Riguarda la descrizione dei processi attraverso i quali nasce e si trasforma la cognizione, riguarda cioè il modo in cui il bambino prima e l adulto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Riguarda la descrizione dei processi attraverso i quali nasce e si trasforma la cognizione, riguarda cioè il modo in cui il bambino prima e l adulto"

Transcript

1 Riguarda la descrizione dei processi attraverso i quali nasce e si trasforma la cognizione, riguarda cioè il modo in cui il bambino prima e l adulto poi conosce il mondo ed interagisce con esso.

2 La psicologia cognitivista può essere considerata una psicologia mentalistica. Con l affermarsi del comportamentismo il termine mente aveva assunto delle connotazioni negative, in quanto sosteneva che le categorie mentali non potendo essere direttamente osservabili non potevano essere oggetto di ricerca scientifica.

3 Le nuove teorie cognitiviste danno importanza all elaborazione cognitiva e tendono a considerare l intelligenza umana simile ad un computer che elabora informazioni in ogni situazione. Non si tratta di una visione dell uomo passiva all ambiente bensì di un uomo attivo che interagisce, entra in azione e manifesta la capacità di automodificarsi mediante l esperienza fatta nell ambiente in cui vive.

4 Il bambino quindi nasce con apparati primitivi che gli permettono di elaborare l informazione e che migliora attraverso l interazione continua con l esterno. A differenza dei comportamentisti, i cognitivisti sostengono che l uomo abbia la capacita di modificarsi mediante l esperienza fatta nell ambiente in cui vive. Promotori del cognitivismo sono: Piaget, Vygotskij e Bruner

5 Piaget vita Metodo osservativo clinico critico Epistemologia Teoria di sviluppo Stadi

6 1896 NASCE A NEUCHATEL (SVIZZERA) IL 9 AGOSTO. SI INTERESSA DI SCIENZE NATURALI. A 11 ANNI SCRIVE UN ARTICOLO SUL PASSERO ALBINO.

7 Frequenta il museo di Storia Naturale e si occupa di Molluschi. E chiamato a dirigere la sezione di malacologia del museo di Ginevra (ma è troppo giovane). Scrive un libretto di filosofia. Dottorato in Scienze Naturali. Inizio studio di Psicologia interessandosi all adattamento e all Intelligenza.

8 Si sposta a Zurigo (Clinica Psichiatrica di Bleuer). Nel 1919 a Parigi nel laboratorio di Binet e Simon. Nel 1921 dirige le ricerche al J. J. Rousseau di Ginevra (Pensiero prelogico e Egocentrismo)

9 Lezioni di Psicologia Infantile e studi Filosofici su CONOSCENZA e esperimenti sul Pensiero Logico. Insegna Psicologia Sperimentale

10 Studi sulla nascita dell Intelligenza e costruzione del reale. Dirige il J.J. Rousseau di Ginevra

11 Numerose ricerche su percezione e sul rapporto tra percezione e intelligenza.

12 Fonda il centro di Epistemologia Genetica a Ginevra. Risultati di ricerche in 30 Volumi. Studi su Equilibrazione e rapporto tra Intelligenza e Adattamento Biologico

13 Muore a Ginevra il 5 Settembre

14 INNATISTE EMPIRISTE Io non sono né l uno né l altro essendo il mio problema centrale quello della formazione congiunta di nuove strutture che non sarebbero preformate né nell ambiente né nel soggetto stesso, nel corso degli stadi anteriori del suo sviluppo Egli considera il soggetto dotato non di strutture preformate ma della capacità di costruire tali strutture attraverso il funzionamento.

15 L epistemologia è un ramo della filosofia che si occupa della conoscenza. Piaget viene definito un epistemologo, cioè uno studioso dei principi e dei metodi della conoscenza e si occupa di un problema essenzialmente epistemologico quello della natura e dell origine della conoscenza. Secondo Piaget l epistemologia riguarda il problema della relazione fra soggetto agente e pensante e gli oggetti della sua esperienza.

16 Nella sua ricerca, Piaget si avvale di diverse discipline come la matematica, il giudizio morale e il linguaggio fermandosi infine alla psicologia dello sviluppo Le questioni classiche che hanno sempre interessato la filosofia, e cioè categorie di pensiero come tempo, spazio casualità e quantità, sono intese da Piaget ovvie per gli adulti ma non per i bambini. Per tentare di dare una spiegazione Piaget formulò ipotesi empiriche che potevano essere verificate

17 costruisce attivamente la propria conoscenza interazione bidirezionale tra ambiente e individuo pensiero infantile e qualitativamente diverso dal pensiero adulto gli stadi dello sviluppo cognitivo compaiono secondo una sequenza invariante ed universale

18 Piaget sostiene che lo sviluppo avviene attraverso una serie di stadi. Uno stadio è un periodo di tempo in cui il pensiero e il comportamento del bambino, in una varietà di situazioni, riflettono un particolare tipo di struttura mentale. 1-Ogni stadio è una totalità strutturata in equilibrio. 2-Ogni stadio deriva da quello precedente. 3-Gli stadi si susseguono secondo una sequenza invariante. 4-Gli stadi sono universali. 5-Ciascun stadio presenta un periodo di iniziazione e uno di raggiungimento.

19 OSSERVATIVO METODI: CLINICO CRITICO L ipotesi di partenza è che lo sviluppo proceda senza improvvise modificazioni ma attraverso un lento e graduale processo di adattamento del bambino alla realtà circostante, frutto a sua volta dell alternarsi del meccanismo di assimilazione ed accomodamento.

20 Le ricerche condotte da Piaget, sui suoi tre figli, hanno preso in esame, mediante l osservazione, i comportamenti che i bambini mettono in atto nei primi 2-3 anni di vita. Le osservazioni vengono compiute in modo sistematico e mirano a verificare o smentire ipotesi teoriche. Piaget presenta oggetti o situazioni quasi-sperimentali e le varia in funzione delle proprie ipotesi e delle risposte che raccoglie.

21 Per bambini più grandi si adotta un altro tipo di metodologia definito metodo clinico, esso consiste nell avviare con i bambini una conversazione partendo da domande formulate. Tale metodo è rappresentato nell opera La rappresentazione del mondo del fanciullo (1926). Il metodo consiste nell avviare con i bambini una conversazione partendo da domande formulate spontaneamente dai bambini stessi; necessita seguire il corso del pensiero del bambino senza forzarlo riuscendo comunque a condurlo dove è interessato lo sperimentatore. Tale metodo presenta i vantaggi sia del metodo sperimentale che del metodo osservativo.

22 Il metodo critico si differenzia dal clinico in quanto il bambino è posto di fronte a una situazione sperimentale basata sull utilizzo di materiali e oggetti che è invitato ad utilizzare seguendo le istruzioni dello sperimentatore. Il metodo critico ha in comune con il metodo clinico l uso del colloquio clinico fra bambino e adulto e la flessibilità dell esperimento. I lavori che si basano sull uso di tale metodo si caratterizzano per impegno e rigore interpretativo.

23 L ipotesi di partenza è che: lo sviluppo proceda senza improvvise modificazioni ma attraverso un lento e graduale processo di adattamento del bambino alla realtà circostante, frutto a sua volta dell alternarsi del meccanismo di assimilazione ed accomodamento.

24 Le strutture interne dell organismo si modificano continuamente per assolvere a bisogni nuovi, o anche vecchi ma in condizioni mutate; Tali modificazioni sono il risultato dell interazione continua tra due processi che presiedono agli scambi tra il soggetto e l ambiente: assimilazione e accomodamento

25 si verifica ogni volta che il soggetto incorpora nelle proprie strutture un elemento esterno o interpreta l esperienza nei termini delle strutture di cui dispone (es. come sul piano organico le sostanze contenute nel cibo vengono trasformate dall organismo, nella vita psichica questo processo trasforma i dati dell esperienza, la realtà esterna, in funzione delle strutture interne).

