IL TERRITORIO DI SEGESTA TRA LA TARDA ANTICHITÀ ED I SECOLI CENTRALI DEL MEDIOEVO di M. APROSIO, F. CAMBI, A. MOLINARI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL TERRITORIO DI SEGESTA TRA LA TARDA ANTICHITÀ ED I SECOLI CENTRALI DEL MEDIOEVO di M. APROSIO, F. CAMBI, A. MOLINARI"

Transcript

1 IL TERRITORIO DI SEGESTA TRA LA TARDA ANTICHITÀ ED I SECOLI CENTRALI DEL MEDIOEVO di M. APROSIO, F. CAMBI, A. MOLINARI INTRODUZIONE Gli scavi sistematici intrapresi a partire dal 1989 nel sito dell antica Segesta 1, insieme a quelli eseguiti nel corso degli anni ottanta a Calathamet (PESEZ-POISSON 1984; PESEZ 1995), alle due campagne di scavo condotte al castello Eufemio di Calatafimi (BARTOLONI 1995), nonché all analisi delle fonti scritte e della toponomastica (BRESC-BRESC 1977; MOLINARI c.s.), oltre a chiarire molti aspetti delle alterne vicende dei principali centri di altura del territorio in esame, hanno posto a loro volta una nuova serie di interrogativi, che solo programmando la ricerca di superficie si poteva tentare di chiarire. Restando nell ambito dei periodi, che qui ci interessano, ed ai secoli che immediatamente li precedono, le indagini sistematiche a Segesta cominciano a delinearne con chiarezza soprattutto le fasi di età romana. Secondo infatti quanto sta emergendo dalle ricerche delle diverse equipes 2, che operano sul Monte Barbaro, nel corso del II secolo a.c. Segesta vedrebbe una intensissima fase edilizia, con la costruzione fra l altro del celebre teatro e la sistemazione dell area dell acropoli. L opera pubblica relativamente più recente sembrerebbe essere la cinta muraria, detta superiore, che dovrebbe datarsi all età augustea. Questo circuito di mura, costruito con molto materiale di reimpiego, venne comunque a cingere un abitato molto ridotto rispetto al precedente. Nessun nuovo edificio risulterebbe invece essere stato costruito durante tutta l epoca romano-imperiale ed anche i reperti mobili (ceramica e monete), attribuibili a questo periodo, sembrerebbero estremamente rari. L abitato dovette progressivamente restringersi fino a riguardare, tra la seconda metà del V e la prima metà del VII secolo, la sola cima settentrionale del Monte Barbaro. Da questa zona provengono, per altro, le sigillate africane più tarde, nonché un follis di Eraclio/Eraclio Costantino ( ) ed è inoltre probabile che risalgano a questo periodo le strutture di una torre (forse di m 8 8) e di una grande cisterna. Nessun indizio, nessuno strato, nessuna struttura permette anche solo di ipotizzare una qualche forma di occupazione dell altopiano segestano tra la seconda metà del VII secolo e la prima metà del XII secolo. È soltanto a partire da quest ultimo periodo che Segesta, cui si può ora probabilmente riferire il toponimo di Calatabarbaro, reca di nuovo tracce evidenti di occupazione umana. È infatti nel corso del XII secolo, che sembrerebbe essere stato costruito un villaggio da parte di una popolazione musulmana, come anche rivelato dal rinvenimento di una grande moschea (ca. m² 230). Una dimora signorile ed una chiesa a tre absidi vennero costruite soltanto alla fine del XII/inizi del XIII secolo. Il villaggio dopo essersi notevolmente esteso venne abbandonato intorno alla metà del XIII secolo probabilmente nell ambito delle guerre che Federico II condusse contro la feudalità usurpatrice ed i musulmani ribelli. Il sito di Calathamet, per quanto è attualmente edito ed è anche possibile valutare dai materiali raccolti in superficie, non sarebbe stato stabilmente insediato prima della seconda metà/fine del X secolo. Intorno a quel periodo sarebbe sorto un villaggio, del quale sono state per altro indagate alcune case. Nella parte più alta del pianoro roccioso venne costruito, nella prima metà del XII secolo, un castello feudale, con annessa una chiesa. A giudicare dai materiali ceramici di Calathamet e dal loro confronto con quelli rinvenuti a Segesta, in associazione in quest ultimo caso con molte monete sveve, la fase per l appunto della prima metà del XIII secolo sembrerebbe nel primo sito decisamente debole, se non del tutto assente 3. Terminando la breve rassegna dei dati di scavo, è bene ricordare come l area del castello di Calatafimi sia stata oggetto di ricerche meno intensive (BARTOLONI 1995; MOLI- NARI c.s.), tuttavia i materiali più antichi che da essa provengono risalgono al X-XI secolo e vi è testimoniata una continuità di vita sostanzialmente fino ai giorni nostri. Le strutture castrali ancora visibili risalgono, come primo impianto, alla prima metà del XIV secolo, ma esse obliterano strutture precedenti. Se ai dati archeologici fin qui riassunti aggiungiamo che sostanzialmente tra il IV e la fine dell XI secolo (MOLI- NARI c.s.) non esiste alcuna fonte scritta sulla nostra zona, si evidenzia ancor più come, prima delle ricognizioni sistematiche del territorio di Segesta/Calathamet/ Calatafimi, un lungo periodo della sua storia rimanesse totalmente oscuro, così come le nostre conoscenze fossero in generale limitate ai soli siti di altura. Un primo interrogativo riguardava la progressiva eclissi dell antica polis durante tutta l epoca romano imperiale e la necessità di verificare se, al pari di molte altre zone non costiere della Sicilia, anche nel nostro territorio l insediamento si fosse spostato dalle antiche acropoli verso le zone più prossime ai fondo valle ed alle vie di comunicazione, essendo venute meno le ragioni economiche, sociali ed anche difensive che erano alla base dell esistenza e della stessa posizione geografica delle antiche città (si veda da ultimo WILSON 1993). Mentre da parte di più autori, con sfumature diverse, si collocano importanti trasformazioni del modello insediativo siciliano tra il VII ed il IX secolo (si veda da ultimo MAURICI 1995, con bibl.), con l avvento dei kastra come conseguenza della minaccia saracena e della crescente militarizzazione dell Isola, abbiamo visto come i principali siti di altura del nostro territorio non siano rioccupati fino al X secolo e come anzi la torre sorta sulla cima settentrionale del Monte Barbaro, non sembrerebbe essere sopravvissuta oltre il VII secolo. In quale parte del territorio abitava in forma stabile la popolazione rurale durante l alto-medioevo e cosa poteva significare l assenza di luoghi fortificati? In quali forme si attuò poi l islamizzazione del territorio dal punto di vista del suo sfruttamento agricolo e della dislocazione e qualità degli insediamenti umani? L assenza, per questa zona, di toponimi in rahal o manzil poteva testimoniare la mancanza di insediamenti del tipo appunto del casale aperto? L arrivo dei normanni con la costruzione, al principio del XII secolo, di un castello feudale a Calathamet, che doveva rappresentare il principale centro del distretto islamico (un hisn), sembrerebbe avere innestato una serie piuttosto tumultuosa di cambiamenti, in primo luogo la nascita del villaggio musulmano di Segesta/Calatabarbaro (un sito di altura). Secondo quanto affermato specialmente da H. Bresc (da ultimo 1994a-b), in età normanna in Sicilia dovrebbe addirittura verificarsi una moltiplicazione dei siti aperti, non difesi. Era possibile identificarne anche nella nostra zona, con questa cronologia? Infine, il tumultuoso periodo delle rivolte musulmane, che seguirono alla morte di Guglielmo II e contro le quali combatterà per molti anni Federico II (tra gli anni venti e gli anni quaranta del suo regno), in quale modo era leggibile anche in questa parte della Sicilia, dal momento che una delle conseguenze, testimoniate con chiarezza dalle fonti dell epoca, era quella della fuga verso le montagne? La ricerca sistematica sul territorio ha permesso di cogliere la lunga durata dei fenomeni e di cominciare ad abbozzare le prime risposte, ma anche a porre nuovi interrogativi. A. M Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 1

2 I. IL PAESAGGIO CONTEMPORANEO E IL METODO DELLA RICOGNIZIONE. Il progetto Segesta è stato pensato sia per definire le fasi di insediamento in uno dei comprensori più importanti della Sicilia antica sia per soddisfare alcune delle esigenze di tutela di questo territorio e per giungere alla valorizzazione delle risorse archeologiche e paesaggistiche del Comune di Calatafimi 4. Dal punto di vista geografico, e soprattutto dal punto di vista della ricognizione archeologica, il territorio di Calatafimi è costituito da sei zone principali. La prima zona, corrispondente con il versante occidentale della valle del fiume Freddo (il fiume costituisce a est e a sud il confine con i limitrofi territori di Alcamo e di Salemi), rappresenta il settore più fertile dal punto di vista agricolo ed è costellata di numerosi insediamenti rurali di età moderna e contemporanea, alcuni dei quali caratterizzati da monumentalità e, talvolta, da una ricercatezza delle forme architettoniche. La valle ha il suo spartiacque occidentale in una dorsale collinosa non particolarmente aspra (la seconda zona) che, partendo dal Poggio Fegotto (321 metri), procede verso sud-ovest attraverso l area boscosa di Contrada Angimbè, il monte Tre Croci, Calatafimi, il colle di Pianto Romano e infine il monte Calemici. Ad ovest si trova la valle attraversata del fiume Gaggera (o fiume Caldo), nel comprensorio della quale si trova il monte Barbaro, con Segesta. L area, a tratti piuttosto accidentata, è caratterizzata da un agricoltura specializzata in via di progressivo sviluppo, con particolare riguardo per la viticoltura. La quarta zona, piuttosto ondulata, è rappresentata dalla fertile pianura alluvionale chiusa verso nord-ovest dai rilievi del monte Inici e verso nord-est dalla confluenza dei fiumi Gaggera e Freddo. Questa zona, oggi identificata dal toponimo di Ponte Bagni, è dominata dalla collina sulla quale sorgono i resti del castello di Calathamet (v. infra). La quinta zona si identifica con il versante della valle del fiume Freddo esposta verso sud e verso il territorio della vicina Salemi. Si tratta di terrazze fluviali, per lo più spopolate e caratterizzate da un agricoltura di tipo estensivo, nella quale predominano i cereali e il pascolo. La sesta zona è costituita da un ampia vallata, caratterizzata da lievi ondulazioni e da suoli piuttosto fertili, compresa fra il monte Pispisa, ad ovest della collina del tempio dorico di Segesta, e il monte Domingo. L area sottoposta a ricognizione negli anni 1995 e 1996 riguarda il territorio compreso fra Ponte Bagni, i monti Domingo e Calemici e la valle del fiume Freddo. Alcuni saggi aggiuntivi, in attesa della definitiva copertura, sono stati condotti nel settore meridionale del territorio. Considerate le finalità del progetto (di tutela e di valorizzazione oltre che di ricerca) si è optato per una copertura totale della superficie, graduando gli interventi in relazione ai diversi livelli di visibilità, che il contesto offriva. Le possibilità di una lettura in superficie si sono rivelate buone nella prima, nella quarta e nella sesta zona, discrete nella terza e nella quinta, decisamente mediocri nella seconda. Il numero dei ritrovamenti documentati e cartografati nel corso delle due campagne (360 Unità Topografiche) è stato superiore alle attese. Se si confronta questo dato con la superficie finora sottoposta a ricognizione (45 chilometri quadrati) si ottiene una densità insediativa media di 8 siti per chilometro quadrato, che fa del territorio di Calatafimi una zona ricchissima di archeologia. Il sessanta per cento di questi ritrovamenti corrisponde a insediamenti stanziali, mentre il quaranta per cento corrisponde a forme diverse di frequentazione e di sfruttamento del suolo. Come si vedrà, anche da un rapido esame delle fasce cronologiche in cui questi siti si distribuiscono, la ricerca conferma in pieno alcune delle linee di tendenza indicate dagli storici ed apre una quantità di nuove domande alle quali è per il momento prematuro tentare di dare una risposta. Altrettanto abbondante è la restituzione di reperti archeologici dai rispettivi insediamenti. Sono state finora compilate 1166 schede (ciascuna dedicata ad uno o più esemplari con caratteristiche simili o analoghe), relative ai reperti raccolti nella campagna di ricognizioni del Le aree interessate dalle scelte preferenziali dell insediamento sembrano identificarsi con la valle del fiume Freddo, l area circostante Segesta e Ponte Bagni. Nella dorsale collinosa fra Poggio Fegotto e monte Calemici la densità insediativa, che potrebbe essere elevata, può essere congetturata dalle molte anomalie registrate dalla lettura delle foto aeree. Nell area compresa fra il monte Pispisa e il monte Domingo la distribuzione dell insediamento appare largamente condizionata dalla fase storica, con una predilezione per il periodo ellenistico e per la prima età imperiale. Nel settore meridionale del territorio alla buona visibilità complessiva non sembra corrispondere una elevata densità insediativa. F.C. II. I RISULTATI DELLA RICERCA I risultati preliminari della ricognizione topografica del territorio del Comune di Calatafimi (riferiti solo alla campagna 1995) sono stati analizzati prendendo in considerazione contesti storico-geografici, che permettessero di enfatizzare le trasformazioni del popolamento in situazioni ambientali omogenee: i dintorni della città di Segesta e il Monte Barbaro Piccolo; le vicinanze di Segesta e il Monte Pispisa; la zona montuosa, ricca di sorgenti, del Monte Calemici e Capo di Fiume; il bacino del Fiume Gaggera/ Caldo compreso fra Segesta e le Terme Segestane. Dopo le scarse presenze di età classica, concentrate per altro nei dintorni della città di Segesta, in età ellenistica si sviluppa un popolamento sparso, che interessa tutte le zone prese in considerazione, con punte di maggiore densità nei pressi della città e lungo la sponda occidentale del Fiume Caldo (Fig. 1). La tarda età repubblicana e la prima età imperiale sono caratterizzate dalla resistenza dell insediamento sparso, anche se è possibile ravvisare, fin da questo periodo, la tendenza all accentramento degli insediamenti in alcune aree di mezza collina e pianura oppure in luoghi esposti e panoramici (Fig. 2): ciò si può notare nei pressi del Monte Calemici, ma anche sul monte Pispisa, dove si forma un insediamento piuttosto esteso, che si espande per tutta l età imperiale. A questa fase appartiene anche il primo sviluppo del villaggio presso Ponte Bagni dove si raccoglie tutto il popolamento precedentemente sparso lungo le sponde del Fiume Caldo che, rispetto alla età ellenistica, risulta essere numericamente ridotto di circa il 44%. Questa situazione si evolve per tutta l età imperiale, fino a che i dintorni di Segesta non risultano pressoché spopolati a favore dello sviluppo degli agglomerati di bassa collina ben collegati alla viabilità maggiore (Fig. 3). Il caso più eclatante è quello della statio delle Aquae Segestanae, presso Ponte Bagni, che si espande in maniera consistente dal IV secolo e che sopravvive fino all età altomedievale (vd. infra). Nei pressi del Monte Calemici il numero complessivo degli abitati non sembra variare molto fra la prima età imperiale e l età tardo antica, in quanto alla nascita di nuovi insediamenti si accompagna la scomparsa di altri. Si configura cioè un paesaggio mobile privo di un centro aggregante: questo potrebbe essere dovuto anche alla natura montuosa del territorio e alle attività economiche ad esso connesse. M.A Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 2

3 III. IL PAESAGGIO TARDO ANTICO TRA SEGESTA E LE AQUAE SEGESTANAE (Fig. 4) La porzione di territorio, che qui si analizza un po più da vicino, si presenta come un comprensorio unitario dal punto di vista geografico e insediativo: si tratta infatti di un tratto della vallata del Fiume Caldo estesa fra l altura della città di Segesta e la rupe dell insediamento arabo-normanno di Calathamet, delimitata ad ovest e ad est dai versanti del monte Inici e delle colline di Angimbè. In senso longitudinale questa fascia copre circa 5,5 km ed è stata indagata dalla ricognizione per una larghezza variabile fra 500 e 1500 m Lungo questo tratto sono stati individuati numerosi insediamenti posti ad una altitudine media di 160 m s.l.m.. Nella vallata del Fiume Gaggera/Caldo gli insediamenti collocabili tra la seconda metà del IV secolo e la prima metà del II sono numerosi e di medie e piccole dimensioni, distribuiti in modo piuttosto uniforme tra Segesta e Ponte Bagni. Fra la tarda età repubblicana e la prima età imperiale (I a.c.-i d.c.) vi è una debole continuità di vita negli insediamenti attestati nell età ellenistica: la maggior parte di questi si sposta nei dintorni delle terme laddove la vallata si apre in una piana più ampia, che si estende a nord e ad est della rupe di Calathamet. Si tratta di piccole case di contadini, che restituiscono macine e supporti per macchine agricole ed anche di abitazioni di maggiori dimensioni poste a ridosso del Fiume Caldo. Nella media età imperiale, a partire dal II secolo d.c., questi piccoli insediamenti si accentrano nella zona immediatamente a sud ovest di Ponte Bagni, dando vita ad un villaggio posto su una via che già in età ellenistica era evidenziata dall allineamento degli insediamenti 5. Dalla fine del III secolo d.c. si osserva un ampliamento degli insediamenti già presenti nella media età imperiale nei pressi delle Terme Segestane, accompagnato da numerose fondazioni nel IV e V secolo che danno vita ad un grande villaggio di fondovalle, addossato alla parete più bassa della sponda occidentale del Fiume Caldo, lungo la via Valeria. Fra IV e VII secolo quest area è densamente abitata: l estensione del villaggio si aggira intorno ai m², con una distinzione piuttosto chiara dei singoli edifici, che avevano funzioni differenti, come sembrano indicare le diverse concentrazioni di materiale di classi omogenee (all estremità sud occidentale dell insediamento sono stati rinvenuti numerosi frammenti di anfore, macine e tubuli, mentre nella parte centrale è maggiore la quantità di ceramica di uso domestico; dalla conformazione di alcune piccole concentrazioni a sud della attuale Strada Provinciale 23 sembra inoltre possibile identificare alcune tombe). In quest area sono state inoltre rinvenute tre tegole bollate da Quoddeusvult, personaggio noto da altre iscrizioni su instrumentum nella Sicilia occidentale tardo antica 6. Gli indicatori cronologici della occupazione tardoantica sono soprattutto la ceramica da mensa ed i contenitori da trasporto di produzione africana, che attestano intensi scambi fra l Isola ed il Nord Africa ancora durante il VII secolo. Le modificazioni del paesaggio periurbano di Segesta mostrano con evidenza una sequenza di trasformazioni nell organizzazione del popolamento riscontrabili anche in numerose altre aree della Sicilia (BEJOR 1986, pp ; Himera III; WILSON 1981, pp ; JOHNS 1992, pp , da ultimo WILSON 1990, pp ). In una fase compresa soprattutto fra il IV e la metà del II secolo a.c., le campagne vengono popolate da numerose case di piccole e medie dimensioni poste in prossimità di aree fertili e non distanti dalla città (WILSON 1981, pp ). Fra III e II secolo a.c. a Segesta vengono ricostruiti alcuni dei più importanti spazi cittadini, fra i quali il teatro. È come se la grande fase edilizia della città fosse accompagnata e resa possibile dalla massiccia occupazione e sfruttamento della campagna, con insediamenti stabili di contadini. Nel periodo che intercorre fra la fine della repubblica e il medio impero non sorgono nuovi insediamenti e si assiste invece alla scomparsa di molte case dell età ellenistica. In età augustea Segesta diviene colonia in nome dell antica, comune origine troiana che nella politica di Ottaviano legava la gens Giulio Claudia agli Elimi. Tuttavia con la nuova pace dell impero la fortificata città d altura aveva perso la sua funzione, mentre sempre più la andavano acquisendo le città della costa, che spedivano a Roma il frumento coltivato nelle regioni interne dell Isola 7. Come già accennato nell introduzione, la città a partire dal II secolo d.c. sembrerebbe aver subito un processo di ruralizzazione e di lenta riduzione dell area abitata. Questo lascerebbe intendere che il centro urbano stesse perdendo il ruolo di riferimento per il territorio a favore probabilmente delle Acquae Segestanae. È con la seconda metà del III secolo, e soprattutto nel IV, che si assiste alla definizione e all ampliamento degli insediamenti che erano sopravvissuti nella media età imperiale: il popolamento sparso e puntiforme, che ha interessato dall età ellenistica i dintorni delle Acque Calde e lo sbocco del Fiume Caldo nella ampia vallata, assume nell età tardo antica l aspetto di un vero e proprio villaggio di grandi dimensioni, posto in una località nevralgica sia dal punto di vista della produzione agricola sia da quello dei trasporti. Le fonti itinerarie, in particolare l Itinerario Antonino e la Tabula Peutingeriana permettono di identificare questo sito come la statio Aquae Segestanae della via Valeria. La redazione dell Itinerarium Antonini 8, che risale alla fine del IV secolo, ritrae la situazione della viabilità dopo l intervento di Costantino volto a riorganizzazione e consolidare, le mutazioni del paesaggio siciliano iniziate con Diocleziano e l inserimento dell Isola nell Italia Suburbicaria (CRACCO RUGGINI ; GABBA ). Le Aquae Segestanae nella tarda antichità sono il punto di raccolta, sulla via consolare, delle merci prodotte nelle campagne circostanti e un punto di riferimento per i viaggiatori, così come accade anche nel resto dell Isola, dove la viabilità è modellata su gli ampi centri rurali, facenti parte di grandi fundi, i cui toponimi prediali ne attestano le proprietà 9. Il toponimo delle Aquae Segestanae dovette essere per il viaggiatore tardo antico, appassionato di bagni termali, un nome assai accattivante, se si considera che per le Aquae Laboedes (Aquae Selinuntinae) il redattore dell originale della Tabula Peutingeriana aveva disegnato un edificio di dimensioni assai esagerate rispetto a quelli, ad esempio, che rappresentavano le città di Agrigento e Siracusa (UGGERI 1969, pp ). M.A. IV. L ALTOMEDIOEVO Nella prima epoca bizantina (secoli VI-VII) sembrerebbero quindi sopravvivere soltanto il vicus delle Acquae Segestanae, l insediamento minore di Calemici e Segesta stessa, ridotta a quanto sembra ad un piccolo oppidum. Le forme più tarde della sigillata africana D si continuano a rinvenire in tutti e tre i siti. Soltanto il vicus delle Acquae Segestanae, situato lungo la via Valeria e prossimo ai terreni più fertili intorno alle valli dei fiumi Freddo e Gaggera, sembrerebbe invece continuare ad essere occupato anche nei secoli VIII-X, come indicherebbe il rinvenimento di una serie di materiali ceramici, che ben si possono collocare in questo ambito cronologico. Si tratta ad esempio di grandi pentole eseguite a tornio lento; di olle fatte a mano; di lucerne sempre modellate a mano e che richiamano le cosiddette lucerne a ciabatta 10. Non mancano fondi di anfora umbonati, pentole artigianali con grossi inclusi di calcite, nonché diversi fram Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 3

4 Fig. 1 Aree di diffusione del popolamento in età ellenistico-romana Fig. 2 Aree di diffusione del popolamento tra la fine dell età repubblicana e la prima età imperiale (I a.c.-ii d.c.) Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 4

5 Fig. 3 Aree di diffusione del popolamento nella media e tarda età imperiale (III-VI secolo d.c.). Fig. 4 Dettaglio della distribuzione dei siti nell area delle Acquae Segestanae Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 5

6 menti di anfore con pareti a cannellure, brunite e/o con pittura rossa o bruna 11. I frammenti delle prime invetriate da mensa islamiche (seconda metà X/inizi XI secolo) sono invece decisamente rari. Rispetto al periodo tardo-antico/protobizantino l area abitata sembrerebbe, comunque, restringersi alle UT contrassegnate dai nn , 216 e 229 (Fig. 4). Come abbiamo già accennato nell introduzione, probabilimente dalla seconda metà del X secolo Calathamet, a poche centinaia di metri dal vicus delle Acquae Segestanae, venne stabilmente occupata. La nascita del centro di altura dovette determinare la progressiva crisi del sito più antico e non difeso, che cessò di vivere probabilmente agli inizi dell XI secolo. Anche l altura di Calatafimi dovette essere insediata a partire da questo periodo. Le ricognizioni hanno anche permesso di individuare un sito aperto, situato in una zona di semi-pendio, nella contrada Arcauso, non distante dalla Valle del Fiume Freddo, con abbondantissime ceramiche del X-XI secolo. Sebbene questo sito sia posto nelle vicinanze di una villa romano-imperiale, non sembrerebbe tuttavia esservi continuità di insediamento, anche nella tarda antichità e nei primi secoli del medioevo. Riassumendo molto brevemente i dati sull altomedioevo si vede bene come il sito chiave per comprendere la transizione dall epoca bizantina a quella islamica sia quello delle Acquae Segestanae. Certamente una prima osservazione riguarda il fatto che con ogni evidenza le ragioni difensive non dovettero essere determinanti nella scelta del sito da abitare, anche negli anni difficili della conquista islamica. Questo non esclude, che ad esempio la vicina altura di Calathamet potesse essere saltuariamente occupata nei momenti di maggior pericolo. Soltanto lo scavo ed una migliore conoscenza dei materiali alto-medievali siciliani, potrebbero poi forse dirci se nell antico vicus giunsero nuovi abitanti o se esso continuò ad essere occupato dai contadini autoctoni. La nascita di Calathamet, nella seconda metà del X secolo, se da un lato non modificò sostanzialmente la dislocazione del principale centro del territorio, potrebbe tuttavia collocarsi nel tentativo di islamizzare (in termini non solo religiosi, ma anche di fedeltà alla dinastia regnante, ecc.) la popolazione contadina siciliana, come chiaramente espresso nel ben noto rescritto (967) del califfo fatimida al-muizz 12. Nel corso dell XI secolo gli unici centri vitali e stabilmente insediati del nostro territorio erano Calathamet, il casale/rahal di contrada Arcauso e Calatafimi, non è chiaro in quali rapporti reciproci. Dal documento di fondazione della diocesi di Mazara (1093) sembrerebbe tuttavia evincersi, che Calathamet costituisse il capoluogo di distretto (BRESC-BRESC 1977, pp ). A.M. V. L ETÀ NORMANNO-SVEVA Come abbiamo già ricordato, l arrivo dei cavalieri normanni nella zona si concretizzò in primo luogo nella costruzione di un castello a Calathamet (nella prima metà del XII secolo). Abbiamo anche visto ed in altre sedi più ampiamente tentato di dimostrare (MOLINARI c.s.), come l occupazione del centro egemone del distretto islamico dovette determinare la nascita, in contrapposizione, del nuovo centro di altura di Segesta/Calatabarbaro, in un sito abbandonato da molti secoli. Alla fine dell XI secolo sembrerebbe essere stato abbandonato il sito aperto di contrada Arcauso e non essere stato fondato alcun nuovo casale. Una frequentazione caratterizzata da soli materiali di XII secolo (in tutto quattro frammenti), si segnala solo nel sito 39 (Timpone S. Croce). Infine non è ancora possibile dire quando anche a Calatafimi sia stato costruito un castello. In ogni caso, nella seconda metà del XII secolo, la castellania di Calatafimi venne affidata da Guglielmo II ad una famiglia normanna (cfr. MOLINARI c.s.). In età sveva il villaggio di Segesta divenne molto esteso, mentre Calathamet declinò progressivamente, e si può forse considerare come un caso di incastellamento fallito. A Segesta/Calatabarbaro giunse anche, durante gli anni della minorità di Federico II, un signore cristiano e dovette verificarsi quel connubio tra popolazione musulmana ribelle e feudalità usurpatrice, che traspare anche qua e là dalle fonti scritte, che riguardano altre zone della Sicilia. Calatafimi era invece tra i centri per i quali lo stesso imperatore nominava il castellano, probabilmente anche per garantire una valida opposizione al centro ribelle di Calatabarbaro (BRESC-BRESC 1977, p. 362). Al termine dell epoca sveva, se si fa eccezione per una breve rioccupazione nella prima metà del XIV secolo dell area del castello di Calathamet, il solo centro ad essere stabilmente occupato rimase, sostanzialmente fino ai giorni nostri, Calatafimi. Per riassumere molto brevemente questo periodo possiamo notare come a partire dall arrivo dei normanni nella zona si attui quasi una accellerazione dei fenomeni, che riguardano la dislocazione dell insediamento, con spostamenti consistenti di popolazione da un sito all altro. Inoltre non sembrerebbe cospicuo, anzi nettamente in via di sparizione, l insediamento per casali. L epoca sveva segna invece, anche in questa zona con molta evidenza, la scomparsa e la distruzione dell elemento contadino musulmano. A.M. CONCLUSIONI Quanto il caso del territorio di Segesta/Calathamet/ Calatabarbaro sia un caso oppure un modello è ancora forse presto per dire e certamente si potranno individuare nelle altre zone della Sicilia (specialmente in quella orientale) anche dinamiche differenti. Non può tuttavia essere sottovalutata la ricchezza ed anche, se vogliamo, la precisione dei dati derivanti dalle ricerche archeologiche, che combinando scavi sistematici e ricognizioni di superficie, hanno completato e precisato un quadro storico altrimenti fortemente lacunoso. NOTE 1 Su Segesta in generale si rimanda ai diversi saggi contenuti in Segesta 1991, con tutta la bibliografia e la raccolta completa delle fonti, che riguardano la città. Sugli scavi si rimanda sempre a Segesta 1991, ed inoltre a CAMERATA SCOVAZZO et al. 1991; CA- MERATA SCOVAZZO et al. 1995; BENELLI et al. 1992; CAMERATA SCOVAZZO 1992; ead. 1996; PINNA, SFLIGIOTTI 1992; NENCI 1991; MOLINARI c.s. Sono inoltre in corso di stampa numerosi contributi sugli scavi recenti negli Atti delle II Giornate Internazionali di Studi sull Area Elima-Gibellina, ottobre 1993, nonché il secondo rapporto preliminare sugli scavi , negli Annali della Scuola Normale di Pisa. 2 Sotto la direzione della dott.ssa R.Camerata Scovazzo della Soprintendenza ai BB.CC. e AA. collaborano agli scavi di Segesta la Scuola Normale di Pisa, le Università di Siena e di Lecce, il Politecnico di Torino. 3 Su questo aspetto tuttavia il nostro punto di vista diverge notevolmente da quello di J.M. Pesez, che ha diretto lo scavo di Calathamet e che attribuisce l abbandono del sito alle guerre antisaracene di Federico II (cfr. da ultimo PESEZ 1995). 4 Il progetto di ricerca per la redazione della Carta Archeologica del Comune di Calatafimi è reso possibile da una convenzione tra quest ultima istituzione e l Università degli Studi di Siena. La direzione del progetto è di F. Cambi e A. Molinari. Il territorio di Segesta in età greca e romana è inoltre oggetto della tesi di laurea di S. Bernardini ed I. Neri. 5 Si tratta probabilmente della via Valeria, costruita intorno al 210 a.c. in occasione della seconda Guerra Punica dal console Marco Valerio Levino (UGGERI , p. 426) Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 6

7 6 Sulla questione del bollo Quoddeusvult si rimanda a BIVONA , pp e passim; WILSON 1990, p L. Cracco Ruggini ritiene che la chiave per l interpretazione della trasformazione del paesaggio siciliano dalla tarda repubblica alla tarda antichità sia l approvvigionamento annonario del grano. Dal 31 a.c. infatti, anno della conquista dell Egitto, Roma non è più dipesa per il frumento esclusivamente dalla Sicilia e dall Africa, ma soprattutto dalla nuova provincia di proprietà imperiale. La ripresa della coltura su larga scala del frumento in Sicilia sarebbe avvenuta dopo il 313, quando il grano egiziano fu dirottato su Costantinopoli. Tutto questo spiegherebbe, almeno in parte, lo stallo nella costruzione di nuovi insediamenti in Sicilia durante i secoli centrali dell impero (CRACCO RUGGINI ). Una visione meno meccanica degli sviluppi della economia siciliana nei primi secoli dell impero è espressa da Wilson (1993) e Vera (1994). La ripresa del IV secolo, attestata dal nuovo interesse dei senatori romani per l agricoltura siciliana e testimoniata dalle ville sontuose della Sicilia centro-orientale, avrebbe, come anche per quanto riguarda il territorio qui analizzato, la sua origine proprio nei secoli centrali dell impero. 8 Le fonti itinerarie che descrivono la via Valeria citano a circa XXII miglia da Partinico la statio delle Aquae Segestanae sive Pincianae. (It. Ant. 91.2; 98,3). La Tabula Peutingeriana riporta invece solo il nome di Segesta, ma probabilmente ciò è dovuto allo scarso spazio destinato all interno della mappa all isola nel suo insieme; è difficile inoltre pensare che nel IV secolo, periodo al quale risale almeno una delle principali stesure della carta, i viaggiatori si recassero a Segesta, probabilmente quasi spopolata. La distribuzione degli insediamenti rinvenuti in occasione della ricognizione comunque ha mostrato la presenza di una via, probabilmente di dimensioni minori, un diverticolo forse della Valeria che dalle Aquae Segestanae recava all altura di Segesta (UGGERI 1969, p. 35). Per la viabilità in Sicilia nella tarda età imperiale vd. UGGERI , pp ; WILSON 1990, pp Per i toponimi prediali in Sicilia ed in generale sul latifondo vd. CARANDINI-RICCI-DE VOS 1982, pp ; WILSON 1990, p. 179, e passim; WILSON 1993, pp Su queste lucerne si vedano in particolare: GARCEA 1987; CECI-PATTERSON Si tratta di tipi presenti anche nei contesti del X-XI secolo, ma dei quali non conosciamo la prima affermazione (per materiali analoghi cfr. MOLINARI-VALENTE 1995, tav. I, 1-2; tav. III, 1-4). 12 Sul rescritto si veda da ultimo MOLINARI 1995, pp , con bibl. BIBLIOGRAFIA BARTOLONI V. 1995, Calatafimi, castello Eufemio, «Archeologia Medievale», XXII, p BEJOR G. 1986, Gli insediamenti della Sicilia romana: distribuzione, tipologie e sviluppo da un primo inventario dei dati archeologici, in GIARDINA A. (a cura di), Società romana e produzione schiavistica, III. Le merci e gli insediamenti, Bari, pp BENELLI M.V., DE CESARE M., PAOLETTI M., PARRA M.C. 1992, La pluristratificazione insediativa sul monte Barbaro a Segesta (area 3000), in Atti delle I Giornate Internazionali di Studi sull Area Elima (Gibellina settembre1991), Pisa-Gibellina, pp BIVONA L , Brevi note sull instrumentum domesticum di Sicilia, «Kokalos», XXVIII-XXIX, pp BRESC G., BRESC H. 1977, Ségestes médiévales: Calathamet, Caltabarbaro, Calatafimi, «MEFRM», 89, BRESC H. 1994a, L incastellamento in Sicilia, in D ONOFRIO M. (a cura di), I Normanni popolo d Europa. MXXX-MCC, Catalogo della Mostra, Venezia, pp BRESC H. 1994b, Les Normands, constructeurs de ch teaux, in BOUET P., NEVEAUX P. (a cura di), Les Normands en Méditerranée dans le sillage des Tancrède, Caen, pp CAMERATA SCOVAZZO R. 1996, Segesta. La Carta Archeologica, Palermo. CAMERATA SCOVAZZO R., MOLINARI A., PAOLETTI M., PARRA MC., PIN- NA A., SFLIGIOTTI P. 1991, La ricerca archeologica a Segesta, in SCUTO S. (a cura di), L età di Federico II nella Sicilia centromeridionale, Atti delle Giornate di Studio, (Gela dicembre 1990), pp CAMERATA SCOVAZZO R., MOLINARI A., PAOLETTI M., PARRA M.C. PINNA A. 1995, Segesta nell età sveva, in DI STEFANO C.A., CADEI A. (a cura di), Federico II e la Sicilia dalla terra alla corona. Archeologia e architettura, Palermo, pp CARANDINI A., RICCI A., DE VOS M. 1982, Filosofiana. La villa di Piazza Armerina, Palermo. CECI M., PATTERSON H.1992, Note sulla circolazione delle lucerne a Roma nell VIII secolo: i contesti della Crypta Balbi, «Archeologia Medievale», XIX, pp CRACCO RUGGINI L , Sicilia nel III e IV secolo: il volto della non città, «Kokalos», XXVIII-XXIX, pp GABBA E , La Sicilia nel III-IV secolo, «Kokalos», XXVIII-XXIX, pp GARCEA F. 1987, Appunti sulla produzione e circolazione delle lucerne nel Napoletano tra VII e VIII secolo, «Archeologia Medievale», XIV, pp Himera III = AA.VV., Himera III. Prospezione archeologica nel territorio, Roma JOHNS J. 1992, Monreale Survey. L insediamento umano nell alto Belice dall età paleolitica al 1250 d.c., in Atti delle I Giornate Internazionali di Studi sull Area Elima (Gibellina settembre1991), Pisa-Gibellina, pp MAURICI F. 1995, L insediamento medievale in Sicilia: problemi e prospettive di ricerca, «Archeologia Medievale», XXII, pp MOLINARI A. 1995, Le campagne siciliane tra il periodo bizantino e quello arabo, in BOLDRINI E., FRANCOVICH R. (a cura di), Acculturazione e mutamenti. Prospettive nell archeologia medievale del Mediterraneo, Atti del VI Ciclo di Lezioni sulla Ricerca Applicata in Archeologia (Certosa di Pontignano- Montelupo, marzo 1993), Firenze, pp MOLINARI A. c.s., Segesta II. Il castello e la moschea (scavi ), Palermo, Flaccovio ed. MOLINARI A., VALENTE I. 1995, La ceramica medievale proveniente da Casale Nuovo (Mazara del Vallo)(seconda metà del X/XI secolo), in Actes du 5ème Colloque sur la Céramique Médiévale (Rabat novembre 1991), Rabat, pp NENCI G. 1991, Un iscrizione latina cristiana da Segesta, «NAC», XX, pp PESEZ J.M. 1995, Calathamet, in DI STEFANO C.A., CADEI A. (a cura di), Federico II e la Sicilia dalla terra alla corona. Archeologia e architettura, Palermo, pp PESEZ J.M., POISSON J.M. 1984, Le ch teau du Castrum sicilien de Calathamet (XIIe siecle), in COMBA R., SETTIA A. (a cura di), Castelli. Storia ed Archeologia, Torino, pp PINNA A., SFLIGIOTTI P. 1992, L area della chiesa sul Monte Barbaro: primi risultati delle indagini archeologiche, in Atti delle I Giornate Internazionali di Studi sull Area Elima (Gibellina settembre1991), Pisa-Gibellina, pp Segesta 1991 = AA.VV., Segesta. Storia della ricerca, parco e museo archeologico, ricognizioni topografiche e relazione preliminare della campagna di scavo 1989, appendice, «ASNP», s. III, XXI, 3-4, pp UGGERI G. 1969, La Sicilia nella Tabula Peutingeriana, «Vichiana», 6, pp UGGERI G , La viabilità romana in Sicilia con particolare riguardo al III e al IV secolo, «Kokalos», XXVIII-XXIX, pp VERA D. 1994, Dalla villa perfecta alla villa del Palladio. Sulle trasformazioni del sistema agrario in italia fra Principato e Dominato, 1ª parte «Atheneaum» 83,1, pp , 2a parte «Athenaeum», 83, 2, pp WILSON R.J.A. 1993, La Sicilia, in Storia di Roma, 3, II, Torino, pp WILSON R.J.A. 1981, The hinterland of Heraclea Minoa (Sicily), in classical antiquity, in BARKER G.W., HODGES R. (a cura di), Archaeology and Italian Society: Papers in Italian Archaeology, 2, BAR, Oxford, pp WILSON R.J.A. 1990, Sicily under the Roman Empire, Warminster Edizioni all Insegna del Giglio - vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale 7

AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174.

AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174. AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174. M. Giangiulio - M. Lombardo, Ricognizione esplorativa 1983 G.

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014 CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia SUDDIVISIONE DEI MODULI SETTIMANALI: nr. 2 moduli di storia nr. 2 moduli di geografia

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e Pannello 1 I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e nelle vicinanze della strada basolata di età imperiale messa in luce negli anni 60 del secolo

Dettagli

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Il macro ambito coincide a Nord, per tutta la sua lunghezza, con l alto corso del Fiume Chienti dalla sorgente fino alla località Caccamo, in Comune di

Dettagli

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti Introduzione I rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nella Commissione permanente studenti, in collaborazione

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Cinque occasioni da non perdere. Nazionale.

Cinque occasioni da non perdere. Nazionale. Cinque occasioni da non perdere 1 Il Museo 2 I Templi 3 L anfiteatro. Nazionale. Paestum Una città antica. 4 Il Comune di 5 Il Parco Nazionale del Cilento e Valle di Capaccio, una meraviglia ed una scoperta

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Prova pratico-grafica (6 ore) 1 Tema Progetto di Villa Urbana

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

Storia della Catalogazione in Italia. Prof. Francesco Morante

Storia della Catalogazione in Italia. Prof. Francesco Morante Storia della Catalogazione in Italia Prof. Francesco Morante Origini della catalogazione Le prime disposizioni legislative legate alla catalogazione dei beni culturali sorgono per la necessità di limitare

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Marinaccio Il Colombario Costantiniano è situato nel

Dettagli

Lamezia Terme La Fascia Costiera

Lamezia Terme La Fascia Costiera Lamezia Terme La Fascia Costiera STATO DI FATTO Il litorale del Comune di Lamezia include il territorio costiero che si estende, in forma pressoché rettilinea e piana, con andamento Nord Sud per circa

Dettagli

INDAGINE ARCHEOLOGICA IN LOCALITA PODERE FONTE RINALDI PECCIOLI (PI)

INDAGINE ARCHEOLOGICA IN LOCALITA PODERE FONTE RINALDI PECCIOLI (PI) INDAGINE ARCHEOLOGICA IN LOCALITA PODERE FONTE RINALDI PECCIOLI (PI) Nei primi mesi del 2004 la sezione pecciolese del Gruppo Archeologico Tectiana, fino a qual momento presente come realtà locale ma ancora

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009)

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009) SINTESI Premessa L indagine che segue è stata realizzata per la Sezione Immobiliare che comprende anche le Agenzie Immobiliari senesi aderenti a Confindustria

Dettagli

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2007-2013 ALLEGATO D RIDEFINIZIONE ZONE SVANTAGGIATE La zonizzazione delle

Dettagli

STORIA DEL CATASTO DALLE ORIGINI ALL UNITÀ D ITALIA

STORIA DEL CATASTO DALLE ORIGINI ALL UNITÀ D ITALIA PARTE 2 STORIA DEL CATASTO DALLE ORIGINI ALL UNITÀ D ITALIA Il catasto in Egitto, Mesopotamia, Asia Minore, Grecia In Egitto le prime notizie di carattere catastale risalgono alla Seconda Dinastia (prima

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali

Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali 9. Scheda Cavriana 125-137.qxp:00+01-ok+okGM 28-11-2011 0:18 Pagina 125 Parte seconda Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali 9. Scheda Cavriana 125-137.qxp:00+01-ok+okGM

Dettagli

I laureati di cittadinanza estera

I laureati di cittadinanza estera 14. I laureati di cittadinanza estera Tra il 2006 e il 2012 la quota dei laureati di cittadinanza estera è aumentata, passando dal 2,3 al 3,0 per cento. Quasi il 60 per cento dei laureati esteri provengono

Dettagli

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere.

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere. UML e i Casi d USO I casi d uso specificano una sequenza di azioni che producono un risultato visibile agli attori del sistema. Essi nascono per fornire descrizioni delle capacità del sistema. I casi d

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

www.castrichinirestauri.com

www.castrichinirestauri.com La scoperta di questo grande affresco, circa 32 mq., è avvenuta agli inizi degli anni 70 del secolo scorso e si è rivelata particolarmente rilevante per la storia dell arte italiana perché è la prima rappresentazione

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA 5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli COLLANA FINANZAEDIRITTO IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli Grazia Strano, Sergio Rosato, Luca Torri

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istiituto Comprensiivo Don Lorenzo Miillanii Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado anche

Dettagli

4.5 MOTEL AGIP, VICENZA, 1968-1970 anno di progettazione 1968. anno di realizzazione 1969-1970. tipo edificio multipiano

4.5 MOTEL AGIP, VICENZA, 1968-1970 anno di progettazione 1968. anno di realizzazione 1969-1970. tipo edificio multipiano 4.5 MOTEL AGIP, VICENZA, 1968-1970 anno di progettazione 1968 anno di realizzazione 1969-1970 tipo edificio multipiano caratteristiche tecniche Struttura portante in cemento armato con solette in latero-cemento.

Dettagli

I.C. "L.DA VINCI" LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA

I.C. L.DA VINCI LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA GEOGRAFIA Osservare gli spazi circostanti Saper distinguere sopra-sotto, davantidietro etc. svolgendo semplici percorsi sul foglio e attraverso giochi di psicomotricità (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA)

Dettagli

CURRICOLO DI STORIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE / ATTIVITA

CURRICOLO DI STORIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE / ATTIVITA CURRICOLO DI STORIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1. Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,

Dettagli

Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari

Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari COMUNE DI UDINE Dipartimento Affari Generali Unità Organizzativa Studi e Statistica Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari A cura di: Dr. Daniele Paolitti Hanno collaborato: Dr. Rosangela Dominici

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA EDUCAZIONE ALL AREA ANTROPOLOGICA Classe prima STORIA-GEOGRAFIA-STUDI SOCIALI 1)ORIENTARSI E COLLOCARE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO FATTI ED EVENTI 1a) Ordinare

Dettagli

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129 CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129 Indici territoriali di ricorso per Cassazione anno - 2013 SOMMARIO Introduzione 1. Indici di ricorso per

Dettagli

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA

L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA SECONDA EDIZIONE RIVISTA E AMPLIATA Vincenzo Zito L ANTICA PORTA DEL CASTELLO DI ANDRIA Seconda edizione rivista ed ampliata EDIZIONE DELL AUTORE In

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

PIACENZA: CASTELLO IN VENDITA DA RESTAURARE

PIACENZA: CASTELLO IN VENDITA DA RESTAURARE Rif 698 - CASTELLO PIACENTINO Trattativa Riservata PIACENZA: CASTELLO IN VENDITA DA RESTAURARE Piacenza - Piacenza - Emilia-Romagna www.romolini.com/it/698 Superficie: 3150 mq Terreno: 5 ettari Camere:

Dettagli

Storia. Sa strutturare un quadro di civiltà.

Storia. Sa strutturare un quadro di civiltà. DI Organizzazione delle informazioni. 1. Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. 2. Usare cronologie e carte storicogeografiche per rappresentare le conoscenze studiate. 1.1 Individuare la

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA SECONDARIA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE DISCIPLINA AREA ANTROPOLOGICA CLASSI QUINTE LINEE DI COLLEGAMENTO CON IL POF (1)..... PROGETTI.... PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE CLASSE V A-B-C-D DISCIPLINA

Dettagli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO

Dettagli

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Abbiamo visto, in precedenza, che 26 centri PMA effettuano un rimborso attraverso il DRG; di questi 16 hanno fornito informazioni riguardo il valore dell importo,

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

www.archeologiametodologie.com

www.archeologiametodologie.com La stratigrafia archeologica 02. Storia e concetti di base J. P. Droop (1882-1963) 1963) John Percival Droop fu un archeologo classico, ancora oggi celebre per i suoi studi su di un tipo particolare di

Dettagli

L'archeologia. Ed in effetti è la scienza che studia le civiltà e le cultre umane del

L'archeologia. Ed in effetti è la scienza che studia le civiltà e le cultre umane del L'archeologia Archeologia significa discorso (logos) sull'antico (archeos) ed è una parola di derivazione greca. Infatti si suole ritenere che il primo scavo archeologico sia stato quello condotto dagli

Dettagli

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono

Dettagli

LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA...

LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA... LABORATORIO ARCHEOLOGICO DEGLI ALUNNI DI 3 a - 4 a A - 4 a B DELLA Scuola Primaria di Sedegliano Anno Scolastico 2009-2010 LA NOSTRA IPOTESI SEMBRA GIUSTA... Le fotografie sono state scattate nel corso

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Il campanile del Duomo di San Pietro Apostolo in Alessandria. Studi per la conservazione

Dettagli

Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI

Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI Disegno urbano 3 Aggiornamento ottobre 2012 ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI ED AL MERCATO

Dettagli

Ministero dell Università e della Ricerca

Ministero dell Università e della Ricerca DIPLOMA DI SECONDO LIVELLO IN FOTOGRAFIA PREMESSA La fotografia nel Mezzogiorno d Italia si è sempre tradizionalmente caratterizzata come fotografia di ricerca o di informazione. Questo perché quasi assenti

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane

Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane feneal - uil Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane ANTEPRIMA Roma 11 Marzo 2008 Il boom del settore edile (12 aree metropolitane) e l effetto emersione

Dettagli

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA CAPOLUOGO PROVINCIA 9 992 kmq 59 055 59 abitanti per kmq

Dettagli

AMBITO STORICO GEOGRAFICO

AMBITO STORICO GEOGRAFICO AMBITO STORICO GEOGRAFICO USO DEI DOCUMENTI l'alunno è in grado di conoscere elementi significativi del passato del suo ambiente di vita acquisire il concetto di fonte storica; individuare i diversi tipi

Dettagli

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15)

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15) VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15) Taranto fu fondata nel 706 a.c. dai coloni spartani, rendendo schiave le popolazioni indigene locali. Si estendeva dalla penisola del borgo antico fino alle

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

ANNALI DELLA FONDAZIONE PER IL MUSEO CLAUDIO FAINA - PUBBLICAZIONI CATALOGO 2014

ANNALI DELLA FONDAZIONE PER IL MUSEO CLAUDIO FAINA - PUBBLICAZIONI CATALOGO 2014 LA FONDAZIONE PER IL MUSEO CLAUDIO FAINA ORVIETO Un po di storia La collezione Faina si formò nel 1864, ad opera di due esponenti importanti della famiglia: i conti Mauro ed Eugenio. Secondo una tradizione

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Sistemi Informativi Territoriali. Paolo Mogorovich www.di.unipi.it/~mogorov

Sistemi Informativi Territoriali. Paolo Mogorovich www.di.unipi.it/~mogorov Sistemi Informativi Territoriali Paolo Mogorovich www.di.unipi.it/~mogorov Nozioni di Cartografia Esempi di lettura di carte Tratto da La lettura delle carte geografiche di Aldo Sestini Firenze, 1967 1

Dettagli

Unità di apprendimento semplificata

Unità di apprendimento semplificata Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero Testo di Amalia Guzzelloni, IP Bertarelli, Milano La prof.ssa Guzzelloni

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo?

Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 RISOLUZIONE N. 98/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 OGGETTO: Consulenza giuridica Fatturazione delle prestazioni rese dai medici di medicina generale operanti in regime di convenzione con

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E La presente relazione si riferisce al progetto dell intervento pubblico in attuazione Programmi Urbani Complessi - PUC2 Sistemazione

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Fondamenti e didattica della matematica - Geometria

Fondamenti e didattica della matematica - Geometria Fondamenti e didattica della matematica - Geometria 10 novembre 2007 Marina Bertolini (marina.bertolini@mat.unimi.it) Dipartimento di Matematica F.Enriques Università degli Studi di Milano Fondamenti e

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,

Dettagli

BIOBLITZ Italia 2012:

BIOBLITZ Italia 2012: . BIOBLITZ Italia 2012: L Amministrazione Provinciale di Roma e le Università, le Scuole, le Aree Protette, i Bambini, i Ragazzi e le Famiglie INSIEME per l educazione ambientale, per la conoscenza e il

Dettagli

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010 IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010 Il volume di erogazioni per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane (pari a 12.343 milioni di euro) registra, nel terzo trimestre

Dettagli

I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO

I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia

Dettagli

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane

Dettagli

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO CASETTE RURALI Case rurali costruite nel 1936 in epoca fascista interno semplice composto da: bagno-cucina-camera da letto e un salottino (tutto di

Dettagli

GEOGRAFIA URBANA. dott. Pierluigi DE FELICE

GEOGRAFIA URBANA. dott. Pierluigi DE FELICE GEOGRAFIA URBANA dott. Pierluigi DE FELICE Weber, La città «Si può tentare di definire la città in modo assai diverso. Tutte le città hanno in comune questo soltanto: che ciascuna è sempre un insediamento

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

ELABORATI FLORIO elenco correzioni con note e commento

ELABORATI FLORIO elenco correzioni con note e commento ELABORATI FLORIO elenco correzioni con note e commento 1: foto rilievo > la foto 1 con le case viste dal parco poteva essere utilizzata alla fine per inserire o i prospetti o la foto del modello della

Dettagli