P. A. Manfredi M. Alferi V. Leone GEOSTORICA. Atlante di Geostoria. Ambiente educativo Digitale CONTENUTI INTEGRATIVI ZONA GEOGRAFIA
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- Nicoletta Renzi
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1 P. A. Manfredi M. Alferi V. Leone GEOSTORICA Atlante di Geostoria Ambiente educativo Digitale LIBRO MISTO E-BOOK CONTENUTI INTEGRATIVI ZONA GEOGRAFIA
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3 Geostorica 1 Atlante di Geostoria
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5 sommario Rappresentare la Terra La forma della Terra 4 Dai globi alle carte 4 Rappresentare l altitudine e la profondità 5 Reticolato geografico e proiezioni I meridiani e i paralleli 6 Il reticolato geografico 6 Le proiezioni 6 Visioni del mondo 7 Rappresentare il territorio Che cos è la scala geografica 8 Le scale numerica e grafica 8 I diversi tipi di carte 8 Com è cambiata la rappresentazione Un lungo percorso nel tempo 10 Cartografia antica e medievale 10 Cartografia moderna 10 Telerilevamento da satellite 11 Il GPS 11 Europa fisica 12 Europa politica 14 Europa fisica muta 16 Europa politica muta 18 Italia fisica 20 Italia politica 21 Italia fisica muta 22 Italia politica muta 23
6 Rappresentare la Terra LA FORMA DELLA TERRA La Terra ha una forma sferica leggermente schiacciata ai due poli e rigonfia all Equatore 1. Lo schiacciamento è dovuto alla deformazione imposta dalla rotazione della Terra attorno al proprio asse, fin dal periodo in cui il pianeta era allo stato fuso. La sfera, poi, non ha una superficie uniforme e presenta varie deformazioni: le cime delle montagne si elevano fino a oltre 8000 metri sopra il livello del mare, le fosse oceaniche sprofondano fino a metri al di sotto dello stesso livello. A questa particolare forma è stato dato il nome di geoide (dal greco geoeides, simile alla Terra ): un solido la cui superficie ha un aspetto irregolare e ondulato. Poli I poli rappresentano i punti di contatto fra la superficie della Terra e l asse attorno al quale ruota il nostro pianeta. Equatore L Equatore rappresenta l intersezione fra la superficie terrestre e un piano perpendicolare all asse di rotazione, che passa per il centro della Terra nel punto equidistante fra i due poli. È il cerchio massimo che può essere tracciato sulla superficie terrestre. 1 Qui accanto, il globo terrestre in un immagine satellitare della NASA e, sotto, un antico mappamondo. 2 DAI GLOBI ALLE CARTE La rappresentazione più fedele della Terra è il globo (popolarmente detto mappamondo ) che mantiene la stessa forma del pianeta 2, ma che purtroppo è ingombrante e non può quindi raffigurare con grande dettaglio la superficie. Si ricorre perciò alle carte, fogli ripiegabili o collezionabili in atlanti, sui quali possono essere localizzati i luoghi e descritte le forme del terreno. Il passaggio dalla realtà alla carta presenta però varie difficoltà. La prima è costituita dall impossibilità di rappresentare esattamente su un foglio piano una porzione di una superficie sferica, qual è quella del pianeta. Per questo si dice che la carta geografica è una rappresentazione approssimata della Terra. Occorre inoltre ridurre l estensione del territorio da cartografare alla dimensione del foglio: per questo si dice che la carta geografica è una rappresentazione ridotta della Terra. Infine, per segnalare i particolari presenti sul terreno (i rilievi, le coste, la vegetazione, gli abitati, le vie di comunicazione) vanno utilizzati simboli convenzionali (colori o linee per le montagne, quadratini o cerchietti per le città ecc.). Per questo si dice che la carta geografica è una rappresentazione simbolica della Terra.
7 r b l a A r c i Capraia p e l a g Pianosa Isola d Elba o T o s Montecristo c a n Colline Metallifere M a o r e m Giglio m a M. Amiata 1738 L. di Bolsena vere Lago Trasimeno Tevere r o- M a r chi g i a n o Monti Sibillini Tronto Gran Sasso 2912 d Italia L Aquila Bisevo Hvar Korcula Mljet Lastovo Peljesac z i a 5 Ajaccio Corsica (Fr.) Roma la Meta 2241 A p p e n n i n o Campobasso T a v o l i e r e Gargano 1056 Bocche di Bonifacio Asinara Golfo dell Asinara accia Maddalena Caprera Costa Smeralda Sardegna Gennargentu 1834 Cam pidano Tavolara Garigliano Gaeta Ponza Isole Ponziane Ventotene Ischia M a r T i r r e n o Volturno Capri A p pe n n i n o 1281 Vesuvio Salerno Ca m p a n o Sele A p C ilento C. Palinuro G. di Policastro p e n i n L e o L u c Basento a n o 2248 M. Pollino Crati o M u Bari r g e Taranto S a l e n t o C. Santa Maria di Leuca San Pietro Antioco C. Teulada Cagliari Cagliari C. Carbonara M a r M e d i t Isole Egadi C. San Vito Ustica Palermo Madonie Stromboli Isole Eolie Salina Lipari Vulcano M o n ti Ne b rodi Etna 3323 Sant Eufemia Str. di Messina A p p e 1928 La Sila n n i n o C a Aspromonte 1955 Catanzaro C. Rizzuto Squillace M a r I o n i o Altitudini e profondità oltre 2000 m da 1000 a 2000 da 500 a 1000 da 0 a 500 da 0 a -100 da -100 a -200 da -200 a da a da a oltre m TUNISI TUNISIA Tunisi C. Bon Pantelleria RAPPRESENTARE L ALTITUDINE E LA PROFONDITÀ Come si possono rendere sulla carta le variazioni di quota di montagne, altipiani, vallate che modellano la superficie terrestre e le profondità dei fondali sottomarini? Elenchiamo sinteticamente le varie modalità. Le tinte altimetriche: le variazioni di altitudine sono rappresentate con colori convenzionali 3. Varie tonalità di verde indicano le aree comprese fra le quote di 0 e 200 metri slm (slm = sul livello marino), le tonalità gialle quelle fra 201 e 500 metri, le marroni quelle oltre i 500 metri; invece le profondità sono raffigurate con varie tonalità di azzurro (vedi carta in alto). Il tratteggio: il rilievo viene disegnato con fasce di trattini più fitti o meno fitti a seconda della pendenza dei versanti. Un tipo particolare di tratteggio è quello chiamato a spina di pesce. Il tratto forte: si tracciano linee nere pesanti, con andamento ondulato e sinuoso, che simulano la disposizione delle catene montuose viste dall alto. Nel disegno viene mostrato schematicamente come si costruiscono le isoipse, individuando sul terreno le curve che uniscono i punti di uguale quota e proiettando le curve stesse sulla carta geografica. Dato che la distanza reale esistente fra le curve è fissa (il valore viene indicato nella legenda della carta), si possono capire immediatamente le caratteristiche del rilievo: se le curve sono molto ravvicinate, la pendenza è particolarmente ripida; al contrario, se le curve sono lontane le une dalle altre la pendenza è dolce. S i c i l i a e Monti Iblei r r m Catania a Scala 1: chilometri e o Un esempio di rappresentazione di altitudine e profondità con l uso di una scala di colori. Lo sfumo: raffigura una montagna così come si vede in prospettiva colpita da una fonte di luce laterale, che illumina certe parti dei versanti e ne lascia in ombra altri. Le carte sono spesso usate non solo per localizzare un luogo o per mostrare le caratteristiche generali di un territorio, ma anche per fini operativi, come studiare il tracciato di una ferrovia o progettare un quartiere di città. Occorre quindi che riportino le quote con maggiore precisione. In questo caso risultano indispensabili le isoipse o curve di livello 4. L isoipsa (dal greco isos, uguale, e hypsos, altitudine ) è la linea ideale che unisce tutti i punti del terreno con la stessa altitudine. Il dislivello fra due isoipse successive si chiama equidistanza. Nelle corrispondenti carte dei fondali marini sono riportate le isobate (da batùs, profondità )
8 Reticolato geografico e proiezioni I MERIDIANI E I PARALLELI I paralleli sono circonferenze tracciate sulla superficie terrestre parallelamente all Equatore. Anche se è possibile tracciarne un numero infinito, se ne considerano solo 90 a nord e 90 a sud dell Equatore (detto parallelo fondamentale), posti a una distanza angolare di 1 uno dall altro. Data la curvatura della Terra, la lunghezza dei paralleli diminuisce dall Equatore verso i poli: i paralleli 90 nord e 90 sud si riducono infatti a due punti, che coincidono con il Polo Nord e il Polo Sud. Se tagliamo la sfera terrestre con altri piani, che passino per l asse di rotazione e siano perpendicolari al piano dell Equatore, otteniamo altre circonferenze sulla superficie terrestre. Anche in questo caso è possibile tracciarne un numero infinito, ma a scopi pratici se ne considerano solo 360, aventi fra loro la distanza angolare di un grado (1 ). Ogni circonferenza è divisa in due semicirconferenze, un meridiano e un antimeridiano. A differenza dei paralleli, i meridiani hanno tutti una lunghezza simile. La numerazione dei meridiani ha inizio da quello che passa presso la località di Greenwich, in Inghilterra. I paralleli e i meridiani possono essere suddivisi in sottomultipli: ogni grado contiene infatti 60 (sessanta primi) e ogni primo contiene 60 (sessanta secondi). IL RETICOLATO GEOGRAFICO Per localizzare un punto su una superficie piana, a forma per esempio di rettangolo, basta indicare quali sono le distanze fra il punto e due lati del rettangolo. La localizzazione di un punto su una superficie sferica, qual è quella della Terra, non è un operazione altrettanto semplice. Per fare il punto, cioè conoscere la sua esatta posizione sulla superficie terrestre, i geografi hanno co struito il reticolato geografico costituito dall incrocio dei paralleli e dei meridiani $ 45$ 60$ 75$ Nord 90$ Il reticolato geografico permette di determinare la posizione di un punto sulla superficie terrestre. Allo scopo si utilizzano le coordinate geografiche della latitudine e della longitudine. La latitudine è la distanza del punto dall Equatore, misurata in gradi lungo l arco di meridiano passante per quel punto. La longitudine è la distanza di un punto dal meridiano di Greenwich, misurata in gradi sull arco di parallelo passante per quel punto. LE PROIEZIONI Abbiamo già detto come non sia possibile disegnare in modo esatto una superficie sferica o una porzione di essa su una carta piana: la porzione di territorio che si vuole rappresentare risulta necessariamente deformata (cioè approssimata). Per contenere gli errori e mantenere invariate certe proporzioni fra il terreno e la sua rappresentazione cartografica si ricorre a proiezioni geometriche, basate su calcoli complessi. Non esistono proiezioni che garantiscano una assoluta corrispondenza fra disegno e realtà. Secondo il tipo di proiezione usata, può essere più o meno conservata: l equidistanza, se sono conservate le stesse proporzioni fra le distanze misurate sulla carta e quelle reali misurate sul terreno lungo determinate direzioni; l equivalenza, se vengono mantenute inalterate le proporzioni fra le aree reali e quelle della carta; l isogonia, se sulla carta sono conservati angoli uguali a quelli che si misurano sul terreno, in particolare quelli fra meridiani e paralleli. Nel momento in cui si progetta la costruzione di una carta, si deve decidere quale delle proporzioni appena elencate si vuole meglio conservare: la decisione comporta il disegno di una carta ben precisa, anche molto diversa da altre che privilegino differenti approssimazioni. 15$ Ovest 0$ 105$ 15$ 30$ 90$ 45$ 75$ 60$ digreenwich meridiano Equatore 15$ 45$ 15$ 0$ Sud 30$ Est 45$ Il disegno mostra il reticolato geografico composto dalle linee immaginarie dei paralleli e dei meridiani.
9 7 2 Il planisfero (sopra) costruito secondo la proiezione di Mercatore è utilizzabile per tracciare le rotte navali poiché conserva l isogonia. Il planisfero costruito secondo la proiezione proposta da Arno Peters (a destra) rispetta quasi esattamente i rapporti tra le aree dei continenti, a scapito però dell esattezza delle distanze; per questo i continenti assumono una forma allungata. Facendo un confronto con il planisfero di Mercatore, si vede come nella carta di Peters il mondo appaia molto più esteso nell emisfero meridionale: è una visione più realistica, perché in effetti queste terre hanno una superficie quasi doppia rispetto a quella dei territori compresi nell emisfero settentrionale. Equatore VISIONI DEL MONDO Una delle proiezioni più note è quella elaborata dal cartografo fiammingo Mercatore 2 (Gerard de Cremer, ). Nelle carte disegnate con questa proiezione, i meridiani, anziché convergere nei due poli, sono tracciati paralleli fra loro. In questo modo le regioni della Terra più settentrionali e meridionali risultano enormemente ingrandite rispetto a quelle sull Equatore: la Groenlandia per esempio, che ha una superficie di 1,8 milioni di chilometri quadrati, diventa grande tre volte l Australia (circa otto milioni di chilometri quadrati). Questo tipo di rappresentazione ha però un vantaggio: conserva inalterata l isogonia. Su di essa è possibile tracciare le rotte navali senza correre il rischio di dirigere la nave verso un punto diverso da quello voluto. Non è un caso che tale rappresentazione sia stata concepita al momento delle grandi scoperte geografiche e delle prime rotte attraverso gli oceani e che sia tuttora usata nelle carte nautiche. Le deformazioni di Mercatore vengono in parte corrette dalla proiezione di Mollweide-Babinet 3. I meridiani convergono insieme verso i due poli: il planisfero assume una forma ellittica. La proporzione fra le aree è meglio conservata, ma non l isogonia: le zone presso i poli assumono un aspetto un po contorto, in ragione della deformazione degli angoli fra paralleli e meridiani. Un altro tipo di proiezione molto utilizzato negli ultimi decenni è quello elaborato dallo tedesco Arno Peters nel Questa proiezione è studiata per mantenere quasi esattamente i rapporti fra le aree dei diversi continenti, ma per ottenere questo risultato vengono molto deformate le equidistanze: le regioni tropicali, l Africa e l America Meridionale, in particolare, appaiono enormemente stirati da nord a sud, sproporzionati rispetto all Asia, al l Eu ropa e all America Settentrionale. Peters, però, non è un geografo, ma uno storico: il suo scopo era quello di far risaltare l effettiva grandezza delle regioni diverse dall Europa. Il planisfero (qui sopra) costruito con la proiezione di Mollweide-Babinet conserva la proporzione fra le aree dei continenti meglio di quello disegnato con la proiezione di Mercatore, ma non rispetta l isogonia. 3
10 Rappresentare il territorio CHE COS È LA SCALA GEOGRAFICA Come hai appreso nelle pagine precedenti, una carta geografica è definita come una rappresentazione approssimata e simbolica della Terra o di una parte della sua superficie; ma soprattutto è una rappresentazione ridotta. Per calcolare la corrispondenza tra le misure reali e quelle sulla carta si usa la scala. La scala di riduzione indica quanto il territorio disegnato in una carta è stato rimpicciolito rispetto al territorio reale, attraverso il rapporto fra una lunghezza misurata sulla carta e la corrispondente lunghezza misurata sul terreno. LE SCALE NUMERICA E GRAFICA Esistono due modi per indicare la scala di riduzione di una carta: quello numerico e quello grafico. Sulle carte la scala numerica è indicata da 1 : n, dove n indica quante volte le misure sul terreno sono maggiori di quelle sulla carta. In pratica n è il numero per il quale si deve moltiplicare la misura ricavata dalla carta per ottenere la misura reale. Immaginiamo di volere rappresentare su una carta, con un tratto di 10 centimetri, una strada lunga 10 chilometri: ogni centimetro della carta vale 1 chilometro della strada, cioè centimetri. In un caso del genere si dice che quella carta ha una scala 1 : Le carte in cui n ha valori bassi sono a grande scala; quelle in cui n ha valori alti sono invece a piccola scala. Se la carta viene fotocopiata e ridotta o aumentata di dimensioni, la proporzione fra le distanze esistenti nella carta e la scala numerica cambia: per esempio se riduciamo della metà una carta a scala 1 : , in cui un centimetro sulla carta I DIVERSI TIPI DI CARTE Le diverse rappresentazioni del territorio cam biano moltissimo a seconda dei contenuti che si vogliono mettere in evidenza e a seconda della scala di riduzione che utilizziamo. Di conseguenza cambia anche l uso che si può fare di ciascun tipo di carta. Per quanto riguarda i contenuti, le carte possono essere fisiche o politiche. Le carte fisiche rappresentano gli aspetti fisico-geografici del territorio, come mari, monti, fiumi, laghi ecc., mentre le carte politiche riportano i confini amministrativi e statali, le città e le vie di comunicazione ecc. Esistono anche carte che fondono questi due aspetti e vengono chiamate fisico-politiche. A seconda della scala usata, invece, cambiano le dimensioni del territorio rappresentato e la quantità e qualità dei dettagli che è possibile mostrare. In genere, si raggruppano le carte in cinque categorie, caratterizzate da una scala via via più piccola: mappe e piante; carte topografiche; carte corografiche; carte generali; planisferi. 1 2 M Sacca Serenella Museo d Arte Vetraria e r c e S. Giuliano Isola S. Secondo (ex Forte) San Michele Fondamenta dei Vetrai 1. mappa C a l l e d e i F a b b r i F r e z z e r i a S. Moisè r i e Piazza S. Marco San Marco Palazzo Ducale Bacino di S. Marco 2. carta topografica Ponte della Libertà Mestre Isola del Tronchetto Parcheggio Sacca Fisola Stazione F.S. S. Lucia Sacca S. Biagio C a Carmelitani Scalzi n a l e d e l l a G Madonna dell Orto Ghetto Nuovo C an al i u d e c c La Giudecca G r a n d e a Ca d Oro La Grazia Cimitero SS. Giovanni e Paolo I Frari S. Polo Piazzale Roma Museo Navale S. Marco Palazzo Rezzonico Piazza S. Zaccaria S. Marco Palazzo S. Sebastiano Ducale Ponte dell Accademia S. Giorgio Galleria Maggiore dell Accademia S. Maria della Salute C a n a San Michele l e S Isola di San Giorgio Maggiore. M a r San Servolo S. Pietro di Castello c o Scala 1:5000 Scala 1: metri metri
11 A 9 equivale a 500 metri sul terreno, la scala numerica diventa di 1 : , per cui un centimetro sulla carta vale un chilometro sul terreno. La scala grafica 1, invece, è indicata con un segmento, suddiviso in tratti più corti, la cui lunghezza corrisponde a una certa distanza misurata sul terreno. Per esempio, le scale grafiche delle due carte a p. 8 sono costituite da un segmento di quattro centimetri. Osservando i valori associati a ogni centimetro, si comprende che un centimetro corrisponde a 200 metri reali nella scala 1 : 5000 e a due chilometri nella scala 1 : Al contrario di quanto accade con la scala numerica, con quella grafica vi è il vantaggio che essa non varia se la carta viene fotocopiata e cambia di dimensioni: infatti, la proporzione fra le distanze esistenti nella carta e il segmento disegnato si mantiene invariata. 1 Su Google Maps (nell immagine una veduta aerea di Torino) è presente una scala grafica che indica a quanti metri corrisponde un segmento riportato sulla mappa. Vediamo in breve le caratteristiche di ogni tipo di carta. Le piante e le mappe 1 sono le carte con una scala fino a 1 : (molto diffuse sono soprattutto quelle a scala 1 : 5000). Questo tipo di carte a grande scala si usa per rappresentare piccole porzioni di territorio, come quartieri cittadini o aree rurali, delle quali è possibile mostrare molti dettagli: edifici, strade, vegetazione ecc. Le carte topografiche 2 hanno una scala che è compresa fra 1 : e 1 : Si usano per mostrare aree più vaste delle precedenti, ma sempre con molti dettagli: per esempio, sono molto utilizzate come carte per escursioni. Le carte corografiche 3 si usano per rappresentare territori estesi con strade, abitati, principali elementi fisici e hanno una scala fra 1 : e 1 : Sono utilizzate come carte stradali e turistiche. Le carte generali 4 hanno una scala oltre 1 : e rappresentano territori molto vasti. Per esempio, in due pagine affiancate di questo libro possiamo riprodurre tutta l Europa a scala 1 : ( pp ). Ovviamente, in queste carte si possono inserire solo gli elementi principali. Con i planisferi, infine, si riproduce tutta la superficie terrestre, mostrando però pochissimi dettagli: una carta di questo tipo che occupi due pagine del libro ha una scala di 1 : carta corografica 3 Bassano Oderzo 4 del Grappa Montebelluna Vicenza Monti Berici Este Brenta P i Fratta Polesine Abano Terme Colli Euganei P o l e Cittadella a n Monselice s i Castelfranco Veneto u r a Padova Rovigo n e Bacchiglione Mirano Adria Mira Treviso V e n e t a Mogliano Veneto Cavarzere Taglio di Po Laguna Veneta Po Scala 1: Mestre Piave VENEZIA Venezia Chioggia Livenza San Donà di Piave Jesolo Eraclea Lido di Jesolo Mare Adriatico Delta del Po 4. carta generale PARIGI M a r Lilla BELGIO LUSSEMBURGO Rodano Senna M e Strasburgo d i t e r l Reno r a n e o Danubio Zurigo VIENNA BRATISLAVA Digione BERNA LIECHT. AUSTRIA BUDAPEST Massiccio Lione SVIZZERA Graz UNGHERIA Centrale Monte Milano SLOVENIA Bianco LUBIANA ZAGABRIA Torino Genova Venezia CROAZIA BELGRADO Marsiglia Bologna SAN MONACO MARINO BOSNIA- Golfo Nizza SARAJEVO SERBIA del Leone Firenze Ancona ERZEGOVINA FRANCIA Corsica Ajaccio Sassari Sardegna Cagliari GERMANIA Bonn Lipsia Francoforte s.m. Monaco p CITTÀ DEL VATICANO Napoli Mar Tirreno Palermo i ROMA ITALIA Sicilia Dresda POLONIA Breslavia Mar Adriatico Danubio Can d'otranto Mar GRECIA Patrasso Ionio Vistola PRAGA Cracovia REP. CECA SLOVACCHIA Bari Catanzaro Catania Scala 1: MONT. Pristina ˇ Podgorica SKOPJE TIRANA ALBANIA MACED. chilometri chilometri
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