26 modificazione delle strutture in funzione delle caratteristiche della realtà assimilata: le strutture si adeguano alla novità. Se l assimilazione tende alla conservazione, l accomodamento tende alla novità

27 Per assimilazione si intende il processo per cui ci si adegua alla realtà restando all interno dell organizzazione cognitiva in cui si è in quel momento. Per accomodamento si intendono le modifiche che avvengono in base alle esigenze poste dalla realtà. Assimilazione e accomodamento sono interconnessi per tutto l arco della vita.

28 Gli scambi con l ambiente sono quindi adattivi in quanto realizzano un equilibrio tra il bisogno di assimilazione (applicare le strutture possedute) e l esigenza di accomodamento (modificare quelle strutture in funzione di nuove situazioni).

29

30 ASSIMILAZIONE Incorpora nei propri schemi i dati dell esperienza Conservazione ACCOMODAMENTO Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Novità ADATTAMENTO DELL ORGANISMO ALL AMBIENTE EQUILIBRIO

31 Ciascuno stadio prevede una particolare forma di organizzazione psicologica Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi)

32 Stadio Eta Caratteristiche Senso-motorio 0-2 L apprendimento è concreto e attivo, dominato da interazioni senso motorie con l ambiente Preoperatorio 2-7 L apprendimento diventa più riflessivo e il bambino sviluppa l abilità di usare simboli e rappresentazioni verbali degli oggetti e degli eventi Operatorio concreto 7-12 Maggiore comprensione della logica delle classificazioni e delle relazioni permette al bambino di cogliere le leggi della conservazione ammesso che l oggetto possa essere visto e manipolato Operatorio formale 12 + Capacità di applicare ragionamenti astratti a situazioni reali e ipotetiche

33 primi 2 anni di vita; organizzazione interna data da schemi di azione (= azioni manifeste effettivamente eseguite sugli oggetti); non esiste alcuna attività mentale, di pensiero o di riflessione; si distinguono 6 sottostadi.

34 Il bambino, alla nascita possiede una serie di RIFLESSI e modalità INNATE di interazione con l ambiente (succhiare, afferrare, guardare) Man mano che i riflessi vengono esercitati il bambino acquisisce capacità di esercitare il comportamento intenzionalmente e pianificandolo Si acquisisce la nozione di oggetto permanente: esistono entità con una propria realtà e indipendentemente dalle azioni del bambino

35 La risposta del bambino alla realtà è di tipo sensoriale e motorio. Il bambino reagisce all immediato, non fa progetti, non ha scopi. Non possiede immagini mentali o parole. Queste rappresentazioni interne compaiono alla fine del periodo sensomotorio (18 mesi). Piaget suddivide questo stadio in 6 sotto-stadi In questo periodo i bambini non sanno operare con concetti astratti, ragionano sul qui ed ora, su cose fisiche che si possono facilmente rappresentare. Essi colgono l unità dell oggetto e non sono in grado di tener presente contemporaneamente più aspetti o dimensioni di una stessa situazione. Jacqueline a 21 mesi vede una conchiglia e dice tazza. Subito dopo la prende in mano e finge di bere; il giorno dopo vede la stessa conchiglia e dice bicchiere, poi tazza, cappello, barca nell acqua.

36 dotati di esistenza propria; occupano uno spazio obiettivo; assumono relazioni spaziali obiettive (avanti-dietro); fonti autonome di causalità, ma anche intermediari (le diverse condotte); fanno parte di eventi ordinati temporalmente.

37

38 Quanto è stato raggiunto in termini di azioni Ora va raggiunto in termini di RAPPRESENTAZIONE: All inizio del periodo la capacità simbolica è inadeguata e non flessibile ed Il pensiero è caratterizzato da EGOCENTRISMO INTELLETTUALE, cioè Incorre in errori quali: attribuire le proprie caratteristiche ad oggetti inanimati, credere che il proprio pensiero sia qualcosa di materiale, nella valutazione spaziale e temporale.

39 Aspetti strutturali e contenuti della mente Fenomenismo: capacità di rilevare solo ciò che è immediatamente evidente Sincretismo: collegare concetti e contenuti diversi in un unico schema Realismo: attribuire esistenza reale a fatti ed eventi Animismo: attribuire a oggetti caratteristiche psicologiche Artificialismo: il mondo fisico creato dall uomo

40 Caratteristica di tale fase è la centrazione, cioè la capacità del bambino di concentrarsi su un solo aspetto di una situazione per volta. Un bambino che vede lavorare una striscia di pongo fino a farla diventare un rotolo lungo e sottile pensa che sia diventata più grande. Un altra forma di centrazione è l egocentrismo, cioè la capacità o incapacità di considerare le situazioni da un punto diverso dal proprio. I bambini non hanno ancora acquisito il pensiero reversibile. Questo periodo prepara il successivo

41 Egocentrismo: caratteristica di funzionamento della mente che spinge il soggetto a guardare la realtà unicamente dal suo punto di vista, senza essere consapevole dell esistenza di altre prospettive e della parzialità della propria. Fasi dell egocentrismo: Inizio della vita 0-24 mesi incapacità del bambino di dissociare tra le proprie azioni e le trasformazioni dell oggetto. 2-7 periodo preoperatorio incapacità di differenziare tra il proprio punto di vista e quello degli altri. 10 anni in poi indifferenziazione tra il proprio punto di vista di persona e il gruppo sociale.

42 Il bambino è capace di tener conto mentalmente di più fattori della realtà raggiungendo la capacità di cogliere tra le cose e gli eventi delle relazioni che precedentemente con venivano colte. Questa capacità di tener presente diversi fattori di una stessa situazione, di decentrare la propria attenzione da un aspetto all altro dell esperienza, rende il pensiero reversibile.

43 Traguardi raggiunti: Seriazione: abilità di organizzare mentalmente gli elementi per criteri come l altezza, il peso, il tempo o la velocità Classificazione: capacità di classificare gli oggetti in diversi gruppi in base a determinati criteri e di individuare relazioni tra i gruppi. L idea di numero:capacità di classificare e di seriare. Conservazione Reversibilità del pensiero:capacità del pensiero di ripercorrere a ritroso un evento annullandone gli effetti

44 Durante questo periodo si ha la rappresentazione possibile. I bambini sono capaci di effettuare operazioni mentali come l astrazione e il ragionamento logico. Il pensiero è rivolto sempre più alle idee e non agli oggetti. Il ragionamento sulle astrazioni:il pensiero non è legato a oggetti ed eventi reali. Si è in grado di riflettere sul futuro, anche il proprio, prendere in considerazione tutte le possibilità e fare progetti. L adolescente diventa idealista aspira a principi politici, morali e religiosi. Applicare la logica: i bambini sono in grado di prevedere qualcosa che accadrà nel futuro. Problem solving avanzato

45 Punti di criticità: In molti lavori manca il numero dei soggetti esaminati, inoltre, non sono delineate le loro caratteristiche. I metodi utilizzati da Piaget rappresentano spesso da soggetto a soggetto delle variazioni che non consentono un affidabile confrontollo delle situazioni. Piaget osserva personalmente rifuggo sempre dal dare un elaborazione statistica dei nostri risultati. Non che mi dispiaccia la statistica ma, fare delle tabulazioni statistiche dei risultati ottenuti, quando ogni bambino veniva intervistato in modo diverso mi sembra si presti ad ampie critiche (Tanner,Inhelder,1956,p.89).

46 Riconoscimento del ruolo centrale svolto dalla cognizione La scoperta di caratteristiche sorprendenti nel pensiero del bambino L ampia portata della teoria

47 Mancanza di completezza formale Scarsa attenzione allo sviluppo sociale ed emotivo Inadeguatezze metodologiche e stilistiche

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si

Dettagli

SCIENZE E TECNOLOGIA

SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche

Dettagli

FONDAMENTI E DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FONDAMENTI E DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA FONDAMENTI E DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA giuseppina.rinaudo@unito..rinaudo@unito.itit SFP 2006 - "Introduzione al corso" V. Montel, M. Perosino, G. Rinaudo 1 Impostazione del corso

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Fornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul metodo di studio.

Fornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul metodo di studio. QUARTA PARTE Percorso unico Il successo scolastico e il metodo di studio 1. RISPOSTA APERTA Fornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul

Dettagli

Area Antropologica LA STRUTTURA E IL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PERSONA. (Teresa Boi)

Area Antropologica LA STRUTTURA E IL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PERSONA. (Teresa Boi) Catechesi della nuova evangelizzazione Percorso formativo per animatori per la catechesi Area Antropologica LA STRUTTURA E IL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PERSONA (Teresa Boi) Approcci psicologici - Comportamentismo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Psicologia dello sviluppo

Psicologia dello sviluppo Psicologia dello sviluppo 11 marzo 2008 Stefano De Vecchi 1 Jean Piaget (1896 1980) 2 Evoluzione determinata (sincronicità) Convergenza biologica Dimensione cognitiva 3 Punti nodali della teoria Piagetiana

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

NUMERI PER CONTARE GIOCARE

NUMERI PER CONTARE GIOCARE ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO INFANZIA- NOTARESCO - G. VOMANO PAGLIARE - MORROD ORO A. S. 2016/19 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI PER CONTARE NUMERI PER GIOCARE Approfondimento delle tematiche disciplinari

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO

UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI TECNOLOGIA E INFORMATICA

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI TECNOLOGIA E INFORMATICA TRAGUARDI DELLE AL TERMINE della CLASSE I L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente

Dettagli

Spinoza e il Male. Saitta Francesco

Spinoza e il Male. Saitta Francesco Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di

Dettagli

SISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE

SISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE SISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE ANALISI DELLO SVILUPPO PSICOMOTORIO ED EMOTIVO/AFFETTIVO PROF. JOSE ALBERTO FREDA ATTO

Dettagli

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011

Il gruppo nella ricerca-azione. azione. Cantù, 24 maggio 2011 Il gruppo nella ricerca-azione azione Cantù, 24 maggio 2011 Life Skills di comunità PAR (Participatory Action Research): Analisi degli Stakeholders Valorizzazione del lavoro in gruppo Focus groups Conference(Tavoli)

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA

PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi GEOGRAFIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per le classi QUARTE GEOGRAFIA Anno Scolastico 2015/2016 COMPETENZE: Saper confrontare le proprie preconoscenze con i nuovi apprendimenti

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è

Dettagli

La teoria storico culturale di Vygotskij

La teoria storico culturale di Vygotskij La teoria storico culturale di Vygotskij IN ACCORDO CON LA TEORIA MARXISTA VEDEVA LA NATURA UMANA COME UN PRODOTTO SOCIOCULTURALE. SAGGEZZA ACCUMULATA DALLE GENERAZIONI Mappa Notizie bibliografiche Concetto

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL MONDO

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare

Dettagli

salute Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni ecc.

salute Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni ecc. 1 La geometria Quali sono i contenuti geometrici delle indicazioni? 2 Corpo, movimento, salute Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica,

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Scienze e Tecniche Psicologiche dello Sviluppo della Salute in Età Evolutiva

Scienze e Tecniche Psicologiche dello Sviluppo della Salute in Età Evolutiva Scienze e Tecniche Psicologiche dello Sviluppo della Salute in Età Evolutiva ANNO ACCADEMICO 2007-2008 ROBERTO BAIOCCO Università degli Studi di Roma Sapienza Il corso offre una panoramica delle principali

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015

Dalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Cos è la Psicoterapia

Cos è la Psicoterapia Cos è la Psicoterapia La psicoterapia è una forma di trattamento dei disturbi psichici e della sofferenza umana. Esistono varie forme di psicoterapia, dalla psicoanalisi alla psicoterapia cognitiva e comportamentale.

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOVERE VIA DIONIGI CASTELLI, 2 - LOVERE Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Le programmazioni didattiche sono state stese in base

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico

Dettagli

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test

Dalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare

Dettagli

Psicologia dello Sviluppo

Psicologia dello Sviluppo Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere

Dettagli

NUMERI, NUMERI, NUMERI

NUMERI, NUMERI, NUMERI ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO SCUOLA DELL'INFANZIA A. S. 2015/16 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI, NUMERI, NUMERI (Approfondimento delle tematiche disciplinari relative alle indicazioni) per il curricolo....tutto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Pareto (1848-1923) Si oppone alla teoria positivista di Comte per essere andato al di là dei limiti della scienza empirica

Pareto (1848-1923) Si oppone alla teoria positivista di Comte per essere andato al di là dei limiti della scienza empirica Pareto (1848-1923) Si oppone alla teoria positivista di Comte per essere andato al di là dei limiti della scienza empirica Si rifà alla concezione ciclica della storia, formata da fasi alterne che si ripetono

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche Preside della Facoltà di Filosofia: Prof. Roberto Mordacci PRESENTAZIONE La Laurea Magistrale in Scienze

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

Una Didattica per la scuola di TUTTI

Una Didattica per la scuola di TUTTI Una Didattica per la scuola di TUTTI Scuola inclusiva= scuola ove sia i programmi che i metodi proposti tengono conto dell età e delle esigenze cognitive di ciascun bambino, per poter includere tutti gli

Dettagli

Il curricolo geografico nella scuola primaria

Il curricolo geografico nella scuola primaria Il curricolo geografico nella scuola primaria 1 La crisi dell insegnamento della geografia in Italia Curricolare (la geografia come transdisciplina) Epistemologica (quale sia il vero obiettivo dell insegnamento

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.

APPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. matematica Comunicazione nella madrelingua 1. Descrive e denomina figure 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. - Terminologia specifica

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA CLASSE 3 AS ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI

CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVELLASCA CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI Docente: Ing. ALDO RUSSO 18 novembre 2015 LA PAROLA ALL ESPERTO Il posto dello strumento informatico nella cultura è tale che l educazione

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Plesso Classe.. Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza Laura Colombini. S.Infanzia G.Giusti... Sezione Gruppo intersezione bambini di 3 anni.. La conoscenza del

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo

Dettagli

MODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA

MODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE P. ARTUSI Anno scolastico 2010/2011 PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Strategie e metodi per un apprendimento efficace

Strategie e metodi per un apprendimento efficace Strategie e metodi per un apprendimento efficace In più di 100 anni, gli psicologi cognitivi dell apprendimento hanno sviluppato parecchie tecniche di studio: alcune accelerano l apprendimento, altre invece

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA L età d oro della motricità La prima età scolare DAI 6 AI 10 ANNI Tratti dominante del comportamento motorio per i bambini dai 6 ai 10 anni Notevole vivacità Bisogno di imitazione

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO TECNOLOGIA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI Le finalità educative (obiettivi

Dettagli

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare

Dettagli

L informatica nella scuola: mezzo o fine?

L informatica nella scuola: mezzo o fine? L informatica nella scuola: mezzo o fine? Il paradigma della ricerca in didattica; L introduzione del computer nell insegnamento delle matematiche. 1 La comunicazione delle matematiche ed il computer come

Dettagli

Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA

Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA Classi I A B sc. ARDIGO anno scol. 2012 13 MATEMATICA U di APPRENDIMENTO Numeri 1. Comprendere il significato dei numeri e i modi per rappresentarli, anche in relazione al loro uso nella realtà 2. Comprendere

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. *

STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. * STORIA CLASSE 1 1. COLLOCARE IN SUCCESSIONE TEMPORALE FATTI ED EVENTI VISSUTI. * 1.1 Riconoscere rapporti di successione e collocare nel tempo fatti ed eventi vissuti. 2. RICONOSCERE EMPIRICAMENTE LA DURATA

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli