I TRATTAMENTI SPERIMENTALI PER I DISTURBI CORRELATI ALL USO DI COCAINA. Marco Faccio*, Francesco Bricolo*, Mario Cruciani**, Giovanni Serpelloni***

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I TRATTAMENTI SPERIMENTALI PER I DISTURBI CORRELATI ALL USO DI COCAINA. Marco Faccio*, Francesco Bricolo*, Mario Cruciani**, Giovanni Serpelloni***"

Transcript

1 COCAINA 6.2 I TRATTAMENTI SPERIMENTALI PER I DISTURBI CORRELATI ALL USO DI COCAINA Marco Faccio*, Francesco Bricolo*, Mario Cruciani**, Giovanni Serpelloni*** * Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20, Verona ** Centro di Medicina Preventiva ULSS 20, Verona *** Osservatorio Regionale sulle Dipendenze, Regione Veneto La Food and Drug Administration ( al momento attuale, non riconosce trattamenti farmacologici specifici per i disturbi correlati a cocaina. Nonostante gli sforzi della ricerca non sarebbe ancora identificato un trattamento farmacologico di provata efficacia per la cura dei disturbi correlati alla cocaina. Allo stato attuale gli interventi che presentano risultati significativi in termini di efficacia sono quelli che si basano sull integrazione di strategie di trattamento farmacologico e psicologico (nella maggior parte degli studi sull uomo la valutazione dell efficacia dei trattamenti farmacologici è testata in associazione ad intervento psicologico di terapia cognitivo comportamentale standardizzata). I vari farmaci precedentemente utilizzati hanno evidenziato livelli modesti di efficacia negli studi clinici controllati (De Lima 2002). Mentre non è emerso ancora un trattamento di provata efficacia, i progressi nella comprensione della neurobiologia della dipendenza da cocaina hanno portato alla scoperta di molte promettenti terapie che hanno mostrato risultati incoraggianti in alcuni studi clinici controllati (Kampman 2005). Sebbene non ci siano farmacoterapie approvate per la dipendenza da cocaina, un certo numero di farmaci sono stati testati e sono in corso di studio avendo evidenziato dei risultati promettenti. Tra questi ci sono sostanze ad attività dopaminergica e GABA-ergica, antagonisti degli adreno-recettori, vasodilatatori e terapie immunologiche (Sofuoglu and Kosten 2005). I principali obbiettivi nella ricerca sui trattamenti per i disturbi correlati alla cocaina e alle altre sostanze sono a) la ricerca di strategie farmacologiche e psicologiche che mirano a interrompere i comportamenti assuntivi; b) la ricerca di strategie farmacologiche che aiutino il paziente a tollerare e gestire l astinenza; c) la ricerca di strategie farmacologiche e psicologiche per il mantenimento dello stato di astensione dal consumo; d) la prevenzione e la gestione delle ricadute. In queste quattro dimensioni un bersaglio comune è il trattamento e la gestione del craving, in quanto fenomeno chiave che spiega il mantenimento della dipendenza e che condiziona i fenomeni di ricaduta. Gli studi preclinici suggeriscono che gli effetti di rinforzo della cocaina che promuovono il suo abuso sono mediati dal blocco del trasportatore della dopamina a livello presinaptico. Questo 317

2 COCAINA produce un incremento della attività della dopamina nei sistemi cerebrali della ricompensa a livello mesolimbico e del nucleo accumbens. Lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento della dipendenza da cocaina si è quindi focalizzato sulla manipolazione di questo sitema, attraverso una azione diretta meccanismi della dopamina (transporter o recettori), indirettamente interessando altri sistemi di neurotrasmettitori che modulano il sistema della dopamina (Gorelick and Gardner 2004) o agendo sulla farmacocinetica della cocaina (vaccino). La sperimentazione farmacologica quindi si concentra in teoria su quattro principi di intervento: 1) sostanze che funzionano come sostituti della cocaina attraverso la produzione di effetti mediati dalla dopamina (agonisti); 2) sostanze che funzionano con meccanismi ad effetto antidopaminergico sui recettori o bloccando il legame della cocaina al trasportatore della dopamina (antagonisti); 3) sostanze ad attività modulatrice degli effetti della cocaina attraverso una azione su altri siti diversi da quelli di legame della cocaina 4) terapia che agiscano modificando la farmacocinetica della cocaina. Ci sono svariati studi in corso per valutare l efficacia di singole molecole, di associazioni farmacologiche e di strategie di trattamento combinate nella cura dei disturbi correlati a cocaina e nelle condizioni in cui i disturbi da cocaina si presentano in comorbilità con altri disturbi. Lo sviluppo di terapie efficaci per il trattamento della dipendenza da cocaina rimane una priorità per il National Institute on Drug Abuse (NIDA) al National Institute of Health. Il modello del Cocaine Rapid Efficacy Screening Trial (CREST) è stato sviluppato dalla Division of Tretment Research and Development (DT&D) al NIDA con lo scopo di migliorare la qualità degli studi clinici pilota finalizzati a valutare i vari tipi di medicamenti e di classi di farmaci che abbiano una potenziale utilità nella terapia della dipendenza da cocaina. Il CREST utilizza una metodologia di studio randomizzato, controllato con gruppi paralleli ed in cieco per confrontare una o più terapie versus placebo (Leiderman et Al. 2005). Vengono qui presi in considerazione alcuni orientamenti della ricerca che, soprattutto a livello pre-clinico, sta testando sempre nuove molecole attive sui sistemi bersaglio o su sistemi modulatori dell attività delle sostanze d abuso. L argomento è vasto e in continua evoluzione, quindi il presente capitolo non si propone di essere esaustivo ma di fare una disamina di alcune delle esperienze di ricerca in corso con attenzione principalmente a quelle più prossime a dare delle risposte sul piano dell interesse per la clinica. Una grossa mole di ricerche si concentra su molecole che agiscono sui sistemi di regolazione dalla dopamina a livello dei circuiti cerebrali deputati ai sistemi di ricompensa a livello del sistema mesolimbico, del nucleo accumbens e di altre aree cerebrali correlate a questi sistemi. Questa attività può essere di tipo inibitorio, eccitatorio o di modulazione ed avvenire in forma diretta o, indiretta, attraverso l azione su altri sistemi di neurotrasmettitori che modulano l attività della dopamina. In generale e sulla base di presupposti teorici è possibile ipotizzare che molecole che incrementano l attività della dopamina possano essere considerate interessanti come terapie sostitutive della cocaina (Cfr.: Li et Al. 2006) e quindi aiutare a interromperne i comportamenti assuntivi agendo anche sul controllo dei sintomi dell astinenza e possono contribuire alla prevenzione delle ricadute controllando il craving. Sostanze che riducono o ostacolano l attività della cocaina impedendo l aumento dell attività dopaminergica potrebbero avere invece effetti di disincentivazione del consumo attenuando gli effetti soggettivi percepiti in seguito al consumo di cocaina. Analogamente sostanze ad azione modulatrice dovrebbero contribuire a mantenere i si- 318

3 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO stemi in condizioni di equilibrio fisiologico aiutando a disincentivare i consumo di cocaina ed a controllare i sintomi di astinenza e il craving in seguito alla sospensione del consumo. È possibile che nel trattamento siano da prevedere più bersagli di intervento. Negli ultimi anni vari studi hanno considerato gli effetti di molecole attive sul trasportatore della dopamina (DAT) con effetto inibitore o con effetto attivante come potenziali terapie per il trattamento dell abuso di cocaina (Sakamuri et Al. 2003). È stato rilevato che il trasportatore della dopamina (Dopamine Transporter - DAT) è un bersaglio biologico primario della cocaina e che la maggior parte delle sostanze che hanno affinità con il trasportatore della dopamina hanno effetti simili a quelli della cocaina. Il legame della cocaina con il DAT comporta l inattivazione del DAT con conseguente aumento della quantità di dopamina a livello sinaptico. Allo stesso modo la cocaina esplica attività inibitrice sui trasportatori della norepinefrina e della serotonina. D altra parte, analoghi della benztropina hanno alta affinità con il DAT ed effetti comportamentali con vari gradi di somiglianza con la cocaina. Desai et Al. riportano che un analogo della benztropina, il JHW007, che presenta alta affinità con il DAT, non ha effetti comportamentali come quelli della cocaina e antagonizza gli effetti della cocaina stessa. L antagonismo verso la cocaina suggerisce che le sostanze che si legano al DAT con attività che riduce gli effetti cocaino simili possano funzionare come antagonisti della cocaina e questo suggerisce che JHW007 può essere una traccia da percorrere per ulteriori scoperte di farmaci per l abuso di cocaina (Desai et Al. 2005). È stato rilevato in studi sperimentali che Rimcazolo, una molecola antagonista dei recettori sigma (sigma-1 e sigma-2), e composti simili che condividono questo meccanismo di azione, possiede anche affinità per il trasportatore della dopamina (DAT). Inoltre Rimcazolo manca di effetti come quelli prodotti da altri inibitori dell uptake della dopamina, come la cocaina e GBR A causa di questo profilo, le interazioni fra rimcazolo, e altri nuovi composti analoghi, con la cocaina, sono oggetto di studi. Katz et Al. hanno studiato vari composti analoghi al rimcazolo (SH1-73; SH1-76; SH3-24; SH3-28). Queste molecole hanno prodotto riduzione dose-correlata dell attività locomotoria e decremento dell attività stimolata dalla cocaina in laboratorio negli studi sui topi (Katz et Al. 2003; Zickler 2004). Destroamfetamina solfato è uno stereoisomero dell amfetamina che presenta un potente effetto stimolante a livello del sistema nervoso centrale attraverso l induzione del rilascio di dopamina e norepinefrina nelle sinapsi nervose di alcune aree del cervello con il risultato di un potenziamento della trasmissione nervosa. Gli effetti clinici di questa attività si traducono in una attività psicostimolante con aumento della vigilanza e riduzione del senso di fatica. La destroamfetamina era stata approvata negli Stati Uniti per il trattamento della narcolessia, dei disturbi dell attenzione, della depressione e dell obesità. Come tutte le altre forme di amfetamina la destroamfetamina come farmaco è soggetta a particolari restrizioni per la sua classificazione come sostanza ad alto potenziale di abuso. Attualmente è indicata come farmaco di seconda scelta nel trattamento dell ADHD e della narcolessia quando altre misure si siano dimostrate inefficaci. Uno studio è in corso a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) per testare la destroamfetamina a vari dosaggi come trattamento per la dipendenza da cocaina per valutarne l efficacia e la tollerabilità (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). LevoDopa e CarbiDopa sono farmaci utilizzati nel trattamento del Morbo di Parkinson. LevoDopa e CarbiDopa sono usate per rimpiazzare la dopamina nei pazienti affetti da malattia di 319

4 COCAINA Parkinson in quanto questi precursori della dopamina possono oltrepassare la barriera ematoencefalica. Successivamente questi precursori sono convertiti in dopamina dall enzima aromatico-l-aminoacido-decarbossilasi. È stato proposto che queste molecole possano avere effetti nel trattamento di pazienti con disturbi da uso di cocaina. Uno studio è in corso a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e dalla Università del Texas per determinare se le due molecole siano efficaci nel trattamento di soggetti dipendenti da cocaina. Lo studio ha lo scopo di identificare interventi comportamentali che possono potenzialmente intergire in modo efficace con i trattamenti, in tal modo aumentando i loro effetti. Nel primo studio verranno confrontate tre condizioni terapeutiche di varia intensità: 1) management clinico da solo, 2) management clinico e terapia di prevenzione delle ricadute e 3) management clinico e terapia di prevenzione delle ricadute e procedure di contingency management. L efficacia incrementale di queste condizioni terapeutiche sarà esaminata per medicamenti attivi e per il placebo. Il farmaco sperimentale è CarbiDopa e Levo Dopa a prolungato rilascio. (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). Cabergolina è un derivato delle ergoline. Si tratta di un farmaco con potente attività agonista sui recettori D2 della dopamina, attualmente usato nella terapia del morbo di Parkinson, che ha mostrato di potersi candidare per ulteriori studi dopo i risultati preliminari di una sperimantazione su farmaci ad attività dopaminergica, che comprendeva anche idergina e levodopa/carbidopa, per la valutazione di trattamenti di possibile efficacia nel trattamento della dipendenza da cocaina. La molecola potrebbe essere candidata per studi più allargati di valutazione della tollerabilità e dell efficacia (Shoptaw et Al. 2005). Reserpina ha mostrato di essere degna di candidarsi per ulteriori studi di efficacia e tollerabilità nel trattamento della dipendenza da cocaina in alcune valutazioni preliminari in cui è stata testata insieme ad altre molecole (Leiderman et Al. 2005; Berger et Al. 2005). La reserpina è un alcaloide indolico ad azione antipsicotica e antiipertensiva noto per l azione di legame irreversibile alle vescicole di deposito dei neurotrasmettitori come la dopamina, la norepinefrina e la serotonina. Uno studio è in corso per valutare l efficacia di amantadina e propranololo nella dipendenza da cocaina in soggetti con grave sindrome da astinenza e craving per la cocaina a cura dell Università della Pensilvania e del National Institute on Drug Abuse (NIDA) (Cfr.: ClinicalTrials.gov./NCT ). Era stato riscontrato che l amantadina può essere di aiuto nella cura di pazienti con dipendenza da cocaina che presentano gravi sintomi di astinenza alla sospensione del consumo di cocaina (Kampman et Al. 2000). L amantadina è un antivirale approvato per il trattamento delle infezioni da virus influenzale A negli adulti. Il farmaco ha anche mostrato di avere effetti nel ridurre i sintomi del morbo di Parkinson e delle sindromi extrapiramidali indotte da farmaci. Il meccanismo degli effetti anti-parkinson non è completamente chiaro, ma sembra connesso al rilascio di dopamina dai terminali nervosi delle cellule cerebrali, insieme allo stimolo di una risposta della norepinefrina. Il meccanismo antivirale sarebbe dovuto all interferenza con una proteina virale con funzione di canale ionico (proteina M2). L amantadina è un agonista indiretto della dopamina che si pensa mitighi la condizione di carenza di dopamina associata all astinenza. L amantadina sembra non dimostrare effetti impor- 320

5 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO tanti nei dipendenti da cocaina con basso grado di astinenza da cocaina alla sospensione della droga, mentre mostrerebbe di avere una qualche efficacia nei soggetti che sviluppano astinenza con un profilo sintomatologico grave (Kampman ). Questi dati necessitano di ulteriori studi e approfondimenti. Disulfiram e selegilina producono un aumento delle concentrazioni di dopamina a livello cerebrale attraverso una inibizione degli enzimi che catabolizzano la dopamina, rispettivamente la dopamina-beta-idrossilasi e la momoamino-ossidasi-b. La selegilina è stata studiata come farmaco con evidenze di funzionamento nel trattamento della dipendenza da cocaina ma in fase III di uno studio clinico controllato non ha mostrato conferme della sua efficacia (Gorelik and Gardner 2004). Disulfiram è un farmaco usato nel trattamento dell alcoldipendenza con effetto avversativo dovuto ad una attività di blocco dell enzima acetaldeide-deidrogenasi a livello epatico. Gli studi sugli animali suggeriscono che il disulfiram, come la cocaina, aumenta l attività del neurotrasmettitore dopamina. A livello centrale il disulfiram provoca un aumento dell attività della dopamina attraverso un incremento dei tassi di dopamina dovuto all inibizione dell enzima che la catabolizza (dopamina-beta-idrossilasi). Il disulfiram ha mostrato di avere effetti nel ridurre il consumo di cocaina in osservazioni cliniche e in preliminari studi clinici. In uno studio per confrontare l efficacia del disulfiram con quella del placebo nel ridurre il consumo di cocaina e per confrontare l efficacia della terapia cognitivo comportamentale (CBT) e della psicoterapia interpersonale (IPT) nel ridurre il consumo di cocaina, disulfiram e placebo sono stati confrontati associati ai due approcci psicoterapici risultando la terapia con disulfiram e CBT efficace nel trattamento dei soggetti cocaino-dipendenti. Disulfiram è risultato avere un effetto diretto sull uso di cocaina non mediato dalla azione sui comportamenti di consumo alcolico. È stata anche rilevata una differente risposta rispetto al sesso negli individui che hanno partecipato allo studio risultando una maggiore risposta al trattamento nei maschi rispetto alle femmine (Carroll et Al. 2004; Whitten 2005). È stato proposto che individui con differenti geni per la sintesi dell enzima che idrolizza la dopamina (dopamina-beta-idrossilasi - DBH) possano rispondere in modi diversi al trattamento ed è in corso uno studio a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) per valutare le differenti risposte al trattamento in soggetti che presentano differenze geniche per il DBH (Cfr.: ClinicalTrials.gov./NCT ). Il National Institute on Drug Abuse (NIDA) in collaborazione con la Yale University e l Università dell Arkansas sta promuovendo anche un altro studio di valutazione dell efficacia del disulfiram in soggetti con dipendenza da oppiacei e cocaina (Cfr.: ClinicalTrials.gov./NCT ). Molti studi stanno valutando gli effetti di sostanze ad attività GABA-ergica nel trattamento dei disturbi correlati alla cocaina. L Acido Gamma-Aminobutirrico (GABA) è un neurotrasmettitore ad attività inibitoria a livello delle sinapsi del Sistema Nervoso Centrale. Le sostanze che agiscono come agonisti dei GABA-recettori o che incrementano la quantità disponibile di acido gamma-aminobutirrico a livello recettoriale producono effetti di rilassamento, ansiolisi e anticonvulsivanti. Le sostanze che agiscono sui recettori del GABA appartengono a svariate classi di molecole: alcol, benzodiazepine e barbiturici, baclofen, carbamazepina, fenitoina, valproato, gabapentin, gabazina (SR-95531), acido gamma-idrossi-butirrico (GBH), propofol, zolpidem, zopiclone, progabide, tiagabina e vigabatrin. È stato dimostrato che il Vigabatrin, un inibitore irreversibile della GABA-transaminasi, 321

6 COCAINA producendo un incremento della attività GABA-ergica, riduce l incremento extracellulare di dopamina a livello del nucleo accumbens indotto da cocaina, nicotina, eroina, alcol e amfetamine così come i comportamenti associati a questi cambiamenti biochimici (Gerasimov et Al. 2000). Negli animali da laboratorio, il potenziamento della attività del GABA porta ad una inibizione dell autosomministazione di cocaina e ad una inibizione dei comportamenti di ricerca della cocaina. Allo stesso modo negli umani si è osservato che la terapia GABA-ergica può essere efficace sia nell induzione dell astensione, sia nella fase di prevenzione delle ricadute nel trattamento della dipendenza da cocaina. Ma queste supposizioni necessitano di ulteriori studi in quanto l utilizzo di alcuni farmaci di questa categoria ha dato risultati dubbi e uno studio che valutava l efficacia di gabapentin associato a terapia individuale settimanale di prevenzione delle ricadute non ha dato riscontro di efficacia superiore al placebo (Bisaga et Al. 2006). In uno studio in corso sponsorizzato dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) ed iniziato nel settembre 2004 The Effects of GABA Rnhancing Medications on Individuals Addicted to Cocaine 3 sono in fase di raccolta informazioni sulle interazioni fra cocaina e farmaci GABA stimolanti in soggetti con dipendenza da cocaina con lo scopo di orientare in futuro studi sull uso di farmaci attivi sul GABA per il trattamento della dipendenza da cocaina. In questo studio sono valutate cinque molecole attive sul GABA: tiagabina, topiramato, acido valproico, baclofen e progesterone (Cfr.: ClinicalTrials.gov./NCT ). Baclofen è un derivato dell acido gamma-ammino-butirrico e funziona come GABA-B agonista. È utilizzato come miorilassante. Come GABA-agonista il baclofen può ridurre la quantità di dopamina rilasciata a livello del nucleo accumbens come risultato della stimolazione della cocaina o del craving per la cocaina. Negli esperimenti il baclofen ha mostrato di ridurre il craving provocato dall esposizione a ricordi condizionati di precedenti esperienze di consumo di cocaina (Kampman 2005). Il baclofen quindi potrebbe essere un utile farmaco per il trattamento dell astinenza da cocaina e come supporto per la prevenzione delle ricadute. Topiramato è una molecola appartenente alla classe degli anticonvulsivanti utilizzato insieme ad altri farmaci per il trattamento di alcuni tipi di crisi in pazienti affetti da epilessia o sindrome di Lennox-Gastaud. Il topiramato è anche usato talvolta per il trattamento della cefalea a grappolo e di spasmi nei bambini. Il farmaco è stato usato in psichiatria per il trattamento del disturbo bipolare anche se non è ad oggi approvato per tale uso. Questo farmaco è stato testato anche nel trattamento dell obesità specialmente per ridurre gli episodi di abbuffate ed è stato proposto come un possibile trattamento per l alcolismo (en.wikipedia.org 2006). Il topiramato è una molecola con attività sia sui sistemi di neurotrasmissione del GABA che su quelli del Glutammato. Il topiramato incrementa i livelli cerebrali di Acido Gamma-Amino- Butirrico e facilita la neurotrasmissione del GABA. Il topiramato inoltre inibisce il sistema di neurotrasmissione del Glutammato attraverso il blocco dei recettori del AMPA/kainato (Kampman 2005). Nei modelli animali il blocco dei recettori AMPA/KA nel nucleo accumbens previene la ricerca e la ripresa dell autosomministrazione di cocaina (Cfr.: Ghasemzadeh et Al. 2003; Vanderschuren et Al. 2005). In uno studio in doppio cieco condotto da Kampman e Coll. per valutare l efficacia del topiramato è emerso che il gruppo di studio trattato con il farmaco fu significativamente più in grado di rimanere astinente durante le ultime cinque settimane dello studio rispetto al gruppo trattato con placebo (Kampman et Al. 2004). Il topiramato per il trattamento della dipendenza da cocaina è in corso di valutazione in alcuni studi sostenuti dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) in collaborazione con l Università della Pensilvania (Cfr.: ClinicalTials.gov/NTC ) e con l Università della Vir- 322

7 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO ginia (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT NCT ). Tiagabina è un farmaco anticonvulsivante usato in combinazione con altri farmaci per il trattamento delle crisi parziali in adulti affetti da epilessia. È usato anche nel disturbo da attacchi di panico. Non è chiaro come la tiagabina eserciti i suoi effetti nell uomo ma sembra che funzioni come un inibitore selettivo del reuptake del GABA. La tiagabina è stata testata nel trattamento della dipendenza da cocaina in studi preclinici (Winhusen et Al. 2005) ed è attualmente in corso uno studio a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) per valutare l efficacia di tiagabina nel controllo della dipendenza da cocaina in pazienti in trattamento di mantenimento con metadone (Tiagabine for the treatment of Cocaine Dependence in Metadone-Maintained Individuals) (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). L utilizzo sperimentale dell Acido Valproico e di altri farmaci che hanno effetti stabilizzanti sull umore è motivato dal fatto che i disturbi bipolari presentano tassi di comorbilità con l abuso di cocaina e altre sostanze maggiori di qualsiasi altro disturbo psichiatrico maggiore. Questa condizione di comorbilità presenta una delle maggiori sfide del trattamento ed è associata a grave disabilità, morbilità e aumentato rischio di suicidio. Uno studio è in corso a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) in collaborazione con la University of Pittsburgh per valutare l efficacia del valproato associato ad altri interventi nel ridurre l uso di cocaina e nello stabilizzare i sintomi dell umore in pazienti con comorbilità per dipendenza da cocaina e disturbo bipolare (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). Lamotrigina è un farmaco anticonvulsivante usato nel trattamento dell epilessia e nel disturbo bipolare; in questo caso si comporta come stabilizzatore dell umore. La lamotrigina ha mostrato di migliorare i sintomi dell umore, il craving e di ridurre i comportamenti di consumo di cocaina in pazienti affetti da disturbo bipolare in comorbilità con abuso di cocaina (Brown et Al. 2006) ma i dati di questa esperienza necessitano di ulteriori approfondimenti attraverso studi clinici controllati. Uno studio è in corso a cura della University of Texas Southwestern Medical Center per testare se lamotrigina aggiunta in terapia si associ a riduzione del craving per la cocaina e a miglioramento della gravità di sintomi depressivi rispetto al placebo in pazienti affetti da disturbo bipolare e dipendenza da cocaina (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). In alcuni studi è emerso che gli effetti soggettivi della cocaina nelle donne erano più intensi durante la fase follicolare rispetto rispetto alla fase luteinica del ciclo mestruale. È stato quindi valutato se progesterone somministrato dall esterno durante la fase follicolare nelle donne attenuasse la risposta alla cocaina in rapporto alla normale fase follicolare, rendendo la risposta alla cocaina simile a quella della fase luteinica. È emerso che il progesterone è attivo nel modulare la risposta alla cocaina nelle donne (Sofuoglu et Al. 2004; Evans and Foltin 2006). Il progesterone, come il pregnenolone e il deidroepiandrosterone, appartiene ad un gruppo di neurosteroidi presenti in alte concentrazioni in determinate aree cerebrali. I neurosteroidi a livello cerebrale hanno attività sulle funzioni sinaptiche ed interagiscono con i canali ionici della neurotrasmissione. Attraverso la loro attività i neurosteroidi si comporterebbero come modulatori allosterici dei recettori dei neurotrasmettitori a livello dei sistemi di recettori GABA(A), NMDA e sigma. Il National Institute on Drug Abuse (NIDA) sta portando avanti uno studio iniziato nel 2002 per testare l efficacia del progesterone nel ridurre le risposte soggettive e fisiologiche alla cocaina in soggetti con dipendenza da cocaina (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). Vigabatrin (Gamma-vinil-GABA) è un inibitore ireversibile della gamma-aminobutirricoacido-transaminasi (GABA-T), enzima responsabile del catabolismo del GABA. Attraverso que- 323

8 COCAINA sta attività Vigabatrin aumenta i livelli di GABA nelle sinapsi. L attività dell enziama GABA- T si ripristina dopo sei giorni dall interruzione dell assunzione di Vigabatrin in seguito a nuova risintesi dell enzima. Vigabatrin è approvato in alcuni stati per il trattamento di alcune forme di epilessia. Vigabatri, come altre molecole attive sui sistemi dell acido gamma-amino-butirrico, ha mostrato negli studi preclinici di contribuire a ridurre a livello cerebrale l incremento di dopamina generato dall assunzione di droghe attraverso lo stimolo dell attività inibitrice del GABA. Alcuni studi sull uomo hanno mostrato che Vigabatrin può contribuire al trattamento della dipendenza da cocaina (Brodie et Al. 2005; Swan 2004). I farmaci che agiscono sulle funzioni regolate dal Glutamato sono oggetto di studi per il coinvolgimento dei circuiti del glutamato nelle regioni del cervello collegate ai fenomeni della ricompensa e per l evidenza dell induzione di una disregolazione glutaminergica indotta dalla cocaina. Inoltre è sempre più chiaro che le funzioni glutamatergiche sono alla base di numerosi aspetti clinici della dipendenza da cocaina inclusa l euforia, l astinenza, il craving e le disfunzioni delle esperienze di piacere (Dackis and O Brien 2003). Ricerche supportate dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) hanno prodotto evidenze che sostanze che ricostituiscono le concentrazioni di glutamato nel cervello in modelli animali con dipendenza compulsiva per la cocaina possono contribuire a ridurre la vulnerabilità alle ricadute (Hollon 2004; Baker et Al. 2003). Modafinil, è un farmaco prescritto per il trattamento della narcolessia e testato in alcuni studi ha mostrato di avere una attività nel ridurre la dipendenza da cocaina. Non si tratta di un tipico stimolante ed è commercializzato come agente che favorisce la vigilanza. Non sono chiari i meccanismi di funzionamento del farmaco ma in vitro ha mostrato la capacità di inibire il reuptake della dopamina. Il modafinil attiva i circuiti del glutamato inibendo il GABA. Si ritiene che il modafinil presenti meno potenziale di abuso rispetto agli altri stimolanti dovuto alla assenza di significativi effetti euforizzanti e piacevoli. Alcuni studi limitati hanno evidenziato che il modafinil può avere effetti nel contribuire a migliorare gli esiti clinici quando combinato a trattamenti psicosociali per la cura della dipendenza da cocaina (Dackis et Al. 2005; Zickler ). Il modafinil è in corso di studio nel trattamento della dipendenza da cocaina in vari studi promossi dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) (Cfr.: ClinicalTrials.gov). In uno studio iniziato nel febbraio 2006 ed attualmente in corso, a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e della Università della Pensilvania, l obbiettivo è quello di valutare l efficacia di Modafinil e Naltrexone, da soli o in combinazione, nel ridurre il consumo di alcol e cocaina in soggetti con dipendenza alcolica e da cocaina (Cfr.:ClinicalTrials.gov/NCT ). Altri due studi iniziati rispettivamente in luglio e nell ottobre 2004 a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) si propongono di testare l efficacia e la sicurezza di Modafinil nel ridurre il consumo di cocaina in soggetti con dipendenza da cocaina. Nel secondo di questi studi saranno anche valutati gli effetti di modafinil sul craving, l astinenza, la ritenzione in trattamento e gli effetti indesiderati (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT NCT ). Due studi iniziati rispettivamente nell aprile 2004 e nel dicembre 2005, il primo a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA), il secondo a cura della University of New South Wales, del Australian Gvernment Department of Health and Ageing, del Kirketon Road Centre Hospital e del St Vincent s Hospital di Sidney, si propongono di valutare l efficacia di Modafinil combinato a intervento Cognitivo-Comportamentale (CBT) per prevenire le ricadute nei pa- 324

9 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO zienti affetti da dipendenza da cocaina in fase di astensione dal consumo. (Cfr.: Clinical- Trials.gov/NCT NCT ). Altri studi sono in corso per testare l efficacia e la tollerabilità di Modafinil da solo o combinato ad altri interventi o trattamenti (Cfr.: ClinicalTrial.gov/NCT NCT ). Memantina è un farmaco antagonista dei recettori NMDA. Gli antagonisti dei recettori NMDA hanno mostrato di ridurre il rilascio di dopamina indotto dalla cocaina nei modelli animali. La memantina è approvata per il trattamento dei sintomi della malattia di Alzheimer. In questo disturbo è riconoscito il coinvolgimento di una disfunzione del sitema glutamatergico. La memantina agisce anche come un antagonista non competitivo a livello del recettore 5HT3 con potenza simile a quella sul recettore NMDA, ma questa attività serotoninergica nella demenza ha un significato non chiaro ( È in corso uno studio per valutare l efficacia della memantina nella prevenzione delle ricadute in soggetti dipendenti da cocaina a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e della Research Foundation for Mental Hygiene (A Double-Blind, Placebo-Controlled Trial of the Effectiveness of Memantine in Treating Cocaine Dependence). Questo studio inoltre si propone di valutare se il farmaco produce migliori risultati del placebo nel ridurre il craving da cocaina, i sintomi psichici, il deterioramento funzionale e le discontinuità del trattamento negli individui dipendenti (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). Sulla base di osservazioni che indicano che l uso prolungato di cocaina altera i normali livelli di glutamato a livello del nucleo accumbens e che l interruzione della assunzione cronica fa cadere i livelli di glutamato e questo spingerebbe il tossicodipendente a cercare nuovamente la sostanza, la ricerca si sta concentrando su molecole che normalizzino i livelli di acido glutammico. Un farmaco che può contribuire a questo effetto è la N-acetil-cisteina (NAC), già in uso nel trattamento della fibrosi cistica e in altre patologie organiche. Le ricerche di laboratorio e le teorie sulla relazione fra glutammato e cisteina fanno ritenere questa sostanza un candidato per studi sulla sua efficacia nell uomo per il trattamento della dipendenza da cocaina e altre sostanze. La N-acetil cisteina è un derivato di sintesi della cisteina, un amminoacido non essenziale in quanto prodotto fisiologicamente da un altro aminoacido, la metionina, a partire da alcuni alimenti. La cisteina partecipa a numerose funzioni metaboliche importanti come la sintesi di ormoni, di acidi grassi, processi di rigenerazione della pelle, dei capelli, ecc. Essa è anche fondamentale alla produzione di glutatione, un importante antiossidante endogeno, e al suo mantenimento funzionale. La ricerca in questo senso è sostenuta da evidenze riportate da ricercatori del laboratorio di Peter W. Kalivas della Medical University del Sud Carolina che hanno individuato un nuovo bersaglio di azione della cocaina: un particolare complesso proteico, chiamato cysteine-glutamate antiporter (controtrasportatore), che pompa il glutammato fuori dai neuroni in uno spazio fra di essi. Questi ricercatori hanno evidenziato che più del 60% del glutammato extracellulare è determinato dagli antiporter che sono localizzati lungo i lati dei neuroni fuori dalla regione sinaptica (Baker et Al. 2003; Kalivas et Al ). Risulta che i trattamenti per la cocaina riducono i livelli di glutammato attraverso una attività di soppressione dell anti-porter (controtrasportatore) e il trattamento con N-acetil-cisteina non solo riporta il glutammato ai normali livelli ma anche protegge i livelli di glutammato rendendo inutili ulteriori successive iniezioni di cocaina (Cfr.: Moran et Al. 2005). Inoltre risulta che l N-acetil-cisteina riduce il rischio di epatotossicità dovuta all effetto tos- 325

10 COCAINA sico della cocaina quando agisce in associazione a endotossina (lipopolisaccaride, LPS) (Labib, Abdel-Raman and Turkall 2003). In uno studio preliminare condotto in doppio ceco con N-acetil-cisteina e placebo per valutare la sicurezza e tollerabilità di NAC nel trattamento di soggetti affetti da dipendenza da cocaina è risultato che la molecola è ben tollerata e può ridurre i sintomi di astinenza da cocaina e il craving (LaRowe et Al. 2006). Due studi a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA), di cui uno in collaborazione con la Medical University del Sud Carolina, sono in corso per testare l efficacia e la tollerabilità della N-acetil-cisteina in soggetti con dipendenza da cocaina (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT NCT ). Atomoxetina è un farmaco approvato per il trattamento del Disturbo da Deficit dell Attenzione con Iperattività (ADHD). È classificato come inibitore del reuptake della norepinefrina agendo a livello presinaptico sul trasportatore della norepinefrina e sembra presentare il vantaggio, rispetto ad altri stimolanti, che invece agiscono sulla regolazione della dopamina a livello cerebrale (Metilfenidato, Amfetamina), di non avere un significativo potenziale di abuso (Stein 2004). Qualcuno ha sostenuto che avesse effetti antidepressivi coerentemente con i presupposti del suo sviluppo come antidepressivo, ma gli studi pubblicati non hanno dimostrato benefici evidenti nel trattamento della depressione. I dati provenienti dagli studi indicano che i pazienti affetti da Didturbo da Deficit dell Attenzione con Iperattività (ADHD) sono ad alto rischio di sviluppare disturbi da uso di sostanze rispetto alla popolazione non affetta. Inoltre gli adulti affetti da ADHD presentano alti tassi di comorbilità con l abuso di cocaina. Sulla base di queste evidenze, alcuni clinici hanno suggerito che questi pazienti ricercassero la cocaina come automedicazione per i sintomi dell ADHD. Per questa ragione alcune linee di studio si sono orientate a testare farmaci proposti per il trattamento dell ADHD per valutare se questi inducono anche effetti sulla dipendenza e l abuso di cocaina nei pazienti affetti da questi disturbi. È in corso uno studio a cura del National Institute on Drug Abuse (NIDA) in collaborazione con il New York State Psychiatric Institute per testare l efficacia di Atomoxetina nel ridurre il consumo di cocaina nei pazienti affetti da ADHD che abusano di cocaina. Un altro studio a cura del NIDA è in corso per valutare le potenziali interazioni fra assunzione intravenosa di cocaina e assunzione di Atomoxetina (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT NCT ). I neurolettici atipici hanno mostrato di poter essere efficaci nel controllare il craving e nel ridurre le ricadute in soggetti con diagnosi di schizofrenia e dipendenza da cocaina e in soggetti affetti da disturbo bipolare associato a dipendenza da cocaina, ma questi risultati, ottenuti in studi pilota, necessitano di essere confermati da studi clinici controllati (Smelson et Al ; Brown et Al ). In un piccolo ma rigoroso studio di valutazione dell attività di olanzapina comparata ad aloperidolo nel contollare i sintomi psicotici e i comportamenti di consumo in pazienti affetti da psicosi e dipendenza da cocaina è emerso che il neurolettico atipico ha contribuito a migliorare i sintomi nel gruppo di pazienti trattati (Smelson et Al. 2006) ma queste osservazioni non sono confermate da altri studi (Reid et Al. 2005) e richiedono ulteriori approfondimenti. Lo studio dei neurolettici atipici nel trattamento di forme di comorbilità fra disturbi psichiatrici maggiori e dipendenza da cocaina è sostenuto da evidenze che in soggetti con disturbo bipolare in trattamento con neurolettici tradizionali si riscontrava un aumento del craving per sostanze stimolanti in questi soggetti mentre al contrario era stata notata una diminuzione di 326

11 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO comportamenti assuntivi di sostanze stimolanti nei pazienti trattati con neurolettici atipici. Questo è verosimilmente dovuto al fatto che i neurolettici tradizionali presentano una attività predominante dopamino-antagonista mentre alcuni neurolettici atipici presentano una attività dopamino e serotonino-antagonista con moderato grado di attività sui recettori della dopamina. Quetiapina, risperidone e aripiprazolo sono in corso di studio in tre trials a cura della University of Texas Southwestern Medical Center, dello stanley Medical Research Institute e del National Institute on Drug Abuse (NIDA) (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT NCT NCT ). Gli approcci farmacocinetici al trattamento della dipendenza da cocaina mirano ad impedire che la cocaina raggiunga i siti cerebrali bersaglio attraverso un blocco dell ingresso della sostanza nel cervello o attraverso un aumento del suo catabolismo per far sì che minori quantità di cocaina raggiungano i siti di azione. Studi sull aumento del catabolismo della cocaina per ridurne gli effetti sono stati condotti finora sugli animali utilizzando un naturale enzima che metabolizza la cocaina: la butirilcolinesterasi (Pan et Al. 2005; Zhan and Gao 2005). L immunoterapia nella ricerca di strategie per la cura ed il controllo delle dipendenze basa i suoi presupposti sull assunto che il modello della tossicodipendenza possa essere assimilato a quello di una malattia infettiva in cui la sostanza d abuso rappresenta l agente infettante. Se sono create artificialmente condizioni particolari, le sostanze, nonostante il loro basso peso molecolare, possono indurre una risposta anticorpale. Un esempio di ciò è dato dal test immunoenzimatico utilizzato per l identificazione delle sostanze d abuso nelle urine o in altri liquidi organici. È in corso di studio uno specifico vaccino (TA-CD). Il vaccino indurrebbe una risposta anticorpale con la creazione di complessi di dimensioni tali da non passare la barriera ematoencefalica e quindi in grado di impedire alla cocaina il raggiungimento dei siti cerebrali bersaglio. Lo studio iniziato nel settembre 2003 è attualmente in corso (Cfr.: ClinicalTrials.gov/NCT ). Un altro approccio sperimentale è rappresentato dall impiego di batteriofagi. I batteriofagi sono virus che infettano i batteri, e si distinguono dai virus animali e delle piante in quanto mancano del tropismo per le cellule eucaristiche. La produzione di batteriofagi filamentosi in coltura è semplice ed economica, inoltre i batteriofagi sono estremamente stabili in una grande varietà di condizioni e, soprattutto, geneticamente flessibili. Alcuni batteriofagi possono infettare cellule batteriche senza produrre lisi delle stesse, ma mettendole nelle condizioni di produrre un ampia varietà di proteine, anticorpi e peptidi (Dickerson & Janda, 2005, Meijler et al, 2004). Molte compagnie nel campo delle biotecnologie stanno sviluppando le applicazioni terapeutiche dei batteriofagi, al punto che la Food and Drug Administration in USA sta mettendo a punto linee guida regoolatorie per la terapia fagica. I Batteriofagi sono in grado di penetrare in molti tessuti di vertebrati senza arrecare danni all ospite (Dabrowska et al, 2005). In particolare si è visto che batteriofagi filamentosi sono in grado di penetrare nel sistema nervoso centrale, dove possono pertanto fungere da vettori di anticorpi (Frenkel & Solomon, 2002). Carrera e collaboratori hanno dimostrato che anticorpi anticocaina sono in grado di sequestrare la sostanza e di sopprimere gli effetti psicomotori e di rinforzo della droga (Carrera et al, 1995; Carrera et al, 2000). Sulla base di queste ed altre osser- 327

12 COCAINA vazioni, è stato ipotizzato che anticorpi od enzimi specifici per la cocaina espressi da batteriofagi potessero raggiungere il SNC, e tale ipotesi è stata verificata nel ratto (Carrera et al, 2004). L impiego di batteriofagi, a differenza dell immunizzazione passiva ed attiva, permette di utilizzare la via di somministrazione intranasale, attraverso la quale è possibile raggiungere direttamente il SNC, dove i batteriofagi sono in grado di liberare anticorpi in grado di legare ed inattivare la cocaina direttamente nell encefalo, il sito primario di azione della cocaina. Tale approccio immunofarmacologico mediato da fagi filamentosi appare promettente, anche se il cammino da percorrere è lungo. In particolare, anche per la terapia con batteriofagi, così per il vaccino, esiste sempre la possibilità che l utilizzatore di cocaina contrasti gli effetti neutralizzanti del fago impiegando dosi maggiori di farmaco, con conseguenze potenzialmente letali. Inoltre anche tale approccio terapeutico annulla gli effetti della cocaina, ma non annulla il desiderio di assumere la droga. Anche nel caso delle applicazioni dei batteriofagi per via intranasale nelle dipendenze da cocaina, le applicazioni non si limitano agli anticorpi neutralizzanti, ma anche a quelli catalitici Bibliografia 1. Baker D.A., McFarland K., Lake R.W., Shen H., Tang X.C., Toda S., Kalivas P.W. Neuroadaptations in cysteine-glutamate exchange underlie cocaine relapse Nature Neuroscience. 2003; 6: Berger S.P., Winhusen T.M., Somoza E.C., Harrer J.M., Mezinskis J.P., Leiderman D.B., Montgomery M.A., Goldsmith R.J., Bloch D.A., Singal B.M., Elkashef A. - A medication screening trial evaluation of reserpine, gabapentin and lamotrigine pharmacotherapy of cocaine dependence. - Addiction Mar;100 Suppl 1: Bisaga A., Aharonovich E., Garawi F., Levin F.R., Rubin E., Raby W.N. and Nunes E.V. A Randomized placebo-controlled trial of gabapentin for cocaine dependence Drug and Alcohol Dependence. Feb. 2006; 81(3): Brodie J.D., Figueroa E., Laska E.M., Dewey S.L. - Safety and efficacy of gamma-vinyl GABA (GVG) for the treatment of methamphetamine and/or cocaine addiction. - Synapse Feb;55(2): Brown E.S., Nejtek V.A., Perantie D.C., Bobadilla L. - Quetiapine in bipolar disorder and cocaine dependence. - Bipolar Disorders Dec;4(6): Brown E.S., Perantie D.C., Dhanani N., Beard L., Orsulak P., Rush A.J. - Lamotrigine for bipolar disorder and comorbid cocaine dependence: A replication and extension study. Journal of Affective Disorders Mar 4; 7. Carroll KM, Fenton LR, Ball SA, Nich C, Frankforter TL, Shi J, Rounsaville BJ. - Efficacy of disulfiram and cognitive behavior therapy in cocaine-dependent outpatients: a randomized placebo-controlled trial. - Archives of General Psychiatry Mar;61(3): ClinicalTrials.gov A service of the U.S. National Institutes of Health Developed by the National Library of Medicine Desai R.I., Kopajtic T.A., Koffarnus M., Newman A.H. and Katz J.L. Identification of a dopamine transporter ligand that blocks the stimulant effects of cocaine The Journal of Neuroscience. Feb. 2005; 25(8): Dackis C.A., Kampman K.M., Lynnch K.G., Pettinati H.M. and O Brien C.P. A Double- 328

13 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO Blind, Placebo-Controlled Trial of Modafinil for Cocaine Dependence Neuropsychopharmacology. 30 (1): De Lima MS, de Oliveira Soares BG, Reisser AA, Farrell M - Pharmacological treatment of cocaine dependence: a systematic review - Addiction Aug; 97 (8): Dickerson T.J., Janda K.D. - Recent advances for the treatment of cocaine abuse: central nervous system immunopharmacotherapy. The AAPS Journal 2005 Oct 19;7(3):E Evans S.M., Foltin R.W. - Exogenous progesterone attenuates the subjective effects of smoked cocaine in women, but not in men. - Neuropsychopharmacology Mar;31(3): Ghasemzadeh M.B., Permenter L.K., Lake R., Worley P.F., Kalivas P.W. -Homer1 proteins and AMPA receptors modulate cocaine-induced behavioural plasticity. - European Journal of Neuroscience Sep;18(6): Gerasimov M.R., Schiffer W.K., Brodie J.D., Lennon I.C., Taylor S.J. and Dewey S.L. Gamma-Aminobutyric Acid Mimetic Drugs Differentially Inhibit the Dopaminergic Response to Cocaine European Journal of Pharmacology. Apr. 2000, 395(2): Gorelick D.A., Gardner E.L., Xi Z.X. - Agents in development for the management of cocaine abuse. - Drugs. 2004;64(14): Review. 17. Hollon T. Brain Glutamate Concentration Affect Cocaine Seeking National Institute on Drug Abuse NIDA NOTES. Vol. 19(3). September Kalivas P.W., McFarland K., Bowers S., Szumlinski K., Xi Z.X., Baker D.A. Glutamate transmission and addiction to cocaine Annals of the New York Academy of Sciences Nov. 2003; 1003: Kampman K. M., MD Medications for cocaine abuse Psychiatric Times February 2005 Vol. XXII Issue Kampman K.M., Pettinati H., Lynch K.G., Dackis C., Sparkman T., Weigley C., O Brien C.P. - A pilot trial of topiramate for the treatment of cocaine dependence. - Drug and Alcohol Dependence Sep 6;75(3): Kampman K.M., Volpicelli J.R., Alterman A.I., Cornish J., O Brien C.P. Amantadine in the Treatment of Cocaine-Dependent Patients with Severe Withdrawal Symptoms American Journal of Psychiatry Dec. 2000; 157(12): Katz J.L., Libby T.A., Kopajtic T., Husbands S.M., Newman A.H. - Behavioral effects of rimcazole analogues alone and in combination with cocaine. - European Journal of Pharmacology May 9;468(2): Labib R., Abdel-Rahman M.S. and Turkall R. N-Acetylcisteyne pretreatment decreases cocaine and endotoxin-induced hepatotoxicity J. Toxicol. Environ. Health A. 2003, Feb.; 66(3): LaRowe S.D., Mardikian P., Malcolm R., Myrick H., Kalivas P., McFarland K., Saladin M., McRae A., Brady K. Safety an Tolerability of N-Acetylcysteine in Cocaine-Dependent Individuals American Journal on Addiction 2006 Vol. 15 (1): Leiderman D.B., Shoptaw S., Montgomery A., Bloch D.A., Elkashef A., LoCastro J., Vocci F. - Cocaine Rapid Efficacy Screening Trial (CREST): a paradigm for the controlled evaluation of candidate medications for cocaine dependence. - Addiction Mar;100 Suppl 1: Li S.M., Campbell B.L., Katz J.L. - Interactions of Cocaine with Dopamine Uptake Inhibitors or Dopamine Releasers in Rats Discriminating Cocaine. The Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics Feb 14; 27. Meijler M.M., Matsushita M., Wirsching P., Janda K.D.- Development of immunophar- 329

14 COCAINA macotherapy against drugs of abuse. - Current Drug Discovery Technology Jan;1(1): Moran M.M., McFarland K., Melendez R., Kalivas P.W., Seamans J.K. Cysteine/Glutamate Exchange Regulates Metabotropic Glutamate Receptor Presynaptic Inhibition of Excitatory Transmission and Vulnerability to Cocaine Seeking The Journal of Neuroscience. July 2005; 25(27): Pan Y., Gao D., Yang W., Cho H., Yang G., Tai H.H., Zhan C.G. - Computational redesign of human butyrylcholinesterase for anticocaine medication. Proc. Natl. Acad. Sci. U S A Nov 15;102(46): Epub 2005 Nov Reid M.S., Casadonte P., Baker S., Sanfilipo M., Braunstein D., Hitzemann R., Montgomery A., Majewska D., Robinson J., Rotrosen J. - A placebo-controlled screening trial of olanzapine, valproate, and coenzyme Q10/L-carnitine for the treatment of cocaine dependence. - Addiction Mar;100 Suppl 1: Sakamuri S., Enyedy I.J., Zaman W.A., Tella S.R., Kozikowski A.P., Filippen-Anderson J.L., Farkas T., Johnson K.M. and Wang S. 2,3 Disubstituted quinuclidines as a novel class of dopamine transporter inhibitors Bioorg Med. Chem Mar; 11(6): Shoptaw S., Watson D.W., Reiber C., Rawson R.A., Montgomery M.A., Majewska M.D., Ling W. - Randomized controlled pilot trial of cabergoline, hydergine and levodopa/carbidopa: Los Angeles Cocaine Rapid Efficacy Screening Trial (CREST). - Addiction Mar;100 Suppl 1: Smelson D.A., Ziedonis D., Williams J., Losonczy M.F., Williams J., Steinberg M.L., Kaune M. - The efficacy of olanzapine for decreasing cue-elicited craving in individuals with schizophrenia and cocaine dependence: a preliminary report. Journal of Clinical Psychopharmacology Feb;26(1): Smelson D.A., Losonczy M.F., Davis C.W., Kaune M., Williams J., Ziedonis D. - Risperidone decreases craving and relapses in individuals with schizophrenia and cocaine dependence. - Canadian Journal of Psychiatry Sep;47(7): Sofuoglu M. and Kosten T.R. Novel Approsches to the Treatment of Cocaine Addiction CNS Drugs. 2005; 19(1): Sofuoglu M., Mitchell E., Kosten T.R. - Effects of progesterone treatment on cocaine responses in male and female cocaine users. Pharmacology, Biochemistry and Behavior Aug;78(4): Stein M.T. Atomoxetine Journal Watch Pediatrics and Adolescent Medicine. January, Swan N. The Long Road to Medication Development: Cocaine Treatment Moves to Clinical Trials NIDA NOTES National Institute on Drug Abuse. Vol. 18, (6). Feb Vanderschuren L.J., Di Ciano P., Everitt B.J. - Involvement of the dorsal striatum in cuecontrolled cocaine seeking. The Journal of Neuroscience Sep 21;25(38): Wikipedia, the free encyclopedia Winhusen T.M., Somoza E.C., Harrer J.M., Mezinskis J.P., Montgomery M.A., Goldsmith R.J., Coleman F.S., Bloch D.A., Leiderman D.B., Singal B.M., Berger P., Elkashef A. - A placebo-controlled screening trial of tiagabine, sertraline and donepezil as cocaine dependence treatments. - Addiction Mar;100 Suppl 1: Whitten L. Disulfiram reduces Cocaine Abuse - National Institute on Drug Abuse NIDA Notes Volume 20, Number 2 august Zhan C.G., Gao D. - Catalytic mechanism and energy barriers for butyrylcholinesterase-catalyzed hydrolysis of cocaine. - Biophys J Dec;89(6):

15 GLI ASPETTI TERAPEUTICI E DI SUPPORTO 44. Zickler P. Modafinil Improves Behavioral Therapy Results in Cocaine Addiction - National Institute on Drug Abuse NIDA Notes Volume 20, Number 3 october Zickler P. Sigma Antagonists: Potential Cocaine Medications with Novel Activity National Institute on Drug Abuse - NIDA Notes Volume 19, Number 4 Dec Dickerson TJ, Janda KD. Recent advances for the treatment of cocaine abuse: central nervous system immunopharmacotherapy. AAPS J. 2005;7 :E Dabrowska K, Switala-Jelen K, Opolski A, Weber-Dabrowska B, Gorski A. Bacteriophage penetration in vertebrates. J Appl Microbiol. 2005;98: Frenkel D, Solomon B. Filamentous phage as vector-mediated antibody delivery to the brain. Proc Natl Acad Sci U S A ; 99: Carrera MR, Kaufmann GF, Mee JM, Meijler MM, Koob GF, Janda KD. Treating cocaine addiction with viruses. Proc Natl Acad Sci U S A ;101: Carrera MRA, Ashley JA, Parson LH, Wirsching P, Koob GF, Janda KD Suppression of psychactive effects of cocaina by active immunization Nature (1995) 378: Carrera A, Ashley J, Zhou B, Wirsching P, et al 2000 Cocaina vaccines: Antibody protection against relapse in a rat model. Proc Natl Sci USA 97:

16

Trattamenti Farmacologici dei Disturbi Correlati all Uso di Cocaina

Trattamenti Farmacologici dei Disturbi Correlati all Uso di Cocaina Trattamenti Farmacologici dei Disturbi Correlati all Uso di Cocaina 1 Disturbi correlati all uso di Cocaina Disturbi da uso di cocaina Disturbi indotti da cocaina Comorbilità Abuso di cocaina Dipendenza

Dettagli

Neurobiologia delle ricadute e linee guida degli interventi antifumo e di terapia di disassuefazione da nicotina

Neurobiologia delle ricadute e linee guida degli interventi antifumo e di terapia di disassuefazione da nicotina Neurobiologia delle ricadute e linee guida degli interventi antifumo e di terapia di disassuefazione da nicotina Cristiano Chiamulera Professore Associato di Farmacologia Sezione di Farmacologia Dipartimento

Dettagli

I TRATTAMENTI FARMACOLOGICI DEI DISTURBI PSICHICI CORRELATI ALL USO DI COCAINA. Francesco Bricolo*, Marco Faccio*, Giovanni Serpelloni**

I TRATTAMENTI FARMACOLOGICI DEI DISTURBI PSICHICI CORRELATI ALL USO DI COCAINA. Francesco Bricolo*, Marco Faccio*, Giovanni Serpelloni** 6.1 I TRATTAMENTI FARMACOLOGICI DEI DISTURBI PSICHICI CORRELATI ALL USO DI COCAINA Francesco Bricolo*, Marco Faccio*, Giovanni Serpelloni** * Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20, Verona ** Osservatorio

Dettagli

Trattamento farmacologico della SAA (solo se CIWA >8-10)

Trattamento farmacologico della SAA (solo se CIWA >8-10) Trattamento farmacologico della SAA (solo se CIWA >8-10) Clordiazepossido / LIBRIUM 50 mg p.os ogni 6 ore il 1 giorno, poi 25 mg ogni 6 ore il 2 e 3 giorno Diazepam / VALIUM 10 mg p.os o i.v. ogni 6 ore

Dettagli

Farmacodipendenza. Addiction

Farmacodipendenza. Addiction Farmacodipendenza Ricerca compulsiva di una sostanza per ottenere uno stato di piacere /euforia o per alleviare uno stato di sofferenza, nonostante vi siano gravi conseguenze sociali o per la salute Addiction

Dettagli

I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI

I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI I SISTEMI NEUROTRASMETTITORI PERCHÉ UNA SOSTANZA POSSA DIRSI NEUROTRASMETTITORE (NT) 1.1 La molecola deve essere localizzata nel neurone presinaptico IMMUNOCITOCHIMICA 1.2 La molecola deve essere sintetizzata

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? y s a t ecs Informazioni per i giovani www.droganograzie.it ECSTASY Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

L azione delle droghe sul cervello

L azione delle droghe sul cervello Aspettando le Olimpiadi delle Neuroscienze Trento 16 gennaio 2012 in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento L azione delle droghe sul cervello Yuri Bozzi, PhD Laboratorio di Neuropatologia

Dettagli

I neurotrasmettitori

I neurotrasmettitori I neurotrasmettitori Classificazione dei farmaci in base agli effetti sulla trasmissione sinaptica AGONISTI: farmaci che facilitano gli effetti postsinaptici di un certo neurotrasmettitore ANTAGONISTI:

Dettagli

Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress

Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress Roma, 14 ottobre 2014 Comunicato stampa Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress La scoperta è di una giovane neuroscienziata italiana della Rockefeller University di New

Dettagli

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI

Dettagli

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche

Dettagli

Indice Autori. 1 Principi generali. Valutazione iniziale. Sintomi bersaglio. Uso di più farmaci. Scelta del farmaco. Sostituzione con farmaci generici

Indice Autori. 1 Principi generali. Valutazione iniziale. Sintomi bersaglio. Uso di più farmaci. Scelta del farmaco. Sostituzione con farmaci generici Indice Autori 1 Principi generali Valutazione iniziale Sintomi bersaglio Uso di più farmaci Scelta del farmaco Sostituzione con farmaci generici Enzimi del citocromo P450 Legame proteico Assorbimento ed

Dettagli

IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NELLE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI IN COMORBILITÁ CON L ABUSO DI SOSTANZE

IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NELLE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI IN COMORBILITÁ CON L ABUSO DI SOSTANZE IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NELLE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI IN COMORBILITÁ CON L ABUSO DI SOSTANZE Giuseppe ZANDA (Lucca) www.psichiatragiuseppezanda.com Viterbo, 16-17 novembre 2012 Premessa 2 In questa

Dettagli

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15 La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza

Dettagli

Istituto di Psichiatria e Psicologia Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli ROMA

Istituto di Psichiatria e Psicologia Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli ROMA Istituto di Psichiatria e Psicologia Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli ROMA APPROCCIO INTEGRATO AL TRATTAMENTO DEL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO GINO POZZI DATI EPIDEMIOLOGICI PREVALENZA NELLA

Dettagli

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza

Dettagli

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande COME SI SVILUPPA IL CERVELLO? Lo sviluppo del cervello è un processo che dura tutta la vita: è rapidissimo prima della nascita, mantiene un in generale non si interrompe mai. Durante la terza settimana

Dettagli

PSICOSTIMOLANTI COCAINA:

PSICOSTIMOLANTI COCAINA: PSICOSTIMOLANTI COCAINA: [30] ANTICONVULSIVANTI PER LA DIPENDENZA DA COCAINA Minozzi S, Amato L, Davoli M, Farrell M, Lima Reisser AARL, Pani PP, Silva de Lima M, Soares B, Vecchi S. Data della prima pubblicazione

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Valproato

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Valproato AIFA - Valproato 18/12/2009 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Valproato Rivalutazione CHMP file:///c /documenti/val9510.htm [18/12/2009 12.44.38] Domande e risposte sulla rivalutazione dei

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Gli ormoni sessuali e il differenziamento cerebrale. In che modo?

Gli ormoni sessuali e il differenziamento cerebrale. In che modo? Gli ormoni sessuali e il differenziamento cerebrale L esposizione agli androgeni porta allo sviluppo di differenze nelle strutture cerebrali, oltre che degli organi sessuali interni ed esterni, che porterà

Dettagli

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia "Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

Dettagli

I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea

I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili

Dettagli

CANNABIS : ABUSO & DANNI NEUROPSICOLOGICI IN ADOLESCENTI

CANNABIS : ABUSO & DANNI NEUROPSICOLOGICI IN ADOLESCENTI CANNABIS : ABUSO & DANNI NEUROPSICOLOGICI IN ADOLESCENTI 1. La Cannabis ed il suo funzionamento La Cannabis da molti anni è diventata una sostanza psicoattiva molto popolare, in particolar modo tra giovani

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

Ricerca farmacologica priclinica e clinica

Ricerca farmacologica priclinica e clinica Ricerca farmacologica priclinica e clinica SPERIMENTAZIONE PRECLINICA DURATA MEDIA?? ANNI Consente di isolare, dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico,

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

LA DROGA DROGA: tutte le sostanze, naturali o artificiali che modificano il funzionamento del sistema nervoso

LA DROGA DROGA: tutte le sostanze, naturali o artificiali che modificano il funzionamento del sistema nervoso LA DROGA DROGA: tutte le sostanze, naturali o artificiali che modificano il funzionamento del sistema nervoso in genere agiscono sulle sinapsi, alterando la trasmissione dell impulso nervoso e provocando

Dettagli

La terapia farmacologica nel paziente in doppia diagnosi Michele Sanza Regione Emilia Romagna Servizio Salute Mentale Dipendenze Patologiche e Salute nelle Carceri Corso di Formazione Esordi 1 NICE Guideline

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Ambiente. Farmacogenetica

Ambiente. Farmacogenetica Cos è Neurofarmagen? Ambiente La risposta individuale dei pazienti al trattamento farmacologico è molto variabile, potendosi ottenere dal totale miglioramento dei sintomi in alcuni, alla totale assenza

Dettagli

Le problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere

Le problematiche della donna nel terzo millennio. La medicina di genere Le problematiche della donna nel terzo millennio La medicina di genere Il genere è un determinante della salute perché coinvolge uomo/donna dallo sviluppo infantile alla senescenza La salute della donna

Dettagli

Lo screening farmacologico mirato porta a farmaci migliori per aumentare la frequenza del riciclo cellulare Autofagia

Lo screening farmacologico mirato porta a farmaci migliori per aumentare la frequenza del riciclo cellulare Autofagia Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. Lo screening farmacologico mirato porta a farmaci migliori per aumentare

Dettagli

Obesità e disordini alimentari. Ecco tutti i modi in cui il cibo si ripercuote sul cervello

Obesità e disordini alimentari. Ecco tutti i modi in cui il cibo si ripercuote sul cervello Obesità e disordini alimentari. Ecco tutti i modi in cui il cibo si ripercuote sul cervello http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=11554 Page 1 of 2 25/10/2012 quotidianosanità.it

Dettagli

MH e imaging cerebrale

MH e imaging cerebrale Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. La MH fa si che il cervello si sviluppi in modo diverso Volumi cerebrali

Dettagli

TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI. GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com

TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI. GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com TEMPI, LUOGHI, PERSONE E FARMACI NELLA CURA DEI CASI CON DOPPIA DIAGNOSI GIUSEPPE ZANDA www.psichiatragiuseppezanda.com Lucca, 7 settembre 2013 Definizione Problemi correlati Modelli di trattamento Principi

Dettagli

LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE DIPENDENZE

LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE DIPENDENZE Pesaro, 14 ottobre 2005 LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE DIPENDENZE Marco Saettoni Università di Pisa Dipartimento di Psichiatria, FNB Scuola di Psicoterapia Cognitiva Grosseto PROGRAMMA Premesse generali:

Dettagli

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono? STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/2012 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE DISTURBI AFFETTIVI Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) DIST. BIPOLARE DIST. 6% DEPRESSIVO 17% 8.223 PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE 22.234 CON DISTURBO DEPRESSIVO PREVALENZA TRATTATA

Dettagli

La terapia antiepilettica è esclusivamente sintomatica:

La terapia antiepilettica è esclusivamente sintomatica: ANTIEPILETTICI La terapia antiepilettica è esclusivamente sintomatica: i farmaci antiepilettici riducono la frequenza e la severità delle crisi convulsive in pazienti affetti da epilessia. DEFINIZIONI

Dettagli

Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto

Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto Università di Pisa Dipartimento di Farmacia Corso di laurea in CTF Corso: Basi biochimiche dell azione dei farmaci Cetuximab e mutazione K-Ras nel tumore del colon-retto Pisa, 27/03/2014 Samuela Fabiani

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT

Dettagli

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre Perchè fare ricerca in salute mentale? I disturbi mentali costituiscono un enorme carico per le persone che ne soffrono, per i loro familiari e per la società. Più di un cittadino Europeo su tre vive un

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

MEDICINA DELLE TOSSICODIPENDENZE: UNO SGUARDO AL FUTURO

MEDICINA DELLE TOSSICODIPENDENZE: UNO SGUARDO AL FUTURO MEDICINA DELLE TOSSICODIPENDENZE: UNO SGUARDO AL FUTURO Locarno 05.05.2004 Pier Paolo Pani Servizio Tossicodipendenze Dipartimento di Neuroscienze Università Cagliari AFFERMAZIONE GENERALE Ogni tipo di

Dettagli

MALATTIE LEGATE AI NEUROTRASMETTITORI

MALATTIE LEGATE AI NEUROTRASMETTITORI MALATTIE LEGATE AI NEUROTRASMETTITORI I meccanismi dell ansia -L ansia e uno stato mentale di preallarme che si manifesta in risposta ad una minaccia o ad un potenziale pericolo Si accompagna a risposte

Dettagli

ADHD e NEUROIMAGING: aspetti epistemologici e implicazioni psico-pedagogiche. Marta Sporchia Corso di Laurea in Scienze Pedagogiche A.A.

ADHD e NEUROIMAGING: aspetti epistemologici e implicazioni psico-pedagogiche. Marta Sporchia Corso di Laurea in Scienze Pedagogiche A.A. ADHD e NEUROIMAGING: aspetti epistemologici e implicazioni psico-pedagogiche Marta Sporchia Corso di Laurea in Scienze Pedagogiche A.A. 2012-2013 OBIETTIVO Discussione di alcuni PROBLEMI EPISTEMOLOGICI

Dettagli

Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!

Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente! Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del secondo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno

Dettagli

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

ABUSO DI SOSTANZE PSICOATTIVE, TRATTAMENTO E SICUREZZA STRADALE. IL RUOLO DEL MEDICO DEL SER.T.

ABUSO DI SOSTANZE PSICOATTIVE, TRATTAMENTO E SICUREZZA STRADALE. IL RUOLO DEL MEDICO DEL SER.T. Giornate Vittoriesi di Medicina Legale Pieve di Soligo 20 e 21 novembre 2003 ABUSO DI SOSTANZE PSICOATTIVE, TRATTAMENTO E SICUREZZA STRADALE. IL RUOLO DEL MEDICO DEL SER.T. Marco Capuani Dipartimento per

Dettagli

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere

Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere Fasi dello studio Disegni di ricerca sperimentale Barbara Gorini, Investigator Site Development Lead, Development Operations- Pfizer ITALIA

Dettagli

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività

DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

DISTURBI AFFETTIVI. Dr. Alessandro Bernardini

DISTURBI AFFETTIVI. Dr. Alessandro Bernardini HOME DISTURBI AFFETTIVI Dr. Alessandro Bernardini La caratteristica principale delle patologie emotive ed affettive è rappresentata dall'alterazione del tono dell'umore. La manifestazione più comune è

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

03/12/2008 10.30 REGIONE LOMBARDIA -> Page 006 of 10

03/12/2008 10.30 REGIONE LOMBARDIA -> Page 006 of 10 03/12/2008 10.30 REGIONE LOMBARDIA -> Page 006 of 10 EMENCHMP/590563/2008 EMEA/H/A-5.3 Parere del Comitato per i Prodotti Medicinali ad Uso Umano, ai sensi dell'articolo 5(39) del regolamento (CE) n. 726/2004,

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

FARMACOLOGIA DELLE SOSTANZE PSICOTROPE DI PIU FREQUENTE USO TERAPEUTICO

FARMACOLOGIA DELLE SOSTANZE PSICOTROPE DI PIU FREQUENTE USO TERAPEUTICO Seminario Stili di vita e idoneità al lavoro:uso di farmaci psicotropi Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma Associazione Parmense dei Medici del Lavoro FARMACOLOGIA DELLE SOSTANZE PSICOTROPE DI PIU

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

USO DI SOSTANZE E DISTURBO MENTALE

USO DI SOSTANZE E DISTURBO MENTALE Sofferenza, disagio, disturbi psichici e del comportamento di adolescenti e giovani: i servizi si confrontano Varese, 16 novembre 2011 USO DI SOSTANZE E DISTURBO MENTALE Marcello Diurni RELAZIONE ANNUALE

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Balanced Scorecard Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta LA FONDAZIONE La Fondazione L Istituto Neurologico Carlo Besta, fondato nel 1918 e classificato dal 1981 come Istituto di Ricerca e

Dettagli

Metodi in vivo e in vitro per : il riconoscimento dei farmaci lo studio delle loro proprietà farmacologiche lo studio del loro meccanismo d azione

Metodi in vivo e in vitro per : il riconoscimento dei farmaci lo studio delle loro proprietà farmacologiche lo studio del loro meccanismo d azione Metodi in vivo e in vitro per : il riconoscimento dei farmaci lo studio delle loro proprietà farmacologiche lo studio del loro meccanismo d azione Metodi generali Metodi mirati Scoperta e sviluppo di nuovi

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana

PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana Il trattamento dell Autismo in età evolutiva: presentazione linee guida Salvatore De Masi 1, Marina Dieterich 2, Alfonso

Dettagli

Classificazione degli studi epidemiologici

Classificazione degli studi epidemiologici Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI - DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI - CASE REPORT/SERIES - DI PREVALENZA O TRASVERSALI STUDI ANALITICI O OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Neuroscienze e diagnostica

Neuroscienze e diagnostica e diagnostica Sta diventando sempre più evidente che il concetto di plasticità cerebrale e sinaptica sia alla base della possibilità dell individuo di cambiare e quindi di diventare non solo quello per

Dettagli

Come funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?

Come funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso? RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO

Dettagli

Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci

Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Le interazioni farmacologiche come causa di reazioni avverse da farmaci Corso per farmacisti operanti nei punti di erogazione diretta delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna AUSL Piacenza

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.4.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Le buone pratiche per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro delle aziende venete certificate

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

PRINCIPI GENERALI. La tossicodipendenza è una malattia curabile.

PRINCIPI GENERALI. La tossicodipendenza è una malattia curabile. 1 PRINCIPI GENERALI INTRODUZIONE... 1 PRINCIPI GENERALI... 2 IL TRATTAMENTO... 2 STADI dell INTERVENTO... 3 SCHEMA GENERALE dei farmaci utilizzati nelle varie dipendenze... 4 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI...

Dettagli

Nella ricerca, il benessere per l umanità

Nella ricerca, il benessere per l umanità Nella ricerca, il benessere per l umanità Sei interessato a partecipare a studi clinici finalizzati allo sviluppo di nuovi farmaci in Sardegna? Diventa volontario con Fase 1 srl. Che cos è Fase 1 srl?

Dettagli

Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa

Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:

Dettagli

Dipendenza da sostanze. a cura di G Forza (Ser.T Padova) e M Morari (Università di Ferrara)

Dipendenza da sostanze. a cura di G Forza (Ser.T Padova) e M Morari (Università di Ferrara) Dipendenza da sostanze a cura di G Forza (Ser.T Padova) e M Morari (Università di Ferrara) Classi di sostanze 1. Alcol 2. Allucinogeni 3. Amfetamine 4. Caffeina 5. Cannabis 6. Cocaina 7. Fenciclidina 8.

Dettagli

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica FUNZIONI ESECUTIVE E MISURE ELETTROFISIOLOGICHE PATRIZIA S. BISIACCHI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE PADOVA Fondamenti metodologici della neuropsicologia Studio delle basi neurali delle funzioni mentali

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile. Dr. Alberto Milani Formevet srl

Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile. Dr. Alberto Milani Formevet srl Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile Dr. Alberto Milani Formevet srl Le produzioni italiane - I perché più significativi Cresce il

Dettagli

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo.

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo. Keeping Care Complete Psychiatrist Survey Focus sull Italia Background Obiettivo dell indagine Keeping Care Complete è comprendere - in relazione alle malattie mentali gravi - quale ruolo e quale influenza

Dettagli

CANNABIS. Generazione In- Dipendente

CANNABIS. Generazione In- Dipendente CANNABIS Generazione In- Dipendente CANNABIS Introduzione CANAPA (CANNABIS SATIVA) Principi attivi: tetraidrocannabinolo (Δ 9 -THC) Altri Principi non attivi: cannabinolo, cannabidiolo Con i termini hashis

Dettagli

FAME, APPETITO E SAZIETA

FAME, APPETITO E SAZIETA FAME, APPETITO E SAZIETA 1 FAME Necessità di un organismo ad assumere cibo Nel sistema nervoso centrale, a livello ipotalamico, si distinguono due zone il centro della fame il centro della sazietà La prima

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

I Martedì della Scuola

I Martedì della Scuola I Martedì della Scuola Dipartimento di Medicina e Sanità pubblica Sezione di Medicina legale Bologna, 27 marzo 2007 MILA FERRI Regione Emilia-Romagna LUISA GAROFANI Azienda Usl di Ferrara Coordinamento

Dettagli

NUOVE STRATEGIE IN NEUROFISIOLOGIA CLINICA Update sul dolore neuropatico e cranio-facciale Dott. Alfredo Mattaliano Il dolore neuropatico è convenzionalmente definito come un dolore che inizia e/o è provocato

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase

Dettagli

Sintesi dei risultati di uno studio concernente l efficacia del dondolio nei pazienti con demenza

Sintesi dei risultati di uno studio concernente l efficacia del dondolio nei pazienti con demenza Sintesi dei risultati di uno studio concernente l efficacia del dondolio nei pazienti con demenza Fonte: Nancy M. Watson, Thelma J. Wells, Christopher Cox (1998) Terapia con sedia a dondolo in pazienti

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli