Etichettatura del Miele. Vanni Floris etichettatura del miele

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1 Etichettatura del Miele

2 D.lgs maggio 2004 n. 179 produzione e la commercializzazione del miele Per «miele» si intende la sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di piante o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o dalle sostanze secrete da insetti succhiatori che si trovano su parti vive di piante che esse bottinano, trasformano, combinandole con sostanze specifiche proprie, depositano, disidratano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare

3 DECRETO LEGISLATIVO 21 maggio 2004, n.179 Attuazione della direttiva 2001/110/CE concernente la produzione e la commercializzazione del miele Uno dei pochi prodotti alimentari con una specifica regolamentazione riguardo etichettatura e commercializzazione

4 D.lgs maggio 2004 n. 179 produzione e la commercializzazione del miele Indicazioni obbligatorie denominazione peso il nome o la ragione sociale e la sede o del produttore o del confezionatore o di un venditore La sede dello stabilimento di produzione o confezionamento Il lotto Il termine minimo di conservazione Il paese di produzione (raccolta)

5 Varietà secondo l origine Miele di nettare o di fiori Miele di melata

6 Varietà secondo il metodo di produzione o estrazione Miele di favo Miele con pezzi di favo Miele scolato Miele centrifugato Miele torchiato (max 45 ) Miele filtrato

7 Miele industriale a) avere un gusto o un odore anomali; b) avere iniziato un processo di fermentazione, o essere effervescente; c) essere stato surriscaldato.

8 Denominazione di vendita Origine Di nettare o di fiori Di melata Indicazioni Facoltative Origine botanica Origine geografica

9 Denominazione di vendita miele filtrato, del miele in favo, del miele con pezzi di favo o favo tagliato nel miele e del miele per uso industriale; il miele per uso industriale deve riportare, accanto alla denominazione di vendita, la menzione destinato solo alla preparazione di cibi cotti

10 esempi di denominazione Si Miele Miele di cardo Miele di erica della Val d Era Miele dei boschi dell Appennino Toscano No Miele puro di api Miele naturale Miele balsamico

11 Caratteri di stampa alti almeno 4mm per le confezioni da 200 grammi a 1 chilogrammo ESEMPI SI 500 g 500 grammi NO g 500 grammi grammi circa

12 Nome o ragione sociale e sede del produttore o del confezionatore o di un venditore con sede nella UE SI Rossi Piero S.Vincenzo (VR) Prodotto e confezionato da Rossi Piero S.Vincenzo (VR) Confezionato da Rossi Piero Via Nuova 10 S.Vincenzo (VR) Prodotto da Luigi Bianchi e confezionato in Via Nuova 10 S.Vincenzo (VR) Distribuito da Rossi Piero Via Nuova 10 S.Vincenzo (VR) NO Apicoltura Rossi Piero Apicoltura Rossi Mugello (FI) Invasettato da Rossi Piero

13 In etichetta deve comunque essere indicata: la sede dello stabilimento di produzione o confezionamento se non già presente nelle altre indicazioni

14 Il lotto A tutela merceologica e sanitaria, si esprime con Numeri Lettere Numeri + lettere può essere sostituito da una data espressa con giorno/mese/anno

15 Il lotto L 120/93 L 15/3/02 L AA56 L BDF67 SI NO (L) 120/93 L 12@78 la lettera L si può omettere solo se il lotto è ben distinto dalle altre indicazioni in etichetta

16 paese d origine Miele italiano o paese d origine Italia

17 paese d origine 1) «miscela di mieli originari della CE»; 2) «miscela di mieli non originari della CE»; 3) «miscela di mieli originari e non originari della CE»;

18 paese d origine A partire dal 31 dicembre 2007 andrà fatta esplicita indicazione di tutti i paesi di origine in cui i mieli sono stati raccolti

19 ESEMPI Da consumarsi preferibilmente entro la fine del 2004 Da consumarsi preferibilmente entro la fine dell agosto 2004 Da consumarsi preferibilmente entro il 31/08/2004

20 paese d origine Nello stesso campo visivo devono comparire Denominazione Peso netto Termine minimo di conservazione

21 decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7 legge di conversione 2 aprile 2007, n. 40 Art. 4.Data di scadenza dei prodotti alimentari «2-bis. L'indicazione del termine minimo di conservazione o della data di scadenza deve figurare in modo facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile e in un campo visivo di facile individuazione da parte del consumatore». 2. I soggetti tenuti all'apposizione dell'indicazione di cui al comma 1 si adeguano alle prescrizioni del medesimo comma entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

22 il sigillo di garanzia Il contenuto della confezione non deve essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata Il sigillo di garanzia garantisce il consumatore ed il produttore da eventuali manipolazioni Sul sigillo di garanzia si possono riportare i dati dell etichetta

23 indicazioni facoltative Modalità di conservazione Anno di produzione Composizione Rispetto dell ambiente

24 CIRCOLARE 8 marzo 2005, n.1 Applicazione del decreto legislativo 21 maggio 2004, concernente produzione e commercializzazione del miele Si millefiori

25 CIRCOLARE 8 marzo 2005, n.1 Applicazione del decreto legislativo 21 maggio 2004, concernente produzione e commercializzazione del miele No miele di bosco miele di prato miele di montagna

26 CIRCOLARE 12 Luglio 2007, n. 3 Applicazione del decreto legislativo 21 maggio 2004, concernente produzione e commercializzazione del miele SI miele di bosco deve consistere essenzialmente in "miele di melata"

27 MIELE: Che cosa indicare sugli imballaggi

28 MIELE: Che cosa indicare sugli imballaggi confezioni contenenti più unità di prodotto (ad esempio scatole con più i vasetti da 40 grammi) A) denominazione del prodotto (miele) B) numero delle confezioni e loro peso solo se queste informazioni non sono comprensibili chiaramente dall esterno C) il termine minimo di conservazione del prodotto con la durabilità più breve

29 MIELE: Che cosa indicare sugli imballaggi imballaggi di confezioni destinate alla vendita all ingrosso (ad esempio i pallets di vasetti destinati alla grande distribuzione) 1. indicare sui documenti di trasporto o sulle fatture accompagnatorie di vendita: a) denominazione di vendita (es. miele di acacia) b) quantità c) termine minimo di conservazione d) Lotto/i di appartenenza 2. indicare sull imballaggio a) denominazione di vendita (es. miele di acacia) b) quantità (es. 600 confezioni da 500 g) c) nome e sede del venditore

30 MIELE: Che cosa indicare sugli imballaggi confezioni di miele sfuso destinate ad ulteriori lavorazioni (ad es. i fusti da 300 kg o i secchi da 25 kg) le indicazioni possono essere riportate sull'imballaggio o sul recipiente o sulla confezione o su una etichetta appostavi o sui documenti commerciali (fatture o documenti di trasporto) a. denominazione di vendita (es. miele di acacia) b. quantità netta c. nome o ragione sociale e sede del produttore o confezionatore o venditore d. lotto di appartenenza

31 Grazie per l attenzione

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