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2 2 RELAZIONE TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO AI SENSI DELL ART. 3 DEL D.P.R. 01/08/2011 COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO Settore LL.PP. Servizi Cimiteriali PROGETTO II AMPLIAMENTO E COMPLETAMENTO SERVIZI CIMITERIALI SETTORE R REALIZZAZIONE PARCHEGGIO Via Romana s.n.c. Comune di Guidonia Montecelio, (RM) Il Tecnico RIFERIMENTO NORMATIVO

3 3 - DECRETO DEL M.I. DEL 01 FEBBRAIO Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l esercizio di autorimesse e simili. - D.P.R. N 151 DEL 01 AGOSTO Regolamento recante semplificazione della disciplina dei provvedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quarter, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, della legge 30 luglio 2010, n DECRETO 4 MAGGIO Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai comandi provinciali dei vigili del fuoco. - D.LVO 81 DEL 09 APRILE Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro. - D.LVO 493 DEL 14 AGOSTO Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di scelte sul luogo di lavoro. - D.M. 30/11/1983. Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi. - D.M. N 37 DEL 22 GENNAIO Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. - D.M. 19 MAGGIO Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. - CIRCOLARE DEL M.I. N 24 DEL 26 GENNAIO Impianti di protezione attiva antincendi. - UNI EDIZIONE LUGLIO Impianti di estinzione incendi. Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio. - UNI EN 12845:2005. Installazioni fisse antincendio- Sistemi automatici a sprinkler- Progettazione installazione e manutenzione. - UNI 11292:2008. Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio Caratteristiche costruttive e funzionali.

4 RELAZIONE TECNICA 4 Caratteristiche dell'edificio: Numero Piani = 3 Numero Piani Fuori Terra = 3 esistono inoltre: Numero Piani Interrati = 0 Numero Piani sottotetto= 0 L edificio avrà una superficie per piano lorda in [mq] pari a: Piano Superficie [mq] Terra 950 ca ca ca L edificio è destinato esclusivamente al parcheggio di autoveicoli e non esistono locali adibiti ad altre destinazioni salvo quelle connesse con l attività di parcamento. Il numero delle autovetture è superiore a 9. L edificio sarà in collegamento con parcheggio esistente posizionato all aperto su suolo comunale, della superficie di circa 1320 mq adibito a parcamento di 30 autovetture. CLASSIFICAZIONE Il parcheggio ai sensi del punto 1.1 del D.M. 01/02/1986, viene classificato come isolato. Il parcheggio ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986, viene classificato come fuori terra in quanto il piano di parcamento inferiore è posto a quota superiore al piano di riferimento. Il parcheggio ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986, viene classificato come aperto annoverando nel conteggio delle aperture la superficie della rampa. Il parcheggio ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986, viene classificato come non sorvegliato. Il parcheggio ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986, in base alla organizzazione degli spazi interni, viene classificato a spazio aperto. TERMINI E DEFINIZIONI I termini, le definizioni e le tolleranze adottate per la realizzazione del presente progetto sono quelli di cui al D.M. 30/11/1983 e del D.M. 01/02/1986. CARATTERISTICHE DEL PARCHEGGIO Ai fini dell isolamento, ai sensi del punto 3.1 del D.M. 01/02/1986, tutte le pareti adiacenti ad edifici saranno realizzate con strutture non inferiori a REI 120 e il parcheggio non è sottostante a nessuna attività. L altezza dei piani non sarà inferiore a 2,4 metri con un minimo di 2 metri sotto trave. La superficie specifica di parcamento rispetterà i limiti di 20 mq richiamati dal punto 3.3 del D.M. 01/02/1986.

5 5 Non esistono all interno dell autorimessa locali e quindi non vi sono strutture non separanti. Le strutture orizzontali ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986 saranno di tipo non inferiore a REI 90. COMUNICAZIONI L autorimessa non sarà in comunicazione con altre strutture e sarà separata tramite intercapedine antincendi larga mt. 5,90 delimitata superiormente da spazio scoperto della superficie di mq. 100,50. Oltre l intercapedine antincendi sarà presente un edificio con la presenza al piano terra di un locale museale della superficie di mq 59,5 e una centrale termica con potenzialità inferiore ai 116 KW, entrambi dotati di chiusura Rei 120. SEZIONAMENTI Le compartimentazioni rientrano nei limiti della tabella allegata al punto del D.M. 01/02/1986 e sono individuate dai singoli piani. Le rampe pedonali e le scale colleganti più piani, come richiesto al punto del D.M. 01/02/1986 sono racchiuse in strutture non combustibili e con porte REI 120 dotate di congegno di autochiusura. Le corsie di manovra e di collegamento tra i piani avranno ampiezza mai inferiore a 4,5 metri, come richiesto al punto del D.M. 01/02/1986. ACCESSI Gli ingressi all autorimessa sono ricavati su pareti attestate su viabilità provinciale e su viabilità comunale. La larghezza delle rampe sarà di metri 4,5 e saranno rampe a doppio senso di marcia. Le rampe avranno pendenza inferiore al 20% e avranno raggio minimo di curvatura di 8,5 metri come previsto al punto del D.M. 01/02/1986. VENTILAZIONE E prevista la sola ventilazione naturale costituita al piano terra dalla rampa di accesso, dalla superficie della rampa e dall affaccio sullo spazio scoperto e le distanze reciproche non eccedono i 40 metri previsti al punto del D.M. 01/02/1986. Al piano primo la ventilazione è data dalle superfici presenti sulla viabilità provinciale, dalla superficie della rampa e dall affaccio sullo spazio scoperto, rispettando i limiti di cui sopra. Il piano secondo è totalmente aperto superiormente. MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA Il parcheggio sarà provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso l'esterno. Il sistema delle vie di esodo sarà dimensionato in funzione di quanto previsto dal punto e e del 5 e successivi del D.M. 01/02/1986. A tal fine al piano terra saranno utilizzate le uscite sulla rampa carrabile, l uscita posta adiacente alla rampa interna e verrà utilizzata la scala posizionata nello spazio scoperto.

6 6 Al piano primo saranno utilizzate le uscite costituite dalla scala lato strada provinciale, l uscita posta adiacente alla rampa interna e verrà utilizzata la scala posizionata nello spazio scoperto, mentre il secondo piano è già all esterno. AFFOLLAMENTO Ai sensi del punto del D.M. 01/02/1986. il massimo affollamento ipotizzabile sarà dato dal numero delle persone presenti per ogni piano in funzione di una persona ogni 10 metri quadri. La misurazione delle uscite sarà eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo. Tutte le uscite di sicurezza saranno munite di infissi, apribili verso l'esterno e dotate di maniglioni antipanico. Le porte che si apriranno verso corridoi interni utilizzati come vie di deflusso saranno realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. Il sistema di chiusura delle porte sarà realizzato con maniglioni antipanico, che consentiranno l'apertura delle porte con semplice spinta. Le barre di comando saranno applicate orizzontalmente a m. 0,90 dal suolo su ciascuna delle porte. Sulle porte di uscita saranno installati cartelli con la scritta USCITA DI SICUREZZA ad un'altezza non inferiore a 2 mt dal suolo. Le uscite di sicurezza saranno segnalate anche in caso di spegnimento dell'impianto di illuminazione e mantenute sempre sgombre da materiali o da altri impedimenti che possono ostacolarne l'utilizzazione. CALCOLO DELL'AFFOLLAMENTO E VERIFICA DELLE VIE DI ESODO Il tipo, il numero, l'ubicazione e la larghezza delle uscite saranno determinate in base al massimo affollamento presente in base alla superficie di piano. L edificio avrà per i vari piani, una massimo affollamento pari a: Piano Persone Totale ** (persone) Terra ** calcolate contemporaneamente presenti Considerando la capacità di deflusso, così come definita dal punto 5.1. del D.M. 26/8/1992 si ha: - c.d. = 50 per il piano terra; - c.d = 37,5 per il piano primo e secondo; si avrà per i vari piani, la seguente necessità di moduli, derivante dal calcolo effettuato con la formula: moduli necessari = (max affollamento del piano) / (capacità di deflusso del piano).

7 Numero moduli necessari per i vari piani: 7 Piano Moduli Necessari Max Affollamento Capacità Deflusso Terra , ,5 Misure in termini di moduli e di massimo affollamento consentito per i vari piani: (N.B.: per ADDUZIONE si intende lo sbocco della via di esodo, mentre per LUNGHEZZA si intende la lunghezza del percorso di esodo fino a luogo sicuro) Piano Terra Uscita N Larghezza Lunghezza Adduzione N Moduli Strada - Luogo sicuro Piano superiore -Luogo 2 sicuro Spazio scoperto - 2 Luogo sicuro 1 Piano Strada - Luogo sicuro Piano superiore -Luogo 2 sicuro Spazio scoperto - 2 Luogo sicuro 2 Piano Copertura Luogo 2 sicuro Copertura Luogo sicuro 7 Persone evacuabili e max affollamento ipotizzabile: PIANO N Totale Moduli Persone Evacuabili Max Affoll. Ipotizzabile Terra Porta di ingresso: sono state già considerate nel computo delle uscite. SPAZI A RISCHIO SPECIFICO Nell edificio a servizio del parcheggio non sono presenti altri locali non direttamente connessi alla attività del parcamento.

8 SERVIZI TECNOLOGICI 8 Non esistono impianti termici a servizio del parcheggio. IMPIANTI ELETTRICI Generalità Gli impianti elettrici saranno realizzati nel rispetto delle norme CEI 64/8. La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui alla legge n 37/08 e successivi regolamenti d applicazione. Impianto elettrico di sicurezza Il parcheggio, avendo una capacità inferiore ai 300 autoveicoli, non è tenuto in base al punto 5.2 del D.M. 26/8/1992 ad avere un impianto di illuminazione sicurezza, verrà comunque posizionata una illuminazione di sicurezza, sovrastante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo. L'impianto elettrico di sicurezza avrà inoltre le seguenti caratteristiche: - il tempo di intervento della illuminazione di sicurezza sarà inferiore a 0.5 secondi; - nessuna apparecchiatura elettrica sarà collegata all'impianto elettrico di sicurezza; - l'autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30 minuti; - il dispositivo di ricarica degli accumulatori sarà di tipo automatico e consentirà la ricarica degli stessi in tempi inferiori a 12 ore. Saranno installate lampade singole del tipo 'autoalimentato' con tempo di ricarica inferiore a 12 ore. MEZZI E IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Al fine di consentire un rapido ed efficace attacco di un eventuale incendio saranno installati degli estintori del tipo approvato, dal Ministero dell'interno, di classe estinguente non inferiore a 21 A, 89 B, C. Il numero degli estintori viene determinato in base al punto 6.2 del D.M. 01/02/1986. Elenco estintori : Piano Terra: - Numero Estintori = 5 del tipo Polvere Chimica di classe 21A-89B-C. 1 Piano: - Numero Estintori = 5 del tipo Polvere Chimica di classe 21A-89B-C. 2 Piano: - Numero Estintori = 5 del tipo Polvere Chimica di classe 21A-89B-C; Gli estintori saranno posizionati in prossimità degli accessi e di luoghi facilmente accessibili, risulteranno ben segnalati e raggiungibili con percorsi inferiori a 30 metri. Impianto idrico antincendio Gli idranti sono richiesti in conformità al punto 6.1. del D.M. 01/02/1986. Il dimensionamento della linea, la progettazione, l installazione e l esercizio, sarà effettuato in base alla norma UNI e cioè:

9 9 Ad ogni piano (terra, primo e secondo), saranno derivati due naspi con attacco UNI 25 a disposizione per collegamento di tubazione flessibile. La tubazione flessibile sarà costituita da un tratto di tubo, di tipo approvato, lungo 30 mt ovvero con caratteristiche di lunghezza tali da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell'area protetta. Sarà installato in prossimità dell accesso sulla strada provinciale un attacco di mandata per autopompa per tutto l'impianto UNI 70. L'impianto sarà dotato nel complesso di 6 naspi UNI 25, come ammesso da normativa, infatti il parcheggio, secondo l appendice A inclusa nelle norme UNI EN 12845:2005, viene considerata una attività a pericolo ordinario individuata con OH2, al quale corrisponde un livello 2 di pericolosità secondo l allegato B delle UNI 10779:2007. Il dimensionamento della linea dovrà valutare il simultaneo funzionamento di non meno di 4 naspi nella posizione più sfavorita con una portata di 60 litri/minuto cadauno, pressione residua di 0,3 Mpa e una durata non inferiore a 60 minuti. L Ente Erogatore è in grado di garantire con una tubazione di alimentazione di 2 una portata massima di 120 litri/minuto ad una pressione di 10 atm.. Non essendo quindi garantita l erogazione di una portata minima di 240 l/min per i 4 naspi più sfavoriti con gli opportuni valori di pressione, sarà creato un serbatoio di accumulo e la relativa centrale idrica antincendio tale da fornire ai 4 naspi idraulicamente più sfavoriti 60 l/min cad., con una pressione residua al bocchello di 0,3 MPa per un tempo di almeno 60 min. La riserva idrica sarà sempre garantita. La capacità utile richiesta del serbatoio è di litri, ma in accordo a quanto ammesso dalla UNI 10779, appendice A.1.7, si adotterà un serbatoio avente capacità utile non inferiore al 50% della capacità nominale richiesta, ovvero 7200 litri, essendo garantito un rincalzo di 120 litri/minuto dall Ente Erogatore come riportato da lettera dell ACEA ATO 2 prot del 31/01/2012 indirizzata al Comune di Guidonia. La rete di tubazioni sarà realizzata ad anello il cui diametro interno sarà determinato mediante calcolo idraulico delle tubazioni stesse, e sarà non inferiore 1+1/2. La rete distributiva idrica sarà eseguita con tubazione in ferro zincato vite e manicotto, sarà protetta contro il gelo e sarà indipendente da altri servizi idrici. Il calcolo dell impianto e la verifica è allegata alla seguente relazione. Per la redazione del medesimo sono stati assunti i criteri dimensionali della UNI 10779, dai quali si evince che l anello e le tubazioni di collegamento alla centrale antincendio, hanno diametro DN 65, gli stacchi dai montanti di collegamento ai naspi saranno realizzati con tubazioni DN 50. Il gruppo di sopraelevazione dovrà essere in grado di garantire la portata di 14,4 m 3 /ora ad una prevalenza di 56,35 metri avendo incrementato del 25% i dati strettamente teorici provenienti dalla verifica allegata. Lo schema della centrale idrica redatto in base alla UNI è parte della presente progettazione. Il locale adibito alla centrale idrica antincendio avrà caratteristiche REI 120, la sua altezza sarà di mt 2,40, sarà garantita una accessibilità di cm 80 alle apparecchiature presenti, la ventilazione del locale non sarà inferiore ad 1/100 della superficie in pianta del locale, con aperture dirette all esterno protette da griglie, il gruppo di sopraelevazione sarà costituito da una elettropompa di compensazione e da due elettropompe in grado di garantire singolarmente i valori prestazionali dell impianto. Il gruppo pompe sarà isolato dal pavimento mediante massetto galleggiante e la tubazione in uscita dal collettore di mandata sarà provvista di giunto antivibrante. Il locale adibito alla centrale idrica sarà dotato di accesso diretto dall esterno, mediante porta con griglia di ventilazione, e dall interno dell autorimessa mediante porta REI 120. Il

