I MARCHI D'ORIGINE (INDICAZIONE D'ORIGINE DEI PRODOTTI)
|
|
- Anna Maria Catalano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I MARCHI D'ORIGINE (INDICAZIONE D'ORIGINE DEI PRODOTTI) LA FATTISPECIE: - legittimità dell'apposizione dei marchi "made in Italy " o "Italy" sui prodotti realizzati al di fuori del territorio nazionale. DEFINIZIONE: - per marchio "made in Italy " si intende ogni parola o segno che indica la provenienza del prodotto sul quale è apposto (esempio - bandiera italiana + nome dell'azienda o "designed and styled in Italy" sul cartellino; o "made in Italy" sulla confezione ecc.); - non va confusa con le denominazioni di origine protette (DOP) o le indicazioni di origine protette (IGP) che hanno una propria disciplina e tutela in ambito comunitario e nazionale (proprietà industriale) così come con i marchi collettivi, regionali e di qualità. RATIO DELLA TUTELA: proteggere la qualità dei prodotti italiani e tutelare i consumatori. FONTI: Internazionali - Accordo di Madrid del 1967 (tutela amministrativa) tutela il consumatore evitando che quest'ultimo possa essere tratto in inganno circa la provenienza effettiva del prodotto acquistato. l'art 1 fa riferimento alle false e ingannevoli indicazioni di provenienza per tali da intendersi anche le indicazioni di origine quali Il "made in Italy" "Produced from..." dispone il fermo doganale (art. 1 d.p.r. 656/1968 di attuazione dell'accordo) prevede la possibilità di regolarizzazione della merce con l'asportazione della indicazione falsa/fallace Comunitarie - art reg. CEE n del e il Regolamento CE 450/2008 (Codice Doganale Comunitario) Si intendono originarie di un paese le merci interamente ottenute in tale paese, ovvero, qualora alla produzione delle merci contribuiscono due o più paesi, si definisce come paese d'origine quello in cui è avvenuta l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale. Di fatto si può indicare l origine italiana se l ultima trasformazione o lavorazione sostanziale del prodotto è avvenuta in Italia.
2 Il codice Doganale, negli allegati, prevede il tipo di lavorazione cui il prodotto deve essere sottoposto ai fini dell'ottenimento dell'origine; la Commissione è intervenuta altresì sia con linee guida che con Regolamenti ad hoc (es. nel settore tessile). A livello comunitario è inoltre in corso la revisione di un testo di Regolamento per la disciplina dell'etichettatura di origine, oggetto di dibattito in seno alla Commissione per le potenziali interferenze con il meccanismo del mercato comune. Recentemente è entrato in vigore il Regolamento Comunitario n. 1169/2011, che prevede nuove norme in materia di etichettature dei prodotti alimentari, ed è stato modificato quello già esistente sui prodotti tessili. Anche la Corte di Giustizia ha espresso perplessità sull'introduzione del "...made in" in quanto indebolirebbe il mercato comune, ad eccezione dei casi in cui il prodotto abbia specifiche qualità e caratteristiche..."deve considerarsi incompatibile con il Trattato un'eventuale normativa nazionale di uno Stato Membro che imponga l'obbligo della marcatura di origine per le merci importate; non vi è tuttavia nulla che impedisca l'apposizione volontaria del marchio di origine sia sulle produzioni nazionali che sulle merci importate (...es. made in Italy) qualora gli operatori desiderino fornire tale indicazione ai consumatori". (Causa C-207/83) Nazionali Esiste un obbligo di indicare il paese di provenienza? Cass. Pen n : l'obbligo di indicare l'origine estera del prodotto sussiste solo se le modalità d'uso del marchio dell'imprenditore italiano sono tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto fabbricato all'estero è di origine italiana. Con l'eccezione di quanto sopra, e di alcune specifiche tipologie di prodotti, l'apposizione dell'etichettatura "made in" sulle merci commercializzate in Italia non è quindi obbligatoria; lo diventa se il prodotto è destinato in un paese che obbliga tale dicitura in base alle proprie normative interne (es. USA e Cina); Questo anche in virtù della sospensione applicativa (in attesa del decreto di attuazione) dell'art 6 lettera c) del Codice del Cosumo, D. lgs. 6 settembre 2005 n. 206, secondo cui i prodotti o le confezioni destinati al consumatore devono riportare chiaramente visibili e leggibili, tra le altre indicazioni, anche quella relativa al Paese di origine, se situato fuori dell'unione Europea. - la legge del n. 350 (finanziaria del 2004) art. 4/49 - ultima modifica - legge n. 166/2009 dispone che l'importazione e l'esportazione ai fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione di prodotti recanti false indicazioni di provenienza costituisce reato ed è punita ai sensi dell'art 517 c.p.; costituisce falsa indicazione la stampigliatura "Made in Italy" su prodotti e merci non originari dall'italia ai sensi della normativa europea sull'origine; costituisce fallace indicazione, anche qualora sia indicata l'origine e la provenienza estere dei prodotti o delle merci, l'uso di segni figure, o quant'altro possa indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana, incluso l'uso fuorviante di marchi aziendali.
3 esempi di falsa indicazione (bollino made in Italy su confezione esterna di merce prodotta in Cina da impresa cinese). esempi di fallace indicazione (bandiera italiana + nome dell'impresa su etichetta di merce prodotta in Cina da impresa cinese). La differenza tra falsa indicazione di provenienza e fallace indicazione di provenienza Secondo quanto è scritto nella norma, la falsa indicazione si configura nel caso di uso improprio dell indicazione Made in Italy per quei prodotti non di origine italiana. Per fallace indicazione si intende, invece, l uso di simboli, figure, marchi aziendali etc., che possono indurre il consumatore a ritenere che il prodotto sia di origine italiana. Per "provenienza" ai fini della qualificazione della fallace indicazione la giurisprudenza ha inteso quella imprenditoriale e non quella geografica; (Cass. Pen. 3352/2005: uso di "Verona-Italy, sede dell'impresa; è ritenuta non fallace l'indicazione di provenienza di un prodotto realizzato all'estero, in quanto indica la origine imprenditoriale). - con il Decreto legge 14 marzo 2005 n. 35 "disposizioni urgenti nell'ambito del Piano di Azione per lo sviluppo economico sociale e territoriale" l'art 4/49 della finanziaria si applica tuttavia anche ai casi di confusione sull'origine dei prodotti. "l'importazione e l'esportazione per farne commercio o la commercializzazione recanti false o fallaci indicazioni di provenienza o di origine costituisce reato ed è punita ai sensi dell'art 517 del codice penale". Tuttavia in alcune sentenze successive (Cass. Pen n L'uso "Ingam-Canosa" o "Ingam- Italia") non si è riscontrata la violazione pur essendo la merce prodotta all'estero, in quanto era stata correttamente indicata la sola origine imprenditoriale. Cass n distingue tra origine imprenditoriale/geografica, a seconda del tipo di prodotto. Ad esempio per i prodotti tessili, è importante la scelta del materiale e la tecnica produttiva, ma non certo l'ambiente territoriale dove si svolge il processo produttivo. Per prodotti alimentari, invece per origine deve intendersi evidentemente quelle geografica. Cass n (Design & Produced by Tashi srl, Rovereto Italy per capi di abbigliamento proveniente dalla Moldavia è fallace) si distingue in base al prodotto che in quanto apprezzato per le maestranze italiane, se queste sono straniere, può ingenerare confusione l'apposizione della indicazione di provenienza imprenditoriale italiana. - art. 517 c.p.: "chiunque pone in vendita o mette altrimenti in circolazione opere dell'ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi nazionali o esteri, atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, provenienza o qualitò dell'opera o del prodotto, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a ventimila Euro"
4 Corte di Cass. Pen. n /2010 (orientamento consolidato): per origine della merce non deve intendersi il luogo di fabbricazione totale (o parziale) della merce ma la provenienza da un determinato produttore che se ne assume la responsabilità sotto i vari profili, in particolare quello della qualità. La Corte sostiene infatti che l'induzione in inganno prevista dall'art 517 c.p. riguarda la provenienza o la qualità del prodotto. L'origine e la provenienza sono funzionali alla qualità, che in realtà è l'unico elemento fondamentale, posto che il luogo o lo stabilimento in cui il prodotto è confezionato è indifferente alla qualità del prodotto stesso. - art. 15 Legge 23 luglio 2009 n. 99 (tutela penale dei diritti di p.i.) integra l'art 4 comma 49 della finanziaria 2004: per fallace indicazione deve intendersi anche l'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell'italia senza l'indicazione precisa ed evidente del Paese di produzione e idonea indicazione atta ad evitare errori sulla reale origine estera. - art. 16 D.L. 25 settembre 2009, n. 135 (tutela amministrativa e penale del "full made in Italy") - prodotti interamente italiani - Si intende realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classificabile come made in Italy ai sensi della normativa vigente, e per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio italiano. abroga la sanzione penale per l'apposizione del marchio di azienda italiana su prodotti provenienti dall'estero e trasforma l'illecito da penale in amministrativo prevedendo una sanzione da 10 a Euro oltre la confisca introduce il reato di abuso di "full made in Italy" (...chiunque usi un segno volto a comunicare che il prodotto è stato interamente realizzato in Italia come 100%. made in Italy, 100% Italia, " tutto italiano e simili...è punito con le pene previste dall'art 517 c.p.). Tutele: in sede penale (finanziaria 2004 sul "made in Italy" e d.l. 135/2009 "full made in Italy") amministrativa (accordo di Madrid del 1967; L n. 55 sul "made in Italy" settoriale; in sede civile (con il Codice del Consumo per pratiche commerciali ingannevoli sul luogo provenienza extra EU; con le norme sulla concorrenza sleale) le tre tutele possono sovrapporsi. L uso improprio di indicazioni di vendita che presentano il prodotto come interamente realizzato in Italia è punito con le pene previste dall art. 517 c.p. ovvero la reclusione fino a due anni o multa fino a Euro, aumentate di un terzo. Si potrà inoltre disporre il sequestro della merce all'atto della semplice immissione dei prodotti nel territorio nazionale. Le false indicazioni di provenienza o di origine e le fallaci indicazioni sono invece punite con le pene di cui all art. 517 c.p. senza l aumento di un terzo delle stesse.
5 L'art. 4 comma 49 quater della legge 350/2003 affida alle camere di commercio il potere sanzionatorio per le violazioni in materia di etichettatura delle merci con riferimento all'origine dei prodotti. Sanatorie: La normativa in vigore prevede che la falsa indicazione può essere sanata sul piano amministrativo apponendo sul prodotto l esatta indicazione dell origine o asportando o cancellando la stampigliatura Made in Italy. Anche la fallace indicazione può essere sanata sul piano amministrativo con l asportazione a carico del contravventore delle indicazioni che inducono a ritenere che il prodotto sia di origine italiana. L'importatore al momento dell'operazione doganale di importazione può presentare all'autorità doganale una dichiarazione nella quale si impegna a regolarizzare la merce al momento della commercializzazione indicando al consumatore le precise informazioni sull'origine. possibili contrasti normativi con: art.3 Cost. violazione del principio di uguaglianza in quanto la norma riguarda solo i marchi italiani. Art. 28 Trattato CEE: regola il principio di libera circolazione delle merci all'interno del mercato comune, sancendo il divieto di misure di effetto equivalente a restrizioni quantitative (Corte Giustizia C-120/78) ostacolo agli scambi intracomunitari. che impongono ai prodotti importati un adeguamento oneroso (v. anche sentenza Cass n. 248). - Legge 8 aprile 2010 n. 55 (legge Reguzzoni - Versace) sull'etichettatura dei prodotti made in Italy, riguarda solo i settori tessile calzaturiero, conciario, dei divani, specificando le lavorazioni essenziali e consentendo l'indicazione del "made in Italy " solo per prodotti finiti, o se almeno due delle fasi indicate sono eseguite sul territorio nazionale e per le rimanenti sia comunque verificabile la tracciabilità (altrimenti vi è l'obbligo di indicare lo stato di provenienza). Detta anche nuove regole circa le caratteristiche di qualità che i prodotti devono avere per il rispetto della salute di chi li utilizza, prevede pene e sanzioni per le aziende che producono false dichiarazioni circa la tracciabilità delle fasi di lavorazione. Conclusioni: all'atto dell'importazione di prodotti da Paesi extra UE l'importatore/produttore potrà non specificare il luogo di origine del prodotto e presentare all'autorità doganale un'attestazione con cui si impegna a regolarizzare la merce al momento della commercializzazione con le precise informazioni per il consumatore, tranne i casi in cui non sia obbligatoriamente richiesta l'indicazione di origine (ad esempio per alcuni prodotti quali i prodotti alimentari ed i giocattoli). L'imprenditore può apporre segni o menzioni che qualifichino il prodotto come italiano solo, tuttavia, se utilizza il proprio marchio di impresa: questo, quale segno distintivo, identifica la provenienza del prodotto da un determinato produttore, ovvero la nazionalità e il nome del produttore, idoneo ad offrire garanzie inerenti la qualità del prodotto. (caso di apposizione della
6 dicitura "ITALY" accanto al marchio, alla denominazione sociale e all'indirizzo della sede del produttore italiano senza che vi fosse alcun riferimento all'origine estera dei prodotti - Cass. Pen. 3352/2004; 13712/2005). Avv. Giovanni Ballone Burini
ETICHETTATURA DI ORIGINE E TUTELA DEI CONSUMATORI
ETICHETTATURA DI ORIGINE E TUTELA DEI CONSUMATORI Dott. Zeno Poggi 045-9230163 info@zenopoggi.com QUADRO NORMATIVO - ITALIA L apposizione della dicitura MADE IN configura una dichiarazione di scienza,
DettagliL etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti
L etichettatura dei prodotti alimentari: la normativa europea (REG UE n. 1169/11 ) Paola Rebufatti SANZIONI Il panorama giurisprudenziale è rappresentato principalmente da: Codice penale D. L.gs n. 109/92
DettagliEtichettatura di origine nel settore tessile/abbigliamento
1 Etichettatura di origine nel settore tessile/abbigliamento Dr. Filippo Laviani Area Europa e Regolamentazione Commercio Internazionale 2 Etichettatura d origine: Made In L origine del prodotto è determinata
DettagliLA REPRESSIONE DELLA CONTRAFFAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE
. seminario: LA TUTELA DEI MARCHI ALL ESTERO LA REPRESSIONE DELLA CONTRAFFAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE Relatore: Alberto Ghelfi Avvocato e Doganalista Ancona, 26 Giugno 2012 1 SINTESI del Regolamento
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti N. 1593 COTA, SIMONETTI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1593 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI COTA, SIMONETTI Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti Presentata il 31 luglio
DettagliOrigine delle merci, marchi di origine e segni di provenienza nel commercio internazionale
Origine delle merci, marchi di origine e segni di provenienza nel commercio internazionale CC.I.A.A. di Forlì - Cesena 25 Novembre 2010 2009 coordinatore: C.C.I.A.A. di Forlì - Cesena relatori: Avv. Enzo
DettagliMade in Italy e nuove disposizioni doganali ex Reg. UE 603/2013
Made in Italy e nuove disposizioni doganali ex Reg. UE 603/2013 Avv. Elio De Tullio Progetto 2013 Camera di Commercio Italo Orientale Camera di Commercio Italo Lituana Camera di Commercio Italo Bosniaca
Dettaglidel bacino del Mediterraneo
Centro Studi Anticontraffazione Proprietà Intellettuale e Competitività delle piccole e medie imprese nel settore tessile e dell abbigliamento dei Paesi del bacino del Mediterraneo Prato, Teatro Politeama
DettagliINDICAZIONI GEOGRAFICHE E. Relazione presentata in occasione del Salone della PROPRIETA INDUSTRIALE 2013 www.senaf.it
INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MARCHI COLLETTIVI : AMBITI DI PROTEZIONE E RAPPORTI RECIPROCI Avv. Nicoletta Amadei COS E UN MARCHIO Art. 7. dlgs.30/2005 Oggetto della registrazione 1. Possono costituire oggetto
DettagliServizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano
Pubblica CCIAA Milano La competenza Le funzioni di autorità di vigilanza per il controllo della conformità dei giocattoli alle disposizioni del presente decreto legislativo sono svolte dal Ministero dello
DettagliDELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. CONSIP S.P.A. a socio unico ***** PARTE SPECIALE K
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D. LGS. 231/2001 DI CONSIP S.P.A. a socio unico ***** PARTE SPECIALE K DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO 1 IL RISCHIO SPECIFICO DEI
DettagliNewsletter del MARZO 2013. In sintesi:
Newsletter del MARZO 2013 In sintesi: Entrata in vigore del regolamento CE 453/2010 CE E CLP _ Sostanze Chimiche_ Entrata in vigore regolamento CE 305/2011 CPR_ Prodotti da Costruzione_ Entrata in vigore
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliDiciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I
P7_TA-PROV(2011)0208 Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'11 maggio 2011 sulla
Dettaglirispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza
rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica
DettagliCircolare N. 43 del 20 Marzo 2015
Circolare N. 43 del 20 Marzo 2015 Etichettature alimentari- le sanzioni sugli errori dopo le modifiche del regolamento UE n. 1169/2011 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che recentemente
DettagliLINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO
Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI
DettagliGli oggetti dovranno essere punzonati manualmente e soprattutto i punzoni dovranno essere leggibili.
Oggetto: D.P.R. 30 maggio 2002 n. 150- Regolamento recante norme per l applicazione del d.lgs.22 maggio 1999 n. 251 sulla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi. La
DettagliIstruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari.
Circ. 12 marzo 2001, n. 166 (G.U. 20 marzo 2001 n.66) Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Con circolare n. 165 del 31 marzo 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
DettagliPARTE SPECIALE SEZIONE XI DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO
PARTE SPECIALE SEZIONE XI DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO INDICE 1. FATTISPECIE EX ART.25-BIS.1 D.LGS. 231/01 2. PRINCIPI DI COMPORTAMENTO 3. PRINCIPI GENERALI DI CONTROLLO 4. AREE A RISCHIO
DettagliQUADRO RW E DICHIARAZIONE INTEGRATIVA
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO RAVVEDIMENTO OPEROSO E QUADRO RW QUADRO RW E DICHIARAZIONE INTEGRATIVA SANDRO BOTTICELLI Commissione Diritto Tributario Nazionale ODCEC Milano Milano, Corso
DettagliFiscal News N. 45. Invio dei beni in deposito extra - UE. La circolare di aggiornamento professionale 10.02.2014 R.M. 94/E/2013
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 45 10.02.2014 Invio dei beni in deposito extra - UE R.M. 94/E/2013 Categoria: IVA Sottocategoria: Operazioni extracomunitarie Con la R.M. 94/E/2013,
DettagliORIGINE NON PREFERENZIALE COME INDIVIDUARE L ESATTO MADE IN DEL PRODOTTO
ORIGINE NON PREFERENZIALE COME INDIVIDUARE L ESATTO MADE IN DEL PRODOTTO LA NORMATIVA COMUNITARIA E I CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DEL MADE IN Merci interamente ottenute o sostanzialmente trasformate La
DettagliRegolamento (CE) 104/2000 Regolamento (CE) 2065/2001 Regolamento (CE) 1224/2009 Regolamento (CE) 404/2011
1. L obbligo della rintracciabilità è stato assunto dal Consiglio della Comunità Europea, quale principio attraverso il quale organizzare i mercati in tale settore, tenendo conto dell evoluzione del mercato,
DettagliNormativa vecchia e nuova a confronto
Normativa vecchia e nuova a confronto D.Lgs. 25-2-2000 n. 84 D.Lgs. 6-9-2005 n. 206 Capo III - Particolari modalità di informazione Sezione I - Indicazione dei prezzi per unità di misura 1. Definizioni
Dettagli6L etichettatura dei prodotti
L etichettatura di Marisa Abbatantuoni, Avvocato - Studio Consulex Lawfirm Premessa La recente liberalizzazione degli scambi commerciali e la creazione del Mercato Unico europeo hanno richiesto la definizione
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliLo statuto di non decettività del marchio fra diritto interno e diritto comunitario
Lo statuto di non decettività del marchio fra diritto interno e diritto comunitario Milano, 2 luglio 2008 Prof. Paola A.E. Frassi Bird & Bird, Milano Recenti evoluzioni normative dello statuto di non decettività
DettagliOggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.
RISOLUZIONE N. 210/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 18 novembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 66/ 14 DEL 27.11.2008
DELIBERAZIONE N. 66/ 14 Oggetto: Decreto interministeriale 13 novembre 2007 e art. 8 della legge 25 febbraio 2008, n. 34 - Attribuzione nuove funzioni all Agenzia ARGEA Sardegna ai sensi dell art. 7, comma
DettagliAntiriciclaggio: potenziali conflitti tra normative di Paesi diversi. Il caso Filippine (Giovanni Imbergamo)
Antiriciclaggio: potenziali conflitti tra normative di Paesi diversi. Il caso Filippine (Giovanni Imbergamo) Altalex.it In tema di segnalazione di operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento
DettagliAncona, 8 marzo 2007 dr. Orazio Olivieri
Ancona, 8 marzo 2007 dr. Orazio Olivieri !" # Sono esclusi dalla registrazione o, se registrati, possono essere dichiarati nulli: i marchi di impresa composti esclusivamente da segni o indicazioni che
DettagliLA TUTELA PENALE DEL COMMERCIO DEL VINO. avv. Paolo Tosoni
LA TUTELA PENALE DEL COMMERCIO DEL VINO PREMESSA a) la genuinità e la bontà del vino che quotidianamente consumiamo determinano lo stato fisico e la condizione del cittadino-consumatore; b) il consumatore
DettagliMATERIALE ELETTRICO A BASSA TENSIONE. mg 09.09 1
MATERIALE ELETTRICO A BASSA TENSIONE mg 09.09 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO legge 791/77 (bassa tensione) decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo) artt. 102, 103 (sicurezza prodotti
DettagliRoma, 30 ottobre 2008
RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione
DettagliConferenza Nazionale sui dispositivi medici ROMA 7-8 Giugno 2007
Conferenza Nazionale sui dispositivi medici ROMA 7-8 Giugno 2007 La pubblicità dei dispositivi medici: Novità normative e prospettive Valentina Fossa Direzione generale dei Farmaci e dispositivi medici
DettagliNote al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012.
Prot.n.13 Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. La presente nota nasce dall esigenza di una richiesta di chiarimento
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)
21.12.2004 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 373/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) REGOLAMENTO (CE) N. 2182/2004 DEL CONSIGLIO del 6 dicembre 2004 relativo
DettagliDisciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione.
L. 25 gennaio 1994, n. 82. Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione. Art.1. Iscrizione delle imprese di pulizia nel registro delle
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliL ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI
L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI Pagina 1 di 5 1 QUADRO DI RIFERIMENTO Con il Reg. Ce 1169/2011, del 25 ottobre 2011, è stata varata la riforma comunitaria dell etichettatura dei prodotti
DettagliCIRCOLARE n. 20/D. Roma, 13 maggio 2005. Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane LORO SEDI. Agli Uffici delle Dogane LORO SEDI
CIRCOLARE n. 20/D Protocollo: 74 Roma, 13 maggio 2005 Rif.: Allegati: Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane LORO SEDI e, per conoscenza: Alle Direzioni delle Circoscrizioni doganali Agli Uffici
DettagliLA MARCATURA CE Cos è marcatura CE
Cos è La marcatura CE è un contrassegno che deve essere apposto su determinate tipologie di prodotti dal fabbricante stesso che con essa autocertifica la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali
DettagliORIGINI DEL MADE IN ITALY
Avv. Marco Mario Locatelli ORIGINI DEL MADE IN ITALY Cosa si intende per made in Italy? Ogni parola o segno che indica la provenienza italiana del prodotto sul quale è apposto Esempi: Avv. Marco Mario
DettagliDI PROVENIENZA E SITEMI DI CERTIFICAZIONE VOLONTARIA Avv. Monica Minelli
MARCHI GEOGRAFICI INDICAZIONI DI PROVENIENZA E SITEMI DI CERTIFICAZIONE VOLONTARIA Avv. Monica Minelli Santa Sofia, 5 maggio 2011 ore CEUB- Centro Residenziale Universitario Bertinoro Le diverse tipologie
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliDEFINIZIONI INDISPENSABILI
1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che
DettagliPARTE SPECIALE Sezione VI. Reati per abuso di mercato
PARTE SPECIALE Sezione VI Reati per abuso di mercato PARTE SPECIALE Sezione VI Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Art. 25 sexies D. Lgs. 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 4 3. Regole generali...
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1404 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice STANISCI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 14 MAGGIO 2002 Istituzione del marchio «made in Italy» per la tutela
DettagliLa violazione del marchio
+39.06.97602592 La violazione del marchio Le Sanzioni previste in tema di marchi d impresa Le sanzioni comminate a seguito delle violazioni previste in tema di marchi sono disciplinate dal codice civile,
DettagliConsiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 60/2013 MAGGIO/1/2013 (*) 2 Maggio 2013
Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 60/2013 MAGGIO/1/2013 (*) 2 Maggio 2013 L AGENZIA DELLE ENTRATE, CON
DettagliEtichettatura prodotti tessili Quadro normativo comunitario e nazionale
Etichettatura prodotti tessili Quadro normativo comunitario e nazionale L 8 maggio 2012 è entrato in vigore il nuovo Regolamento (UE) n. 1007/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre
DettagliISTRUZIONI OPERATIVE N. 6. Produttori interessati LORO SEDI
Ufficio Monocratico Via Palestro, 81 00185 Roma Tel. 06.494991 Fax 06.4453940 Prot. N.UMU.2016.191 del 29.02.2016 (CITARE NELLA RISPOSTA) ISTRUZIONI OPERATIVE N. 6 Ai Produttori interessati Al Ministero
DettagliCome cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014
Regolamento (UE) n.305/11 e norme del gruppo EN1090 La Marcatura CE delle strutture metalliche alla luce delle Norme tecniche per le Costruzioni Firenze, 30/10/2014 Come cambiano gli obblighi per le strutture
DettagliLegge federale sulle borse e il commercio di valori mobiliari
Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Divergenza Proposte della Commissione del Consiglio degli Stati del 23.08.2012 Decisioni del Consiglio nazionale del 14.06.2012 Legge federale
DettagliREACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA
REACH: IL REGOLAMENTO CHE RIVOLUZIONERA LA CHIMICA EUROPEA PREMESSA Il nuovo regolamento sulla chimica europea, denominato REACH (Reg. n. 1907/2006) è entrato in vigore il 1 giugno 2007 anche se la prima
DettagliI REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE
I REATI TRIBUTARI PUNITI PENALMENTE INTRODUZIONE I contribuenti che effettuano comportamenti "illeciti" da un punto di vista tributario devono conoscere le conseguenze non solo amministrative, ma spesso
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
DECRETO LEGISLATIVO 2 gennaio 1997, n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CEE relative ai dispositivi di protezione individuale. (G.U. 30 gennaio 1997, n. 24) IL PRESIDENTE DELLA
DettagliCOMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA
COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE TRADIZIONALI LOCALI E DELLE RELATIVE INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.
DettagliNovità in materia di Rimborsi IVA
Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00
DettagliLINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19
LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 N.1. INDICE 1. Premessa 2. Riferimenti normativi
DettagliPARTE SPECIALE Sezione IV. Reati contro industria e commercio
PARTE SPECIALE Sezione IV Reati contro industria e commercio PARTE SPECIALE Sezione IV Sommario 1.Le fattispecie di Reati Presupposto (Artic 25 bis 1 D lgs 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 5 3.Regole
DettagliCassazione Penale Sez. II, 27 febbraio 2013 n. 9220 - Pres. Petti, Est. Gentile RITENUTO IN FATTO
DETENZIONE PER FINI DI COMMERCIALIZZAZIONE DI SUPPORTI AUDIOVISIVI ABUSIVAMENTE RIPRODOTTI E RICETTAZIONE: LA LEX MITIOR SI APPLICA ANCHE SE SUCCESSIVAMENTE VIENE MODIFICATA IN SENSO PEGGIORATIVO Cassazione
DettagliIL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO 9 agosto 2000 Recepimento delle direttive della Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle
DettagliApprovato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012
Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE G: REATI DI FALSO IN MATERIA DI MARCHI, BREVETTI E SEGNI DISTINTIVI Approvato
DettagliDisciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. - Appendice Settore Abbigliamento
Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. - Appendice Settore Abbigliamento Pagina 1 di 5 APPENDICE I SETTORE ABBIGLIAMENTO 1 - Obiettivo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2548 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI STUCCHI, REGUZZONI Disposizioni per assicurare l informazione dei consumatori sul livello
DettagliCITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO TERRITORIO E SICUREZZA URBANA NORD Ufficio Studi e Formazione Ufficio Studi
CITTA' DI TORINO DIREZIONE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SERVIZIO TERRITORIO E SICUREZZA URBANA NORD Ufficio Studi e Formazione Ufficio Studi CIRCOLARE N. 26 Informativa OGGETTO: Attività Produttive. Etichettatura.
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2868 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COLETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 MARZO 2004 Nuove norme in materia di esercizio e manutenzione degli impianti
DettagliScheda identificativa dei prodotti in legno
Scheda identificativa dei prodotti in legno Legge 10.04.1991 n. 126 Decreto Ministeriale 8.02.1997 n. 101 Circolare Ministeriale 3.08.2004 n. 1 1 Ambito di applicazione ed entrata in vigore la legge 126/1991
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliNORMATIVA ANTIRICICLAGGIO
Servizio circolari per la clientela Circolari specialistiche sui temi giuridici. tributari e finanziari. Circolare Gennaio 2008 n 3 Milano, 25 gennaio 2008 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Dal 30/04/2008 cambiano
DettagliIl distacco dei lavoratori Profili generali
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il distacco dei lavoratori Profili generali Prof. avv. Vincenzo Ferrante Ordinario di Diritto del lavoro nell Università Cattolica di Milano Partner dello
DettagliLa responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società
La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società Se non vi è prova certa su queste condizioni, il proprietario di un azienda. risponde anche penalmente dell operato
DettagliNUOVA NORMATIVA SULL ETICHETTATURA DEL VINO
NUOVA NORMATIVA SULL ETICHETTATURA DEL VINO L etichetta è certamente la carta d identità di un prodotto che tutela sia il produttore che il consumatore e, accanto ad una generale disciplina applicabile
DettagliOpposizione al trattamento dei dati per motivi legittimi. D. Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
Opposizione al trattamento dei dati per motivi legittimi (Fac Simile) (Indicare la denominazione del Titolare del trattamento) D. Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). Esercizio
DettagliDisciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione (2) (3).
L. 25 gennaio 1994, n. 82 (1). Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione (2) (3). (1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 febbraio 1994,
DettagliComune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO Sommario Art. 1 Titolarità, denominazione ed uso del marchio Art. 2
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO N 5 articoli (da art. 69
DettagliUso delle attrezzature di lavoro
COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III
DettagliDOMANDA DI CONTRIBUTO
Alla CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA Ufficio Promozione, Via Montale, 27 36100 VICENZA da spedire via PEC all indirizzo cameradicommercio@vi.legalmail.camcom.it o tramite raccomandata A.R.(non sono ammesse
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliFiscalità 2015: RECENTI SENTENZE E PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI IVA. Dr Alberto Perani Milano, 24 febbraio 2015. In collaborazione con
Fiscalità 2015: RECENTI SENTENZE E PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI IVA Dr Alberto Perani Milano, 24 febbraio 2015 In collaborazione con Recenti sentenze e provvedimenti in materia di Iva Corte di Giustizia
DettagliLa revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO La riforma delle sanzioni tributarie La revisione degli aspetti penali ai sensi dell articolo 8 Legge delega 23/2014 di Sanvito Corrado Milano, Corso Europa,
DettagliL ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI
L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Il tema dell assimilazione dei rifiuti
DettagliIL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO 21 maggio 2004 Modifica del decreto 31 luglio 2003 concernente l'istituzione e la tenuta dell'albo degli imbottigliatori dei vini DOCG, DOC e IGT
DettagliLa libera circolazione dei prodotti e le problematiche della sicurezza Dal Nuovo Approccio al New Legal Framework (NFL)
La libera circolazione dei prodotti e le problematiche della sicurezza Dal Nuovo Approccio al New Legal Framework (NFL) 9 febbraio 2010 Ing. Fabio DATTILO Direttore Centrale della Direzione Centrale per
DettagliAlcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani
Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione
DettagliApprovato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012
Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE H: REATI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO Approvato dal Consiglio di Amministrazione
DettagliLa correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento
COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA Documento orientativo 1 Bruxelles 1.2.2010 - La correlazione tra la direttiva 98/34/CE e il regolamento sul reciproco riconoscimento 1. INTRODUZIONE
DettagliRECUPERO E RICICLO DEI MODULI FOTOVOLTAICI A FINE VITA: IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEI PRODUTTORI. Fiera Milano 7 maggio 2014
RECUPERO E RICICLO DEI MODULI FOTOVOLTAICI A FINE VITA: IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEI PRODUTTORI Fiera Milano 7 maggio 2014 Il Disciplinare Tecnico del GSE e il D.Lgs 49/2014 di recepimento
DettagliCorte di Cassazione. sentenza 6 novembre 15 dicembre 2014, n. 52029. Presidente Squassoni Relatore Scarcella. Ritenuto in fatto
Corte di Cassazione sez. III Penale sentenza 6 novembre 15 dicembre 2014, n. 52029 Presidente Squassoni Relatore Scarcella Ritenuto in fatto 1. V.M. ha proposto ricorso mediante il proprio difensore di
DettagliINDICE CAPITOLO I CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
CAPITOLO I CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 1. Mercato, concorrenza e regole... 1 2. Esperienze del sistema europeo di regolazione del mercato... 3 3. Garanzie e tecniche di intervento nel mercato... 6 4. Fisionomia
DettagliRoma,28 dicembre 2007
CIRCOLARE N. 75/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,28 dicembre 2007 Oggetto: Negoziazione di quote di partecipazione in società mediante atti pubblici o scritture private autenticate Imposta
DettagliDecreto Legislativo 49/2014. Moduli Fotovoltaici e RAEE
Decreto Legislativo 49/2014 Moduli Fotovoltaici e RAEE 1 Indice Introduzione... 3 Q1 La mia società rientra nella definizione di produttore di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)?... 4 Q2
DettagliREGOLAMENTO PARTICOLARE
associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio
Dettagli