Rinnovabile, sostenibile ed etica: la matrice che premia il valore di impianti e imprese. Gianluca Ruggieri
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1 Rinnovabile, sostenibile ed etica: la matrice che premia il valore di impianti e imprese Gianluca Ruggieri
2 Misurare la sostenibilità di energia e imprese L energia rinnovabile è meglio della fossile e della nucleare, ma non è detto che sia sempre sostenibile Tra i produttori di energia rinnovabile c è chi opera con responsabilità per limitare gli impatti sul territorio e sulle comunità locali e chi, con una logica speculativa, realizza impianti che feriscono gravemente il paesaggio e danneggiano l ambiente, spesso senza portare vantaggi all economia locale: per noi questa differenza è molto importante Vogliamo selezionare gli impianti da cui comprare energia attraverso una matrice per la valutazione di sostenibilità, che misuri la compatibilità ambientale degli impianti e la responsabilità sociale dell impresa proprietaria
3 La matrice come processo Il CdA ha predisposto un documento di lavoro dedicato alla discussione dei criteri da identificare per la valutazione degli impianti dal punto di vista dell impatto ambientale. Un successivo documento sarà invece dedicato ai criteri di valutazione della responsabilità sociale delle imprese identificate come possibili partner Il comitato scientifico e la comunità dei soci sono invitati a partecipare al processo di definizione dei criteri 1. Proposta di criteri generali di esclusione e criteri premianti per impianti particolarmente virtuosi 2. Condivisione dei criteri con comitato scientifico e comunità dei soci 3. Identificazione del punteggio atto a poter confrontare impianti che utilizzano diverse tecnologie
4 Il processo è condiviso La sintesi spetta al CdA Come è normale che sia
5 Responsabilità sociale di impresa Si preferiranno imprese di produzione legate alle comunità locali, meglio se cooperative Si eviteranno quelle sanzionate per comportamenti commerciali o pubblicitari scorretti Si preferiranno quelle che non partecipano - in varia misura e in relazione con grandi gruppi a progetti di estrazione e sfruttamento di risorse fossili Documenti di riferimento saranno con tutta probabilità: Atto costitutivo della rete europea REScoop.eu a cui è nostra aderisce Metodologie adottate da Banca Etica (dal modello VARI alla discussione sui soggetti della nuova economia)
6 Charter of REScoop.eu
7 Le fonti rinnovabili Direttiva Europea 28 del 2009 sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas. è nostra in questa prima fase vuole privilegiare 1. l equilibrio tra impianti non regolabili (fotovoltaici, eolici) e impianti regolabili (idroelettrici), in modo da poter meglio adattare il profilo della produzione a quello del consumo dei soci 2. impianti che utilizzano tecnologie mature, la cooperativa non è ancora in condizioni patrimoniali tali da poter finanziare tecnologie innovative 3. impianti che non producono emissioni in atmosfera
8 Impianti fotovoltaici, idroelettrici ed eolici Su quest ultimo punto teniamo a sottolineare che la rinuncia al ricorso a impianti a biogas o biomassa è una scelta provvisoria in attesa di futuri approfondimenti L esperienza degli ultimi anni nel nostro paese ha visto un proliferare incontrollato di tali impianti, senza alcuna verifica del bilancio energetico e di emissioni effettivo Non escludiamo che possano esserci esperienze locali virtuose ma preferiamo rimandare a un momento successivo la valutazione, anche in virtù delle modifiche legislative recentemente introdotte Nella prima fase delle sue attività la cooperativa è nostra si approvvigionerà esclusivamente da impianti fotovoltaici, idroelettrici ed eolici
9 Impianti fotovoltaici La cooperativa è nostra considera la tecnologia fotovoltaica come una di quelle potenzialmente meno impattanti Spesso però nella percezione diffusa i suoi impatti sono sovrastimati a causa di alcuni miti che è necessario sfatare In particolare per la tecnologia basata sul silicio è possibile affermare: Il silicio non è un materiale raro in via di esaurimento: il silicio è il secondo elemento più diffuso nella crosta terrestre (dopo l ossigeno) Il bilancio energetico di un impianto fotovoltaico è ampiamente positivo: payback energetico di due o tre anni nelle nostre condizioni di irraggiamento Non c è un problema di smaltimento dei moduli fotovoltaici: circa il 90% del materiale presente in un tipico modulo fotovoltaico è costituito da vetro e alluminio, materiali facilmente riciclabili; a questi si aggiunge un 5% di silicio di altissima qualità (in ogni caso la normativa prevede già ora l obbligo di riciclo per il 65% in peso dei moduli)
10 Fotovoltaico e uso del suolo Per tutto quanto detto, di fatto il maggior impatto ambientale costituito da un impianto fotovoltaico è legato all eventuale occupazione di suolo Per noi è meglio che copra tetti, capannoni (ancora meglio se con rimozione di amianto) o che sia posto su ex discariche, cave esaurite, aree interstiziali Valutazione occupazione di suolo di impianti fotovoltaici 1. Impianti su tetto 2. Impianti su cave esaurite, discariche, aree dismesse 3. Impianti su terreni incolti (set aside) 4. Impianti su altri tipi di terreno Criterio premiante per rimozione amianto
11 Protocollo di promozione dell eolico in Italia L impatto sul paesaggio degli impianti eolici ha in molti casi provocato la reazione dei cittadini e la loro opposizione attraverso comitati locali appositamente costituiti Per poter valutare tale tipo di tecnologia la cooperativa è nostra ricorrerà ai principi elencati nel Protocollo d intesa del 2008 Protocollo d intesa tra: Per la promozione dell eolico in I talia e il suo corretto inserimento nel paesaggio Considerato
12 Criteri impianti eolici - 1 Nel concreto della pratica della cooperativa è nostra questi criteri si traducono nel modo seguente: Non sarà acquistata energia elettrica proveniente da impianti realizzati nelle aree escluse dal protocollo Aree di nidificazione di rapaci o uccelli che utilizzano pareti rocciose e a grotte utilizzate da popolazioni di chirotteri Aree corridoio per l avifauna migratoria interessate da flussi costanti nei periodi primaverili e autunnali Aree con presenza di alberi ad alto fusto Zone A di parchi regionali e nazionali Aree archeologiche Ambiti con insediamenti ad una distanza inferiore ai 300 metri dagli impianti Pendii ove si possono innescare fenomeni di erosione
13 Criteri impianti eolici - 2 Verranno preferiti attraverso criteri a punteggio impianti per i quali è stato predisposto un piano di ripristino del sito a fine esercizio e relativo piano ambientale, tecnico ed economico impianti per la cui costruzione è stato provocato un basso consumo di suolo netto, attraverso un calcolo degli ettari occupati per MW installato (considerando l occupazione permanente per posa fondazione, cabine e sottostazioni, cavidotti, percorsi di accesso) impianti con un elevato valore di producibilità media (ore/anno) impianti con elevate distanze da insediamenti Resta invece non risolta la questione dell impatto visivo che risulta difficilmente misurabile
14 Impianti idroelettrici: programmabili e no La cooperativa è nostra ricorrerà preferibilmente a impianti realizzati: su rete di acquedotto su canali irrigui su siti già antropizzati in precedenza Ma la maggior parte degli impianti ricadenti in queste categorie risulta ad acqua fluente, pertanto rientra tra gli impianti alimentati da fonti rinnovabili intermittenti e non programmabili Come abbiamo già ricordato, affidarsi esclusivamente a rinnovabili intermittenti costituirebbe un costo e un rischio che potrebbe pregiudicare l esistenza stessa della cooperativa Per questo motivo è necessario includere nel portafoglio degli impianti di fornitura una certa quota di impianti programmabili In una prima fase si è deciso di indirizzarci su impianti idroelettrici programmabili
15 Protocolli valutazione impatti - CH2OICE Per gli impianti idroelettrici sono stati sviluppati nel tempo dei protocolli di valutazione dell impatto ambientale, come quello realizzato nell ambito del progetto europeo CH2OICE (Certification for Hydro: Improving Clean Energy) L applicazione del protocollo CH2OICE a un impianto esistente comporta la valutazione di una cinquantina di criteri, grazie alla consulenza di esperti qualificati, e ha un costo dell ordine di qualche migliaio di euro a seconda dell impianto
16 Tratto fluviale a monte
17 Invaso
18 Tratto di fiume sotteso dalla derivazione
19 Tratto di fiume a valle della restituzione
20 Ambiente terrestre
21 Protocolli valutazione impatti - CH2OICE Almeno in una prima fase, la cooperativa è nostra non è in grado di poter applicare tale metodologia agli impianti idroelettrici candidati Non è escluso che lo possa fare in futuro, in particolare per individuare eventuali strategie di mitigazione degli impatti da proporre ai proprietari In ogni caso è già stato avviato un confronto con alcuni dei tecnici che hanno collaborato alla definizione del protocollo
22
23 Caminante, son tus huellas el camino y nada más; caminante, no hay camino, se hace camino al andar. Al andar se hace camino y al volver la vista atrás se ve la senda que nunca se ha de volver a pisar.
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