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1 Buonasera a tutti Vorrei iniziare questo incontro ringraziando tutti voi per essere qui stasera, non è scontato né casuale che voi siate qui, rinunciando al meritato riposo dopo una giornata di lavoro e a una serata passata in famiglia o con gli amici. Tutti noi siamo qui per un motivo ben preciso, vogliamo insieme contribuire a disegnare la Monteveglio del futuro, con il tratto realista di una matita, che l'attuale difficile situazione economica e sociale ci impone e con le nostre idee che vogliono guardare oltre i confini del presente per costruire la società in cui vorremmo vivere.. Questa sera, oltre a presentarmi, vorrei spiegarvi in che modo vorrei costruire questo percorso insieme a voi. Ma prima di tutto lasciatemi spiegare brevemente come un tecnico informatico di 34 anni, con una grande passione sin dall'infanzia per tutte le nuove tecnologie sia finito su di un palco, davanti a tante persone nella veste di candidato sindaco della piccola comunità in cui è cresciuto. Sono nato a bologna nel luglio del 1974 e ho vissuto i primi anni della mia vita a Zola Predosa, ed in particolare i primi mesi con i miei nel piccolo appartamento di mia nonna originaria di Pianoro emigrata dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale, fatemi dire su questo quanto i racconti di chi ha vissuto quel periodo siano preziosi per tenere ancora vivi in tutti noi il ricordo di quei terribili momenti commemorati pochi giorni fa anche dalla Giornata della Memoria. Dopo le scuola elementare mi sono trasferito a Monteveglio dove è cominciata la mia nuova vita che ha trovato da subito nel centro sportivo, ricco di proposte e di attività, un microcosmo dove crescere insieme ad altri giovani di Monteveglio. Ho partecipato al consiglio del gruppo tennis, proprio nei momenti della realizzazione della 1

2 innovativa copertura dell'impianto di gioco in terra rossa finanziata anche da iniziative come un particolare torneo al quale partecipavano rappresentanze di tutta la vallata, in cui si praticava il gioco del tennis con una padella al posto della racchetta e che forse alcuni di voi ricorderanno. La passione per lo sport e per il mondo dell'associazionismo mi vedono successivamente impegnato nella società giovanile di calcio, l'a.c.vallesamoggia, prima forma di iniziativa sportiva di vallata, che grazie alla lungimiranza dei dirigenti e amministratori locali diventa l'attuale e consolidata realtà, il Val.Sa, alla quale ho dato il mio piccolo contributo sia in veste sia di allenatore sia di membro del consiglio. Il servizio civile svolto presso il Comune mi ha portato poi in contatto con la principale associazione del paese, la Proloco, di cui sono stato presidente per 4 anni in cui, grazie al duro lavoro di tutti i volontari, siamo riusciti a costruire diverse iniziative - anche insieme alle altre associazioni del paese - e ottenere tra le altre cose un importante riconoscimento per la nostra festa medievale. Quegli anni mi hanno permesso di conoscere la storia di Monteveglio e dei suoi abitanti direttamente dalle parole di alcuni suoi protagonisti, da chi ha vissuto il passaggio dalla Monteveglio che ammiriamo nelle cartoline storiche a quella che conosciamo ora. Le ore passate ad ascoltare i racconti e gli aneddoti, le passeggiate nei boschi del nostro Parco e nei locali della nostra millenaria abbazia sono parte di me, indelebili nella mia mente. In seguito la mia professione mi ha portato a lavorare nello staff del progetto di sviluppo informatico dei comuni della Valle Samoggia. Abbiamo costruito la rete di comunicazione telematica delle nostre pubbliche amministrazioni realizzando il centro servizi dell'unione dei Comuni, precorrendo i tempi dei virtuosismi delle gestioni associate e generando notevoli risparmi immediatamente investiti per lo sviluppo anche dei territori più svantaggiati. Questo mi ha spinto a confrontarmi con le realtà di tutta la vallata e a conoscere 2

3 ulteriormente il funzionamento della macchina amministrativa degli enti locali che già avevo potuto osservare durante il periodo del mio servizio civile. Il contatto con il mondo del volontariato mi ha poi avvicinato al Parco Berlinguer e alla sua storia, fatta di ideali e sacrifici, lavoro e coesione, fino a decidere, pochi anni fa, di contribuire direttamente all'attività politica locale. Ho seguito il difficile e storico passaggio verso la nascita del Partito Democratico e a gennaio dello scorso anno sono stato eletto segretario del circolo locale, direttamente dall'assemblea di tutti i cittadini fondatori. In questo anno da segretario ho cercato di lavorare allo sviluppo e al radicamento del nuovo partito che in vista delle elezioni amministrative ha infine intrapreso il percorso descritto poco fa dal nostro coordinatore che si è concluso con la raccolta delle firme per la mia candidatura e la ratifica ufficiale a metà dicembre. A questo punto quindi posso tornare alla domanda iniziale e tentare di spiegarvi come sono finito su questo palco ovvero quali sono le motivazioni che mi hanno portato a dare la disponibilità a candidarmi a Sindaco per il nostro comune. Confesso che me lo sono chiesto spesso e ho concluso che la ragione più importante è proprio il percorso che vi ho appena descritto, che mi ha portato a respirare per così tanto tempo l'atmosfera della vita sociale del nostro paese da convincermi che oltre ai risultati finali raggiunti insegnando il calcio ai bambini, organizzando Sagre di Paese o servendo cene al Parco Berlinguer, ad essere importante è l'impegno in sé. Intendo ciò che si riceve in cambio quando si esce dal chiuso dei nostri percorsi di vita individuali e ci si mette in contatto con altre persone, si condividono esperienze ed opinioni e si ricostruiscono quei legami sociali senza i quali ogni comunità è destinata a sfaldarsi e la vita di tutti noi a peggiorare. 3

4 Questa visione delle cose - insieme all'opportunità di aver visto da vicino come funziona la macchina amministrativa e di aver compreso così quanto essa può incidere sulla vita concreta di tutti i giorni, di tutti i cittadini, in tutti gli ambiti - è ciò che mi porta qui stasera. E allora vorrei provare a realizzare, con l'aiuto fondamentale di chi vorrà impegnarsi nell'amministrazione, gli obiettivi che sceglieremo insieme per il futuro di Monteveglio considerando che il Sindaco da solo non può ottenere molto perchè è come il capitano di una squadra composta dagli altri amministratori ma anche da ogni cittadino di Monteveglio. Ed è per questo che dopo avervi esposto le mie motivazioni vi invito a riscoprire le vostre. Per il futuro della nostra comunità è necessario che ogni cittadino dia il suo contributo di idee, di proposte, di critiche, di esperienze di vita vissuta a Monteveglio perché i veri esperti di un territorio sono coloro che lo abitano. C'è bisogno del vostro apporto fin da subito ed infatti siamo qui stasera per iniziare il percorso di costruzione del programma di mandato - quel testo che deve dare le indicazioni alla futura amministrazione rispetto alle azioni da intraprendere sul nostro territorio - spiegandovi in che modo vogliamo coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Inizieremo già dalla prossime settimane con una prima serie di incontri tematici a cui ne seguiranno altri su ulteriori argomenti. Partiremo dal tavolo che affronterà le politiche ambientali e agricole, proseguiremo poi col mondo dello sport e della cultura, i servizi socio assistenziali e scolastici ed i temi dell'innovazione della pubblica amministrazione. Gli incontri saranno ospitati presso la sala riunioni del nostro centro sportivo, le date sono disponibili sin da ora sul nostro sito internet e nei volantini che trovate in sala. Non ci sfugge il fatto che questi sono tempi difficili per tante ragioni, in particolare la pesante crisi economica in corso influisce in modo determinante nella vita di tutti i giorni. Questo può spingere a chiedersi se dovendo affrontare questi grandi problemi valga la pena impegnarsi a livello locale. 4

5 Ma se è vero che per risolvere tali problemi da Monteveglio potremo fare poco, rientra invece pienamente nelle nostre possibilità provare ad attutirne gli effetti. Penso ad esempio ad un programma che sappia dare risposta nell'immediato a chi maggiormente soffrirà gli effetti delle scelte irresponsabili che hanno portato al crollo del sistema economico, inserendo specifiche azioni per il supporto alle famiglie ed ai cittadini che vedranno ridotto il loro reddito a causa della perdita del lavoro o della cassa integrazione ed in generale ad interventi per tutte le fasce deboli della popolazione come i pensionati ed i non autosufficienti, agevolando l'accesso ai servizi socio-assistenziali e scolastici. Sono azioni nuove per un territorio che storicamente ha vissuto in regime di pressoché piena occupazione ma ritengo assolutamente fondamentale in questa fase creare le condizioni per una solidarietà che eviti quella disgregazione della società che molti invece utilizzano come strumento di lotta politica, recuperando invece quei valori di coesione propri della civiltà dei nostri territori. Ma non dovremo solo difendere i servizi attuali, dovremo aprirci a ciò che è la richiesta del mondo odierno per esempio a proposito della rete di protezione degli anziani: si potrebbe discutere, in aggiunta ai ben collaudati servizi sociali esistenti, la creazione di strumenti nuovi come ad esempio un albo delle collaboratrici personali, le badanti per consentire alle famiglie che ne hanno necessità di scegliere tra persone qualificate ed allo stesso tempo valorizzare il lavoro delle operatrici. Un nuovo modo di costruire il programma significa però a mio parere anche un nuovo modo di concepirne i contenuti tali da essere non semplici frasi da campagna elettorale ma obiettivi realistici da ottenere in tempi certi. Per questo azioni come quelle appena descritte dovranno essere - e saranno - inserite negli indirizzi programmatici non prima di una attenta e puntuale verifica di sostenibilità economica: siamo stanchi di vedere nei telegiornali economisti creativi ed irresponsabili, dobbiamo proseguire nella buona prassi della programmazione degli interventi che ha sempre generato nei nostri territori ottimi risultati e ci ha portato ad essere nell'ultimo decennio tra i primi comuni italiani come qualità della vita, considerando l'alto livello dei servizi scolastici, sociali e sportivi, l'attenzione per l'ambiente e il contributo alla 5

6 crescita e diffusione dei valori di solidarietà e di attenzione alle regole. Sul tema delle risorse economiche a disposizione dei comuni non c'è bisogno che vi dica che questi saranno anni difficili, dobbiamo tutti esserne consapevoli, questo però non deve essere un alibi per i futuri amministratori i quali anzi avranno il compito di studiare nuove strategie per superare le difficoltà del presente pianificando un futuro che sfugga certe logiche della società odierna, in molti aspetti incompatibili con la prosecuzione del progresso della qualità della vita. Le ristrettezze economiche non ci dovranno impedire per esempio di proseguire celermente il potenziamento delle nostre strutture scolastiche e sportive per soddisfare le crescenti richieste di servizi rivolti al mondo dell'infanzia e dei giovani. Dovremo proseguire il lavoro avviato in questa legislatura proprio su questi temi ed il nostro impegno in questa fase dovrà essere massimo per raccogliere e sintetizzare le indicazioni che ci perverranno. Queste sono opere fondamentali e bisognerà lavorare per dare tempi certi e tipologie di servizi capaci di accogliere le esigenze delle nuove famiglie coinvolgendo e valorizzando anche le attività di volontariato e di associazionismo locale che in questi ed in molti altri ambiti sono particolarmente attive e svolgono un ruolo di fondamentale importanza per il supporto dell'azione amministrativa. Ma sul concetto di tempo, grandezza fisica spesso sottovalutata, vorrei spendere qualche parola. Ho imparato, avendo a che fare con progettazioni telematiche la cui obsolescenza è rapidissima, che il tempo è una delle variabili più importanti per la riuscita di un qualsiasi progetto, spesso più della quota di risorse a disposizione o dell'innovazione tecnica proposta. Una grande idea realizzata nel doppio del tempo previsto potrebbe non essere più tale e anzi potrebbe rivelarsi un vero disastro. Per questo penso sia necessario introdurre in tutte le azioni previste dal programma una indicazione di massima relativa all'anno della conclusione ipotizzata di ogni progetto, programmando incontri pubblici per illustrare lo stato di avanzamento in modo da valutare l'efficacia delle azioni previste, nell'ambito di un chiaro e preciso richiamo alla trasparenza dell'azione amministrativa. Questo aiuterà l'amministrazione a capire come eventualmente modificare il progetto in 6

7 funzione dell'obiettivo e consentirà a qualunque cittadino, in qualsiasi momento, di rendersi conto se le azioni previste stanno producendo i risultati sperati. Sono convinto che la futura classe dirigente dovrà in ogni momento sentirsi responsabilizzata anche degli obiettivi non raggiunti perché ogni singolo giorno di ritardo di un progetto è un giorno che viene meno alla sua utilità nella vita dei cittadini. In questo senso si potrebbe pensare anche all'introduzione di strumenti come la trasmissione in diretta dei consigli comunali via internet e di altri metodi per agevolare la reperibilità degli atti pubblici. Ritengo infatti che nell'azione amministrativa la comunicazione sia fondamentale e debba essere supportata da un moderno ed efficiente sistema capace di coniugare i tradizionali luoghi di incontro pubblico con gli innovativi strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie. Penso ad un sistema in continuo aggiornamento in modo da consentire al più alto numero di cittadini di partecipare al dibattito democratico. Ci confronteremo poi sui modi per superare la percezione di quel muro di burocrazia che separa cittadini e le amministrazioni, quasi non fossero parte della stessa comunità, introducendo una vera innovazione e riforma della pubblica amministrazione. E allora sarà fondamentale in questo senso proseguire sulla strada dell'unione dei comuni e della gestione associata dei servizi estendendole in modo da ottimizzarne costi ed incrementarne il livello qualitativo considerando progetti anche più innovativi e coraggiosi. Questi temi istituzionali spesso sembrano poco interessanti ai cittadini ma in sintesi l'obiettivo è riformare la macchina dell'amministrazione mantenendo inalterata la qualità dei servizi per le persone e risparmiando risorse anche nell'ottica di ridurre il peso tributario a carico della popolazione. Durante il nostro percorso discuteremo poi di politiche culturali: la conoscenza è uno dei beni più preziosi che possiamo coltivare, sia nei modi tradizionali - valorizzando ciò che già esiste e funziona come ad esempio la nostra biblioteca ma anche andando incontro 7

8 ad esigenze più nuove come quella dell'accesso universale alle nuove tecnologie della comunicazione. Proprio per evitare l'accentuarsi del divario tra chi ha e chi non ha le possibilità economiche di usufruire della conoscenza e delle prospettive aperte dall'universo di internet si potrebbe pensare quindi alla progettazione di una rete civica telematica a libero accesso. In un mondo ormai globalizzato e fortemente interconnesso in cui qualsiasi evento, locale o meno, si riflette direttamente sulla nostra vita e su quella degli altri è di fondamentale importanza avere gli strumenti culturali per affrontare e comprendere questi cambiamenti, reagendo con forza agli attacchi populisti e discriminatori di chi della strategia della disinformazione e della paura ne fa strumento di propaganda politica. Sarà necessario per esempio tenere molto alto il livello di guardia contro i tentativi di delegittimare il nostro ordinamento democratico e costituzionale tentando di operare scandalose revisioni della storia d'italia che ha visto il sacrificio di tanti nostri concittadini in nome della libertà e della resistenza alla schiavitù totalitaria. Non slegato da questo aspetto vediamo anche con molta preoccupazione la volontà di questo governo di mettere mano alla Carta Costituzionale. Noi a Monteveglio siamo sempre stati in prima linea per la difesa del patto fondativo della nostra repubblica sapendo bene tuttavia che questo non vuol dire essere chiusi verso ogni proposta di modifiche funzionali che non ne stravolgano i principi fondamentali, come ci ha insegnato il nostro illustre concittadino Don Dossetti. Dovremo lavorare per costruire quel livello di integrazione necessario in una società forte e coesa ove l'imprescindibile diritto alla sicurezza che deve essere garantito a tutti e in ogni momento - non venga scambiato per il ritorno al Far West e alla giustizia fai da te o al riemergere di fenomeni di razzismo di cui già si colgono i primi segni. E ancora, nell'affrontare le politiche giovanili e dello sport ed in generale parlando di 8

9 volontariato, dovremo discutere iniziative da mettere in campo per mantenere vitale il nostro paese con le sue occasioni di ritrovo, di festa e di socializzazione, valorizzare quelle esistenti e incentivare tutte le nuove idee come ad esempio l'iniziativa degli artisti di strada dello scorso anno. Vogliamo poi che il filo conduttore dell'azione locale siano i nuovi concetti di sostenibilità ambientale, proseguendo quindi le importanti iniziative già intraprese a Monteveglio come la raccolta differenziata dei rifiuti. Un'attenta pianificazione urbanistica dovrà mantenere poi la vocazione del territorio ad essere un polmone verde con oltre il 90% di superficie non urbanizzata: questo grazie alle sagge scelte delle nostre amministrazioni che hanno evitato i consumi indiscriminati di territorio visti altrove e anche grazie alla presenza del Parco Regionale che è una risorsa preziosa da valorizzare. La diffusione dei concetti di risparmi energetico ed ecosostenibilità sia nel tessuto urbano esistente che nelle realizzazioni future dovrà poi essere al centro della nostra azione amministrativa, intervenendo sui regolamenti urbanistici, prevedendo incentivi per le realizzazioni virtuose. Fondamentale in questo senso sarà poi la costruzione di una rete di infrastrutture per una mobilità realmente alternativa a quella attuale. Dovranno ad esempio proseguire le azioni rivolte al potenziamento dei servizi dei mezzi pubblici, da sempre carenti nel nostro territorio, ed incentivare esperienze come il car sharing, oltre alla creazione di nuove piste ciclopedonali per lo spostamento nell'ambito urbano. L'impegno poi per la manutenzione dei nostri spazi pubblici e del nostro territorio in generale dovrà essere prioritario visto che essi sono la casa comune di tutti noi cittadini utilizzando anche forme virtuose come ad esempio l'utilizzo di materiali di risulta dalla pulizia dei nostre aree boschive e verdi come fonti di energia. Queste mie proposte sono solo alcuni degli esempi possibili e devono essere intese come un contributo all'inizio della discussione sul programma che avverrà negli incontri già citati. Tali incontri costituiranno un primo giro di ascolto, che non vuole essere esaustivo ma che 9

10 consentirà di conoscerci e confrontare idee che possano guidarci attraverso la costruzione del progetto per Monteveglio. Saranno occasioni importanti in cui tutti cittadini, associazioni, forze politiche - potranno esporre il proprio punto di vista con l'obiettivo finale di sintetizzare le idee in proposte concrete di azione amministrativa da inserire nel programma di una lista civica ove possano trovare spazio, oltre alle tradizionali forze politiche, anche espressioni della società civile e del mondo dell'associazionismo locale. Auspico infatti che attorno ad un progetto concreto innovativo e democratico come questo vi sia una forte unità di tutte le forze politiche che abbiano espressione locale, realizzando una coalizione sulla base di chiare condivisioni programmatiche, evitando di scivolare sul terreno della mera spartizione di cariche e potere. Per consentire a tutti di partecipare inoltre stiamo lavorando in modo particolarmente intenso per migliorare l'interazione con tutti voi: per questo vi invito a visitare il nostro sito per ricevere aggiornamenti in tempo reale e partecipare alle discussioni. Troverete anche i riferimenti per mettervi in contatto direttamente con me, farmi domande e proporre iniziative sia via mail o sul sito, sia semplicemente telefonandomi per richiedere un incontro di persona. Penso infatti che il dialogo ed il contatto diretto con le persone siano un preciso dovere di chi si candida a ricoprire il ruolo di primo cittadino, come strumento di crescita e di arricchimento dei ragionamenti. Se avrò il vostro sostegno non potrò fare altro che ripartire dai successi conseguiti dalle scorse amministrazioni ovviamente facendomi carico di affrontare discutere e risolvere le criticità ed i problemi, agendo nel solco di una continuità con le azioni del presente ma con l'obiettivo di rielaborarle ove necessario per proiettarle nel futuro. Solo con il contributo di tutti riusciremo a costruire un progetto tanto ambizioso quanto pragmatico, che con coraggio e coesione possiamo davvero realizzare insieme, per creare un'idea condivisa di comunità che possa accompagnarci negli anni a venire. 10 Daniele Ruscigno

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