LE OPERAZIONI MENTALI DELL ASCOLTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE OPERAZIONI MENTALI DELL ASCOLTO"

Transcript

1 LE OPERAZIONI MENTALI DELL ASCOLTO Vi presento tre casi che ho esposto due seminari di formazione che ho tenuto a Trieste il 23 settembre: al mattino con educatori ed insegnanti delle scuole elementari e medie, al pomeriggio con insegnanti di scuole materne ed asili nido, sul tema dell ascolto. Molte riflessioni di quei seminari sono contenute nel mio libro La mente abbraccia il cuore, edizioni Gruppo Abele, Torino, LE OPERAZIONI MENTALI DELL ASCOLTO. 1. L ASCOLTO COME RICONOSCIMENTO DELL ALTERITA, COME SUPERAMENTO DEL NARCISISMO 2. L ASCOLTO COME ACCETTAZIONE E ACCOGLIENZA DI CIO CHE C E 3. L ASCOLTO COME DIMENSIONE NON COINCIDENTE CON IL FARE, COME CAPACITA DI TENERE A BADA L URGENZA DELL AGIRE 4. L ASCOLTO COME DISPONIBILITA, MENTALE E DI TEMPO, COME EROGAZIONE DI ENERGIA E OFFERTA DI TEMPO ALL ALTRO 5. L ASCOLTO COME INTERESSAMENTO E INCORAGGIAMENTO A PARLARE, COME MANIFESTAZIONE DI UNA PRESENZA ASCOLTATRICE 6. L ASCOLTO COME IMPEGNO A FARE SILENZIO, COME DISPONIBILITA A SGOMBRARE LA NOSTRA MENTE DA CONTENUTI E PREOCCUPAZIONI DISTURBANTI PER DARE SPAZIO ALL ALTRO. 7. L ASCOLTO COME IMPEGNO A NON GIUDICARE 8. L ASCOLTO COME IMPEGNO ALL ASCOLTO DI SE E CONSAPEVOLEZZA DEI LIMITI E DELLE PROPRIE INTERFERENZE SOGGETTIVE ALL ASCOLTO 9. L ASCOLTO COME EMPATIA, VIAGGIO ESPLORATIVO NELLA MENTE DELL ALTRO RESTANDO SE STESSI 10. ASCOLTO COME CAPACITA DI RESTITUIRE LE EMOZIONI, COME VICINANZA E COMPETENZA EMOTIVA Un esempio di come gli effetti benefici dell ascolto possano essere distrutti dal giudizio, dalla tendenza ad imprigionare i comportamenti dell altro in schemi precostituiti è data da questo esempio che traggo da un articolo di Claudio Bosetto (cfr. C. Bosetto, C. Foti, L ascolto: una speranza per la scuola, Sie edizioni): Marco è un bambino che ha gravi crisi violente durante le quali aggredisce i compagni, compie atti auto lesivi, distrugge tutto ciò che lo circonda, in particolare le proprie cose. Quando racconta delle violenze fatte e subite Marco ride, dice che è bello fare e farsi del male, che a lui non importa nulla. Un giorno Marco deve studiare una poesia, si impegna straordinariamente, riesce a leggerla bene, addirittura ad impararla a memoria; un mattino, in classe, la recita davanti ai compagni. I compagni alla fine lo applaudono. Marco li guarda felice e poi inizia a piangere e sembra che non smetta più. La maestra Carla lo ferma e dice: «Vederti piangere mi rende tanto felice ma anche tanto triste. Ci sentiamo tanto felici quando gli altri ci apprezzano, così come ci sentiamo tanto tristi e arrabbiati quando tutti ci disprezzano, maltrattano e non abbiamo nessuno di cui fidarci». Marco smette un po di piangere e risponde: «Io piangevo sempre, ma non l ho mai detto». Nel pomeriggio cambia insegnante e Carla, incauta, racconta ad una collega quello che è successo. La collega si rivolge a Marco e commenta: «Oh, ma che sciocco che sei! Cosi grande e piangi per così poco!». Durante il pomeriggio Marco taglia a pezzettini il foglio su cui aveva scritto la poesia.

2 Buttare la maschera e incontrare le emozioni Simona è un insegnante che mette una maschera di forza nel rapporto con i suoi allievi di una classe molto difficile di quinta elementare. C è un bambino in particolare che le crea malessere: Mario un bambino di buona famiglia, che manifesta nel proprio comportamento un aggressività e talvolta una ferocia che disorientano. Mario percepisce che dietro l atteggiamento tutto d un pezzo dell insegnante c è una fragilità, una difficoltà ad essere autorevole e a mantenere le regole e cerca di sfidarla e provocarla nel suo punto debole. Un giorno all interno di un piccolo gruppo di formazione, al cui interno si utilizzano i principi e i metodi dell intelligenza emotiva, Simona sente un clima di accettazione e fiducia che le consente di lasciarsi andare ad una forte comunicazione emotiva, scoppiando a piangere e facendo cadere la corazza che si porta dietro. «Io non voglio più fare niente per Mario, non voglio sprecare il mio tempo e le mie energie per lui. Io non posso a volte accorgermi degli altri perché c è sempre lui che assorbe la mia attenzione. Non è giusto, non lo voglio più vedere, non voglio avere niente a che fare con lui, lo odio, vorrei che sparisse, che non ci fosse più, non ce la faccio proprio più!». Nell incontro successivo Simona comunica al gruppo che qualcosa sta cambiando: «Non lo so che cosa sia accaduto, però qualcosa è cambiato, io mi accorgo che quando vado in classe sono meno angosciata. È strano, ma sono riuscita a telefonare allo psicologo e mi sembra che Mario sia cambiato: in realtà ero proprio io che riuscivo a guardarlo, non riuscivo a pensarlo con il suo carico di sofferenze senza sentirmi io carica delle sue». Si cerca di capire nel gruppo cosa ha consentito il cambiamento. «Secondo me dice Simona è stato riuscire a far uscire il rospo, la cosa terribile, la vergogna, e vedere che gli altri non soccombono a questo orrore io mi sono sentita la peggiore delle insegnanti, mi sentivo umiliata da Mario, lo sentivo più forte di me». Ciò che è avvenuto in Simona a seguito della comunicazione emotiva autentica del proprio malessere di insegnante all interno del gruppo è l avvio di un importante processo di integrazione di stati mentali e di coscienza che fa nascere un nuovo senso di Sé e che ha immediate ricadute trasformative. Il funzionamento mentale e professionale, basato su un rigido autocontrollo difensivo, lascia spazio alla componente emotiva a cui finalmente Simona può lasciarsi andare. La componente di fragilità e debolezza del suo Sé personale e professionale può essere manifestata in un contesto di accoglienza emotiva e può essere ridimensionato un Io ideale intransigente, basato sull esibizione di una facciata di forza. Il bisogno di occuparsi di sé ha finalmente trovato ascolto e soddisfazione a scapito di un bisogno coattivo di farsi carico in maniera soggettivamente opprimente della sofferenza altrui, sentendosene iper responsabile. Simona, senza più farsi bloccare dalla vergogna, ha potuto presentare e prendere contatto con la propria impossibilità di aderire ad un ideale irrealistico di altruismo o di perfezione educativa. Ha potuto parlare di odio prendendo le distanze da un modello idealistico e volontaristico che vorrebbe l educatore capace di esprimere soltanto amore. L intelligenza emotiva può favorire dunque un processo di integrazione tra ragione e ragioni del cuore, superando quella barriera di cui parlava Pascal. L intelligenza emotiva è la razionalità che supera un impasse in cui è rimasta bloccata per secoli la cultura occidentale. Imparare a contattare, comprendere e gestire le ragioni del cuore è una prospettiva impegnativa ma tutt altro che impossibile in un percorso di crescita, che si apre davanti al soggetto, al gruppo e all intera comunità sociale. Una prospettiva, che può diventare realistica e nel contempo assai vantaggiosa per aumentare l autoconsapevolezza, per far crescere l autocontrollo delle spinte emotive, per motivare gli individui a realizzare i propri obiettivi, per favorire l empatia, per ottimizzare la comunicazione tra gli esseri umani, per affrontare al meglio i problemi relazionali e sociali. Non ci troviamo di fronte ad una panacea, bensì ad una strada in salita, che richiede una messa in discussione di

3 abitudini difensive, un impegnativo allenamento emotivo, uno sforzo culturale e personale, per i singoli e per i gruppi. L intelligenza emotiva tenta di risolvere un antica contrapposizione tra un altruismo basato sulla negazione delle ragioni emotive del Sé e un autorealizzazione intesa come ricerca smodata dell appagamento dei piaceri, tra un autocontrollo inautentico e sacrificale ed una realizzazione individualistica di Sé, basata sull esaltazione dell immediatezza emotiva. La vicenda di Simona è significativa: l integrazione emotiva della soggettività produce un impegno più autentico di attenzione e di cura del suo allievo, basato su un senso di maggiore differenziazione, un nuovo rispetto di sé stessa e una più sensibile comprensione dell altro. Da qui scaturisce una prospettiva di un altruismo più sano, di una nuova integrazione interpersonale. Specifica Siegel: «Si tratta del noi del benessere. Nel migliore dei casi, i nostri circuiti di risonanza ci permettono di sentire il mondo interno degli altri, mentre essi a loro volta, ci rendono parte del loro mondo interno e ci portano con sé anche quando non siamo insieme». Simona a distanza di un anno scrive una lettera ad una componente del gruppo, da cui si può dedurre che nella relazione tra la maestra e l allievo la spirale della vergogna e dell odio si sia fermata e sia comparsa nuova circolarità di attenzione alle emozioni. Nella mente dell insegnante sembra emergere una nuova mappa mentale di sé e di Mario ed in quest ultimo una nuova mappa mentale di Simona. Sono in quinta adesso, racconta Simona Mario non è cambiato, è sempre rompiballe uguale: durante la prima settimana ha sputato addosso a un compagno, ma sembra che sia cambiato tutto quanto invece. Oggi mi ha abbracciata senza più vergogna, durante l intervallo si è avvicinato con occhi ridenti, mi ha abbracciata intensamente, poteva proprio farlo, era sicuro che poteva farlo. L anno scorso quando i suoi compagni mi venivano vicino per darmi un bacio li prendeva in giro e lui scappava lontano facendo grande scena. Lui non ha risolto le sue sofferenze, le ha ancora dentro, ma qualcosa di grosso si sta sciogliendo; quando leggo le fiabe ha gli occhi sgranati e non ne perde un pezzo, e poi me le ripete e il giorno dopo chiede: Ma ce la leggi la storia?. Io ero molto titubante, pensavo che in quinta le fiabe non sono più accettate, pensavo alle risate, alle prese in giro: invece mi ascoltano, tutti mi ascoltano, mi ascoltano con gli occhi vivi. Succede che sono più forte e sono anche severa, so dare delle regole e riesco a farle rispettare. Mario ha fame di regole, per quanto ho capito lui regole non ne ha. Sapere che c è qualcuno che stabilisce una cosa, e questa regola non viene cambiata in continuazione, gli dà sicurezza. Poi può permettersi anche di cercare calore, può abbracciarmi, possiamo guardarci negli occhi: con gli occhi si comunica. A volte mi rendo conto che le cose non dette sono le più importanti. Io con gli occhi gli dico che per lui ci sono, che nella mia mente lui c è, non lo butto via, lo tengo dentro alla mia mente. A volte è così tenero, e si preoccupa quando piove e io sono in bicicletta, oppure quando devo uscire da scuola tardi dopo le riunioni, e mi dice: «Fai attenzione, io so che lì si fermano dei ragazzi che si bucano». La maschera della forza e dell odio sono simmetricamente cadute e s è avviata una circolarità di emozioni autentiche. La banalità del male della negazione delle emozioni Recentemente 1 in una scuola elementare di Torino è stato espulso dalla scuola un bambino di sei anni, prima elementare. Non sono conosciuti i motivi precisi della decisione: sembra che una grave mancanza del bambino sia stata quella di aver detto puttana alla maestra. Non è neppure noto quale situazione di disagio stava vivendo questo bambino. Certo l espulsione non ha aiutato certo a comprendere la situazione di 1 L episodio risale agli inizi del 2005.

4 malessere del piccolo che si può ipotizzare. Non sappiano neppure se e cosa abbia fatto la maestra per suscitare la sua rabbia. Ma sappiamo che la rabbia di un bambino non è mai priva di ragioni, legate vuoi al presente, vuoi al passato della sua breve esistenza. Viene in mente una canzone autobiografica di Francesco Tricarico: Io sono Francesco. Buongiorno buongiorno, io sono Francesco, io ero un bambino che rideva sempre, ma un giorno la maestra dice: Oggi c'è il tema, oggi fate il tema il tema sul papà. Io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo, le vado lì vicino e ero contento, le dico non ricordo mio padre è morto presto. Avevo solo tre anni non ricordo non ricordo. Lei sai cosa mi dice, neanche mi guarda, beveva il cappuccino non so con chi parlava, dice qualche cosa, qualche cosa ti avrà detto: Ora vai al posto e lo fai come tutti gli altri!. Puttana puttana puttana la maestra, puttana puttana puttana la maestra! Io sono andato al posto ricordo il foglio bianco, bianco come il vuoto per vent'anni nel cervello. E poi ho pianto io non so per quanto ho pianto su quel foglio bianco, io non so per quanto ho pianto. Anche in questo caso non possiamo ricostruire cosa è avvenuto con precisione assoluta. Tuttavia è certo che la maestra abbia perso una grande occasione con l intera classe e con Francesco. Ha lasciato cadere la possibilità di affrontare con i bambini il tema del lutto e soprattutto fatto più grave non ha rispettato i sentimenti di Francesco, ha calpestato il suo bisogno di essere ascoltato e compreso nella propria difficoltà, ha frustrato gravemente il suo atteggiamento di apertura e la sua domanda di fiducia, un atteggiamento e una domanda che risultano peraltro le premesse fondamentali negli allievi dell impegno scolastico. Molto probabilmente la maestra non s è neppure accorta della grave sofferenza e della rabbia sconvolgente, innescate dalla propria sordità emotiva nel bambino. Il comportamento della maestra di Francesco risulta emblematico della cultura dell adultocentrismo e della negazione delle emozioni, che ha conosciuto dei cambiamenti, ma è tuttora molto radicata nella nostra società e nella nostra scuola. Nel sistema d istruzione italiano permane un inimicizia storica e strutturale fra trasmissione del sapere e sentimenti, fra educazione e affettività, tra vita istituzionale e vita emotiva 2 ; l apprendimento continua quasi sempre ad essere visto come il risultato di uno sforzo unilaterale e talvolta imperioso della volontà e il dovere scolastico viene spesso visto sostanzialmente, al di là delle enunciazioni programmatiche, come qualcosa che non deve tener conto dell originale soggettività di ogni allievo ( Ora vai al posto e lo fai come tutti gli altri! ). L insegnante di Francesco ci ricorda come ciascuno di noi nella quotidianità, con comportamenti che si presentano come comuni e normali, scivolando nell inconsapevolezza e nell insensibilità emotiva verso l altro, può porre in essere la banalità del male, di cui parlava Hannah Arendt 3, producendo gravi danni ai propri simili e all intera comunità, perché ogni violenza non riconosciuta e non evitata produce inevitabili ricadute ed effetti di escalation nell intero corpo sociale e nella storia. Francesco è un bambino che ha già incontrato con ogni probabilità nel corso della propria vicenda atteggiamenti di indisponibilità e di rifiuto del mondo adulto verso le proprie emozioni e i propri sentimenti. Ha già dovuto rimuovere e forse dissociare esperienze di 2 C. Foti, La scuola, il sapere e i bambini invisibili, in C. Foti, C. Bosetto, A. Maltese, Il maltrattamento invisibile, Angeli, Milano, H. Arendt,La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano, 2003.

5 vita e vissuti sofferti e difficili e si ritrova ancora una volta di fronte ad atteggiamenti di mancato rispecchiamento ( neanche mi guarda, beveva il cappuccino non so con chi parlava ). La maestra inzuppa nel proprio cappuccino non solo la propria chiusura narcisistica, la propria irresponsabilità, la dimenticanza della propria storia infantile che si può supporre costellata di vicende di mancato ascolto ma anche il depauperamento del significato e del valore della propria affettività, della propria vita personale e professionale. Nei confronti del piccolo Francesco l insegnante mette in atto la logica del dominio e del controllo onnipotente dall alto della sua funzione di autorità. Ciò che non piace (la difficoltà cognitiva ed emotiva del bambino, il suo riferimento alla morte, l intoppo alle pretese di efficienza didattica e di rendimento scolastico) ciò che è imprevisto e turba la pretesa di controllo onnipotente della realtà logica viene espulso mentalmente. L istituzione scuola può proseguire su questa strada, espellendo fisicamente e formalmente il bambino. La logica della consapevolezza è una logica meno rapida, meno illusoria di quella del controllo onnipotente, ma che cerca di interagire con ciò che c è. La consapevolezza invece è un genitore buono che innanzi tutto accetta e dà un nome a ciò che compare nel campo mentale e relazionale prima di giudicare, prima di differenziare i dati mentali e relazionali buoni dai dati mentali o relazionali cattivi, salvando i primi ed evacuando i secondi. La logica del giudizio rinvia alla logica del giudizio universale, dove i buoni vengono salvati e i cattivi vengono allontanati. Così rischiamo di fare con le nostre emozioni. La consapevolezza, a differenza della logica del controllo che elude l emotività, è un genitore che si rapporta al mondo interno, al mondo delle emozioni senza fretta di eliminare ciò che immediatamente risulta disturbante, senza escludere immediatamente ciò che non può essere subito riportato ad una dimensione ideale ed attesa. Un emozione - scrive Oatley - è come uno strattone: qualcuno ti sollecita, ti tira per la manica. A volte è una scossa violenta, un colpo doloroso. Richiede di essere riconosciuta, esige di essere compresa. Le emozioni rappresentano indicatori preziosi, dell importanza di un dato elemento e costituiscono l occasione per porsi un determinato problema: come tali sono tra gli aspetti più affascinanti della vita mentale, sia per noi stessi, che per le persone che ci stanno a cuore. 4 Tendiamo ad evacuare mentalmente gli strattoni che disturbano la nostra visione inevitabilmente parziale e difensiva della realtà. Le emozioni sono la novità che bussa alla porta delle nostre pretese di controllo miope ed illusorio e che tendiamo spesso a respingere, lasciando così cadere gli indicatori preziosi contenuti nei vissuti emotivi. In nome di un dominio sulla realtà, che promette l evitamento della sofferenza, finiamo per impoverirci, non raccogliendo l informazione e l energia che le emozioni possono trasmettere al mondo interno e rinunciando al coinvolgimento sensibile nella relazione con l altro, che rappresenta la potenzialità più ricca e più profonda della nostra umanità. 4 K. Oatley, op.cit., Il Mulino, Bologna, 2004, p. 30.

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)

Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI?

OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERARE Ogni azione-operazione operazione è un azione educativa poiché di fatto modifica la visione di sés e del mondo dell altro e influisce sulla sua

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA MUZI PROF. ELIO RODOLFO PARISI UNIVERSITÀ DEGLI

Dettagli

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. 2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano

Dettagli

Scritto da Simona Straforini Martedì 03 Marzo 2015 11:27 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Marzo 2015 15:29

Scritto da Simona Straforini Martedì 03 Marzo 2015 11:27 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Marzo 2015 15:29 Sono qui da 15 giorni e ho già avuto il primo grosso scombussolamento emotivo: un ondata di dubbi, paure, rabbia, senso di inadeguatezza, solitudine e chi più ne ha, più ne metta. Il tutto stimolato da

Dettagli

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare

Dettagli

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento

Dettagli

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION

L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION Sostenere i bisogni delle persone affette da demenza - Nuove prospettive 24 25 Ottobre 2014 Bolzano L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION Colloqui individuali - Esperienze di gruppo CINZIA SIVIERO WWW.METODOVALIDATION.IT

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore

Dettagli

ESSERE FELICI E MEGLIO!

ESSERE FELICI E MEGLIO! ESSERE FELICI E MEGLIO! I 5 MOTIVI PER ESSERLO di Carla Favazza Questo manuale contiene materiale protetto dalle leggi sul Copyright nazionale ed internazionale. Qualsiasi riproduzione senza il consenso

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

Attività per la scuola secondaria di II grado

Attività per la scuola secondaria di II grado Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza

Dettagli

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 2 La mamma diceva che ero dimagrito e così mi portò dal medico. Il dottore guardò le urine, trovò dello

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna. Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009

L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna. Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009 L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009 Prof.ssa Chiara Bertonati Gorgonzola, 2009 1 La morte nella società moderna Poche

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/

Dettagli

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)

Dettagli

Mostra Personale Enrico Crucco

Mostra Personale Enrico Crucco Mostra Personale Enrico Crucco Dal 03 al 09 Maggio 2013 Ragazza con libro e funghi - olio su tela 70x90-2013 2 Uomo, donna, bambino - acquerello su carta 50x70 Cosa ti spinge a fare arte? R. Ci sono svariati

Dettagli

Separati ma ancora famiglia: la genitorialità continua. Dott.ssa Valentina Montuschi Dott.ssa Cristina Pucci Psicologhe Psicoterapeute familiari

Separati ma ancora famiglia: la genitorialità continua. Dott.ssa Valentina Montuschi Dott.ssa Cristina Pucci Psicologhe Psicoterapeute familiari Separati ma ancora famiglia: la genitorialità continua Dott.ssa Valentina Montuschi Dott.ssa Cristina Pucci Psicologhe Psicoterapeute familiari Ti sposerò perché Il matrimonio si fonda su un contratto

Dettagli

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B (Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,

Dettagli

Una semplice visita in officina con intervista

Una semplice visita in officina con intervista Una semplice visita in officina con intervista Ricevo i prezzi più velocemente. Questo mi aiuta molto. Il carpentiere metallico specializzato Martin Elsässer ci parla del tempo. Una semplice visita in

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza. L esperienza del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto "Le Nostre Storie" di Fidenza

Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza. L esperienza del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto Le Nostre Storie di Fidenza Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza L esperienza del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto "Le Nostre Storie" di Fidenza Buongiorno, mi chiamo Sozzi Ermanno, faccio parte del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto Le Nostre Storie

Dettagli

TOTALE PARTECIPANTI PER ETA ATTUALE. Totale partecipanti n. 462 donne

TOTALE PARTECIPANTI PER ETA ATTUALE. Totale partecipanti n. 462 donne LA RICERCA SULLA VIOLENZA ALLE DONNE - ASL DI BERGAMO 11 NOVEMBRE 2014 Gennaro Esposito Sociologo Asl Negli abissi oscuri dell'anima ci sono nidi solitari di pene inesprimibili. Tagore Rabindranath TOTALE

Dettagli

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO Il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica è un Associazione Professionale di psicoterapeuti di formazione psicoanalitica e di psicologi clinici che opera nell ambito

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

VIVERE IL LUTTO SIGNIFICA AMARE

VIVERE IL LUTTO SIGNIFICA AMARE Anselm Grün VIVERE IL LUTTO SIGNIFICA AMARE Vivere le nostre relazioni al di là della morte Queriniana Introduzione Nel nostro convento tengo regolarmente dei corsi per persone in lutto, in particolare

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

Gli aspetti emotivi e relazionali del bambino e dell insegnante. di Catia Bufacchi Psicoterapeuta- Vice presidente la cura del Girasole Onlus

Gli aspetti emotivi e relazionali del bambino e dell insegnante. di Catia Bufacchi Psicoterapeuta- Vice presidente la cura del Girasole Onlus Gli aspetti emotivi e relazionali del bambino e dell insegnante di Catia Bufacchi Psicoterapeuta- Vice presidente la cura del Girasole Onlus PRINCIPI DELL INTERVENTO EFFICACE NEI CASI DI SOSPETTO ABUSO

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

L intervenire secondo il modello empaticorelazionale

L intervenire secondo il modello empaticorelazionale L intervenire secondo il modello empaticorelazionale Il progetto amico Prof. Nicola Cuomo Dott.ssa Alice Imola Dip. Di Scienze dell Educazione Università di Bologna No insegnante No educatore No terapista

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO

LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO PERCEPIRE IL PROBLEMA, AVENDO BEN CHIARA LA DIFFERENZA

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Attraversando il deserto un cammino di speranza Attraversando il deserto un cammino di speranza Kusi Evans e Albert Kwabena mi colpiscono da subito in una burrascosa giornata di febbraio lungo le rive di un canale che stanno disboscando con la loro

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 INDICE Prefazione I La famiglia nella tempesta Family Breakdown: perché la famiglia è in

Dettagli

Che barba che noia, che noia che barba

Che barba che noia, che noia che barba Che barba che noia, che noia che barba Quali messaggi nella noia dei nostri figli Scuola Materna Regina Pacis - San Martino in Rio RE 10 aprile 2013 O assenza contemporanea di dolore come di piacere O

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta

Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta FINALITA -EDUCARE ALLA CITTADINANZA PER SCOPRIRE GLI ALTRI, GESTIRE CONTRASTI, RICONOSCENDO DIRITTI E DOVERI ATTRAVERSO

Dettagli

Progetto continuità scuola dell infanzia scuola primaria

Progetto continuità scuola dell infanzia scuola primaria PREMESSA In relazione alle più recenti indicazioni ministeriali nelle quali viene valorizzata l autonomia scolastica, i progetti per la continuità didattico - educativa rappresentano un ambito di valutazione

Dettagli

Bambini in comunità e bambini in affido

Bambini in comunità e bambini in affido Bambini in comunità e bambini in affido I bambini, allontanati dal loro nucleo familiare, che si trovano presso le comunità o presso le famiglie affidatarie hanno tante cose in comune e tante differenze

Dettagli

MA TU QUANTO SEI FAI?

MA TU QUANTO SEI FAI? MA TU QUANTO SEI FAI? 1. VALORIZZARE IL PASSATO PER UN FUTURO MIGLIORE a. Quante volte al mese vai a cercare notizie sulla storia del tuo paese/città nella biblioteca comunale? o 3 volte o 1 volta b. Ti

Dettagli

Carissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista.

Carissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista. Al Comitato organizzatore Robocup Jr 2010 ITIS A.ROSSI VICENZA Carissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista.

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli