare, osservare, strappare ecc Occasionalmente l educatrice interviene invitando il bambino/a a soffermarsi sulle immagini descrivendole (forme, colori e situazioni) e provare insieme a ripetere parole semplici. L educatrice propone in momenti specifici la lettura, la narrazione, le favole, le storie lette o inventate, per favorire nel bambino/a l immaginazione e la rappresentazione mentale,mimica e verbale del vissuto e della quotidianità. I libri proposta toccano varie tematiche,dagli animali, alla natura, alla cura del proprio corpo, alla vita quotidiana, ai mezzi di locomozione, allo schema corporeo, riconoscimento di colori, di forme ecc. ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI Il contenitore è una casetta di vimini, collocato nella stanza con lo specchio; in essa sono poste, stoffe, borse,cappelli e abiti che i bambini da soli o con l aiuto dell adulto possono indossare a loro piacimento. Inoltre c è una scatola più piccola all interno contenente trucchi e bigiotteria che i bambini possono utilizzare con l attento aiuto dell adulto.

10 L obiettivo principale di questo angolo è quello di: favorire il gioco imitativo-simbolico fare giochi di scoperta rafforzare la socializzazione Con il travestimento il bambino/a scopre e interiorizza un altra immagine di sé allo specchio,cerca di riprodurre situazioni-atteggiamenti vissuti dal mondo adulto (vestirsi, spogliarsi,situazioni lavorative, domestiche e di vita sociale). IL GIOCO EURISTICO Il gioco euristico consiste nell offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali possano giocare liberamente senza l intervento dell adulto. E inteso come attività di esplorazione spontanea che il bambino/a compie su materiale di tipo non strutturato povero. Materiale povero significa che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma si tratta di semplici oggetti d uso domestico comune. Nella raccolta del materiale sono coinvolti anche i genitori e il gioco è arricchito da numerosi oggetti di vario genere, associabili tra loro, con i quali i bambini possono compiere azioni combinate:contenitori piccoli da inserire in quelli grandi, rocchetti, teli, nastri di velluto, pizzo scatole,ecc. IL GIARDINO Si esce all aperto per respirare non solo in senso nettamente fisiologico,ma soprattutto in modo psicologico per poter rompere con i ritmi interni al nido e introdurre elementi nuovi per il rilancio dell attività. L osservare il passare delle stagioni, le foglie che cadono e che ricrescono,le gemme, i fiori, le albicocche che maturano, l erba bagnata o asciutta,alta o appena tagliata, i colori dei fiori, gli eventi atmosferici (sole,pioggia,nebbia, vento, neve, brina), assaporare gli odori del prato, provare il piacere di battere i piedi in una pozzanghera,osservare un lombrico appena uscito dopo un acquazzone, una lucertola che corre lungo il muro,un uccellino che si posa sul prato,una farfalla che svolazza, poter camminare a piedi nudi sull erba. Nel giardino durante la bella stagione vengono riproposte alcune delle attività che si svolgono all interno della struttura. La manipolazione,le attività grafico-pittoriche, la drammatizzazione, assumono in giardino valenze diverse perché all esterno il bambino/a è più libero di esprimere il proprio io. Tempi di proposta:

11 il giardino viene sfruttato frequentemente nel periodo dell inserimento, qualche volta nel periodo invernale, quotidianamente nella bella stagione. LE EDUCATRICI PATRIZIA e GLORIA

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