10 10 locale pompe sarà dotato di illuminazione di servizio e di emergenza, sarà presente nel locale un pozzetto per raccolta acque di drenaggio, il locale sarà riscaldato, garantendo una temperatura interna non inferiore a 4 C, mentre al riscontro d aria di ventilazione in movimento naturale è demandato il controllo dell umidità interna. Gli allarmi a servizio dell impianto di sopraelevazione, saranno riportati in area presidiata. SEGNALETICA DI SICUREZZA Sarà installata cartellonistica di sicurezza conforme al D.l.vo 493 del 14 agosto NORME DI ESERCIZIO A cura del titolare dell'attività sarà predisposto un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo. Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell'autorità competente. Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. Sarà fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, verificandone periodicamente l'efficienza. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurare la costante efficienza. Il titolare dell'attività procederà affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli si avvarrà per tale compito se necessario, di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura. Il parcamento degli autoveicoli a gas di petrolio liquefatto sarà consentito a tutti i piani. All interno del parcheggio, sarà vietato: usare fiamme libere; depositare sostanze infiammabili o combustibili; eseguire riparazioni o prove di motori; parcheggiare autoveicoli con perdite anormali di carburanti o lubrificanti; sarà vietato fumare e verrà apposta idonea cartellonistica; i pavimenti saranno periodicamente lavati e sistemi di raccolta delle acque devono essere ispezionati e puliti mediante idoneo separatore di idrocarburi. Il Tecnico

11 INTEGRAZIONI 11 Con protocollo in uscita n del 14/05/2012, relativo al fascicolo ex 7625/TVL, è stato emesso parere di conformità favorevole con prescrizioni dal Comando dei VV.F. di Tivoli in merito al progetto di parcheggio pluripiano da eseguire in via Romana relativo al nuovo insediamento dell area cimiteriale. Si è preso atto delle note e si precisa che, seguendo la stessa numerazione progressiva, si è agito come segue: 1) Gli impegni del progetto presentato sono attuati; 2) Saranno rispettate le Norme del D.M. 01/02/1996; 3) I percorsi di sicurezza saranno garantiti fruibili; 4) La rampa a servizio dell autorimessa è del tipo aperta; 5) La scala a prova di fumo esterna prospiciente il settore Q è stata arretrata e modificata prolungandone il percorso fino alla copertura; 6) Il locale pompe sarà conforme alla UNI e il gruppo di pressurizzazione è conforme alla ENI 12845; 7) La rete naspi è stata sostituita con rete idranti UNI 45, ridimensionando il numero a seguito della riduzione della superficie di parcamento; 8) La superficie di aerazione rispetta i limiti prescritti. Aggiornamenti A seguito delle integrazioni richieste, sono stai adeguati gli elaborati tecnici e architettonici, mentre è stata mantenuta inalterata la relazione tecnica di prevenzione incendi in quanto non oggetto di particolari modifiche, salvo predisporre un nuovo calcolo, relativo al dimensionamento in base alla UNI 10779, della rete UNI 45 che qui di seguito viene allegato.

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