Piano dell Offerta formativa

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1 Piano dell Offerta formativa Istituto Superiore S. Calvino G.B. Amico Anno scolastico 2014/2015 Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere Piero Calamandrei Elaborato e approvato dal Collegio dei docenti il Adottato dal Consiglio di Istituto il

2 S O M M A R I O INTRODUZIONE 4 PREMESSA 6 DATI DELLA SCUOLA 7 UN OCCHIO AL PASSATO PER GUARDARE AL FUTURO 8 IL CONTESTO E L UTENZA 10 DOVE SIAMO 11 L OFFERTA FORMATIVA 12 I CURRICULI 15 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO SALVATORE CALVINO 16 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO GIOVANNI BIAGIO AMICO 21 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO CALOGERO MONTELEONE 28 ORGANIZZAZIONE 32 I LABORATORI 52 ORIENTAMENTO 57 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 58 CLIL (CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING) 59 INCLUSIVITÀ 61 CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI 64 CREDITO SCOLASTICO 67 INFORMATIZZAZIONE 76 2

3 ATTIVITÀ SPORTIVE 79 FORMAZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO 81 ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA 82 PIANO INTEGRATO FSE 84 QUALITÀ, VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE SCOLATICA 85 CERTIFICAZIONI INFORMATICHE E LINGUISTICHE 86 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE, DIDATTICHE E PEDAGOGICHE 87 SERVIZI DI SEGRETERIA 96 SICUREZZA 99 3

4 INTRODUZIONE Il tutto è maggiore della somma delle sue parti Aristotele, Metafisica N ato nell anno scolastico 2013/ con la fusione dell Istituto tecnico Commerciale Salvatore Calvino e dell Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Biagio Amico - l Istituto di Istruzione Superiore S. Calvino G.B. Amico rappresenta una organizzazione sistemica (che coinvolge tutte le componenti della comunità) di alto profilo didattico-formativo in grado di fornire sviluppo sostenibile al territorio. E se è vero che i giovani oggi devono fare i conti con le incertezze e i timori propri di una società complessa e liquida allo stesso tempo, da noi il futuro prende forma. Con i suoi tre istituti Istituto Tecnico Economico Salvatore Calvino (già Istituto tecnico Commerciale), Istituto Tecnico Tecnologico Giovanni Biagio Amico (già Istituto tecnico per Geometri) e Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato Calogero Monteleone la nostra scuola valorizza la cultura dei mestieri, delle professioni e del lavoro tecnico, quali risorse indispensabili del tessuto sociale, culturale ed economico in cui opera, agganciando la filiera produttiva a quella formativa, anche grazie ai tanti progetti di collaborazione con aziende, ordini professionali, altri enti pubblici e privati. E se i due Istituti Tecnici, ognuno per il proprio settore, offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico, utile ad un più rapido inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, l Istituto Professionale offre una cultura di filiera caratterizzata da una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale in linea con le esigenze del mondo del lavoro, senza per questo togliere agli studenti la possibilità di proseguire gli studi sia nell area della specializzazione post-diploma sia a livello universitario. Il diploma di tutti e tre gli istituti consente, infatti, la prosecuzione degli studi sia in tutte le facoltà universitarie sia nei corsi ITS, IFTS, di Specializzazione post-diploma, ecc. Tralasciando, in questa prima parte, l approfondimento delle distinte offerte formative dei tre istituti, preme adesso rivolgere una particolare attenzione ad una specificità del nostro tempo. E un dato che la disoccupazione giovanile ha raggiunto oggi livelli senza precedenti, ma è anche vero che le imprese fanno fatica a reperire sul mercato del lavoro figure professionali con un forte profilo tecnico e professionale. Oggi, l Istruzione tecnica e professionale non è più quell Istruzione residuale che, in passato, ha dovuto cedere il passo ad altri canali formativi. Oggi, ancor più che in passato, la realtà produttiva del nostro Paese ha bisogno di cultura tecnica e professionale di alto livello che contribuisca a rilanciare competitività nella società della Conoscenza. 4

5 E il Calvino-Amico, pur essendo una scuola fortemente radicata nella tradizione socio-culturale del territorio, si pregia oggi di rappresentare un punto di forza del contesto, anche di quello proiettato nel villaggio globale. Con i suoi progetti internazionali e internazionalizzanti, infatti, il nostro istituto fa del locale una risorsa da valorizzare, integrare e arricchire con le migliori pratiche del know how internazionale, divenendo una delle espressioni concrete del modello glocale teorizzato dal sociologo Zygmunt Bauman per adeguare le spinte della globalizzazione alle realtà locali e viceversa. L uso consapevole e organizzato delle nuove tecnologie, l attenzione alle metodologie didattiche laboratoriali, la centralità dello studente, fanno, infatti, della nostra scuola una comunità educante, articolata ed eterogenea per competenze e professionalità, che opera a partire dei bisogni locali, ma con l obiettivo di inserire il patrimonio umano, sociale ed economico del territorio nel Villaggio globale. 5

6 PREMESSA Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo Paulo Freire, La Pedagogia degli oppressi I l Piano dell Offerta formativa, attraverso il quale ogni istituto scolastico fissa la propria identità culturale e istituzionale, presenta la realtà educativa e le strutture della scuola. E opportuno sottolineare che questo documento nasce da una parte dalla mission e dalle finalità dell istituzione e dall altra dall analisi dei bisogni economici e produttivi del territorio su cui insiste l intervento istituzionale della nostra scuola. Il Piano dell Offerta Formativa non è un documento rigido e inflessibile, ma armonico e in continua evoluzione per rispondere alle esigenze, in fieri, della comunità locale. Tutto ciò, ovviamente, nel rispetto del dettato costituzionale del diritto allo studio e della tutela del cittadino, garantiti anche dalla centralità del successo formativo degli studenti e dall attenzione allo sviluppo autonomo della persona, attraverso la costruzione di un ricco e articolato sistema di conoscenze, abilità e competenze. Proprio in premessa, è utile sottolineare che l intero progetto educativo del nostro Istituto si propone di guidare gli allievi lungo un percorso che mira al conseguimento e/o al potenziamento sia delle cosiddette competenze di base (quelle relative alla comunicazione linguistica o alla matematica, ad esempio) sia di quelle tecnico-specialistiche, promuovendo, allo stesso tempo, l acquisizione dei nuovi Saperi - come quelli relativi all ambito delle tecnologie informatiche o come quelli relativi alla conoscenza delle lingue straniere comunitarie - necessari, oggi, all ingresso nel mercato del lavoro e funzionali a una realtà produttiva ormai globalizzata che, in ogni caso, continua a guardare alla realtà produttiva locale, nel quadro di un globale che valorizzi il locale. Da ciò, un attenzione alle tradizioni, alla storia, alle realtà produttive locali, ad un tessuto produttivo ecosostenibile rilanciato anche attraverso l importante strumento formativo dell alternanza scuola-lavoro. 6

7 DATI DELLA SCUOLA ORDINE E GRADO DI SCUOLA: ISTITUTO SUPERIORE DENOMINAZIONE: S. CALVINO G.B. AMICO INDIRIZZO: VIA SAN MICHELE, 2 CAP: CITTÀ: TRAPANI PROVINCIA: TP TELEFONO: FAX: CODICE FISCALE: TPIS028009@ISTRUZIONE.IT PEC: TPIS028009@PEC.ISTRUZIONE.IT SITO WEB: ANNO SCOLASTICO 2014/2015 NUMERO ALLIEVI: 844 NUMERO DOCENTI: 110 di cui 98 a tempo indeterminato NUMERO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: 9 NUMERO ASSISTENTI TECNICI: 9 NUMERO COLLABORATORI SCOLASTICI: 16 ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato, iniziano alle 8:10 e si concludono alle o alle IL DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF.SSA ANNA MARIA DI MARZO Riceve, per appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle alle I DOCENTI Ricevono, previo appuntamento, nella giornata e nell ora indicata nell elenco ricevimento genitori pubblicato anche sul sito web della scuola 7

8 UN OCCHIO AL PASSATO PER GUARDARE AL FUTURO Le cose passate fanno lume alle future Francesco Guicciardini, Ricordi N ella seconda metà dell Ottocento, Trapani attraversò un momento di grande fioritura economica. Grazie ad una certa laboriosità e ad uno spirito dinamico ed efficiente abbastanza diffusi, si era venuto a formare in città un articolato tessuto economico. Per un lungo periodo, le industrie del sale, del tonno, del vino, della macinazione del grano, dei cantieri navali, assicurarono alla popolazione un diffuso benessere. In un contesto economico così florido, non era stata trascurata l area culturale. Lo stesso Comune aveva attivato scuole primarie e secondarie, urbane e rurali, lottando l analfabetismo e infondendo nei giovani l amore per il sapere. Fu in questo contesto che sorse l Istituto Tecnico. L atto deliberativo per la sua nascita risale al 15 novembre 1868 e in esso il Consiglio comunale di Trapani assumeva a carico del bilancio le spese dei locali, dell arredamento, del materiale scientifico e del personale di servizio. Le attività scolastiche ebbero inizio il 31 agosto del 1870 e si articolarono in due sezioni: Agrimensura e Commercio ed amministrazione. Due anni dopo, fu istituita una terza sezione di Fisico-Matematica. L Istituto fu intitolato a «Salvatore Calvino», figura emblematica del Risorgimento siciliano e deputato al parlamento nazionale di Torino. L Istituto nasceva come Politecnico e, con Regio Decreto n del 31 agosto 1887, l Istituto Salvatore Calvino fu statalizzato. L Istituto operò in connessione con le esigenze del mercato del lavoro. Lo dimostra il fatto che già nei primissimi anni del Novecento furono create le sezioni di Applicazioni Commerciali ed agricole locali, successivamente trasformate in Corsi complementari con applicazione ai commerci ed alle industrie locali, la sezione Industriale elettronica, la sezione Industrie Enologiche e quella Industrie Agricole. Nell Istituto, si impartivano insegnamenti che poi divennero competenze del Liceo Scientifico, dell Istituto tecnico Geometra, e dell Istituto tecnico Industriale. Infatti, nel 1912, con R.D. n. 1188, furono soppresse tre sezioni speciali e i corsi complementari, mentre, con la Riforma Gentile, la sezione tecnico scientifica fu assegnata al Liceo Scientifico «Fardella», mentre l Istituto mantenne le due sezioni Ragionieri (ex Commercio e Ragioneria) e Geometri (ex Agrimensura). 8

9 Nel suo primo sessantennio di attività, l Istituto trovò ospitalità nell ex Convento dei Gesuiti, in corso Vittorio Emanuele. Nell anno scolastico , si trasferì, invece, nel palazzo appositamente costruito dall Amministrazione provinciale, nella via San Michele (area dell ex monastero di Santa Elisabetta). Subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, il complesso scolastico fu ampliato con l ala di Corso Italia. Negli Anni 60, anche la sezione per Geometri fu scissa dalla sezione per Ragionieri per diventare un altro Istituto scolastico della città. Negli ultimi decenni, per l istituto Calvino sono sorte le prime sezioni Programmatori e vi è stata l adesione al Piano Nazionale Informatica (P.N.I.). La sezione Igea (Indirizzo - Giuridico - Economico - Aziendale) partiva nell'anno scolastico 1995/96 e il "Calvino" diventava Polo didattico sperimentale per le scuole della provincia. Seguivano, nell anno scolastico 1996/97, il corso sperimentale Mercurio e il corso sperimentale Sirio (serale per studenti e lavoratori). Lasciamo per un attimo il Calvino e rivolgiamo l attenzione agli altri due istituti che, insieme al Calvino, oggi compongono la nostra scuola. Dopo avere vissuto un ciclo di vita autonoma, nell anno 2000, secondo il piano di dimensionamento della rete scolastica della provincia di Trapani, gli istituti ITG «Giovanni Biagio Amico» e IPSIA «Calogero Monteleone» sono stati accorpati, mantenendo ciascuno la propria sede, ma diventando I.I.S.S. «Giovanni Biagio Amico». Nell anno scolastico 2010/11, per effetto della riforma degli istituti tecnici e degli istituti professionali, i tre istituti lanciavano i nuovi ordinamenti. Così, l Istituto Tecnico Commerciale confluiva nell Istituto Tecnico Economico, indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing; l Istituto Tecnico per Geometri confluiva nell Istituto Tecnico Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, mentre l Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato manteneva la stessa denominazione, con l indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica. Nell anno scolastico 2012/13, l Istituto tecnico Economico S. Calvino avviava l articolazione S.I.A. (Sistemi Informativi Aziendali), mentre nell anno scolastico 2013/2014 nasceva Grafica e Comunicazione presso l Istituto Tecnico Tecnologico G.B. Amico. Oggi, i tre istituti, a seguito del Decreto dell Assessorato Regionale dell Istruzione e della Formazione Professionale n._8/gab del 5 marzo 2013, si presentano al territorio come unico interlocutore in grado di offrire un articolata e ricca offerta formativa. In parte diversi tra loro per storia e tradizione, ma accomunati da un unica mission, i tre istituti rappresentano oggi un polo tecnico e professionale di significativo rilievo culturale, grazie anche alla sinergia con la quale le diverse componenti della nuova comunità scolastica hanno saputo integrare ed arricchire le loro rispettive esperienze personali e professionali. 9

10 IL CONTESTO E L UTENZA Una società consiste di un certo numero di individui tenuti insieme dal fatto di lavorare in una stessa direzione in uno spirito comune, e di perseguire mire comuni John Dewey, Scuola e società L a scuola di oggi - quella dell Autonomia per intenderci - non può prescindere dal rapporto con il suo territorio, al quale deve rispondere nella sua richiesta di sviluppo e di valorizzazione delle potenzialità. L utenza del nostro Istituto proviene sia dal comune di Trapani sia dall hinterland trapanese e da altri comuni del territorio provinciale. Riconoscere la vocazione del territorio è per una scuola fondamentale per individuare e disegnare una reale crescita culturale e occupazionale dello spazio socioculturale su cui insiste. E utile sottolineare che, radicato nella storia culturale e sociale del territorio trapanese, l Istituto si propone di assicurare ai suoi studenti una formazione culturale e tecnico-professionale finalizzata a stimolare le capacità critiche e l autonomia personale, funzionali alla progettazione del futuro. Ma è impensabile puntare a una formazione tecnico-professionale spendibile nel mondo del lavoro senza la collaborazione del territorio e del suo tessuto produttivo. E in questo senso che si colloca, ad esempio, la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico che, grazie all apporto di soggetti provenienti dal mondo del lavoro, delle professioni, dalle imprese del territorio, ha avviato un nuovo modo di elaborare il progetto formativo, sempre più lontano dall autoreferenzialità e sempre più vicino al tessuto socioculturale ed economico con cui interagisce e dentro cui agisce. Ovviamente, tutto ciò all interno di una significativa attenzione al contesto globale dentro cui ormai la formazione si colloca. Contesto che, partendo dall area dell Unione Europea, ambisce a una prospettiva legittimata universalmente dalla società della conoscenza. L intera comunità educante del S. Calvino G.B. Amico considera, perciò, l utenza quale risorsa umana che, chiamata a un approccio long life learning alla formazione, deve essere soprattutto formata a rilanciare, in un ciclo senza soluzione di continuità, la sfida imposta dal villaggio globale. Complessivamente, la nostra attuale popolazione studentesca conta 844 alunni, di cui 441 all Istituto Salvatore Calvino, 154 all Istituto Giovanni Biagio Amico e 249 all Istituto Calogero Monteleone. I tre istituti registrano una significativa percentuale di studenti pendolari (provenienti soprattutto da Paceco, Favignana, San Vito lo Capo, Custonaci, Valderice, Salemi e Vita), pari al 46,9 per cento all Istituto tecnico economico, 62,3 per cento all Istituto tecnico tecnologico e 59 per cento al l istituto Professionale per l Industria e l Artigianato. L Istituto intende, con la sua azione educativa e didattica, agire in modo efficace per valorizzare il patrimonio umano del territorio, nel rispetto della propria mission, delle proprie finalità, ma soprattutto delle aspettative del capitale umano e del tessuto socioeconomico di riferimento. 10

11 DOVE SIAMO L Istituto Superiore S. Calvino G. B. Amico è, dunque, formato da tre scuole ed è ubicato in tre diversi edifici. L Istituto Tecnico Economico Salvatore Calvino si trova in via San Michele 2, nel centro storico di Trapani, con un ingresso secondario in Corso Italia. L Istituto Tecnico Tecnologico Giovanni Biagio Amico si trova in via Salemi, 49, mentre l istituto Professionale per l Industria e l Artigianato Calogero Monteleone ha sede in via Socrate, 23. Sede di via San Michele, 2 Sede di via Salemi, 49 Sede di via Socrate, 23 Foto di Giovanni Cusenza 11

12 L OFFERTA FORMATIVA L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo Nelson Mandela U na varietà di colori contribuisce a creare l armonia degli effetti. Nel nostro caso, i colori sono i diversi segmenti dell Offerta formativa, mentre gli effetti sono la ricaduta che i diversi segmenti hanno sulla crescita personale, culturale e sociale dei nostri allievi. Nel corso dell anno scolastico, ogni tratto è funzionale e complementare all altro, ogni attività del nostro istituto è funzionale al rispetto della mission della nostra scuola, al raggiungimento degli obiettivi fissati nel presente documento e alla realizzazione delle finalità istituzionali. Anche il più piccolo segmento della nostra Offerta formativa mira ad allargare gli orizzonti culturali dei nostri studenti allo scopo di offrire saperi che permettano di acquisire quelle competenze necessarie alla società del futuro e della conoscenza. La nostra Offerta è articolata in diversi settori e indirizzi formativi che hanno in comune l attenzione alla persona, quale impegno incessante dell intera comunità educante. MISSION Il raggiungimento della mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e scambio tra tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare, territoriale), che, a vario titolo, operano nella scuola e con la scuola. FINALITÀ La mission si concretizza nelle finalità. Considerati il contesto in cui opera la scuola, l utenza e il tessuto socio-economico di riferimento, il nostro istituto intende perseguire le finalità educative di seguito indicate e ritenute imprescindibili nella formazione dell uomo e del cittadino. Così, nell'erogazione del servizio, in ottemperanza all'articolo 3 della Costituzione Italiana, nessuna discriminazione è compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza, la nostra scuola: 12

13 - adotta criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni e alle classi, garantendo, ove possibile, l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione culturale tra gli alunni; - garantisce il principio del diritto allo studio, offrendo pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento, ma anche attraverso un insegnamento individualizzato; - progetta percorsi formativi basati sull'arricchimento reciproco e sulla valorizzazione delle diversità; - collabora con ASP ed ente locale per garantire l'assistenza medico-psico-pedagogica ad alunni in difficoltà e assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap; Per garantire la regolarità del servizio, la nostra scuola: - assicura l'osservanza dell'orario di entrata e di uscita di tutti gli operatori scolastici; - vigila sull'incolumità degli alunni in rapporto all'orario di lavoro ed ai compiti degli operatori scolastici; - informa le famiglie su modalità e tempi di eventuali agitazioni sindacali, attraverso comunicazioni scritte; - assicura i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza dei minori in caso di sciopero; - favorisce, attraverso un'adeguata organizzazione, la partecipazione democratica e la responsabilizzazione degli studenti e dei genitori nei confronti del progetto formativo complessivo della scuola. Per favorire l'accoglienza, il personale della nostra scuola: - manifesta atteggiamenti di disponibilità, apertura al dialogo, di fiducia e di collaborazione nei confronti dei genitori e degli alunni; - favorisce un interscambio diretto di interessi comuni attraverso assemblee, riunioni e incontri; - garantisce l'inserimento e l'integrazione di tutti gli alunni e in particolare di quelli portatori di handicap e/o con bisogni educativi speciali, nel rispetto dei diritti dell'uomo; - propone iniziative (compatibilmente con la disponibilità delle risorse finanziarie) sui seguenti temi: educazione alla salute, alla legalità, alle pari opportunità, all'intercultura, ai disagi legati a disabilità e/o a bisogni educativi speciali. L intero Piano dell Offerta Formativa tende a: - innalzare il livello di successo scolastico, perseguendo, nel contempo, alta qualità dell offerta formativa e ottimizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento nella prospettiva della massima valorizzazione delle diversità storico-sociali, dell identità psico-sociale e del potenziale umano di ciascun alunno; - sviluppare le competenze di socializzazione, nella consapevolezza di essere titolari di doveri funzionali alla convivenza civile; - individuare le linee guida delle attività curricolari, extracurricolari, integrative, utilizzando opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola dell Autonomia; - sviluppare le competenze della comunicazione; - sviluppare il senso critico; - sviluppare il rispetto di sé e degli altri, con lo sviluppo della consapevolezza di essere destinatari e custodi di diritti fondamentali, quali quelli alla vita, alla libertà di pensiero, ecc.; - sviluppare il rispetto dell ambiente; - sviluppare la capacità di costruire un progetto di vita personale e professionale in armonia con le proprie potenzialità, le proprie attitudini e la propria sensibilità, per 13

14 il pieno sviluppo (armonico) della persona, nella prospettiva di una formazione continua. A tal fine, la scuola intende fornire ai propri studenti gli strumenti per: - imparare (in un ottica di long life learning) ad acquisire gli strumenti della conoscenza e della comprensione; - imparare (in un ottica di long life learning) a fare, per essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente/contesto; - imparare (in un ottica di long life learning) a vivere insieme, per partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane; - imparare (in un ottica di long life learning) a essere, per sviluppare le proprie potenzialità e per agire con autonomia. SPECIFICITÀ Quotidianamente, la nostra comunità educante si impegna ad attivare tutte le procedure e le strategie organizzative utili a realizzare processi di apprendimento significativo. Il nostro Piano dell Offerta formativa si caratterizza, dunque, per: - la qualità dell insegnamento-apprendimento funzionale sia a un soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro sia a una eventuale prosecuzione degli studi; - l offerta di motivazione positiva verso lo sviluppo e la crescita di persone/cittadini responsabili e consapevoli; - l innalzamento della qualità della formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, delle abilità e delle competenze; - la promozione dell unitarietà del Sapere; - l orientamento verso spazi culturali ed occupazionali globali ; - la promozione della cittadinanza attiva; - la valorizzazione della creatività e dell innovazione; - l attenzione alla centralità della persona; - la stabilità e positività delle relazioni; - la costruzione di una scuola come comunità democratica. OBIETTIVI Partendo dalla situazione di partenza, dai bisogni educativi dell utenza, ma anche dai bisogni formativi del tessuto socioculturale e produttivo di riferimento, per l anno scolastico 2014/2015, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: - potenziamento del collegamento degli indirizzi di studio con la realtà sociale economica e culturale; - articolazione del sistema di comunicazione con il contesto culturale e produttivo per un reciproco scambio di conoscenze e competenze; - valorizzazione dei processi formativi integrati tra la scuola e il lavoro; - costruzione di percorsi individualizzati, con particolare attenzione agli studenti portatori di handicap e agli studenti con disturbi specifici dell apprendimento (DSA) e/o con bisogni educativi speciali (BES); - riduzione della dispersione scolastica attraverso attività di sostegno, recupero, rilancio della motivazione, supportate da un costante monitoraggio dei livelli di apprendimento; - potenziamento dell innovazione didattica nell ottica di un miglioramento continuo dell azione didatticoformativa. 14

15 I CURRICULI Insegnare è imparare due volte Joseph Joubert, Pensieri L identità dell istituto, sia per l area tecnica sia per l area professionale, è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell Unione Europea. Costruita attraverso lo studio, l approfondimento, l applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da settori e indirizzi correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del territorio. Tutti i percorsi si articolano in un area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. L area di istruzione generale ha l obiettivo di fornire agli studenti la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico- tecnologico, storico sociale. Le aree di indirizzo hanno, invece, l obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative, spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro, sia cognitive, idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. I risultati di apprendimento attesi a conclusione dei percorsi quinquennali consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di accedere all università, al sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l accesso agli albi delle professioni tecniche, secondo le norme vigenti in materia. Proprio per questo, nel nostro istituto, la formazione umanistica e quella scientifica sono concepite non come accessorie rispetto a quella tecnica, ma come contributo fondamentale alla formazione tecnicoprofessionale nonché parte irrinunciabile del Sapere. 15

16 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO SALVATORE CALVINO L Istituto Tecnico Economico Salvatore Calvino, dall anno scolastico 2013/2014, è, insieme agli altri due istituti, parte fondante del nuovo Istituto d Istruzione Superiore S. Calvino G.B. Amico di Trapani. SETTORE ECONOMICO I contenuti degli studi economico-finanziari sono molto cambiati nel tempo perché è progressivamente cambiato il focus con cui sono studiati i processi aziendali: si è passati dai calcoli computistici alle rilevazioni dei fatti amministrativi e alla loro interpretazione, per giungere a una impostazione che vede al centro dell insegnamento la gestione nel suo insieme, con le funzioni in cui si articola (amministrazione, previsione, controllo, finanza, mercato, sistema informativo, gestioni speciali), affrontate singolarmente, ma inquadrate in un ottica sistemica. Nel frattempo, si è anche verificato uno spostamento di attenzione verso l organizzazione e il sistema informativo aziendale, la gestione delle relazioni interpersonali e degli aspetti comunicativi. Negli ultimi venti anni, questo spostamento di visuale ha determinato mutamenti profondi nella struttura delle discipline aziendali: da una suddivisione per settori si è passati a una articolazione per funzioni, in base alla quale lo studio affronta le diverse aree dell'attività gestionale, con l obiettivo di sviluppare più flessibili approcci trasversali, offrendo maggiore organicità alla formazione. I risultati di apprendimento del settore rispecchiano questa evoluzione. Così, il settore economico si caratterizza per un'offerta formativa che ha come sfondo il mercato e affronta lo studio dei macrofenomeni economico-aziendali nazionali e internazionali, la normativa civilistica e fiscale, il sistema azienda nella sua complessità e nella sua struttura, sempre con attenzione all'utilizzo di appropriate tecnologie e forme di comunicazione, anche in lingua straniera. 16

17 Il profilo dei percorsi del settore Economico è caratterizzato dall applicazione della cultura tecnicoeconomica a vaste aree di riferimento: l economia, l amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l economia sociale e il turismo. I nostri studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di individuare l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali e culturali, nella loro dimensione locale o globale, analizzati con l ausilio di strumenti matematici e informatici. Gli studenti, in sostanza, imparano ad agire all interno del sistema informativo di un azienda per contribuire alla sua innovazione e al suo adeguamento organizzativo e tecnologico, elaborando, interpretando e rappresentando efficacemente dati aziendali anche con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali. Le discipline relative ai contenuti tecnici del settore sono presenti nel curricolo, anche con funzione orientativa, fin dai primi due anni in cui si completa l obbligo di istruzione. Vengono, successivamente, approfondite nel secondo biennio, in cui assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, fino a raggiungere, nel quinto anno, il carattere propedeutico alla specializzazione. Le indicazioni dell Unione europea sulle competenze chiave per l imprenditorialità costituiscono un preciso riferimento. L imprenditorialità implica, infatti, una visione di sistema e aiuta i giovani ad agire in modo socialmente responsabile e ad essere più creativi. 1 AREA DI ISTRUZIONE GENERALE A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue, tra gli altri, i seguenti risultati di apprendimento specificati in termini di competenze: - valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le Carte internazionali dei diritti umani; - utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; - riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. - riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; - utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; - padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER); - riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo; - utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; - utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; - utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; - analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; 1 Cfr. nuovitecnici.indire.it 17

18 - correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; - individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Il settore Economico del nostro Istituto prevede un indirizzo con tre diverse articolazioni: Amministrazione, Finanze e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali e Relazioni internazionali per il marketing. Il biennio è comune a tutte le articolazioni. Soltanto alla fine del biennio, lo studente sceglierà tra le tre diverse articolazioni. Oltre alle materie fondamentali, come Italiano, Storia, Matematica, Lingue straniere, Scienze integrate, Geografia, il primo biennio prevede anche lo studio di materie di indirizzo, quali Informatica, Economia Aziendale, Diritto ed Economia. Lo studente, per una scelta consapevole, fin dalla classe prima, entrerà in contatto con le discipline del secondo biennio e del quinto anno e inizierà lo studio di due lingue straniere. ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI DEL SETTORE ECONOMICO Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore annue di attività e insegnamenti generali Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell economia sociale. Integra le competenze dell ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia all innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell impresa inserita nel contesto internazionale. 18

19 Attraverso il percorso generale, è in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell articolazione Sistemi informativi aziendali, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Nell articolazione Relazioni internazionali per il marketing, il profilo si caratterizza, infine, per il riferimento sia all ambito della comunicazione aziendale con l utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. PROFILO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8.Inquadrare l attività di marketing nel ciclo di vita dell azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d impresa. QUADRO ORARIO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING : ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI 19

20 Discipline 1 biennio Comune alle diverse articolazioni Ore 2 biennio 5 anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario Scienze integrate (Fisica) 66 Scienze integrate (Chimica) 66 Geografia Informatica Seconda lingua comunitaria Economia aziendale Totale ore annue di indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Informatica Seconda lingua comunitaria Economia aziendale Diritto Economia politica Totale ore annue di indirizzo Totale complessivo ore annue ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Seconda lingua comunitaria 99 Informatica Economia aziendale Diritto Economia politica Totale ore annue di indirizzo ARTICOLAZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Seconda lingua comunitaria Terza lingua straniera Economia aziendale e geo-politica Diritto Relazioni internazionali Tecnologie della comunicazione Totale ore annue di indirizzo

21 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO GIOVANNI BIAGIO AMICO L Istituto Tecnico Tecnologico Giovanni Biagio Amico è meglio conosciuto come Istituto Tecnico per Geometri. In seguito alla riforma delle scuole Superiori, infatti, tutti gli istituti tecnici hanno cambiato nome. Forse i più fanno ancora un po fatica ad abituarsi al nuovo nome, ma a noi piace sottolineare che, malgrado la modifica dell intestazione, il nostro istituto non ha smesso di rappresentare la tradizione che ha formato intere generazioni di Geometri che adesso sono chiamati Periti in Costruzioni, Ambiente e Territorio, ma che, in ogni caso, potranno iscriversi al Collegio dei Geometri, dopo il tradizionale tirocinio e i successivi esami di abilitazione. La nostra scuola, infatti, ha interpretato la riforma quale occasione per rilanciare la propria offerta formativa nella direzione di una più efficace competitività professionale dei propri studenti. Se, infatti, è cambiato il nome, della scuola e delle figure professionali in uscita, non è certo cambiata l attenzione verso la formazione dei nostri ragazzi. Da sempre, e ora più che mai, guidiamo i nostri allievi dal loro ingresso nelle prime classi fino all Esame di Stato, anche con tanti progetti in aggiunta al piano di studi curriculare - che si distinguono per la specificità di mettere l allievo al centro di ogni itinerario didattico-formativo. Lungi, infatti, dall essere un mero corso di studi, il nostro è un percorso di crescita a cui partecipa tutta la comunità educante che lavora quotidianamente per offrire all utenza un servizio qualificato e qualificante. Occorre sottolineare, a questo punto, che la riforma non ha solo sostituito il nome all istituto. Ha fatto di più, tanto di più. A cominciare dalla possibilità di attivare nuovi indirizzi afferenti al settore tecnologico. Così, dopo un attenta analisi dei bisogni formativi del territorio, la nostra scuola, dall anno scolastico 2013/2014, oltre a dare continuità alla sezione Geometri, con l indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT), ha attivato anche l indirizzo Grafica e Comunicazione. Due indirizzi molto diversi tra loro, accomunati, però, da un unico obiettivo: formare i giovani alla sfida del mondo del lavoro, delle professioni e degli studi universitari o post diploma. Una sfida che prima che verso altri abbiamo lanciato a noi stessi, riqualificando percorsi disciplinari, metodi, strumenti e contenuti a vantaggio di una competitività interpretata come valore aggiunto nella società della conoscenza. 21

22 SETTORE TECNOLOGICO I risultati di apprendimento di questo settore formativo sono definiti a partire dai processi produttivi reali e tengono conto della continua evoluzione che caratterizza l intero settore sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali. Il riferimento ai processi produttivi riflette la dinamicità propria dei contesti, con l introduzione graduale alle tematiche dell innovazione tecnologica e del trasferimento dei saperi dalla ricerca alla produzione. Questa impostazione facilita apprendimenti efficaci e duraturi nel tempo, in quanto basati su una metodologia di studio operativa, essenziale per affrontare professionalmente le diverse problematiche delle tecnologie, l approfondimento specialistico e gli aggiornamenti. L offerta formativa del settore Tecnologico presenta un duplice livello di intervento: la contestualizzazione negli ambiti tecnici d interesse, scelti nella varietà delle tecnologie coinvolte, e l approfondimento degli aspetti progettuali più generali che sono maggiormente coinvolti nel generale processo di innovazione. Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione orientativa e concorrono a fare acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo biennio e nel quinto anno, con gli approfondimenti specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio. 2 AREA DI ISTRUZIONE GENERALE RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i seguenti risultati di apprendimento, in termini di competenze: - valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; - utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; - riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; - riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; - utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; - padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER); 2 Cfr. nuovitecnici.indire.it 22

23 - riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza che riveste la pratica dell attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo; - utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; - utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; - utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; - Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; - utilizzare i principali concetti relativi all economia e all organizzazione dei processi produttivi e dei servizi; - correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; - identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; - redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; - individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE DEL SETTORE TECNOLOGICO Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore annue di attività e insegnamenti generali Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue

24 INDIRIZZO GRAFICA E COMUNICAZIONE L indirizzo Grafica e Comunicazione integra competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare riferimento all uso delle tecnologie per produrla e approfondisce i processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, nelle fasi dalla progettazione alla pianificazione dell intero ciclo di lavorazione dei prodotti. PROFILO Il Diplomato in Grafica e Comunicazione : - ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare riferimento all uso delle tecnologie per produrla; - interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell intero ciclo di lavorazione dei prodotti. E in grado di: - intervenire in aree tecnologicamente avanzate e utilizzare materiali e supporti differenti in relazione ai contesti e ai servizi richiesti; - integrare conoscenze di informatica di base e dedicata, di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; - intervenire nella progettazione e realizzazione di prodotti di carta e cartone; - utilizzare competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: o alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa; o alla realizzazione di prodotti multimediali; o alla realizzazione fotografica e audiovisiva; o alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete; o alla produzione di carta e di oggetti di carta e cartone (cartotecnica); o o gestire progetti aziendali, rispettando le norme sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell ambiente; descrivere e documentare il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti e redigere relazioni tecniche. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Grafica e Comunicazione consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d uso e alle tecniche di produzione. 2. Utilizzare pacchetti informatici dedicati. 3. Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l uso di diversi supporti. 4. Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi produttivi. 5. Realizzare i supporti cartacei necessari alle diverse forme di comunicazione. 6. Realizzare prodotti multimediali. 7. Progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web. 8. Gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 9. Analizzare e monitorare le esigenze del mercato dei settori di riferimento. 24

25 QUADRO ORARIO GRAFICA E COMUNICAZIONE : ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 1 99 Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza Scienze integrate (Chimica) 2 99 di cui in compresenza di cui in compresenza Scienze e tecnologie applicate** Complementi di matematica Teoria della comunicazione Progettazione multimediale Tecnologie dei processi di produzione Organizzazione e gestione dei processi produttivi Laboratori tecnici Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue * 99 di cui in compresenza Tecnologie informatiche 4 66* 99 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica * 99 66* * L attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata Scienze e tecnologie applicate, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (CAT) L indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio, chiamato anche CAT, integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell impiego degli strumenti per il rilievo, nell uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico. 3 PROFILO Il Diplomato nell indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio : - 3 ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell impiego degli strumenti per il rilievo, nell uso dei mezzi informatici per la rappresentazione Cfr. nuovitecniici.indire.it 25

26 grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell utilizzo ottimale delle risorse ambientali; - possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; - ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; - ha competenze relative all amministrazione di immobili. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; - intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell esercizio di organismi edilizi e nell organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; - prevedere, nell ambito dell edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; - pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: 1. selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione; 2. rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; 3. applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell edilizia; 4. utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi; 5. tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell ambiente; 6. compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all edilizia e al territorio; 7. gestire la manutenzione ordinaria e l esercizio di organismi edilizi; 8. organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. 26

27 QUADRO ORARIO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO : ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui in compresenza 66* Tecnologie informatiche 99 di cui in compresenza 66* Scienze e tecnologie applicate** 99 Complementi di matematica Gestione del cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro Progettazione, Costruzioni e Impianti Geopedologia, Economia ed Estimo Topografia Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue * L attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata Scienze e tecnologie applicate, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Accesso alla professione L accesso alla professione di Geometra, dopo l acquisizione del diploma presso un Istituto tecnico a indirizzo C.A.T. ( Costruzioni, Ambiente e Territorio), avviene attraverso un percorso formativo (tirocinio) di durata ridotta (diciotto mesi) rispetto al passato (ventiquattro mesi). Il tirocinio è previsto dal D.P.R. n.137 del 7 agosto 2012, il quale, tra le altre cose, prevede: 1. che il tirocinio abbia una durata massima di diciotto mesi; 2. che presso il Collegio territoriale venga tenuto il registro dei praticanti; 3. che, in alternativa al corso di diciotto mesi, si possa svolgere il tirocinio con la frequenza di uno specifico corso di formazione di sei mesi, la cui regolamentazione viene rimandata ad apposito regolamento. Il Regolamento prevede che il percorso formativo post Diploma abbia la durata di sei mesi, nel caso in cui la frequenza avvenga in corsi tenuti presso i CAT e organizzati dai Collegi territoriali oppure da enti autorizzati dal Consiglio Nazionale (CNGeGL). 27

28 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO CALOGERO MONTELEONE L Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Calogero Monteleone rilascia qualifiche professionali, a conclusione del terzo anno, e un diploma di tecnico della Manutenzione e Assistenza tecnica, alla fine del quinto anno. L identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l accesso all università e all istruzione e formazione tecnica superiore.4 Articolata in un area d istruzione generale e in un area di indirizzo, l offerta formativa fornisce ai giovani la preparazione di base, attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, propri dell obbligo d istruzione, e favorisce l acquisizione di conoscenze tecniche e abilità applicative, spendibili in vari contesti di studio e di lavoro. L Istituto, frequentato da giovani in cerca di occasioni di formazione e di opportunità occupazionali, promuove l acquisizione di una professionalità qualificata e corrispondente alle richieste del mercato, ed offre una formazione specializzata e rivolta alle applicazioni pratiche, attraverso attività di laboratorio e di alternanza scuola-lavoro nell ultimo anno. Terminato il corso di studi, ai diplomati è garantita una buona educazione umanistica e tecnica, attraverso l acquisizione di una preparazione culturale e professionale, capace di ricorrere alle nuove tecnologie, continuando a riconoscere la validità di supporti e modalità della tradizione. 4 Art. 2, DPR 15 marzo 2010, n

29 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL AREA GENERALE Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore annue di attività e insegnamenti generali Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue PROFILO INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente; - osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; - organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; - utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; - gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; - reperire e interpretare documentazione tecnica; - assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; - agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; - segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; - operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. 29

30 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze: 1. comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti; 2. utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; 3. utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; 4. individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; 5. utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; 6. garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione; 7. gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. QUADRO ORARIO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL AREA DI INDIRIZZO Discipline Ore 1 biennio 2 biennio 5 anno Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza 66* Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99** 132** 99** 99** Tecnologie meccaniche e applicazioni Tecnologie elettricoelettroniche e applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione Totale ore Totale complessivo ore annue * L attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. DECRETO DI ACCREDITAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E/O FORMAZIONE PROFESSIONALE Il 29 settembre 2010, l Assessorato Regionale dell Istruzione e della Formazione Professionale della Regione ha rilasciato all IIS G.B. Amico (oggi Istituto Superiore S. Calvino G.B -Amico ) il Decreto di Accreditamento per lo svolgimento di attività di orientamento e/o formazione professionale e il nostro istituto può rilasciare qualifiche alla fine del terzo anno. CORSI SERALI 30

31 Dall anno scolastico 2015/2016, saranno attivi i corsi serali, grazie ai quali è possibile sostenere gli Esami di Stato dopo tre anni. Una specifica organizzazione del percorso didattico-formativo in periodi, pianificato su tre anni scolastici, infatti, permette agli iscritti di diplomarsi in un triennio. Al termine del percorso, con il superamento dell esame di Stato, si consegue il diploma professionale di TECNICO DELLA MANUTENZIONE e ASSISTENZA TECNICA. SBOCCHI PROFESSIONALI Tra i possibili sbocchi occupazionali, vi sono diverse attività professionali di manutenzione ed assistenza tecnica nei settori dell elettronica, elettrotecnica, termotecnica, meccanica: impianti elettrici per le abitazioni, per i negozi, gli uffici e per l industria; impianti citofonici e videocitofonici, antintrusione; movimentazione cancelli; impianti d illuminazione di ambienti; impianti fotovoltaici; manutenzione e verifiche di impianti termici, idraulici, elettrici; tecnico diagnostico di auto e moto; certificatore delle revisioni auto-moto; impianti di climatizzazione; impianti di riscaldamento a risparmio energetico; manutenzione caldaie. 31

32 ORGANIZZAZIONE La scienza non è altro che buon senso addestrato e organizzato Thomas Henry Huxley, Saggi L organizzazione in una scuola è un elemento strategico che accompagna sinergie interne ed esterne. L organizzazione scolastica è un sistema di figure professionali, risorse umane e di persone interpreti di comportamenti. L organizzazione della nostra scuola è propositiva al suo interno per presentare, all esterno, un offerta arricchita di significato e di senso. Perciò, mira alla piena soddisfazione delle esigenze dei diversi interpreti del sistema domanda (stakeholders). Essa promuove il modello del miglioramento continuo, favorendo il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori che, a vario titolo, sono portatori di interessi sociali e culturali. Ecco perché coinvolge fattivamente i genitori nel processo educativo - attraverso le componenti negli Organi collegiali, ma anche attraverso un continuo e proficuo dialogo caratterizzato da una significativa convergenza tra la proposta educativa della scuola e quella delle famiglie. Ecco perché persegue gli obiettivi di miglioramento della sicurezza e della salute (intesa soprattutto come benessere) del personale e degli alunni, mettendo a disposizione risorse umane, strumentali ed economiche. Ecco perché, infine, apre la progettualità ad attori sociali dell esterno anche attraverso il lavoro del Comitato Tecnico Scientifico, quale luogo privilegiato del dialogo tra mondo scolastico e mondo economico e produttivo. L organizzazione è, perciò, un sistema complesso di relazioni con ricadute sia interne sia esterne. Per meglio raggiungere i suoi obiettivi, il nostro istituto articola la sua organizzazione interna nel modo seguente: Dirigente scolastico Consiglio di Istituto e Giunta esecutiva Comitato tecnico-scientifico Staff della Dirigenza Funzioni strumentali Collegio dei Docenti Dipartimenti Commissioni e Gruppi di lavoro Consigli di Classe Uffici di Segreteria e Personale A.T.A. (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, Assistenti amministrativi, Assistenti tecnici e collaboratori scolastici) LA DIRIGENZA Il Dirigente scolastico, con il supporto del suo staff, svolge le proprie funzioni nel rispetto della normativa vigente e delle competenze degli Organi collegiali. Ha la responsabilità di provvedere alla complessiva direzione dell istituto, nell ambito degli indirizzi e delle deliberazioni assunte dai competenti Organi collegiali, in ogni area e articolazione, contribuendo alla realizzazione delle finalità. Ha il compito di elaborare le politiche di gestione dell istituto e di provvedere al coordinamento, alla gestione e al controllo dei diversi settori della realtà scolastica, assicurando le necessarie risorse e strutture. STAFF DELLA DIRIGENZA 32

33 Lo staff della Dirigenza collabora con il Dirigente scolastico. Nel nostro istituto, è formato da due collaboratori e da un responsabile di plesso. Primo collaboratore: Luigi Genna; Secondo collaboratore: Giuseppa Vivona; Responsabile del plesso Salvatore Calvino : Susanna Scaduto. LE FUNZIONI STRUMENTALI Hanno funzioni di coordinamento finalizzate al raggiungimento di specifici obiettivi. Gli incarichi di "Funzione strumentale" sono conferiti dal Dirigente scolastico su delibera del Collegio dei docenti. I docenti incaricati sono responsabili di specifici processi sia organizzativi sia didattici. Nell istituto operano attualmente le seguenti Funzioni strumentali: Funzione strumentale POF : Caterina Mangiaracina Funzione strumentale Sostegno al lavoro dei docenti : Susanna Scaduto Funzione strumentale Coordinamento degli Idei di recupero e di potenziamento formativo degli studenti : Giuseppe Ingrassia Funzione strumentale. Alternanza Scuola-Lavoro : Giuseppe Tosto Il titolare di ciascuna Funzione strumentale propone e coordina le attività dell area di competenza. IL COLLEGIO DEI DOCENTI E composto dai docenti in servizio nell istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Svolge un ruolo fondamentale nella programmazione didattico-formativa che trova la sua piena espressione nella elaborazione del Piano dell Offerta Formativa (POF). Il Collegio, per poter esplicare le sue funzioni, si articola in Dipartimenti, Commissioni e Consigli di classe. Il CdD, tra le altre cose, ha l'esclusiva sull'organizzazione didattica e sulle decisioni che riguardano gli aspetti pedagogico-formativi. Inoltre, è parte attiva nelle seguenti attività: iniziative per il sostegno agli alunni H, DSA e BES. Si occupa, altresì, di innovazioni sperimentali, elabora un piano delle attività di aggiornamento e formazione, stabilisce la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni e delibera sull adozione dei libri di testo su proposta dei Consigli di classe. I CONSIGLI DI CLASSE Il Consiglio di Classe è l organo collegiale di sintesi della classe, lo strumento organizzativo che: - armonizza il lavoro in modo che possano trovare applicazione le linee d'intervento adottate dal Collegio dei Docenti; 33

34 - avanza proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare e di sperimentazione; - programma le iniziative riguardo alle attività integrative finalizzate allo sviluppo, al sostegno e al recupero dei portatori di handicap, dei DSA e degli studenti con Bisogni educativi speciali; - attua la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica; - verifica periodicamente l'efficacia formativa delle strategie attivate e delle metodologie didattiche adottate. Ogni Consiglio di Classe è formato dai docenti della classe, da due rappresentanti degli studenti e da due rappresentanti dei genitori. Ogni Consiglio di classe ha un Coordinatore che: - Si occupa della stesura del piano didattico della classe; - si tiene informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del Consiglio; - è il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del Consiglio di classe; - informa il Dirigente scolastico sugli avvenimenti più significativi della classe, rappresentando eventuali problemi emersi; - mantiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei genitori e degli studenti; - controlla le assenze degli studenti, con particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza e inadeguato rendimento; - presiede le sedute del Consiglio di Classe, quando non è presente il Dirigente scolastico. I DIPARTIMENTI Sono un articolazione del Collegio dei docenti. Essi rappresentano la coerenza del curricolo. Stimolano lo sviluppo dei Saperi e delle competenze attraverso una progettualità condivisa e un articolazione flessibile del processo didattico-formativo. Nel nostro istituto, i dipartimenti svolgono una funzione strategica per il consolidamento delle competenze di base e per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall obbligo di istruzione, ma anche tra l area di istruzione generale e le aree di indirizzo. Essi individuano i bisogni formativi e promuovono la condivisione degli obiettivi educativi, nonché la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. In particolare, essi: - delineano la programmazione disciplinare (standard di disciplina, obiettivi generali, etc.); - elaborano, sulla base delle indicazioni del POF e dei curricoli nazionali delle singole discipline, gli obiettivi minimi di apprendimento ed eventuali percorsi interdisciplinari e/o aree di progetto. - fissano i criteri di scelta dei libri di testo; - fanno proposte per l arricchimento e il potenziamento del POF; Nel nostro istituto, sono istituiti i Dipartimenti di seguito indicati, costituiti da una o più discipline, i cui insegnamenti (articolati in conoscenze e abilità) concorrono al raggiungimento di specifici risultati di apprendimento (o competenze di base). Alcuni Dipartimenti vedono insieme discipline che si insegnano nei tre istituti, mentre altri riguardano discipline che si insegnano in un solo Istituto. 34

35 UMANISTICO (comune a tutti e tre gli istituti) Il Dipartimento Umanistico mette insieme i docenti delle discipline umanistiche dei tre istituti. Nel profilo educativo del nostro Istituto, sono valorizzati gli obiettivi attraverso cui le discipline umanistiche promuovono una formazione globale degli studenti, rendendoli consapevolmente partecipi del processo di apprendimento, nel quale viene valorizzata l acquisizione di competenze legate alla persona, attraverso la promozione del patrimonio personale, storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico. Del Dipartimento fanno parte le seguenti discipline: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA (comune ai tre istituti) Al termine del percorso quinquennale lo studente è in grado di: utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative dei vari contesti (sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici); riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Il Pensatore, Museo Rodin Grazie a questa disciplina, il Diplomato saprà utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento, ma anche redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. I moti a Venezia STORIA (comune ai tre istituti) Storia concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale, che lo mettono in grado di: agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della 35

36 storicità dei saperi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. Il Diplomato sarà in grado di individuare le connessioni fra la storia e la scienza, l economia e la tecnologia, analizzandone le evoluzioni nei vari contesti, anche professionali; saprà collegare i fatti storici ai contesti globali e locali, in un costante rimando sia al territorio sia allo scenario internazionale, ma anche conoscere i valori alla base della Costituzione e modellare di conseguenza il proprio comportamento, partecipando attivamente alla vita civile e sociale. RELIGIONE (comune ai tre istituti) Al termine del percorso quinquennale lo studente è in grado di: Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo. Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, in un confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. LINGUE EUROPEE Gli insegnamenti che formano il Dipartimento Lingue europee sono quelli relativi alle Lingue Straniere. Il Dipartimento programma le attività didattiche affinché lo studente, alla fine del percorso quinquennale padroneggi la lingua inglese e, se prevista, un altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi, utilizzando i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali. In una società globalizzata, i contatti tra persone che appartengono a nazioni e culture diverse si fanno più frequenti. Oltre a sostenere lo sviluppo dei processi cognitivi, le lingue straniere consentono peraltro un esperienza multipla dell alterità che aiuta a riconoscere la propria identità culturale. La padronanza delle lingue consente, inoltre, di interagire più consapevolmente nella società democratica nel rispetto di altre identità culturali. La capacità di comunicare nelle lingue straniere è stata infatti inclusa dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell Unione Europea tra le otto competenze chiave necessarie all individuo per l apprendimento permanente e per poter esercitare il proprio diritto di cittadinanza attiva nei paesi dell Unione europea. INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE) La lingua Francese si insegna solo all Istituto Tecnico Economico, mentre la lingua Inglese è insegnamento comune ai tre istituti. Al termine del percorso quinquennale, lo studente è in grado di: padroneggiare la lingua straniera per scopi comunicativi; utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). 36

37 TECNOLOGICO Il Dipartimento Tecnologico mette insieme da una parte le discipline di Indirizzo dell Istituto Tecnico Tecnologico Amico e dall altra le discipline di indirizzo dell Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato Monteleone, cioè quelle materie specifiche dell indirizzo di studio. Per rendere possibile uno specifico profilo in uscita, infatti, è necessario che lo studio si articoli in conoscenze e abilità specifiche che, come in questo caso, sono funzionali allo sviluppo di specifiche competenze tecniche e operative. Il più delle volte è una serie di discipline a concorrere a sviluppare e a consolidare tali competenze. Così, il Dipartimento Tecnologico si esplicita in un gruppo di materie che mettono insieme le energie professionali dei docenti per sviluppare ricerca, innovazione metodologica e disciplinare. Per l istituto Tecnico Tecnologico, il Dipartimento è formato dalle seguenti discipline: TECNOLOGIA E TECNICA DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (comune al settore Tecnologico) Il docente definisce un percorso di apprendimento che consente allo studente di acquisire progressivamente l abilità rappresentativa in ordine all uso degli strumenti e dei metodi di visualizzazione, per impadronirsi dei linguaggi specifici per l analisi, l interpretazione e la rappresentazione della realtà, tenendo conto dell apporto delle altre discipline scientifico-tecnologiche. Gli studenti sono guidati a una prima conoscenza dei materiali, delle relative tecnologie di lavorazione e del loro impiego, ai criteri organizzativi propri dei sistemi di oggetti, edilizi e territoriali, in modo da acquisire le necessarie competenze di rappresentazione da sviluppare nel triennio d indirizzo. Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi. SCIENZE E TECNOLOGIA APPLICATE (comune al settore Tecnologico) Scienze e tecnologie applicate è la nuova disciplina, introdotta nel secondo anno degli indirizzi del settore tecnologico, per avviare i giovani allo studio delle filiere produttive di interesse e offrirne il relativo contesto specifico di applicazione agli insegnamenti-apprendimenti che vengono proposti nelle discipline generali e di indirizzo. La disciplina introduce gli studenti al linguaggio, ai contenuti e ai metodi caratteristici dell indirizzo; essa appartiene al primo biennio dove, insieme con le altre discipline di indirizzo, costituisce un area di avviamento all indirizzo. GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO (solo in Costruzioni, Ambiente e Territorio ) 37

38 Gestione del cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell ambiente e del territorio; riconoscere ed applicare i principi dell organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI (solo in Costruzioni, Ambiente e Territorio ) Progettazione, costruzioni e impianti concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale, quali: riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell ambiente e del territorio. Il Diplomato sarà in grado di selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione, applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell edilizia. Saprà, altresì, utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi e identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti, redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO (solo in Costruzioni, Ambiente e Territorio ) Geopedologia, economia ed estimo concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla 38

39 sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell ambiente e del territorio. Il Diplomato è in grado di tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell ambiente, compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all edilizia e al territorio. Sa, altresì, utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi, gestire la manutenzione ordinaria e l esercizio di organismi edilizi, utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative, utilizzare i principali concetti relativi all economia e all organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. TOPOGRAFIA (solo in Costruzioni, Ambiente e Territorio ) Topografia concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale, tra cui: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo. Il Diplomato sa rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. Sa anche utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi e redigere relazioni tecniche e documentare le attività di gruppo e individuali relative a situazioni professionali. Per l Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato Monteleone, il Dipartimento è articolato nelle seguenti discipline: TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE E APPLICAZIONI (solo in Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato ) Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell etica e della deontologia professionale; Grazie a questa disciplina, il Diplomato, tra le altre cose sa: Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 39

40 Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste. TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI (solo in Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato ) Grazie a questa disciplina, il Diplomato, tra le altre cose sa: Definire le condizioni di esercizio degli impianti rappresentati in schemi e disegni. Interpretare le schede tecniche dei componenti. Individuare e descrivere i principali componenti di circuiti pneumatici e oleodinamici di macchine utensili, impianti e apparati meccanici. Individuare i componenti di un sistema, sulla base della loro funzionalità. Verificare la corrispondenza del funzionamento delle macchine alle norme e alle condizioni prescritte. Utilizzare strumenti, metodi e tecnologie adeguate al mantenimento delle condizioni di esercizio. Installare a norma gli apparati, le macchine e i sistemi di interesse. TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE (solo in Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato ) Tra le altre cose, grazie a questa disciplina, il Diplomato sa: utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa perm garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI (solo in Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato ) Tra le altre cose, grazie a questa disciplina, il Diplomato sa: Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite 40

41 ECONOMIA AZIENDALE (solo nel settore Economico) L Economia aziendale è la scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende (Gino Zappa), in una visione unitaria dell Amministrazione aziendale. Essa si suddivide in tre sotto-discipline: la Tecnica organizzativa, che ha per oggetto di studio le forme più efficienti di Organizzazione delle risorse produttive umane, immateriali e materiali, la Tecnica economica, che ha per oggetto di studio la Gestione, cioè la razionalizzazione delle scelte operative volte al raggiungimento degli obiettivi aziendali con il miglior impiego dei mezzi disponibili; la Ragioneria, che studia i procedimenti della Rilevazione dei fenomeni dell amministrazione economica, nel rispetto delle scelte organizzative e gestionali. La nostra è la disciplina di indirizzo per eccellenza dell Istituto Tecnico Economico ed ha il maggior numero di ore, in particolare nel secondo biennio e nel quinto anno. Il docente di Economia aziendale concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettano in grado di: analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborazioni che lo aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall economia e dal diritto; riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; agire nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico, analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. Nel biennio comune il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base. Nel secondo biennio e al quinto anno, avviene la sublimazione dell insegnamento della materia, dove il raggiungimento degli obiettivi d apprendimento si completa. MATEMATICO-SCIENTIFICO (comune ai tre istituti) I docenti del dipartimento Matematico-Scientifico dell IIS Calvino-Amico intendono concorrere in maniera decisa alla formazione dello studente mediante una programmazione didattico-educativa che attraverso l analisi e la revisione degli obiettivi fa riferimento a quattro assi culturali e alla necessità di fornire agli studenti gli strumenti per l acquisizione dei saperi e delle competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione. In particolare si fa riferimento all asse matematico e all asse scientifico-tecnologico. L'insegnamento della matematica, fisica, scienze, chimica, informatica e geografia in una scuola secondaria superiore amplia e prosegue quel processo di preparazione culturale e di promozione umana dei giovani che è iniziato già alla scuola media, in armonia 41

42 con gli insegnamenti delle altre discipline. Esso contribuisce alla loro crescita intellettuale ed alla loro formazione critica. In particolare, nel secondo biennio e nel quinto anno, ha il compito di sviluppare le conoscenze connesse con la specificità dell'indirizzo e di contribuire a rafforzare - sul piano dell'astrazione e della sintesi formale - lo studio dei modelli applicativi tipici delle discipline scientifiche; in tal modo concorre a fare acquisire ai giovani quella mentalità critica che consentirà loro di inserirsi più efficacemente nel mondo universitario e/o nel mondo del lavoro. Per favorire la motivazione e un apprendimento consapevole, gli alunni vengono invitati a riflettere sui propri processi di apprendimento, sulle difficoltà incontrate, sulle cause dei loro insuccessi, sull'individuazione di strumenti e risorse cui attingere per migliorare il profitto scolastico, ma soprattutto per vivere meglio e instaurare relazioni positive con se stessi, con i genitori, con i compagni e i docenti. Lo studio della matematica e informatica, fisica e scienze, chimica e geografia, in questa fase della vita scolastica dei giovani, promuove in essi : il consolidamento del possesso delle più significative costruzioni concettuali; l'esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato; l'abitudine a studiare ogni questione attraverso l'esame analitico dei suoi fattori; l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed appreso; la capacità di lavorare autonomamente e in gruppo; l'abitudine a valutare ed autovalutarsi con senso critico; esaminare, situazioni, fatti e fenomeni; registrare ordinare e correlare dati; usare linguaggi specifici delle scienze sperimentali del corso di studi. A conclusione dell obbligo di istruzione ogni allievo dovrà poter individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche delle scienze oggetto di studi, interpretare le conoscenze - acquisite quali metodo, strumento e linguaggio per analizzare le situazioni problematiche del contesto in cui si opera, rilevare il valore dei procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione dei problemi, assimilare il metodo deduttivo e recepito il significato di sistema assiomatico; affrontare a livello critico situazioni problematiche riferite a particolari aspetti della realtà, scegliendo in modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio; comprendere il valore strumentale delle varie materie scientifiche; osservare, comprendere e descrivere i fenomeni naturali. Il dipartimento, inoltre, ha ritenuto necessario tracciare la programmazione comune per tutte le classi dei vari indirizzi, differenziandone, nel rispetto della loro peculiarità, gli obiettivi didattici. Ne fanno parte le seguenti discipline: SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) Il Diplomato, tra le altre cose, sa osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Sa anche analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza ed essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; 42

43 padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi. Il docente, nella prospettiva dell integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell attività laboratoriale per sviluppare l acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico. SCIENZE INTEGRATE (FISICA) Scienze integrate (Fisica) concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi. MATEMATICA Il docente di Matematica concorre a far conseguire allo studente risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche. Il Diplomato, tra le altre cose, sa utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; sa utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. COMPLEMENTI DI MATEMATICA Complementi di matematica concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche. 43

44 Tra le altre cose, il Diplomato sa progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. INFORMATICA (solo nel settore Economico) Informatica è una materia del settore Economico. Essa concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; individuare e utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; agire nel sistema informativo dell azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; analizzare, con l ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; Il Diplomato, tra le altre cose, sa interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. Sa anche riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 44

45 TECNOLOGIE INFORMATICHE (solo nell Istituto Tecnologico e nell Istituto Professionale) Il docente di Tecnologie informatiche concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell apprendimento permanente. Il Diplomato, grazie a questa disciplina, è in grado di analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. GEOGRAFIA (solo nel settore Economico) Geografia è una disciplina presente nel settore Economico e concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Il Diplomato, tra le altre cose, sa osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. GIURIDICO-ECONOMICO Le discipline che compongono questo Dipartimento concorrono a sviluppare negli allievi un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione attraverso le categorie di sintesi fornite dall Economia e dal Diritto. Il loro intervento formativo mira alla costruzione di cittadini e di figure professionali dotate di flessibilità, versatilità, capacità di adattamento e propensione al continuo aggiornamento, che si sappiano orientare di fronte a problemi nuovi, ma che siano capaci anche di inserirsi in realtà produttive differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione. DIRITTO ED ECONOMIA (comune ai tre istituti) Diritto ed economia concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall economia e dal diritto; riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali, tecnologici e la loro dimensione locale/globale; 45

46 stabilire collegamenti tra le tradizioni locali, nazionali e internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale (solo per l Istituto tecnico Tecnologico: con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell ambiente e del territorio). Il Diplomato sa collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente. Sa, altresì, riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Per il settore Economico, sa anche Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali; sa individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane; orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativofinanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. ECONOMIA POLITICA (solo nel settore Economico) Economia politica è una disciplina propria del settore Economico. Essa concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale che lo mettono in grado di: analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall economia e dal diritto; riconoscere l interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; Il Diplomato, tra le altre cose, è in grado di riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Sa, altresì, riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. SCIENZE MOTORIE (comune ai tre istituti) L area formativa si configura, soprattutto nel secondo biennio e nel quinto anno, quale ponte tra l Area di istruzione generale e l Area di indirizzo. Nel quinto anno, la disciplina favorisce l orientamento dello studente, ponendolo in grado di adottare in situazioni di studio, di vita e di lavoro stili comportamentali improntati al fair play e di cogliere l importanza del linguaggio del corpo per colloqui di lavoro e per la comunicazione professionale. In particolare, possono essere progettati percorsi pluridisciplinari per potenziare sia gli aspetti culturali, comunicativi e relazionali, sia quelli più strettamente correlati alla pratica sportiva ed al benessere in una reciproca interazione. 46

47 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE L offerta formativa dell Istituto Superiore S. Calvino G.B. Amico è progettata tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico del territorio. Ha come obiettivo quello di fornire agli studenti una preparazione culturale e professionale ampia, solida e strutturata. In particolare, la programmazione, nella sua complessa e diversificata articolazione (in relazione ai settori, agli indirizzi e alla specificità dei tre istituti), pur nel rispetto delle linee guida ministeriali, mira al raggiungimento dei traguardi formativi di seguito indicati. Per il primo biennio dei tre istituti: - potenziare le competenze di base; - fornire le competenze chiave per contribuire alla crescita dell allievo come cittadino; - sviluppare l auto-orientamento come conquista dell identità personale; - sviluppare le competenze linguistico-espressive e quelle logico-matematiche per sviluppare la capacità/competenza di interagire con la complessità della realtà. Per il secondo biennio e il quinto anno dei tre istituti: - fornire un ampia gamma di competenze che sia in grado di rispondere alle trasformazioni connesse all evoluzione delle professioni; - sviluppare un metodo di studio in grado di consentire il proseguimento degli studi in ambito universitario; - sviluppare la tendenza ad affrontare i problemi secondo un modello sistemico; - sviluppare competenze disciplinari integrate da un adeguato e soddisfacente livello di cultura generale; - potenziare l uso delle tecnologie informatiche a supporto del saper fare e dei saperi professionalizzanti. Inoltre, gli alunni si confrontano con le realtà professionali e col mondo del lavoro, attraverso varie iniziative promosse dalla scuola in joint venture con enti locali, università, associazioni, enti pubblici e privati. In tale prospettiva l Istituto realizza: stage presso aziende, studi professionali, enti, ecc.; incontri con esperti del mondo del lavoro e universitario; progetti di Alternanza Scuola-Lavoro; incontri con professionisti dei vari settori; visita a cantieri, banche, tribunale, aziende del settore e studi professionali. I docenti mirano a fornire spiegazioni chiare ed efficaci e distribuiscono la quantità di lavoro in modo omogeneo nell arco dell anno e della settimana; instaurano buoni rapporti con gli studenti rispondendo ad esigenze specifiche; valorizzano le loro capacità, forniscono validi supporti per il superamento delle diversità, coordinano l attività didattica tra le diverse materie e le aree disciplinari o dipartimenti e mettono in atto i principi di cittadinanza attiva. 47

48 La nostra è, in sostanza, una comunità scolastica nella quale si attua un continuo ed autonomo processo di elaborazione culturale, nel rispetto della libertà di insegnamento, delle scelte educative delle famiglie e delle finalità del Sistema Scuola. La programmazione didattico-educativa è prevalentemente basata sull acquisizione da parte degli studenti di competenze, sia trasversali sia specifiche e di indirizzo. La programmazione ha come scopo la crescita culturale e psicofisica dello studente. Essa si articola su tre livelli che lavorano a partire dalle indicazioni generali fissate dal Collegio dei docenti: I DIPARTIMENTI I CONSIGLI DI CLASSE Definiscono la programmazione curriculare ed extracurriculare della classe. I SINGOLI DOCENTI In relazione a quanto stabilito dal Collegio dei docenti, dal Dipartimento di appartenenza della disciplina insegnata, dal Consiglio di Classe, il singolo docente elabora la propria programmazione declinata per Conoscenze, Abilità e Competenze, fissando tempi, metodi, modalità di verifica e criteri di valutazione, programmando anche attività integrative e complementari da condividere anche con altre discipline e docenti dello stesso Consiglio di classe e/o per classi parallele. La programmazione per disciplina si articola in: - individuazione dei livelli di partenza della classe; - individuazione delle abilità e delle competenze che gli studenti devono acquisire; - individuazione delle conoscenze, funzionali all acquisizione di abilità e competenze; - scelta delle metodologie; - definizione delle prove di verifica - definizione dei criteri di valutazione, partendo da quelli fissati dal Collegio dei Docenti; - programmazione di eventuali interventi di recupero e potenziamento; 48

49 - disposizione di eventuali proposte di visite guidate, uscite didattiche, partecipazione a convegni, dibattiti, mostre, manifestazioni e spettacoli. LE COMMISSIONI Il Collegio dei docenti si articola in Commissioni che organizzano e realizzano le attività relative al settore al quale sono preposte. Ogni Commissione opera secondo un piano di attività coerente con il POF. CONSIGLIO DI ISTITUTO E GIUNTA ESECUTIVA COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è un organo elettivo, formato da docenti, genitori, studenti, personale Ata e dal Dirigente Scolastico, quale membro di diritto. È presieduto da un rappresentante dei genitori e ha tra i suoi compiti quello di deliberare le proposte della Giunta. Il Consiglio elegge, infatti, tra i suoi membri, una Giunta esecutiva, formata da tutte le componenti della scuola. Entrambi gli organi durano in carica tre anni. Solo la componente studentesca viene rinnovata annualmente. Tra le altre cose, il Consiglio d Istituto ha potere decisionale sul Programma annuale, sull adattamento del calendario scolastico, sui viaggi d istruzione e sulle attività di recupero. Presidente Aranciotta Giuseppe Dirigente scolastico Docenti Anna Maria di Marzo Barbera Pietro Barraco Natale Criscenti Giacomo Genna Luigi Parrinello Giuseppe Tosto Giuseppe Ata Augugliaro Maria Teresa Genitori Croce Francesco Gucciardi Giacomo Lentini Guglielmo Studenti Manuguerra Claudio Renda Marco Reina Vito Vultaggio Giuseppe 49

50 COMPONENTI DELLA GIUNTA ESECUTIVA Dirigente Scolastico Anna Maria Di Marzo DSGA Mariella Foderà Docente Criscenti Giacomo ATA Augugliaro Maria Teresa Genitore Croce Francesco Studente Reina Vito COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Avendo ritenuto opportunità irrinunciabile quella di integrare la scuola nel contesto sociale, professionale, produttivo ed economico, all interno del nostro istituto è stato costituito il Comitato Tecnico Scientifico, organismo che, con le sue proposte, collabora alle scelte didattiche degli organi della scuola. Il CTS è supporto ai Consigli di classe e al Collegio dei Docenti nelle sue articolazioni dipartimentali, nonché nella promozione e nella gestione di interventi formativo-orientativi. Un ruolo importante del CTS è quello svolto nella programmazione dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro (e delle diverse attività ad essa collegate: IFS, stage, tirocini formativi, ecc.). Infatti: a) individua e descrive le figure professionali più richieste dalle imprese; b) contribuisce a definire le competenze professionali di tali figure; c) raccoglie le disponibilità delle imprese a offrire posti-stage. 50

51 GENITORI E ALUNNI Parents with child Statue, Hrobákova street, Petržalka, Bratislava I genitori, avendo il dovere e il diritto primario e irrinunciabile di educare i figli, debbono godere di una reale libertà nella scelta della scuola Paolo VI, Principi di Pastorale L a Costituzione assegna ai genitori e alla scuola il compito di istruire ed educare. Perciò, nel rispetto dei ruoli, delle competenze, dei compiti e delle libertà di ciascuna di queste due componenti, Gli insegnanti e i genitori, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, condividono sia i destinatari del loro agire, i figli/alunni, sia le finalità dell agire stesso, ovvero l educazione e l istruzione in cui scuola e famiglia operano insieme per un progetto educativo comune.5 Il ruolo delle famiglie è, in sostanza, determinante per la vita della scuola. In seguito alla istituzione degli Organi collegiali, il ruolo di genitori e alunni ha acquistato i contorni di un autentica partecipazione alla progettualità e ai processi formativi, nell ottica di una corresponsabilità educativa che propone un lavoro sinergico della scuola con famiglie e studenti che, in questo modo, diventano protagonisti attivi dell Offerta formativa della scuola. La componente genitori e studenti all interno degli Organi collegiali ha, infatti, rafforzato il ruolo propositivo delle famiglie e degli studenti nella formulazione di proposte, nelle scelte di talune attività formative e in altri aspetti che riguardano i percorsi educativi. Proprio per potenziare il ruolo propositivo di famiglie e studenti, il nostro istituto privilegia occasioni di incontro e di lavoro in cui i genitori possono esprimersi e dare il loro contributo, confrontarsi con i docenti, proponendo anche esperienze formative extracurriculari. La collaborazione con gli studenti si esplicita sia quale dialogo e confronto continui all interno degli Organi collegiali che prevedono la presenza degli studenti (Consigli di Classe, Consiglio di Istituto, ad esempio) sia quale dialogo costante e costruttivo che mira a leggere e interpretare bisogni, eventuali disagi, come primo passo del percorso che privilegia la centralità dello studente e che fa della scuola un luogo privilegiato dell apprendimento, un luogo accogliente nel quale riconoscersi, nel quale ognuno (con le proprie individualità) sia sostenuto nella ricerca di senso del proprio agire e del proprio pensare. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al Regolamento d Istituto. 5MIUR - Linee di indirizzo, Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa 51

52 I LABORATORI La competenza è un processo che consiste nella mobilitazione delle risorse dell individuo in modo pertinente e in un contesto dato Guy Le Boterf, Costruire le competenze individuali e collettive I l nostro istituto conta su un ricchissimo e articolato sistema di Laboratori. Essi favoriscono la piena applicazione delle indicazioni metodologiche della Riforma degli Istituti Superiori che valorizzano la didattica laboratoriale, quale metodologia in grado di integrare quel sapere e quel sapere fare che realizzano l essere di ogni studente poiché in grado di far scattare la motivazione e la propensione a trasformare conoscenze e abilità in competenze applicabili autonomamente in contesti diversi, in una logica di analogicità e trasferibilità. La contrapposizione di Theoria e Téchne è, infatti, oggi ampiamente superata persino sul piano culturale. La cultura è, infatti, onnicomprensiva di sapere e saper fare, intrecciati tra loro da un soggetto in modo personale che conferisce loro un senso 6. Non si può, infatti, operare, produrre e costruire senza conoscere; così come non si può conoscere senza operare, produrre e costruire. Nella nostra scuola, la didattica laboratoriale assume una funzione importante come attività intenzionale, in grado di promuovere apprendimenti anche e soprattutto in cooperazione con gli altri. All interno di ogni Laboratorio, il docente è regista del processo complessivo di insegnamento/apprendimento che crea occasioni di apprendimento che lo studente, in quanto soggetto capace di pensare, sviluppa in modo personale, ma adeguato all obiettivo da raggiungere. Tutti i laboratori dell istituto ricevono un supporto tecnico dall Ufficio Tecnico che sostiene la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori ai fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente. La sua funzione è fondamentale per la parte che riguarda la cura dei laboratori e gli acquisti funzionali alla didattica laboratoriale. Nella nostra scuola, sono presenti i seguenti Laboratori, distinti per istituto: LABORATORI DELL ISTITUTO TECNICO ECONOMICO SALVATORE CALVINO Nell edificio di via San Michele (sede dello storico Calvino ), sono attivi 9 laboratori, una delle più imponenti Biblioteche della città (con oltre 6mila volumi) e un Aula Magna. Per presentarne qualcuno, nello specifico, ricordiamo il Laboratorio Linguistico, uno spazio dedicato, strutturato e accogliente, dove mediamente una volta a settimana vengono offerte agli studenti occasioni sistematiche e significative di conoscenza e apprendimento della lingua straniera. In questo spazio, il computer multimediale e Internet sono due alleati formidabili per l insegnante di lingua straniera, ma soprattutto per l insegnante di lingua inglese, la lingua della comunicazione globale on line; perché il computer è un potente mezzo di comunicazione reale che mette in relaziona la classe,con il mondo intero. La diversa tipologia di canali di comunicazione (scrittura, grafica, suono, immagini in movimento), la possibilità di integrazione delle abilità linguistiche in tutte le 6 Cfr. La didattica laboratoriale nella scuola della Riforma di Giuliana Sandrone Boscarino (Indire) 52

53 possibili combinazioni (lettura e scrittura, ascolto e scrittura, ascolto e parlato), sono le caratteristiche degli scambi comunicativi che cerchiamo di riprodurre nell insegnamento delle lingue e che riusciamo a riprodurre nelle nostre continue simulazioni, quando insegniamo una lingua straniera. In classe, tuttavia, nella simulazione, manca spesso l elemento essenziale: la motivazione vera della comunicazione che parte dal bisogno di comunicare. Ecco, perciò, che Internet, con tutti i suoi servizi e le sue potenzialità, offre un ambiente reale, anche se virtuale, in cui è possibile rendere vero e concreto il bisogno di comunicare, utilizzando una lingua diversa dalla propria. Il computer, quindi è uno strumento che guida lo studente offrendogli la capacità di fare, scegliere, controllare e interagire, al fine di migliorare la padronanza linguistico-comunicativa, ma anche di scoprire il piacere di imparare attraverso i progressi ottenuti. Il tutto condito dalle potenzialità della LIM che permette di realizzare una didattica multimediale e assicura le condizioni per un apprendimento ancora più efficace della lingua straniera. Da ricordare anche il Laboratorio FESR, con 15 postazioni allievo - collegate in rete e, quindi, ad Internet - che si aggiungono alla postazione docente, a una stampante laser,a una stampante a colori, e a una stampante multifunzione. E, poi, ancora, il Laboratorio Lab 1, il Laboratorio di Scienze Integrate, il Laboratorio Livatino, il Laboratorio Aldo Giacalone, la Biblioteca, con i suoi 6mila volumi. Infine, l Aula magna Falcone Borsellino (nella foto a sinistra), lo spazio destinato ai grandi numeri. E quello che accoglie le riunioni, le assemblee studentesche, le conferenze, ma anche le rappresentazioni teatrali e musicali. Ospita un pianoforte ed è dotata di uno schermo gigante, completo di proiettore e impianto audio/video. 53

54 LABORATORI DELL ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO GIOVANNI BIAGIO AMICO Anche il Giovanni Biagio Amico ha una serie di laboratori funzionali all attività didattica. Ha, così, il Laboratorio di Costruzioni, quello di Topografia, quello di Scienze Integrate (Fisica), ma anche quello di Scienze Integrate (Chimica). Ha, inoltre, due aule di Tecnologie e Rappresentazione grafica, il Laboratorio multimediale, il Laboratorio Cad e l Aula magna con video proiettore e schermo gigante. E abbiamo anche due Laboratori di Scienze motorie e un Aula di Comunicazione Technè, Media, Logos, nella quale gli insegnamenti di Italiano, Storia e Cittadinanza e Costituzione del secondo biennio e del quinto anno aprono le porte a metodologie didattiche innovative che portano in primo piano gli approfondimenti, l unità del Sapere e la transdisciplinarità. Il laboratorio è costituito da due diversi spazi: il primo è dedicato alle lezioni guidate e agli approfondimenti, mentre l altro (arredato in modo più tradizionale) è destinato allo studio, individuale e di gruppo. Negli spazi di Technè, Media, Logos, la metodologia didattica è arricchita e rafforzata da un uso strutturato delle nuove tecnologie. Una delle due aule è dotata di LIM, di collegamento a Internet, di TV, di postazioni fisse (docente e allievi) e di diversi computer portatili affidati agli allievi durante le attività. Grazie a tutta le risorse tecnologiche di cui l aula è dotata, è possibile approfondire la comunicazione (linguistica, iconica, grafica, ecc.) nel suo complesso e guidare gli allievi verso un uso consapevole della comunicazione digitale e un approfondimento personale e cosciente delle conoscenze letterarie, storiche, sociali e antropologiche. Il libro di testo diventa solo una guida organizzata e funzionale che conduce ad approfondimenti, individuali e di gruppo. 54

55 Infine, il Laboratorio conto terzi per le prove sui materiali da costruzione, autorizzato dal Ministero dei LL.PP. con D.M. n del 16/06/1978. Oltre a rappresentare un valore aggiunto tra le risorse strumentali che la didattica ha a disposizione, offre un servizio a imprenditori, professionisti e proprietari di immobili in costruzione. Il laboratorio si avvale dell opera di docenti di ruolo, ingegneri, architetti e geologi dell Istituto. La sede del laboratorio è ampia e dotata di numerosi macchinari ed attrezzature. Il laboratorio, il 28 ottobre 2011 ha ottenuto la certificazione di qualità secondo le norme UNI EN ISO 9000:2008 per l erogazione di servizi di esecuzione di prove su materiali da costruzione, rilasciata dall ICIM con certificato n. 5833/0. Un apposito regolamento stabilisce le modalità di accettazione dei provini e il rilascio dei certificati. È utilizzato anche dagli alunni per la didattica curricolare assistita dagli insegnanti tecnico pratici. E stato voluto sia per consentire agli allievi di questa scuola di approfondire lo studio delle pavimentazioni stradali sia per offrire un utile servizio ai professionisti ed agli imprenditori che operano nella nostra provincia nel settore delle costruzioni stradali. Apposito regolamento disciplina le modalità di esecuzione delle prove ed il rilascio dei resoconti di provini. Inoltre, è attrezzato per eseguire prove non distruttive in sito. Il vicedirettore del Laboratorio possiede il brevetto di secondo livello RINA e può certificare secondo la norma UNI EN

56 LABORATORI DELL ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO CALOGERO MONTELEONE Nella didattica dell Istituto Professionale Monteleone, l attività laboratoriale diventa centrale, grazie al supporto dei tantissimi laboratori. Come quello di Sistemi elettrici o come quello di Sistemi Elettronici. C è, poi, quello Tecnologico, quello di Tecnologie informatiche, l Aula Disegno, la biblioteca e la palestra. 56

57 ORIENTAMENTO Se si fanno dei progetti concreti, se si coltivano le proprie ambizioni, se ci si dà da fare con umiltà, se si aguzza l'ingegno, i sogni diventano realtà. Banana Yoshimoto, Il coperchio del mare N ella nostra scuola, l attività di Orientamento si sviluppa in tre fasi: - Orientamento in ingresso (accoglienza degli studenti delle classi Prime) Questa fase si apre già nelle prime settimane di ogni anno scolastico e si conclude nelle prime settimane dell anno scolastico successivo. Ogni anno, viene istituita una apposita Commissione, guidata da un docente referente, che cura e articola i rapporti con tutte le scuole primarie di secondo grado del territorio, allo scopo di orientare gli allievi delle terze classi ad una scelta consapevole e ragionata del corso di studi che li condurrà al Diploma. Le attività si articolano in incontri tra i nostri docenti e studenti con le classi terze delle scuole medie, nella partecipazione di nostri rappresentanti (docenti e studenti) alle Fiere dell Orientamento organizzate dalle scuole medie, e in visite guidate, anche nelle ore di lezione, dei ragazzi nei locali dei nostri edifici. Infine, ogni anno, la nostra scuola organizza degli Open day, con attività di Scuola aperta che consentono ai ragazzi delle terze medie e ai loro genitori di visitare la nostra struttura e i nostri laboratori nelle ore pomeridiane. L attività di accoglienza prosegue all inizio dell anno scolastico successivo, quando, nei primissimi giorni di scuola, i nuovi iscritti vengono orientati alla conoscenza degli spazi e delle attività dell istituto. - Orientamento in itinere La nostra scuola si distingue per una particolare attenzione allo studente che viene seguito e orientato lungo tutto il percorso di studi. Attraverso le diverse attività extracurriculari, gli incontri con altre agenzie educative, enti, attività produttive e ambiti professionali specifici, i nostri studenti partecipano, anche in modo attivo e propositivo, ad un percorso di Orientamento senza soluzione di continuità, fino alla conclusione del percorso di studi. - Orientamento in uscita L attività di Orientamento in uscita prevede: - Incontri con rappresentanti di diversi corsi e sedi universitari; - Incontri con il mondo del lavoro, dell impresa e delle professioni. 57

58 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio. Jean-Paul Sartre, Le mani sporche L alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n Nel contesto contemporaneo, il rapporto Scuola Lavoro in alternanza è fattore irrinunciabile per l elaborazione di un Piano dell Offerta formativa degli istituti tecnici e professionali. Il processo di Alternanza permette l integrazione con il mondo produttivo e delle professioni ed è volta a rafforzare il collegamento tra scuola, mondo del lavoro e tessuto economico-produttivo. Grazie all Alternanza, gli studenti, oltre a lezioni teoriche e attività laboratoriali, trascorrono periodi di tirocinio/stage in azienda, seguiti da docenti tutor e da tutor aziendali, in modo da applicare conoscenze, abilità e competenze nel mondo del lavoro. L Alternanza favorisce: Scuola-Lavoro o o o o o l apprendimento di capacità operative per lo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; l acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; l orientamento dei giovani per l inserimento nei vari ambiti professionali; lo sviluppo di saperi tecnico-professionali in contesti produttivi; la scoperta delle inclinazioni ed attitudini degli studenti. Nella progettazione dei percorsi, il nostro Istituto presta particolare attenzione alle vocazioni del territorio, in modo da collegare ad esse lo sviluppo di competenze adeguate ai fabbisogni dei sistemi produttivi

59 CLIL (CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING) In ogni lingua si pensa diversamente, sicché il nostro pensiero, ogni volta che ne impara una, riceve una nuova modifica e un nuovo colorito. Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena C LIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all acquisizione di conoscenze disciplinari. La metodologia CLIL ha il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sui contenuti della disciplina sia sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera. Nel quinto anno degli Istituti Tecnici è previsto l insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua inglese. L insegnamento è finalizzato, in particolare, a potenziare le conoscenze e abilità proprie della disciplina da veicolare in lingua inglese attraverso la contemporanea acquisizione di diversi codici linguistici. L integrazione tra la lingua inglese e altra disciplina non linguistica, secondo il modello Content and Language Integrated Learning (CLIL) viene realizzata dal docente, con una didattica di tipo laboratoriale, in rapporto all indirizzo di studio. Per la complessità che la caratterizza e per l innovazione metodologica che rappresenta, l introduzione della metodologia CLIL nelle scuole comporta il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema scolastico, quali il Dirigente scolastico, il Collegio dei docenti, i Dipartimenti, i Consigli di classe, il docente di disciplina non linguistica e il docente di lingua straniera. Nella nostra scuola, sono in servizio docenti in possesso delle necessarie certificazioni linguistiche che sono altresì in possesso dei requisiti di accesso ai corsi metodologici predisposti dal Miur, ai quali hanno già chiesto di iscriversi. Grazie alla presenza di questi docenti, nonché dell efficace collaborazione presente nei Consigli di classe, in tutte le quinte classi dei due Settori dei nostri Istituti tecnici verranno attivati dei moduli con metodologia CLIL. Nelle classi Quinte, infatti, in cui non insegna un docente (di disciplina di indirizzo) in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, il Progetto Clil (elaborato ad hoc, anche in rispetto di quanto previsto dalla Nota ministeriale n del 25 luglio 2014) permette di innescare un azione sinergica tra il docente di una materia di indirizzo e quello di Lingua Inglese. Grazie alla consulenza linguistica del docente di Lingua Inglese, così, l insegnante di una materia di indirizzo (indicata dal Consiglio di classe in seguito a disponibilità dell insegnante stesso) potrà elaborare almeno una unità didattica (pari ad almeno il 10 per cento del monte ore complessivo previsto per la disciplina coinvolta) da spendere con metodologia CLIL. Allo scopo di potenziare le competenze già presenti in istituto, la nostra scuola ha, inoltre, aderito alla Rete provinciale di scuole appositamente creata, grazie alla quale saranno organizzati corsi di formazione adeguati ai nuovi bisogni metodologici. Per gli Esami di Stato, si fa riferimento a quanto previsto dalla stessa Nota ministeriale n del 25 luglio 2014 al punto n. 5: In generale l'accertamento del profitto nelle discipline non linguistiche veicolate in lingua straniera dovrà, in sede di esame, mettere gli studenti in condizione di valorizzare il lavoro svolto durante l'anno scolastico. Tuttavia, qualora la DNL veicolata in lingua straniera costituisca materia oggetto di seconda prova scritta, 59

60 stante il carattere nazionale di tale prova, essa non potrà essere svolta in lingua straniera. Invece, la DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d'esame nella terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato: TERZA PROVA SCRITTA: La scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n PROVA ORALE: Per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno. 8 8 Nota ministeriale n del 25 luglio

61 INCLUSIVITÀ Non uno di meno Don Milani C on il termine "inclusione" si intende il processo grazie al quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) diventa ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli studenti. La nostra vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita e arricchimento individuali e sociali. La piena inclusione degli alunni DSA, con disabilità e/o con Bisogni educativi speciali (BES), è un obiettivo che la nostra scuola persegue attraverso un articolata progettualità. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ha ribadito la volontà di disegnare e delineare una precisa strategia inclusiva della scuola italiana, che si inserisce in modo significativo sul percorso di inclusione scolastica e di realizzazione del diritto all apprendimento per tutti gli alunni e per tutti gli studenti in situazione di difficoltà. Gli ultimi dati confermano che è crescente il numero di alunni che, in maniera continuativa o saltuaria e per una pluralità di motivi (fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali) si trova in situazione di difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze nonché disturbi del comportamento, che possono portare ad abbandoni, ripetenze e pluri-ripetenze, con un impatto notevole sul fenomeno della dispersione scolastica. L'UNESCO, nel 1997, ha dato la seguente definizione del bisogno educativo speciale: "Il concetto di bisogno educativo speciale si estende al di là di quelli che sono inclusi nelle categorie di disabilità, per coprire quegli alunni che vanno male a scuola (failing) per una varietà di altre ragioni che sono note nel loro impedire un progresso ottimale" 9. Non prendersi cura di tali bisogni significa condannare l'alunno all'insuccesso formativo. La nostra è una scuola full inclusive, una scuola cioè che sa leggere e interpretare i bisogni dei suoi alunni. La nostra è una scuola per tutti e ciò significa che gli studenti diversamente abili, gli studenti DSA e gli studenti con Bisogni educativi speciali trovano un ambiente accogliente e stimolante, con personale altamente qualificato e in grado di individuare insieme a loro e alle loro famiglie idonei percorsi di apprendimento. In tale prospettiva, si assume l impegno di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con B.E.S., ma anche e soprattutto, un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nelle strategie didattiche. 9 International standard classification of education 61

62 Al fine di operare per un efficiente integrazione scolastica, nella nostra scuola operano gruppi di lavoro e figure professionali, quali: 1. G.L.I.., (Gruppo di Lavoro per Integrazione Scolastica) è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori, alle agenzie territoriali e, trattandosi di scuola media superiore di secondo grado, alla componente alunni (purché maggiorenne), con il compito di collaborare alle iniziative educative e di inclusione predisposte dal Piano. Il G.L.I. presiede alla programmazione delle attività utili al perseguimento dello sviluppo delle potenzialità degli alunni con B.E.S. ed opera affinché si appianino gli ostacoli che impedirebbero il proseguimento degli studi e/o l inserimento nel mondo del lavoro. Il gruppo, allo scopo di raggiungere le finalità sopra indicate, analizza la situazione complessiva dell istituto in merito all inclusione degli alunni con B.E.S. (numero di alunni, tipologia dei bisogni, classi con alunni BES); verifica periodicamente gli interventi in merito all inclusione; predispone il calendario per gli interventi con gli operatori sanitari per la stesura e/o aggiornamento di P.E.I. e P.D.F.; formula proposte di aggiornamento e formazione per i docenti. 2. Docente referente H, con il compito di coordinare gli insegnanti Specializzati per il Sostegno, le attività organizzative e formative di supporto, nonché di raccordare le diverse figure professionali (interne ed esterne) e gli enti che operano a supporto di un approccio sociale e culturale nei confronti dell handicap allo scopo di favorire il processo di inclusione del disabile. 3. Docente referente D.S.A. con il compito di sensibilizzare ed approfondire le tematiche inerenti gli alunni con D.S.A., nonché di supportare i Consigli di Classe direttamente coinvolti nell applicazione della normativa prevista per tali alunni. 4. Docenti Specializzati per il Sostegno con il compito di curare gli aspetti metodologici e didattici funzionali al gruppo classe, partecipando alla programmazione educativa didattica degli alunni con programmazione educative personalizzate e svolgendo il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici per gli alunni. 5. Il Consiglio di Classe con il compito di definire, in collaborazione col docente specializzato, un progetto educativo e didattico (P.E.P.D. o P.E.P. per obiettivi minimi) il P.E.I., P.D.F. e l intero progetto di vita per gli alunni con disabilità e assumere la corresponsabilità degli alunni con D.S.A. e con Bisogni Educativi Speciali transitori. 6. Collaboratore scolastico con compito di assistenza di base agli alunni con bisogni speciali. 7. Assistente alla comunicazione (Interprete L.I.S.); 8. Assistente ad personam. La scuola garantisce affinché le proposte didattiche, educative e formative offerte, siano fruibili da tutti gli alunni e soprattutto, ovviamente, da coloro che si trovano in situazioni di particolari difficoltà, siano queste ultime transitorie o permanenti. Perciò, mette in atto tutte le risorse organizzative ed umane, interne ed esterne alla scuola, affinché gli allievi, che trovandosi nella situazione di necessità di bisogni speciali, possano partecipare ad attività integrative, viaggi di istruzioni, momenti di aggregazione, ecc. programmati e realizzati. Per quanto riguarda l alternanza scuola-lavoro, si garantisce a tutti gli studenti con B.E.S. la partecipazione attiva e fattiva; per gli alunni con programmazione differenziata si garantiscono medesime 62

63 e/o equipollenti opportunità nell ambito della predetta alternanza che costituisce imprescindibile momento formativo per gli alunni tutti. Allo scopo di potenziare le competenze già presenti in istituto e di rafforzare e rendere ancora più incisivo il modello didattico-formativo fondato sull inclusività, il nostro istituto fa parte della Rete di scuole Insieme per aiutarli. 63

64 CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI 10 L a valutazione dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti è un aspetto particolarmente significativo della professionalità docente. Essa, infatti, non è solo atto di verifica del processo di apprendimento, ma è soprattutto strumento di autovalutazione del lavoro scolastico nel suo complesso. La valutazione, perciò, non va intesa come mero accertamento periodico del profitto, non ha una funzione selettiva né si risolve nel semplice voto attribuito all alunno in base ai risultati conseguiti. Essa è costantemente orientata a conoscere l alunno per favorire il massimo sviluppo possibile delle sue potenzialità, ma è altresì indirizzata verso una verifica (in itinere ed ex post) del processo articolato e complesso di insegnamento/apprendimento. La valutazione degli apprendimenti va distinta in due momenti: la misurazione e la valutazione propriamente detta. Con la misurazione (coincidente con il momento della verifica) si acquisiscono informazioni organizzate relative a determinati fenomeni; con la valutazione si confermano o meno le ipotesi che sono alla base dell attività formativa. La valutazione viene effettuata secondo verifiche coerenti con quanto previsto dal Piano dell Offerta Formativa e ridefiniti nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari e dei Consigli di Classe. La verifica può essere opera del singolo docente, la valutazione, pur se su proposta del singolo docente, è sempre compito del Consiglio di classe. LE VERIFICHE La valutazione utilizza strumenti di verifica precisi, continui e diversificati (es. interrogazioni, verifiche scritte, discussioni, relazioni, ecc..) nonché funzionali a: verificare l efficacia della programmazione e dell intervento didattico-formativo nel suo complesso (metodologia, tempi, contenuti, strumenti didattici, ecc.); accertare la necessità di apportare eventuali modifiche alla programmazione, predisponendo eventuali strategie di recupero e/o piani di intervento differenziati. Scena degli esami in Nuovo Cinema Paradiso La verifica è uno strumento di valutazione. Scopo della verifica è quello di rilevare in che modo l allievo sia in possesso di determinati repertori culturali. Per far ciò, il docente, stabilisce una soglia, al di sotto della quale le prestazioni non risultano accettabili. LE VERIFICHE RISPONDONO AD ALCUNE CARATTERISTICHE ESSENZIALI: aderenza tra le prestazioni richieste e le conoscenze, abilità e competenze da verificare; devono essere un momento altamente formativo per lo studente perché ne favorisce l'abitudine a studiare; deve essere utile all'insegnante e, perciò, capace di fornire informazioni per un eventuale aggiustamento in itinere dell'intervallo didattico o per la continuazione di quanto programmato all inizio dell anno scolastico. 10 Approvati dal Collegio dei docenti il con delibera n. e dal Consiglio di Istituto il con delibera n. 64

65 TIPOLOGIE DI PROVE Totò agli esami in Totò e i re di Roma prove scritte non strutturate: temi, problemi, questionari, relazioni, analisi di testi, problem solving, ecc.; prove scritte strutturate: questionari a risposte aperte, a scelta multipla, a completamento, ecc.; prove orali: sono funzionali all accertamento dell'abilità di comunicazione e di strutturazione logica del discorso; prove pratiche: specifiche di alcune discipline, come l educazione fisica e le attività in ambito laboratoriale; prove pluridisciplinari e interdisciplinari: simulazioni scritte e/o orali anche in preparazione degli Esami di stato. Per ogni disciplina, sono previste almeno due verifiche per ogni quadrimestre LA VALUTAZIONE La valutazione accoglie i risultati delle verifiche, ma di regola li media, prendendo in considerazione diversi altri fattori, quali: il progresso (utilizzando il riferimento a situazioni precedenti dell alunno); il confronto (con l andamento della classe); il livello di padronanza (utilizzando il riferimento a un livello prefissato di abilità); la capacità di recupero; l interesse, partecipazione e motivazione nei confronti dello studio; gli eventuali svantaggi (svantaggi sociali e/o familiari dell alunno). Tuttavia, la valutazione raggiunge pienamente il suo scopo solo se chi valuta e chi è valutato conoscono, accettano e condividono i criteri di valutazione. Ecco che diventa assolutamente necessario esplicitare agli alunni i criteri di valutazione utilizzati affinché essi divengano sempre più consapevoli dei cambiamenti da loro effettuati. Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.11 I risultati delle verifiche e le valutazioni (diagnostiche e formative) devono essere chiare, trasparenti e tempestive. E se la valutazione sommativa è comunicata attraverso pagelle e tabelloni dei voti (questi ultimi affissi all Albo dell Istituto), i risultati delle verifiche sono annotate (a conclusione delle verifiche stesse per le verifiche orali ed entro e non oltre i dieci giorni precedenti la successiva verifica per le verifiche scritte e pratiche) sul Registro elettronico. Considerato che il Collegio dei Docenti ha scelto di adottare la divisione dell'anno scolastico in quadrimestri per acquisire, in un arco temporale più ampio, vari e concreti elementi di conoscenza e 11 Statuto degli studenti e delle studentesse. 65

66 valutazione degli studenti, è importante sottolineare che la valutazione del processo formativo si articola in tre fasi: 1. VALUTAZIONE INIZIALE (diagnostica): fatta all inizio dell anno scolastico, consente al docente di rilevare i requisiti di partenza degli studenti attraverso test, questionari, osservazione, esercizi per discipline e di individuare le strategie da attivare per un azione didattico-educativa efficace ed efficiente. 2. VALUTAZIONE FORMATIVA: tende a cogliere in itinere i livelli di apprendimento di ogni studente, a controllare l efficacia delle procedure eseguite, serve per orientare il processo formativo in maniera più efficace e a impostare attività di recupero e di sostegno delle situazioni di svantaggio e attività di approfondimento per le eccellenze. 3. VALUTAZIONE SOMMATIVA (alla fine del 1 e del 2 quadrimestre): si esprime a fine quadrimestre sulla base dei seguenti criteri: miglioramento rispetto alla situazione di partenza; capacità di recupero; interesse, partecipazione e motivazione allo studio; frequenza alle lezioni, standard di valutazione deliberati dal Collegio dei docenti. La valutazione finale di ciascuna disciplina non è, infatti, una semplice media in quanto è influenzata da importanti fattori quali: l impegno, la partecipazione, l autonomia, l applicazione e la rielaborazione delle conoscenze, le abilità linguistiche, i progressi. STANDARD DI VALUTAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E GIUDIZIO SUL PROCESSO Processo di Generico Difficoltoso Lento Meccanico Normale/riflessivo Agevole/analitico Rapido/Globale apprendimento Metodo Disorganizzato Approssimativo Confuso Organico Efficace Accurato Ricercato Interesse Modesto Marginale Superficiale Adeguato Diligente/Ordinario Attivo/discreto Rigoroso/Costruttivo Impegno Scarso Limitato Superficiale Regolare Diligente Attivo Rigoroso e Costruttivo Applicazione Carente anche negli elementi basilari Difficoltosa e confusa Parziale e confusa Corretta in contesti noti Corretta ed appropriata Corretta, sicura e autonoma Corretta, estesa e decisamente autonoma Partecipazione Assente Passiva Superficiale Discontinua Attiva Piena Attiva e Costruttiva Socializzazione Incerta Molto difficoltosa Difficoltosa Nella norma Sicura Piena Attiva e Costruttiva Motivazione Assente Scarsa Minima Sufficiente Discreta Piena Completa Frequenza Saltuaria Saltuaria Discontinua Ordinaria Ordinaria Assidua Assidua 66

67 TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E GIUDIZI SINTETICI CON RELATIVI INDICATORI VOTO GIUDIZI SINTETICI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali nello studio e nelle attività di laboratorio (capacità di analisi, di sintesi, di collegamento tra le varie discipline, di rielaborazione e di critica) Capacità di utilizzare le conoscenze per portare a termine i compiti e risolvere i problemi Capacità espositiva: coerenza logica e coesione Risultato dell assimilazione dei contenuti attraverso l apprendimento 1 Negativo Completamente inadeguate Privo di conoscenze 2 Scarso Completamente inadeguate Assente anche se guidata 3 Gravemente insufficiente Molto limitate Molto difficoltosa e con molti e gravi errori 4 Insufficiente Limitate Difficoltosa e con molti errori 5 Mediocre Modeste Difficoltosa e con errori diffusi non gravi 6 Sufficiente Rispondente agli obiettivi minimi Non autonoma ma senza gravi errori 7 Discreto Adeguate Autonoma ma con alcune imperfezioni 8 Buono Appropriate Autonoma e abbastanza corretta 9 Ottimo Efficaci Autonoma e corretta 10 Eccellente Notevoli Autonoma, corretta e originale Non risponde Scorretta, stentata povera ed errata Incerta, stentata, povera e impropria Imprecisa, confusa, carente e impropria Imprecisa, non chiara e poco appropriata Semplice, corretta ma non sempre adeguato Relativamente corretta e quasi appropriata Chiara, corretta e appropriata Chiara, corretta, ricca e appropriata Fluida, corretta, ricca e appropriata Rifiuta la materia Frammentario e con lacune di base gravissime Superficiale e spesso errato e con gravi lacune di base Superficiale e a volte errato e con lacune di base Parziale e superficiale Adeguata rispetto agli obiettivi minimi Completo e non superficiale Completo e ben organizzato Completo e organico Completo, approfondito e organico La valutazione dell alunno disabile si effettua in rapporto agli obiettivi stabiliti dal piano educativo individualizzato. La valutazione dell alunno DSA tiene conto delle indicazioni fornite nella diagnosi e si svolge nelle modalità riportate nel piano didattico personalizzato. CREDITO SCOLASTICO I l credito scolastico rappresenta il punteggio che il Consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore" 12 e che "si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove scritte ed orali degli esami di Stato". 12 Legge 425 del 10 dicembre

68 Il credito scolastico esprime quindi la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun alunno nell'anno scolastico in corso, che scaturisce dall'analisi del profitto, ma anche dall assiduità della frequenza, dalla partecipazione attiva ai progetti e alle iniziative culturali dell Istituto e dal credito formativo. TABELLA - (SOSTITUISCE LA TABELLA PREVISTA DALL ARTICOLO 11, COMMA 2 DEL D.P.R. 23 LUGLIO 1998, N. 323, COSÌ COME MODIFICATA DAL D.M. N. 42/2007) Media dei voti Credito scolastico (punti) III anno IV anno V anno M= <M <M <M < M NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell ammissione alla classe successiva e dell ammissione all esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell ammissione alla classe successiva e dell ammissione all esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l attribuzione di un unico voto secondo l ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. 68

69 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI EVENTUALE ULTERIORE PUNTEGGIO Il Collegio dei docenti, per assicurare uniformità nei comportamenti dei vari Consigli di classe, stabilisce che l attribuzione del credito scolastico tenga conto, oltre che della media M dei voti, dei seguenti parametri: a) profitto: a) Profitto 0.20 nel caso in cui la media dei voti sia uguale o superiore a 0,5. b) Assiduità della frequenza scolastica 0.30 per una percentuale di assenze uguale o < del 5 % del monte ore personalizzato; 0.20 per una percentuale di assenze uguale o < del 15 % del monte ore personalizzato; 0.0 per una percentuale di assenze > 15 % del monte ore personalizzato. c) partecipazione attiva a progetti, laboratori, iniziative culturali 0.10 per ogni partecipazione non obbligatoria a progetti (sono valutate solo le attività di almeno 10 ore: PON, POF, Stage aziendali e/o linguistici, iniziative culturali e didattiche organizzate dalla scuola o alle quali la scuola partecipa come partner). Lo stesso punteggio viene attribuito anche nel caso in cui lo studente si avvale dell insegnamento della Religione cattolica o di attività alternative alla stessa. Il punteggio complessivo relativo al punto c) non può essere superiore a p I punteggi relativi ai parametri sopra elencati sono da aggiungere al valore minimo della corrispondente banda di oscillazione della Tabella relativa al Credito scolastico. Per punteggi complessivi con decimali uguali o maggiori di 0.50 si arrotonda per eccesso. Per punteggi con decimali minori di 0.50 si arrotonda per difetto. Esempio n. 1 con media dei voti dello studente (III anno) 6.3 Punteggio assegnato per la media dei voti pari a 6.3 (Banda di oscillazione 4-5) = 4 Percentuale di assenze < 15 % =

70 Partecipazione attiva a n. 2 progetti = 0.20 Totale: = Credito assegnato 4 Esempio n. 2 con media dei voti dello studente (III anno) 6.3 Punteggio assegnato per la media 4 (Banda di oscillazione 4-5). percentuale di assenze < 5 % = 0.30 Partecipazione attiva a n. 3 progetti = 0.30 Totale: = Credito assegnato 5 Nell ambito dell anno scolastico corrente, agli alunni ammessi alla classe successiva con sospensione del giudizio e agli alunni ammessi con voto di Consiglio (a maggioranza) non verrà attribuita alcuna integrazione del credito, anche in presenza dei parametri indicati. Pertanto a costoro, relativamente alla media riportata, verrà assegnato il punteggio minimo della banda di appartenenza. I punteggi aggiuntivi, sulla base dei sopra indicati parametri, non possono far superare la banda di oscillazione entro cui lo studente si colloca considerando la sola media dei voti M. 70

71 CREDITO FORMATIVO Il credito formativo è una qualificata esperienza formativa, esterna al contesto scolastico, dalla quale derivino competenze coerenti con il corso di studi in relazione ad attività o esperienze svolte all esterno della scuola e non gestite dalla scuola stessa. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. In particolare, concorrono all attribuzione di un punteggio di 0.10: 1. Attività lavorativa o formativa, qualora nell attestato rilasciato da chi di competenza risulti che l attività svolta dallo studente sia coerente con il curriculo. 2. Attività sportiva ad alto livello (livello nazionale, regionale e provinciale) 3. Attività di volontariato, solidarietà, cooperazione all interno di organismi riconosciuti 4. Attività artistico-espressive all interno di organismi riconosciuti 5. Corsi, esami con certificazione, esami di lingua straniera con certificazione delle competenze da parte di enti certificatori riconosciuti (extrascolastici) I criteri generali di valutazione delle attività per le quali si chiede il Credito formativo sono i seguenti: Rilevanza qualitativa delle esperienze Esperienza debitamente documentata Coerenza con il percorso di studi (relativamente alle attività lavorative e/o formative) L attestazione delle attività deve contenere: o Una certa continuità nella presenza o Numero di ore impegnate o Descrizione sintetica dell attività svolta Le attività che si sono concluse precedentemente all anno scolastico in corso possono essere valutate solo una volta. Es. Gli alunni del triennio possono presentare richiesta di riconoscimento di crediti formativi per attività svolte (e concluse) nel corso del biennio o antecedentemente, ma solo per un anno scolastico (Es.: Se hanno già chiesto riconoscimento di crediti formativi per un attività non più in corso per il III anno, non possono richiederlo, per la stessa attività, anche per il IV o il V anno). La documentazione attestante i Crediti Formativi deve essere presentata in Segreteria entro il 17 maggio dell anno scolastico di riferimento. 71

72 L eventuale punteggio riconosciuto va sommato al punteggio minimo della banda di oscillazione di appartenenza considerando la sola media M o, comunque, a quello ottenuto per il Credito scolastico (Credito scolastico per la sola media M + punteggio aggiuntivo), fermo restando il principio secondo il quale non è possibile, in nessun caso, superare la banda di oscillazione dentro cui lo studente si colloca considerando la sola media M dei voti. La somma del punteggio aggiuntivo al Credito scolastico e del Credito formativo non può essere >1. Per punteggi complessivi con decimali uguali o maggiori di 0.50 si arrotonda per eccesso. Per punteggi con decimali minori di 0.50 si arrotonda per difetto. 72

73 ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA a: I Consigli di classe formulano il voto di condotta sulla base di un giudizio complessivo relativamente 1) comportamento corretto, responsabile ed educato; 2) rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità (fisiche, sociali, ideali, politiche, culturali, religiose, etniche); 3) rispetto degli ambienti, delle strutture e delle attrezzature della scuola; 4) osservazione del Regolamento d Istituto; 5) frequenza alle lezioni, puntualità e partecipazione alle attività didattiche Si precisa che verranno valutati i comportamenti elencati nella tabella in corrispondenza del relativo voto tenendo conto anche della presenza di: Per quanto riguarda la frequenza si considera: assidua (assenze < 5 %) regolare (assenze < 15 %) accettabile (assenze < 20 %) episodica e/o irregolare (assenze > 20 %) 73

74 VOTO In particolare, la Tabella che segue indica il voto corrispondente a indicatori specifici: TABELLA CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA RAPPORTO CON PERSONE E CON L ISTITUZIONE SCOLASTICA RISPETTO DEL REGOLAMENTO D ISTITUTO 10 Comportamento molto rispettoso delle persone, collaborativo e costruttivo durante le attività didattiche. Ottima socializzazione. Costante consapevolezza e interiorizzazione delle regole. Nessun provvedimento disciplinare. 9 Positivo e collaborativo. Puntuale rispetto degli altri e delle regole. Nessun provvedimento disciplinare 8 Generalmente corretto nei confronti degli altri, ma non sempre collaborativo. Complessivo rispetto delle regole (qualche richiamo verbale almeno 1 richiamo scritto sul Registro di classe ad opera del docente e/o del Dirigente Scolastico) 7 Comportamento non sempre corretto verso compagni e insegnanti. Poco collaborativo. Rispetto parziale delle regole segnalato con almeno due richiami scritti sul Registro di classe ad opera del docente e/o del Dirigente Scolastico 6 Scarsa consapevolezza e rispetto delle regole (ripetuti episodi di scarso rispetto nei confronti degli altri e/o delle attrezzature e dei beni, rapporti in parte problematici o conflittuali con i compagni. Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 15 giorni) INTERESSE, IMPEGNO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO Interesse costante e partecipazione attiva alle attività didattiche, anche alle proposte di approfondimento. Impegno assiduo. Ruolo propositivo all interno della classe Buon livello di interesse e adeguata partecipazione alle attività didattiche. Impegno costante Interesse e partecipazione selettivi (a seconda della disciplina) e discontinui. Frequenti episodi di distrazione e richiami verbali all attenzione. Impegno non sempre costante. Attenzione e partecipazione discontinue e selettive (a seconda della materia). Disturbo delle attività di lezione segnalato sul registro di classe con richiamo scritto. Impegno discontinuo. Partecipazione passiva. Disturbo delle attività. Interesse discontinuo e molto selettivo per le attività didattiche (a seconda della materia). Impegno discontinuo e superficiale. Saltuario e occasionale rispetto degli impegni scolastici 5 Provvedimenti disciplinari con sospensione dalle lezioni per un numero di giorni superiore a 15 FREQUENZA SCOLASTICA Assidua e puntuale all inizio di tutte le ore di lezione Frequenza regolare, puntuale all inizio di tutte le ore di lezione Frequenza nel complesso accettabile. Occasionalmente non puntuale all inizio delle ore di lezione Frequenza non sempre regolare ma accettabile. Varie entrate posticipate e uscite anticipate non dovute a disservizi dei mezzi di trasporto. Più di 2 assenze (per quadrimestre) giustificate oltre il terzo giorno. Uscite frequenti nel corso delle lezioni Frequenza irregolare e/o episodica. Ritardi abituali. Alto numero di assenze giustificate oltre il terzo giorno e/o almeno due assenze non giustificate. Uscite anticipate o entrate posticipate frequenti e non dovute a disservizi dei mezzi di trasporto o a giustificati e documentati motivi. Uscite frequenti nel corso delle lezioni A discrezione del Consiglio di Classe, e in relazione ad una valutazione complessiva dello studente (con particolare riferimento alla presenza di attenuanti o di aggravanti), il Consiglio di classe stesso attribuisce il voto di condotta. ORARIO ANNUALE PERSONALIZZATO E VALIDITÀ DELL ANNO SCOLASTICO In ottemperanza a quanto previsto dal DPR 122/09, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le assenze che, per numero, possono mettere a rischio la validità dell anno scolastico dovranno essere giustificate solo con il supporto di valida, chiara e specifica documentazione che dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio di Classe che si riserva la possibilità di non accogliere tali giustificazioni, 74

75 soprattutto nel caso in cui l alto numero di assenze ad essere relative, e malgrado le deroghe di seguito indicate, pregiudica la valutazione dello studente. L articolo 14, comma 7, del DPR 122/09 prevede, infatti, motivate e straordinarie deroghe al limite dei tre quarti di presenza del monte ore annuale. Tale deroga è, tuttavia, prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che esse non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Regolamento d Istituto prevede che tale deroga è prevista per i seguenti casi eccezionali: gravi motivi di salute adeguatamente documentati, possibilmente da strutture pubbliche o ad esse equiparate dalla normativa vigente; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell intesa stipulata il 27 febbraio 1987) I genitori (gli studenti, se maggiorenni), laddove possibile, devono comunicare tempestivamente e preventivamente alla scuola assenze programmate (ad esempio: terapie calendarizzate e protratte nel tempo, partecipazione ad attività agonistiche sportive, ecc.) di cui alle deroghe sopra elencate, fermo restando l obbligo di giustificare posteriormente le assenze stesse con valida documentazione. Prima degli scrutini finali, gli Uffici di Segreteria consegneranno le ore complessive di assenza di ogni alunno (giornate intere + ore per entrata posticipata e/o uscita anticipata) da computare ai fini della validità dell anno scolastico. A tale scopo, lo Staff di Presidenza, già all inizio dell anno, definirà il monte ore annuale personalizzato per ogni percorso di studi. INIZIATIVE DI RECUPERO Le iniziative di recupero, ai sensi del DM 80 del 3 ottobre 2007 e dell OM 92 del 5 novembre 2007, sulla base delle modalità organizzative e dei criteri per l attuazione degli interventi stabiliti dagli Organi collegiali, sono competenza dei Consigli di Classe, in quanto titolari della responsabilità didattica. Essi, infatti, individuano la natura delle carenze, indicano gli obiettivi dell azione di recupero e ne certificano gli esiti. Spetta, infatti, al Consiglio di classe la responsabilità di decidere, sulla base dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti, quali azioni di recupero debbano essere fatte in modo strutturato in orario aggiuntivo (es. solo le materie fondanti) e quali altre ricorrendo alla quota del 20% dell autonomia scolastica o allo studio personale dello studente anche assistito da qualche ora di sportello. Tra le metodologie di recupero, il nostro istituto attua: o Recupero in itinere, nelle ore curriculari (come previsto dal DM 47/06); o Recupero in itinere e a chiusura del I quadrimestre, con Sportello didattico (pomeridiano); o Recupero individuale autonomo e/o guidato; o Interventi di recupero (ex IDEI, pomeridiani e/o in orario antimeridiano dopo gli scrutini finali). 75

76 INFORMATIZZAZIONE Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti. Umberto Eco L a nostra scuola è protagonista di un articolato processo di informatizzazione, con l introduzione diffusa delle tecnologie ICT a supporto della didattica, a supporto dei processi di comunicazione scuola-famiglia e dei processi interni all organizzazione. Il progetto intende fornire risposta sia al bisogno di innovazione e di razionalizzazione dei processi informativi e di comunicazione, proprio di tutte le amministrazioni pubbliche, sia all esigenza, specifica del mondo della scuola, di superare i modelli tradizionali dell insegnamentoapprendimento in favore di modelli più efficaci nella costruzione di competenze stabili, perseguibili grazie all impiego delle tecnologie. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. 13 Ecco perché, in alcune delle nostre aule e in alcuni dei nostri laboratori, sono presenti le LIM, quali strumenti efficaci per promuovere percorsi di innovazione didattica. Ed ecco perché molti dei nostri docenti (non solo quelli di Informatica e/o di Tecnologie informatiche) sostengono l alfabetizzazione informatica, guidando lo studente verso un utilizzo consapevole delle tecnologie e dei nuovi media. IL REGISTRO ON-LINE E lo strumento che arricchisce ulteriormente quel dialogo costante che si esprime soprattutto all interno di incontri, contatti, riunioni. Il registro on line, infatti, nella nostra scuola non pregiudica le relazioni tra scuola e famiglie. Anzi, ne arricchisce i contorni. Le informazioni alle famiglie, infatti, non vengono limitate ai due incontri scuola-famiglia previsti dal piano delle attività o agli incontri durante l orario di ricevimento dei docenti, da quest anno per appuntamento. Le famiglie, grazie al registro on line, hanno la possibilità di seguire, giorno dopo giorno, la performance in itinere dei figli, attraverso il monitoraggio delle assenze, dei voti, delle verifiche, dei compiti a casa, delle attività didattiche realizzate e programmate. Usando semplicemente l id utente e la password (assegnati e consegnati dagli uffici di segreteria), infatti, ogni genitore potrà, grazie ad un interfaccia semplice e intuitiva, accedere al registro on-line per ricevere tutte le informazioni relative al percorso didattico-formativo del /la proprio/a figlio/a. 13 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l apprendimento permanente 76

77 IL SITO WEB Dall anno scolastico 2014/2015 il sito web del nostro Istituto ha cambiato veste e si è allineato alla normativa vigente in materia di siti web istituzionali. La sua realizzazione si è articolata attraverso diverse fasi che possono essere riassunte in: progettazione del sito web in relazione alla normativa vigente sui siti web per le pubbliche amministrazioni; sviluppo del sito web in PHP mediante l ausilio del CMS Joomla FAP; progettazione di un frontend grafico semplice ed intuitivo personalizzato, un backend di semplice accesso e gestione, robusto dal punto di vista della sicurezza informatica; gestione dell albo pretorio; integrazione con i Social Network. Il sito è stato progettato con layout semplice ed intuitivo. Sono stati creati dieci menù disposti sui lati del sito, nei quali sono stati inseriti i link ad articoli descrittivi o a servizi on-line: Generale ITC Calvino ITG GB Amico Ipsia Monteleone Certificazioni Social Network Ultime Notizie Servizi OnLine Risorse Segreteria Nella parte superiore del Sito Web risiede il plugin per l accessibilità, permette infatti di aumentare il carattere dei contenuti e dei menu del sito web, variare il contrasto ed adattare il sito a schermo intero, nella parte sottostante è stata creata una presentazione di fotografie che cambiano ad ogni click di un articolo del sito. Il sito si sviluppa con un Layout verticale, nella home ci sono dei collegamenti che permettono l accesso diretto a categorie come PON-FESR-POR e Circolari, oltre a dei banner fotografici che riportano alle tre home page che descrivono i tre diversi Istituti. Di particolare interesse, sono le sezioni Amministrazione Trasparente e Albo Pretorio che si trovano nel menù Servizi on-line. La sezione Amministrazione trasparente, contiene una serie di articoli annidati che servono a mostrare la trasparenza amministrativa dell Istituto. 77

78 Andando sul sito relativo alla bussola della trasparenza ed effettuando il test sulla trasparenza, il sito rispetta tutti i punti indicati e supera la verifica degli adempimenti D. Lgs. N.33/2013 Accedendo alla sezione Albo Pretorio, si accede nella parte del sito dove avviene la pubblicazione degli atti, in questa si potrà verificare un atto pubblicato, leggerne gli allegati o eventualmente effettuare una specifica ricerca per categoria ecc.. Nei restanti menù si potrà accedere a risorse, come Chi Siamo (descrizione delle tre scuole), con i relativi Laboratori, Eventi, Comunicazioni e Orari, oppure informarsi su ECDL, Regolamenti interni e Nazionali, ecc.. 78

79 ATTIVITÀ SPORTIVE Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore Pierre de Coubertin L e attività di quest anno scolastico sono legate alla partecipazione dei nostri allievi ai campionati studenteschi di atletica leggera, comprendenti anche la competizione di corsa campestre, basket, pallavolo, tennis tavolo e di calcio a 5. Inoltre, verrà avviato un torneo di calcio a cinque che coinvolgerà gli studenti delle tre sedi d Istituto con la formula di partecipazione per classe. I docenti impegnati nell avviamento alle pratiche sportive prenderanno contatti con le federazioni provinciali per promuovere specialità sportive poco conosciute e alternative con lo scopo di ampliare l offerta anche a quegli alunni che, per pigrizia o per ambienti socio culturali poco stimolanti, non hanno la possibilità di frequentare e conoscere realtà sportive altrettanto stimolanti e appaganti di quelle maggiormente diffuse. Per quanto concerne il torneo di calcio a cinque, saranno coinvolte tutte le classi dell istituto, distinguendo, come da regolamento, due categorie corrispondenti alle classi del biennio e a quelle del triennio. Le attività pratiche si svolgeranno durante il pomeriggio, presumibilmente nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, nella palestra della sede dell Istituto Tecnologico Amico, in incontri di due ore, durante i quali si svolgerà il torneo di calcio a cinque per definire le due squadre vincenti delle due diverse categorie, così come per le altre discipline di squadra promosse dal progetto. Considerando che tra la popolazione scolastica è presente un significativo numero di alunni diversamente abili e che le attività motorie possono rappresentare un importante strumento di crescita relazionale ed espressiva, saranno promosse specifiche attività motorie per favorire un miglior inserimento dei soggetti diversamente abili. Per quanto concerne le attività sportive, legate alla preparazione e partecipazione ai campionati studenteschi di atletica leggera, le lezioni avranno inizio alla fine della fase d istituto dei tornei d interclasse e avranno termine contestualmente alla partecipazione alla fase provinciale dei suddetti campionati studenteschi. Le lezioni si svolgeranno in parte presso il campo CONI ed in parte presso la palestra della sede IPSIA. Alcune specialità, come i lanci e la staffetta, dovranno necessariamente essere praticate nei luoghi idonei, mentre altre, come la corsa veloce e i salti, possono essere praticate anche nei locali e negli spazi dell istituto. 79

80 Gli incontri sono programmati nelle giornate del martedì e del giovedì di ogni settimana e hanno la durata di due ore ciascuno. Date le caratteristiche tecniche della disciplina, il numero degli alunni coinvolti sarà notevolmente inferiore. Si prevederà, infatti, un numero non superiore alle trenta unità che si distingueranno nelle due categorie allievi e juniores. Per quanto riguarda gli obiettivi generali che si intendono raggiungere con il seguente progetto, questi sono identificati nel: 1 Raggiungimento di un corretto e sano abitus sociale ; 2 consolidamento e potenziamento delle capacità psico fisiche; 3 conoscenza delle discipline sportive praticate e loro coinvolgimento sulle principali funzioni del corpo umano; 4 coinvolgimento di un maggior numero di alunni diversamente abili per favorirne l inserimento nel contesto scolastico ed esaltare le singole capacità espressive e relazionali, in maniera da fornire esperienze di integrazione pratica, attraverso esperienze formative e di gioco in stretta collaborazione con i compagni normodotati. Anche per tali alunni, oltre ad affermare pienamente il valore dello sport quale strumento relazionale, sarà importante accrescere, dove possibile, il livello qualitativo dell attività motoria. Da un punto di vista strettamente operativo, si farà uso di esercizi a corpo libero, di circuiti e di esercizi specifici per quanto attiene il miglioramento delle capacità coordinative e il miglioramento delle funzioni cardio circolatorie e respiratorie, della muscolatura in generale, nonché dell apparato osteo articolare. Si farà largo uso di percorsi e circuiti per rendere la componente ludica alla base dell apprendimento motorio specifico, legato soprattutto alla componente tecnica delle varie discipline sportive. 80

81 FORMAZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO Knowledge is power Francis Bacon L a formazione é una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, come tale, è un diritto degli insegnanti, del personale ATA e dei capi d istituto. Le iniziative di formazione hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto, nonché in relazione all ampliamento delle opportunità professionali offerte al personale. Nel quadro dei processi di innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, all innovazione metodologico-didattica e alla formazione continua. Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti (deliberato dal Collegio dei Docenti) è coerente con gli obiettivi e i tempi della programmazione dell attività didattica, considerando anche esigenze ed eventuali opzioni individuali di formazione e di autoformazione. L istituto S. Calvino G.B. Amico, singolarmente o associata con altre scuole, esercita l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del contesto locale, curando tra l'altro: - la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; - l'innovazione metodologica e disciplinare; - la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; - la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; - gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici. Così, il Piano delle attività di aggiornamento e di formazione della nostra scuola si articola in iniziative: - promosse dall amministrazione; - progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati qualificati e/o accreditati; - proposte da soggetti esterni e riconosciute dall amministrazione; - di autoformazione e di autoaggiornamento. 81

82 ARRICCHIMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Più sarà grande la conoscenza di ciò che bisogna fare, maggiore sarà il potere di sapere cosa fare" Benjamin Disraeli L arricchimento dell Offerta formativa del nostro istituto è particolarmente articolato. Innanzitutto, è utile sottolineare che si distribuisce su due segmenti: uno curriculare e uno extracurriculare. Quello curriculare si snoda in una serie di attività formative, anche trasversali, che riguardano l educazione alla salute, l educazione alla legalità; l educazione all'ambiente; l educazione alle pari opportunità; l educazione alla coscienza civile, ecc. Le attività consistono in incontri/dibattiti con esperti, partecipazioni a manifestazioni di interesse e di rilievo socioculturali, ecc. I contenuti di tali attività hanno ricaduta su tutte le discipline di studio. Sempre in orario curriculare, vengono svolte attività formative, proposte da enti esterni, che, per la metodologia e i contenuti offerti, integrano e arricchiscono l Offerta formativa di singole discipline o di intere aree disciplinari. Si tratta di progetti e iniziative a cui il nostro istituto aderisce per la partecipazione sia di singoli e/o di gruppi di studenti, sia di una o più classi. Di seguito, i progetti approvati dal Collegio dei docenti per il corrente anno scolastico: Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione, promosso dal Ministero dell Istruzione, in collaborazione con Senato e Camera dei Deputati. La nostra scuola è una delle 60 scuole italiane e 5 siciliane selezionate per partecipare al progetto. Web tv, con un canale televisivo web che ha interamente dedicato al nostro istituto. Il canale è raggiungibile all indirizzo Sky TG24 per le scuole, rivolto alle classi seconde e promosso dalla redazione giornalistica di Sky TG24, in collaborazione con il Ministero dell Istruzione. Il progetto invita all ideazione di un servizio giornalistico su un tema da scegliere tra quelli proposti dal team di Sky. I migliori potranno essere realizzati tecnicamente direttamente nella redazione di Sky TG24. Together in EXPO 2015, promosso dal Ministero dell Istruzione, in collaborazione con EXPO Si tratta di un game internazionale che, con l approccio comunicativo dei social, invita gli studenti ad affrontare il tema dell alimentazione, con testi, foto e video, anche in chiave sociale e culturale. 82

83 Festival internazionale della scuola che promuove uno scambio culturale tra le scuole italiane ed europee. Lo scopo del Festival è quello di sperimentare la gioia che si sente incontrando: studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, familiari di diverse nazionalità che lavorano, si divertono e fanno esperienza con i linguaggi di altre nazioni. Inoltre, gli studenti della nostra scuola partecipano ad una serie di manifestazioni culturali teatro, cinema, orientamento universitario e professionale, imprenditoria, salute, cittadinanza partecipata, ecc. e di incontri-dibattito di interesse trasversale, che si svolgono nel corso dell intero anno scolastico. A tutto ciò, si aggiungono progetti extracurriculari, che si svolgono in orario pomeridiano, di approfondimento su tematiche e argomenti che riguardano diverse aree disciplinari: legalità, lingue straniere, sport, benessere, informatica e nuove tecnologie, cultura e teatro, ecc. TITOLO PROGETTO Trekking urbano Igiene e Sicurezza del Lavoro Muoviamoci insieme - Benessere e divertimento FuoriProgramma Test Center ECDL Progetto Teatro-Scuola Progetto C.S.S. Cultura è teatro Progetto CLIL Articolazione Grafica e Comunicazione PROF. IEMMA PROF. TOSTO PROF. CARNESI PROF.SSA MANGIARACINA PROF. CLEMENTE PROF.SSA DI LORENZO PROF. SIINO PROF.SSA GRIMALDI PROF.SSA MANGIARACINA PROF.SSA MANGIARACINA REFERENTE Da segnalare, altresì, un progetto specifico per combattere la dispersione scolastica. Il progetto, Non perdiamoci di vista, sarà svolto in orario extracurriculare e prevede n. 10 moduli formativi (di 15 ore ciascuno) che mirano alla promozione delle competenze di base (Italiano e Matematica) nelle classi I e II attraverso l uso di metodologie didattiche laboratoriali e innovative (uso di ITC, game, ecc.) e di n. 1 modulo formativo (di n. 4 ore) destinato ai genitori per lo sviluppo delle abilità sociali e prosociali da realizzarsi anche con il supporto (a titolo gratuito) di enti istituzionali e associazioni. Tutti i docenti coinvolti nel progetto costituiranno una Officina dell inclusione che svolgerà attività di autoformazione con metodologia di cooperative learning anche sul modello di laboratorio delle parole chiave. 83

84 Q PIANO INTEGRATO FSE uest anno, il Piano integrato conta ben undici progetti, tra cui figura uno stage aziendale e un intervento formativo per docenti: Siamo tutti attori Archicad Quel fresco profumo della libertà I speak English C1 Progettazione assistita I speak English B1 Piano integrato Autocad di II livello Francais pour la vie Costruiamo il nostro sito Lavorare in azienda Calcolo matematicando Sempre con i Fondi europei, due stage all estero, uno a Londra e uno a Parigi, di tre settimane ciascuno, con il coinvolgimento di trenta studenti (15 per ogni stage). 84

85 QUALITÀ, VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE SCOLATICA La gestione della qualità è diventata troppo importante per essere lasciata al caso" Philip Bayard Crosby C ome primo passo verso la valutazione del sistema scolastico e in attesa che il processo si completi nel prossimo triennio, quest anno le scuole sono chiamate ad attivare un percorso di autovalutazione. Il nostro istituto è attore partecipe e consapevole di tale percorso. L obiettivo è quello di migliorare i livelli di apprendimento e l'equità del sistema, rafforzare le competenze degli studenti, anche per agevolare il loro buon esito nei successivi percorsi universitari e nel mondo del lavoro 14. I riflettori si accenderanno sulle competenze degli studenti, ma anche sull'organizzazione e la qualità della didattica, sulle dotazioni scolastiche e si terrà conto del contesto socio-economico nel quale l istituto scolastico agisce. Il Ministero ha predisposto un preciso format per scrivere un Rapporto di autovalutazione (RAV), in formato elettronico, che sarà reso pubblico entro luglio 2015 sia sul sito della scuola che sulla piattaforma del Miur Scuola in Chiaro. Il Rapporto presenterà, tra le altre cose, gli obiettivi di miglioramento dell istituto scolastico. Ciò affinché le famiglie conoscano il piano di lavoro che la nostra scuola metterà in campo per potenziare la propria offerta formativa. Il nostro istituto, per sostenere il processo di autovalutazione, oltre ad avere un referente per la Qualità e la valutazione scolastica, ha già costituito il GAV (Gruppo di Autovalutazione) che collaborerà alla stesura del RAV. 14 Nota Miur del 19 settembre

86 CERTIFICAZIONI INFORMATICHE E LINGUISTICHE C onseguire una certificazione delle competenze possedute è oggi molto importante perché rappresenta il modo più sistematico e oggettivo per misurare e dimostrare i propri livelli di conoscenza di una lingua straniera o delle tecnologie informatiche. Essendo riconosciute in tutta l Unione europea, esse consentono, inoltre, di aprire strade privilegiate sia per l inserimento nel mondo del lavoro sia per la prosecuzione degli studi. Nel nostro istituto, possono essere conseguite le seguenti certificazioni: CERTIFICAZIONI INFORMATICHE - Il nostro Istituto è Centro accreditato A.I.C.A. che consente di seguire corsi di preparazione e sostenere gli esami previsti dal Syllabus. La patente europea per il computer, ECDL, è un certificato riconosciuto a livello internazionale, sostenuto dall Unione Europea che attesta l insieme minimo delle abilità operative per poter lavorare con il computer in modo autonomo (sul singolo computer) o collaborativo (su reti di computer o Internet). La patente consente di acquisire credito formativo. La sede di via San Michele è accreditata quale sede d esame. Il nostro istituto ha, altresì, avviato il percorso di accreditamento, come sede formativa e d esame, per le certificazioni EIPASS (European Informatics Passport). CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE - La certificazione linguistica è un attestato formale, con valore internazionale, del livello di conoscenza di una lingua, rilasciato da un ente certificatore riconosciuto. Costituisce quindi lo strumento di identificazione e di riconoscimento ufficiale delle competenze d uso di una lingua straniera, che stabilisce in maniera univoca che cosa una persona sa fare in quella lingua. Il nostro Istituto offre la possibilità di sostenere gli esami per ottenere una certificazione del grado di competenze acquisite, grazie al supporto di Enti certificatori esterni (Trinity e Cambridge). Gli esami prevedono diversi livelli di competenze, corrispondenti a quelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le Lingue. 86

87 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE, DIDATTICHE E PEDAGOGICHE INIZIO LEZIONI: 17 SETTEMBRE 2014 TERMINE DELLE LEZIONI: 9 GIUGNO 2015 TERMINE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE: 30 GIUGNO 2015 Suddivisione I PERIODO: QUADRIMESTRE 17/09/ /01/2015 II PERIODO: QUADRIMESTRE 01/02/ /06/2015 FESTIVITÀ DEL CALENDARIO NAZIONALE Tutte le domeniche IL 1 NOVEMBRE (TUTTI I SANTI) L'8 DICEMBRE (IMMACOLATA CONCEZIONE) IL 25 DICEMBRE (NATALE) IL 1 GENNAIO (CAPODANNO) IL 6 GENNAIO (EPIFANIA) IL LUNEDÌ DOPO PASQUA (LUNEDÌ DELL ANGELO) IL 25 APRILE (ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE) IL 1 MAGGIO (FESTA DEL LAVORO) IL 2 GIUGNO ( FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA) FESTIVITÀ DAL CALENDARIO REGIONALE VACANZE NATALIZIE DAL 22 DICEMBRE 2014 (LUNEDÌ) AL 6 GENNAIO (martedì) 2015 VACANZE PASQUALI DAL 2 APRILE (giovedì) AL 7 APRILE (martedì) 15 MAGGIO AUTONOMIA REGIONE SICILIA FESTIVITÀ STABILITE DAGLI OO.CC. DI ISTITUTO 31 OTTOBRE 2 MAGGIO 87

88 ORARIO LEZIONI GIORNO CLASSI 1^2^-3^-4^-5^ INIZIO FINE LUNEDI 8:10 13:10 MARTEDI 8:10 14:10 MERCOLEDI 8:10 14:10 GIOVEDI 8:10 13:10 VENERDI 8:10 14:10 SABATO 8:10 13:10 Un breve intervallo di 10' tra la 3^ e la 4^ ora PROGRAMMAZIONE ATTIVITA' COLLEGIALE RIGUARDANTE TUTTI I DOCENTI COLLEGIO DOCENTI 16 ORE DATA DURATA 1 SETTEMBRE 4 ORE 15 SETTEMBRE 2 ORE OTTOBRE 2 ORE DICEMBRE 2 ORE FEBBRAIO 2 ORE MAGGIO 2 ORE GIUGNO 2 ORE INCONTRI DI PROGRAMMAZIONE PER AREE DISCIPLINARI- TOTALE ORE 4 DATA DURATA 3 SETTEMBRE 1 ORA 12 FEBBRAIO 1 ORA 4 MAGGIO 2 ORA INCONTRI SCUOLA -FAMIGLIA ORE 6 DATA DURATA 24 NOVEMBRE 3 ORE 09 APRILE 3 ORE 88

89 Ricevimento genitori settimanale: 1 ora di ricevimento individuale in orario antimeridiano previo appuntamento PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA' DEI CONSIGLI DI CLASSE 6 ORE DATA DAL 06/10/14 AL 10/10/14 DAL 17/11/14 AL 21/11/14 DAL 0 2/02/15 AL 06/02/15 DAL 13/04/15 AL 17/04/15 DAL 06/05/15 AL 12/05/15 DAL 09/06/15 AL 13/06/15 DURATA 1 ORA 1 ORA 1 ORA 1 ORA 1 ORA 1 ORA N.B. Le date ed i periodi indicati nel presente Piano potrebbero subire variazioni in conseguenza di eventi non prevedibili 89

90 CONSIGLI DI CLASSE OTTOBRE CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 06/10/ ^ A SIA ^ A SIA ^ A SIA MARTEDÌ 07/10/ ^B ^B ^A ^A MERCOLEDÌ 08/10/ ^D ^C ^C ^ E AFM GIOVEDÌ 09/10/ ^B SIA ^B SIA ^B SIA ^D AFM VENERDÌ 10/10/ ^D AFM ^D AFM ^C SIA ^C SIA ^C SIA AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 06/10/ ^G ^G ^F MARTEDI 07/10/ ^F ^F ^F ^F MERCOLEDI 08/10/ ^H ^H ^I ^I GIOVEDI 09/10/ ^I ^I ^H ^H VENERDI 10/10/ ^I ^H ^L 90

91 CONSIGLI DI CLASSE NOVEMBRE CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 17/11/ ^D AFM ^D AFM ^C SIA ^C SIA ^C SIA MARTEDÌ 18/11/ ^B SIA ^B SIA ^B SIA ^D AFM MERCOLEDÌ 19/11/ ^B ^B ^A ^A GIOVEDÌ 20/11/ ^ A SIA ^ A SIA ^ A SIA ^ E AFM VENERDÌ 21/11/ ^D ^C AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 17/11/ ^F ^F ^F MARTEDÌ 18/11/ ^G ^G ^F ^F MARTEDÌ 18/11/ ^L ^H ^I MERCOLEDÌ 19/11/ ^H ^H ^H ^H GIOVEDÌ 20/11/ ^I ^I ^I ^I ^C 91

92 SCRUTINI I QUADRIMESTRE CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 02/02/ ^B SIA ^B SIA ^B SIA ^D AFM MARTEDÌ 03/02/ ^D AFM ^D AFM ^C SIA ^C SIA MERCOLEDÌ 04/02/ ^ A SIA ^ A SIA ^ A SIA ^ E AFM GIOVEDÌ 05/02/ ^B ^B ^A ^A VENERDÌ 06/02/ ^D ^C ^C ^C SIA AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 02/02/ ^F ^F ^F MARTEDÌ 03/02/ ^G ^G ^F ^F MERCOLEDÌ 04/02/ ^L ^H ^I GIOVEDÌ 05/02/ ^H ^H ^H ^H VENERDÌ 06/02/ ^I ^I ^I ^I 92

93 CONSIGLI DI CLASSE APRILE CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 13/04/ ^B SIA ^B SIA ^B SIA ^D AFM MARTEDÌ 14/04/ ^D AFM ^D AFM ^C SIA ^C SIA MERCOLEDÌ 15/04/ ^ A SIA ^ A SIA ^ A SIA ^ E AFM GIOVEDÌ 16/04/ ^B ^B ^A ^A VENERDÌ 17/04/ ^D ^C ^C ^V SIA AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 13/04/ ^F ^F ^F MARTEDÌ 14/04/ ^G ^G ^F ^F MERCOLEDÌ 15/04/ ^L ^H ^I GIOVEDÌ 16/04/ ^H ^H ^H ^H VENERDÌ 17/04/ ^I ^I ^I ^I 93

94 CONSIGLI DI CLASSE MAGGIO CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 06/05/ ^B ^B ^A ^A MARTEDÌ 07/05/ ^D ^C ^C MERCOLEDÌ 08/05/ ^B SIA ^B SIA ^B SIA ^D AFM GIOVEDÌ 09/05/ ^ A SIA ^ A SIA ^ A SIA ^ E AFM VENERDÌ 10/05/ ^D AFM ^D AFM ^C SIA ^C SIA ^C SIA AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. LUNEDÌ 06/05/ ^I ^I ^I ^I MARTEDÌ 07/05/ ^H ^H ^H ^H MERCOLEDÌ 08/05/ ^L ^H ^I GIOVEDÌ 09/05/ ^G ^G ^F ^F VENERDÌ 10/05/ F F F 94

95 SCRUTINI FINALI CALVINO GIORNO DATA ORA C.DI C. MARTEDÌ 09/06/ ^ A SIA ^B SIA ^C SIA ^D AFM ^ E AFM MERCOLEDÌ 10/06/ ^C ^C ^C SIA ^C SIA ^D AFM ^D AFM ^B SIA ^B SIA ^ A SIA ^ A SIA GIOVEDÌ 11/06/ ^B ^B ^A ^A AMICO E MONTELEONE GIORNO DATA ORA C.DI C. MARTEDÌ 09/06/ ^G ^F ^H ^I GIOVEDÌ 11/06/ ^H ^H ^I ^I ^H ^H VENERDÌ 12/06/ ^L ^I ^I ^F ^F ^F ^F ^G ^D 95

96 SERVIZI DI SEGRETERIA I l personale ATA (assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici) rappresenta una risorsa indispensabile per il buon funzionamento di un istituto scolastico. Consapevole dell'importanza delle attività parascolastiche ed extracurriculari ai fini della formazione globale dell'alunno e condividendo gli obiettivi del progetto dell'offerta formativa e delle diverse iniziative e attività che lo qualificano, la segreteria e tutto il personale ATA assicurano un idoneo supporto organizzativo, divenendo, in tal modo, parte integrante, a tutti gli effetti, della comunità educativa d'istituto. All inizio dell anno scolastico, il Direttore Amministrativo formula il progetto di organizzazione amministrativa e generale sulla base di criteri di equità e di omogeneità valutando la congruenza con il piano generale delle attività programmate e adottate nel POF, con riferimento al lavoro ordinario, all'orario di lavoro, alla sostituzione dei colleghi assenti e all utilizzazione nelle attività retribuite con prestazioni aggiuntive non necessariamente fuori dell orario di servizio che costituiscono forme di miglioramento del servizio amministrativo tecnico ausiliario. La dott.ssa Mariella Foderà, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, organizza e coordina il lavoro del personale ATA del nostro istituto. L assegnazione dei compiti di servizio viene effettuata avendo riguardo di quanto scaturito dall assemblea programmatica del personale ATA e tenendo presente: o o o Obiettivi e criteri che la Scuola intende raggiungere; Professionalità individuali delle persone; Normative vigenti. 96

97 AREA SERVIZI SIG./SIG.RA FUNZIONI COMPITI DIREZIONE Mariella Foderà DSGA Sovrintende ai servizi generali amministrativicontabili e ne cura l organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi ed alle mansioni impartite al personale ATA posto alle sue dirette dipendenze. L espletamento delle funzioni è volto ad assicurare l unitarietà della gestione dei servizi amministrativi generali della scuola in coerenza alle finalità ed agli obiettivi dell istituto, in particolare del piano dell offerta formativa. UFFICIO PERSONALE Caterina Anna Alcamo Rocco Russo Vincenzo Scavuzzo AMMINISTRAZIONE PERSONALE Registrazione assenze e permessi Visite fiscali e decreti Tenuta fascicoli personali Richiesta e trasmissione documenti Emissione contratti di lavoro supplenze brevi Compilazione graduatorie supplenze - Certificati di servizio Pratiche relative a ricostruzione di carriera - Inquadramento economico - Statistiche ISTAT Nomine e incarichi personale interno Ordini di servizio UFFICIO ALUNNI UFFICIO PROTOCOLLO UFFICIO ACQUISTI UFFICIO CONTABILITÀ Vito Maltese Filippo Salvato Francesca Lo Saldo Franca Maria Asaro Andrea Sugameli Giancarla Vultaggio GESTIONE ALUNNI Archiviazione - Comunicazione Gestione finanziaria Liquidazione competenze obbligatorie ed accessorie - Versamento ritenute - Gestione finanziaria Iscrizione alunni Tenuta fascicoli documenti alunni - Richiesta o trasmissione documenti Gestione corrispondenza con le famiglie Gestione statistiche Gestione pagelle, diplomi, tabelloni scrutini Gestione assenze e ritardi - Gestione procedure per sussidi - Gestione organizzativa viaggi d istruzione Certificazioni varie e tenuta registri Esonero Educazione fisica Infortuni alunni - Libri di testo - Pratiche portatori di handicap Elezioni organi collegiali- Organico, statistiche e monitoraggi relativi ad alunni Titolario ed archiviazione atti - Affrancatura e spedizione posta - Protocollo Gestioni Circolari interne Verbali di collaudo - Richiesta preventivi Preparazione prospetti comparativi - Ordini Stipendi personale Liquidazione compensi accessori Liquidazione relatori corsi di aggiornamento e personale estraneo all amministrazione Modelli CUD Modelli 770 Rendiconti INPS - Conguaglio contributivo previdenziale e fiscale Conguaglio IRAP Modelli di disoccupazione LA SEGRETERIA Riceve tutti i giorni dalle alle e il martedì anche nel pomeriggio, dalle 15 alle

98 Personale non docente Oltre al personale di Segreteria, nel nostro istituto operano altre figure professionali non addette all insegnamento, ma di fondamentale supporto alle attività didattico/formative. ASSISTENTI TECNICI Gli assistenti tecnici sono addetti ad attività lavorative richiedenti specifica preparazione professionale, conoscenza di strumenti e tecnologie anche complesse, con capacità di utilizzazione degli stessi nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente quando le attività si svolgono nei laboratori. Hanno autonomia e responsabilità nello svolgimento del lavoro con margini valutativi, nell ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Sono, infatti, addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, di cui garantiscono l efficienza e la funzionalità in relazione al progetto annuale di utilizzazione didattica. Essi, nello specifico, provvedono: - alla preparazione del materiale e degli strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori, cui ogni unità è assegnata, garantendo, l assistenza tecnica durante lo svolgimento delle stesse; - al riordino e alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche, garantendo la verifica e l approvvigionamento periodico del materiale utile alle esercitazioni didattiche, in rapporto con il magazzino; - alla diretta e immediata collaborazione con l ufficio tecnico anche in relazione agli acquisti di attrezzature tecniche, scientifiche e al loro collaudo. In relazione all introduzione di nuove tecnologie, nuove strumentazioni didattiche e progetti sperimentali partecipano alle iniziative specifiche di formazione e aggiornamento. COLLABORATORI SCOLASTICI SERVIZI RAPPORTI CON GLI ALUNNI SORVEGLIANZA GENERICA DEI LOCALI PULIZIA DI CARATTERE MATERIALE PARTICOLARI INTERVENTI NON SPECIALISTICI SUPPORTO AMMINISTRATIVO E DIDATTICO SERVIZI ESTERNI COMPITI Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell insegnante. Apertura e chiusura dei locali scolastici. Accesso e movimento interno alunni e pubblico Portineria Pulizia locali scolastici, spazi scoperti e arredi. Spostamento suppellettili Piccola manutenzione dei beni Duplicazione atti. Approntamento sussidi didattici Notifica Circolari. Assistenza docenti Ufficio Postale 98

99 SICUREZZA Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona Articolo 3, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani I l D. Lgs 81/08 recepisce in Italia otto direttive della Unione Europea atte promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L applicazione del decreto, oltre ad allineare il nostro Paese ai più evoluti standard europei in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, segna una tappa fondamentale nel processo di sviluppo di una più efficace e partecipata cultura della prevenzione a tutti i livelli, da quello produttivo e sociale a quello delle istituzioni e del servizio pubblico in generale. Infatti tutti, in qualsiasi luogo di lavoro, anche se con ruoli e responsabilità evidentemente diversi, partecipano in prima persona al perseguimento dell obiettivo comune di innalzare i livelli di sicurezza nell ambiente di lavoro. Ciascun lavoratore, tradizionalmente considerato soggetto passivo da tutelare, ha ora un ruolo attivo chiaramente delineato dalla legge col titolo Obblighi dei lavoratori che integralmente si trascrive: 1. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. In particolare, i lavoratori: a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale; b) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; c) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; d) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere b) e c) nonché le altre situazioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; e) non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; g) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; h) contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento di tutti gli obblighi imposti dall autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. In caso di inosservanza di queste disposizioni sono previste sanzioni amministrative e penali. L assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori non riduce tuttavia gli obblighi del datore di lavoro che, al contrario, risultano notevolmente accresciuti in numero, complessità e severità delle sanzioni. 99

100 È previsto dal legislatore che, all interno del contesto che riguarda la prevenzione dei rischi in ambito di lavoro, venga contemplata anche una fase di informazione e di formazione. Questo è importante per una maggiore presa di coscienza e maggior dimestichezza da parte del singolo individuo con ciò che lo circonda nel proprio luogo di lavoro. La sensibilizzazione e l informazione avvengono attraverso programmazioni specifiche e corsi. A tal scopo vengono simulate delle prove di evacuazione per tutti gli alunni e per tutto il personale della scuola, nonché riunioni periodiche di informazione e di formazione sulla sicurezza in Istituto previste dal d. lgs. n.81 /2008. Per tale attività è il D. S. è coadiuvato da un docente con incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, (R.S.P.P.); partecipa, altresì, all attività il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, (R.L.S.), e il medico competente. 100

101 ORGANIGRAMMA DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 101

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