Edizione MARZO Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l.

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2 Edizione MARZO 2014 Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A-B Roma ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. 2

3 Quando uno si sposa o dà inizio alla convivenza bisognerebbe fargli lo stesso avvertimento che si usa in occasione di un arresto: Da questo momento, tutto quello che dirai potrà essere usato contro di te Ringraziamenti: ringrazio tutti coloro i quali hanno, magari senza saperlo, fornito l ispirazione per scrivere questo libro. Ringrazio in particolare i miei amici: Marco, che mi ha dato preziosi consigli per scrivere la parte relativa all Inferno, Ottavia, che mi ha molto aiutato a scrivere il Purgatorio e Fabrizio, che è stato veramente impareggiabile nel descrivere e farmi capire la parte relativa al Paradiso. Mi dispiace molto che proprio in concomitanza con l uscita del libro, che avrei voluto festeggiare anche con lui, sia rimasto così scosso perché la sua amatissima Consuelo ha deciso di lasciarlo.

4 IL MATRIMONIO COME ISTITUZIONE E COME ANTICAMERA DELLA FOLLIA Sposarsi o non sposarsi? Fai come vuoi, tanto in un caso o nell altro ti pentirai. Dalla campagna referendaria del 1974: SI, COME IL GIORNO DELLE NOZZE NO, COME IL GIORNO DOPO Da Un senso cantata da Vasco Rossi: Voglio trovare un senso a questa situazione Anche se questa situazione un senso non ce l'ha 4

5 L Autore declina ogni responsabilità, morale, giuridica e soprattutto economica, per il caso in cui qualcuno decida di seguire i consigli implicitamente contenuti nel libro o comunque ponga in essere azioni sconsiderate sotto l influenza di esso. Alla moglie o convivente dite, anche sotto tortura, che la vostra coppia è del terzo tipo (Paradiso) e non ha assolutamente nulla a che fare con gli altri due. 5

6 ANSA, 2 LUGLIO 2013, ORE 10,49 An Albanian of 30 years has killed his wife, in Cologno Monzese (Milan), during an argument in which he pushed through the window of their apartment. The woman, 31 years old, and 'died after a flight of nine floors. It 'took place yesterday evening in Via. where the couple lived for some time. INFERNO (Scusandomi con Dante, per aver preso in prestito la sua tripartizione) Il matrimonio è una delle più perverse invenzioni della specie umana, come la garrota, la servitù della gleba e la fasciatura per non far crescere i piedi alle bambine cinesi. La garrota è uno strumento utilizzato per l'esecuzione delle condanne a morte, in uso in Spagna fino al Consiste in un cerchio di ferro fissato ad un palo, che viene progressivamente stretto, mediante una vite, al collo del condannato. Fu usata ufficialmente l ultima volta nel 1974, per l esecuzione di due sfortunati anarchici. 6

7 Il concetto avrebbe potuto essere espresso riferendosi ad un nodo troppo stretto della cravatta, ma non sarebbe stato altrettanto preciso, perché il nodo della cravatta stringe sempre allo stesso modo, riguarda una sola parte del corpo e non è mortale. Il matrimonio, invece, come la garrota, può dare un senso di soffocamento progressivo, man mano che i difetti del partner o i suoi comportamenti oppressivi divengano ogni giorno più insopportabili. Il nodo alla cravatta riguarda una sola parte del corpo, mentre, nel matrimonio come nella garrota, il disagio ed il senso di oppressione sono complessivi. Il nodo della cravatta non è, in genere, mortale, mentre il matrimonio, in assenza di divorzio, si conclude sempre con la morte di uno dei due contendenti. Gli ingredienti della garrota sono semplici e naturali, facilmente reperibili anche nelle località più sperdute (un paletto di legno ed un cerchio di ferro), come quelli del matrimonio (un uomo, una donna, due anelli ed un registro dove scrivere i nomi). Entrambi sono stati inventati da persone rimaste anonime e generosamente concessi a coloro che non li conoscevano. (Si pensi alla gioia dei selvaggi, abituati alla poligamia ed alla libertà sessuale, per questo regalo della civiltà). La servitù della gleba è un altra bella invenzione. Nel medioevo significava che, se il padre era un contadino che coltivava i terreni dei nobili, il figlio doveva fare altrettanto e non poteva sganciarsi ed andare altrove. Egli era prigioniero per tutta la vita. Anche in questo caso, l analogia con il matrimonio, specie quando lo stesso era considerato indissolubile, è evidente. 7

8 Il concetto base è quello della catena. Ogni uomo anela a qualcosa di diverso da quello che ha. Il suo destino, aristotelicamente inteso, consiste nella trasformazione di un certo numero di possibilità in una sola realtà, con conseguente rimpianto per tutto ciò che, nel passaggio dalla potenza all atto, si è irrimediabilmente perso. A questa condanna esistenziale, l uomo reagisce utilizzando quei pochi spazi di libertà che la natura gli lascia, cambiando o magari rivoluzionando la sua vita e sperimentando tutto ciò che il suo coraggio di vivere gli consente di sperimentare. Le catene (come quelle della servitù della gleba o del matrimonio) gli impediscono anche questa possibilità: gli tolgono ogni speranza, lo inchiodano irrimediabilmente lì dove si trova o è capitato e sono, pertanto, mortali, uccidendolo, prima che fisicamente, come persona portatrice di speranza e potenzialmente capace di gioia di vivere. Le bambine cinesi. In Cina, in epoche passate, era diffusa la pratica di legare i piedi delle bambine, per impedire che crescessero. L usanza, nata tra le classi ricche, si diffuse rapidamente ad altri strati sociali, divenendo uno status symbol: una donna con i piedi fasciati, impossibilitata a svolgere lavori pesanti o rurali, era per definizione destinata ad un marito facoltoso. La conseguente menomazione dei piedi divenne una prova della assoluta sottomissione della donna all'uomo, poiché ne determinava la dipendenza, anche fisica, da esso e le impediva, per tutte le difficoltà di equilibrio che la poveretta aveva, di allontanarsi da casa. La cosa piacque a tal punto agli uomini, che una donna con i piedi normali non ebbe più speranza di contrarre un buon matrimonio (!) La fasciatura viene richiamata per rimarcarne l analogia con il matrimonio, non sotto il profilo della sottomissione dell uno all altro, ma per quello dell innaturalità e della costrizione. 8

9 Anche il matrimonio costringe qualcuno a restare, a forza, dentro un rapporto che è stretto per lui/lei e congela la situazione in un determinato momento dello sviluppo della personalità, inibendo ogni evoluzione ulteriore. La pratica della fasciatura era molto dolorosa e poteva provocare cancrena. Anche il matrimonio provoca dolore e può, come tutti sanno, incancrenire. La natura ha dato all uomo ed alla donna ogni specie di pena e li ha (in piccola parte) compensati con la capacità di rendersi brillanti, corteggiare o civettare, per provare l euforia di conquistare il cuore di un altro essere umano e vivere l esaltante esperienza dell innamoramento corrisposto. Non è che questa dote si consumi con un unico impiego (quello che porta ad un matrimonio precoce, dopo un fidanzamento iniziato quando lui aveva 15 anni e lei 14) o anche con una molteplicità di utilizzazioni (tutte però rigorosamente prematrimoniali). Essa, anzi, si affina e si perfeziona con il tempo e con l uso, come avviene per tutte le doti e le capacità umane. Secondo la visione monogamica, il suo sviluppo deve essere interrotto nel momento in cui ad una persona viene messo l anello al dito. Da quel momento, è come se i piedi venissero fasciati e la capacità, con tutta la sua dote di potenziale felicità, ebbrezza e voglia di vivere, risulti stroncata sotto una rigida e mortale fasciatura. Quale persona sposata non si è sentita, almeno un giorno della sua vita, nella condizione della donna che indossava queste scarpe? I celibi dovrebbero essere maggiormente tassati, non è giusto che alcuni uomini siano più felici di altri. (Oscar Wilde) 9

10 Da Il Mattino di Padova : Nozze di diamante per O. e I. La coppia ha raggiunto il 25 ottobre i 60 anni di matrimonio festeggiando con figli, nipoti, pronipoti, nuore e cognati... Ma è proprio vero che coloro i quali raggiungono le nozze d oro ed oltre siano un simbolo di amore, dedizione e felicità? O sono solo un simbolo di buon senso, con tanta polvere nascosta sotto il tappeto? Oppure ancora di mancanza di fantasia ed abitudine alla noia? PURGATORIO Il matrimonio fa parte del percorso naturale di ogni persona, assicura una collocazione sociale e consente di conoscere, come nessun altro, i difetti del partner. Ecco, smettiamola di esagerare, in un senso o nell altro. Non poniamoci nell ottica di chi sta sfogando la sua rabbia per un litigio e dice cose che cinque minuti dopo convintamente rinnegherà o sia stato più sfortunato degli altri e si trovi invischiato in un rapporto assurdo, dal quale è consigliabile che esca prima possibile, ma neppure nell ottica di chi vuole far finta che l innamoramento duri per sempre (cosa impossibile, perché ci ucciderebbe l innamoramento è come una febbre alta, che l essere umano può sopportare solo per un tempo limitato) ed è costretto a vivere nella retorica e nelle fanfaronate, pena le lacrime e la terribile accusa: Non mi ami più! Se Laura fosse stata la moglie di Petrarca, 10