Istituto MEME. associato a. Université Européenne Jean Monnet A.I.S.B.L. Bruxelles IL FETO E LA VITA SONORA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Istituto MEME. associato a. Université Européenne Jean Monnet A.I.S.B.L. Bruxelles IL FETO E LA VITA SONORA"

Transcript

1 Istituto MEME associato a Université Européenne Jean Monnet A.I.S.B.L. Bruxelles IL FETO E LA VITA SONORA Scuola di Specializzazione: Musicoterapia Relatore: Dott.ssa Roberta Frison Contesto di Project Work: Consultorio Famigliare di Carpenedo VE Tesista Specializzando: Giorgia Pugiotto Anno di corso: Primo Modena: maggio 2009 Anno Accademico:

2 INDICE DEI CONTENUTI INTRODUZIONE 4 1 Capitolo. Analisi dello sviluppo dei cinque organi di senso durante la vita prenatale Il tatto l olfatto Il gusto l udito Lo sviluppo dell orecchio La vista 15 2 Capitolo. I cinque livelli di comunicazione presenti durante la gravidanza Livello fisiologico Livello comportamentale Livello emotivo Livello mentale Livello esistenziale La comunicazione intrauterina secondo Benenzon Il Principio dell ISO 22 3 Capitolo. Gli studi Gli effetti dell ascoltare musica durante la gravidanza e il travaglio di parto: Descrizione di un esperienza

3 3.2. Il canto nella preparazione alla nascita Capitolo. Il Project Work Premessa Materiali e metodi Il setting Lo strumentario Le tecniche La struttura ed organizzazione degli incontri I dati raccolti 77 CONCLUSIONI. 82 REPERTORIO MUSICALE BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI SITOGRAFICI 86 3

4 INTRODUZIONE Il mio project work presenta l esperienza di tirocinio di musicoterapica realizzata con due gruppi di gestanti durante i corsi di preparazione alla nascita, nel Consultorio Familiare di Carpenedo in Provincia di Venezia dove presto servizio come volontaria ostetrica. Prima di intraprendere questa esperienza ho cercato alcune fonti che potessero essermi utili. La Musicoterapica in gravidanza è un tema che suscita grande curiosità ed interesse, come evidenzia la presenza dell argomento in convegni e congressi, (ad alcuni dei quali ho anche partecipato Famiglia, genitorialità e prenatalità - Padova; Musica e Vita Sassuolo) ma di cui si possiede una scarsa letteratura, per altro non strutturata. Due sono i libri che hanno dato inizio al mio percorso: - L abbraccio sonoro in gravidanza - Percorso innovativo di musicoterapica in acqua per future mamme di Paola Ulrica Citterio. - Musicoterapia e Gravidanza a cura di Raffaella Coluzzi. Il primo capitolo della mia tesi tratta lo sviluppo, durante la vita prenatale, dei cinque sensi che procedono secondo il seguente ordine: tatto, olfatto, gusto, udito e vista. Volendomi soffermare sull udito, ho ritenuto importante spiegare lo sviluppo della struttura dell orecchio dalla fase embrionale alla fase fetale. Nel secondo capitolo si descrivono i livelli di comunicazione presenti durante la gravidanza tra la madre ed il nascituro. Una particolare attenzione è stata data allo schema della comunicazione intrauterina proposta da Benenzon e al concetto di ISO ossia l insieme delle energie sonore, acustiche e di movimento, che appartengono a un individuo e lo caratterizzano. Il terzo capitolo pone l accento sugli studi realizzati (Piper, Salk, Fejoo, Gagnon, Milani Comparetti, Franco Fornari) sulle relazioni tra stimoli sonori ed attività del feto ed, essendo veneziana, ho voluto riportare per intero lo studio fatto da Pier Luigi Righetti (Venezia 1995) sugli effetti dell ascoltare musica durante la gravidanza e il travaglio di parto. Al termine del capitolo riporto le esperienze sull uso della voce in gravidanza: - il canto carnatico, tipico dell India; - la concezione del canto per Leboyer: 4

5 - gli studi di psicofonia di M. L Aucher e della sua studentessa Elisa Benassi. Nel quarto ed ultimo capitolo, illustro nel dettaglio il project work realizzato a Carpendo partendo dalla motivazione per cui ho deciso di fare questo progetto. Specifico, in dettaglio, il setting, gli strumenti di lavoro utilizzati, la metodologia, le tecniche di intervento e la struttura organizzativa degli incontri. Infine riporto, di sei gestanti, i dati clinici ed alcune osservazioni sulle attività musicali che sono emerse durante gli incontri. I mutamenti che avvengono a livello fisiologico e psicologico durante i nove mesi, sono talvolta accompagnati da ansia, stress, paura e affaticamento che possono impedire alla donna di vivere questo straordinario momento della vita. Con le tecniche di musicoterapia volevo far scoprire alle gestanti un ulteriore mezzo per vivere la nascita con consapevolezza e serenità: attenta e pronta ad assecondare i segnali provenienti dal suo corpo e dal suo bambino. 5

6 CAPITOLO 1 ANALISI DELLO SVILUPPO DEI CINQUE ORGANI DI SENSO DURANTE LA VITA PRENATALE Fino a poco tempo fa si pensava che il nascituro fosse una massa psichicamente indifferenziata sulla quale venivano a fissarsi le esperienze, i pensieri e le azioni solo dopo la nascita. Solo recentemente questa concezione statico/passiva è stata sostituita dalla concezione dinamico/attiva, orientata in senso evolutivo, che vede il neonato, nel suo primo impatto con il mondo, portare con sé una serie di vissuti già organizzati e strutturati sui quali formerà lo sviluppo successivo dell'io. Per essere più precisi, durante la gestazione, il nascituro sviluppa un Sé differente e differenziato, perfettamente individualizzato, come le impronte digitali, che ha così nitide e definite. La moderna neurologia ha scoperto, ad esempio, che a partire dal settimo/ottavo mese compaiono nel nascituro dei tracciati elettroencefalografici di diversi ritmi che consentono di comprendere se il piccolo è sveglio o dorme, se il suo sonno è profondo o se sta sognando. Questo è un dato di grande valore e significato perché è stato riconosciuto, a partire da Freud che riteneva il sogno la via regia dell'inconscio, che i sogni sono in stretta relazione con la vita interiore e con i contenuti della vita psichica fatta di bisogni, desideri, emozioni ecc. Le ricerche effettuate nel campo della vita prenatale hanno dimostrato l'esistenza di un attività neurosensoriale presente già fin da prima della nascita. Questo per dire che il feto, attraverso gli organi di senso, ha già a disposizione dei canali di comunicazione aperti verso il mondo esterno che incidono, a partire dalle prime esperienze, sulla propria crescita e quindi sulla propria organizzazione ed attività futura. Un'attenta analisi dello sviluppo neurosensoriale permette di comprendere lo sviluppo e il valore degli organi di senso che procede secondo il seguente ordine: 1) Tatto. 2) Olfatto. 6

7 3) Gusto. 4) Udito. 5) Vista TATTO La pelle è già completa dopo otto settimane di gravidanza. E' stato possibile stabilire che il feto presenta: - dall'8/9 settimana reazioni motorie e stimolazioni facciali centrate nella regione della bocca; - dalla 10/11 settimana si muove per oltre il 12% del tempo, comincia ad eseguire movimenti per la respirazione e talvolta sobbalza d'improvviso; inoltre inizia, o lo farà tra un paio di settimane al massimo, a bere liquido amniotico; - dalla 12/13 settimana in risposta ad uno stimolo chiude la bocca ed inghiotte; manifesta un ritmo di singhiozzo di singulti al minuto; - dalla 16 settimana ha ormai sviluppato il senso del gusto; si è rilevato che se il liquido amniotico viene dolcificato artificialmente ne inghiotte una dose doppia; se si illumina violentemente il ventre materno reagisce girando la testa mentre aumenta il battito cardiaco; - dalla 20 settimana muove il braccio su e giù ed è in grado di toccare ed afferrare qualcosa: un dito, un piede; possiede tutti i moduli di movimento della specie umana e ne ha di più perché con il passar del tempo se ne perde e non se ne acquisisce nemmeno uno ; - dalla 22 settimana comincia a fare precisi movimenti per succhiare; da questo momento in poi si osserverà un aumento del battito cardiaco ogni volta che si muove; - dalla 25 settimana può essere eccitato da forti e improvvisi rumori e calmato dalla madre quando gli parla dolcemente; - dalla 30 settimana sembra ascoltare il proprio cuore quasi per stabilire un proprio ritmo post-natale; - dalla 39 settimana, durante le fasi del sonno profondo (non-rem), muove la bocca ad intervalli che vanno dai 10 ai 20 secondi; nel sonno REM o sonno attivo si muove ogni 0,5-2,5 minuti, e muove la bocca per 0,5-3 minuti. In questo periodo dorme per il 95% del tempo. Grazie alla sua stretta relazione con l'attività mobile del feto il tatto è il primo e più 7

8 importante organo d informazione su noi stessi e sull'ambiente. Basta pensare il liquido amniotico che circonda il bambino, alla capacità dell'embrione e del feto di muoversi in questo liquido, ed alle sue mani molto vicine alla bocca per rendersi conto che la pelle è continuamente stimolata ed in contatto con l'ambiente Il tatto è l'organo della relazione e l'esperienza che ne deriva è destinata a condizionare le esperienze successive; quindi la pelle è l'organo della comunicazione primaria perché permette di comunicare anche quando le altre forme di comunicazione espressiva, gestuale, verbale, non sono presenti. Il processo del toccare è sempre reciproco e quindi la sua attivazione determina inevitabilmente una relazione. In Olanda esiste l'istituto per la Comunicazione Aptonomica (del toccare) diretto da Veldman F., che insegna ai genitori come toccare il feto durante la gravidanza. Questa tecnica consiste nel prendere, naturalmente con delicatezza, il contenuto del ventre con le mani e fare delle pressioni o massaggi. Già dal quarto mese è possibile notare una reazione del feto che al toccamento risponde attraverso il movimento. Questa pratica sviluppa nei genitori la consapevolezza che il nascituro ha concretamente una sua vita di relazione. Ciò rafforza il legame affettivo genitori/figlio, attenua la preoccupazione rispetto alla gestione della gravidanza e prepara alla relazione affettiva dopo la nascita. Inoltre l'esperienza aiuta a comprendere le preferenze e i rifiuti o meglio le tendenze del bambino. E' di fondamentale importanza trasmettere al bambino dei messaggi di compiacimento per averlo in grembo. La madre, mentre lo tocca, può parlargli con dolcezza e comunicargli il suo amore con il pensiero e con la parola, perché il bambino recepisce i messaggi ed ha una sua memoria inconscia. In questo modo il bambino sviluppa maggiormente la capacità di adattamento, di risposta e di relazione. Inoltre diventa più attivo, aumenta il tono della muscolatura e la capacità di provare emozioni OLFATTO 8

9 L'organo dell'olfatto entra in funzione durante il secondo mese di gravidanza. Le sostanze legate all'ambiente e al cibo possono, con i loro odori, diventare parte del liquido amniotico e produrre delle memorie olfattive importanti per lo sviluppo delle relazioni ed esperienze future. L'olfatto è in stretta relazione con l'intuizione, con l'orientamento spaziale e con la capacità di discriminazione: probabilmente alla nascita il bambino riconosce la madre anche grazie all'odore che emana. Inoltre l'odorato è in rapporto con la vita affettiva e sessuale, con il comportamento aggressivo ed affermativo, con il processo di maturazione, ed esercita in senso generale, un ruolo significativo nella formazione, nello sviluppo dell'identità personale e in tutta la vita di relazione interpersonale. Una tecnica di un certo interesse, consigliata alle donne in gravidanza, consiste nel far uso di essenze o profumi particolarmente graditi. Questi permettono, in modo del tutto naturale, di agire sul grado di risposta emotiva, di favorire un maggior senso di benessere e quindi di apertura e di adattamento: condizione importante per poter affrontare adeguatamente i problemi e le difficoltà della vita in armonia con sé e con il proprio figlio. I profumi, per semplicità, sono classificati secondo tre diversi tipi di note: Le prime sono le note di testa caratterizzate dagli aspetti volatili, schietti e poco duraturi; in genere rappresentano l'aspetto sensibile del profumo molto vicino alla volatilità del pensiero. Esse sono costituite in prevalenza da agrumi (limone, bergamotto, mandarino) o da labiate (salvia, rosmarino, issopo, menta). Vengono poi le note dominanti o note di cuore legate al mondo delle emozioni e queste determinano la personalità del profumo. Ritroviamo tra queste i profumi di rosa, gelsomino, caprifoglio e mughetto. E da ultime ci sono le note di fondo, dall'aroma intenso, che stimolano la vitalità come il patchouly, labdano, muschio di quercia, benzoino, incenso IL GUSTO 9

10 Il gusto entra in funzione verso il terzo mese. All'introduzione di sostanze dolci o amare nel liquido amniotico, il feto reagisce, rispettivamente, con momenti di suzione, di deglutizione o di smorfie, accompagnate al tentativo di chiusura della bocca dimostrando la capacità di discriminare le differenze. Nel liquido amniotico passano anche sapori di cibi che fanno parte dell'alimentazione della madre. A questo proposito un interessante ricerca è stata condotta in Francia, e più precisamente in Provenza, su alcuni gruppi di bambini. I figli di donne che durante la gravidanza e l'allattamento mangiavano molto aglio dimostravano, fin dai primissimi anni di vita, una spiccata predilezione per gli alimenti ricchi di aglio, sostanza che normalmente viene invece fermamente rifiutata dai lattanti. La memoria gustativa, ed in parte anche quella olfattiva, hanno un grande valore perché possono determinare le esperienze successive che il bambino farà con il cibo, specialmente durante la fase orale relativa al primo anno di vita, con l'allattamento e lo svezzamento e quindi le sue abitudini alimentari. Il gusto influenza le prime esperienze di accettazione o di rifiuto della realtà e svolge un ruolo importante nello sviluppo della capacità di adattamento e del senso di appartenenza. Alla gestante si consiglia un'alimentazione equilibrata con particolare attenzione alla quantità, ma soprattutto alla qualità nella scelta dei cibi. Ciò è estremamente importante per la salute della gestante, per l'andamento della gravidanza e per lo stato di nutrizione e sviluppo psicofisico del nascituro L'UDITO L'apparato uditivo completa la sua maturazione tra il secondo e il quinto mese di gravidanza, perciò dopo il 6 mese il feto ha la capacità di ascoltare per tutto il tempo. Gli stimoli sonori vengono percepiti, non solo attraverso l'apparato uditivo fetale, ma anche tramite la pressione delle vibrazioni sonore su tutto il feto passando attraverso il liquido amniotico. Tutto il processo di crescita convive in simbiosi con la madre attraverso: - le sue pulsazioni cardiache; - la sua voce; - il suo flusso ematico; 10

11 - il rumore delle pareti uterine; - i continui gorgoglii intestinali; - le sonorità connesse al volume dell'aria inspirata ed espirata; - il movimento ondulatorio del diaframma. I rumori di fondo intrauterini sono pari a 24 db (decibel), mentre la voce materna è pari a 60 db. Secondo le più recenti scoperte svolte da Versyp, nel 1985, la somma totale dei rumori interni è di circa 30 db. Il feto probabilmente tende ad abituarsi convivendo con questi suoni permanenti. La propagazione delle onde sonore nel liquido amniotico dà origine a una stimolazione di tipo energetico. Tutte queste sollecitazioni acustiche, provenienti dall'interno, determinano un coinvolgimento vibrotattile globale prima ancora che uditivo. Le percezioni fetali e neonatali dipendono anche dalle strutture geneticamente determinate, nelle quali la maturazione sembra derivare dalle stimolazioni esterne trasmesse dagli organi di senso. Gli stimoli, di origine esterna, provengono dai suoni, musiche, rumori e vibrazioni dell'ambiente esterno e vengono filtrati attraverso i tessuti della madre. I suoni maggiormente attutiti sono quelli acuti, mentre quelli bassi subiscono una minore attenuazione: sopra i 1000 e 2000 Hz l'attenuazione è di 30 db. I suoni che passano meglio (senza l'attenuazione di protezione) sono, quindi, intorno ai 1000 Hz anche se, d'altra parte, rischiano di essere più compromessi, meno nitidi a causa del rumore di fondo materno. Le sonorità endouterine hanno perciò un'intensità variabile da 6,3 a 80,5 db. La voce materna (per trasmissione ossee, per vicinanza e per le vibrazioni prodotte dall'apparato fonatorio) emerge fra tutte, filtrata. La voce paterna (per la vicinanza e per il suo tono grave) e la musica contribuiscono nella stimolazione dei suoni gravi. L'attenuazione dei rumori esterni proviene principalmente dal fatto che le onde sonore sono, in gran parte, riflesse dall'addome materno soprattutto per quanto riguarda i suoni acuti. Questi sono dunque quelli più debolmente percepiti rispetto a quelli gravi LO SVILUPPO DELL'ORECCHIO 11

12 L'orecchio è formato da tre parti anatomicamente diverse: L'ORECCHIO ESTERNO, formato dal padiglione auricolare, dal meato acustico esterno e dallo strato esterno della membrana timpanica. L'ORECCHIO MEDIO, che è formato da una catena di tre ossicini uditivi, che connettono lo strato interno della membrana timpanica con la finestra ovale dell'orecchio interno. L'ORECCHIO INTERNO, che è formato dall'organo vestibolo-cocleare, che è in rapporto sia con la funzione uditiva che con quella dell'equilibrio. Le parti esterne e medie dell'orecchio sono deputate alla trasmissione delle onde sonore all'orecchio interno, che converte le onde in impulsi nervosi e registra i cambiamenti di equilibrio. SVILUPPO DELL'ORECCHIO INTERNO L'orecchio interno è il primo delle tre parti anatomiche che inizia a svilupparsi. All'inizio della quarta settimana appare su ciascun lato del mielencefalo, la parte caudale del cervello posteriore, un ispessimento dell'ectoderma superficiale, il placode otico. Ciascun placode otico presto s invagina e affonda profondamente nell'ectoderma superficiale fino a raggiungere il mesenchima sottostante. Così facendo forma la fossetta otica. I bordi della fossetta otica si riuniscono e si fondono dando origine alla vescicola otica, il primordio del labirinto membranoso. Le vescicole otiche perdono i loro contatti con l'ectoderma superficiale e formano un diverticolo che si allunga dando origine al dotto e al sacco endolinfatico. A questo punto si riconoscono due regioni delle vescicole otiche: UNA PARTE UTRICOLARE dorsale, dalla quale hanno origine il dotto endolinfatico e i dotti semicircolari. UNA PARTE SACCULARE ventrale, che dà origine al sacculo e al dotto cocleare; questo dotto contiene l'organo spirale (del Corti). I tre diverticoli discoidali si accrescono al di fuori della parte utricolare del labirinto membranoso che si sta sviluppando. Presto le parti centrali di questi diverticoli si fondono e scompaiono. Le parti periferiche non fuse dei diverticoli diventano i dotti semicircolari. Dilatazioni localizzate, le ampolle, si sviluppano a ciascuna estremità del dotto semicircolare. Le 12

13 terminazioni nervose sensoriali - le creste ampollari - si differenziano in queste ampolle e nell'utricolo e sacculo. Dalla parte ventrale sacculare della vescicola otica si accresce un diverticolo tubulare - il dotto cocleare - che si avvolge su se stesso formando la coclea membranosa. Subito si forma una connessione tra la coclea e il sacculo, il dotto reuniente. L'organo spirale (del Corti) si differenzia dalle cellule della parete del dotto cocleare. Le cellule gangliari dell'ottavo nervo cranico migrano lungo l'avvolgimento della membrana cocleare e formano il ganglio spirale (ganglio cocleare). Processi nervosi si estendono da questo ganglio fino all'organo spirale, dove terminano nelle cellule capellute. Le cellule del ganglio spirale mantengono la condizione embrionale bipolare; cioè, esse non diventano unipolari come le cellule del ganglio spinale. Influenze induttive provenienti dalla vescicola otica stimolano il mesenchima che circonda la vescicola otica a condensarsi e a differenziarsi in una capsula otica cartilaginea. Mentre si ingrandisce il labirinto membranoso, appaiono vacuoli nella capsula otica cartilaginea che presto coalescono e formano lo spazio perilinfatico. Il labirinto membranoso è ora sospeso nella perilinfa (liquido dello spazio perilinfatico). Lo spazio perilinfatico relativo al dotto cocleare si divide in due parti, la scala del timpano e la scala vestibolare. La capsula otica cartilaginea successivamente si ossifica e forma il labirinto osseo dell'orecchio interno. L'orecchio interno raggiunge la sua dimensione e forma definitive alla metà del periodo fetale (da settimane). SVILUPPO DELL'ORECCHIO MEDIO La parte prossimale del recesso tubotimpanico forma la tuba faringotimpanica (tuba uditiva). La parte distale del recesso tubotimpanico si espande e diviene la cavità timpanica, che gradualmente avvolge gli ossicini dell'udito (martello, incudine e staffa). Durante l'ultima parte del periodo fetale, un espansione della cavità timpanica, dà origine all'antro mastoideo. L'antro mastoideo ha, alla nascita, dimensioni quasi definitive; tuttavia non sono presenti nel neonato cellule mastoidee. A due anni di età le cellule mastoidee sono ben sviluppate e producono proiezioni coniche delle ossa temporali, detti processi mastoidei. L'orecchio medio continua a crescere per 13

14 tutta la pubertà. SVILUPPO DELL'ORECCHIO ESTERNO Il meato acustico esterno si sviluppa dall'estremità dorsale del primo solco faringeo. Le cellule ectodermiche al fondo di questo tubo imbutiforme proliferano e formano una lamina epiteliale solida, detta tappo del meato acustico. Successivamente, nel tardo periodo fetale, le cellule centrali di questo tappo degenerano, formando una cavità che diviene la parte interna del meato acustico esterno. Questo meato è relativamente corto alla nascita; per questo, si deve avere cura di non ledere la membrana timpanica. Il meato acustico esterno raggiunge la sua lunghezza definitiva circa al nono anno. Il primordio della membrana timpanica è la prima membrana faringea, che separa il primo solco faringeo dalla prima tasca faringea. Mentre procede lo sviluppo, tra le due parti della membrana faringea, il mesenchima si accresce e si differenzia producendo e organizzando le fibre collagene della membrana timpanica. Il rivestimento esterno della membrana timpanica deriva dall'ectoderma superficiale, mentre il suo rivestimento interno deriva dall'endoderma del recesso tubotimpanico. Per sintetizzare, la membrana timpanica si sviluppa da tre parti: - dall ectoderma del primo solco faringeo; - dall'endoderma del recesso tubo timpanico; - dal mesoderma del primo e secondo arco faringeo. Il padiglione auricolare si sviluppa da sei aree mesenchimali proliferanti del primo e secondo arco faringeo. Le prominenze, dette tubercoli auricolari, circondano il primo solco faringeo. Mentre si sviluppa il padiglione auricolare, si riduce il contributo del primo arco. Il lobo (o lobulo) è l'ultima parte che si sviluppa. Il padiglione auricolare comincia a svilupparsi alla base del collo. Con lo sviluppo della mandibola, il padiglione auricolare si sposta verso la sua posizione definitiva ai lati della testa. L'orecchio esterno continua a crescere per tutta la pubertà. Le parti del padiglione auricolare derivate dal primo arco faringeo sono innervate dal nervo di questo arco il ramo mandibolare del nervo trigemino; le parti derivanti dal secondo arco, sono innervate dal ramo cutaneo del plesso cervicale; specialmente il piccolo nervo occipitale ed il nervo grande auricolare. 14

15 Il nervo facciale del secondo arco ha pochi rami cutanei; alcune di queste fibre contribuiscono all'innervazione sensoriale della pelle della regione mastoidea e, probabilmente, di piccole aree di entrambe le facce del padiglione LA VISTA L'organo sensoriale della vista funziona tra il quarto e il sesto mese mentre, prima della nascita, tutti i recettori sono completi. Il feto che si trova nell'utero materno non vive nell'oscurità ma all'interno di una variazione di tonalità luminose e cromatiche dipendenti dal clima, dalla stagione e dallo stile di vita della madre, alle quali reagisce. Se si appoggia una luce intensa sull'addome della madre il nascituro sembra notarla al punto che cerca di distogliere gli occhi girando la testa dall'altra parte. Per E. F. Baker, psicanalista reichiano, la zona oculare è il primo livello evolutivo e questa è in stretta relazione con le strutture fondamentali della psiche. Durante la gravidanza è importante vivere l'esperienza del vedere e non del semplice guardare in modo superficiale e distratto, così da partecipare coscientemente all'atto percettivo e dare valore e significato all'esperienza. Andrée Bertin, francese, presidente della A.N.E.P. (Association Nationale pour l'education Prénatale) propone alle madri in gravidanza di vestire e di tappezzare le pareti della casa con colori chiari, vivi e luminosi, questo perché hanno un effetto stimolante e benefico sulla crescita delle cellule e sugli organi del nascituro. Vediamo ora, sia pur a grandi linee, il significato simbolico e l'effetto fisiologico dei principali colori. 1) ROSSO: è il colore che rappresenta tutto ciò che concerne la vita e la sua affermazione attraverso l'azione, la lotta ecc. E' anche in relazione con l'autorità e la volontà. Inoltre rappresenta l'amore per gli esseri viventi. Interessa la muscolatura striata e volontaria e gli organi della riproduzione. 2) ARANCIONE: è il colore dell'estroversione sentimentale, della nobiltà, della sanità, della purezza e dell'unità della vita. Sviluppa il desiderio di perfezione, di benessere e di salute. E' in relazione al sistema circolatorio. 3) GIALLO: è il colore del sole e dell'oro. Simboleggia la luce, la gioia, l'ottimismo, la chiarezza, il cambiamento e l'energia. 15

16 Stimola l'esigenza di comprensione, di conoscenza e di riflessione. Gli organi del colore giallo sono il sistema nervoso simpatico e parasimpatico 4) VERDE: è il colore della crescita, dello sviluppo e dell'evoluzione. Il verde dona equilibrio e stabilità, però al tempo stesso è il colore della speranza e della ricchezza. Corrisponde all'apparato digerente e alla muscolatura liscia. 5) BLU: il colore blu è il colore della verità, della fede e della religiosità. Dona armonia, pace e serenità. Lo potremmo definire il colore dell'affettività, della tenerezza e della musicalità. Il suo organo è la pelle e influenza il sistema respiratorio. 6) INDACO: è il colore della forza interiore, della dignità, della regalità e della giustizia. Porta verso il mondo delle astrazioni e delle cause. Esso agisce sul sistema osseo. 7) VIOLA: è colore mistico, della creatività, della fantasia e della sensibilità. Rappresenta il coraggio, il sacrificio e la spiritualità. Il viola è in relazione con il sistema endocrino. 8) BIANCO: è espressione del dissolversi, della fuga e della liberazione. Rappresenta la libertà assoluta aperta a tutte le possibilità. E' il riflesso dell'assoluto. Manifesta anche la purezza e l'inizio di ogni cosa. 9) NERO: è il colore del blocco, della difesa e della negazione. Nero è anche il colore dell opposizione, del buio e della morte. In certi casi può essere in relazione con certe forme di eleganza. Il bianco stimola l'attività delle cellule dell'organismo mentre il nero le deprime. 16

17 CAPITOLO 2 I CINQUE LIVELLI DI COMUNICAZIONE PRESENTI DURANTE LA GRAVIDANZA La comunicazione madre-nascituro si sviluppa secondo cinque livelli diversi: 1) fisiologico; 2) comportamentale; 3) emotivo; 4) mentale; 5) esistenziale LIVELLO FISIOLOGICO Il livello fisiologico interessa tutti quei processi fisiologici che vanno dallo scambio di sangue, di ossigeno, allo scambio di sostanze nutritive ed ormonali. All'interno di questo livello sono del tutto assenti gli elementi coscienti, mentre è presente una notevole sensibilità nei confronti dei fattori emotivi ed ambientali. La carenza o l'eccesso di emozioni vissute dalla madre possono influire sulla attività metabolica dell'organismo e questo può incidere negativamente sul processo di crescita e sviluppo del nascituro. Fumare, bere, assumere droghe o medicinali in dosi eccessive altera la comunicazione ed il rapporto con il figlio LIVELLO COMPORTAMENTALE La comunicazione attraverso il comportamento riguarda tutte quelle azioni, i modi di fare e gli atteggiamenti che la madre assume durante la gravidanza, che di riflesso possono essere graditi oppure infastidire il piccolo. Dentro questo livello di comunicazione ritroviamo: - il ritmo di vita, nelle sue diverse espressioni di attività e riposo; - la postura, con i suoi diversi significati di adattamento e risposta, principalmente in relazione agli stati di tensione e rilassamento; - la gestualità ed il modo in cui vengono svolte le azioni ci dice molto su ciò che viene comunicato dalla madre al nascituro; 17

18 - il movimento lento o veloce è in relazione con il ritmo interiore e con la tendenza reattiva dell'individuo. Lo stress della vita quotidiana spesso ostacola ed impedisce la possibilità di vivere dei movimenti piacevoli di abbandono e di rilassamento. Invece questi vanno vissuti più spesso, in tutti i momenti consentiti, così da offrire al nascituro questo piacere che poi conserverà per tutta la vita. Potrebbe essere utile ascoltare musiche del repertorio medievale, barocco, classico, romantico, celtico, New Age, di musica leggera e di suoni della natura (onde, ruscelli, pioggia, canti di uccelli, vento ecc.) che evocano benessere e gioia. Il gusto musicale materno, dove possibile, deve essere tenuto in considerazione. Essa dovrebbe selezionare dal suo repertorio quelle musiche, canti e brani che le suscitano emozioni particolari. Dovrà comunque fare attenzione a non insistere nell'ascolto di quei brani nei quali la pulsazione ritmica è veloce, oltre i 60/80 battiti al minuto, perché risulterebbe fastidiosa e creerebbe nervosismo e senso di inadeguatezza anche nel feto. Sono sconsigliate tutte quelle musiche che attivano sentimenti depressivi, di solitudine, di scoraggiamento, di tensione, di ansia e di angoscia LIVELLO EMOTIVO Le emozioni, gli affetti ed i sentimenti sono espressioni del sentire. In ogni rapporto, che l'individuo ha con se stesso o con l'altro, è sempre presente una tonalità d'umore che lo contraddistingue. L'emozione oscilla tra il polo della gioia, del piacere e dell'amore, da una parte, ed il polo della sofferenza, del dolore e dell'odio, dall'altra. Il tono emozionale della madre agisce a cascata sull'attività biochimica nell'ambiente uterino ed influenza la formazione e lo sviluppo fisio-psichico del nascituro che reagisce con la sua proprietà di espansione e contrazione tipica della pulsazione biologica. Durante la gravidanza tutto quello che il nascituro riceve passa attraverso la madre e di conseguenza la relazione diventa, fin dall'inizio, una componente fondamentale per lo sviluppo del nuovo essere. Molti studiosi, fra i quali l'ostetrico americano L. W. Sontag, hanno studiato le possibilità presenti nel nascituro di apprendere le emozioni durante il periodo della gestazione, per spiegare molti comportamenti che si manifestano dopo la nascita. Le emozioni materne 18

19 negative quali l'ansia, lo spavento, la paura, l'angoscia, ecc. hanno delle serie conseguenze sull'equilibrio del bambino. Esse provocano movimenti fetali più frequenti e più forti. Inoltre, dopo la nascita, questi stessi bambini sono più irritabili, più iperattivi e spesso hanno problemi con il cibo, la digestione e anche di concentrazione. Un'accettazione immediata e serena, una relazione piena d'amore ed un atteggiamento corretto della madre durante la gravidanza, non solo aiutano lo sviluppo del bambino, ma favoriscono anche il lavoro educativo dei genitori. Infatti questi potranno, in avvenire, contare su un bambino più centrato ed equilibrato, con capacità di adattamento all'ambiente e dotato di maggior intelligenza ed anche meno nervoso 2.4. LIVELLO MENTALE A livello mentale appartiene tutto ciò che si riferisce al mondo delle idee e dei pensieri al quale viene attribuito il compito e la funzione di organizzare, in schemi logici ed attraverso i processi di analisi e di sintesi, i diversi campi di esperienza che l'essere umano percorre, dal pensiero, al sentimento, all'azione. Durante la gravidanza la madre offre un modello di funzionamento mentale al nascituro. Una carenza o al contrario un eccesso di attività mentale, dovuto ad esempio ad una logica di incomprensione e contrapposizione verso la realtà, attiva le difese, accresce l'autocontrollo e limita ogni tipo di esperienza relazionale. Una situazione di questo tipo non può che avere un effetto mortificante sul nascituro. Quindi è necessario fare uno sforzo per organizzare e mettere ordine alle proprie idee e pensieri, per conoscere la realtà ed i processi della vita e vivere in modo relazionale ed aperto l'esperienza. Una sana lettura non può che essere d'aiuto al nascituro per stimolare lo sviluppo dei processi cognitivi e di apprendimento. Essa va effettuata ad alta voce, con la consapevolezza che ci si rivolge a lui, in modo da favorire l'azione delle energie acustiche di tipo organizzativo formativo presenti all'interno del suono emesso. La lettura stimola lo sviluppo delle strutture mentali del linguaggio ed agisce beneficamente negli altri livelli di comunicazione. Degno di nota è l'originale sistema, basato sull'uso della memoria prenatale, messo a punto da Elen Ray, un'insegnante di origine scozzese. Essa propone alle madri, per rendere più facile l'apprendimento della lingua ai bambini appena nati, di ascoltare con la cuffia durante la gravidanza una cassetta registrata di musiche con paroline dolci nella lingua 19

20 prescelta LIVELLO ESISTENZIALE Il livello di comunicazione esistenziale si diversifica dai precedenti per il suo carattere globale e unitario. I contenuti del livello esistenziale riguardano la vita con i suoi significati e il problema della coscienza intesa come perenne intenzionalità verso i valori. La relazione esistenziale riguarda l'intuizione partecipante, l'empatia: cioè la capacità della madre di sentire, di vivere e soprattutto di essere con l'altro e quindi con il nascituro. Le tecniche quali la meditazione, l'ascolto ed il silenzio favoriscono l'apertura verso il mondo interno e danno la possibilità di entrare in contatto con la parte più profonda del proprio essere facilitando in questo modo il rapporto con il nascituro. Durante questo periodo la madre può far uso dell'immaginazione creativa e quindi usare la sua capacità per immaginare il figlio com è o come potrebbe essere a partire da quello che sente interiormente, in modo distinto dalla fantasticheria o fantasia, per incidere dal piano psichico sul suo processo formativo. In questo senso essa la può immaginare, indipendentemente dal suo sesso di appartenenza, di età più grande, già di uno o due anni o anche di più. Tutto questo è un chiaro messaggio di disponibilità perché la madre apre al figlio il suo mondo interiore, la sua coscienza offrendogli uno spazio carico di energie e di prospettive future LA COMUNICAZIONE INTRAUTERINA MADRE - FETO SECONDO BENENZON In uno schema preso da Benenzon (Benenzon, 1997), si nota una madre, il feto nel suo grembo e tre fonti vibro sonoro - musicali da cui il feto riceve lo stimolo della comunicazione. a) Una delle sorgenti è lo stesso corpo materno: il flusso del sangue, il ritmo del battito cardiaco, il rumore delle pareti uterine, i suoni della respirazione con il corrispondente movimento ritmico, il mormorio della voce materna con le sue inflessioni, i rumori intestinali, gli sfregamenti muscolari e articolari. Il ritmo del battito cardiaco materno è il più tipico degli stimoli, perché è l'unico che 20

CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA

CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA A.I.E.D Associazione Italiana Educazione Demografica Sezione Livia Bottardi Milani - Brescia CORSO DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA Condotto da: Valentina Cornali, ostetrica Dott.ssa Nadia Ghirardi, psicologa

Dettagli

Dr. Siria Rizzi 2013 - NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL

Dr. Siria Rizzi 2013 - NLP Trainer ABNLP DEFINIZIONE DI PNL DEFINIZIONE DI PNL Programmazione: Neuro: L abilità di scoprire e utilizzare i programmi che facciamo funzionare (la comunicazione con noi e con gli altri) nel nostro sistema neurologico per ottenere obiettivi

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Sviluppo psicomotorio

Sviluppo psicomotorio Sviluppo psicomotorio Sviluppo motorio Sviluppo percettivo sviluppo psicomotorio insieme delle acquisizioni del bambino dalla nascita all età scolare Sviluppo cognitivo L esame dello sviluppo psicomotorio

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009

Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009 Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009 PRESENTAZIONE OBIETTIVI FINALITA Il corso di educazione al suono, al movimento ed all immagine si rivolge principalmente ai bambini delle scuole elementari.

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Comunicazione Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Non si può non comunicare, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Non esiste infatti la non

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15

PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 Esplorare..dire, fare, abbracciare.. Le educatrici del nido, nel corso dell anno 2014-2015 proporranno ai bambini un percorso didattico intitolato Esplorare dire, fare,

Dettagli

Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società

Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società Congresso Anep Italia 9 e 10 Giugno 2001 Palazzo delle Stelline, Milano Impatto della vita prenatale sull evoluzione dell individuo, della cultura e della società Relazione della Dott. ssa Francesca Malatacca

Dettagli

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA

SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA titolo documento SCHEDA VALUTAZIONE DOCUMENTO SOGGETTO A REGISTRAZIONE OBBLIGATORIA SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente modulo costituisce la scheda da utilizzare per la valutazione del processo

Dettagli

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio

Sviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando

Dettagli

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA

FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREDAPPIO FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA OVVERO IL RUOLO DELL EDUCAZIONE MUSICALE NEL CURRICOLO VERTICALE COME MOMENTI DI FORMAZIONE QUALIFICANTE PER

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA'

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA' ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ESPRESSIONE MUSICALE FINALITA La musica, componente fondamentale e universale dell esperienza e dell intelligenza umana, offre uno spazio simbolico

Dettagli

La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere

La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere senza respirare. Senza l ossigeno non può esistere vita!

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone

PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA. ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina. INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE PRIMA MUSICA ANNO SCOL. 2012/2013 Scuola primaria Luzzatto Dina INSEGNANTE: Lucia Anna Cottone MUSICA -- CLASSE PRIMA UNITA D APPRENDIMENTO N 1 TITOLO OBIETTIVO FORMATIVO

Dettagli

Obiettivi specifici di apprendimento per lo sviluppo delle competenze della disciplina per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione

Obiettivi specifici di apprendimento per lo sviluppo delle competenze della disciplina per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione Obiettivi specifici di apprendimento per lo sviluppo delle competenze della disciplina per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione 1 INFANZIA 3-4 anni INFANZIA 5 anni Discriminare la

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) Ascoltare in modo consapevole eventi sonori e brani musicali. Produrre e rappresentare eventi sonori con la voce, il corpo, strumenti musicali e tecnologici. Individuare

Dettagli

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento Curricolo di MUSICA La musica in un quadro didattico occupa una posizione centrale perché è una componente fondamentale dell esperienza umana. Essa ha un ruolo di primo piano nello sviluppo della personalità

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto Indice Cominciamo 7 La curiosità di Alice 9 Un po di imbarazzo 25 Innamorarsi 43 Fare l amore 55 Concepimento 71 Gravidanza 83 La nascita 95 Il nostro corpo: le donne 111 Il nostro corpo: gli uomini 127

Dettagli

EMOZIONI IN MUSICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO. 1 C.D. N. Fornelli. Via Repubblica, Bitonto. Premessa

EMOZIONI IN MUSICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO. 1 C.D. N. Fornelli. Via Repubblica, Bitonto. Premessa EMOZIONI IN MUSICA AL DIRIGENTE SCOLASTICO 1 C.D. N. Fornelli Via Repubblica, Bitonto Premessa Al momento della nascita, il neonato entra nel mondo con tutti gli organi sensoriali aperti e vigili, pronti

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

Educazione Ambientale "Esperienza sensoriale"

Educazione Ambientale Esperienza sensoriale Scuola dell' Infanzia "Don Milani" plesso v.le della Repubblica Educazione Ambientale "Esperienza sensoriale" Attività svolta nelle sezioni 4 anni B; 5 anni C insegnanti Aloisio Francesca - Contu Anna

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

SVILUPPO DEL CORPO: l esercizio fisico stimola la respirazione e la circolazione, quindi le cellule sono nutrite meglio, e le loro scorie sono più

SVILUPPO DEL CORPO: l esercizio fisico stimola la respirazione e la circolazione, quindi le cellule sono nutrite meglio, e le loro scorie sono più La motricità nello sviluppo e nel comportamento del bambino Tutti gli autori sono d accordo nel riconoscere che l esercizio fisico ha un importanza fondamentale per lo sviluppo del corpo, della mente e

Dettagli

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)

Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Raggruppare e ordinare Confrontare e valutare quantità Utilizzare semplici

Dettagli

Perchè il disegno è importante?

Perchè il disegno è importante? I disegni dei bambini. Nella nostra scuola il disegno è l attività prevalente dei bambini; ed è anche un attività di fondamentale importanza per molti motivi. Per aiutare anche i genitori a comprendere

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE AMBITI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI OBIETTIVI 3 4 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PAESAGGIO SONORO Riconoscimento/analisi di - suoni e rumori naturali

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti PER LA SCUOLA DELL INFANZIA Fonte di legittimazione: Indicazioni per il curricolo 2012 IL SE E L ALTRO - Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie

Dettagli

Piccola guida all ambientamento al nido

Piccola guida all ambientamento al nido Piccola guida all ambientamento al nido anno educativo 2015-16 Rivisitazione a cura del Coordinamento Pedagogico Servizi Educativi Comunali Comune di Correggio Piccola guida all ambientamento al nido «Che

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

Cervello, Mente e loro Sviluppo. La metacognizione

Cervello, Mente e loro Sviluppo. La metacognizione Cervello, Mente e loro Sviluppo La metacognizione Il bambino ha nei due emisferi potenziali cerebrali di apprendimento superiori a quelli dell adulto. Pertanto è necessario creare una didattica che permetta

Dettagli

A.D.H.D. DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA Negli ultimi anni, con una frequenza superiore rispetto al passato, si sente parlare di bambini e adolescenti iperattivi o con problemi

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica. Matr. 1207176

La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica. Matr. 1207176 La donna tossicodipendente e la sindrome feto alcolica Relatore: Dott. Saverio Pompili Studentessa: Jessica Valeri Matr. 1207176 La donna tossicodipendente in gravidanza La gravidanza di una donna tossicodipendente

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO

Dettagli

CONOSCI TE STESSO : UNA TECNICA SEMPLICE PER TUTTE LE ETA. Conoscere sé stessi, avere un rapporto reale e continuo con sé stessi non

CONOSCI TE STESSO : UNA TECNICA SEMPLICE PER TUTTE LE ETA. Conoscere sé stessi, avere un rapporto reale e continuo con sé stessi non CONOSCI TE STESSO : UNA TECNICA SEMPLICE PER TUTTE LE ETA OVVERO IL TRAINING AUTOGENO. Conoscere sé stessi, avere un rapporto reale e continuo con sé stessi non Sempre è facile come dirlo. Spesso abbiamo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

4.4.1 Obiettivi specifici di apprendimento 2 3 ANNI

4.4.1 Obiettivi specifici di apprendimento 2 3 ANNI 4.4.1 Obiettivi specifici di apprendimento 2 3 ANNI Rafforzare l autonomia e la stima di sé, l identità. Rispettare e aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti. Rispettare

Dettagli

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione

COACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto

Dettagli

Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva

Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva Struttura ergonomica a risonanza propriocettiva benefici Rimodellamento della postura scheletrica Rilassamento psico-fisico Rilassamento muscolare Potenziamento muscolare Abbattimento dello stress Accrescimento

Dettagli

IMMAGINI, SUONI, COLORI

IMMAGINI, SUONI, COLORI IMMAGINI, SUONI, COLORI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente 2. Inventa storie

Dettagli

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono

Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Rita Valentino Merletti

Rita Valentino Merletti Allein Bionaz Doues Etroubles Gignod Oyace Ollomont Saint-Oyen Valpelline Parla, canta e sorridi al tuo bambino. Fin da quando viene al mondo, la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda. Aspetta

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

La comunicazione e il linguaggio

La comunicazione e il linguaggio Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

Metodo Tomatis a 432 hz

Metodo Tomatis a 432 hz Difficoltà di apprendimento e problemi nel linguaggio Le difficoltà di apprendimento sono molteplici e sempre più diffuse, ma soprattutto è in aumento il numero di bambini che ne sono affetti. Queste difficoltà

Dettagli

Momo alla conquista del tempo

Momo alla conquista del tempo Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

Test di Autovalutazione

Test di Autovalutazione Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse

Dettagli

Indice. 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3 LEZIONE: IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA UDITIVO PROF. EDORDO ARSLAN Indice 1 Il funzionamento del sistema uditivo --------------------------------------------------------------------------------------- 3

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MUSICA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI La musica, componente fondamentale

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

Vite sbilanciate. Su comportamento problema e autismo

Vite sbilanciate. Su comportamento problema e autismo Vite sbilanciate Su comportamento problema e autismo Una riflessione Ogni persona ha il compito di trovare un equilibrio nella sua esistenza. Un equilibrio tra: Se stessa e l ambiente Le possibilità e

Dettagli

PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Quarte NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO

PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Quarte NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO PIANO PROGRAMMATICO DI SVILUPPO DELLE UDA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI (Arte, musica, ed. fisica) Classi Quarte NUMERO UDA TITOLO PERIODO ORIENTATIVO DI SVILUPPO UDA N.1 Di colore in colore a suon di musica

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

MUSICA - CLASSE PRIMA

MUSICA - CLASSE PRIMA MUSICA - CLASSE PRIMA Discriminare sonorità e ascoltare brani musicali interpretandoli con diversi linguaggi espressivi. L alunno sa esplorare e discriminare eventi sonori. Gestisce possibilità espressive

Dettagli

LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ

LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ www.lezione-online.it 1 PREFAZIONE Da sempre la letteratura psicologica, pedagogica e scientifica propone modelli che sovente, negli anni, perdono di valore e

Dettagli

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare MUSICA COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno : Osserva, esplora, descrive

Dettagli

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo

CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo ETA : 3 ANNI Immagini, suoni e colori CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Tecniche di rappresentazione grafica Ascoltare brani musicali Approccio all utilizzo dei diversi

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA MUSICALITA NELLA SCUOLA PER L INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO METODO WILLEMS A.S.

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA MUSICALITA NELLA SCUOLA PER L INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO METODO WILLEMS A.S. PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA MUSICALITA NELLA SCUOLA PER L INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO METODO WILLEMS A.S. 2009-2010 Premessa: L Associazione Culturale Musicale Da Capo coordina l attività

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI 3 anni IL SÉ E L ALTRO Supera il distacco dalla famiglia Prende coscienza di sé Sviluppa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA E FONOLOGIA La fonetica e la fonologia sono due discipline linguistiche che in qualche modo toccano lo stesso campo ma con strumenti e principi molto diversi.

Dettagli