Comune di Teano. Sistema di videosorveglianza del Comune di Teano Teano Si-cura. Progetto Esecutivo. Relazione Tecnica

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1 Sistema di videosorveglianza del Progetto Esecutivo Relazione Tecnica Il Responsabile del Procedimento Il Progettista Dott Torre Annunziata (NA) Mail: PI: CF: DLSPQL63H12B077 Dott. Antonio Di Nardo Il Progettista Data: 25 Maggio 2012 Revisione: 1.0 Tavola: 03 1

2 Sistema di videosorveglianza del Sommario 1 Premessa Descrizione generale del progetto Centrale Operativa Rete per trasmissione video e dati Postazioni periferiche di videosorveglianza Elementi del sistema Sala Elaborazione Dati e Sala di Controllo Allestimento sala CED e piattaforma DVMS Allestimento sala Controllo Rete di trasmissione dati L architettura generale Il progetto della rete La backbone La rete di raccolta Caratteristiche minimali degli apparati di trasmissione Tabella Riassuntiva degli apparati Sistema per la gestione della rete Postazioni periferiche di videosorveglianza Caratteristiche Telecamera Dome PTZ Caratteristiche Telecamera Fissa Caratteristiche Telecamera Panoramica Il sottosistema di trasmissione Il sottosistema di alimentazione Future integrazioni Manutenzione Addestramento ed affiancamento Tempi di realizzazione e consegna Allegato A Caratteristiche tecniche minime A01 Server rack A02 Sistema di Storage A03 UPS per rack A04 Switch per rack A05 Firewall A06 Router A07 Postazione operatore A08 Monitor Sala Controllo Appendice B - Prescrizioni comuni a tutti i lavori Qualità e provenienza dei materiali Scavi - reinterri - trasporti Norme di riferimento Protezione dell infrastruttura Tubi Pozzetti e Chiusini

3 Sistema di videosorveglianza del Chiusini Ripristini Compatibilità con altri impianti Ordine da tenersi nell andamento dei lavori Appendice C - Infrastruttura di comunicazione Introduzione alla tecnologia trasmissiva Hiperlan Componenti e apparati di una infrastruttura radio Cenni di progettazione dei ponti radio Radio Mobile e dati radiometrici

4 Sistema di videosorveglianza del 1 Premessa. Nel si registra un sempre crescente numeri di giovani che sceglie la via della criminalità commettendo reati quali furti, rapine, spaccio di sostanze stupefacenti, taccheggio. Il ha deciso, pertanto, di dotarsi di un sistema di videosorveglianza a supporto delle attività di controllo del territorio da parte delle forze dell ordine. Nel presente documento viene riportata la descrizione tecnica di tale sistema indicando l architettura e le caratteristiche prestazionali minime di tutte le componenti necessarie alla sua realizzazione. Sulle aree del territorio comunale individuate non sono presenti dispositivi di videosorveglianza preesistenti, tutti gli impianti sono da realizzare ex-novo. Si utilizzeranno ove possibile le infrastrutture esistenti tipo pali di illuminazione pubblica e cavedi interrati per il passaggio della rete di alimentazione. Si intende realizzare un sistema di videosorveglianza per monitorare particolari zone del territorio da un unico punto di osservazione. E previsto che il progetto sia chiavi in mano come specificato nel Capitolato Tecnico. Il presente progetto tende a definire ordini di complessità, caratteristiche e requisiti funzionali di ambito generale ed aspetti tecnologico-implementativi in ordine alla realizzazione di tale sistema. Uno dei punti cruciali che non va sottovalutato in una soluzione di videosorveglianza è la sicurezza dei sistemi, sia dal punto di vista dei guasti degli apparati, sia dal punto di vista della privacy e della segretezza delle informazioni. L Aggiudicatario dovrà mettere in campo una soluzione che prevede il rispetto dei requisiti previsti dalla Legge sulla Privacy, in particolare: Riservatezza: intesa come prevenzione nella divulgazione non autorizzata delle informazioni, pertanto accesso controllato e divulgazione limitata e regolamentata. La soluzione proposta prevede l accesso al servizio tramite autenticazione. Integrità: intesa come corrispondenza del dato all originale, ovvero occorre assicurare la non manipolazione. La soluzione proposta prevede sistemi di sicurezza logica e fisica garantita dalla piattaforma tecnologica offerta. Disponibilità: si intende la regolamentazione del periodo di trattenimento delle informazioni, per evitarne la conservazione indiscriminata e non autorizzata. La 4

5 Sistema di videosorveglianza del soluzione prevede registrazioni cicliche delle immagini in una finestra temporale predefinita, dimensionata per conservare le immagini per i tempi consentiti dalle vigenti disposizioni del Garante in materia di tutela della Privacy, che stabiliscono quanto segue: Non é consentito alcun uso delle immagini se non quello finalizzato a rilevare atti di illegalità. La registrazione viene normalmente conservata per 24 ore e, in particolari casi non oltre le 72 ore. La registrazione potrà essere presa in visione solo su richiesta dell Autorità competente per finalità consentite dalla Legge. L accesso alle informazioni è rigorosamente selettivo e tutti gli autorizzati sono tenuti al segreto assoluto su dati, immagini e notizie apprese. Il sistema dovrà essere in grado di memorizzare le immagini delle telecamere per tempi di gran lunga superiori a quelli stabiliti dalla Legge, pertanto qualora l Ente facesse esplicita richiesta al Garante di estendere il periodo di conservazione delle immagini, anche fino a 7 giorni, il sistema dovrebbe essere in grado di supportare tale esigenza. I siti video-sorvegliati saranno segnalati da apposita segnaletica collocata nelle zone interessate. I cittadini che desiderino ricevere informazioni potranno rivolgersi al Comandante della Polizia Municipale, come previsto dal D. Lgs , n. 196 e succ. modifiche ed integrazioni. In ogni punto di sorveglianza sarà esposto almeno un cartello conforme a quello riportato nel provvedimento del emesso dal Garante per la Privacy. 5

6 Sistema di videosorveglianza del 2 Descrizione generale del progetto Gli obiettivi fissati nella fase progettuale prevedono di realizzare un sistema videosorveglianza composto di: una centrale operativa che verrà collocata in un idoneo locale presso il Comando della Polizia Municipale; una rete di trasmissione video e dati su tecnologia radio e su protocollo IP, per il trasferimento delle riprese dalle postazioni alla centrale operativa. n. 20 postazioni periferiche per il monitoraggio in continuo e in tempo reale delle immagini delle aree di interesse; I materiali scelti e la tecnologia impiegata consentono la naturale evoluzione del sistema stesso per: realizzare una comunicazione audio bidirezionale tra la sala di controllo e le postazioni delle telecamere; utilizzare la rete trasmissiva per applicazioni di altro genere sia su Wi-Fi. Lo schema progettuale è quello riportato in figura seguente. Rete CMPA Internet 6

7 Sistema di videosorveglianza del 2.1 Centrale Operativa La Centrale Operativa è il luogo fisico, sicuro e non accessibile se non a personale autorizzato, dove è presente la postazione di monitoraggio per la gestione e registrazione delle immagini e dove sono centralizzate tutte le segnalazioni video e dati. Sarà ubicata presso il Comando della Polizia Municipale, in un locale idoneo. La postazione di monitoraggio, se integrata in una rete LAN esistente, consente di avere un numero a piacere di stazioni di visualizzazione, registrazione e amministrazione distribuiti sulla rete stessa, che accedono ad essa nel rispetto delle politiche di accesso fissate. In sostanza qualsiasi computer appartenente alla rete locale potrebbe, se opportunamente autorizzato, essere utilizzato come sede di Amministrazione e quindi accedere al SW di videosorveglianza con le credenziali di Amministratore, oppure come Utente con le specifiche create dall Amministratore del Sistema. Infine, l apertura della LAN verso il mondo Internet consente il monitoraggio attraverso qualsiasi computer collegato in Internet, dotato delle opportune credenziali e su cui è installato il software di gestione. 2.2 Rete per trasmissione video e dati Per la trasmissione del flusso di immagini dalle telecamere alla centrale operativa, si è scelta la tecnologia wireless Hiperlan/2. Tale rete consente di realizzare delle bande trasmissive compatibili con il grande flusso di dati provenienti dalle telecamere, soprattutto quelle di ultima generazione in alta definizione. 2.3 Postazioni periferiche di videosorveglianza La dislocazione delle telecamere è stata individuata in accordo con il Comando della Polizia Municipale di Teano e documentato mediante sopralluoghi in loco. Le telecamere che equipaggeranno la singola postazione sono di tipo Dome PTZ, di tipo fisso o di tipo panoramico, a seconda delle esigenze e cosi come dettagliato nell allegato descrittivo delle singole postazioni. Per ciascuna telecamera è definito il posizionamento di dettaglio al fine di massimizzare la qualità dell informazione desunta dall immagine. Ciascuna telecamera sarà alimentata in modalità POE. 7

8 Sistema di videosorveglianza del 3 Elementi del sistema 3.1 Sala Elaborazione Dati e Sala di Controllo La sala destinata ad ospitare i server per la raccolta delle immagini, la loro visualizzazione e memorizzazione è ubicata al piano terra dell edificio che ospita il. Essa è indicata nella piantina di seguito riportata. Piazza Municipio 8

9 Sistema di videosorveglianza del Le condizioni attuali della sala sono riportate nei rilevi fotografici di seguito riportati. 9

10 Sistema di videosorveglianza del Tale sala dovrà essere allestita in modo da ospitare in una parte il locale Ced e nella restante parte la sala di monitoraggio, secondo quanto indicato nella piantina di seguito riportata. 29 U Monitor a parete Sala Ced Sala Controllo I lavori da effettuare in tale sono quindi: Realizzazione di una parete di divisione comprensiva di porta di accesso alla Sala Ced con apertura con badge e codice e successiva pitturazione delle due sale. Installazione di una porta di accesso alla Sala Controllo con apertura con badge e codice. Impianto di climatizzazione della Sala Ced o Armadio Climatizzato adeguato a smaltire il calore prodotto delle macchine fornite. Adeguamento impianto elettrico. Impianto di spegnimento incendi. Cablaggio strutturato per collegare le apparecchiature della sala controllo con i server che andranno installati nell armadio rack della Sala Ced. 10

11 Sistema di videosorveglianza del 3.2 Allestimento sala CED e piattaforma DVMS. La sala CED andra ad ospitare un armadio rack da 42U nel quale andranno allocati: N.ro 2 server rack con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A01). N.ro 1 sistema di storage con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A02). N.ro 1 UPS con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A03). N.ro 1 Switch con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A04). N.ro 2 Firewall con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A05). N.ro 1 Router con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A06) Le macchine opportunamente configurate andranno ad ospitare la piattaforma DVMS (Digital Video Management System) dovrà presentare le seguenti caratteristiche che consentiranno una gestione completa del sistema di videosorveglianza: Collegamento di numero illimitato di telecamere ad ogni server di registrazione e di un numero illimitato di server di registrazione a ciascun server di gestione, se necessario in siti diversi. Supporto di Microsoft Windows XP Professional e Microsoft Windows Server Funzionalità di visualizzazione a matrice integrate per la visualizzazione distribuita di qualunque telecamera del sistema da qualunque computer su cui siano installati un Visualizzatore Client o un Visualizzatore a Matrice. Supporto per un modulo applicativo grafico per la gestione degli allarmi. Il modulo per la gestione degli allarmi deve permettere il monitoraggio continuo dello stato operativo e degli allarmi in grado di generare eventi da parte dei server del sistema, delle telecamere e degli altri dispositivi esterni. Il modulo per la gestione degli allarmi deve supportare la visualizzazione grafica con planimetria ed icone interattive per mostrare lo stato delle telecamere e degli altri input. Supporto per Active Directory, per permettere di aggiungere utenti al sistema. Supporto per un modulo dati transazionali sviluppato per integrare dati provenienti da altri applicativi e legare le registrazioni video con i dati transazionali, in base al tempo. 11

12 Sistema di videosorveglianza del Presenza di Software Development Kit (SDK) che offra importanti possibilità per integrare il sistema con software di terze parti. L SDK deve permettere all utente di: o Recuperare le immagini video live e registrate in modi diversi: Come dati in formato grezzo, sia codificati che decodificati. Come finestra da ridimensionare e mostrare incorporata in un altra applicazione. o Creare componenti plug-in per il Visualizzatore Client. Controllare il funzionamento del Visualizzatore a Matrice. Recuperare informazioni sugli allarmi e sugli eventi. Integrare fonti dati per il modulo dati transazionali. Il DVMS deve comprendere un visualizzatore indipendente, che deve essere incluso nelle immagini video esportate dal Visualizzatore Client. Il DVMS deve essere costituito almeno dalle seguenti componenti principali: Server di Gestione del Sistema di Videosorveglianza. Server Di Registrazione Funzionalità di Rete o Supporto failover o Supporto multicast o Supporto multistream o Supporto SNMP o Supporto a firewall NAT Visualizzatore Client Standard o Visualizzazione flussi live e registrati per tutte le sorgenti video o Creazione e passaggio fra un numero illimitato di viste o Utilizzo di schermi multipli e finestre separate per visualizzare contemporaneamente diverse viste. o Controllo di telecamere PTZ. o Ricerca rapida di movimenti in aree selezionate delle registrazioni video. o Esportazione delle registrazioni (per es. per uso come prova) in formati AVI o JPEG. o Attivazione manuale di eventi. Visualizzatore Client a Matrice o Vista 8x8 pari a 64 flussi di immagini contemporanei 12

13 Sistema di videosorveglianza del Visualizzatore Client basato su mappa o Posizionamento dinamico delle telecamere e di tutti gli altri device monitorati, sul territorio o Strumenti base per la navigazione della mappa (es. zoom in e out, pan) o Possibilità di disegnare sulla mappa il poligono che rappresenta l area inquadrata. o Visualizzazione del flusso video live mediante passaggio del mouse in mappa sul simbolo che rappresenta la telecamera. o Visualizzazione su mappa dei triangoli o sezioni circolari relativi ad eventuali preset. o Posizionamento delle telecamere su un preset mediante click in mappa Client di Amministrazione o utilizzato per autorizzare i server di registrazione collegati con il sistema e per definire dove ciascun server archivierà i dati. o Gestione centralizzata licenze. 3.3 Allestimento sala Controllo. La sala di controllo dovrà ospitare: N.ro 2 postazioni operatore con le con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A07). N.ro 4 monitor da 55 con le caratteristiche minime indicate in Appendice (A08) Oggetto della fornitura è la installazione dei monitor a parete, il loro collegamento alle postazioni operatore. Dovranno essere forniti, inoltre, gli arredi necessari per allestire la postazione, ovvero un tavolo adeguato e due sedie. Dalla postazione operatore, tramite le opportune credenziali, è possibile la configurazione di tutto il sistema di videosorveglianza, se ci si autentica come Amministratore, oppure semplicemente da osservatore e comando LIVE delle telecamere. In sostanza l operatore può vedere e pilotare una particolare telecamera sia dome che fissa, vedere delle registrazioni in archivio. I due monitor a disposizione dell operatore, devono poter essere utilizzati per un agevole visualizzazione (personalizzabile) a griglia dei flussi video (live e registrati) delle telecamere appartenenti al sistema di videosorveglianza. 13

14 Sistema di videosorveglianza del Sui quattro monitor a parete dovrà essere possibile visualizzare le varie telecamere acquisite e oggetto di interesse da parte degli operatori e una opzionale visualizzazione cartografica a cura dell Offerente. 3.4 Rete di trasmissione dati Il sistema Wireless deve essere realizzato secondo lo standard HIPERLAN/2 (HIgh PErformance Radio LAN). Lo standard HIPERLAN è definito dall'european Telecommunications Standards Institute (ETSI), è una tecnologia in grado di fornire collegamenti wireless a lungo raggio con elevata ampiezza di banda (fino a 54 Mbps) ad infrastrutture di reti multiservizio (voce e dati) sia con antenne poste in visibilità che non (modalità LOS/nLOS/NLOS). Il sistema opera nella banda di frequenze non licenziate dei 5 GHz (in particolare: da 5,15 a 5,35 GHz per uso indoor e da 5,470 a 5,725 GHz per uso outdoor) e, come tali, necessitano dei meccanismi di selezione automatica della frequenza di trasmissione (DFS, Dynamic Frequency Selection) e di adattamento della potenza di trasmissione (TPC, Trasmitter Power Control). Hiperlan/2 (a differenza dell Hiperlan/1) controlla e garantisce QoS sul link wireless: per ogni connessione è possibile definire delle priorità in termini di banda, ritardo, bit error rate, jitter L architettura generale. L architettura prevede la realizzazione di una stazione centrale alla quale si collegano le stazioni di ripetizione, distribuite sul territorio, ed il centro di monitoraggio. Tale architettura si riassume nello schema riportato nella figura seguente. 4 Campanile Municipio

15 Sistema di videosorveglianza del L architettura radio prevede un link radio ad alta capacità tra la sede del Municipio e il Campanile, in cui dovrà essere ripristinato anche l esistente impianto per le scariche atmosferiche, e, dal Campanile, una architettura a livelli, ovvero: Livello 1 Postazione di avvistamento Ciascuna postazione di avvistamento è dotato di una propria capacità trasmissiva del segnale che viene inviato verso il livello di raccolta. Livello 2 Livello di raccolta Le stazioni di raccolta ricevono i dati di una più stazioni di avvistamento, li concentrano e li inviano al livello di concentrazione. Livello 3 Livello di concentrazione. Le stazioni di concentrazione ricevono i dati di una più stazioni di raccolta, li concentrano e li inviano al centro stella di raccolta. Livello 4 Centro Stella di Raccolta. Il Centro Stella di Raccolta riceve i dati provenienti dalle stazioni di concentrazione e li tramette alla rete interna, attraverso in link radio ad alta capacità, verso il server di visualizzazione e memorizzazione delle immagini Il progetto della rete. La progettazione è stata suddivisa in due parti: 1. La prima include una rete dorsale, comunemente detta backbone, basata su ponti radio wireless per connettere a maglia tutti i siti di ripetizione necessari per connettere le postazioni di avvistamento incluse nel presente progetto. La rete dorsale è costituita da antenne a 5,4 GHz, in quanto non soggetta a licenze particolari, ma solamente ad una Autorizzazione Generale che in caso di aggiudicazione Gara, la Ditta Appaltatrice provvederà a chiedere. 2. La seconda parte provvede ad una distribuzione capillare alle postazioni di avvistamento. Questa utilizzerà, preferibilmente, la tecnologia Hiperlan PMP (Point Multi Point) a 5,4 GHz. 15

16 Sistema di videosorveglianza del Il progetto si è spinto fino alla individuazione di una piattaforma hardware di riferimento per poter garantire il raggiungimento dei risultati attesi e nel contempo per poter effettuare un corretto dimensionamento delle attrezzature necessarie e dei relativi costi. Sono stati inclusi nel progetto anche tutte le funzionalità necessarie per la corretta gestione dell impianto quali: sicurezza, billing, roaming, centro monitoraggio e configurazione utenti e tutti i servizi a valore aggiunto in grado di amplificare l utilità della rete. Per garantire la massima qualità del servizio offerto e raggiungere la massima disponibilità dell impianto, l architettura di rete è stata studiata in modo tale che, ove mai ci fosse un guasto, un anomalia qualsiasi o supertraffico, i collegamenti sarebbero comunque assicurati da circuiti ridondati. I limiti attualmente in vigore sono: Per i sistemi Wi-Fi 100 mw (EIRP) Per i sistemi Hiperlan (Antenne a 5,4 GHz) 1W (EIRP) Infine si sottolinea come il protocollo Hiperlan, che funge solo da trasporto, permetta la realizzazione di reti di comunicazione per il trasporto dati delle più svariate applicazioni come ad esempio: Telefonia VoIP con costi veramente irrisori rispetto a quella classica Telecontrollo e gestione di tutti i mezzi di trasporto comunali. Videosorveglianza e Monitoraggio Ambientale Kiosk (Totem) per la certificazione nelle frazioni o ( periferia) Tabelloni luminosi per notizie utili al cittadino Accesso ad Internet L intera rete è stata concepita nel modo seguente : Accesso alla rete Internet tramite un gateway verso la rete pubblica (Internet) posizionati nella sede della Sala CED. 16

17 Sistema di videosorveglianza del Tutti i ponti radio sono progettati in tecnologia wireless operante nella banda non licenziata 5,470 5,725 GHz riconosciuta dalla normativa europea ERC/REC Annex 3 Wideband Data Trasmission Systems and HiperLANs, ed antenne ad alta efficienza in grado di coprire lunghe distanze fino a 20 Km. Tutti i punti sono ridondati in modo da chiudere una o più maglie garantendo il massimo dell affidabilità. La distribuzione avverrà attraverso una serie di Access Point posizionati in maniera molto più capillare, utilizzando prodotti dual radio (2,4 GHz e 5 GHz), ed in grado di realizzare architetture Mesh altamente affidabili. Ogni utente (Comune) avrà accesso alla rete tramite Wi-Fi a 2,4 GHz (standard b/g), oppure Wi-Fi a 5 GHz (standard a). Il flusso inizialmente erogato sarà sufficiente a garantire una banda di almeno 6 Mbps per ciascuno delle postazioni di avvistamento individuate in fase progettuale. Ai fini progettuali sono stati presi a riferimento apparati prodotti dalla Proxim, ma sarà facoltà dell Offerente proporre apparati di analoghe caratteristiche che rispettino gli standard indicati. E facoltà dell offerente proporre una architettura migliorativa in termini di resilienza, ridondanza e capacità di banda (adeguata alle prestazioni delle telecamere offerte) La backbone Così come indicato nella architettura generale, la backbone della rete del Comune di Teano consiste in una rete di link ad alta capacità che collega il Centro di Monitoraggio con il Campanile e da qui si dirama poi sul territorio per la raccolta dei segnali video inviati dalle stazioni di avvistamento. Ai fini di un bilanciamento ottimale dei carichi di rete e di raggiungibilità delle zone in cui sono dislocate le postazioni si sono previsti: n.ro 01 link primari di trasferimento operanti in modalità Point-to-Point dai nodi di concentrazione al Centro Stella. n.ro 04 link primari di trasferimento operanti in modalità Point-to-Point dai nodi di raccolta ai nodi di concentrazione. 17

18 Sistema di videosorveglianza del n.ro 05 link secondari di trasferimento operanti in modalità Poit-to-Multipoint dalle postazioni di avvistamento ai nodi di raccolta. 18

19 Sistema di videosorveglianza del Il generico link primario sarà realizzato come illustrato in figura: Esso è costituito da una coppia di apparati della Proxim in modalità PtP che assicurano un collegamento da 30 Mbps fino a 5 Km di distanza. Dai sopralluoghi effettuati e dalla verifica dell orografia del territorio la soluzione proposta prevede che tutte le antenne si trovino ad una distanza non superiore a 5 km, pur ipotizzando apparecchiature che coprono distanze fino 25/30 Km, Ciò assicura a qualsiasi link Punto-Punto di poter operare alla massima capacità e laddove necessario di aggregare più link per aumentare la banda disponibile. La installazione della antenna relativa al link primario potrà avvenire sul tetto della Casa Comunale, nella posizione indicata nel rilievo fotografico di seguito riportato. Posizione Antenna Vista Campanile Posizione Antenna Campanile Locale CED Sala Controllo 19

20 Sistema di videosorveglianza del La rete di raccolta Il generico Link di raccolta sarà realizzato come illustato in figura: dove ogni stazione primaria di raccolta aggregherà più stazioni di avvistamento. Dai sopralluoghi effettuati e dalla verifica dell orografia del territorio la soluzione proposta prevede che tutte le antenne si trovino ad una distanza non superiore a 5 km, pur ipotizzando apparecchiature che coprono distanze fino 25/30 Km, Ciò assicura a qualsiasi link Punto-Multipunto di poter operare alla massima capacità Caratteristiche minimali degli apparati di trasmissione. Per gli apparati radio di riferimento considerati durante la stesura del presente progetto, sono qui elencate le caratteristiche minime che dovranno possedere: Gli apparati devono essere omologati dal Ministero delle Comunicazioni e regolarmente immessi sul mercato italiano ai sensi della Direttiva 1999/5 e risultanti in Autorizzazione generale/libero uso (non devono essere soggetti a concessione onerosa) 20

21 Sistema di videosorveglianza del La banda di frequenza, le potenze EIRP e le caratteristiche tecniche devono essere compatibili con il loro libero uso sul territorio italiano Gli apparati devono garantire un corretto funzionamento alle seguenti temperature: o o -30 [ C], temperatura minima garantita obbligatoria; +50 [ C], temperatura massima garantita obbligatoria. Modulazione OFDM, da BPSK a 64QAM Throughput lordo minimo di 54 [Mbps] per singolo settore Throughput netto minimo di 28 [Mbps] per singolo settore WEP 64,128 Encryption Certificazione di protezione IP65 Gestione VLAN basato sullo standard 802.1q Gestione QoS basata sullo standard Rev.D Standard Ethernet CSMA/CD Fast Ethernet 10/100 FullDuplex, Autosensing Gestione Telnet e/o http SNMP Per gli apparati radio di riferimento considerati durante la stesura del presente progetto, sono qui elencate le caratteristiche migliorative che dovranno possedere: Accesso di gestione da remoto da LAN cablata e tramite collegamento Wireless su banda garantita AES encryption Supporto alimentazione PoE Possibilità di configurare l'ampiezza del canale da 40 [MHz] TurboMode o XPlode o similari Multiple VLAN Interface Gestione QinQ Identificatori di pacchetto supportati (Source MAC Address, Destination MAC Address, Ether Type, Ether Priority (802.1p tag), VLAN ID, Protocol ID, IP ToS (Layer 3 identification), Source IP Address, Destination IP Address, Source Port, Destination Port) Possibilità di configurare diverse Classi di Servizio sulla BSU Possibilità di differenziare all'interno di una Classe di Servizio il comportamento tramite i parametri Scheduling Type, Service Flow Direction, 21

22 Sistema di videosorveglianza del Maximum sustained data rate, Maximum reserved traffic rate, Maximum Latency, Tolerable Jitter e Traffic Priorità Capacità di definire in modo asimmetrico la banda assegnata nel verso di Uplink e Downlink Layer 2 Spanning Tree (802.1d) Supporto caratteristiche di sicurezza: Radius Authentication, MAC address filtering, Protocol filtering, IP Access Table filtering, Intra-Cell Blocking.Groups Protocolli di Routing Funzionalità di Livello 3: DHCP (Server/Client/Relay), NAT Sensitività tipica nominale a 6 Mbps (in OFDM e modulazione BPSK) dell interfaccia radio superiore a -90 dbm in canale da 20 MHz Sistema di termoregolazione: Cella di Peltier o similari Tabella Riassuntiva degli apparati La seguente tabella riporta in sintesi il numero minimo totale di apparati necessari e la tipologia degli apparati di riferimento considerati nella stesura del progetto. CODICE DESCRIZIONE QUANTITA 5054-QB-LR-EU High Power Base Station Unit per Punto-Punto BSUR-EU Apparato per collegamento Punto-Multipunto SUR-WD Subscriber Station per Postazione di Avvistamento 20 Vanno considerati, in aggiunta a questi codici, tutto quanto è necessario per la installazione così come riportato nel Computo Metrico Estimativo. 22

23 Sistema di videosorveglianza del Sistema per la gestione della rete Per la gestione della rete si prevede la installazione in sala di controllo di un software in grado di gestire e configurare in modalità remota tutta la infrastruttura. Avendo fatto riferimento ai prodotti della Proxim il software è il ProximVisionES. Questo prodotto andrà installato sulle macchine server del Centro di Monitoraggio in ambiente Windows La interfaccia grafica del software è userfriendly e si presenta come in figura. Le principali funzionalità offerte sono: Capacità di configurazione automatica Interfaccia user-friendly Creazione di gruppi logici Funzionalità di auto-discovery dei dispositivi Monitoraggio in tempo reale dell intera rete Funzionalità di diagnostica e troubleshooting Funzionalità di inventory 23

24 Sistema di videosorveglianza del 3.5 Postazioni periferiche di videosorveglianza In questo paragrafo sono descritti gli elementi che compongono il sistema periferico di telecamere. Le principali componenti della stazione di rilevazione sono, dunque: 1. Telecamera. 2. Il sottosistema di rilevazione. 3. Il sottosistema di trasmissione. 4. Il sottosistema di alimentazione. 5. La struttura di sostegno. Di ciascuna delle componenti indicate si andrà di seguito e definirne le principali caratteristiche. Per ciascuna componente saranno definite lo schema a blocchi e la descrizione delle funzionalità implementate. Tutte le telecamere saranno installate a parete o su palo esistente (al fine di limitare il proliferare della palificazione) limitando per quanto possibile l impatto ambientale (mimetizzazione con tinta, cassette di dimensioni ridotte e poste ad una altezza idonea a evitare ingombro nel passaggio, etc). In particolare, dai rilievi effettuati presso i siti da monitorare, si ritiene che le telecamere possono essere installate su pali della pubblica illuminazione oppure staffati su parete. La disposizione fisica delle postazione è riportata dettagliatamente nel documento CdT - PE Postazioni di avvistamento, parte integrante delle presente Relazione Tecnica. Le telecamere utilizzate nel sistema di videosorveglianza sono di due tipi : 1. Telecamere Fisse 2. Telecamere Dome PTZ 3. Telecamere Panoramiche Di seguito se ne individueranno le caratteristiche peculiari: Caratteristiche Telecamera Dome PTZ Fornita con una custodia interamente in metallo certificata IP66 e NEMA 4X Avvio e funzionamento con temperature comprese fra -20 C e +50 C Interfaccia Ethernet 10BASE-T/100BASE-TX, PoE+ 24

25 Sistema di videosorveglianza del Sensore Progressive Scan e capacità di produrre immagini a livelli minimi di illuminazione di 0,5 lux durante le ore diurne e di 0,01 lux durante le ore notturne Dotata di zoom ottico 18x e funzionalità Day&Night Almeno 3 flussi con risoluzioni fino a 720x480 (60Hz) / 720x576 (50Hz) pixel con velocità pari a 30/25 fps per flusso Opzioni per la gestione contemporanea di flussi video Motion JPEG e H.264 configurati singolarmente Possibilità di gestire flussi video H.264 unicast e multicast e usare velocità di trasmissione in bit fisse e variabili Utilizzo di un iniettore indipendente per l'alimentazione della telecamera, dei riscaldatori e delle ventole tramite il cavo di rete Possibilità di usare indirizzi IP statici e dinamici generati da un server DHCP e supporto per indirizzi IPv4 e IPv6, supporto alla QoS Ampiezza di rotazione/inclinazione fino a 360 e di inclinazione fino a 180 Velocità di rotazione/inclinazione comprese tra 0,2 e 300 /sec Funzione di inversione automatica e almeno 100 preset impostabili Opzioni per la sovrapposizione di testo e data/ora, per la sincronizzazione con un server NTP e la sovrapposizione di un immagine grafica nelle immagini video 4 privacy mask configurabili Opzioni per l'impostazione di più livelli di password, supporto per HTTPS, SSL/TLS e autenticazione IEEE 802.1X Slot per schede di memoria SD/SDHC per l'espansione della memoria Funzionalità eventi incorporate attivate da: o rilevamento di oggetti in movimento nel video o posizione PTZ o temperatura della telecamera al di fuori dell'intervallo operativo o malfunzionamento della ventola o unità di memorizzazione locale piena Le azioni eventi supportate dalla telecamera comprendono: o notifiche remote, compreso il caricamento di video o chiamata ad un numero predefinito o registrazione su unità di memorizzazione locale Server Web incorporato Supporto di API basate su standard aperti e pubblicate Caratteristiche Telecamera Fissa Prodotta con una custodia interamente in metallo certificata di classe IP66 e capacità di operare a temperature comprese tra -30 e +50 C, anche quando alimentata tramite Power over Ethernet Interfaccia Ethernet 10BASE-T/100BASE-TX Dotata di sensore Progressive Scan, supporto per WDR e capacità di produrre immagini a livelli minimi di illuminazione di 0,3 lux durante le ore diurne e di 0,05 lux durante le ore notturne 25

26 Sistema di videosorveglianza del Funzionalità per le riprese diurne e notturne e obiettivo varifocale con diaframma a regolazione automatica Supporto della messa a fuoco posteriore remota Almeno 2 flussi con risoluzioni fino a 800x600 pixel con velocità pari a 30 fotogrammi al secondo per flusso Opzioni per la gestione contemporanea di flussi video Motion JPEG e H.264 configurati singolarmente Possibilità di gestire flussi video H.264 unicast e multicast e usare velocità di trasmissione in bit fisse e variabili Supporta Power over Ethernet in conformità allo standard IEEE 802.3af Supporta 1 canale audio full duplex e dispone di porte Line/Mic In e Line Out Possibilità di usare indirizzi IP statici e dinamici generati da un server DHCP Supporto per indirizzi IPv4 e IPv6 Opzioni per la sovrapposizione di testo e data/ora, per la sincronizzazione con un server NTP e la sovrapposizione di un immagine grafica nelle immagini video Include la funzionalità di conteggio dei pixel, che fornisce uno strumento per calcolare la dimensione degli oggetti in base al numero di pixel Opzioni per l'impostazione di più livelli di password, supporto per HTTPS, SSL/TLS e autenticazione IEEE 802.1X Un ingresso digitale (per gli allarmi) e un uscita digitale Funzionalità eventi incorporate attivate da: o ingresso allarmi o allarme di manomissione della telecamera o rilevamento di oggetti in movimento nel video o rilevamento di suoni o unità di memorizzazione locale piena Le azioni eventi supportate dalla telecamera comprendono: o notifiche remote, compreso il caricamento di video o attivazione uscita o registrazione su unità di memorizzazione locale Server Web incorporato Supporto di API basate su standard aperti e pubblicate Caratteristiche Telecamera Panoramica Immagini Four 2 megapixel CMOS image sensors 1600(H) x 1200(V) pixel array each sensor 1/2 optical format 4.2 μm pixel pitch Progressive Scan Minimum illumination of: Color(non-binned): 0.1 F1.8 Day/Night: 0 Lux, IR sensitive (D/N Version only) 26

27 Sistema di videosorveglianza del Dynamic range 61 db Maximum SNR 50 db Full Field of View (FOV) Resolution 6400(H) x 1200(V)=1600(H) x 4 x 1200 (V) 8 megapixel total 3200(H) x 600(V)=800(H) x 4 x 600(V) 2 megapixel total (1/4 Resolution) Data Transmission Video frame rate up to: 6400x1200, 3200x600, 1600x1200 Compression type: H.264 (MPEG4, Part 10), Motion JPEG, 21 levels of quality Support Protocols: TFTP, HTTP, RTSP, RTP over TCP, RTP over UDP 100Base-T Ethernet Network Interface Data rate: bit rate control from 100Kbps to 10Mbps Multi-streaming: 8 non-identical streams Programmabilità +/- 5 Electrical Vertical Alignment to adjust sensors (AV8185) Privacy mask Auto Exposure (AE) and Gain Control (AGC) >120dB On-camera real-time motion detection with 1024 detection zones Auto backlight compensation Auto multi-matrix white balance 50/60Hz selectable flicker control Electronic pan, tilt, zoom (PTZ) Electronic image flip degree rotation Resolution windowing down to 1x1 pixel for JPEG and 2x2 pixels for H.264 Programmable shutter speed to help control motion blur MoonLight mode - extended exposure and proprietary noise cancellation Programmable resolution, brightness, saturation, gamma, sharpness, tint Picture-in-Picture: simultaneous delivery of full field of view and zoomed images Bandwidth & storage savings by running at 1/4 resolution Regulatory Approvals/Listings FCC, CE, RoHS, UL Elettriche General purpose opto-coupled input and output Power over Ethernet (PoE): PoE 802.3af for camera Auxiliary power 12-48V DC, 24V AC Power consumption:9 watts maximum 27

28 Sistema di videosorveglianza del Meccaniche +/- 10 tilt adjustment to locate sensor angle (AV8365) Easily adjustable 2-axis camera gimbal with 360 pan and 90 tilt Hard ceiling mount and surface mount embedded Die-cast aluminum chassis with 5.5 vandal resistant polycarbonate dome bubble Conduit 3/4 NPT standard Total Unit dimensions: Ø6.9 x 6.55 in (H), bubble only: Ø5.5 x 3.4 in (H) Ø175 x 166 mm (H), bubble only: Ø140 x 87 mm (H) 3.81 lbs (1.75 kg) Heater & Blower Electrical Voltage Input: 12V to 20V DC/24VAC (separate power required) Power Output: 11W Max (DC12V); 13W Max (AC24V) Heater Switch: On: 17C (62.6 F), Off: 30 C (86 F) Blower Switch: On: 10C (50 F), Off: 15 C (59 F) Blower Switch: On: 50C (122 F), Off: 45 C (113 F) Environmental IP66 weatherprooing standard, IK6 Rated Operating temperature: No Heater: 0 C (32 F) to +55 C (131 F) With Heater: -30 C (-22 F) to +55 C (131 F) Stable image temperature: 0 C (32 F) to +50 C (122 F) Storage temperature: -30 C (-22 F) to 60 C (140 F) Humidity 0% to 90% (non condensing) Ottiche 8mm, F1.8, HFOV=47 28

29 ProCurve ProCurve Switch J9079A Power *Speed LEDs: off = 10 Mbps, 8 Link/ Act FDx Spd* 1 on = 100 or 1000Mbps /100Base-TX Ports (1-7) Ports are HP Auto-MDIX /100/1000Base-T Port (8) Port is IEEE Auto MDI/MDI-X 8 Sistema di videosorveglianza del Il sottosistema di trasmissione. Il sottosistema di trasmissione consiste negli apparati necessari alla trasmissione delle immagini rilevate dalla telecamera al centro di controllo. Lo schema a blocchi del sistema è quello riportato in figura seguente. Tutti gli apparati installati a bordo della generica postazione di rilevazione sono connessi ad uno switch di tipo industriale il quale riporta ad sistema di trasmissione che è agganciato al sistema di comunicazione principale realizzato in tecnologia Hiperlan, che riporta al Centro di Monitoraggio. Allo switch possono essere collegati anche: Sistemi di rilevazione ambientale e meteo; Sistemi di gestione e monitoraggio del sistema di power locale. Tutti i segnali e le immagini rilevate sono riportate al Centro di Monitoraggio attraverso la rete Hiperlan e sono trasmesse ad un antenna ricetrasmittente (Subscriber Module) di adeguate caratteristiche Il sottosistema di alimentazione. La alimentazione sarà derivata dalla pubblica illuminazione. Il tutto sarà allocato in uno shelter disposto alla base del palo, con caratteristiche di contenimento IP67 e con allarmistica antieffrazione. L impianto dovrà essere così strutturato: Sistema di distribuzione su barra DIN all interno del quadro econtenuto nella cassetta stradale del nodo; 29

30 Sistema di videosorveglianza del n 1 interruttore differenziale magnetotermico Tensione nominale: 230 V c.a. Morsetti: superiori e inferiori per cavi 16 mm2 Potere di interruzione (CEI EN 61009): Icn= 10 ka Ingombro: 2 moduli 25 A n 2 interruttori magnetotermici Tensione nominale: 230 V c.a. Morsetti per cavi fino a 16 mm2 Potere di interruzione: Icn=4,5 ka (CEI 23-3 IV ed.) Icu= 6 ka (CEI EN ) 10 A n 2 Prese tipo Shuko N 1 scaricatore SPD classe II Gli apparecchi che costituiscono il sistema OVR assicurano la protezione delle utenze in caso di sovratensioni transitorie. Le origini di tali scariche possono essere: o fenomeni atmosferici; o brusche manovre di interruttori; o disturbi parassiti nei circuiti stessi. SCHEMA ALIMENTAZIONE Componenti Al gruppo ODU+Antenna Alla Telecamera PTZ UPS Encoder Quadro Elettrico Allaccio Enel 30

31 Sistema di videosorveglianza del Per l alimentazione elettrica degli apparati di campo si dovrà farà ricorso alla disponibilità sul territorio dei punti di distribuzione dell energia forniti dal distributore locale di energia elettrica o, in alternativa, alla disponibilità di quadri di distribuzione e controllo dell illuminazione e/o della semaforica stradale, di proprietà del Comune di competenza o di altre strutture pubbliche. L alimentazione elettrica per l alimentazione delle telecamere e degli apparati radio descritti e tutta l impiantistica necessaria alla realizzazione della singola postazione sarà a carico della Ditta Appaltatrice. Nessun onere potrà essere a carico del Comune. Le caratteristiche tecniche del sistema di contenimento di seguito riportate: Dim. Esterne BxHxP(mm) 800 x 1060 x 350 N. moduli EN (36x5) N. serrature 2 Caratteristiche Halogen Free Relativo a pezzi 1 Ip 65 31

32 4 Future integrazioni Sistema di videosorveglianza del Il progetto prevede la realizzazione di una rete dedicata che si configura a tutti gli effetti come una rete privata, basata sul protocollo IP, a larga banda. E quindi una struttura già pronta per l introduzione di servizi innovativi da affiancare alla videosorveglianza. Inoltre, la piattaforma di videosorveglianza fornita è basata sui maggiori standard internazionali ed è quindi facilmente interfacciabile con altre applicazioni. A titolo di esempio e in modo non esaustivo, si indicano possibili integrazioni del sistema: Hot spot Wi-Fi (per copertura Internet del territorio comunale o per accesso wireless alla Intranet del Comune p.es quindi applicativi da utilizzare tramite portatile PDA) Trasmissione di fonia-video-file Accessi Internet centralizzati Sistema di allarmistica Sistemi di monitoraggio ambientale ZTL Sistemi di rilevamento infrazioni Sistemi di analisi dei video Sistemi di rilevamento targhe Segnaletica stradale dinamica (tramite cartelloni a messaggi variabili, gestibili centralmente da una centrale di controllo) Cartellonistica dinamica, per comunicare informazioni e messaggi a cittadini e turisti Messaggistica pubblicitaria dinamica 5 Manutenzione Il programma d assistenza e manutenzione che si richiede di predisporre, è stato progettato al fine di garantire il continuo e corretto funzionamento del sistema proposto per tutto il periodo di assistenza richiesto ed allo stesso tempo di contribuire all addestramento ed all autonomia delle strutture del Comune per la conduzione del sistema. La durata del servizio, è di due anni. Il piano prevede i seguenti servizi: Un servizio di Help Desk, funzionante secondo il modello SPOA (Single Point Of Access) ossia unico punto di accesso alla struttura di assistenza; 32

33 Sistema di videosorveglianza del Un servizio di manutenzione ed assistenza del sistema full service on site. 6 Addestramento ed affiancamento Ogni processo di sviluppo e di introduzione di nuovi applicativi e soluzioni tecnologiche, necessita di un adeguato piano di addestramento per garantire il pieno successo e la massima utilizzazione delle soluzioni in tutte le potenzialità. Pertanto, l adozione di nuove soluzioni, non è semplicemente una scelta in cui la componente tecnologica è isolata, ma coinvolge soprattutto un metodo organizzativo teso a migliorare i processi di lavoro. In tal senso, per garantire la produzione di un maggior valore, è necessario prevedere e progettare interventi adeguati di formazione e di addestramento delle persone. Da quanto esposto nasce l esigenza di garantire la progettazione e l attuazione di interventi formativi che accompagnino l implementazione delle soluzioni proposte. La formazione dovrà avvenire sia sulla parte tecnica di gestione che sull area funzionale, prevedendo un approccio sia frontale che di affiancamento on-the job, con l obiettivo di rendere autonomo la struttura di gestione. Si dovranno prevedere i seguenti moduli formativi: Addestramento per il personale tecnico per la conduzione della infrastruttura nel suo complesso. Addestramento per il personale operatore per l utilizzo del sistema di videosorveglianza. Deve essere prevista anche una assistenza tecnica specialistica al per un periodo di tempo da definire. Il servizio dovrà prevedere sia l assistenza remota e online, che l assistenza nella sede del Comune. La formazione per il personale tecnico dovrà prevedere i seguenti contenuti: 1. Corso di formazione sulla architettura tecnica nel suo complesso. 2. Corso di formazione sulla gestione della infrastruttura server. 3. Corso di formazione sulla gestione della infrastruttura radio. 4. Corso di formazione sulla gestione e amministrazione del sistema di videosorveglianza. 5. Corso di gestione dei dati: backup, restore, recovery. 33

34 Sistema di videosorveglianza del La formazione per il personale addetto al monitoraggio dovrà prevedere i seguenti contenuti: 1. Corso di formazione sulla architettura tecnica nel suo complesso. 2. Corso di configurazione del sistema di monitoraggio. 3. Corso di gestione del sistema di monitoraggio. 4. Corso di gestione dei dati: retrivial, analisi video evolute, esportazione. I corsi di formazione dovranno essere affiancati anche da un periodo di supporto operativo on-the-job e da una assistenza telefonica agli operatori. L attività di addestramento sarà svolta, in accordo con il Comune, al termine della fase di implementazione del sistema di videosorveglianza. Sarà necessario garantire che: i docenti messi in campo dovranno possedere un adeguato profilo ed esperienza professionale. dovranno essere previsti e forniti materiali didattici documentali ed illustrativi. L approccio perseguito nella definizione del piano di addestramento, dovrà essere orientato a fornire un efficace e continuativo supporto al personale coinvolto nella fase classica di apprendimento ma soprattutto nella delicata fase di trasferimento delle attività e competenze, in modo da garantire la piena autonomia nell esercizio dei nuovi sistemi. Dovrà essere previsto un periodo iniziale, della durata minima di 5gg, di affiancamento con il personale preposto del Comune, per assicurare, per il primo periodo di conduzione, il supporto necessario per il corretto e rapido avvio del Sistema. In particolare, è prevista la presenza on-site di una persona qualificata in giorni feriali. 7 Tempi di realizzazione e consegna L avvio alla realizzazione dell infrastruttura di telecomunicazioni sarà dato dopo la stipula del contratto e sarà subordinato alla predisposizione dei siti da parte del Comune con l indicazione dei nominativi e dei riferimenti dei responsabili per le sedi presso le quali dovranno svolgersi i lavori. La fornitura dovrà comprendere i servizi di installazione e configurazione di tutti gli apparati previsti, postazione di sorveglianza, telecamere e apparati per la rete wireless. Sono incluse le opere di cablaggio per l alimentazione elettrica e gli oneri di allacciamento alla rete di alimentazione elettrica. 34

35 Sistema di videosorveglianza del Si precisa in tale sede che, l installazione e configurazione degli apparati Hardware (di elaborazione e di rete) e dei sistemi Software utilizzati, deve essere eseguita da personale altamente specializzato e dotato delle rispettive Certificazioni previste dal Produttore. Terminata questa fase dovrà essere prevista la formazione del personale che prenderà in carico la gestione del sistema (System Administrator). Successivamente, è prevista l addestramento degli operatori. Conclusa la fase di formazione è previsto l avvio all esercizio del sistema in cui sono effettuate le attività di assistenza all avviamento (affiancamento). E prevista la manutenzione del sistema da fornire per un totale di 24 mesi (il periodo di garanzia di 24 mesi). Il tempo di consegna del sistema chiavi in mano è pari a 120 giorni solari dalla consegna lavori. 35

36 Sistema di videosorveglianza del 8 Allegato A Caratteristiche tecniche minime. Le macchine indicate sono prese a modello di riferimento. L Offerente potrà fonire in fase di esecuzione macchine di altra marca con pari caratteristiche; le caratteristiche espresse sono da intendersi come caratteristiche minime. 8.1 A01 Server rack I server presi come riferimento sono il modello ProLiant DL380 G7 della HP. I server offerti devono avere caratteristiche equivalenti o superiori e opportunamente configurati per poter ospitare il DVMS offerto. Numero di processori 1 Core processore disponibile 6 Specifiche tecniche Memoria, standard Slot per memoria Tipo di memoria 6 GB 18 slot DIMM PC R (RDIMM) Slot di espansione 6 Controller di rete Tipo di alimentazione Controller storage Software di gestione Formato (configurazione completa) Garanzia - anno/i (parti/manodopera/onsite) (2) NC382i 1GbE multifunzione a 2 porte (1) hot plug da 460 Watt (1) Smart Array P410i integrato HP Insight Control (opzionale) 2U 3/3/3 Numero di processori 1 36

37 Sistema di videosorveglianza del 8.2 A02 Sistema di Storage Il sistema di storage presi come riferimento è il modello Storageworks P2000 della HP. Il sistema di storage offerto deve avere caratteristiche equivalenti o superiori e opportunamente configurati per poter ospitare il DVMS offerto. Caratteristiche Consolidamento dell'archiviazione facile da gestire, altamente efficiente e notevolmente flessibile I sistemi di array HP P2000 G3 MSA offrono soluzioni di array di storage consolidate a basso costo per rispondere alle esigenze di reparti e piccole e medie aziende con sistemi Fibre Channel 8 Gb, Combo FC/iSCSI, SAS 6 Gb e unità iscsi 1 Gb o 10 GbE che supportano unità LFF, SFF SAS, SAS MDL e SATA MDL. MSA P2000 G3 prevede modelli a singolo controller per un investimento iniziale contenuto o a doppio controller per una maggiore protezione dei dati. Il controller FC/iSCSI Combo consente di condividere le risorse fra vari dipartimenti con il protocollo più conveniente. Un'ampia scelta di tipi di unità implica un ROI elevato. 37

38 Sistema di videosorveglianza del I sistemi HP P2000 G3 MSA Array permettono di scegliere fra diverse unità: unità SAS ad alte prestazioni di classe enterprise, e più economiche unità SAS MDL o SATA MDL ad alta capacità per archiviazione. La testa dell'array viene fornita in configurazione con 12 o 24 alloggiamenti che consentono di installare simultaneamente i tre tipi di unità. MSA P2000 G3 viene normalmente consegnato con 64 snapshot e la capacità di cloning Volume Copy abilitata. Gli snapshot possono essere portati a 512 e i modelli P2000 G3 FC, FC/iSCSI Combo, 1GbE e 10GbE iscsi supportano l'opzione software Remote Snap (replica). Iniziare con un sistema di piccole dimensioni per aumentare successivamente il numero di server supportati e la capacità totale - adattabile alle nuove esigenze: MSA P2000 G3 consente ai clienti di aumentare lo storage con la crescita della domanda da 600 GB per 57,6 TB SAS, 288 SAS MDL o 192 TB SATA. Gli array MSA P2000 G3 possono supportare fino a 7 enclosure LFF e 96 unità oppure fino a 5 enclosure SFF e un massimo di 149 unità. I controller singoli o doppi si adattano a qualsiasi budget. I nuovi potenti controller (FC, FC/iSCSI, SAS, iscsi 10GbE e 1Gb) con 2 GB di cache in lettura/scrittura offrono il supporto per un massimo di 64 host ciascuno. Le recentissime tecnologie Fibre Channel a 8 Gb, SAS a 6 Gb e iscsi a 10 GbE consentono agli utenti di accedere ai propri dati in modo affidabile e veloce. Tutti i modelli MSA P2000 G3 hanno in dotazione 64 Snapshot e la funzionalità Volume Copy senza costi aggiuntivi. Come optional è disponibile una maggiore capacità di snapshot, con 512 snap. Anche il software Remote Snap è opzionale, consente la replica snap su controller Fibre Channel, Combo FC/iSCSI, 1GbE e 10GbE iscsi. Con 512 LUN e dimensione maggiore di 40 TB a seconda del RAID scelto, gli array MSA P2000G3 hanno più della flessibilità LUN sufficiente per un'ampia gamma di opzioni di configurazione. Protezione completa dei dati in un ambiente SAN di facile gestione: Il rischio di guasti IT è ridotto grazie ai controller dual active/active, alle unità a doppia porta e ai componenti hardware ridondanti. Per offrire una maggiore protezione dei dati, MSA P2000 G3 ha in dotazione una licenza da 64 Snapshot e il software Volume Copy, garantendo snapshot di bassa occupazione, con capacità copy-on-write e cloni senza alcun costo aggiuntivo. Il software opzionale Remote Snap (replica) è disponibile con i modelli Fibre Channel o Combo FC/iSCSI e entrambi i modelli iscsi. Minor tempo per la messa in funzione, con un'installazione facile e sicura. Rischio di errore umano ridotto e quindi meno downtime e meno perdite di dati con conseguente maggiore soddisfazione del cliente. Supporta componenti hot plug 38

39 Sistema di videosorveglianza del come dischi, enclosure, controller, ventole e alimentatori, facilmente sostituibili dal cliente. I controller P2000 G3 supportano l'aggiornamento delle generazioni precedenti dei modelli MSA2000 G1 e G2 a prescindere dal protocollo. I controller P2000 G3 FC, FC/iSCSI Combo, SAS o iscsi supportano aggiornamenti dati in loco, proteggendo l'investimento degli utenti in JBOD e le unità e offrendo maggiori prestazioni e funzionalità. 39

40 Sistema di videosorveglianza del 8.3 A03 UPS per rack La UPS presa a rifermento è della famiglia Sentinel DUAL della Riello UPS, nel modello da rack. Tale UPS andrà equipaggiata in modo da assicurare una autonomia a metà carico pari a 40 minuti. La serie Sentinel Dual è disponibile nei modelli 3, kVA con monofase e 6, kVA trifase/monofase entrambi con tecnologia On Line a doppia conversione (VFI): il carico viene sempre alimentato dall inverter che fornisce una tensione sinusoidale filtrata e stabilizzata in tensione, forma e frequenza. I filtri di ingresso e uscita aumentano notevolmente l immunità del carico contro i disturbi di rete e i fulmini. Sentinel dual può essere installato a pavimento o su armadio rack per applicazioni networking. Per tecnologia e prestazioni (funzione Economy Mode e Smart Active Mode selezionabili), diagnostica (display digitale standard, interfacce RS232 e USB con software PowerShield³ incluso, slot di comunicazione (per l interfaccia di rete, per seconda scheda seriale,...) Sentinel dual è la soluzione migliore per l alimentazione di utenze sensibili e vitali mission critical e dispositivi per la sicurezza (elettromedicali) garantendo la massima affidabilità. La flessibilità di installazione e d uso (display digitale, batterie estraibili dall utente) e le molte possibilità di comunicazione, fanno di Sentinel Dual un UPS adatto a molte applicazioni, dall informatica alla sicurezza. 40

41 Sistema di videosorveglianza del 8.4 A04 Switch per rack Gli switch presi a riferimento sono quelli della famiglia Procurve della HP modello 2810 le cui caratteristiche principali sono di seguito riportate. Caratteristiche tecniche Porte I/O esterne Montaggio in rack Memoria e processore Latenza Dimensioni tabella di indirizzi Capacità di routing/switching Throughput Funzionalità di gestione Comunicazioni 20 porte autosensing 10/100/1000 (IEEE Type 10Base-T, IEEE 802.3u Type 100Base-TX, IEEE 802.3ab Type 1000Base-T); Duplex: 10Base-T/100Base-TX: half o full; 1000Base-T: tipo di supporto solo full: IEEE Auto-MDIX; 1 porta seriale per console RJ-45; 4 porte dualpersonality - ciascuna porta può essere utilizzata come porta RJ-45 10/100/1000 (IEEE Type 10Base-T, IEEE 802.3u Type 100Base- TX, IEEE 802.3ab 1000Base-T Gigabit Ethernet) o come slot mini- GBIC disponibile (da utilizzare con transceiver mini-gbic) Installazione in rack standard EIA da 19" per telecomunicazioni (minuteria accessoria inclusa); installazione solo su superficie orizzontale Processore: Processore MIPS a 264 MHz; Dimensioni del buffer di pacchetto: 0,75 MB; Capacità flash: 16 MB; SDRAM: 64 MB - <5,6 µs (pacchetti da 64 byte FIFO) 8,000 voci 48 Gbps fino a 35,7 milioni di pps ProCurve Manager Plus; ProCurve Manager; CLI (Command Line Interface); browser Web; menu di configurazione; gestione fuori banda RFC 783 TFTP; RFC 951 BootP; RFC 1542 BootP; RFC 854 Telnet; RFC 768 UDP; RFC 792 ICMP; RFC 793 TCP; RFC 826 ARP; RFC 2030 Simple Network Time Protocol; IEEE 802.3x Flow Control; RFC 3376 IGMPv1/v2/v3; IEEE 802.1D Spanning Tree; IEEE 802.1w Rapid Convergence Spanning Tree; IEEE 802.1s Multiple Spanning Trees; IEEE 802.3ad Link Aggregation Control Protocol; IEEE 802.1AB Link Layer Discovery Protocol; RFC 1492 TACACS+; RFC 2138 RADIUS; RFC 2866 RADIUS accounting; Secure Shell SSHv2; Secure Sockets Layer (SSL); Login di rete IEEE 802.1X; VLAN IEEE 802.1Q; IEEE 802.1Q GVRP; Priorità IEEE 802.1p; SNMPv1/v2c/v3; Gestione HTML e telnet; RFC 1493 Bridge MIB; RFC 1213 MIB II; RFC 2096 IP Forwarding Table MIB; RFC 2737 Entity MIB; RFC 2863 Evolution of 41

42 Sistema di videosorveglianza del Interface; RFC 2665 Ethernet MIB; RFC 2819 Quattro gruppi di RMON: 1 (statistiche), 2 (cronologia), 3 (allarmi) e 9 (eventi); RFC 2021 configurazione sensore RMON (RMON v2); RFC MAU MIB; RFC 2613 SMON; RFC p e IEEE 802.1Q Bridge MIB; RFC 2618 RADIUS Client MIB; RFC 2620 RADIUS Accounting MIB; sflow RFC 3176 Requisiti di alimentazione Disponibilità di alimentazione Consumo energetico da 100 a 127 V CA, da 200 a 240 V CA; 50/60 Hz 1,25/0,75 A 60 W Condizioni operative Sicurezza Compatibilità elettromagnetica Intervallo umidità di funzionamento cul (CSA 22.2 N ); EN 60950/IEC 60950; NOM-019-SCFI- 1994; UL FCC Classe A; EN55022/CISPR-22 Classe A; VCCI Classe A; IEC/EN ; IEC/EN Da 15 a 95% senza condensa Dimensioni / peso / garanzia Peso Garanzia 3,27 kg Garanzia a vita: finché l'utente dispone del prodotto, sostituzione anticipata entro il giorno lavorativo successivo (disponibile nella maggior parte dei paesi) 42

43 Sistema di videosorveglianza del 8.5 A05 Firewall Il sistema di sicurezza preso a riferimento è il multi-threat FortiGate-200, la soluzione ottimale per le aziende di piccole e medie dimensioni. La piattaforma FortiGate-200A supporta un doppio collegamento WAN per connessioni Internet ridondanti e dispone di uno switch integrato a 4 porte che elimina la necessità di hub o switch esterni, fornendo ai dispositivi di rete una connessione diretta all'unità FortiGate-200A. La rinomata serie di sistemi di sicurezza di rete UTM (Unified Threat Management) FortiGate con accelerazione ASIC di Fortinet offre una protezione economicamente vantaggiosa contro le minacce attuali ed emergenti a livello di rete e contenuti. Le soluzioni FortiGate rilevano ed eliminano le minacce multilivello alla sicurezza, quali virus, worm, intrusioni e contenuti Web inopportuni, in tempo reale e senza compromettere le prestazioni della rete. Offrono un insieme completo di funzioni di sicurezza e networking pienamente integrate, quali antivirus/antispyware, firewall, VPN (Virtual Private Networking), rilevamento e prevenzione delle intrusioni, filtro Web, antispam e ottimizzazione del traffico. Oltre alle soluzioni FortiGate per la sicurezza della rete, Fortinet fornisce anche le apparecchiature FortiMail per la sicurezza della messaggistica e il software FortiClient per la sicurezza degli endpoint per personal computer e smartphone mobili. Le soluzioni FortiManager e FortiAnalyzer consentono l'integrazione completa di funzioni centralizzate di gestione, registrazione e reporting in tutti i prodotti. I servizi in abbonamento FortiGuard sono gestiti dal gruppo di ricercatori dedicato Fortinet Global Threat Research Team, che fornisce soluzioni rapide alle minacce per la sicurezza attuali ed emergenti. Gli aggiornamenti in tempo reale per antivirus/antispyware, prevenzione delle intrusioni, filtro Web e antispam vengono inoltrati automaticamente ai prodotti Fortinet tramite la rete di distribuzione globale FortiGuard. Questi prodotti consentono ai clienti di implementare la sicurezza in tutta una serie di ambienti di rete, tra cui infrastrutture centrali, filiali/sedi distaccate, data center, infrastrutture di commutazione, implementazioni perimetrali ed endpoint. Nella figura seguente è illustrato uno scenario di implementazione dei nostri prodotti in un grande ambiente di rete distribuito. 43

44 Sistema di videosorveglianza del 8.6 A06 Router Il router preso a riferimento è la serie 800 della Cisco. I router Cisco Integrated Service serie 800 offrono un'ampia gamma di funzionalità, che includono: Possibilità di connessione 10/100 Mbps o ADSL2/2+ Switch managed a 4 porte 10/100 Mbps Sicurezza incorporata, con firewall Cisco IOS e VPN per connessioni sempre protette Connettività wireless opzionale Funzionalità aggiuntive nei modelli serie Cisco 881, 887 e 888: Una vasta scelta di connessioni WAN VDSL2 e G.SHDSL Prevenzione delle intrusioni attraverso servizi avanzati IP Cisco IOS Content Filtering Cisco Dynamic Multipoint VPN (DMVPN), Cisco Group Encrypted Transport VPN (GET VPN) e SSL VPN Funzionalità nei modelli Cisco serie 891 e 892: Alte prestazioni per accesso broadband sicuro e Metro Ethernet Connessioni Dual WAN Access Point opzionale n ad alta velocità con dual radio Switch a 8 porte 10/100 Mbps Supporto opzionale per 4 porte Power over Ethernet (PoE) 44

45 Sistema di videosorveglianza del 8.7 A07 Postazione operatore La postazione operatore presa a riferimento come caratteristiche minime è la Z1 della HP. Le cui caratteristiche sono di seguito riportate. Form Factor All-in-one Available Operating Systems Genuine Windows 7 Professional 32-bit Genuine Windows 7 Professional 64-bit HP Linux Installer Kit* SUSE Linux Enterprise Desktop 11* Red Hat Enterprise Linux Desktop/Workstation (1 year paper license; no software preload)* Available Processors5,6,7 Processor GHz Cache Number of Cores Watts Integrated Graphics 45

46 Sistema di videosorveglianza del Intel Core i MB 2 65W Intel HD Graphics Intel Xeon E MB 4 95W Intel HD Graphics P3000 Intel Xeon E MB 4 95W N/A Chipset Intel C206 Chipset Memory8,9 Four Memory slots. Up to 32 GB, DDR3 ECC/ 8 GB DDR3 necc, 1600MHz Drive Controllers N/A Storage10,11 SATA in. drives: 250, 500 GB, 1, 2 TB; SATA 10K 2.5-in. Drives: 300, 600GB; SATA Solid State Drives: 160, 300 GB Optical Storage DVD +/- RW Super-Multi12 Slot-Load or Blu-ray4 Writer Slot-Load Expansion (Slots and Bays) Up to 2 internal 2.5-in. HDDs, Up to 1 internal 3.5-in. HDD 4 slots: 1 PCIe x16 full, 3 minipcie Slots 4 slots: 1 PCIe x16 full, 3 minipcie Available Graphics Integrated: Intel HD Graphics 2000, Intel HD Graphics P3000 Entry 3D: NVIDIA Q500M Graphics Midrange 3D: NVIDIA Q1000M Graphics, NVIDIA Q3000M Graphics High-end 3D: NVIDIA Q4000M Graphics Webcam HD 1080p 2.0 megapixel webcam Audio SRS Premium Sound, Dual-cone front-facing stereo speakers Network13,14 Intel Gb LAN, a/b/g/n Wireless LAN, Bluetooth 2.1, 2.1+EDR, 3.0 and 3.0+HS Ports Side: 2 USB 3.0, 1 IEEE 1394a, Mic, Headphone, 6-in-1 Media Card Reader Rear: 4 USB 2.0, RJ-45 Gb-LAN, Line-in, Line-out, Display Port In/Out, SPDIF, Subwoofer Internal: 5 USB 2.0 Input Devices HP Wireless Keyboard and Mouse; HP USB Optical Mouse; HP USB 1000dpi Laser Mouse; HP USB Keyboard; HP USB Optical 3-Button Mouse (AMO) Dimensions with Stand Height: 23.0 inches (58.42 cm) Width: 26.0 inches (66.04 cm) Depth: 16.5 inches (41.91 cm) Power Supply 400W, 90% Efficient Display (screen size diagonally measured) 27-inch, 2560x1440 pixel, diagonal LED-backlit IPS3 display (support for up to 1.07 billion colors)2 Display Support Supports up to one external display via display port Compatible Secondary Displays (screen size diagonally measured) HP DreamColor LP2480zx Professional Display, HP ZR30w 30-inch S-IPS LCD Monitor, HP ZR2740w 27-inch LED Backlit IPS Monitor, HP ZR2440w 24-inch LED Backlit IPS Monitor, HP ZR24w 24-inch S-IPS LCD Monitor, HP ZR2240w inch LED Backlit IPS Monitor, HP ZR2040w 20-inch LED Backlit IPS Monitor Keyboards and Mice HP Wireless Keyboard and Mouse; HP USB Optical Mouse; HP USB 1000dpi Laser Mouse; HP USB Keyboard; HP USB Optical 3-Button Mouse (AMO) 46

47 Sistema di videosorveglianza del Warranty15 Limited three-year Mon-Fri 8-5 next business day, parts, labor and 24x7 phone support, terms and conditions may vary. Tale postazione va completata con un controller per telecamere PTZ del tipo Axis

48 Sistema di videosorveglianza del 8.8 A08 Monitor Sala Controllo Le caratteristiche minime del monitor da 55 pollici da installare nella Sala Operative della CMPA sono le seguenti. Il riferimento al prodotto NEC V551 è puramente indicativo. SPECIFICHE TECNICHE NEC MultiSync V551 DISPLAY Tecnologia schermo S-PVA con retroilluminazione CCFL Area schermo attivo (l x a) [mm] x 680 Dimensioni schermo [inch/cm] 55 / 139,7 Rapporto di formato schermo 16:9 Luminosità (spedizione) [cd/m2] 340, (450 max.) Rapporto di contrasto (tip.) 3500:1 Angolo di visualizzazione [ ] 178 orizzontale / 178 verticale (tip. con rapporto di contrasto 10:1) Tempo di risposta (tip.) [ms] 8 (grigio-grigio) Frequenza d&apos;aggiornamento [Hz] 60 48

49 Sistema di videosorveglianza del RAPPORTO DI SINCRONIZZAZIONE Frequenza orizzontale [khz] 31,5-91,1 (analogico e digitale) Frequenza verticale [Hz] 25,2-85 RISOLUZIONE Risoluzione nativa 1920 x 1080 a 60 Hz Supportato su entrate digitali ed analoghe (PC) 1024 x 768; 1140 x 900; 1280 x 1024; 1280 x 720; 1280 x 768; 1280 x 800; 1280 x 960; 1366 x 786; 1400 x 1050; 1600 x 1200; 1680 x 1050; 1920 x 1080; 640 x 480; 720 x 400; 720 x 480; 720 x 576; 800 x 600 Supported on digital inputs (Video) 1280 x 720p (50)16:9 ; 1920 x 1080i (59.94/60)16:9 ; 1920 x 1080p (23.97/24) 16:9 ; 1920 x 1080p (25)16:9 ; 1920 x 1080p (29.97/30)16:9 ; 1920 x 1080p (50) 16:9 ; 1920 x 1080p (59.94/60)16:9 ; 720 x 480p (59.94/60)16:9 ; 720 x 576p (50)16:9 CONNETTIVITÀ Input Video Analogo 1 x Dsub 15; 1 x S-Video; Composite (RCA) ; RGBHV for PC and Component/ Composite (BNC) Input Video Digitale 1 x DVI-D (con HDCP); 1 x HDMI 1.3; 1 x Porta Display Input Audio Analogo 2 x Cinch (RCA); 1 x 3,5 mm jack Input Audio Digitale Display Port ; 1x HDMI Controllo Input LAN 100Mbit ; RS232 ; filo comando a distanza (3,5mm jack) Output Video Analogo Composite (RCA) Output Video Digitale DVI-D Output Audio Analogo 3,5mm jack Controllo Output RS232 ; filo comando a distanza (3,5mm jack) Tecnologia Option Slot Dual Slot (STv1 + STv2); (STv2 compatibile con Intel / norma NEC OPS) Controllo da remoto Ingresso RS-232C (D-Sub 9 pin) + uscita; LAN con SNMP; Telecomando IR (sensore interno/esterno (opzionale)) ELETTRICITÀ Requisiti energetici per modalità [W] 200 spedizione; 350 (max.) Modo Stand-by [W] < 0,5 (ECO Standby); < 1 Gestione energetica VESA DPMS CONDIZIONI AMBIENTALI Temperatura ambiente (operativa) [ C] da +5 a +40 Umidità ambiente (operativa) [%] da 20 a 80 Umidità di stoccaggio [%] 10 a 90 Temperatura di stoccaggio [ C] -20 a +60 MECCANICO Dimensioni (l x a x p) [mm] Senza supporto: 1.317,8 x 775,6 x 118,9 Peso [kg] Senza supporto: 38,4 Larghezza cornice [mm] 52,1 sinistra/destra; 45,6 (alto e basso) Montaggio VESA [mm] 400 x 400 (FDMI); 4 fori; M6 OPZIONI DISPONIBILI Option Slot CAT 5 receiver; DVBT-tuner; DVI daisy chain board; HD-SDI board; Media Player; pc integrato Accessori Altoparlanti (SP-RM1); Piedi (ST-5220); Supporto a muro (WM32-70 L/P); Supporto a muro (WMS L/P) 49

50 Sistema di videosorveglianza del CARATTERISTICHE ADDIZIONALI Versioni colore Cornice anteriore nera, involucro posteriore nero Sicurezza ed ergonomia CE; TÜV GS; C-tick; Energy Star 5.1; FCC classe B; UL/C-UL o CSA; PSB; VCCI; RoHS Plug & Play VESA DDC2Bi Audio Altoparlanti integrati (10 W + 10 W); Optional Speakers (15 W + 15 W) Contenuto dell&apos;imballo display; Cavo VGA; Cavo elettrico; LAN software di controllo gratuito (download) ; Telecomando Garanzia 3 anni di garanzia compresa retroilluminazione 50

51 Sistema di videosorveglianza del 9 Appendice B - Prescrizioni comuni a tutti i lavori Qualità e provenienza dei materiali Tutti i lavori principali, ed accessori, saranno eseguiti con materiali, metodi e magisteri appropriati e rispondenti alla loro natura, scopo e destinazione. Avranno le forme e le dimensioni prescritte e rispondenti a tutte le prescrizioni che li riguardano nel presente capitolato Scavi - reinterri - trasporti Lo scavo tradizionale viene effettuato con scavatrici meccaniche, o anche manualmente, a diverse profondità e larghezze. Malte e conglomerati. Caratteristiche: - in caso di strade pubbliche verranno rispettate le regole del Codice della Strada (profondità di interramento minima di 1m); con il ripristino dell'asfalto nella corsia della carreggiata interessata dallo scavo; - richiesta di permessi agli enti competenti; - posa di infrastruttura polifora. Minitrincea Il processo di lavorazione è diviso in 5 fasi: 1. determinazione del tracciato; 2. esecuzione di scavo; 3. posa manuale dell infrastruttura; 4. riempimento; 5. ripristino del manto stradale. Prima d iniziare le opere di scavo sarà accertata la presenza e la posizione di servizi nel sottosuolo, allo scopo di stabilire il tracciato ottimale dello scavo e di evitare che durante i lavori si arrechino danni agli stessi. A tal fine dovranno saranno esaminate le documentazioni cartografiche d esercizio disponibili presso gli Enti proprietari (energia, acqua, Gas, ecc.). Qualora le documentazioni dei servizi esistenti non fossero accessibili, o fossero da ritenere non attendibili, occorrerà effettuare delle verifiche sul terreno ad intervalli idonei, trasversali al tracciato prescelto, allo scopo di individuare o confermare il percorso e la 51

52 Sistema di videosorveglianza del profondità dei sottoservizi. Ove necessario si dovrà ricorre a metodi d indagine georadar. Individuata la posizione dei sottoservizi, si definirà il tracciato da seguire con l obiettivo principale di ridurre al minimo le interferenze, sia in fase d esecuzione dei lavori, sia per gli eventuali interventi di manutenzione successivi. La minitrincea è eseguita da una macchina operatrice speciale che monta una fresa a disco azionata da un sistema idraulico. La fresa è in grado di tagliare asfalto, calcestruzzi, terreni ghiacciati e rocciosi in maniera precisa ed accurata. La pulizia del fondo dello scavo sarà assicurata utilizzando un particolare attrezzo (vomere) posto immediatamente dietro alla fresa. Il vomere inoltre ha la funzione d impedire che il terreno frani nello scavo e di assicurare la corretta ubicazione dell infrastruttura sul fondo dello scavo. I rinterri si faranno con materiale adatto, sabbioso, ghiaioso e non argilloso, tipo stabilizzato, ponendo in opera strati orizzontali successivi di circa 30cm di spessore, ben costipati con adeguate attrezzature. I singoli strati saranno abbondantemente innaffiati in modo che il rinterro non dia luogo a cedimenti del piano viabile successivamente costruito Norme di riferimento Per quanto riguarda i lavori di scavo, posa dei cavi, installazione delle apparecchiature, rinterri e ripristini, vengono prese come riferimento le norme tecniche CEI (CEI 11-17), UNI, il D.M. 24/11/1984, il codice della strada, il presente regolamento Protezione dell infrastruttura A circa 30 cm. al di sotto del piano stradale verrà installato un nastro di segnalazione in materiale plastico, per segnalare la presenza dell infrastruttura per reti TLC Tubi Il tritubo che sarà installato, in polietilene è progettato per la protezione di cavi elettrici o di altri cavi per telecomunicazioni da posare in tubazioni o in trincea. Qualità di 1 scelta, con costolature antiattrito e coestrusione esterna, pressione di esercizio minima 16 bar, resistenza allo schiacciamento > 450 N 52

53 Sistema di videosorveglianza del DESCRIZIONE D. ESTERNO mm D. INTERNO mm CONF. ROTOLI TRITUBO 50 sp. 3,5 mm CARATTERISTICHE DEL MATERIALE MASSA VOLUMICA > g/ cm³ INDICE DI FLUIDITA' 0.5 ± 0.2 g (10 min. con 5 Kg) CARICO DI SNERVAMENTO > 20 Mpa CARICO DI ROTTURA > 28 Mpa ALLUNGAMENTO A ROTTURA > 750 % TEMPERATURA VICAT > 115 C ANTIOSSIDANTE > 15 minuti Pozzetti e Chiusini I pozzetti impiegati saranno del tipo monolitico in calcestruzzo, calcolati per carichi stradali di prima categoria. Le giunzioni tubo-pozzetto saranno eseguite con c.l.s. La pavimentazione soprastante la copertura dei pozzetti sarà uguale a quella del suolo pubblico circostante ed a filo con essa. I pozzetti da utilizzare avranno le seguenti caratteristiche: mm. x 400 mm. (dimensioni interne): per consentire le derivazioni dei cavetti di distribuzione verso l utenza Chiusini I chiusini impiegati saranno in ghisa sferoidale a norma ISO 1083 (1987) conforme alla classe D400 della norma UNI-EN 124 (1995) con carico di rottura >400kN. 53

54 Sistema di videosorveglianza del Ripristini Il ripristino dello scavo sarà eseguito con le seguenti modalità: In caso di reinterro su strada bitumata, a scavo riempito, prima di procedere alla ricostruzione della pavimentazione sarà demolita la pavimentazione adiacente lo scavo per una larghezza pari ai 2/3 della profondità dello stesso ad eccezione dei casi in cui ci si trovi in presenza di muri o cordoli. In tale circostanza la zona da demolire si estenderà fino al muro o al cordolo. In caso di reinterro su marciapiede la pavimentazione demolita sarà per tutta la larghezza dello stesso. In caso di pavimentazione di strada e/o marciapiede in mattoni o selciato, per i ripristini saranno utilizzati gli stessi materiali e le stesse tecniche del manufatto preesistente. Nelle aree verdi gli scavi saranno riempiti con materiale proveniente dallo scavo, salvo per i 20 cm superiori in cui dovrà essere utilizzato terreno vegetale nuovo. Sarà ricostituito il manto erboso. Nel tracciato saranno osservate sufficienti distanze dalle alberature presenti Compatibilità con altri impianti Le infrastrutture di telecomunicazione saranno realizzate in modo tale da non pregiudicare il funzionamento di eventuali impianti speciali esistenti (reti idriche, reti fognarie, reti del gas, distribuzione energia elettrica MT e BT, pubblica illuminazione, sistemi per il controllo del traffico, impianti elettrici e simili). La realizzazione, l esercizio e la manutenzione saranno effettuati adottando adeguate misure di sicurezza (nella fattispecie in relazione all interferenza e all emissione elettromagnetica ed in relazione alla messa a terra degli impianti). In particolare, contro le interferenze elettromagnetiche i cavi in rame saranno schermati con tecnologie adeguate, non arrecare disturbi ed essere sufficientemente immuni da perturbazioni causate da altre sorgenti. I cavi in fibra ottica e in rame avranno protezione antiroditore e altre protezioni meccaniche idonee. Nel caso di posa dei cavi TLC nelle infrastrutture dell area quali ad esempio i collettori fognari, cunicoli, e comunque sistemi di posa in vista, i cavi TLC saranno del tipo armato e con protezione metallica. 54

55 Sistema di videosorveglianza del Ordine da tenersi nell andamento dei lavori Sarà presentato all Amministrazione un programma operativo dettagliato delle opere e dei relativi importi nell esecuzione delle opere, in armonia col programma di cui alla legge 10 dicembre 1981, n.741 nei casi contemplati 55

56 Sistema di videosorveglianza del 10 Appendice C - Infrastruttura di comunicazione. I link radio garantiscono collegamenti fino a 20 Km e operano su frequenze già autorizzate evitando, quindi, la necessità di richiedere delle autorizzazioni. La ricezione e la conseguente immissione in rete di tali immagini è garantita da ricevitori digitali in diversity, ubicati in punti differenti nel Parco. E importante notare che sia i links HIPERLAN, sia il trasmettitore digitale del mezzo mobile che i ricevitori in diversity operano con modulazione COFDM (Coded Orthogonal Frequency Division Multiplexing) che garantisce, in virtu dello sfruttamento delle riflessioni, la ricezione del segnale anche in assenza di completa visibilità ottica. E importante ricordare che lo standard di trasmissione dell intera architettura di rete è TCP-IP, comprensivo quindi di canale di ritorno necessario al controllo remoto delle telecamere dome. Inoltre, tutti i collegamenti radio del sistema sono interamente connessi in rete, il flusso dei dati quindi viene convogliato nella Centrale Operativa di Tramonti. Per garantire il massimo livello di sicurezza dell intera rete, i collegamenti a microonde sono criptati tramite un sistema di crittografia con standard AES (Advanced Encryption System) con algoritmo a 128/256 bit e password di codifica inserita dall utilizzatore. Infine la gestione, il monitoraggio e la supervisione dell intero sistema sono garantiti da un Management Software installato nella Centrale Operativa di Tramonti e fornito di licenza d uso e chiave di accesso. In tale capitolo si vanno a dettagliare le componenti della infrastruttura di connettività a banda larga basata sulla tecnologia Hiperlan. La descrizione prevede, in particolare, la presentazione dei risultati radiometrici ottenuti simulando il funzionamento dei link di interconnessione tra le postazioni di cui si ipotizza la realizzazione Introduzione alla tecnologia trasmissiva Hiperlan Il progetto è basato interamente su tecnologia Hiperlan (standard ETSI EN e ETSI EN ). Hiperlan (HIgh PErformance Radio LAN) è il nome di uno standard Wireless LAN, ossia di uno standard teso alla definizione delle specifiche tecnologiche utili per la realizzazione di sistemi di comunicazione basati su trasmissioni via etere su onde radio, in grado di interconnettere dispositivi disposti su aree geografiche di ampiezza locale o al più 56

57 Sistema di videosorveglianza del metropolitana (LAN o MAN) e funzionanti secondo protocolli e tecnologie tipici degli standard wired Ethernet e Token Ring. Più in generale, ETSI Hiperlan si propone come l alternativa europea alla famiglia degli standard WLAN IEEE (a/b/g, in particolare) e, con i dispositivi più moderni e performanti, può essere raffrontato anche con lo standard IEEE , detto anche Wireless MAN o Broadband Wireless Access. Anche se per questo ultimo standard, noto anche come WiMax, la ETSI in realtà propone come standard antagonista per il prossimo futuro lo standard HiperMAN. Gli apparati conformi allo standard Hiperlan hanno emissioni elettromagnetiche limitate, a norma di legge, a 1 watt e quindi inferiori a quelle di un'antenna per cellulari. Possibile soluzione al problema del digital divide, dopo una sperimentazione di due anni, con il decreto Stanca (8 giugno 2005) se ne è liberalizzato l'uso in Italia. La limitazione principale alla copertura con questo tipo di tecnologia è il fatto che i collegamenti debbano essere a vista, ovvero le antenne delle due stazioni devono vedersi senza che vi siano ostacoli che ostruiscano parzialmente o del tutto la visuale. Scendendo di più nei caratteristiche tecniche, Hiperlan 2 (EN Broadband Radio Access Networks 5 GHz HIPERLAN ) prevede l utilizzo del metodo di modulazione Orthogonal Frequency-Division Multiplexing (OFDM). OFDM è un metodo di modulazione multi portante, che consente cioè di suddividere un canale di comunicazione, ossia una singola portante, in una moltitudine di sottoportanti ortogonali, ovvero indipendenti, fra di loro. Ciò consente di ridurre i problemi di percorso multipli (multipath) e, nel contempo, di migliorare le prestazioni e il throughput dei dati. Grazie al metodo OFDM e all utilizzo della banda dei 5 GHz, una Hiperlan 2 è in grado di raggiungere una velocità di trasferimento dati pari a 54 Mbps. Hiperlan 2, per la sincronizzazione/condivisione/accesso al canale, utilizza il Time Division Multiplexing (TDM), ossia una tecnica di condivisione di un canale di comunicazione secondo la quale ogni dispositivo ottiene a turno l uso esclusivo dello stesso per un breve lasso di tempo (tipicamente 125 µs). Ciò consente ai dispositivi Hiperlan 2 di offrire funzionalità di Quality of Service (QoS), e per questo è considerato uno standard ATM (Asynchronous Transfer Mode) wireless. Infine, per limitare le interferenze, Hiperlan 2 prevede l adozione dei meccanismi TPC (Transmit Power Control) e DFS (Dynamic Frequency Selection). Grazie al Controllo della Potenza di Trasmissione gli apparati Hiperlan 2 impiegano la sola potenza necessaria per il buon esito delle comunicazioni, consentendo, oltre al limitarsi delle interferenze con altri sistemi radio, anche un minor inquinamento elettromagnetico e un minor consumo energetico da parte degli stessi. Grazie alla Selezione Dinamica di Canale (DFS) un dispositivo conforme allo standard ETSI implementa un meccanismo che consente di avviare delle trasmissioni solo se il canale prescelto, tra le sottoportanti disponibili, non è già occupato da una trasmissione da parte di altre stazioni radio. In pratica esso si pone in ascolto del canale cercando di verificare la presenza o meno di trasmissioni in essere: se il canale risulta occupato, il DFS, prevede la scelta casuale ed equiprobabile di un altro tra i restanti canali 57

58 Sistema di videosorveglianza del disponibili; nel caso che il canale risultasse libero da comunicazioni, allora il dispositivo inizierebbe a trasmettere i suoi dati. Grazie a tutte le caratteristiche fin qui elencate, Hiperlan 2 si mostra utile e adatto per realizzare infrastrutture radio in grado di trasportare dati, voce e video streaming su relativamente grandi aree geografiche. Ossia quello che si chiama Broadband Wireless Access, che vuol dire Internet a larga banda, con tecnologie wireless e su grandi aree, L adozione di tale tecnologia nella realizzazione del Sistema di Monitoraggio di Prevenzione degli Incendi consente, quindi, di porre a disposizione delle comunità residenti nei distretti interessati dalle installazioni un sistema utilizzabile potenzialmente per poter portare ad esse diverse tipologie di servizi a banda larga. Oltre che un plus funzionale non trascurabile utilizzabile per potenziare ed estendere il sistema stesso di monitoraggio ambientale Componenti e apparati di una infrastruttura radio La infrastruttura di comunicazione consente il trasferimento dei dati e delle immagini dalle generiche postazioni di rilevazione (telecamere e sensori) e dalle generiche postazioni nomadiche (sistema di georeferenziazione basato su PDA) al centro di monitoraggio. La rete Hiperlan, vista come generica rete WMAN, è in genere costituita dalla seguente tipologia di elementi fondamentali: da Base Station (BS), da Subscriver Station o Unit (SS o SU, rispettivamente), da Terminal Equipment (TE) e da Repeater Station (RS). Definiamo Base Station (stazione base) in una comunicazione radio, una postazione di comunicazione fissa wireless che ha il compito di ricevere, amplificare e ritrasmettere i segnali provenienti da stazioni lontane. Il compito principale di una Base Station è quella di fornire copertura su un'area e raccogliere tutto il traffico proveniente dalle varie Subscriber Station connesse ad essa. La Base Station rappresenta il gateway (il passaggio di ingresso e di uscita) che permette agli utenti di connettersi alla rete Hiperlan, con il vincolo di un unico punto di accesso alla volta. La infrastruttura che si viene a creare considerando l insieme delle sole BS si definisce Backhaul o Dorsale di Raccolta dei dati di telerilevamento provenienti dalle varie SS. Il progetto prevede che le informazioni raccolte vengano convogliate al Centro di Controllo e Monitoraggio. 58

59 Sistema di videosorveglianza del La Subscriber Station consente la ricetrasmissione dell traffico proveniente dal Terminal Equipment a cui è connessa verso la Base Station che a sua volta inoltra il traffico verso la destinazione finale. Il Terminal Equipment è l apparato terminale dal quale si ricevono o trasmettono le informazioni. La Repeater Station è l'apparato Pannello Solare che ripete le trame ricevute e serve a raggiungere utenze molto distanti dalla BS. Può essere usato anche come ripetitore per il traffico proveniente dal Terminal Equipment a cui è connessa verso la Base Station. Telecamera Subscriber Station Palo Di Sostegno Armadio Servizi Alimentazione Elettrica Sistemi di trasmissione 59

60 Sistema di videosorveglianza del 10.3 Cenni di progettazione dei ponti radio La progettazione di un infrastruttura radio come quella Hiperlan prevede alcuni passaggi, vincoli e approssimazioni che qui e di seguito, con la presentazione dei risultati delle simulazioni radiometriche sui link ipotizzati, si cercherà di esporre. I ponti radio (in inglese radio links) sfruttano la propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio vuoto o occupato da un mezzo non totalmente opaco alle lunghezze d'onda utilizzate. Affinché, una trasmissione radio, tra una generica Base Station (BS) e altrettanto arbitraria Subscriver Unit (SU), sia ben realizzata occorre che l informazione trasmessa giunga a destinazione in modo intelligibile. Ciò, in termini tecnici, si traduce nella regola che occorre che le trasmissioni avvengano con Potenza Netta (Power/Link Budget) positiva, ossia che avvenga che la somma algebrica dei guadagni e delle perdite di tutti gli elementi che compongono il sistema radio sia di valore non negativo. In realtà non basta semplicemente la positività di tale bilancio, ma occorre imporre un margine di sicurezza ulteriore, cercando di ottenere dimensionamento degli apparati tale da garantirsi un Link Budget di almeno il 30% in più del minimo necessario per la trasmissione corretta delle informazioni. Una prima semplice formula di bilancio della potenza può essere la seguente: Received Power (dbm) = Transmitted Power (dbm) + Gains (db) Losses (db) nella quale la Potenza Ricevuta è ottenuta come soma algebrica di quella Trasmessa dalla BS, aggiunti i Guadagni delle antenne (in quella ricevente della SU si parla più di preciso di Sensibilità del Ricevitore) meno le Perdite dovute a fenomeni di distorsione o attenuazione (fading multipath o dovuto a fenomeni atmosferici) o di vera interferenza radio (isocanale o da canale adiacente). Nella pratica, i passi da seguire per ottenere un posizionamento corretto e buono delle postazioni radio deve essere tale che: sia garantita la visibilità ottica tra le antenne, ossia che la cosiddetta Linea di Visibilità (Line of Sight o LOS) sia sgombra da ostruzioni; per collegamenti su distanze superiori ai 2 Km, che almeno il 60 % della cosiddetta Zona di Fresnel sia libera da ostacoli; che, data la distanza e i margini di perdita di propagazione stimati, il dimensionamento degli apparati di rice-trasmissione sia tale da consentire un bilancio positivo della Potenza Netta trasmessa. 60

61 Sistema di videosorveglianza del Una formula utile per il calcolo del raggio b della prima ellissoide di Fresnel è la seguente: b d 4 f Dove: b = raggio in metri della prima ellissoide di Fresnel; d = distanza totale in Km tra le due postazioni; f = frequenza di trasmissione in GHz. Tale valore server, poi, per meglio definire l altezza delle antenne del ponte radio Radio Mobile e dati radiometrici Per effettuare il corretto posizionamento delle postazioni della infrastruttura Hiperlan si sono utilizzati in combinazione più strumenti o programmi: : Google Earth per effettuare la stima precisa delle coordinate geografiche dei luoghi di posizionamento delle stazioni di avvistamento; 61

62 Sistema di videosorveglianza del LinkPlanner (liberamente utilizzabile e prodotto dalla Motorola) per pianificare più rapidamente il posizionamento delle postazioni in base alla visibilità dei collegamenti prescelti; Radio Mobile, potente tool liberamente utilizzabile da radio amatori che consente la progettazione grafica di percorsi di ponti radio e il loro dimensionamento, poiché in grado di predirne le performance in rapporto alle caratteristiche trasmissive dei sistemi radio posti nei punti di rice-trasmissione. Di seguito alcune istantanee dei settaggi di componenti e collegamenti realizzati con il tool Radio Mobile per implementare e simulare la infrastruttura trasmissiva Hiperlan. 62

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