Migliorare i processi della Scuola per Una Scuola Migliore

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1 TEL: 081/ FAX: 081/ ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO VIA A. CAPUANO CASTEL SAN GIORGIO (SA) SAIC84700L@istruzione.it P.E.C.: SAIC84700L@pec.istruzione.it sito web: C.F C.M. SAIC84700L Prot. N. 154/B14 Castel San Giorgio li 13/01/2016 PIANO DI MIGLIORAMENTO Migliorare i processi della Scuola per Una Scuola Migliore 1

2 INDICE 1 Premessa 2 Pianificazione del miglioramento 3 Esiti da migliorare 4 Processi da migliorare 5 Cronoprogramma 6 Matrice delle responsabilità 7 Azioni previste del DS 8 Aspetti finanziari e fattibilità 9 Attività formative previste 10 Supporti esterni Analisi dei rischi Modalità monitoraggio, controllo e riesame 2

3 1 PREMESSA Descrizione dell azione di miglioramento Le origini del primitivo nucleo abitato risalgono probabilmente ad un antico insediamento osco-sarrastro, poi greco-etrusco, quindi romano e longobardo. Durante le guerre puniche il paese venne attraversato da Annibale all altezza del Passo dell orco e le sue truppe stanziarono per un certo tempo presso i vari casali che oggi formano le frazioni superiori e inferiori del paese. Sono ancora visibili e visitabili i resti dell antico castrum sulla collina che sovrasta il centro abitato. La posizione geografica: Il paese è inserito grosso modo al centro dell alta valle del Sarno, a 19 Km da Salerno. Si estende su una superficie di 13,63 Kmq, a 90 m s.l.m. Caratterizzato dalla presenza di colline di tipo calcareodolomitico e da una zona pianeggiante di formazione sedimentaria, il territorio è stato classificato fra quelli che presentano un rischio sismico medio. Il paese è attraversato dal torrente Solforano, che esonda frequentemente arrecando notevoli danni. La collocazione geografica e la presenza di un casello dell autostrada A30 rendono facili e veloci i collegamenti con i principali centri della Campania. Contesto economico e culturale : il paese fa registrare valori medi di occupazione nei tre settori, simili a quelli nazionali, idem dicasi per il tasso di disoccupazione, non registrandosi livelli negativi propri delle regioni del sud; il paese, tuttavia, negli ultimi anni ha risentito della crisi economica e dei tagli occupazionali relativi alla chiusura di fabbriche conserviere presenti nel territorio che offrivano opportunità lavorative soprattutto alle donne, e di diversi esercizi commerciali.in generale, la sicurezza economica delle famiglie (gli alunni provenienti da particolari contesti di deprivazione economica sono pochissimi) agisce positivamente sull incentivazione e la motivazione dei giovani allo studio. Anche il tasso di scolarizzazione che continua ad innalzarsi: il 16% dei genitori delle classi seconde e quinte della Primaria e delle classi terze della Secondaria di primo grado possiede la laurea (rilevazione anno 2013), il 30% possiede il diploma di scuola secondaria, influisce positivamente sulla formazione. Sul territorio, tuttavia, mancano Teatro, Cinema e biblioteche multimediali; pochissimi sono i luoghi deputati all aggregazione dei giovani (fatta eccezione di un circolo religioso e di qualche associazione culturale). La Scuola, quindi, agisce in un contesto abbastanza omogeneo dal punto di vista economico e culturale ed è chiamata, rispetto alla carenza di altre agenzie educative a fungere da agenzia principale per la formazione delle giovani generazioni e da motore per le diverse iniziative culturali nell ambito extra-scolastico. FINALITA ISTITUZIONALI: Il nostro Istituto, in quanto Scuola dell Autonomia, attua gli indirizzi generali del Ministero dell Istruzione utili a garantire unitarietà del sistema formativo nazionale, nelle forme ritenute più funzionali ai bisogni dei propri utenti e del proprio territorio. Il servizio d istruzione offerto è la risultante dei processi di conoscenza del territorio, di lettura dei bisogni dell utenza, della realizzazione dei percorsi educativi e formativi adeguati alle richieste, del controllo dei processi e della valutazione oggettiva dei risultati ottenuti. Si riportano di seguito le finalità istituzionali per ordine di scuola costituenti in nostro Istituto. FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA: la Scuola dell infanzia si pone come: contesto di relazione; contesto di cura educativa, contesto di apprendimento. Pertanto consente lo sviluppo nei bambini di: identità, autostima, acquisizione di competenze e senso di appartenenza e cittadinanza. FINALITA DELLA SCUOLA PRIMARIA : La Scuola Primaria promuove il pieno sviluppo della persona, accogliendo e valorizzando le diversità individuali. Essa offre agli studenti occasioni di apprendimento di saperi e dei linguaggi culturali di base, attraverso l acquisizione di linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura. Permette, inoltre, l acquisizione di strumenti di pensiero necessari per selezionare informazioni, promuove la capacità di elaborare metodi e categorie che sono in grado di orientare la persona, favorisce l autonomia di pensiero, educa alla convivenza civile. 3

4 a) Promuovere l alfabetizzazione culturale e sociale; Sviluppare le dimensioni cognitive ed affettive, sociali, corporee, etiche, religiose. Far acquisire saperi irrinunciabili,e regole e procedure di comprensione della realtà empirica Esplicitare le idee e i valori dell esperienza di cui il bambino è portatore in armonia con i valori della Costituzione; Stimolare un continuo confronto interpersonale; Valorizzare le diversità delle persone e delle culture, promuovendo la convivenza civile e l impegno di solidarietà sociale, dalla realtà locale, regionale, nazionale, a quella europea e mondiale. FINALITA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: La Scuola Secondaria di primo grado accresce le finalità della Primaria, consolidando e ampliando l acquisizione degli alfabeti culturali di base. Promuove lo studio delle discipline, intese come strumento per consolidare e organizzare in modo più consapevole la realtà. E una Scuola che potenzia le capacità di riflessione, di studio; che rafforza le attitudini all interazione sociale e la rielaborazione personale. Promuove l orientamento. E una scuola che deve: Far raggiungere una preparazione culturale di base adeguata alla complessità del tessuto sociale; Sostenere l acquisizione di competenze nel campo espressivo, logico, operativo, scientifico e relazionale; Far acquisire, nel rispetto dei tempi di maturazione, un immagine sempre più consapevole ed approfondita di sé; Rendere consapevoli gli studenti dell importanza delle dinamiche storico- economiche nelle determinazioni dei singoli ; Potenziare le capacità di partecipazione ai valori della cultura, della civiltà, della convivenza sociale, promuovendo la formazione dell uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione; Favorire l orientamento ai fini delle scelte di studio e professionali successive. Mission : Scuola che mira al conseguimento delle competenze per la vita a garantire il successo formativo di ogni alunno favorendo: La maturazione e la crescita umana; Lo sviluppo delle potenzialità e della personalità; Le competenze sociali Vision: è la visione di sviluppo dell Istituto comprensivo nel breve e medio termine, essa deve dare senso all identità della scuola e all identificazione per obiettivi prioritari e gli strumenti utilizzati per raggiungerli nel rispetto dei valori condivisi. Diffondere la cultura della coesione tra i plessi e l identità di istituto comprensivo, dove vi è il senso di appartenenza, lo spirito di fiducia e la trasmissione di competenze tra ordini e plessi Gli obiettivi prioritari sono: Raggiungimento dell equità degli esiti Successo scolastico Valorizzazione delle eccellenze Crescita sociale L azione educativa è orientata ai seguenti valori: identità, integrità, solidarietà, accettazione della diversità e dello sviluppo e del rispetto della persona. Il nostro Istituto si diversifica inoltre per: L attenzione rivolta all inclusività Le attività di orientamento La diversificazione dell offerta formativa (progetti extracurriculari e percorsi formativi con agenzie sul territorio, associazioni di volontariato etc). Il PTOF (piano triennale dell offerta formativa) È un documento fondamentale costitutivo dell identità culturale 4

5 e progettuale delle istituzioni scolastiche Esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa E coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi Riflette sulle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale Tiene conto della programmazione territoriale dell offerta formativa Riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità Mette in atto il piano di miglioramento elaborato nel RAV Elabora il potenziamento dell offerta formativa Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel piano nazionale scuola digitale Programma le attività formative rivolte al personale docente e ATA Presenta il fabbisogno di: posti comuni e di sostegno dell organico dell autonomia, per il potenziamento dell offerta formativa, del personale ATA, infrastrutture e attrezzature materiali. Il è strettamente correlato al PTOF perché mette in atto il piano di miglioramento elaborato nel RAV e attraverso una programmazione triennale,la realizzazione dei processi, individuati nel RAV, monitorati e riesaminati al termine di ciascun anno scolastico ( dal 2016/17). La raccolta e la rielaborazione dei dati in merito alle competenze raggiunte al terzo anno dagli studenti della scuola Sec.I gr. a confronto con le performance evidenziate dagli stessi a lungo termine (nel biennio delle superiori), costituisce un momento importante di autovalutazione sul servizio reso dalla scuola per far conseguire competenze spendibili nel campo del successo scolastico e dell'orientamento professionale. I trend permettono, quindi, una riflessione oggettiva e una conseguente pianificazione di interventi educativoformativi ancora più significativi ed efficaci per il conseguimento del successo scolastico delle giovani generazioni. L I.C. ha come obiettivo principale, la predisposizione di un curricolo verticale, una progettazione per competenze che ponga le sue radici sin dalla scuola dell Infanzia, individualizzando e personalizzando il curricolo a seconda delle esigenze specifiche dei singoli gruppi classe, e anche dei singoli con interventi di recupero e/o di potenziamento, confidando nell organico dell autonomia, per poter agire su numeri minori di alunni per classe. La raccolta e la rielaborazione dei dati in merito alle competenze raggiunte, nel percorso educativo didattico personalizzato per gli studenti BES, DSA, ecc. permette di adattare e migliorare gli interventi di inclusività. L obiettivo è perseguire il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti, valorizzandone le potenzialità, i tempi e gli stili di apprendimento individuali, nella logica di una didattica personalizzata, ispirata al principio di inclusività e basata su metodologie cooperative. Garantire il rispetto delle procedure e degli atti coinvolgendo la famiglia in merito alla specificità di strategie e obiettivi. Garantire ed ampliare le buone pratiche atte al supporto e allo sviluppo di una scuola realmente inclusiva. Condividere collegialmente buone prassi e strumentazione dedicata. Condividere criteri e metodi valutativi tra tutti gli ordini di scuola, i relativi plessi e gli stakeholder coinvolti, dentro e fuori dalla Scuola. Il Piano di Miglioramento dell Istituto Comprensivo CASTEL SAN GIORGIO, si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF triennale, essendone correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF triennale, essendone parte integrante e fondamentale: Il rappresenta la politica strategica dell Istituzione per intraprendere un azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento, dell autovalutazione di Istituto, delle relazioni interpersonali e della comunicazione, delle relazioni con il territorio e dei rapporti con le famiglie, obiettivi strategici contemplati dal POF Triennale d Istituto. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono: Migliorare la progettazione didattica attraverso l utilizzo di una didattica innovativa che abbia come fine l introduzione del CODING, CLIL, peer to peer, ricerca-azione, flipped classroom prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento. 5

6 Aumentare le attività e le azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà professionale e della sua complessità. Incremento delle attività formative sulle esigenze segnalate dai docenti in fase di elaborazione del PTOF. Le aree di processo sono: 1. CURRICOLO PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE 2. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO 3. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE 1 CURRICULO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE L Istituto Comprensivo di Castel San Giorgio, è strutturato in modo da ottemperare alle istanze avanzate dall utenza, compatibilmente con le risorse disponibili e coerentemente con i dettami ministeriali; il tempo scuola, richiede,per poter realizzare concretamente l ampliamento dell offerta formativa,il tempo scuola prolungato,in quanto sono sempre piu numerose e continue le proposte di pratica laboratoriale e approfondimenti tendenti al recupero delle difficoltà e al potenziamento delle specifiche eccezionalità. Il corrente anno scolastico (2015/16) consente all IC la realizzazione di progetti pomeridiani grazie all O.P., progetti interdisciplinari, che hanno permesso e permettono di sviluppare competenze chiave di cittadinanza, attraverso percorsi interdisciplinari.i risultati, a tutt oggi,sono di grande partecipazione ed entusiasmo da parte delle famiglie e della scolaresca. L obiettivo dell I.C. è quello di poter arricchire continuamente e costantemente il curricolo di ciascun alunno, con offerte formative sempre più rispondenti alle tematiche attuali. Inoltre, l I.C., intenderà avvalersi dello studio di uno strumento musicale, nella scuola media,chiedendone l attivazione per il prossimo anno scolastico(2016/17). AREA CURRICULO: Documenti di riferimento: Curriculo verticale delle competenze /indicatori delle diverse discipline Curriculo Formativo verticale d Istituto. Programmazione di Istituto condivisa Didattica curriculare Standard valutativi delle discipline (nel POF annuale) Criteri di valutazione del comportamento (nel Pof annuale) Specifiche riunioni dei docenti per ambito disciplinare e in continuità, per ordine di scuola con lo scopo di coinvolgere e motivare tutti gli insegnanti in una azione educativa condivisa e coerente con il Curriculo Formativo verticale d Istituto. Sono già in essere alcuni documenti di Programmazione di Istituto condivisa per disciplina nella Scuola Secondaria, altri sono in divenire ed è obiettivo prossimo del lavoro per ambito del Collegio docenti. AREA PROGETTUALE : Documenti di riferimento: Area progettuale (nel POF annuale) il POF annuale, attualmente in vigore, attua la progettualità su diversi livelli, che si compone di documenti a carattere generale, di progetti di istituto e di progetti di plesso; tale struttura appare funzionale e garante di un identità complessiva e onnicomprensiva, conservando la specificità locale di ogni singolo plesso. I progetti trovano poco spazio di realizzazione nel tempo scuola curriculare e richiedono maggiore spazio in quello extracurriculare. I supporti didattici attivi e innovativi, sono poco utilizzati, si rede necessario un ampio utilizzo di essi e in particolare di quelli multimediali e di carattere manipolativo e creativo. Il Lavoro delle Commissioni specifiche e delle Funzioni Strumentali garantisce una progettualità annuale e incoraggia il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio e di carattere manipolatorio, anche con il supporto dell Animatore Digitale, auspica la riduzione del numero di alunni per classe o attuare la variabilità dei gruppi classi, in un ottica di flessibilità e apertura secondo esigenze didattiche e formative anche in ragione di un ampliamento dell organico dell autonomia. Sarà opportuno continuare nel percorso già intrapreso di costituzione al bisogno di specifici gruppi di lavoro, per esempio per aree disciplinari, per progetto, per dipartimenti, e/ o di commissioni trasversali inerenti ambiti quali la valutazione, l orientamento e la continuità. 6

7 VALUTAZIONE: Documenti di riferimento: Indicazioni nazionali per il curriculo della Sc. infanzia e del primo ciclo 2012 Patto di corresponsabilità educativa (all atto delle iscrizioni) Regolamento di Istituto Standard valutativi delle discipline (nel POF annuale) Criteri di valutazione del comportamento (nel Pof annuale) La valutazione intende diventare strumento critico, di riflessione, condiviso negli intenti, AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Nonostante la scuola abbia innovato le infrastrutture tecnologiche adeguandole agli obiettivi strategici e operativi ( realizzazione di laboratori multimediali, linguistici, acquisto di notebook per le classi) permane una significativa percentuale di operatori che non è ancora in grado di utilizzare le ICT come supporto alla didattica e al lavoro del docente (uso delle LIM, registro elettronico, social network, forum, internet etc.). Essa risulta poco aperta alla comunicazione con i digital native e sempre più distante dall interazione con i portatori di interesse e i partner. Una spiegazione plausibile a questa resistenza nell'uso del mezzo informatico è dovuta probabilmente alla fascia d'età media dei docenti operanti nella scuola quindi la formazione e l'aggiornamento continuo, diventano percorsi assolutamente necessari per implementare sistemi di comunicazione efficaci con i giovani studenti sempre più proiettati verso linguaggi multimediali e simbolici. Per cercare di migliorare la capacità della scuola nel coinvolgimento dei clienti/cittadini e dei portatori di interesse la scuola utilizza, già da diversi anni, i registri elettronici, LIM e qualche docente nella scuola primaria (ancora un numero eccessivamente esiguo), ha attivato l uso dei tablet in aula, coinvolgendo gli alunni in lezioni interattive, che porterebbe a considerare una sperimentazione, in continuità, in una classe della prima media L uso delle tecnologie informatiche e delle metodologie didattiche innovative, possono dare notevole contributo alla crescita della scuola, garantendo soddisfazione agli stakeholder, motivazione e soddisfazione del personale, condivisione dei docenti e efficienza della struttura. Tutto ciò è attuabile con Corsi di formazione per docenti volti alla digitalizzazione dei servizi e formazione in situazione con l affiancamento di docenti esperti attivando azioni formative rivolte al personale della scuola sulle ICT ( fondamentale è la figura e l azione dell Animatore digitale). Aumentare i rapporti tra i plessi per condividere le scelte didattiche anche in relazione a metodologie digitali e didattica attiva. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Documenti di riferimento: D.P.R. 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche Nota MIUR 4099/A4 del Iniziative relative alla dislessia Nota MIUR 26/A4 del Iniziative relative alla dislessia Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l anno scolastico precisazioni Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento Indicazioni operative Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo dell istruzione. D.M. 31/07/2007 O.M. n. 30 del "Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008 C.M. n. 32 del "Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione - Anno scolastico 2007/2008" CM n. 54 del : Esami di stato Secondaria di Primo Grado anno scolastico 2007/2008 prova scritta a carattere nazionale Legge n. 170 dell 8 ottobre C.M. n. 48 del 31 maggio C. M. n^8 del 6 marzo 2013 (BES) Strumenti di intervento BES. L I.C. intende perseguire con la valorizzazione dei percorsi formativi personalizzati e il coinvolgimento attivo degli alunni, riferendosi alla necessità di sviluppare pratiche efficaci e condivise nell area dei bisogni educativi speciali: azione - PEI, personalizzazione - PDP e PDP/BES, alfabetizzazione. L obiettivo è perseguire il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti, valorizzandone le potenzialità, i tempi e gli stili di apprendimento individuali, nella logica di una didattica personalizzata, ispirata al principio di inclusività e basata su metodologie cooperative. Garantire il rispetto delle procedure e degli atti coinvolgendo la famiglia in merito alla specificità di strategie e obiettivi. Garantire ed ampliare le buone pratiche 7

8 atte al supporto e allo sviluppo di una scuola realmente inclusiva. Condividere collegialmente buone prassi e strumentazione dedicata. Condividere criteri e metodi valutativi tra tutti gli ordini di scuola, i relativi plessi e gli agenti coinvolti, dentro e fuori dalla Scuola 2 PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Composizione della commissione miglioramento FUNZIONIGRAMMA Nome Qualifica FUNZIONI SVOLTE DE PONTE ROSALBA DIRIGENTE SCOLASTICO Coordinatore AMIDEO LUCREZIA DOCENTE S.MEDIA Referente del ASCIONE ROSA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA Referente per didattica digitale DE MAIO ANNA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA Coordinatrice processi inclusione ed integrazione IZZO CRISTINA MARIA DOCENTE SCUOLA MEDIA Referente processi inclusione ed integrazione NOCERA ELISABETTA DOCENTE SCUOLA MEDIA Referente didattica laboratoriale Docenti e ata coinvolti Nome Qualifica CUOMO LORETO FF.SS. Referente plesso scuola media SPORTIELLO MARCELLO Referente plesso Scuola Primaria BISOGNO ORNELLA Referente plesso Scuola Infanzia Capoluogo DE FILIPPIS LIDIA Referente plesso Scuola Infanzia S.M.F. VITALE MADDALENA Referente plesso Scuola Primaria Aiello 8

9 Elenco collaboratori (docenti ) della commissione di miglioramento Nome Funzione interna all I.C. Compiti di supporto APICELLA CARMINE RESPONSABILE DIPARTIMENTO MATEMATICO - SCIENTIFICO Predisporre unità di apprendimento per competenze all interno del Dipartimento, per promuovere lo sviluppo di un curricolo verticale, da discutere ed approvare nei singoli Consigli di classe MAGGIO GERARDA DIPARTIMENTO MATEMATICO - SCIENTIFICO Predisporre unità di apprendimento per competenze all interno del Dipartimento, per promuovere lo sviluppo di un curricolo verticale, da discutere ed approvare nei singoli Consigli di classe ARDOVINO ANNAMARIA RICCIARDELLI ROSA DIPARTIMENTO LINGUISTICO - LETTERARIO DIPARTIMENTO LINGUISTICO - LETTERARIO Predisporre unità di apprendimento per competenze all interno del Dipartimento,, per promuovere lo sviluppo di un curricolo verticale da discutere ed approvare nei singoli Consigli di classe Predisporre unità di apprendimento per competenze all interno del Dipartimento,, per promuovere lo sviluppo di un curricolo verticale da discutere ed approvare nei singoli Consigli di classe 9

10 Eventuali parti interessate coinvolte( Stakeholders) Nomi Rete SIRQ Rete SIRQ Marchio Saperi Rete LISACA Funzioni Associazione Nazionale per la Qualità della scuola Rete di scuole certificate SAPERI Metodologia peer review Rete per la formazione del personale Personale esterno qualificato: Psicologici, Assistenti Sociali, Formatori Per DSA Piano di Zona Cooperativa Emora Regione Campania Settore Orientamento e Formazione Comitato dei genitori Associazioni culturali sociali economiche Scuole in Rete Università - USR Campania - UST Salerno Aziende presenti sul territorio ASL Forze dell Ordine Piano di Zona Club LIONS Istituto/Classi, sezioni, indirizzi interessati al piano PLESSO COINVOLTO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO SCUOLA PRIMARIA AIELLO INFANZIA CAPOLUOGO E S.M.F. Coadiuva i docenti referenti dei processi di inclusione Favorisce i processi di integrazione e di inclusione alunni con BES e DSA Azione di orientamento per gli alunni delle scuole medie Monitoraggio e individuazione dei bisogni degli alunni e dell I.C. Supporto finanziario e materiale Supporto logistico, materiale e strumentale Predisposizione di format per sviluppare buone prassi Formazione del personale Linee guida per la realizzazione dei processi sperimentali e innovativi Garantire supporto economico e logistico Supporto alla progettazione extracurriculare,interventi sulla legalità, disagio. Sportello consulenza psicologica. Iniziative varie Supportare la scuola in progetti educativi sulla prevenzione e sui disagi giovanili Partecipazione dell I.C. ad iniziative a carattere sociale/benefico CLASSI COINVOLTE Tutte le classi dell istituto comprensivo 10

11 Consulenze esterne Soggetto esterno Indire Università degli Studi di Salerno Dipartimento Scienze della Formazione Primaria Enti di ricerca FONDAZIONE CON IL SUD Associazioni culturali e professionali Tipo di supporto Supporto per PCDA Collaborazione per la predisposizione di griglie per la valutazione degli apprendimenti per competenze e per la valutazione del comportamento Predisposizione di modelli di progettazione per curricolo verticale Assistenza tecnica e manutentiva Supporto logistico e strumentale ELENCO COLLABORATORI DEL TEAM DI MIGLIORAMENTO NOME Funzione interna I.S. Compiti di supporto Rete SIRQ SIRQ è ente accreditato Miur per Supporto interno al monitoraggio, al riesame e al miglioramento la formazione Rete Marchio Tutoring Supporto al miglioramento con audit biennali con la SAPERI Rete LISACA ( LIBERI SAPERI CAMPANI) Rete di 30 scuole del territorio metodologia della peer review e interventi peer to peer La rete è finalizzata alla formazione di tutto il personale in materia di valutazione e miglioramento alla promozione di tavoli di confronto su problematiche comuni Partecipazione a reti per il miglioramento Reti IC FISCIANO - I.I.S.P.V.M. I.P.S.S. CUOMO MILONE I.I.S. G. GALILEI Scopi Acquisire metodi e strumenti per progettare il curricolo verticale Sviluppare la cultura dell inclusione attraverso specifici modelli di progettazione ( curricolo individuale, personalizzato) Sviluppare competenze specifiche attraverso Fab -Lab Laboratori territoriali DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO M.S.S. Progettare unità di apprendimento per competenze I.I.S. SANTA CATERINA DA SIENA I.C. GIOVANNI PAOLO II I.I. S. E.FERRARI I.C. S.TOMMASO D AQUINO VEDI PTOF Formazione per animatori digitali Formazione tutor specializzato sul sostegno Centro per integrazione Formazione specifica sui BES Marchio Di Qualità LI.SA.CA. Rete SIRQ Protocolli di Intesa PROFAGRI Sviluppare il senso di appartenenza e di orientamento 11

12 I.P.S.S. CUOMO-MILONE Associazione Mad. Ora e Thule Tirocini formativi scuola Infanzia Associazione teatrale Primomito Promuovere e favorire la cultura dell arte e del teatro in particolare Associazione musicale I colori della musica Promuovere e favorire la cultura della musica e i primi rudimenti dello studio di uno strumento musicale Istituto di Psicoterapia Relazionale ( I.P.R.) Favorire e sviluppare nei docenti in primis l educazione alla relazione Centro di Supporto Territoriale I.C. Calcedonia Supporto per gli alunni diversamente abili Regione Campania Settore Orientamento e Orientamento per gli alunni delle scuole medie Formazione VEDI PTOF 3 AREE DI MIGLIORAMENTO ESITI Esiti degli studenti da migliorare 1 Risultati scolastici 2 Risultati a distanza OBIETTIVI Monitorare gli esiti dei processi di apprendimento, soprattutto DSA/BSE e valutare i trend di miglioramento Raccolta e rielaborazione dei dati in merito alle competenze raggiunte al terzo anno dagli studenti della scuola sec. I gr. a confronto con le performance evidenziate dagli stessi a lungo termine (nel biennio delle superiori) PRIORITA PRIORITA 1 2 X X 12

13 PROCESSI Obiettivi e priorità di miglioramento Area di processo Obiettivi di processo RAV Priorità 1 2 Curriculo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Istituire un nucleo di valutazione, formato anche dalle FF.SS. preposte ai monitoraggi e alla rielaborazione di questionari e dati valutare i livelli di competenze raggiunte dagli studenti e la spendibilità: continuità e orientamento Revisione della progettazione alla luce del curricolo verticale per competenze e per aree di progetto Valutazione e somministrazione di : prove oggettive,test ;questionari, elaborati dai gruppi di lavoro Scuola ed extra scuola Favorire attività laboratoriali Costruire un gruppo di lavoro per monitorare le competenze raggiunte dagli studenti BES DSA e per pianificare/attuare interventi migliorativi inclusivi 2 2 X 13

14 3.1 Migliorare esiti Dati esiti interni, Invalsi, orientamento Cause/Processi inclusione, Persone demotivate, Leadership carente, Mancanza di obiettivi condivisi, Scarsa valorizzazione delle persone, Clima, Competenze carenti, Mancanza di supporti e risorse, Assenza stakeholder, Scarsa attenzione al sistema cliente, Mancanza di riconoscimenti e incentivi Esiti da migliorare Cause da analizzare Processi da migliorare es. -Migliorare esiti nel passaggio da scuola primaria alla secondaria (A- abbassare progressivamente lo scarto tra le votazioni in uscita dalle classi V Primaria a quelle d ingresso della classe I nella Sec. di I gr.) - Migliorare gli esiti nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria superiore (-a innalzare la percentuale degli studenti che seguono il Consiglio di Orientamento; b- abbassare progressivamente nel biennio delle superiori il numero di studenti che cambiano istituto, e la percentuale di respinti) -Passare dal 10% di allievi che cambiano istituto il I anno al 5% - passare dal 25% che non seguono il consiglio orientativo al 15% Mancanza di raccordo per curriculo e metodologie Criteri di valutazione non del tutto omogenei Processo di orientamento parzialmente efficace per assenza delle famiglie Curriculo verticale e criteri valutazione condivisi Oppure: forte variabilità tra sezioni degli esiti nelle prove parallele interne la variabilità dei risultati tra sezioni (uscita classi V) della Primaria che della Secondaria di primo gr. Classi terze Ovvero: Risultati INVALSI inferiori alla media del sud, in matematica alla scuola secondaria di primo grado Migliorare la formazione in servizio relativamente Criteri formazione classi disomogenei e carenza di una programmazione e di un curricolo verticale per competenze Possibili cause: 26% Allievi in ingresso con preparazione non coerente -Mancanza di una programmazione di istituto integralmente per competenze (in via di redazione) -Programmi e criteri di valutazione non integralmente e sostanzialmente condivisi Migliorare la formazione Portare la soglia di differenziazione al di sotto del 10% con una programmazione comune Costituzione di gruppi di lavoro per la Continuità e l orientamento con le superiori Costituzione di gruppi per assi disciplinari per una revisione delle programmazioni alla luce di un curricolo verticale per competenze e per aree di progetto Lezioni di esperti 14

15 alla programmazione per competenze e alla redazione di un curriculum verticale per competenza in servizio con ricadute positive di servizio per l utenza (docenti che program.no per competenze e stilano un curricolo verticale dal 10% al 100% in tre anni Costituzione di gruppi di Ricerca Azione Costituire un archivio di materiali di supporto Indicatori Esiti/Processi Indicatori valori iniziali valori attesi dopo il I anno dopo il II anno dopo il III anno 1. forte variabilità tra sezioni degli esiti nelle prove parallele o nazionali Dati Interni alla scuola (o INVALSI) 30% 20% 10% 5% 2. verticalizzazione del curricolo Presenza curriculo verticale 40% insegnanti discipline Italiano/matematica 30% insegnanti 25% insegnanti 15% insegnanti Modalità controlli Indicatori Modalità dei controlli Periodicità Date previste 1 Dati interni alla scuola Raccolta risultati prove ingresso, I Q e II Q. Confronto valori mediani, mode e range. Definizione scarti rilevanti. Azioni correttive proposte dai dipartimenti Staff rilevazione e analisi dei risultati delle prove autentiche d'istituto annuale quadrimestr ale Settembre fine I quadrimestre/ii q. Commissione statistica annuale entro 15 gg dalla pubblicazione 2 Collaboratore verifica la stesura del curricolo annuale ottobre DS relazione al CD sull'andamento dei lavori e sul rispetto dei tempi annuale novembre 15

16 Costituzione di un curricolo verticale e recupero e potenziamento per ridurre la variabilità tra sezioni negli esiti interni e delle prove nazionali FASI CICLO PDCA Fase Pianificazione Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado Tutte le classi e tutti gli allievi. Sono coinvolti tutti i Docenti delle classi interessate Responsabili i docenti referenti dei Dipartimenti Disciplinari, del PdM e tutte le insegnanti della scuola Primaria Descrizione azione Analisi degli item con esito negativo, predisposizione di un curricolo verticale, verifica e adeguamento del curricolo, inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare( competenze trasversali in entrata, in itinere, in uscita per ogni ordine di scuola). Fasi del Piano Somministrazione di prove strutturate interne, analisi dei risultati, conferma delle modifiche al curricolo/piani di lavoro in caso di risultati soddisfacenti Dipartimenti disciplinari ruolo e funzioni: i docenti della stessa disciplina possono condividere i saperi fondanti della disciplina e adeguarli alle realtà cognitive degli alunni nel rispetto della loro crescita evolutiva. In tal modo si potranno progettare percorsi innovativi secondo criteri di ricerca-sperimentazione, individuando i criteri generali di valutazione ( prove di verifica, standard da raggiungere, strategie di intervento) Fase Realizzazione La fase di realizzazione è prevista per l intero anno scolastico in orario curriculare ed extracurriculare Responsabili della fase di realizzazione saranno i docenti del P d M, i docenti della scuola Primaria e della Secondaria di Primo grado Le discipline interessate sono Italiano e Matematica 1 FASE di Realizzazione Gruppi di lavoro di docenti di italiano e matematica si formano sulle metodologie e tecnologie. I docenti, riuniti per dipartimenti disciplinari, (a settembre) elaborano e concordano indicatori, criteri, prove standard,questionari, test, etc,. Somministrazione di prove di ingresso per tutte le classi dell Istituto ( per le classi prime e terze le prove sono concordate fra i docenti delle classi quinte della Scuola Primaria e i docenti delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado ). Formazione di gruppi di recupero e potenziamento Attività di recupero e potenziamento Predisposizione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi Verifiche, esiti e valutazione Individualizzazione dei percorsi curriculari Resoconto finale delle attività svolte 16

17 2 FASE di Realizzazione Valutazione e riesame delle metodologie e dei criteri di valutazione adottati ed eventuale miglioramento Valutazione per quadrimestre Attivazione di gruppi di recupero e potenziamento in base ai risultati del quadrimestre,per la scuola Primaria e la Secondaria di Primo grado Attività di recupero e potenziamento Predisposizione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi Verifiche, esiti e valutazioni Resoconto finale delle attività Eventuale successiva azione di miglioramento Descrizione del progetto Pianificazione di interventi di recupero e potenziamento: rafforzare e migliorare e rispetto alla situazione di partenza il livello qualitativo degli alunni e favorire il loro successo scolastico nelle aree dell italiano e della matematica. Si procede alla organizzazione delle attività di recupero e potenziamento, in condivisione con le altre classi. I criteri, gli indicatori e le verifiche sono condivise tramite azioni precise e mirate, per ottenere un miglioramento dell attività didattica attraverso una collaborazione costante tra i docenti. Occorre costruire un percorso motivante, riproducibile ed efficace che conduca la scuola a costruire processi di intervento vantaggiosi e miri al successo formativo di tutti gli allievi. Definizione del progetto nelle diverse fasi Classi destinatarie: classi prime e terze 1. Aree: italiano e matematica 2. Gruppi di lavoro: i docenti dei dipartimenti di italiano e matematica delle classi interessate condividono i criteri generali di valutazione predisponendo una griglia di indicatori e descrittori trasversali a tutte le discipline ed elaborano e stabiliscono gli indicatori con cui misurare i risultati, i criteri di valutazione, le prove di verifica, gli standard da raggiungere, le strategie di intervento. 3. Formazione: i gruppi di lavoro dovranno fare anche formazione sulle metodologie per il recupero e potenziamento, utilizzando risorse umane esterne all istituto. I docenti, mentre si formano mettono a punto la metodologia, iniziano a lavorare su strategie e metodi servendosi del feedback. Per la Matematica si progetta un corso di formazione matematica attraverso l esperienza di didattica laboratoriale, basato sulle seguenti metodologie A. L approccio Relazionale con la classe. Gli studenti e il rapporto con la Matematica: analisi critica di componimenti scritti sul rapporto con la matematica da parte degli studenti delle Scuole Medie. B. L approccio Laboratoriale e induttivo: Attività di Laboratorio di Matematica. La misura e l orientamento; confronto tra metodi empirici e metodi che prevedono uno strumento di misura; utilizzo del compasso e del goniometro; utilizzo di materiale povero (forbici, cartoncini, matite colorate, ecc ). C. L approccio statistico come strumento utile per progettare e realizzare le fasi Do, Check e Act, (con particolare riferimento quindi alla progettazione, condivisione e diffusione dei dati): l utilizzo del software Excel. 17

18 Nella progettazione si prevede di : Adottare un criterio di flessibilità nella costruzione di contesti di apprendimento ricchi e significativi; Controllare lo sviluppo delle conoscenze in continuità costruttiva tra scuola primaria e secondaria in un curricolo continuo e progressivo; Formazione delle competenze-chiave secondo il quadro di riferimento europeo; Superare la frammentazione e l impostazione trasmissiva dei saperi disciplinari; Valorizzazione dell esperienza e delle conoscenze degli alunni, per ancorare ad esse nuovi contenuti; Adozione di modalità di intervento basate su esplorazione e scoperta; Promozione dei processi metacognitivi; Costruzione di percorsi didattici di matematica: dalle indicazioni alla pratica didattica. Per le competenze di italiano si lascia spazio ad una didattica costruttivista, il processo di insegnamento /apprendimento attribuisce un ruolo diverso dell insegnamento: dalla sua tradizionale posizione frontale a quella di supporto indiretto (v. Scaffolding) al fine di fornire, sostenere e garantire l autonomia e la collaboratività delle attività logico-esplorative. Dall insegnante tradizionale al facilitatore, la didattica organizzata secondo il curricolo di M. Lipman, trasforma la classe in comunità di ricerca che apprende attraverso una cooperazione e collaborazione strutturata nel circle time. La conduzione dei laboratori della comunità di ricerca da parte del facilitatore, con la costruzione della relativa agenda di discussione, a partire dal testo narrativo scelto, viene costruita con la LIM, nell apposito laboratorio di didattica multimediale. In questa prospettiva, la metodologia sarà curvata sulle prove INVALSI come testi/pretesti su cui far lavorare i gruppi degli studenti. 4. Somministrazione di prove d ingresso concordate per le classi prime fra i docenti delle quinte della primaria e le prime della secondaria (lavoro in verticale) - 5. Somministrazione di prove d ingresso concordate per le classi terze fra i docenti della secondaria (lavoro in orizzontale) 6. Analisi delle prove per: conoscere i livelli iniziali di conoscenze, abilità e competenze che fanno parte del curriculum dei singoli alunni; organizzare le azioni di miglioramento idonee a risolvere i problemi evidenziati (prove troppo lunghe, tempi non adeguati, quesiti non chiari, ecc ); rimodulare prove valutandone l efficacia e la fattibilità. 7. Verifiche, esiti e valutazione formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento basati su criteri generali di valutazione come: osservazione della situazione iniziale, possesso dei prerequisiti, interiorizzazione delle conoscenze, capacità di utilizzo pratico-operativo, criticità personali e/o di classe (alunni con DSA e alunni BES). 8. Inizio delle attività di recupero e potenziamento - in orario scolastico per le classi prime e terze a classi aperte (periodo novembre-dicembre). Svolgendo le attività in orario mattutino, si potranno preservare fondi da investire in formazione e materiale tecnologico e multimediale. Matematica Lezione frontale integrata eventualmente con le seguenti attività: attività di tipo laboratoriale (learning by doing) con utilizzo di materiali poveri (cartoncini, forbici, colla, matite 18

19 colorate, dadi, ecc); lavoro a piccoli gruppi (cooperative learning); utilizzo di software specifici (tipo Geogebra) o di Giochi per imparare giocando; utilizzo di risorse in rete (test OnLine, prove di esame simulate su Test Invalsi, ecc); utilizzo della L.I.M.. Le diverse attività verranno calibrate in maniera differente a seconda che si tratti del gruppo di recupero o potenziamento. Italiano - Recupero: lezione frontale integrata al lavoro a piccoli gruppi attraverso cooperative learning, circle time, peer education, coaching, attività di tipo pratico-laboratoriale, utilizzando materiali poveri, uso della L.I.M. e PC, cineforum, giornale. - Potenziamento: leader di gruppo, circle time, attività laboratoriale (scrittura creativa, teatro, giornalismo, cineforum ), uso della L.I.M. e PC. 9. Verifiche, esiti e valutazione. Eventuali elaborazione di percorsi personalizzati nei casi di risultati insufficienti. Tabulazione e diffusione dei dati: i gruppi di lavoro elaborano grafici e forniscono un resoconto dettagliato da diffondere sia all interno dell Istituto che all esterno. La circolazione e la diffusione delle informazioni inerenti il per il recupero e il potenziamento avverrà ricorrendo all utilizzo di mezzi informatici 10. Valutazione quadrimestrale 11. Formazione di gruppi di alunni per recupero e potenziamento sulla base dei risultati del quadrimestre attività di recupero e potenziamento - in orario scolastico per le classi prime e terze a classi aperte (periodo febbraio-marzo)verifiche, esiti e valutazione. Tabulazione e diffusione dei dati. Monitoraggio finale degli esiti (giugno) Divulgazione delle attività di miglioramento alle famiglie due volte in un anno ed eventuali Stakeholder Pubblicazione dati statistici sul sito dell I.C. Fase check Modalità indagini Dipartimenti Disciplinari elaborano il seguente monitoraggio Raccolta dati, confronto mediane e range Analisi dei livelli in ingresso medio termine e in uscita Questionario interno per docenti, allievi e famiglie Periodicità dei controlli di efficacia Verifica impatto previsto sulla scuola Impatto previsto sulla classe/sezione Modalità controllo e documentazione Semestrale, affidata allo staff Analisi dei risultati nelle prove strutturate d'istituto Analisi dei risultati delle prove nazionali Omogeneità dei risultati di apprendimento target Rilevazione delle performance degli allievi/e con prove strutturate, elaborazione statistica dei risultati Per monitorare il processo sarà necessario il coinvolgimento del team di 19

20 Fase ACT Valutazione risultati e riesame. Miglioramento miglioramento e dei dipartimenti disciplinari e delle FF.SS. per divulgare tutta la documentazione prodotta e attuare le fasi necessarie per la rielaborazione e diffusione di tutte le azioni di miglioramento. Le azioni di miglioramento continue, più efficaci costituiscono nucleo fondante per garantire il successo formativo di ciascun alunno L azione di recupero e potenziamento verrà attuata in due momenti specifici dell anno scolastico, a seguito dei risultati delle prove di ingresso e a seguito dei risultati delle schede di valutazione del I Quadrimestre. Sulla base dei suddetti risultati verranno creati due sottogruppi classe (un sottogruppo che lavorerà sul recupero e un sottogruppo che lavorerà sul potenziamento). L autovalutazione dei risultati del recupero e potenziamento si prefigge di misurare in che modo e con quali risultati gli insegnanti sono stati in grado di realizzare il recupero e il potenziamento, e, sull altro versante, in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi di recupero e potenziamento sugli studenti. La realizzazione di questo obiettivo si esplicherà secondo due modalità: la prima attraverso una verifica finale che tenga conto delle carenze iniziali e degli interventi applicati ai due sottogruppi (quello di recupero e quello di potenziamento). La seconda modalità si realizzerà strutturando e somministrando agli alunni due tipi di questionari: 1) questionari iniziali ( sui bisogni personali e su cosa pensano di dover fare in base a questi) 2) questionari finali (sul grado di soddisfazione) I questionari vengono estesi anche ai genitori nei termini di grado di soddisfazione dell attività. I risultati, tabulati ed analizzati, saranno pubblicati sul sito dell istituto, affissi all albo della scuola e comunicati alle famiglie. Tali risultati, serviranno ai gruppi di lavoro per valutare l efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento relativi al piano di recupero e potenziamento. Una volta attuate e diffuse, le azioni di miglioramento più efficaci rappresenteranno, dopo le opportune modifiche, una modalità procedurale che diventerà un sistema organizzativo fondato, strutturato e riproducibile per favorire il successo scolastico. Verifica dell'effettivo abbassamento della variabilità iniziale Verbale del riesame in caso di risultati non soddisfacenti, Approfondimento dell'analisi delle possibili cause e riattivazione del ciclo Gli incontri di aggiornamento per il riesame e il miglioramento saranno a cadenza mensile o bimestrale a seconda delle reali necessità I gruppi di lavoro dei docenti si confronteranno in maniera periodica e in caso di insuccessi, dovranno riadattare gli obiettivi, i mezzi, le metodologie e l organizzazione riunioni di aggiornamento per il riesame e il miglioramento saranno a cadenza mensile e saranno effettuate a seguito di quanto emerso nei consigli di classe; 20

21 prenderanno in esame: Lezioni apprese e questioni da risolvere Revisioni dell approccio descritto e ragioni che le determinano Revisioni del piano di progetto descritto e ragioni che le determinano Gli insegnanti coinvolti valuteranno l efficacia del lavoro svolto (recupero e potenziamento) attraverso due differenti sistemi di valutazione, uno basato sul grado di soddisfazione da parte degli studenti (attraverso questionari da sottoporre) e l altro sul raggiungimento degli obiettivi prefissati (conoscenze, abilità e competenze stabilite precedentemente), attraverso le verifiche programmate. I gruppi di lavoro dei docenti si confronteranno sistematicamente e periodicamente e, in caso di criticità o insuccessi, dovranno riadattare gli obiettivi, i mezzi, le metodologie e l organizzazione. Sarà utile prevedere nell organizzazione un margine di flessibilità (anche se minimo) per eventuali ritardi o impedimenti 21

22 Planning CRONOPROGRAMMA Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Febb. Marzo aprile maggio Incontri dei gruppi di lavoro dei docenti di Italiano e Matematica Formazione dei docenti Prove d ingresso classi prime Prove d ingresso classi terze Valutazione / esiti prove d ingresso Fase 1 Formazione gruppi di recupero e di potenziamento Attività di recupero classi prime (la mattina a classi aperte) Attività di recupero classi terze(la mattina a classi aperte) Verifiche / esiti / valutazione Tabulazione e diffusione dati Schede di valutazione primo quadrimestre Formazione dei docenti Incontri dei gruppi di lavoro dei docenti di Italiano e Matematica Fase 2 Formazione gruppi di recupero e di potenziamento ( sulla base delle schede di valutazione) Attività di recupero e di potenziamento classi prime (la mattina a classi aperte) Attività di recupero e di potenziamento classi terze (la mattina a classi aperte) Verifiche / esiti / valutazione Tabulazione e diffusione dati Monitoraggio finale / esiti 22

23 MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE : RECUPERO POTENZIAMENTO ATTIVITA FASE 1 Incontro gruppi di lavoro di docenti di Italiano e di Matematica Formazione esterna dei docenti di Matematica Prove di ingresso Formazione interna dei Docenti di Italiano Formazione interna dei Docenti di Matematica Formazione dei gruppi di Recupero e potenziamento Attività di recupero e potenziamento per le classi prime e terze(anche pomeridiane) Verifiche, esiti e valutazioni RESPONSABILE Docenti delle discipline Esperti del settore Docenti singole discipline Docenti interni Docenti interni Team Docenti delle discipline coinvolte Docenti delle singole classi DATA PREVISTA DI AVVIO E CONCLUSIONE TEMPIFICAZIONE ATTIVITA G F M A M G L A S O N D settembre settembre maggio settembre ottobre novembre ottobre novembre ottobre novembre dicembre dicembre Tabulazione e diffusione dati dicembre Schede di valutazione Coordinatori di 31 gennaio 2017 primo quadrimestre classe SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata/in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata 23

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