Modalità di gestione del dolore da parto - metodi non farmacologici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Modalità di gestione del dolore da parto - metodi non farmacologici"

Transcript

1 Modalità di gestione del dolore da parto - metodi non farmacologici Come va gestito il dolore in travaglio di parto?...2 In che cosa consiste l analgesia non farmacologica?...4 Quali sono i metodi di analgesia non farmacologica da proporre alla donna?...6 Quali tecniche di analgesia non farmacologica è meglio non proporre alla donna?...8 Quale influenza può avere l ambiente della sala parto?...14 Quale effetto ha il movimento nella prima e seconda fase del travaglio?...16 Per richiedere chiarimenti sui contenuti di questo corso si può scrivere a fado@saepe.it Quesiti Clinico-Assistenziali anno 3, n.7, luglio 2012 Editore Zadig via Ampére 59, Milano Direttore: Pietro Dri segreteria@zadig.it Redazione: Nicoletta Scarpa tel.: fax: Autore dossier: Serena Paris

2 1. Quali sono gli obiettivi dell analgesia non farmacologica in travaglio di parto? Punti chiave Obiettivi dell analgesia non farmacologica La relazione con l operatore sanitario Fattori che influenzano la percezione del dolore In sintesi L approccio non farmacologico per la gestione del dolore in travaglio è diretto alla prevenzione della sofferenza. La gestione del dolore non farmacologico comprende diverse tecniche che si rivolgono alla sensazione fisica del dolore e cercano di prevenire la sofferenza con un assistenza di tipo psico-emotivo e spirituale. Per ottenere buoni risultati è importante la relazione con l operatore sanitario e il partner. La gestione del dolore del travaglio è l obiettivo più importante dell assistenza intra partum. Ci sono due approcci generali: farmacologico e non farmacologico. L approccio farmacologico è diretto a eliminare la sensazione di dolore fisico del travaglio (vedi Quesiti clinici assistenziali su La gestione del dolore nel travaglio da parto - Metodi farmacologici), mentre l approccio non farmacologico è diretto più in generale alla prevenzione della sofferenza. Essa può essere definita con diversi termini tra cui alcuni di carattere psicologico: una sensazione di minaccia fisica e/o psichica; impotenza e perdita di controllo; distress; insufficiente capacità di far fronte alla situazione di stress; paura della morte per se stessa o per il bambino. 1 Benché dolore e sofferenza spesso si manifestino insieme, una persona potrebbe soffrire senza avere dolore o avere dolore senza soffrire. La gestione del dolore attraverso l approccio non farmacologico include una grande varietà di tecniche che si rivolgono, non solo alla sensazione fisica del dolore, ma cercano anche di prevenire la sofferenza con un assistenza di tipo psico-emotivo e spirituale. In questo approccio il dolore è concepito come una normale componente del travaglio. La donna che desidera ricevere un analgesia non farmacologica deve essere educata e assistita dall educatore prenatale e da personale di sostegno per favorire una scelta informata e usare tecniche di auto rilassamento e metodi analgesici non farmacologici. L operatore sanitario che l assiste l aiuterà rassicurandola, guidandola, incoraggiandola e accettando incondizionatamente la sua modalità di vivere il dolore. Attraverso un ruolo attivo nelle decisioni e ricevendo un sostegno appropriato la donna sarà capace di trascendere il proprio dolore e sperimentare una sensazione di padronanza, controllo e benessere, fattori associati con la sua abilità di reagire al travaglio. 1 Una revisione sistematica di studi rispetto alle aspettative e all esperienza delle donne rispetto al dolore e al sollievo durante il travaglio e al loro coinvolgimento nelle decisioni ha trovato una differenza tra le aspettati - ve e l esperienza vissuta. 2 Le donne non erano adeguatamente preparate alla realtà del dolore del travaglio e non sono state capaci di scegliere un adeguato rimedio analgesico. Per colmare questo divario le donne hanno bisogno di maggiori informazioni prenatali sui rischi e i benefici, sia dei metodi farmacologici sia di quelli non farmacologici di gestione del dolore e sulle opportunità di utilizzo dei metodi non farmacologici di controllo del dolore. L esperienza del dolore in corso di travaglio è soggettiva: risultato della elaborazione di stimoli di diversa in - tensità attraverso le emozioni, le motivazioni, la cognizione, le circostanze sociali e culturali proprie di ogni singola donna. 3 Questa complessità rende difficile predire, da parte della donna e del professionista che la assiste, quale sarà l esperienza del dolore nel corso del travaglio. Una revisione sistematica di studi osservazionali e di intervento ha dimostrato che i fattori modificabili che, empiricamente, sembrano influenzare la percezione del dolore in corso di travaglio di parto sono molteplici e interconnessi: le condizioni ambientali, la paura, l ansia, le strategie messe in campo per superare l esperienza (coping strategies), l autostima della donna. Su tutti, i fattori più importanti sembrano essere il sostegno che la donna riceve dal professionista che l assiste durante il parto e la qualità della relazione fra i due, il gra - do di coinvolgimento della donna nel processo decisionale e le aspettative personali della donna. 4 La linea guida britannica al riguardo raccomanda ai professionisti di analizzare e prendere coscienza di come i valori e i convincimenti personali influenzino la loro attitudine rispetto alle strategie per la gestione del dolore in gravidanza e di assicurare che il loro intervento sia sempre a sostegno delle scelte della donna

3 Sembra che le donne più giovani e quelle con travaglio prolungato ricorrano più spesso all analgesia farmacologica. Uno studio osservazionale infatti ha valutato in 327 donne (157 in Belgio e 170 in Olanda) la correlazione fra accettazione del dolore, sensazione di essere personalmente in grado di controllare il dolore e ricorso alla analgesia, soprattutto epidurale, durante il travaglio. 5 Lo studio consisteva in due interviste, una condotta a 30 settimane di età gestazionale e una 2 settimane dopo il parto. L età media delle donne intervistate era di 31,2 anni, 55,7% erano al primo parto (50% in Belgio e 60,9% in Olanda), un educazione di grado elevato era più comune fra le donne belghe (71,9%) che fra le olandesi (45,9%), l accettazione del dolore (punteggio massimo 5) era simile nei due gruppi di donne (3,72±0,92 in Belgio e 3,75±0,78 in Olanda), il controllo personale sulla gestione del dolore (punteggio massimo 10) era maggiore nelle belghe (7,07±1,39 rispetto a 5,54±1,79). Il ricorso a farmaci per il controllo del dolore era significativamente più frequente nelle donne belghe (47,8%) rispetto alle olandesi (14,5%). Le donne primipare utilizzavano analgesici circa il doppio delle volte delle connazionali pluripare (57,9% rispetto a 30% in Belgio; 31,2% rispetto a 17,3% in Olanda). L analisi multivariata corretta per età, parità, attesa del dolore, educazione, lunghezza del travaglio, accettazione del dolore e sensazione di controllo personale nella gestione del dolore rileva che, nel campione di donne studia - te, la giovane età e il travaglio prolungato si associano a un maggior ricorso all analgesia. L accettazione del dolore si associa in maniera statisticamente significativa a un minor ricorso all analgesia (odds ratio 0,44, limiti di confidenza al 95%, da 0,30, 0,63). L accettazione del dolore e il controllo personale del dolore interagiscono e si associano a un minor ricorso all analgesia (odds ratio 0,61, limiti di confidenza al 95% da 0,48 a 0,78). Inserendo nel modello il paese si osserva che le donne che partoriscono in Olanda hanno una probabilità molto ridotta di ricorrere all analgesia rispetto alla donne che partoriscono in Belgio (odds ratio 0,13, limiti di confidenza al 95% da 0,07 a 0,25). Il principale fattore determinante di ricorso all analgesia nelle donne olandesi è il controllo personale della gestione del dolore, nelle donne belghe è invece l accettazione del dolore. 5 Valutazione del dolore Il dolore del travaglio di parto è un esperienza a carattere soggettivo per intensità e qualità. La sua percezione è influenzata da fattori biologici, psicologici, socioculturali, ambientali e assistenziali. Per valutare l intensità del dolore e l efficacia delle tecniche di analgesia sono utili scale standardizzate che utilizzano rilevazioni verbali (McGill Pain Quantitative Questionnaire MPO), visuali (Visual Analogue Scale VAS) o comportamentali (Present Behavioral Intensity Scale). Le rilevazioni verbali sono complesse e poco adattabili al travaglio, risentono dei processi di elaborazio - ne del dolore in base all esperienza personale, sebbene consentanodi caratterizzarne la qualità. La VAS è una metodica semplice, molto diffusa in campo ostetrico, che valuta l intensità del dolore tramite la visualizzazione di una scala rettilinea di 100 mm che ha come estremi da una parte nessun dolore e dall altra il massimo dolore possibile. Risente del vissuto personale della donna nell individuare il massimo dolore possibile e riduce un esperienza complessa e multidimensionale come il dolore del travaglio a una singola misurazione quantitativa. La Present Behavioral Intensity Scale misura il dolore, valutato da un medico o da un ostetrica, tramite l osservazione di parametri comportamentali (frequenza respiratoria, risposta motoria e agitazione). L intensità del dolore rilevata dal personale assistente di solito è inferiore a quella riferita dalla donna assistita. Bibliografia 1. Lowe NK. The nature of labor pain. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S Lally JE, Murtagh MJ, Macphail S, et al. More in hope than expectation: a systematic review of women s expectations and experience of pain relief in labour. BMC Med 2008;6:7. 3. National Collaborating Centre for Women s and Children s Health. Intrapartum care. Care of healthy women and their babies during childbirth. London RCOG 2007 [Testo integrale]. 4. Hodnett ED. Pain and women s satisfaction with the experience of childbirth: a systematic review. Am J Obstet Gynecol 2002;186: Christiaens W, Verhaeghe M, Bracke P. Pain acceptance and personal control in pain relief in two maternity care models: a cross-national comparison of Belgium and the Netherlands. BMC Health Serv Res 2010;10:

4 2. In che cosa consiste l analgesia non farmacologica? Punti chiave Metodi di analgesia non farmacologica Efficacia e valutazione degli esiti In sintesi Secondo la linea guida britannica tra i rimedi non farmacologici vanno consigliati: il rilassamento, il massaggio e il contatto fisico, il travaglio in acqua e la musica. E preferibile invece evitare di proporre alla donna tecniche come i palloni della nascita, la TENS, l agopuntura, la digitopressione e l ipnosi. Tali tecniche non vanno consigliate in quanto mancano studi sull efficacia, non sembra però che causino effetti negativi. Se una donna li richiede non vanno quindi negati. La linea guida prodotta dalla agenzia britannica National Collaborating Centre for Women s and Children s Health, 1 sulla base di tre revisioni sistematiche e 11 studi controllati pubblicati tra 1992 e 2005, raccomanda di sostenere le donne che scelgono le seguenti tecniche non farmacologiche per il controllo del dolore durante il parto: rilassamento e respirazione; massaggio e contatto fisico; travaglio in acqua; musica scelta dalla donna. La linea guida raccomanda di non fornire invece il blocco con acqua distillata, i palloni della nascita (palloni usati in palestra) e la TENS. L efficacia di tecniche come agopuntura, digitopressione e ipnosi è stata mostrata in studi di piccole dimensioni, per questo tali tecniche non vanno proposte alle donne, tuttavia non va impedito il loro utilizzo alle donne che le volessero. 1 Dopo la pubblicazione della linea guida, 8 revisioni sistematiche su questi argomenti sono state aggiornate o pubblicate per la prima volta. Valutazione degli esiti nei metodi non farmacologici per il controllo del dolore Le tecniche non farmacologiche per la gestione del dolore possono essere combinate o utilizzate sequenzialmente per incrementare la loro efficacia. Comunque i dati riguardanti la sicurezza e l efficacia di questi inter - venti sono limitati da alcuno fattori, tra cui: scarsità di studi controllati; ridotte dimensioni degli studi (arruolamento di un piccolo numero di soggetti); grande variazione nella popolazione e nel disegno di studio; difetti metodologici. 2 Una parte degli studi sull approccio non farmacologico per il dolore del travaglio hanno utilizzato una classi - ficazione soggettiva del dolore o l uso di analgesici come misura degli esiti: tuttavia queste misure possono essere ingannevoli. Per esempio, se una donna classifica il suo dolore come severo potrebbe ritenere comunque di affrontarlo oppure potrebbe ritenere si esserne sopraffatta. La maggior parte delle donne che utilizzano metodi non farmacologici per il controllo del dolore esprimono soddisfazione con l utilizzo di questi metodi e desiderano utilizzarli per le successive gravidanze, nonostante sperimentino il dolore durante il travaglio. Ciò suggerisce che la donna coglie un valore in questi metodi che non è completamente contemplato negli studi che semplicemente determinano una misura del dolore. L utilizzo dell analgesia farmacologica, che rappresenta un fallimento per l approccio non farmacologico, è un esi - to a sua volta che può essere ingannevole poiché può riflettere l assistenza convenzionale offerta in ospedale. Negli ospedali, dove molte donne utilizzano l analgesia epidurale, lo staff potrebbe non essere così preparato all utilizzo di metodi non farmacologici per il controllo e la riduzione del dolore, e le politiche aziendali potrebbero non sostenere queste procedure. Un altro modo per misurare l effetto dei metodi non farmacologici è di registrare quando in un travaglio la donna riceve farmaci, oppure come i metodi non farmacologici possano ritardare l utilizzo dell analgesia farmacologica ed evitare alcuni effetti collaterali dei farmaci

5 Corsi di accompagnamento alla nascita I corsi di accompagnamento alla nascita, siano essi individuali o di gruppo, hanno l obiettivo di informare le gestanti e i loro compagni circa il travaglio e il parto, le comuni pratiche assistenziali, la genitorialità e l accudimento del neonato. I gruppi si occupano anche di affrontare il discorso del dolore e le misure di autoaiuto. L interpretazione degli studi internazionali rispetto agli effetti dell educazione prenatale sul dolore del travaglio e l uso di farmaci in travaglio è limitata da una serie di errori (le donne che fre - quentano questi corsi sono fortemente motivate) e dalla mancanza di controlli appropriati. I dati degli studi controllati sono incompleti: un solo studio ha considerato donne che hanno frequentato un corso di accompagnamento alla nascita di nove ore rispetto a una preparazione non formalizzata. 3 La formazione consisteva in riflessioni, discussioni sul travaglio, il processo della nascita, il personale di supporto, il sollievo del dolore, gli interventi alla nascita, la paura del parto e nella visione di filmati sul parto. Le donne che avevano ricevuto una formazione erano significativamente meno attratte dall utilizzo dell analgesia epidurale per il travaglio (rischio relativo 0,84, limiti di confidenza al 95% da 0,73 a 0,97). La frequenza degli interventi farmacologici e l autovalutazione riportata dalle donne della loro esperienza del parto è stata simile nei due gruppi. Oltre alle tecniche di rilassamento e di respirazione (vedi di seguito) il corso aiuta le donne a: incrementare la gamma di strategie di adattamento (coping), in particolare quelle inerenti l ambito cognitivistico; identificare e capire la propria capacità di adattamento e le proprie preferenze, incluse credenze spesso inutili riguardo al dolore; sviluppare tecniche di adattamento durante il travaglio rispetto a esperienze già vissute o a metodi appresi durante il corso stesso; saper ascoltare la forza della propria autodeterminazione attraverso il lavoro nel gruppo e il sostegno dell ostetrica conduttrice. 4 Bibliografia 1. National Collaborating Centre for Women s and Children s Health. Intrapartum care. Care of healthy women and their babies during childbirth. London RCOG 2007 [Testo integrale]. 2. Smith CA, Collins CT, Cyna AM, et al. Complementary and alternative therapies for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2006;CD Maimburg RD, Vaeth M, Dürr J, et al. Randomised trial of structured antenatal training sessions to improve the birth process. BJOG 2010;117: Escott D, Slade P, Spiby H. Preparation for pain management during childbirth: the psychological aspects of coping strategy development in antenatal education. Clin Psychol Rev 2009; 29:

6 3. Quali sono i metodi di analgesia non farmacologica? Punti chiave Rilassamento e respirazione Massaggio Travaglio in acqua Musica e audioanalgesia Iniezione di acqua sterile Palloni della nascita TENS Agopuntura Digitopressione Ipnosi Applicazione del caldo e del freddo In sintesi Secondo la linea guida inglese del 2006 gli unici rimedi non farmacologici di efficacia dimostrata nel ridurre il dolore da parto sono: il rilassamento e la respirazione, il massaggio, il travaglio in acqua e la musicoterapia. Occorre però precisare che studi successivi hanno mostrato una certa efficacia anche delle iniezioni di acqua e del pallone di nascita. I metodi di analgesia non farmacologica raccomandati dalla linea guida britannica 1 sono il rilassamento, il massaggio, il travaglio in acqua e la musicoterapia. Studi successivi 2-4 alla linea guida hanno mostrato una certa efficacia anche delle iniezioni di acqua e dell'uso del pallone nascita. Non è ancora chiara l'efficacia di tutti i metodi non farmacologici a oggi tuttavia non sono emersi effetti negativi, tutti i metodi quindi se ri - chiesti possono essere praticati. Rilassamento e respirazione Molti gruppi di accompagnamento alla nascita e molti libri sulla nascita illustrano le tecniche di rilassamento insieme a svariati metodi di respirazione atti a promuovere e migliorare il rilassamento o a fornire una sorta di distrazione dal dolore del travaglio. Queste tecniche sono anche utilizzate per aumentare l autocontrollo della donna in travaglio. 5,6 Le modalità dell insegnamento e il tempo dedicato a sperimentare durante i corsi queste tecniche varia molto: si passa da una breve illustrazione e dimostrazione alla ripetizione pratica e all adattamento a ciascun componente del gruppo; secondo le modalità adottate si avrà una maggiore o minore confidenza con queste tecniche e quindi la capacità di sfruttarle durante il travaglio. Tuttavia il rilassamento e la respirazione non sono considerate come uniche variabili negli studi controllati. Un questionario a donne statunitensi che avevano partorito nel 2005 ha rilevato che il 49% ha utilizzato le tecniche di respirazione, e di queste il 77% le ha definite come qualcosa di grande aiuto, mentre il 22% come qualcosa di scarso o di nessun aiuto. 7 Questa conclusione potrebbe riflettere le diverse modalità di approccio e insegnamento ricevuto durante i corsi di accompagnamento alla nascita o potrebbe indicare che tali tecniche non sono efficaci per tutte. Un questionario a donne britanniche ha rilevato che l 88% ha ritenuto queste tecniche qualcosa di buono o molto buono. 8 Non ci sono svantaggi riconosciuti nell utilizzo appropriato delle tecniche di rilassamento e respirazione, a eccezione del fatto che alcune donne hanno grandi aspettative rispetto al controllo del dolore e a volte, durante il travaglio, restano un po deluse. Una metodica appropriata include una respirazione ritmica durante la contrazione e un rilassamento con espirazione durante la pausa. Riuscire a fare ciò senza un iperventilazione permette alla donna di adattare la modalità del respiro all intensità della contrazione. La respirazione ritmica può contribuire a un più facile adattamento della donna al travaglio e quindi al dolore. Unire le tecniche di rilassamento con la respirazione ritmica aiuta a evitare le tensioni e gli effetti dell intensificazione del dolore durante il travaglio. 9 Il gradimento di queste tecniche espresso dalla maggior parte delle intervistate giustifica la loro inclusione nei programmi dei corsi di accompagnamento alla nascita e il loro utilizzo da parte dei professionisti del percorso nascita

7 Tocco e massaggio Toccare una persona può essere un modo per comunicare sensazioni positive quali il prendersi cura, dare rassicurazione e affetto. Il massaggio, cioè l intenzionale e sistematizzata manipolazione delle parti molli del corpo per incrementare salute e guarigione 10 è utilizzato durante il travaglio per aumentare il rilassamento e ridurre il dolore. Non ci sono effetti dannosi del suo utilizzo in travaglio, ma mancano studi di dimensioni adeguate per dimostrarne l efficacia. Le donne generalmente apprezzano questo tipo di intervento che sembra ridurre la sensazione dolorosa e aumentare la sensazione di benessere. Non essendovi effetti indesiderati se la donna lo desidera può essere utile effettuare il massaggio durante il travaglio. Diversi studi controllati sul tocco e sul massaggio hanno dimostrato l utilità del massaggio, ma ciascuno studio ha utilizzato tecniche e approcci diversi. In uno studio che comprendeva 90 donne, il gruppo che riceveva il massaggio aveva ricevuto la tecnica (toc - chi sul corpo) per 5-10 secondi ogni volta che la donna esprimeva disagio e ansia per un periodo di 30 minuti dagli 8 ai 10 cm di dilatazione, mentre il gruppo di controllo riceveva le cure e attenzioni standard. 11 Nel gruppo tocco è emersa una riduzione significativa della pressione arteriosa e delle situazioni di ansia e disa - gio. Un secondo studio ha preso in esame 28 donne che avevano ricevuto sia l assistenza standard sia il massaggio del capo, della schiena, delle mani e dei piedi dal loro partner per 20 minuti ogni ora per 5 ore durante il travaglio. 12 Il massaggio frequente sembrava ridurre il dolore, l ansia e migliorare l umore. Il terzo studio sull efficacia del massaggio (60 donne, massaggio eseguito dal partner dopo iniziale dimostrazione da parte del ricercatore) non ha mostrato alcuna differenza significativa tra i due gruppi nel ridurre il dolore in corso di travaglio. La carenza di informazioni derivate da studi di dimensioni adeguate rende impossibile trarre conclusioni sull efficacia di questo intervento, che può essere comunque offerto, sulla base del desiderio della donna, visto che non è ipotizzabile alcun effetto indesiderato. 13 Travaglio in acqua La donna, generalmente, gradisce la sensazione di benessere associata al bagno caldo, che sembra essere un intervento sicuro. L immersione in acqua calda, profonda abbastanza per coprire l addome materno, avrebbe l obiettivo di aumentare il rilassamento e di ridurre il dolore del travaglio. La donna solitamente rimane nella vasca da pochi minuti a qualche ora, durante il primo stadio del travaglio. L acqua dovrebbe essere lievemente sopra la temperatura corporea, così da mantenere la giusta temperatura corporea che dovrà essere sempre controllata. Il parto in acqua non è associato a un incremento statisticamente significativo di esiti perinatali negativi, anche se da un analisi degli esiti su nati in acqua sono emersi 2 casi di aspirazione d acqua e 5 casi di collasso del cordone ombelicale, uno dei rischi di questa metodica per il parto. 13 La doccia durante il travaglio, altrettanto comunemente usata, non è stata valutata negli esiti degli studi. Ci sono diversi risultati riportati rispetto all efficacia del bagno caldo sulla progressione e sulla necessità degli interventi in travaglio, sulla necessità di raccomandazioni, sui tempi e la durata del bagno. Una revisione Cochrane di studi controllati, che ha valutato la sicurezza e l efficacia dell immersione in acqua durante il primo stadio del travaglio, ha trovato che l uso dell epidurale, della spinale, del blocco paracervicale erano significativamente meno frequenti nelle donne che si immergevano in acqua rispetto al gruppo di controllo (38,1% rispetto a 42,4%, odds ratio 0,82, limiti di confidenza al 95% da 0,70 a 0,98). 14 Non cerano differenze significative negli esiti rispetto all uso della petidina o dell analgesia epidurale, nella durata del travaglio, nel tasso di parti operativi o di problemi neonatali. L immersione in acqua non aumenta il rischio di infezioni materne neonatali, anche nelle donne con le membrane amniocoriali rotte. 15 L immersione prolungata (più di due ore) è associata a un travaglio più lungo e a contrazioni uterine più len - te, per una soppressione della produzione ossitocica. E stato ipotizzato che, durante l immersione profonda in acqua, la pressione idrostatica dell acqua sui tessuti edematosi materni causi un richiamo di liquidi nello spazio intravascolare, portando in tal modo a un incremento del volume ematico. 16 Questo induce un incremento della produzione di fattore natriuretico atriale, che potrebbe ridurre la produzione di vasopressina (l ormone della regolazione dei liquidi), con conseguente riduzione della produzione di ossitocina. Questo fenomeno è stato sostenuto da uno studio sull immersione in acqua durante il travaglio in 11 donne: 17 a 15 e a 45 minuti dall immersione in acqua è stata trovata una riduzione nei livelli di vasopressina e ossitocina (p<0,05) confrontati con i livelli prima dell immersione. Musica e audioanalgesia - 7 -

8 L audioanalgesia consiste nell utilizzo di stimolazioni uditive, quali musica, suoni dolci o riferibili all ambiente, al fine di ridurre la percezione del dolore in travaglio di parto. E utilizzata sovente per ridurre la percezio - ne dolorosa (per esempio durante le sedute del dentist o dopo chirurgia) anche durante il travaglio. Non si conoscono a oggi effetti nocivi o collaterali dell audioanalgesia che sembra essere una buona opportunità per le donne in travaglio, benché non ci siano prove di efficacia nel ridurre l intensità del dolore o la richiesta di ulteriori analgesici. Molti studi sull audioanalgesia durante il travaglio riportano che la tecnica potrebbe aumentare la tolleranza al dolore, rinforzare e/o migliorare l umore o indurre la donna a respirare ritmicamente, soprattutto se a ciò ci si abitua o allena prima dell inizio del travaglio. Gli studi sono stati però condotti su piccoli numeri, con controlli inadeguati e troppe differenze tra il gruppo dei casi e quello dei controlli Non è quindi ancora dimostrata chiaramente l efficacia dell audioanalgesia come tecnica per la riduzione del dolore in travaglio Prima del travaglio, la donna seleziona il tipo di musica (a volte con l aiuto di un musicoterapista) o suono ambientale che potrebbe avere un effetto positivo su di sé. Potrebbe quindi utilizzare la musica per rilassarsi o ancor più entrare in uno stato di pseudo ipnosi così da poter vivere in questa situazione il proprio travaglio di parto. Durante le varie fasi potrà quindi scegliere lei stessa le musiche a seconda del momento personalizzando così l evento nascita. Alcune donne preferiscono usare le cuffie per l ascolto della musica: ciò al fine di ridurre le distrazioni e di poter controllare il volume nelle varie fasi del travaglio. Iniezioni di acqua sterile Si stima che il dolore lombare sia presente dal 15 al 74% di tutti i travagli. 22 La possibile eziologia include le posizioni fetali occipitoposteriori, il persistente asinclitismo o altre malposizioni, le caratteristiche lombopelviche della donna e il riflesso del dolore dato dall utero. Parte del dolore lombare durante il travaglio po - trebbe essere un dolore viscerale (uterino) riflesso che è spesso riferito al fondoschiena. 23 Il dolore lombare può comparire con le contrazioni o può essere costante. Le iniezioni di acqua sterile intradermica (chiamate anche water blocks ) sono usate durante il travaglio principalmente per ridurre il dolore lombare e, occasionalmente, per alleviare il dolore addominale. 24 Mentre il meccanismo d azione è sconosciuto, si ipotizza che la stimolazione delle fibre A-Delta sovrasti l input del dolore viscerale delle fibre C, in modo da non essere più percepibile; questa ipotesi è basata sulla teoria del gate control del dolore. In alternativa il rilascio locale di endorfine potrebbe essere responsabile dell effetto analgesico. La tecnica prevede 4 iniezioni intradermiche o sottocutanee di 0,05/0,1 ml di acqua sterile, così da formare 4 piccoli rigonfiamenti o pomfi (simile al test cutaneo della tubercolina). Le sedi di iniezione sono per lo più localizzate al di sopra delle due spine iliache superiori, 3 cm al di sotto o 1 cm medialmente a esse. In alternati - va, alcuni clinici preferiscono chiedere alle donne la sede del maggior dolore e bruciore e, all interno di questa area, praticano le 4 iniezioni. L esatta collocazione dei punti di iniezione non sembra essere una variabile importante per il successo della tecnica analgesica. 25,26 Il blocco con acqua sterile può essere ripetuto a piacere. Queste iniezioni intradermiche sono spesso dolorose per i primi 2 minuti circa. Per compensare il disagio della somministrazione, qualcuno pratica l iniezione durante la contrazione. La donna deve essere informata della sensazione di bruciore che avvertirà durante l iniezione. Diversi studi recenti suggerirebbero che il dolore può essere ridotto utilizzando la sede sottocutanea anziché quella intradermica mantenendo lo stesso risultato sulla riduzione della sensazione dolorifica Diversi studi controllati hanno confrontato gli effetti dell iniezione di acqua sterile per via intradermica o sottocutanea con il placebo 22,23,27-30 o in alternativa con altri metodi non farmacologici (TENS; movimento, massaggi, bagni caldi, agopuntura) per il trattamento del dolore della zona lombare durante il travaglio. Otto di questi studi sono entrati a far parte di una revisione sistematica con metanalisi dalla quale emerge che rispetto al gruppo di controllo, il blocco con acqua sterile riduceva significativamente il punteggio del dolore lombare nelle donne in travaglio, 32 specie nei casi di dolore severo. 33,34 Il sollievo iniziava lentamente e si prolungava fino a 3 ore. E emersa anche una significativa riduzione del tasso di taglio cesareo nelle donne che avevano utilizzato questa tecnica (rischio relativo 0,51, limiti di confidenza al 95% da 0,30 a 0,87; 4,6% rispetto a 9 9%). 11 Non sono invece emerse differenze statisticamente significative nel desiderio di avere un ulteriore trattamento o l uso di analgesia regionale o anestesia successiva all intervento. Benché il blocco con acqua sterile riduca la percezione del dolore severo lombare nelle donne che travagliano, un indagine condotta da ostetriche statunitensi ha concluso che solo un terzo delle intervistate ha utilizzato - 8 -

9 questa tecnica durante il travaglio. 24,25 Le motivazioni per un così scarso utilizzo includono la mancanza di professionisti esperti in questa tecnica, il disagio riferito dalla donna e la facile disponibilità di metodi farmacologici per la riduzione del dolore del travaglio. Inoltre la ricerca deve concentrarsi ancora sugli effetti di iniezioni ripetute, sul modo per ridurre il disagio dato dall iniezione stessa senza perderne il risultato, la mo - dalità di azione, gli effetti rispetto a dosaggi diversi, la localizzazione e il numero delle sedi di iniezione. Pallone della nascita Il pallone della nascita per la gestione del dolore e del movimento in travaglio è un grosso pallone gonfiato che è stato adottato all interno di molte sale parto, per aiutare il rilassamento e il movimento La donna può sedersi sopra o appoggiarsi, godendo di un soffice sostegno. La palla può anche dare la possibilità di sperimentare svariate posizioni e assumerne di confortevoli insieme a particolari movimenti, quali il molleggiamento e il basculamento del bacino: tutto ciò scatena una sorta di forza opposta durante la contrazione. Tanti ospedali adottano il pallone della nascita nelle loro sale parto e le ostetriche incoraggiano le donne in travaglio al suo utilizzo per un maggior comfort. Uno studio controllato ha confrontato la sensazione dolorosa (misurata attraverso diverse scale) e l efficacia (misurata con la Childbirth Self-Efficacy Inventory) in 48 donne in travaglio che avevano utilizzato il pallone della nascita, per il comfort e il movimento, con 39 donne che avevano ricevuto l assistenza standard. Lo studio ha trovato che coloro che avevano utilizzato il pallone della nascita avevano sperimentato una sensazione statisticamente significativa di auto-aiuto durante il parto e rispetto al dolore nella fase attiva del travaglio. 47 Le donne appartenenti al gruppo sperimentale hanno avuto modo di provare il pallone della nascita durante il corso di accompagnamento alla nascita. Durante il travaglio esse hanno trascorso molto tempo in posizione verticale, hanno avuto un primo stadio del travaglio più corto e una maggiore soddisfazione, anche grazie alla partecipazione attiva del partner rispetto alle donne appartenenti al gruppo del controllo, che hanno avuto l assistenza standard. Un secondo studio controllato ha valutato 60 nullipare con l utilizzo o meno del pallone della nascita 48 durante il travaglio. Il gruppo del pallone della nascita non ha avuto istruzioni anticipate rispetto al suo utilizzo. Le donne sono state invitate a sedersi su di esso per 30 minuti, molleggiarsi e basculare il bacino per circa 30 minuti. Il gruppo di controllo aveva ricevuto l assistenza standard, che consisteva nelle posizioni sdraiate o sul fianco a letto. Il dolore è stato misurato con una scala analogica visiva. La valutazione del dolore nel gruppo del pallone della nascita era significativamente più bassa a 30, 60 e 90 minuti. Non ci sono state differenze rispetto alla durata delle contrazioni e della fase attiva del travaglio. TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation) La stimolazione nervosa transcutanea (TENS) consiste nella trasmissione di un impulso nervoso a basso voltaggio elettrico da un piccolo generatore di corrente portatile attraverso la cute mediante l applicazione di elettrodi di superficie. L apparecchio TENS è stato studiato per un autogestione della donna durante il travaglio ed è reperibile, senza ricetta medica, a noleggio presso le parafarmacie. Per l effetto analgesico, un paio di elettrodi sono normalmente applicati nella zona della colonna vertebrale a livello paravertebrale T10 L1 e un altro paio tra S2 e S4. La donna può controllare l intensità dell impulso elettrico attraverso la modulazione del generatore portatile e variare il ritmo pulsante secondo l intensità del dolore. La TENS provoca una sensazione di pizzicore e ronzio cutaneo che può ridurre la consapevolezza del dolore. Non esistono forti prove sulla riduzione del dolore con l utilizzo della TENS in travaglio. Una revisione sistematica di studi sulla TENS per la gestione del dolore in travaglio (19 studi controllati, su donne) ha incluso 15 studi dove la TENS era applicata sulla schiena, 2 studi con l applicazione sui punti dell agopuntura e 2 studi con l applicazione sul capo. 49 In tutti gli studi non sono emerse differenze significative tra i gruppi TENS e i controlli rispetto al punteggio sul dolore sebbene le donne appartenenti al gruppo TENS sui punti dell agopuntura riferissero un dolore meno intenso (rischio relativo 0,41, limiti di confidenza al 95% da 0,32 a 0,55). Non sono emersi benefici sull utilizzo della TENS in aggiunta all analgesia epidurale e nessuna prova consistente che la TENS abbia o meno effetti sugli interventi in travaglio e sugli esiti. Non sono comunque stati riportati eventi avversi. La maggior parte delle donne che ha utilizzato la TENS è stata però soddisfatta e dichiara di volerla riutilizzare anche nei parti successivi. Questa soddisfazione potrebbe essere riferita ad altri aspetti della TENS: essa permette di aver un maggior autocontrollo, di camminare, non ha effetti sulla coscienza e offre un alternativa a chi sceglie di non utilizzare i farmaci

10 I professionisti che hanno avuto la possibilità di sperimentare la TENS in travaglio affermano che il suo utilizzo potrebbe avere migliori risultati se iniziato precocemente in travaglio. La TENS potrebbe essere più efficace per il dolore alla schiena che per il dolore in genere in travaglio, ma solo pochi studi osservazionali hanno confermato tale ipotesi. 50,51 L impiego della TENS nel controllo del dolore in travaglio può essere quindi utile, ma non ci sono in letteratura dati sufficienti per stabilirne l efficacia analgesica. Anche se raramente, ci possono essere delle interferenze tra l uso dell apparecchiatura della TENS e il monitoraggio cardiotocografico in continuo; in tal caso devono essere utilizzati a intermittenza. Agopuntura Per il dolore del travaglio, i punti cui applicare l agopuntura dipendono dal grado e dalla localizzazione del dolore, lo stadio del travaglio, lo stato di affaticamento materno, la tensione, l ansia e da altri svariati fattori. 52 Gli studi non hanno mostrato rischi associati all agopuntura in travaglio, se praticata da professionisti esperti con materiale sterile monouso. Mentre le donne sembrano essere soddisfatte dopo il ricorso all agopuntura, le revisioni sistematiche sull agopuntura per la gestione del dolore in travaglio non raggiungono conclusioni univoche rispetto ai benefici In generale gli studi presi in esame non sono di buona qualità metodologica. Una revisione sistematica di 10 studi controllati, che includeva donne, ha rilevato che l agopuntura standard non è più efficace di un trattamento di agopuntura simulato (sham) dopo una o due ore. 54 Confrontata con il non intervento l agopuntura riduceva di poco il dolore (solo per l 11%) per i primi 30 minuti. Rispetto alle donne trattate con analgesia convenzionale quelle trattate con agopuntura richiedevano comunque meno meperidina o altri metodi analgesici (rischio relativo 0,75, limiti di confidenza al 95% da 0,66 a 0,85). Un altra revisione sistematica di 9 studi controllati per un totale di donne ha concluso invece che l agopuntura può aiutare a ridurre il dolore del travaglio. 54 Quando confrontata con il placebo o con il non intervento, l agopuntura si associava a un incremento della soddisfazione con una riduzione del dolore (rischio relativo 2,38, limiti di confidenza al 95% da 1,78 a 3,19; dati però riferiti a un solo studio su 150 donne) e una riduzione dell uso di analgesia farmacologica (rischio relativo 0,72, limiti di confidenza al 95% da 0,58 a 0,88; dati però riferiti a un solo studio su 136 donne). Confrontata con l assistenza standard, l agopuntura riduceva l uso dell analgesia farmacologica (rischio relativo 0,68, limiti di confidenza al 95% da 0,56 a 0,83; 3 studi su 704 donne) e il parto distocico (rischio relativo 0,68, limiti di confidenza al 95% da 0,46 a 0,98; 3 studi su 704 donne). In ogni caso l eterogeneità degli studi non consentiva di condurre una metanalisi e di avere indicazioni certe dai dati. Successivamente, uno studio controllato sull agopuntura durante il travaglio indotto in 105 primigravide ha utilizzato 2 metodi: uno studio in doppio cieco sull agopuntura manuale, elettrica e minimale e uno studio in singolo cieco che ha confrontato l agopuntura con un gruppo di controllo senza trattamento. 56 Non sono emerse differenze sull utilizzo dell analgesia epidurale tra i diversi gruppi, nessuna differenza sulla durata del travaglio, la modalità del parto, le condizioni neonatali e l emorragia nel post partum. In conclusione quindi l agopuntura in travaglio potrebbe essere utile, ma la sua efficacia necessita tuttavia di ulteriori validazioni. Digitopressione La digitopressione o Shiatsu consiste in una lieve pressione con le dita o piccole palline sui punti dell agopuntura. I dati raccolti rispetto agli effetti benefici sono limitati. Una revisione di 13 studi ha confrontato l'agopuntura e la digitopressione rispetto al placebo. Quattro di questi studi erano centrati sulla digitopressione e hanno mostrato una riduzione del dolore e una maggiore gratificazione della donna nel controllo del dolore. Tuttavia i ricercatori segnalano la necessità di studi ulteriori prima di raccomandarne la pratica di routine. 57 Un punto di digitopressione molto comune è Milza 6 su ciascuna tibia. Questo punto è situato quattro dita sopra il malleolo mediale, e la pressione viene applicata diagonalmente, davanti, sulla tibia. Questo punto sarebbe più sensibile rispetto all area circostante. Un altro punto comune è Grande Intestino 4 localizzato sul retro della mano, all intersezione del metacarpo dove pollice e dell indice si incontrano. La pressione è praticata alla base del dito indice

11 Tre studi controllati sulla digitopressione del punto Milza 6 hanno mostrato benefici sulla riduzione del dolore e due studi hanno trovato anche una riduzione dei tempi del travaglio. Si tratta comunque di studi di piccola dimensione e non adeguati per poter dimostrare l efficacia del trattamento. 58,60 Ipnosi L ipnosi utilizzata durante il travaglio è spesso un autoipnosi : l ipnoterapista educa la donna ad autoindursi l ipnosi durante il travaglio. A volte il partner è preparato per entrare egli stesso nello stato di ipnosi della compagna. 61 Le tecniche di ipnosi utilizzate durante il travaglio per il sollievo del dolore possono definirsi come una sorta di analgesia dolce e ovattata : la donna immagina che le proprie mani siano morbide, come intorpidite ma soffici, così da poter toccare e ammorbidire tutti i posti dove sente il dolore al fine di ridurne un po l intensi - tà; si ottiene una sorta di distorsione del tempo : la donna diventa incapace di percepire la durata della con - trazione come dolorosa e il tempo della contrazione le sembra essere più corto di quello che è veramente; da ultimo si produce una sorta di trasformazione immaginaria : il dolore è immaginato come benigno e accet - tabile e le contrazioni sono percepite come un impeto di energia che provoca solo una lieve sensazione di pressione. 62 L ipnosi potrebbe essere usata per il dolore del travaglio e per aumentare la soddisfazione della donna al parto. 13 Sono però necessari ulteriori studi più approfonditi per stabilire la validità della tecnica. Una revisione sistematica di terapie convenzionali e complementari per la gestione del dolore del travaglio ha rilevato che l utilizzo dell ipnosi è associato a una riduzione significativa della richiesta di analgesia farmacologica (rischio relativo 0,53, limiti di confidenza al 95% da 0,36 a 0,79, 5 studi su 729 donne). 13 Uno studio ha riportato anche una riduzione significativa dell utilizzo dell anestesia epidurale. Non sono emerse invece differenze negli esiti ostetrico-neonatali fra il gruppo trattato con l ipnosi e il gruppo di controllo. Un altra revisione sull efficacia dell ipnosi per ridurre il dolore nel travaglio ha preso in esame 13 studi molto eterogenei tra loro; l ipnosi è stata confrontata con altre situazioni controllate: il counselling, il corso di accompagnamento alla nascita, l assistenza medicalizzata standard. 63,64 L ipnosi sembrava superiore nella riduzione del dolore, nei tempi del travaglio e nel migliorare l indice di Apgar. Gli studi avevano però come limite la difficoltà nella randomizzazione, in quanto la la preparazione per l ipnosi richiede una forte compliance e motivazione della donna oltre a lunghi esercizi di preparazione. 64,65 Le donne che vogliono utilizzare l ipnosi, inoltre, non accettano volentieri la possibilità di essere escluse con la randomizzazione ed entrare così nel gruppo di controllo. L ipnosi è controindicata nelle persone con una pregressa storia di psicosi. 61 Qualsiasi fobia o situazione potenzialmente stressante deve essere accertata ed esclusa quando si pensa di lavorare con suggestioni immaginarie durante un rilassamento. 61 Non ci sono rischi apparenti sull utilizzo dell ipnosi per il parto se non per il fatto che richiede una lunga preparazione prenatale con un terapista dell ipnosi che prevede quindi anche un costo significativo. Applicazione di caldo e freddo L applicazione superficiale di caldo e/o freddo, in diversi modi e forme, è molto utilizzata per le donne in travaglio. E di facile utilizzo, economica, non richiede particolare preparazione e ha pochi effetti collaterali quando utilizzata correttamente; comunque anche in questo caso i dati riguardo all efficacia sono insufficienti. Le applicazioni calde sono comunemente utilizzate sulla schiena, il basso ventre, l inguine e/o il perineo. Le forme di queste applicazioni possono essere la boule dell acqua calda, sacchetti di semi di riso caldi, compresse calde, tamponi elettrici caldi o la coperta termica. Nessuno studio ha valutato la temperatura ottimale o la durata delle applicazioni calde. Ovviamente si deve porre attenzione a non provocare ustioni di alcun genere. Oltre a essere utilizzate per ridurre il dolore in travaglio, le applicazioni calde vengono utilizzate per ridurre il brivido o il tremore, le tensioni, gli spasmi muscolari e aumentare la distensibilità dei tessuti connettivi. La donna, che solitamente sente freddo, necessita, prima dell applicazione del freddo, di essere scaldata. Il freddo o la crioterapia è utilizzata sulla schiena, sul torace e/o sul viso durante il travaglio. Le forme delle applicazioni di freddo comprendono un guanto di lattice riempito di cubetti di ghiaccio, pacchetti di garza freschi, sacchetti di plastica cilindrici ripieni di ghiaccio, o sorseggiare acqua con ghiaccio. Le compresse ghiacciate, disponibili spesso in ospedale, solitamente non sono sufficientemente fredde da essere efficaci sul dolore in travaglio. I sacchetti cilindrici ghiacciati procurano un certo beneficio grazie all effetto provocato dalla

12 pressione durante il rullamento sulla schiena. Oltre che per ridurre il dolore, le applicazioni di freddo possono essere utilizzate per ridurre lo spasmo muscolare, gli stati infiammatori e l edema. Le scelte personali delle donne sono fattori chiave per l utilizzo del caldo o del freddo. Con entrambe le mo - dalità è comunque prudente posizionare uno o due strati di panno tra la cute e le applicazioni calde o fredde per proteggere dai possibili danni alla pelle (ustioni, eccetera). C è un solo studio controllato sull utilizzo del caldo durante il travaglio: in questo studio, 717 donne nel secondo stadio del travaglio sono state assegnate in modo randomizzato a ricevere impacchi caldi (da 45 a 59 gradi Celsius) o nessun trattamento, sul perineo. 65 Le donne che avevano ricevuto l impacco caldo riferivano meno dolore durante il parto e il post partum. La riduzione del dolore nel post partum potrebbe essere riferita alla minore incidenza di lacerazioni di 3 e 4 grado nonostante non ci fosse una significativa riduzione della necessità di sutura perineale. L assenza del gruppo di controllo limita la possibilità di trarre conclusioni circa l efficacia del calore rispetto al semplice tocco. Aromaterapia L aromaterapia è la scienza che utilizza una grande concentrazione di olii essenziali o di essenze distillate estratte da piante per le loro proprietà terapeutiche. 66,67 L utilizzo dell aromaterapia in travaglio è in aumento, benché alcuni esperti dicano che finché non ci saranno ulteriori studi, sarebbe prudente per le ostetriche farne un uso cauto, al più basso dosaggio possibile e in un numero ridotto di occasioni. 66 I dati disponibili sono limitati. Uno studio prospettico non controllato sull utilizzo e l efficacia dell aromaterapia 68 è stato condotto su donne che hanno usato l aromaterapia in travaglio sotto la supervisione di professioniste ostetriche esperte in aromaterapia (lavanda, rosa e incenso francese) con diversi obiettivi: ridurre la paura, l ansia e il dolore; ridurre il vomito e la nausea; aumentare il senso di benessere e migliorare l attività contrattile uterina. Circa la metà delle donne avrebbe avuto qualche beneficio, l 1% effetti collaterali quali nausea e cefalea. Un ulteriore metanalisi di due studi controllati (535 donne) sull utilizzo dell aromaterapia nella gestione del dolore del travaglio di parto non ha trovato differenze, rispetto all intensità del dolore e all utilizzo di rimedi farmacologici, nei due gruppi. 69 Il campione di studio era troppo piccolo per dimostrare una significatività statistica delle minime differenze negli esiti osservate. Il gruppo di controllo era molto diverso: in uno studio i controlli avevano ricevuto l assistenza standard (rispetto a uno di cinque olii essenziali nel gruppo di studio); in un altro studio, i controlli ricevevano un olio essenziale di foglia di limone (rispetto all olio di ginger nel gruppo di studio). Biofeedback Il biofeedback è una tecnica terapeutica nella quale il soggetto riceve un educazione per ottenere un controllo delle risposte fisiologiche con l aiuto di strumenti elettronici. Ciò consente una regolazione consapevole dei processi psicologici e fisici quali il dolore, che non è solitamente controllabile a livello cosciente. Il suo utilizzo in travaglio resta al momento improprio. Una revisione sistematica del biofeedback per la gestione del dolore in travaglio ha incluso quattro studi (186 donne). 70 Non sono emerse differenze tra i gruppi biofeedback e i gruppi di controllo rispetto all utilizzo di rimedi farmacologici o alle modalità del parto. Benché il biofeed - back elettromiografico sembri avere alcuni effetti positivi nel travaglio iniziale, è poi necessario l utilizzo di rimedi farmacologici all avanzare del travaglio. La qualità degli studi è comunque molto scarsa, per cui occorrono nuovi studi metodologicamente adeguati. Bibliografia 1. National Collaborating Centre for Women s and Children s Health. Intrapartum care. Care of healthy women and their babies during childbirth. London RCOG 2007 [Testo integrale]. 2. Hutton EK, Kasperink M, Rutten M, et al. Sterile water injection for labour pain: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. BJOG 2009;116: Hodnett ED, Downe S, Walsh D, et al. Alternative versus conventional institutional settings for birth. Cochrane Database Syst Rev 2010;CD Hodnett ED, Gates S, Hofmeyr GJ, Sakala C, et al. Continuous support for women during childbirth. Cochrane Database Syst Rev. 2011;CD Humenick, S, Shrock, P, Libresco, M. Relaxation. In: Childbirth Education: Practice, Research and Theory, 2nd Ed, F Nichols and S Humenick (Eds), WB Saunders Company, Philadelphia Nichols, F. Paced breathing techniques. In: Childbirth Education: Practice, Research and Theory, 2nd Ed, F Nichols and S Humenick (Eds), WB Saunders Company, Philadelphia DeClercq, ER, Sakala, C, Corry, MP, et al. Listening to Mothers II: Report of the Second National Survey of Wo - men s Childbearing Experiences. Childbirth Comnection New York

13 8. Wraight, A. Coping with pain. In: Pain and its Relief in Childbirth, Chamberlain, G, Wraight, A, Steer, P (Eds). Churchill Livingstone, London Simkin P, Whalley J, Keppler A, et al. Pregnancy, Childbirth and the Newborn: The Complete Guide, 4th ed, Meado - wbrook Press, Minnetonka, MN Tappan, F, Benjamin, P. Tappan s Book of Healing Massage Techniques: Classic, Holistic, and Emerging Methods, 3rd Ed, Appleton & Lange: Stamford, Connecticut Sommer, P. Obstetrical patients anxiety during transition of labor and the nursing intervention of touch [doctoral dissertation]. Texas Women s University, Dallas Field T, Hernandez Reif M, Taylor S, et al. Labor pain is reduced by massage terapy. J Psychosom Obstet Gynaecol 1997; 18: Smith CA, Collins CT, Cyna AM, et al. Complementary and alternative therapies for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2006;CD Gilbert RE, Tookey PA. Perinatal mortality and morbidity among babies delivered in water: surveillance study and postal survey. BMJ 1999; 319: Cluett ER, Burns E. Immersion in water in labour and birth. Cochrane Database Syst Rev 2009;CD Simkin PP, O hara M. Nonpharmacologic relief of pain during labor: systematic reviews of five methods. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S Odent M. Can water immersion stop labor? J Nurse Midwifery 1997;42: Benfield RD, Hortobágyi T, Tanner CJ, et al. The effects of hydrotherapy on anxiety, pain, neuroendocrine responses, and contraction dynamics during labor. Biol Res Nurs 2010;12: Simkin, P. Psychologic and other nonpharmacologic techniques. In: Principles and Practice of Obstetric Analgesia and Anesthesia, 2nd Ed, Bonica, J, McDonald, J (Eds), Williams & Wilkins, Baltimore DiFranco, J. Relaxation: music. In: Childbirth Education: Practice, Research and Theory, 2nd Ed, F Nichols and S Humenick (Eds), WB Saunders Company, Philadelphia Phumdoung S, Good M. Music reduces sensation and distress of labor pain. Pain Manag Nurs 2003; 4: Geden EA, Lower M, Beattie S, Beck N. Effects of music and imagery on physiologic and self-report of analogued labor pain. Nurs Res 1989; 38: Labrecque M, Nouwen A, Bergeron M, et al. A randomized controlled trial of nonpharmacologic approaches for relief of low back pain during labor. J Fam Pract 1999;48: Martensson L, Wallin G. Labour pain treated with cutaneous injections of sterile water: a randomised controlled tri - al. Br J Obstet Gynaecol 1999;106: Simkin PP, O hara M. Nonpharmacologic relief of pain during labor: systematic reviews of five methods. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S Reynolds JL. Practice tips. Intracutaneous sterile water injections for low back pain during labour. Can Fam Physician 1998;44: Martensson L, Nyberg K, Wallin G. Subcutaneous versus intracutaneous injections of sterile water for labour anal - gesia: a comparison of perceived pain during administration. BJOG 2000;107: Bahasadri S, Ahmadi-Abhari S, Dehghani-Nik M, et al. Subcutaneous sterile water injection for labour pain: a randomised controlled trial. Aust N Z J Obstet Gynaecol 2006;46: Ader L, Hansson B, Wallin G. Parturition pain treated by intracutaneous injections of sterile water. Pain 1990;41: Wiruchpongsanon P. Relief of low back labor pain by using intracutaneous injections of sterile water: a randomized clinical trial. J Med Assoc Thai 2006;89: Trolle B, Møller M, Kronborg H, et al. The effect of sterile water blocks on low back labor pain. Am J Obstet Gynecol 1991; 164: Mårtensson L, Stener-Victorin E, Wallin G. Acupuncture versus subcutaneous injections of sterile water as treat - ment for labour pain. Acta Obstet Gynecol Scand 2008;87: Hutton EK, Kasperink M, Rutten M, et al. Sterile water injection for labour pain: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. BJOG 2009;116: Mårtensson L, Wallin G. Sterile water injections as treatment for low-back pain during labour: a review. Aust N Z J Obstet Gynaecol 2008; 48: Perez P. Birth Balls: use of physical therapy balls in maternity care. Cutting Edge Press Johnson VT Hodnett ED, Downe S, Walsh D, et al. Alternative versus conventional institutional settings for birth. Cochrane Database Syst Rev 2010;CD Hodnett ED, Gates S, Hofmeyr GJ, Sakala C, et al. Continuous support for women during childbirth. Cochrane Database Syst Rev. 2011;CD Hodnett ED, Lowe NK, Hannah ME, et al. Effectiveness of Nurses as Providers of Birth Labor Support in North American Hospitals: a randomized Controlled Trial. JAMA 2002;288: Atwood RJ. Parturitional posture and related birth behavior. Acta Obstet Gynecol Scand Suppl 1976; 57: Englemann, G. Labor Among Primitive Peoples, Chambers & Co, St. Louis (Republished AMS, New York 1977). 41. Carlson JM, Diehl JA, Sachtleben-Murray M, et al. Maternal position during parturition in normal labor. Obstet Gynecol 1986;68: Rossi MA, Lindell SG. Maternal positions and pushing techniques in a nonprescriptive environment. J Obstet Gynecol Neonatal Nurs 1986;15: Michel SC, Rake A, Treiber K, et al. MR obstetric pelvimetry: effect of birthing position on pelvic bony dimensions. AJR Am J Roentgenol 2002;179: DeClercq, E, Sakala, C, Corry, M, et al. Listening to Mothers: Report of the First National U.S. Survey of Women s Childbearing Experiences, Maternity Center Association, New York Adachi K, Shimada M, Usui A. The relationship between the parturient s positions and perceptions of labor pain in - tensity. Nurs Res 2003;52: Simkin P. The Birth Ball: An Aid to Labor Progress and Comfort in the Childbearing Year. Int J Childbirth Educ 1999; 14: Gau ML, Chang CY, Tian SH, et al. Effects of birth ball exercise on pain and self-efficacy during childbirth: a ran

14 domised controlled trial in Taiwan. Midwifery 2011; 27:e Taavoni S, Abdolahian S, Haghani H, et al. Effect of birth ball usage on pain in the active phase of labor: a randomized controlled trial. J Midwifery Womens Health 2011;56: Dowswell T, Bedwell C, Lavender T, Neilson JP. Transcutaneous electrical nerve stimulation (TENS) for pain relief in labour. Cochrane Database Syst Rev 2009; :CD Thomas IL, Tyle V, Webster J, Neilson A. An evaluation of transcutaneous electrical nerve stimulation for pain relief in labour. Aust N Z J Obstet Gynaecol 1988; 28: Bundsen P, Peterson LE, Selstam U. Pain relief in labor by transcutaneous electrical nerve stimulation. A prospective matched study. Acta Obstet Gynecol Scand 1981; 60: Nesheim BI, Kinge R, Berg B, et al. Acupuncture during labor can reduce the use of meperidine: a controlled clinical study. Clin J Pain 2003; 19: Smith CA, Collins CT, Cyna AM, et al. Complementary and alternative therapies for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2006;CD Cho SH, Lee H, Ernst E. Acupuncture for pain relief in labour: a systematic review and meta-analysis. BJOG 2010; 117: Smith CA, Collins CT, Crowther CA, et al. Acupuncture or acupressure for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2011; :CD Mackenzie IZ, Xu J, Cusick C, et al. Acupuncture for pain relief during induced labour in nulliparae: a randomised controlled study. BJOG 2011;118: Smith CA, Collins CT, Crowther CA, et al. Acupuncture or acupressure for pain management in labour. The Co - chrane library 2011;DOI: / CD Lee MK, Chang SB, Kang DH. Effects of SP6 acupressure on labor pain and length of delivery time in women during labor. J Altern Complement Med 2004;10: Lee MK. Effects of San-Yin-Jiao(SP6) acupressure on labor pain, delivery time in women during labor. Taehan Kan - ho Hakhoe Chi 2003;33: Kashanian M, Shahali S. Effects of acupressure at the Sanyinjiao point (SP6) on the process of active phase of labor in nulliparas women. J Matern Fetal Neonatal Med 2009; Mantle, F. The role of hypnosis in pregnancy and childbirth. Chapter 10 in Complementary Therapies for Pregnancy and Childbirth, 2nd Ed, D Tiran and S Mack (Eds). Balliere Tindall, New York Ketterhagen D, VandeVusse L, Berner MA. Self-hypnosis: alternative anesthesia for childbirth. MCN Am J Matern Child Nurs 2002; 27: Landolt AS, Milling LS. The efficacy of hypnosis as an intervention for labor and delivery pain: a comprehensive methodological review. Clin Psychol Rev 2011; 31: Landolt AS, Milling LS. The efficacy of hypnosis as an intervention for labor and delivery pain: a comprehensive methodological review. Clin Psychol Rev 2011; 31: Dahlen HG, Homer CS, Cooke M, et al. Perineal outcomes and maternal comfort related to the application of peri - neal warm packs in the second stage of labor: a randomized controlled trial. Birth 2007; 34: Tiran, D. Massage and aromatherapy. In: Complementary Therapies for Pregnancy and Childbirth, 2nd Ed, D Tiran and S Mack (Eds), Balliere Tindall, New York DeClercq, ER, Sakala, C, Corry, MP, et al. Listening to Mothers II: Report of the Second National Survey of Wo - men s Childbearing Experiences. Childbirth Comnection New York Burns EE, Blamey C, Ersser SJ, et al. An investigation into the use of aromatherapy in intrapartum midwifery practice. J Altern Complement Med 2000; 6: Smith CA, Collins CT, Crowther CA. Aromatherapy for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2011;CD Barragán Loayza IM, Solà I, Juandó Prats C. Biofeedback for pain management during labour. Cochrane Database Syst Rev 2011; :CD

15 4. Quale influenza può avere l ambiente e il sostegno emotivo? Punti chiave? La sala parto Il sostegno emotivo In sintesi Per favorire l efficacia dei metodi non farmacologici è importante che l ambiente di contorno sia positivo. Da un lato la sala parto deve essere accogliente e deve consentire alla donna di sentirsi a proprio agio e di muoversi liberamente, dall altro è importante che la donna si senta da un punto di vista psicologico in un ambiente sereno e positivo. A tal fine è importante la relazione con gli operatori sanitari e con il partner. L ambiente ideale per un approccio non farmacologico alla gestione del dolore nel travaglio deve essere con - fortevole e rispettoso della privacy, la donna deve avere spazi per poter passeggiare, fare il bagno e riposare. Questo tipo di ambiente potrebbe essere disponibile in una sala parto convenzionale, ma di solito si ritrova più facilmente nei centri nascita. Una revisione sistematica di studi controllati comprendente sale parto non convenzionali di ospedali di primo livello confrontati con sale parto tradizionali ha rilevato che un ambiente confortevole e più domestico aumenta la probabilità di: non utilizzo dell analgesia epidurale durante il parto (rischio relativo 1,17, limiti di confidenza al 95% da 1,01 a 1,35; 5 studi su donne); parto spontaneo per via vaginale (rischio relativo 1,04, limiti di confidenza al 95% da 1,02 a 1,06; 8 studi su donne); allattamento al seno a 6 e a 8 settimane (rischio relativo 1,04, limiti di confidenza al 95% da 1,02 a 1,06, uno studio su donne); ricordo positivo della propria esperienza del parto (rischio relativo 1,96, limiti di confidenza al 95% da 1,78 a 2,15; due studi su donne). 1 Sembra inoltre che un ambiente non convenzionale sia associato a un tasso inferiore di interventi ostetrici (analgesia epidurale, accelerazione con ossitocina, episiotomia). Non sono stati trovati effetti negativi su morbilità e mortalità materno-perinatale o altri esiti negativi come l emorragia post partum. Una limitazione di questi riscontri è che le donne che volevano partecipare a tali studi potevano non essere rappresentative della maggior parte delle partorienti. Sostegno emotivo Studi descrittivi hanno riportato che le donne in travaglio valutano positivamente i consigli, le informazioni, il comfort e l assistenza concreta offerti dalla presenza continua di una persona capace di fornire sostegno. Una revisione sistematica di 21 studi controllati ( donne) ha valutato il sostegno emotivo continuo in travaglio di parto fornito da: un membro dello staff ospedaliero (ostetriche e allieve ostetriche; infermiere), donne non appartenenti allo staff ospedaliero, non scelte dalla donna, con una preparazione specifica (doula, educatrici prenatali, infermiere in pensione, volontarie o a pagamento), persone di fiducia scelte dalla donna, spesso appartenenti alla famiglia e di sesso femminile, che ricevono una breve formazione specifica. Gli studi inclusi nella revisione sono stati pubblicati in un arco di tempo ampio (dal 1986 al 2010), sono stati condotti in paesi con diverse caratteristiche culturali, economiche e di organizzazione dell assistenza sanitaria (come per esempio Francia e Zimbabwe). In alcuni studi le donne nel gruppo di controllo si trovavano durante il travaglio e il parto in una unica stanza con altre partorienti, non erano libere di muoversi, bere, man - giare, non erano accompagnate da alcuna persona di fiducia, mentre in altri studi le donne nel gruppo di controllo erano assistite dal proprio partner, erano libere di muoversi e il travaglio avveniva in una stanza singola. E difficile quindi interpretare i risultati, anche se gli studi rilevano in maniera coerente un effetto positivo del supporto continuo, indipendentemente dalle condizioni. In particolare è stata trovata una associazione fra supporto continuo alla donna durante il travaglio e il parto e: ridotto uso dell epidurale (rischio relativo, 0,93, limiti di confidenza al 95%, da 0,88 a 0,99; 9 studi controllati su donne);

16 ridotto ricorso a qualunque tipo di analgesia intraparto (rischio relativo 0,90, limiti di confidenza al 95% da 0,84 a 0,97; 13 studi controllati su donne); ridotta frequenza di parti vaginali operativi (rischio relativo 0,90, limiti di confidenza al 95% da 0,84, 0,96; 18 studi su donne); ridotta frequenza dei tagli cesarei (rischio relativo 0,79, limiti di confidenza al 95% da 0,67 a 0,92; 21 studi su donne); ridotta incidenza di donne non soddisfatte con le cure ricevute (rischio relativo a 0,69, limiti di confidenza al 95% da 0,59 a 0,79; 11 studi controllati su donne). In particolare l analisi condotta sui sottogruppi delle persone che fornivano il supporto continuo ha rilevato che ciascuna delle tre tipologie di figure, anche se con quantificazione dell effetto non sovrapponibile, ha un impatto positivo sul travaglio in termini di riduzione del ricorso all analgesia intraparto, mentre nessun effetto è rilevabile rispetto alla frequenza di parto vaginale spontaneo. Solo il sostegno fornito da una figura non appartenente allo staff ospedaliero e non scelto dalla donna (tipo doula) si associa in maniera statisticamente significativa a una riduzione del ricorso al taglio cesareo (rischio relativo 0,72, limiti di confidenza al 95% da 0,60 a 0,86). Una revisione sistematica di 11 studi controllati ( donne) ha valutato l effetto sugli esiti correlati al parto di un modello di assistenza alla gravidanza e parto gestito da una ostetrica rispetto a un modello guidato da un medico. 2 La revisione ha trovato una associazione fra modello gestito dall ostetrica e: ridotto uso dell epidurale (rischio relativo 0,81, limiti di confidenza al 95% da 0,73 a 0,91; 11 studi controllati su donne); riduzione del non ricorso all analgesia intraparto (rischio relativo 1,16, limiti di confidenza al 95% da 1,05 a 1,29; 5 studi controllati su donne). Nel valutare gli aspetti positivi di un modello di assistenza basato su un supporto continuo durante il trava - glio e il parto si deve considerare che il supporto da parte di una persona scelta dalla donna è quello che la donna preferisce e che restituisce all evento nascita una dimensione fisiologica e demedicalizzata. Una revisione sistematica sul sostegno emotivo in travaglio di parto, 16 comprensiva di uno studio clinico controllato randomizzato di grandi dimensioni, 17 rileva che le donne che hanno ricevuto questo tipo di assistenza danno, della loro esperienza del parto, una valutazione più spesso positiva rispetto alle donne che hanno ricevuto un assistenza convenzionale. Gli studi hanno valutato l effetto del sostegno considerando esiti diversi quali: il livello di soddisfazione globale; il livello di autocontrollo personale durante il parto; l incapacità a reagire in modo adeguato durante il travaglio; il giudicare il travaglio peggiore di quanto immaginato. Tutti questi esiti indicano una maggiore soddisfazione nelle donne che hanno ricevuto un sostegno emotivo durante il travaglio di parto. Bibliografia 1. Hodnett ED, Downe S, Walsh D, et al. Alternative versus conventional institutional settings for birth. Cochrane Database Syst Rev 2010;CD Lally JE, Murtagh MJ, Macphail S, et al. More in hope than expectation: a systematic review of women s expectations and experience of pain relief in labour. BMC Med 2008;6:

17 5. Quale effetto ha il movimento nella prima e seconda fase del travaglio? Punti chiave Primo stadio del travaglio Secondo stadio del travaglio In sintesi Molti studi riguardanti il movimento e le posizioni durante il travaglio hanno confrontato le posizioni verticali rispetto a quelle orizzontali per i loro effetti sul dolore e sulla progressione del travaglio. L utilizzo delle posizioni verticali (in piedi, in cammino, seduta) alternato ad altre posizioni all inizio del travaglio sembra associarsi a una minore sensazione dolorosa. Anche nella seconda fase del travaglio le donne dovrebbero essere lasciate libere di muoversi e di partorire nella posizione che ritengono più confortevole. Molti studi riguardanti il movimento e le posizioni durante il travaglio hanno confrontato le posizioni verticali rispetto a quelle orizzontali per i loro effetti sul dolore e sulla progressione del travaglio. L utilizzo delle po - sizioni verticali (in piedi, in cammino, seduta) alternate ad altre posizioni all inizio del travaglio appare associato a una minor sensazione dolorosa. Si contano almeno 16 studi controllati sulle posizioni durante il primo stadio del travaglio in donne con gravidanza normale. 1,2 Otto di questi studi hanno utilizzato ogni donna come proprio controllo, facendole prima assumere una posizione per minuti e quindi un altra posizione per lo stesso tempo. In sette di questi otto studi alle donne è stato chiesto di alternare le posizioni per diverse volte fino alla dilatazione completa; in un altro studio le donne cambiavano posizione solo una volta. 2 Le posizioni identificate comprendevano la seduta, quella in piedi, o quella in cammino confrontate con quella supina o sdraiata sul fianco; la posizione carponi confrontata con quella sdraiata sul fianco, e altre combinazioni e confronti. Per ciascuna posizione sono stati valutati sia il dolore materno sia la progressione del travaglio. Le donne hanno riportato una minore sensazione dolorosa nello stare in piedi piuttosto che sedute e meno dolore da sedute rispetto alla posizione supina che di fatto è stata considerata la meno confortevole. Nel con - fronto tra la posizione seduta e quella sdraiata sul fianco le donne hanno riferito meno dolore con quella se - duta (fino a 6 cm di dilatazione) quindi con quella sdraiata sul fianco fino a dilatazione completa. Altri confronti hanno rilevato poche differenze rispetto agli indicatori del dolore. Le posizioni in piedi e sdraiata sul fianco si associavano a una migliore progressione del travaglio rispetto alle posizioni sedute o supine. Sei studi hanno confrontato due gruppi di donne in travaglio: un gruppo sperimentale, nel quale è stata inco - raggiata la posizione in piedi (seduta, in piedi o in cammno) durante il primo stadio e un secondo gruppo di controllo nel quale le donne sono rimaste per lo più sdraiate sul fianco o supine. 1 A eccezione di uno studio, le donne del gruppo con posizioni verticale potevano sdraiarsi se lo desideravano. Di questi sei studi, tre han - no rilevato una riduzione della sensazione dolorosa nelle posizioni verticali; in due studi non c erano differenze significative mentre nell ultimo (nel quale le donne erano forzatamente mantenute in piedi per tutto il primo stadio del travaglio) si è osservato un incremento del dolore. Uno studio ha rilevato un alto grado di soddisfazione alle donne a cui veniva data la possibilità di camminare

18 Movimento e posizioni Le donne in travaglio molto frequentemente si muovono, camminano e cambiano spesso posizione per cercare di trovare sollievo dal dolore. 3-6 Durante il movimento della madre i diametri del bacino materno subiscono delle modificazioni che migliorano l andamento del travaglio e la sopportabilità del dolore. 7 Accanto a questo movimento della donna quasi istintivo per stare meglio, le ostetriche spesso suggerisco - no posizioni specifiche per migliorare e/o correggere la progressione del travaglio e insieme risolvere problematiche materne o fetali (si pensi alle malposizioni fetali, alle decelerazioni del battito cardiaco fetale, l ipotensione materna, eccetera). Un inchiesta nazionale negli Stati Uniti nel 2005 sull esperienza delle neomamme ha riportato che il 76% di esse non aveva potuto camminare durante il travaglio dopo il ricovero in ospedale. 8 Questa percentuale era lievemente più alta rispetto a quella trovata in una inchiesta simile condotta tre anni prima. 23 Le ragioni più comuni per le quali le donne dichiarano di non essersi potute muovere erano: collegamento a qualche macchina 67%; incapacità di sopportare a causa del dolore 32% suggerimento del personale sanitario: mi hanno detto che non potevo camminare 28%. Tuttavia circa il 60% delle donne ha raccontato di essersi mossa (presumibilmente nel letto) per cercare di ridurre il dolore durante il travaglio. Secondo stadio del travaglio Le donne dovrebbero essere incoraggiate a partorire nella posizione che ritengono più confortevole. 9,10 Nessuno studio ha trovato alcun pericolo associato alle posizioni verticali, mentre alcuni studi hanno riportato che le donne sperimentavano maggior dolore nelle posizioni supine e/o sedute. Una revisione sistematica di studi che confrontavano l uso abituale delle posizioni supine con altre posizioni durante il secondo stadio del travaglio ha trovato che le donne avevano maggior dolore nella posizione supina e avevano espresso una preferenza per altre posizioni per il parto. 9 I dati derivanti da 9 studi controllati e uno studio di coorte non possono essere confrontati per l eterogeneità degli studi. Uno studio controllato riguardava le primigravide sottoposte alle posizioni carponi o sedute per il secondo stadio del travaglio. 3 La posizione seduta rispetto a quella carponi durante il secondo stadio era associata a un dolore significativamente più grave, alla percezione di un secondo stadio più lungo, a un minore comfort durante il parto e a una maggior sensazione di vulnerabilità ed esposizione. Conclusioni e raccomandazioni L approccio non farmacologico per la gestione del dolore del travaglio non verte ovviamente sull eliminazione del dolore stesso; queste modalità aiutano invece a migliorare l adattamento alla situazione di stress provocata dal dolore e a mantenere un autocontrollo sul processo della nascita. Le tecniche non farmacologiche per la gestione del dolore possono essere combinate o utilizzate in sequenza per aumentare la loro efficacia. Comunque, i dati riguardanti la sicurezza e l efficacia di questi interventi sono limitati dalla scarsità di studi controllati e dal piccolo numero dei soggetti coinvolti ne - gli studi, grandi variazioni nella qualità della popolazione e nei disegni di studio e dai difetti metodo - logici. Si raccomanda pertanto di offrire alle donne i metodi non farmacologici allo scopo di migliorare il loro adattamento al dolore del travaglio. Tutti i metodi non farmacologici per la gestione del dolore del travaglio elencati hanno pochi, se non nessun effetto collaterale grave e richiedono poche raccomandazioni per la sicurezza. Bibliografia 1. Simkin PP, O hara M. Nonpharmacologic relief of pain during labor: systematic reviews of five methods. Am J Obstet Gynecol 2002; 186:S Adachi K, Shimada M, Usui A. The relationship between the parturient s positions and perceptions of labor pain in - tensity. Nurs Res 2003;52: Atwood RJ. Parturitional posture and related birth behavior. Acta Obstet Gynecol Scand Suppl 1976; 57:1. 4. Englemann, G. Labor Among Primitive Peoples, Chambers & Co, St. Louis (Republished AMS, New York 1977). 5. Carlson JM, Diehl JA, Sachtleben-Murray M, et al. Maternal position during parturition in normal labor. Obstet Gynecol 1986;68: Rossi MA, Lindell SG. Maternal positions and pushing techniques in a nonprescriptive environment. J Obstet Gynecol Neonatal Nurs 1986;15: Michel SC, Rake A, Treiber K, et al. MR obstetric pelvimetry: effect of birthing position on pelvic bony dimensions. AJR Am J Roentgenol 2002;179: DeClercq, ER, Sakala, C, Corry, MP, et al. Listening to Mothers II: Report of the Second National Survey of Wo - men s Childbearing Experiences. Childbirth Comnection New York

19 9. Ragnar I, Altman D, Tydén T, et al. Comparison of the maternal experience and duration of labour in two upright delivery positions--a randomised controlled trial. BJOG 2006; 113: Gupta JK, Hofmeyr GJ. Position for women during second stage of labour. Cochrane Database Syst Rev 2004;CD

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Cosa di nuovo nel CedAP 2015

Cosa di nuovo nel CedAP 2015 La nascita in Emilia-Romagna Bologna, 13 novembre 2014 Cosa di nuovo nel CedAP 2015 Vittorio Basevi, SaPeRiDoc, Bologna Sovrappeso e obesità materna, Europa frequenza sovrappeso obesità Scozia 27.7% 20.7%

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO Prima rilevazione nell istituto comprensivo Virgilio di Roma a cura di Pietro Lucisano Università degli studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione di Emiliane

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def. Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare

Dettagli

Guida per i nuotatori

Guida per i nuotatori Guida per i nuotatori Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull

Dettagli

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Beatrice Dalla Barba Formatore Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti PERCHE E COSI IMPORTANTE PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO? L AS nei

Dettagli

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale

Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto Alessandro Sale Valutazione dell efficacia della Back School in soggetti affetti da rachialgia cronica In

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Dal 1998 al 2005 Attivecomeprima ha realizzato, in tempi diversi, due studi per valutare con metodi quantitativi

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

ENTE DI FORMAZIONE IN DISCIPLINE BIONATURALI RIFLESSOLOGIA Iscritto al Registro Regionale della Lombardia previsto dalla legge 2/2005 Sez. B cod.

ENTE DI FORMAZIONE IN DISCIPLINE BIONATURALI RIFLESSOLOGIA Iscritto al Registro Regionale della Lombardia previsto dalla legge 2/2005 Sez. B cod. ENTE DI FORMAZIONE IN DISCIPLINE BIONATURALI RIFLESSOLOGIA Iscritto al Registro Regionale della Lombardia previsto dalla legge 2/2005 Sez. B cod. 2014/NA50 1 2 RIFLESSOLOGIA Questa metodica, comunemente

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer

Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione Terapie non farmacologiche per i malati di Alzheimer Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di Vigato Federico Alla luce degli

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE. Suor Antonella Guarini

IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE. Suor Antonella Guarini IL RUOLO DELL'INFERMIERE IN UN OSPEDALE SENZA DOLORE Suor Antonella Guarini O.M.S....definisce il dolore : esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata ad un danno tissutale potenziale e reale,

Dettagli

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 Sede legale e amministrativa: Via Salvatore Maugeri 4, 27100 Pavia Italy Tel. 0382 592504 Fax 0382 592576 www.fsm.it C.F. e P. IVA 00305700189 Registro Persone Giuridiche Private della Regione Lombardia

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Programma la tua estate dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Molte volte si arriva nel periodo estivo e si sente la voglia di mollare un po con gli allenamenti, oppure di

Dettagli

Criteri di valutazione (domande guida per autovalutarsi)

Criteri di valutazione (domande guida per autovalutarsi) Guida allo studio e all autovalutazione Valutate la vostra proposta di la vostra preparazione sulla base dei criteri proposti e assegnatevi un : se la somma dei punteggi ottenuti è inferiore alla metà

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi. Gravidanza: maneggiare con cura Molte amiche e colleghe abituate a fare attività fisica e con un idea piuttosto abituale della loro forma fisica, mi chiedono come io abbia affrontato le mie gravidanze

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono? STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

PREVENZIONE e LIFE SKILLS (abilità per la vita) Carlo Pellegrini Lecco, 25/02/2013

PREVENZIONE e LIFE SKILLS (abilità per la vita) Carlo Pellegrini Lecco, 25/02/2013 PREVENZIONE e LIFE SKILLS (abilità per la vita) Carlo Pellegrini Lecco, 25/02/2013 Premessa Le linee guida della prevenzione delle dipendenze raccomandano di aumentare i fattori di protezione e di diminuire

Dettagli

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte

Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte Risultati dell indagine per la rilevazione del grado di soddisfazione del Centro Diurno Disabili del Comune di Calolziocorte 01 A cura di Àncora Servizi Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

COS E LA PSICOLOGIA DELLO SPORT? PERCHE NASCE?

COS E LA PSICOLOGIA DELLO SPORT? PERCHE NASCE? COS E LA PSICOLOGIA DELLO SPORT? Una disciplina scientifica giovane PERCHE NASCE? Perché risulta importante per la prestazione: alcuni atleti hanno risultati migliori di altri, nonostante un minor talento

Dettagli

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento

Dettagli

CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA

CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA A.I.E.D Associazione Italiana Educazione Demografica Sezione Livia Bottardi Milani - Brescia CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA Condotto da: Valentina Cornali, ostetrica Dott.ssa Nadia Ghirardi, psicologa

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria

Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli