OSSERVAZIONI AL P.S.C. ADOTTATO

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2 OSSERVAZIONI AL P.S.C. ADOTTATO

3 PIANO STRUTTURALE COMUNALE ADOTTATO IL 07/01/09 ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DELLE "TERRE D'ACQUA" Riferimenti normativi P.S.C. Estratto testo P.S.C. Osservazioni articolo 2 comma 5 PAG.6 "Il PSC definisce inoltre previsioni di sviluppo urbano di tipo produttivo, da attuare tramite POC, per un dimensionamento programmato in un orizzonte temporale di 15 anni, pari a mq di Superficie Territoriale (ST) così articolato:comune di: - Anzola dell'emilia: mq di ST" I conti sembrano non tornare: ad esempio per quanto riguarda Anzola dell Emilia la cosiddetta superficie territoriale destinata allo sviluppo urbano di tipo produttivo per 15 anni (ed individuata nella tavola del PSC come aree APR) non è reale in quanto in particolare la APR.AN_IV di circa 15 Ha e quindi di notevole consistenza è già praticamente completamente edificata (si nota anche nella tavola di PSC profilo del fabbricato). Si richiede pertanto che nel rispetto del dimensionamento del fabbisogno vengano individuate altre aree APR di almeno pari consistenza. Anche in considerazione di quanto affermato al successivo punto 7. Inoltre, l APR.AN_II, ricomprende un comparto in espansione individuato nel vecchio PRG per il quale il Piano Particolareggiato di iniziativa privata è attualmente in pubblicazione articolo 2 comma 7 PAG.7 "Gli "Ambiti di possibile trasformazione urbana per usi residenziali e/o di servizio" (ARS) e gli "Ambiti di possibile trasformazione urbana per usi produttivi" (APR) sono, laddove è possibile, più ampi di quanto necessario ad ospitare la quantità previste, in termini di dimensionamento, dal PSC, valutando che debbano essere selezionati dai POC su un ventaglio di possibilità, tutte ritenute ambientalmente e territorialmente sostenibili dalla Valsat, ma in alternativa e in competizione fra loro." A seguito di un calcolo del fabbisogno di mq di nuovi alloggi desunto dalla combinazione di superficie edificabile inserita e numero degli stessi, si ritiene incerta la realizzabilità effettiva della quota complessiva prevista, anche per la considerevole quantità di standard richiesti nelle aree stesse. si ritiene doveroso evidenziare che il dimensionamento delle nuove aree, non in tutte le realtà comunali distinte risulta più ampio del necessario. In ogni modo, anche la eventuale previsione di aree sovradimensionate pone un serio quesito fiscale: aree solo potenzialmente edificabili, sono sottoposte al versamento dell'imposta comunale sugli immobili a partire dalla data di adozione dello strumento urbanistico. Dichiarando implicitamente che alcune aree ARS e APR non saranno di fatto realizzate, ci si chiede come sia compatibile l'applicazione dell'imposta su tali aree. si propone quindi di prevedere delle aliquote minime per tutte le aree ARS e APR fino all'approvazione del POC relativo. articolo 2 comma 9 PAG.7 "Il dimensionamento di cui ai precedenti comma 4, 5 e 6 si attua in parte attraverso l attribuzione e la realizzazione di diritti edificatori privati, riconosciuti alle proprietà dei suoli oggetto di trasformazione urbana, e in parte attraverso l utilizzo di diritti edificatori che il PSC pone nella disponibilità dell Amministrazione comunale, per pubblica finalità." quali sono i diritti edificatori che il PSC pone nella disponibilità dell Amministrazione Comunale? Sono la differenza fra max e min indice territoriale assegnato? Corrispondono alla quota di ERS di cui al punto 10 successivo?

4 articolo 3 comma 3 PAG.9 "Nell applicazione delle previsioni del PSC, in caso di non corrispondenza o di dubbio interpretativo fra il contenuto delle presenti NTA e gli elaborati cartografici, prevale quanto disposto dalle presenti NTA. In caso di mancata corrispondenza o dubbio interpretativo fra elaborati grafici, prevale quello in scala a denominatore minore." Premesso che non si capisce come possa una norma scritta essere in contrasto con un elaborato grafico, nel caso non è molto più facile che ci sia un errore nella stesura di un elaborato grafico che nell elaborazione di un testo? articolo 4 comma 8 PAG.10 "Il Quadro Conoscitivo e la Vas-Valsat assumono valore di riferimento ai fini dell'interpretazione delle presenti NTA." Occorre che la Valsat definisca le fasce di rispetto dagli elettrodotti non come riportato dall art. 72 comma 5 che carica l'onere sui cittadini. Lo stanziamento economico deliberato per la predisposizione degli strumenti urbanistici dovrebbe ricomprendere tali indagini valutative. articolo 5 PAG.10 "Le previsioni del PSC individuano i limiti e i vincoli agli usi e alle trasformazioni del suolo che derivano: a) dalle caratteristiche del territorio, secondo quanto disposto da leggi statali o regionali relative alla salvaguardia della salute dei cittadini, alla tutela dei beni ambientali, paesaggistici e culturali, alla protezione della natura e alla difesa del suolo: b) dalla morfologia o geologia dei suoli; c) dai fattori di rischio naturale e ambientale." L art. 5 presuppone considerazione dal punto di vista legale, anche in merito alla conformazione di diritti edificatori. A tal Proposito il Comune di Bologna ha esplicato nella comunicazione di efficacia del PSC del 24 ottobre 2008 al 5 capoverso che il PSC è strumento che non conforma diritti edificatori ne vincoli alla proprietà, demandando al Rue e al Poc il completamento della pianificazione urbanistica comunale. articolo 7 PAG.11 "Gli edifici preesistenti alla data di adozione del presente PSC Posto che molti edifici esistenti diventano in contrasto con il sono sottoposti alle prescrizioni derivanti dalla cartografia e dalle PSC causa del PSC stesso, senza prendere in considerazione NTA del PSC." le dolenti note degli eventuali edifici che hanno ottenuto condoni (pagati anche profumatamente) senza mai avere il diritto contenuto nella legge 47/85 di successivo adeguamento del PRG, si ritengono troppo penalizzanti le norme contenute nell art. 7 del PSC ed eventualmente nei corrispondenti articoli del RUE da affrontare successivamente. Ogni proprietario interessato che si trova ad avere l edificio in contrasto col PSC per il fatto che il PSC ha cancellato la zonizzazione precedente avrà certamente possibilità di fare opposizione e poi ricorso al TAR. Si propone comunque la facoltà di interventi edilizi sui fabbricati esistenti, in contrasto con le previsioni del PSC, sino alla Ristrutturazione Edilizi.

5 articolo 7 comma 2 PAG.11 "Gli edifici esistenti in contrasto con le previsioni del PSC sono suscettibili esclusivamente di interventi di completo adeguamento alle prescrizioni del PSC, attraverso interventi disciplinati dal RUE o dal POC, ovvero di interventi di mantenimento dell'esistente, nei casi ammessi, alle condizioni e nei limiti stabiliti dalle presenti NTA o dal RUE." Posto che molti edifici esistenti diventano in contrasto con il PSC causa del PSC stesso, senza prendere in considerazione le dolenti note degli eventuali edifici che hanno ottenuto condoni (pagati anche profumatamente) senza mai avere il diritto contenuto nella legge 47/85 di successivo adeguamento del PRG, si ritengono troppo penalizzanti le norme contenute nell art. 7 del PSC ed eventualmente nei corrispondenti articoli del RUE da affrontare successivamente. Ogni proprietario interessato che si trova ad avere l edificio in contrasto col PSC per il fatto che il PSC ha cancellato la zonizzazione precedente avrà certamente possibilità di fare opposizione e poi ricorso al TAR. Si propone comunque la facoltà di interventi edilizi sui fabbricati esistenti, in contrasto con le previsioni del PSC, sino alla Ristrutturazione Edilizi. articolo 7 comma 3 PAG.11 "Sono comunque consentite opere di manutenzione Posto che molti edifici esistenti diventano in contrasto con il straordinaria, ai fini dell adeguamento igienico-sanitario, statico PSC causa del PSC stesso, senza prendere in considerazione e tecnologico, interventi volti alla eliminazione delle barriere le dolenti note degli eventuali edifici che hanno ottenuto architettoniche, opere di restauro scientifico e di restauro e condoni (pagati anche profumatamente) senza mai avere il risanamento conservativo, opere interne e opere provvisionali, diritto contenuto nella legge 47/85 di successivo adeguamento con le esclusioni previste dalla legislazione vigente o da del PRG, si ritengono troppo penalizzanti le norme contenute maggiori limitazioni espressamente indicate dalle presenti NTA o nell art. 7 del PSC ed eventualmente nei corrispondenti articoli dal RUE." del RUE da affrontare successivamente. Ogni proprietario interessato che si trova ad avere l edificio in contrasto col PSC per il fatto che il PSC ha cancellato la zonizzazione precedente avrà certamente possibilità di fare opposizione e poi ricorso al TAR. Si propone comunque la facoltà di interventi edilizi sui fabbricati esistenti, in contrasto con le previsioni del PSC, sino alla Ristrutturazione Edilizi. articolo 8 comma 4 PAG.12 "Per gli edifici preesistenti, l attività edilizia libera prevista dall art. Vedasi eccezioni già fatte su edifici di cui all art della LR 31/2002 e gli interventi edilizi diretti, quando ammessi dalle presenti NTA, dal RUE o dal POC e in quanto compatibili con le prescrizioni d ambito o area, sono disciplinati dal RUE." articolo 8 comma 7 PAG.12 "La destinazione d uso in atto dell immobile o dell unità immobiliare è quella stabilita dal titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o l ultimo intervento legittimato o dalla classificazione catastale attribuita in sede di primo accatastamento ovvero da altri documenti probanti." Questo punto 7 appare coerente con le osservazioni sopra riportate ai fabbricati esistenti che in funzione delle previsioni del PSC sono in contrasto.

6 articolo 9 comma 6 b) PAG.14 "stipula di accordo di programma ai sensi dell art. 34 del DLgs. 267/2000 come specificato e integrato dall art. 40 della LR 20/2000" Le modifiche possono riguardare anche il dimensionamento di previsione ed è possibile realizzarlo senza il coinvolgimento di tutti i comuni di Terre d Acqua? articolo 9 comma 8 PAG.14 "Le disposizioni legislative nazionali e regionali in ordine al rischio sismico prevalgono sulle previsioni del presente PSC." Tutte le norme sovra ordinate devono avere prevalenza sulle previsioni di PSC. articolo 12 comma 2 PAG.17 "Gli strumenti urbanistici attuativi (Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica e privata, Piani per l Edilizia Economica e Popolare, Piani di Recupero, Programmi Integrati di Intervento, ecc.) già approvati e convenzionati alla data di adozione del presente PSC anche se non attuati, rimangono a, tutti gli effetti in vigore per il tempo e la durata fissata per la loro validità ed efficacia nella delibera di approvazione degli strumenti stessi ovvero dalla convenzione stipulata o dalla legislazione in materia. Nei comparti soggetti ad intervento urbanistico attuativo approvato, ancorchè non individuati graficamente nelle tavole del RUE allo scadere dei termini fissati,in convenzione per la realizzazione e cessione delle opere di urbanizzazione: qualora le opere di urbanizzazione non siano completate, restando l obbligo di cessione delle stesse al Comune, ;..ecc." Nel caso in cui le opere di urbanizzazioni non siano completate,si propone anzichè una variante, il rinnovo della convenzione alle condizioni stabilite nella stessa. Si richiede inoltre che l ultimazione delle opere di urbanizzazione sia definita dall avvenuta comunicazione della fine dei lavori. articolo 12 comma 3 PAG.18 "Le eventuali varianti minori come definite all Art. 19 della L.R. 31/2002 e successive modificazioni ai titoli abilitativi già efficaci sono ammissibili nel rispetto dei parametri urbanistico -edilizi in base ai qual i sono stati originariamente redatti ed approvati." Visto che sui fabbricati classificati di interesse tipologico non esistono Varianti Minori, si richiede che le varianti interessanti detti fabbricati (comunque varianti essenziali) vengano giudicate in base agli strumenti urbanistici edilizi pre vigenti.

7 articolo 13 comma 2 PAG.19 "Negli ambiti del territorio assoggettati a POC dal PSC, come presupposto per le trasformazioni edilizie, fino all'approvazione del medesimo strumento sono consentiti, fatta salva l'attività edilizia libera e previo titolo abilitativo, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente relativi: a) alla manutenzione straordinaria; b) al restauro e risanamento conservativo; c) alla ristrutturazione edilizia e alla demolizione senza ricostruzione, per gli edifici non soggetti a tutela ai sensi degli artt. 17 e 18 delle NTA del PSC; d) all'ampliamento, nella misura massima e nei limiti stabiliti dal PSC; e) alla demolizione e contestuale nuova costruzione, ove ammesso dal RUE." Occorre sia possibile sui fabbricati ricadenti in tali ambiti potere intervenire sino alla Ristrutturazione Edilizia, per potere adempiere agli obblighi di adeguamento strutturale o meglio il ripristino tipologico. articolo 14 PAG.20 "Il PSC individua, con apposita grafia, nelle tavole T.2, gli edifici classificati di interesse storico-architettonico, per ciascuno dei qual i specifica gli interventi ammissibili nell'ambito delle seguenti categorie di intervento: RS (D.Lgs 42/2004) -Edifici e aree soggetti a tutela ai sensi del D.Lgs.. 42/2004 (interventi soggetti ad Autorizzazione della competente Soprintendenza per i Beni Culturali, ai sensi del comma 4 dell'art. 21 del D.Lgs. 42/2004) RS - restauro scientifico RCA - restauro e risanamento conservativo di tipo A -RCB - restauro e risanamento conservativo di tipo B RCC - restauro e risanamento conservativo di tipo C....ecc" Si richiede in tali fabbricati di potere applicare la Ristrutturazione Edilizia per potere adempiere agli obblighi di adeguamento strutturale o meglio il ripristino tipologico. articolo 14 comma 5 PAG.20 "Fermo restando prescrizioni più limitative di cui al successivo art. 49, per una profondità minima di 10 m dal limite demaniale o comunque dal piede esterno dell arginatura dei corsi d acqua, oppure, in assenza di arginatura, dal limite degli invasi ed alvei di piena ordinaria, sono in ogni caso vietate le nuove costruzioni (NC), gli interventi di demolizione e contestuale nuova costruzione (D/NC) e gli interventi di ampliamento (AM ) degli edifici esistenti." Si chiede di introdurre la possibilità di demolizione e contestuale ricostruzione al di fuori del suddetto limite (come per le fasce di rispetto stradale).

8 articolo 14 comma 6 PAG.21 "Nelle seguenti aree ricadenti entro il territorio comunale: a) Zona di protezione delle acque sotterranee: Aree di ricarica della falda: Settore di tipo B e D; b) Aree caratterizzate da vulnerabilità naturale dell acquifero elevata o estremamente elevata; c) Aree ad alta probabilità di inondazione; d) Aree morfologicamente depresse a deflusso idrico difficoltoso; e) Aree potenzialmente inondabili nell'ambito degli interventi di nuova costruzione (NC), demolizione e contestuale nuova costruzione (D/NC), ristrutturazione edilizia (RED) e ampliamento (AM), è vietata la realizzazione di vani interrati; nelle sole aree di cui alle precedenti lettere a), b) è ammessa la realizzazione di vani seminterrati, con altezza fuori terra non inferiore a 1,20 m." Premesso che quasi tutto il territorio è stato classificato come potenzialmente inondabile e considerato che gli interrati hanno solo la funzione di vani accessori,per cui di nessuna pericolosità in quanto non abitati, si richiede al comma e) di aggiungere la facolta di realizzare gli stessi anche nelle Aree potenzialmente inondabili ; Si richiede inoltre di poterli eseguire completamente interrati. articolo 14 comma 7 PAG.21 "Gli interventi di demolizione e contestuale nuova costruzione (D/NC), ove ammessi dalle presenti NTA, potranno prevedere un'ubicazione del nuovo fabbricato diversa da quella originariamente occupata, nei seguenti casi: - quando il fabbricato esistente sia collocato, anche parzialmente, entro la fascia di rispetto stradale o ferroviario, - quando la sua collocazione impedisca una razionale distribuzione degli accessi - quando la sua collocazione impedisca la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità. Tale possibilità è esclusa: - entro il perimetro dell'ambito urbano storico,per salvaguardare la trama del tessuto edificato - per gli edifici classificati di interesse storico -architettonico dal PSC, ai sensi degli. artt. 17 e 18 de lle presenti NTA" Si richiede per gli edifici classificati di interesse storico architettonico la possibilità di trasferimento al fuori della fascia di rispetto o comunque migliorativa, in quanto giudicato obbiettivo prioritario la tutela della fascia di rispetto.

9 articolo 14 comma 7 PAG.21 "Il nuovo fabbricato potrà essere collocato in posizione diversa da quella occupata originariamente, purché siano rispettate le seguenti condizioni: a) il titolo abilitativo preveda espressamente la demolizione dell edificio originario fissandone il termine, e l adeguata sistemazione dell area, secondo la destinazione di questa; b) la nuova costruzione venga realizzata solo a seguito della demolizione del fabbricato esistente, la cui fine lavori parziale sia adeguatamente documentata. Su richiesta del privato, l Amministrazione potrà consentire la ricostruzione nella nuova posizione anticipatamente rispetto alla demolizione dell edificio originario, dietro la presentazione di garanzia fidejussoria di adeguato importo, stimato sulla base de l valore venale del fabbricato, che funga da clausola penale per l eventuale mancata demolizione e che preveda la rinuncia del beneficio della preventiva escussione, l operatività entro 15 giorni dietro semplice richiesta scritta e l escussione a prima richiesta scaduto il termine per la demolizione, salve in ogni caso le sanzioni previste dalla LR 23/2004" Appare del tutto incongruo dovere dare fideussione sul valore venale dell immobile, per cui si richiede di dare fideussione sul costo della demolizione e della sistemazione dell area. articolo 14 comma 7 d) PAG.21 "il nuovo fabbricato rispetti i limiti massimi di superficie complessiva e l'altezza massima stabilita dal RUE per la zona urbanistica in cui si colloca e sia realizzato nel rispetto delle distanze da altri fabbricati esistenti," Il nuovo fabbricato deve semplicemente rispettare la superficie utile dell esistente e rispettare le distanze minime previste. articolo 14 comma 7 e) PAG.22 "il nuovo fabbricato sia ubicato e progettato in modo da ridurre Nel caso non fosse possibile per qualsiasi ragione la eventuali criticità acustiche esistenti, da dimostrare con apposito ricostruzione al di fuori della fascia di rispetto (almeno quella studio acustico." stradale) - ad esempio la non proprietà dell area -, deve essere consentito anche un semplice allontanamento dalla strada, considerandolo pur sempre un miglioramento sia per il privato che per il pubblico. articolo 14 comma 7 PAG.22 "L'intervento di delocalizzazione di cui al punto precedente è soggetto ad intervento diretto convenzionato" Vista l obbligatorietà della fideussione a garanzia della sola demolizione non ha significato legale la stipula di una convenzione, che rappresenta solo un aggravio dei costi.

10 TITOLO 1 CAPO I articolo 18 comma 3 PAG.26 "Gli interventi sugli edifici di interesse storico-architettonico sono attuati, secondo quanto riportato nella cartografia del PSC e nell'ambito della " Classificazione degli edifici di interesse storicoarchitettonico " (schede PSC/C), con riferimento alle seguenti categorie di intervento: RS- restauro scientifico, RCA restauro risanamento- e conservativo di tipo A, - RCB restauro e risanamento conservativo di tipo B, RCC restauro e risanamento conservativo di tipo C. Gli interventi di restauro scientifico (RS) sono prescritti per edifici di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico e artistico, quali ville di notevole interesse storico -architettonico, oratori, chiese parrocchiali, cimiteri, monumenti pubblici.. ecc." Si rileva la mancanza della possibilità dell intervento Ristrutturazione Edilizia, con particolare riferimento alla obbligatorietà dell adeguamento sismico, acustico, termico. Tale intervento dovrebbe essere comunque sempre ammesso per tutti i fabbricati non soggetti a restauro scientifico. TITOLO 1 CAPO I articolo 18 comma 4 PAG.26 "I fabbricati con originaria o attuale destinazione a servizi o Comma dalla difficile ragione d essere? A cosa serve? dell agricoltura (stalle, fienili, ecc.) potranno ospitare, oltre agli usi sopra indicati e nei limiti indicati per i diversi ambiti agricoli in cui ricadono, anche i seguenti usi: A.2 Attrezzature di servizio all agricoltura A.3 Allevamenti zootecnici civili garantendo, in sede progettuale, il rispetto dell impianto tipologico originario." TITOLO 1 CAPO I articolo 18 comma 6 PAG.27 "Nell'ambito del territorio urbanizzato e urbanizzabile, per gli edifici esistenti di cui al presente arcicolo e di cui sia previsto il recupero ad uso abitativo, il numero degli alloggi insediabili è definito in sede progettuale, nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e distributive dell impianto originario, con una superfici e destinata a locali di servizio alla residenza (superficie accessoria, garages, ecc) non inferiore al 10% della SU e non superiore al 30% della SU" Trattandosi di edifici esistenti è auspicabile la possibilità di superare la percentuale del 30 % di superficie accessoria a seconda dell interresse del committente.

11 TITOLO 1 CAPO I articolo 18 PAG.27 "Per gli edifici il cui volume sia superiore a mc, con esclusione per le tipologie edilizie originariamente destinate ad allevamenti di bestiame o per i capannoni prefabbricati, è ammesso l insediamento di un numero maggiore di alloggi, in ragione di uno ogni 600 mc di volume esistente. E' ammessa la conferma del numero di abitazioni esistenti alla data di adozione del presente PSC, in base al titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o l ultimo intervento legittimato o alla classificazione catastale attribuita in sede di primo accatastamento ovvero da altri documenti probanti" Un semplice calcolo aritmetico per dimostrare quanto possono diventare grandi gli appartamenti con la normativa adottata dal PSC: Un fabbricato di mq 18x18, altezza media 7 metri, porta ad un volume pari a 2268 mc; si possono fare solo 3 appartamenti e pertanto ogni appartamento avrà mediamente un volume pari a 756 mc. Il che significa circa 250 mq superficie accessoria compresa; il tutto per due abitanti medi. E opportuno un ripensamento della norma.premesso che si riterrebbe opportuno togliere la limitazione del numero degli alloggi in funzione della volumetria e mantenerla semplicemente in funzione del calcolo numerico dettato dalla superficie minima degli stessi. Si propone in subordine un numero massimo 4 alloggi sino al un limite massimo volumetrico di mc , al superamente del quale deve essere consentita la realizzazione di un numero maggiore di alloggi in ragione di 1 ogni 400 mc. di volume esistente. Queste valutazioni sul numero degli alloggi sono desunte dalle esperienze realizzative passate e dal rispetto della simmetricità. TITOLO 1 CAPO I articolo 18 comma 8 PAG.28 "In tal caso, il rilascio del permesso di costruire può essere subordinato alla sottoscrizione di una convenzione nella quale il privato si impegni alla realizzazione di tali opere." Non si condivide la necessità della stipula di una convenzione, si propone di concedere fideussione dell importo delle opere da eseguire a corredo del Permesso di Costruzione. TITOLO 1 CAPO I articolo 19 comma 3 PAG.28 "Tutti i siti di interesse ar cheologico individuati nelle tavole del PSC, qualora interessati da opere edilizie o scassi di qualunque natura nel sottosuolo (nuove strade, fognature/posa di tubature/canalizzazioni, costruzioni edilizie, garage e cantine sotterranei, interventi in profondità anche insistenti su strutture preesistenti, impianti arborei, spianamenti, ecc.), sono s oggetti a sondaggi archeologici preliminari obbligatori e a controlli archeologici in corso d opera, in accordo con la competente Soprintendenza. I controlli devono essere effettuati a cura di un a rcheologo (laureato in discipline di ambito archeologico e con adeguato curriculum in materia) che dovrà redigere una adeguata relazione conclusiva sui controlli svolti da consegnarsi alla competente Soprintendenza e al locale Museo Archeologico Ambientale, il quale provvederà all aggiornamento dei dati archeologici nel territorio di competenza." Si chiede l eliminazione del graffato (... e con adeguato curriculum in materia ) in quanto svilente e coercitivo delle capacità professionali derivanti dal titolo di studio adeguato all incarico conferito.

12 TITOLO 1 CAPO I articolo 19 comma 4 PAG.29 "I piani urbanistici attuativi (PUA) relativi ad ambiti di possibile trasformazione urbana, anche in assenza dei vincoli di tutela archeologica, devono essere corredati da una relazione sulle caratteristiche dell'area, sotto il profilo archeologico, redatta a cura di un archeologo, secondo quanto prescritto dal RUE. Qualora tale relazione fornisca elementi che facciano supporre la presenza di tracce antropiche di rilevanza archeologica, deve essere inoltrata apposita comunicazione alla competente Soprintendenza e al locale Museo Archeologico Ambientale, ai sensi del D.Lgs 42/2004; qualora, invece, non si rilevino tracce antropiche di rilevanza archeologica, tale relazione deve essere inoltrata unicamente al locale Museo Archeologico Ambientale per l aggiornamento dei dati." Visto che sono stati fatti in fase progettuale del presente PSC gli studi archeologici del territorio non si vede il motivo di ripetere il medesimo studio per le aree ove non siano stati individuati siti di interesse archeologico. TITOLO 1 CAPO I articolo 24 comma 8 PAG.33 "Per ogni intervento di modificazione delle aree interne della centuriazione compresa fra gli elementi della centuriazione individuati dal PSC è necessario che i relativi progetti siano accompagnati da una relazione di valutazione di rischio archeologico a cura di un archeologo, che deve valutare la necessità o meno di effettuare sondaggi archeologici preliminari e/o controlli in corso d opera, da inviare anche al locale Museo Archeologi co Ambientale" Nota: comma di difficile interpretazione : che vuol dire aree interne della centuriazione compresa fra gli elementi della centuriazione individuati dal PSC? TITOLO 1 CAPO I articolo 24 comma 9 PAG.33 "Nelle zone di tutela degli elementi della centuriazione, oltre Nota: specificare cosa significa che intacchi il sottosuolo, ad all ordinaria utilizzazione agricola del suolo e fermo restando che esempio una sottomurazione del piano fondale? Inoltre si ogni intervento che intacchi il sottosuolo deve essere autorizzato richiede a quale iter di provvedimento autorizzativo da parte dalla competente Soprintendenza per i Beni Archeologici, sono della Sopraintendenza dovranno essere assoggetate la varie comunque consentiti: tipologie di intervento sul territorio e sui fabbricati esistenti a) qualsiasi intervento sugli edifici e sugli altri i manufatti edilizi esistenti, nei limiti stabiliti dal RUE; b) la realizzazione di annessi rustici aziendali ed interaziendali, di strutture per l alleva mento zootecnico in forma non intensiva e di altre strutture strettamente connesse alla conduzione del fondo agricolo, nonché di strade poderali ed interpoderali di larghezza non superiore a 4 metri lineari;..ecc"

13 TITOLO 1 articolo 30 comma 5 PAG.38 "Le aree AC_1 (aree residenziali ad assetto urbanistico consolidato), identificate nella cartografia del RUE, sono costituite da tessuti urban i di impianto non recente, edificati in assenza di una vera e propria pianificazione ed eventuali lotti liberi. Il RUE attribuisce a tali aree un indice fondiario non superiore a 0,3 mq/mq da assumere come riferimento per le nuove edificazioni, fatte comunque salve le eventuali superfici esistenti maggiori del suddetto indice, da assumere come riferimento per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di demolizione e contestuale nuova costruzione, di restauro e di manutenzione ordinaria e straor dinaria. Nelle aree AC_1, qualora coinvolgano almeno due (o più) unità edilizie contigue, il RUE può prevedere la realizzazione di interventi di riqualificazione urbana, da attuare tramite PUA, che prevedano la demolizione dei fabbricati esistenti e la nuova costruzione di uno o più fabbricati ad alta efficienza energetica, a fronte di un incremento della SU esistente di una percentuale massima pari a 20%... ecc". Si richiede il rispetto di eventuali indici precedentemente assegnati dagli strumenti urbanistici previgenti se eccedenti allo 0,30, esistono certamente casi ove gli indici preesistenti erano superiori agli attuali, con perdite di capacità edificatoria e conseguentemente economica. Comunque è opportuno chiarire molto bene se l indice proposto che viene definito non superiore a 0,30 mq/mq è da intendersi reale o potenziale e quale è l autorità che lo determina di preciso. Considerato che abbiamo già le aree ARS con indici potenziali sarebbe il caso che la norma dicesse indice pari a 0,30 mq/mq. TITOLO 1 articolo 30 comma 7 PAG.39 "Le aree AC_3 (aree,di trasformazione per usi residenziali) identificate nella cartografia del RUE, sono costituite da tessuti urbani edificati o da aree libere, di cui si prevede la trasformazione per usi residenziali, tramite intervento edilizio diretto, ma di tipo convenzionato, ovvero tramite PUA, in relazione all'entità e alla complessità dell'intervento da attuare. Gli interventi relativi a tali aree sono di norma attuati tramite interventi diretti. In relazione all'entità e alla complessità dell'intervento da attuare, il Comune può richiedere che il Permesso di costruire sia assoggettato alla stipula di una convenzione che preveda la realizzazione di opere volte a risolvere criticità pregresse o di pubblica utilità (parcheggi, piste ciclabili, ecc.) ovvero può richiedere che l'intervento sia attuato tramite PUA. Il RUE attribuisce a tali aree un indice non superiore a 0,15 mq/mq,...ecc" Si prevede che gli indici assegnati per incentivare il trasferimento dei fabbricati esistenti siano troppo bassi e quindi non risultino interessanti per raggiungere gli obbietivi suddetti.

14 TITOLO 1 articolo 30 1 PAG.40 "È possibile acquisire, tramite la perequazione urbanistica, o Si prevede che gli indici assegnati per incentivare il aree fabbricati collocati nell ambito AC, necessari per trasferimento dei fabbricati esistenti siano troppo bassi e quindi l attuazione del sistema delle dotazioni territoriali o comunque da non risultino interessanti per raggiungere gli obbietivi suddetti. destinarsi a finalità pubbliche, tramite l attribuzione da parte del Comunque occorre matenere gli indici pre esistenti POC di di un indice edificatorio pari all'indice assegnato dal RUE all'area oggetto di acquisizione (per le aree) e della SU esistente maggiorata del 20% (per i fabbricati), che potranno essere espressi su una diversa area (area di atterraggio), classificata quale Ambito di possibile trasformazione urbana per usi residenziali e/o di servizio (ARS), a condizione della cessione gratuita dell'area (area di decollo) o del fabbricato....ecc." TITOLO 1 articolo 31 comma 5, 6 PAG.41 "Le aree AP_1 (aree produttive ad assetto urbanistico E opportuno chiarire molto bene se l indice proposto che viene consolidato) identificate nella cartografia del RUE, sono definito non superiore a 0,30 mq/mq è da intendersi reale o costituite da quelle porzioni di tessuto urbano per usi produttivi potenziale e quale è l autorità che lo determina di preciso. edificato con continuità. Il RUE attribuisce a tali aree un indice Considerato che abbiamo già le aree ARS con indici potenziali non superiore a 0,5 mq/mq, da assumere come riferimento per sarebbe il caso che la norma dicesse indice pari a 0,30 le nuove edificazioni, fatte comunque salve le eventuali superfici mq/mq. esistenti maggiori del suddetto indice, da assumere come Si richiede il rispetto di eventuali indici precedentemente riferimento per gli interventi di ristrutturazione edilizia, di assegnati dagli strumenti urbanistici previgenti se eccedenti demolizione e contestuale nuova costruzione e di manutenzione allo 0,30, esistono certamente casi ove gli indici preesistenti ordinaria e straordinaria. Il RUE può articolare le aree AP_1, con erano superiori agli attuali, con perdite di capacità edificatoria apposita simbologia, solo in sede di prima formulazione, per e conseguentemente economica. risolvere situazioni pregresse non altrimenti soddisfacibili." TITOLO 1 articolo 31 comma 9 PAG.42 "Le aree AP_5 ( aree per impianti di rottamazione e per impianti di lavorazione inerti) identificate nella cartografia del RUE, sono interessate da impianti esistenti di rottamazione automezzi, da impianti di recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami, con relativi depositi di materiali e mezzi o da impianti di lavorazione inerti a titolo permanente. Il RUE stabilisce, per ciascuna area, come identificata nella cartografia del RUE, oltre alle prescrizioni particolari, le destinazioni ammesse ed i relativi parametri urbanistici ed edilizi." Dove sono finite le zone per attività speciali esistenti previste? ad esempio dal PRG del Comune di Anzola dell Emilia.

15 TITOLO 1 articolo 31 2 PAG.42 "È possibile acquisire, tramite la perequazione urbanistica, aree o fabbricati collocati nell ambito AP, necessari per l attuazione del sistema delle dotazioni territoriali o comunque da destinarsi a finalità pubbliche, tramite l attribuzione da parte del POC di di un indice edificatorio pari all'indice assegnato dal RUE all'area oggetto di acquisizione (per le aree) e della SU esistente maggiorata del 20% (per i fabbricati), che potranno essere espressi su una diversa area (area d i atterraggio), classificata quale Ambito di possibile trasformazione urbana per usi produttivi (APR), a condizione della cessione gratuita dell'area (area di decollo) o del fabbricato. L'indice edificatorio assegnato dal POC verrà applicato sull'area da c edere e darà quindi origine ad una Superficie Utile (SU) da esprimere sull'area di atterraggio... ecc" Per esperienza diretta già verificata anche dalle amministrazioni comunali, i coeficenti di maggiorazione per la perequazione sono inadeguati ed insufficenti. E comunque il meccanismo di atterraggio in ambiti già costituiti e sempre sotto il tetto del dimensionamento complessivo del PSC e VALSAT li rende di fatto inattuabili. TITOLO 1 articolo 31 5 PAG.43 "Negli ambiti AP, gli interventi di nuova edificazione, ristrutturazione, demolizione e ricostruzione, ampliamento, dovranno essere realizzati in ottemperanza alle prescrizioni energetiche previste dal RUE. Negli ambiti AP è consentito l utilizzo di superficie scoperta per la realizzazione di impianti fotovoltaici fino ad una superficie massima di mq per singolo impianto e a condizione che venga stipulata una convenzione che preveda l obbligo di demolizione e bonifica del terreno in caso di dismissione dell impianto ed il ripristino dei luoghi. Gli impianti fotovoltaici che necessitano di superfici s uperiori a mq sono assoggettati a POC. L'attuazione potrà avvenite tramite un PUA che ne disciplini gli specifici aspetti di impatto ambientale e che preveda l obbligo di demolizione e bonifica dell area, nel caso della eventuale dismissione del parco fotovoltaico, mediante convenzione con idonee garanzie fidejussorie" Vista la necessità di utilizzare le aree scoperte, è opportuno prevedere l installazione degli impianti fotovoltaici su adeguati supporti e struuture che comunque consentano l utilizzo dell area sottostante.

16 TITOLO 1 TITOLO 1 I I articolo 32 articolo 32 comma 5 comma 8 PAG.45 PAG.46 "Negli ambiti ARS, in assenza di POC sono ammessi, interventi diretti sul patrimonio edilizio esistente, compresa la ristrutturazione edilizia (RE), la demolizione e contestuale nuova costruzione (D/NC) e l ampliamento (AM) nella misura massima del 20% per costruzioni esistenti fino a 300 mq e del 10% per costruzioni esistenti superiori a 300 mq, rispetto alla SU esistente, con le esclusioni di cui agli artt. 17 e 18 delle presenti NTA (edifici soggetti a tutela ai sensi del DLgs. 42/2004 ed edifici di interesse storico-architettonico classificati.dal PSC) In tali edifici è ammesso l insediamento di un numero massimo di 2 alloggi, aumentabili a 3 nel caso di edifici soggetti a tutela ai sensi degli artt. 17 e 18 delle presenti NTA. Gli alloggi dovranno disporre di una SU non inferiore a 70 mq di SU nel caso di un alloggio, di 140 mq nel caso di due alloggi e di 210 mq nel caso di tre alloggi, variamente articolabili fra loro, con una superficie destinata a locali di servizio alla residenza (superficie accessoria, garages, ecc) non inferiore al 10% della Su e non superiore..ecc..." " I parametri urbanistici ed edilizi degli ambiti ARS selezionati dal POC sono stabiliti dallo stesso P OC, nel rispetto dei seguenti criteri, con le limitazioni eventualmente più restrittive, stabilite nelle schede di cui al successivo 7: superficie minima di intervento corrispondente alla - superficie territoriale dell ambito da attuarsi con PUA, - parc heggi di urbanizzazione (PU) non inferiori a 40 mq/100 mq SU,verde - pubblico attrezzato (VP) non inferiore a 70 mq/100 mq SU,altezza massima, superiore - non a 12,50 m superficie permeabile, - non inferiore al 30% della ST, verde privato condominiale (Vpc), non inferiore al 50% della - superficie fondiaria di ogni singolo lotto edificabile al netto della superficie coperta, superficie da cedere all'amministrazione comunale, - per la realizzazione di...ecc...ecc" Si chiede che l ampliamento concesso sui fabbricati esistenti sia concepito nel seguente modo : sino a mq. 300 il 20 % per le superfici in eccesso i mq. 300 il 10 % Una attenta analisi dei parametri urbanistici ed edilizi, porta a dire che con tutti i vincoli imposti e le possibilità non bene definite dell ammistrazione comunale non ci saranno spazi per addivenire ad una proposta richiesta di inserimento in POC per le ARS pre individuate, anche senza l esame delle limitazioni eventualmente più restrittivive stabilite nelle schede del successivo 7. Occorre specificare se sarà possibile l iserimento in POC di una porzione delle ARS individuate come sembra previsto nel punto 9 successivo. Inoltre non si condivide il limite di altezza massimo imposto in ml. 12,50 che comporta l obbligatorieta di realizzare non più di 3 livelli. Si richiede che gli standards vengano determinati con riferimento ai minimi di legge in quanto già calcolati per eccesso dalla Regione Emilia Romagna.

17 PAG.52, 53 COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA AMBITO ARS.AN_I AMBITO ARS.AN_II Anche per l ARS. AN_I dovrebbe esserci la seguente prescrizione: L attuazione dell ambito è subordinata all interramento degli elettrodotti esitenti nelle vicinanze. In linea generale, dove nelle schede di ambito è prevista l obligatorietà di realizzare alloggi al piano terra collegati con scala privata al piano primo, sembra del tutto spropositato porre dei limiti progettuali in tal senso quando come prescrizione generale a garanzia degli studi sulle esondazioni storiche si è ritenuto sufficente elevare la quota di campagna di cm. 50. TITOLO 1 I articolo 34 comma 4 PAG.100 "Ambiti di possibile trasformazione urbana per usi produttivi (APR)" Si chiede che l ampliamento concesso sui fabbricati esistenti sia concepito nel seguente modo : Uso Abitativo sino a mq. 300 il 20 % per le superfici in eccesso i mq. 300 il 10 %. Uso produttivo terziario commerciale Il 20 % della superficie utile esistente. TITOLO 1 I articolo 34 comma 6 PAG.102 I parametri urbanistici ed edilizi degli ambiti APR selezionati dal POC sono stabiliti dallo stesso POC, nel rispetto dei seguenti criteri, con le limitazioni eventualmente più restrittive, stabilite nelle schede di cui al successivo 5. Occorre chiaririe se sarà possibile l inserimento in POC di una porzione della APR come invece sembra previsto al punto 7 successivo. in realtà l art. 2 definisce la superficie territoriale totale delle APR inserite nel PSC ma non la superficie utile massima realizzabile nell arco dei 15 anni. L unico riferimento si trova, volendo, nella relazione dove si prevede una Su pari a circa... mq che, ad esemipo per Anzola dell Emilia, corrispondono ad un indice medio pari a 0,32 mq/mq. Occorre modificare la previsione dell altezza massima di ml. 12 prevista per queste zone, ed almeno portarlo a ml. 15,00 che consente la realizzazione di eventuali palazzine uffici di 4 piani. La deroga a ml. 25 per i soli magazzini verticali occorre ampliarla anche al terziario ed al commerciale. Questo per consentire un migliore utilizzo del territorio.

18 TITOLO 1 CAPO IV articolo 36 comma 6 PAG.129 "Il RUE indica gli usi ammessi negli edifici esistenti negli ambiti Come si definiscono gli edifici non funzionalmente collegati ARP, AVA, AAP e nelle aree AVN, distinguendo fra edifici con l attività agricola? soggetti a tutela ai sensi degli artt. 17 e 18 delle presenti NTA ( edifici soggetti a tutela ai sensi del DLgs. 42/2004 o di edifici di interesse storico -architettonico classificati dal PSC), edifici non funzionalmente collegati con l attività agricola, altri edifici. Gli usi ammessi dovranno essere indirizzati alla valorizzazione del patrimonio edilizio sparso, presente nel territorio rurale, pur tutelando e preservando la permanenza della funzione agricola". TITOLO 1 CAPO IV articolo 36 comma12 PAG.130 "Con riferimento agli edifici di cui al comma precedente, il POC, recependo specifici accordi di pianificazione con privati ai sensi dell'art. 18 della LR 20/2000, può prevedere, mediante l attivazione di procedure di perequazione urbanistica, il trasferimento di una quota pari al 40% della SU esiste nte, in "Ambiti di possibile trasformazione urbana per usi residenziali e/o di servizio (ARS)"..." Se la Su in decollo deve intendersi nell ambito del dimensionamento complessivo del PSC la quota del 40% non è sufficiente a incentivare l operazione. TITOLO 1 CAPO IV articolo 36 comma13 PAG.131 "Per i fabbricati esistenti realizzati con materiali incongrui con i caratteri paesaggistici dell'ambito rurale (ad es. prefabbricati) e non destinati ad allevamenti o porcilaie, sono ammessi i seguenti interventi..." I limiti imposti sono troppo restrittivi e pertanto le potenzialità delle previsioni del punto 13 in merito alla eventuale demolizione sono solo teoriche. CAPO IV articolo 50 comma 6 PAG.165 e) realizzazione, quando non diversamente localizzabili di annessi, rustici aziendali ed interaziendali e di altre strutture strettamente connesse alla conduzione del fondo agricolo e alle esigenze abitative di soggetti aventi i requisiti di imprenditore agricolo a titolo principale, ad una distanza minima di m. 10 dal limite dell alveo attivo, nonché di strade poderali ed interpoderali di larghezza non superiore a 4 metri lineari; non è ammessa comunque la formazione di nuovi centri aziendali;. Con la vigente normativa in merito al riconoscimento delle figure imprenditoriali agricole è stata istituita una unica categoria IAP Imprenditore Agricolo Principale.

19 I articolo 60 PAG.182 "Aree potenzialmente inondabili." Non si condivide la limitazione alla realizzazione di piani interrati o seminterrati, considerata comunque la loro destinazione accessoria e non abitativa, non si condivide inoltre l obbligatorietà di realizzare al piano terra alloggi uniti al piano primo. Se lo scopo dell innalzamento del piano di campagna di cm. 50 non è considerato sufficente, sarebbe più opportuno fare un calcolo idrografico di quanto dovrebbe essere la quantità di acqua esondabile per sopravanzare tale limite sul territorio dei 6 comuni.inoltre non tutto il territorio dei 6 comuni ha la stessa quota altimetrica riferita al mare, per cui a nostro giudizio occorrerebbe eseguire l innalzamento in base alla stessa. Anche in considerazione della diversa individuazione cartografica non può essere normativamente sempre uguale, a questo punto bastava una sola individuazione. TITOLO 3 TITOLO 3 I I articolo 63 articolo 64 comma 2 comma 3 PAG.182 PAG.185 "In coerenza con i minimi indicati al comma 3 dell'art. A-24 della LR 20/2000, il PSC stabilisce le seguenti dotazioni minime territoriali, che dovranno essere definite dal POC per ciascun nuovo ambito di possibile trasformazione urbana:." "L'attuazione delle dotazioni ecologiche può avvenire: - per intervento edilizio diretto (ID), quando tali dotazioni riguardano interventi attuati direttamente dal Comune, - con procedure di perequazione urbanistica, nell'ambito di PUA (Piani Urbanistici Attuativi) previsti dai POC per gli ambiti ARS, ARR, APR, APC. Il POC può infatti collegare le dotazioni ecologiche con gli ambiti ARS, ARR, APR, APC, ai fini della realizzazione delle dotazioni ecologiche stesse, mediante l attivazione di procedure di perequazione urbanistica. In tal caso, l attuazione è prevista mediante un piano urbanistico attuativo (PUA) unitario che prevede l attribuzione, da parte del POC, di un indice edificatorio compreso fra 0,01 e 0,03 mq/mq...ecc" Sarebbe auspicabile che, le dotazioni territoriali, fossero effettivamente parametrate ai minimi di legge in quanto in coerenza può voler dire che sono state dimensionate in esubero. La problematica di ogni lotizzazione è la successiva gestione degli spazi pubblici, quando questi sono eccessivi, con particolare riferimento alle zone produttive, divengono di gravosa gestione per le pubbliche amministrazioni e di nessuno utilizzo. Gli indici ammessi sono troppo bassi e non favoriranno il decollo a meno che non sia sottinteso che le aree di decollo (le DOT_E) potranno concorrere al raggiungimento degli standard previsti nelle aree di atterraggio con particolare riferimento al VP, solamente potendole conteggiare come standard delle ARS o delle APR, ecc., le aree DOT diventano utilizzabili, altrimenti rimangono delle mere previsioni urbanistiche. L alternative potrebbe essere di renderle coercitive nell ambito dei POC, ma questo farebbe certamente insorgere meccanismi di speculazione mettendo in difficoltà l attuazione delle ARS o APR, ecc. Inoltre se così non fosse questi ambiti diventerebbere degli ulteriori standart pubblici in aumento rispetto ai minimi delle legge Regionali.

20 TITOLO 3 I articolo 64 comma 4 PAG.185 " e l ampliamento (AM) nella misura massima del 20% per costruzioni esistenti fino a 300 mq e del 10% per costruzioni esistenti superiori a 300 mq, " Si propone 20% fino a 300 mq e 10% per la parte eccedente. Per quanto riguarda fli edifici di cui agli art. 17 e 18 si propongono le stesse eccezioni sul numero delgi alloggi già rilevate in precedenza. TITOLO 4 CAPO I articolo 68 comma 3 PAG.193 "Gli interventi di nuova realizzazione o di riqualificazione delle piste ciclabili so no regolati dal Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 "Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili". In ogni caso la sezione dei percorsi ciclabili di nuova realizzazione deve essere multipla di m 1,25, con un minimo di m 2,50." Non si capisce l introduzione oltre al minimo di 2,50 metri, l obbligo della sezione a multipli di 1,25 metri. TITOLO 4 CAPO I articolo 70 comma 2 PAG.194 "Ai fini dell'applicazione dei rispetti stradali, il perimetro dei centri abitati è definito dal presente PSC, con riferimento: - all'art.a-5 della LR 20/2000, come perimetro continuo del territorio urbanizzato che com prende tutte le aree effetti vamente edificate o in costruzione e i lotti interclusi - ai sensi del Nuovo Codice della Strada,come " insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada" Il perimetro dei centri abitati è riportato nelle tavole T.0 e T.1 del PSC e nelle tavole del RUE." La perimetrazione dei centri abitati deve essere rivista in funzione del territorio urbanizzato, in quanto, in alcuni casi, non coincidente. TITOLO 4 CAPO I articolo 70 comma 9 a) PAG.195 "la fascia posta a ridosso della sede stradale, per una larghezza di 10 m, deve essere prioritariamente sistemata a verde ed arredo della sede stradale" Detta fascia comunque deve essere computata come standard.

21 TITOLO 4 CAPO I articolo 70 comma 9 b) PAG.195 "la parte eccedente i primi 10 metri, nel caso di una distanza di rispetto maggiore, potrà essere sistemata come superficie privata di pertinenza degli interventi edilizi, ancorché non edificabile, o come superficie da cedere ad uso pubblico computabile nell ambito delle dotazioni di urbanizzazione dell insediamento." Bene la cessione come standard ma includente anche i primi 10 ml. TITOLO 4 CAPO I articolo 70 comma 3, 4 PAG.198 "Le fasce di rispetto delle infrastrutture viarie sono definite dalle presenti NTA del PSC, in coerenza con il Nuovo Codice della Strada, in base alla classificazione delle strade riportata nella tavola T.0 del PSC." Risultano individuate sulla cartografia le fasce di rispetto stradale anche in corrispondenza di viabilità private e/o di scarsa importanza in riferimento anche solo alla viabilità comunale di tipo "F" (es.: strade private di semplice accesso alle aree private) - Si ritiene di chiedere un'adeguamento cartografico di tali erronee individuazioni; TITOLO 4 articolo 72 comma 5 PAG.198 "Il PSC non identifica le fasce di rispetto. Qualora i gestori delle reti di trasmissione e distribuzione dell energia elettrica non abbiano comunicato le fasce di rispetto delle linee esistenti alle Autorità competenti, il soggetto attuatore del titolo edilizio dovrà richiedere agli stessi la determinazione della distanza di prima approssimazione (Dpa) della campata o campate interessate." Considerato che deve essere obbligo del gestore comunicare le fasce di dpa il PSC non può scaricare l onere della richiesta sul soggetto privato..

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