6. L'energia idroelettrica

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1 6. L'energia idroelettrica 6.1 INTRODUZIONE In Italia, l energia idroelettrica ha giocato un ruolo particolarmente rilevante dalla metà degli anni venti fino agli anni cinquanta, mentre negli anni sessanta-ottanta si è registrato un continuo calo della quota relativa di produzione di energia elettrica poiché la forte crescita dei consumi energetici è stata fronteggiata per lo più con il ricorso a centrali termoelettriche. Oggi le centrali idroelettriche (utilizzando una risorsa rinnovabile e che non contribuisce all emissione di sostanze climalteranti) risultano essere una delle alternative più convenienti rispetto alla produzione di energia con combustibili fossili. A fine 1997, a livello nazionale si registrava una potenza installata di circa MW d'impianti con potenza superiore a 10 MW e circa MW d'impianti con potenza inferiore o uguale a 10 MW. I programmi in corso inclusi nelle graduatorie del provvedimento Cip 6/92 fanno prevedere un ulteriore sviluppo per entrambe le tipologie d'impianti. E prevedibile pertanto un incremento di tali sistemi, anche nel bacino occidentale del Po, ricco d acqua e di montagne, che offrono ottime potenzialità. Ciò spiega la spinta recente alla costruzione di centrali idroelettriche, alla sistemazione di vecchi impianti (peraltro previsti dalle disposizioni del decreto legislativo 79/99, sempreché se ne verifichi la fattibilità economica e la compatibilità ambientale e sociale) e all incremento dei volumi d acqua captati. Interessante infine può risultare, per le particolari caratteristiche della morfologia e del sistema idrico della Provincia di Torino, uno studio sul potenziale di microidraulica, Infatti l'utilizzo di "microcentrali" per l'approvvigionamento energetico di case isolate, alpeggi, rifugi, ecc.., può essere una valida alternativa alle tradizionali fonti di energia se non addirittura una delle poche soluzioni. Come già esposto nel capitolo dedicato all offerta di energia, secondo i dati del 1997 in provincia di Torino più del 46% dell energia elettrica prodotta derivava da impianti idroelettrici, con un contributo pari a circa 2.400GWh/a. Tale quota di produzione è in grado di soddisfare il 22% circa del fabbisogno annuo di energia elettrica della provincia di Torino (Fig. 6.1). Produzione Consumo Importazione Totale di cui idroelettrico Fig. 6.1 Ripartizione della quota di idroelettrico in relazione alla produzione, consumo e importazione di energia elettrica (GWh/a) Come si può notare dalla figura seguente (Fig. 6.2), le quote maggiori di produzione di energia idroelettrica spettano all AEM Torino S.p.A e all Enel, rispettivamente con il 40% e il 39% del totale, mentre la restante parte di energia è relativa ad autoproduttori e ad altre imprese private. Programma Energetico Provinciale pag. 141

2 6% 15% 39% 40% enel aem altre imprese autoproduttori Fig. 6.2 Ripartizione per produttore dell energia idroelettrica generata in provincia di Torino Con la L.R. n. 5/94 la Regione Piemonte ha subdelegato alle province le funzioni amministrative relative all utilizzazione delle risorse idriche concernenti: 1. l istruttoria ed il rilascio delle concessioni di piccole derivazioni di acque pubbliche; 2. le licenze di attingimento; 3. le autorizzazioni per la ricerca e le concessioni per l estrazione e l utilizzazione delle acque sotterranee ad usi diversi da quelli domestici; 4. la polizia amministrativa relativa alle funzioni di cui sopra. Relativamente alle concessioni di piccole derivazioni di acque pubbliche, rientrano in questa categorie quelle che riguardano gli impianti con potenzialità inferiore ai 3.000Kw. Le tabella che segue (6.1) illustra i dati relativi al catasto concessioni da acque superficiali in Provincia di Torino con l indicazione delle derivazioni e dei provvedimenti scaduti con. Roggia di Aglié-Canale Caluso-Orco Aglié 42 x Stura di Ala Ala di Stura x Chiusella Alice Superiore 28 x Messa Almese 437 x Messa-Canale di Malatrait Almese 91 x Dora Riparia Alpignano x Angrogna Angrogna 3 x Dora Riparia Avigliana x Stura di Lanzo-Canale di Nole- Balangero 314 x Villanova Stura di Lanzo-Canale di Nole- Balangero 240 x Villanova Stura di Lanzo-Canale di Nole- Balangero 164 x Villanova Malone Barbania 8 x Programma Energetico Provinciale pag. 142

3 Dora di Rochemolles Bardonecchia 9 x Dora di Rochemolles Bardonecchia 15 x Pellice Bobbio Pellice 433 x Pellice Bobbio Pellice x Pellice-Canale dei Molini Bobbio Pellice 9 x Valguicciard Bobbio Pellice x Pellice-Canale comunale di Bricherasio Bricherasio 34 x Rio Pissaglio-Bealera dei Molini- Bruzolo 6 x Bruzolo Rio Pissaglio-Bealera dei Molini- Bruzolo 6 x Bruzolo Rio Pissaglio-Bealera dei Molini- Bruzolo 6 x Bruzolo Naviglio di Druento-Stura di Lanzo Cafasse 231 x Stura di Lanzo Cantoira 4 x Villa Cantoira 2 x Canale del Molinasso Carmagnola 16 x Roggia di Castellamonte-Orco Castellamonte 10 x Canale di scarico della centrale di Ceres x Chiampernotto-Stura di Ala Canale di scarico dell'impianto di Ceres x Piansoletti-Stura di Ala Stura di Ala-Bealera Gep-Drappero Ceres 6 x Stura di Lanzo Ceres 248 x Stura di Lanzo-Canale dei Molini di Ceres 4 x Procaria Stura di Lanzo-Canale dei Molini di Ceres 24 x Procaria Orco Ceresole Reale 29 x Piccola Dora Cesana Torinese 5 x Roggia comunale di Chiaverano Chiaverano 1 x Clarea Chiomonte 8 x Tesso di Monastero Coassolo Torinese 10 x Rio Ricciavré Coazze 941 x Sangone Coazze 941 x Sangone Coazze 101 x Sangone Coazze 289 x Sangone Coazze 271 x Sangone Coazze 102 x Dora Riparia Collegno 306 x Dora Riparia Collegno 259 x Gravio Condove 502 x Gravio Condove 225 x Gravio-Gora comunale di Condove Condove 14 x Gravio Condove 786 x Malone Corio 25 x Malone Corio 7 x Malone Corio 4 x Chisola Cumiana 2 x Canale Manifattura-Orco Cuorgné 609 x Programma Energetico Provinciale pag. 143

4 Orco Cuorgné x Roggia di Oglianico-Orco Cuorgné 19 x Galambra Exilles 37 x Galambra Exilles 37 x Chisone Fenestrelle 17 x Rio del Puy-Canale Pra Courtier Fenestrelle 4 x Rio del Puy-Canale Pra D'Ayme Fenestrelle 1 x Levone Forno Canavese 3 x Levone Forno Canavese 4 x Viana Forno Canavese 22 x Viana Forno Canavese 48 x Viana Forno Canavese 37 x Viana Forno Canavese 4 x Noce-Balera dei Molini Frossasco 4 x Chiamogna-Canale del Molino Garzigliana 7 x Rio Ressa Gassino Torinese 9 x Canale di Sscarico della centrale di Germagnano x Funghera-Stura di Lanzo Clarea-Canale dei Molini di Clarea Giaglione 8 x Clarea-Canale dei Molini di Clarea Giaglione 7 x Rio Meinardo Giaveno 22 x Rio Galassa Gravere 1 x Rio Galassa Gravere 1 x Verdassa Ingria 502 x Verdassa Ingria 106 x Savenca Issiglio 4 x Stura di Lanzo Lanzo Torinese 675 x Ovarda Lemie 946 x Assa Lessolo 7 x Orco-Roggia Bottegotto Locana 15 x Roggia Molino dele Praie-Orco Locana 7 x Luserna Luserna San Giovanni 914 x Luserna-Canale Elettrocommerciale Luserna San Giovanni 3 x Pellice-Canale degli Airazi Prazafera Luserna San Giovanni 65 x Luserna Luserna San Giovanni 254 x Pellice Luserna San Giovanni 6 x Germanasca di Massello Massello 15 x Urbiano Mompantero 8 x Canale di Nole-Stura di Lanzo Nole 110 x Chisone Perosa Argentina x Chisone Perosa Argentina 261 x Chisone Perosa Argentina 835 x Chisone Perosa Argentina 16 x Chisone-Canale di Rossetto Perosa Argentina 576 x Germanasca Perrero 64 x Germanasca Perrero 12 x Canale di scarico centrale Chiotti Perrero 240 x Superiore-Germanasca Germanasca Perrero 98 x Programma Energetico Provinciale pag. 144

5 Rio Faetto Perrero 41 x Stura di Lanzo Pessinetto 853 x Stura di Lanzo-Canale di scarico della Pessinetto 309 x centrale La Villa Dora Riparia-Bealera di Pianezza Pianezza 1 x Bealera della Motta Grossa-Chisone Pinerolo 9 x Lemina-Balera del Re Pinerolo 5 x Chisola-Canale Chisoletta Piobesi Torinese 44 x Essa Piobesi Torinese 11 x Chisone Pomaretto x Germanasca Pomaretto x Chisone Pragelato 9 x Chisone-Gora del Molino di Souche Pragelato 4 x Germanasca Prali 342 x Sangone-Gora comunale dei Moli Rivalta di Torino 4 x Viana Rivara 2 x Viana-Canale di Rivara Rivara 5 x Canale di Robassomero-Stura di Lanzo Robassomero 5 x Canale Vecchio di Fiano-Stura di Robassomero 105 x Lanzo Malone Rocca Canavese 8 x Malone Rocca Canavese 10 x Malone Rocca Canavese 3 x Canuassa Ronco Canavese 168 x Forzo Ronco Canavese 7 x Soana Ronco Canavese 6 x Soana Ronco Canavese x Chisone Roure 24 x Chisone Roure 176 x Chisone Roure x Rio Balma Roure 20 x Chisone Roure 178 x Chiusella Rueglio x Roggia di Oglianico-Orco Salassa 2 x Dora Riparia Salbertrand 22 x Chisone-Canale comunale del Mulino San Germano Chisone 11 x Chisone San Germano Chisone 267 x Casternone San Gillio 10 x Rio Buonuomo San Giorio di Susa 4 x Lemina San Pietro Val Lemina 2 x Chisone S. Secondo di Pinerolo 439 x Dora Riparia Sant'Ambrogio 551 x Ripa Sauze di Cesana x Canale di scarico del Molino di Scalenghe 741 x Borgone Canale di scarico della Centrale di Scalenghe 741 x Borgone-Dora Riparia Canale di scarico della Centrale di Scalenghe 264 x Bruzolo-Dora Riparia Canale di scarico della Centrale di Scalenghe 865 x Programma Energetico Provinciale pag. 145

6 Chianocco-Dora Riparia Calamia-Roggia Canetto Settimo Vittone 3 x Dora Riparia Susa x Dora Riparia Susa 352 x Dora Riparia Susa 618 x Rio Scaglione-Canale Irriguo Susa 7 x Angrogna Torre Pellice 4 x Pellice-Canale del Molino di Torre Pellice 61 x S.Margherita Roccia di Giaveno Trana 55 x Sangone Trana 13 x Sangone-Canale della Fucina di Trana Trana 19 x Chiusella Traversella x Tarva-Chiusella Traversella 3 x Casternone Val della Torre 6 x Campiglia Valprato Soana 9 x Naviglio di Druento-Stura di Lanzo Venaria x Chisella-Canale Bertarione Vico Canavese 6 x Chiusella-Roggia di Baldissero Vidracco 10 x Valguicciard-Canale Sargasso Villar Pellice 6 x Chisola-Canale dei Molini Vinovo 42 x Stura di Viù Viù 8 x Stura di Viù Viù 6 x Stura di Viù Viù 1 x Stura di Viù Viù 4 x Stura di Viù Viù 3 x Malone Volpiano 38 x Ritano Volpiano 3 x Assa n.d. 13 x Chiusella-Canale della Fucina n.d. 3 x Orco n.d x Orco n.d x Orco-Canale della manifattura di Pont n.d. 155 x Tab.6.1 Concessioni da acque superficiali relative ad impianti con potenza inferiore ai 3.000kw 6.2 PROBLEMATICHE DEL SISTEMA IDRICO PROVINCIALE La progettazione dei sistemi idroelettrici in passato non considerava né le esigenze di tutela degli ecosistemi fluviali né l'impatto ambientale sul territorio circostante. Si sono pertanto accumulati nel tempo numerosi impianti, ciascuno in grado di produrre impatti rilevanti anche se per brevi tratti; la cui somma ha provocato gravi situazioni fino a risultare, per interi bacini, non più compatibili con la tutela della qualità dei corsi d acqua. In particolare l uso delle risorse idriche per fini energetici confligge con usi alternativi, che devono comunque essere presi in considerazione per garantire la sostenibilità complessiva dell intero sistema idrico. Di seguito, si riportano schematicamente i possibili impatti associati ai diversi usi delle risorse idriche:! l uso delle acque per fini irrigui ha comportato la realizzazione di canali che, nel corso dei secoli, hanno modificato l idrografia superficiale. Pur riconoscendo l importanza delle funzioni del sistema dei canali, non si può ignorare che l acqua che scorre in essi, non è più disponibile nei fiumi. Negli ultimi anni, pur Programma Energetico Provinciale pag. 146

7 non aumentando in modo sensibile il numero delle captazioni, vi è stato un incremento dei volumi sottratti ai fiumi, come conseguenza della maggiore efficienza dei sistemi delle opere di presa. Quasi tutti i corsi d acqua di pianura, tributari del Po risultano, nei periodi irrigui, completamente asciutti (o con poca acqua). Su numerosi canali irrigui sono inoltre ubicate piccole centrali idroelettriche, che producono poca energia, ma che impongono l alimentazione di detti canali anche nel periodo invernale, quando si verificano i minimi idrologici naturali;! nell uso industriale il danno non deriva tanto dal consumo dell acqua, quanto dalla compromissione della sua qualità quando è restituita all ambiente. Un fiume, già impoverito da captazioni idriche, non è in grado di smaltire, con i processi autodepurativi, uno scarico anche se ritenuto depurato ;! l'uso potabile non comporta la sottrazione di grandi volumi d acqua dai fiumi, ma richiede una qualità elevata della risorsa. Le disponibilità sotterranee si sono ridotte sia per qualità sia per quantità, è quindi aumentato l interesse per le risorse superficiali. Ciò comporterà un ulteriore sottrazione di acqua dai corsi naturali ed in particolare da quei pochi che hanno ancora conservato le migliori caratteristiche ambientali. Un primo passo per avviare una gestione delle risorse idriche finalizzata ad un aumento della produzione di energia idroelettrica, nonché un miglioramento nell utilizzo per fini irrigui è stato fatto dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino che hanno prodotto (inizi anni novanta) una circolare riguardante le istruzioni tecniche per la Determinazione del DMV - deflusso minimo vitale in un corso d'acqua naturale. Tali istruzioni, indicano i criteri per la regolamentazione di uno fra gli aspetti più importanti e prioritari che determinano il regime di portata di un corso d'acqua in presenza di utilizzazioni d'acqua: il deflusso minimo vitale in alveo. L obiettivo di tale documento è quello di mantenere vitali - seppure prossime ad essere critiche - le condizioni istantanee di funzionalità e di qualità dell'ecosistema fluviale, in senso globale. Nelle istruzioni si precisa che il DMV risponde " oltre che a criteri di qualità ambientale, a obiettivi di salvaguardia del bilancio idrico a livello regionale, di tutela delle utenze minori, di mantenimento delle capacità di autodepurazione dei corsi d'acqua e di preservazione di una base minima di risorse idriche per necessità future. L'applicazione del DMV non è il mezzo per ottenere l'assenso alla costruzione ovunque di nuove opere, ma è un dispositivo atto a costituire un "limite", al quale non tanto bisogna tendere ma che occorrerebbe superare per il mantenimento di condizioni normali nell'ambiente fluviale. 6.3 METODI DI GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA Le concessioni di derivazioni idriche hanno seguito in passato considerazioni prevalentemente di carattere economiche, senza considerare le esigenze di tutela degli ecosistemi acquatici e dell ambiente circostante. In molti casi le concessioni permettono la derivazione di portate superiori a quelle naturali, spesso già ridotte per derivazioni poste a monte del punto di captazione. Ciò è stato il risultato di una serie di limiti strutturali dovuti essenzialmente alla mancanza:! di conoscenze e dati dettagliati relativi ai caratteri idroclimatici e naturali dei bacini idrici;! di personale interno per espletare in modo efficace le pratiche;! di riferimenti di pianificazione. L adozione di Piani di gestione delle risorse idriche, articolati a livello di bacino, con indicazioni sulle acque sfruttabili o che richiedono tutela, consente di gestire le risorse idriche da un punto di vista di sostenibilità economica ed ambientale. Tale strumento risulta essenziale per poter definire i criteri e le linee guida con cui consentire lo sviluppo dell idroelettrico in provincia di Torino. Uno degli obiettivi di primario interesse dei Piani è il confronto fra le diverse variabili ambientali esistenti, nell intento di definire modelli di pratica utilizzazione correlando i diversi parametri (morfometrici, idrologici, biologici, fisico-chimici) presi in esame. I Piani di gestione delle risorse idriche costituiscono il riferimento fondamentale per la tutela delle acque correnti superficiali naturali, per qualunque ipotesi di ulteriore uso dell acqua, sia per le piccole utenze, sia per i grandi impianti e per il riordino delle utenze attuali. Inoltre, prevedono la formulazione di proposte per la regolazione degli usi attuali (esempio la dismissione di opere poco produttive e che gravano pesantemente sull ambiente) e di indirizzi per i nuovi progetti. Sono i piani di bacino gli strumenti più idonei per individuare nel dettaglio i problemi e le esigenze, per giungere poi ad un quadro di sintesi che sia il risultato di esperienze maturate dai tecnici sul territorio e dal confronto degli amministratori locali. La Provincia di Torino sta predisponendo i Piani di gestione delle risorse idriche per i maggiori bacini idrici, tali piani vengono articolati secondo lo schema seguente: 1. sezioni di riferimento, elementi morfometrici e cartografia Programma Energetico Provinciale pag. 147

8 2. elementi climatici ed idrologici 3. stima del carico antropico 4. qualità chimica delle acque 5. qualità biologica delle acque 6. ittiofauna 7. catasto delle utenze idriche 8. sintesi applicativa. Nell ultima sezione indicata, vengono proposte linee di gestione delle acque del bacino stabilendo, per ogni sezione, i criteri che devono essere alla base della determinazione dei volumi d acqua da destinare ai diversi usi (irrigui, idroelettrici, potabili, ecc.) e di quelli da rilasciare a tutela degli ecosistemi fluviali. In base alle considerazioni fin qui fatte, si rimanda all ultimazione di tali documenti per un accurata valutazione del potenziale e per la definizione di linee strategiche di intervento per l energia idraulica. Programma Energetico Provinciale pag. 148

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