IL PATTO DEI SINDACI: PERCORSO E STRUMENTI Impegni ed opportunità per una Comunità Locale Portoferraio 21 Marzo Giovanna Rossi, Roberto Bianco
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1 IL PATTO DEI SINDACI: PERCORSO E STRUMENTI Impegni ed opportunità per una Comunità Locale Portoferraio 21 Marzo 2012 Giovanna Rossi, Roberto Bianco 1
2 INDICE: 1. Il Piano clima: il contesto europeo 1. Il Processo: attivazione, redazione, monitoraggio (implementazione delle azioni) 2. Isola d Elba: Prima Isola Italiana ad emissioni zero 1. Gli strumenti: Un alleanza pubblico privato per lo sviluppo delle azioni del PAES Il Progetto L.A.C.R.e 2
3 Il Piano Clima: il contesto europeo Pacchetto clima EU Il 29 gennaio 2008 la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) un iniziativa per coinvolgere attivamente le cittàeuropee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale Questa iniziativa, su base volontaria, impegna le cittàeuropee a predisporre un Piano di Azione con l obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabili, che migliorino l efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l uso razionale dell Energia In Europa hanno aderito città(dato del 20/03/2012) In Italia hanno aderito finora comuni In Provincia di Livorno ha aderito solo 1 Comune (Marciana M.na) 3
4 Che cosa prevede il Patto dei sindaci: gli step principali 4
5 Come aderire: i primi step L iniziativa del Patto dei Sindaci viene presentata al Consiglio Comunale o ad un autorità decisionale equivalente; Il Consiglio Comunale adotta formalmente il Patto dei Sindaci e delega il Sindaco (o un altro rappresentante del Consiglio stesso) alla firma del modulo di adesione; Il Consiglio Comunale informa la Commissione in merito alla propria decisione inviando un alla casella di posta elettronica dell Ufficio del Patto dei Sindaci ( Il Consiglio Comunale riceve conferma tramite , con le informazioni sulle fasi successive. 5
6 E dopo aver aderito? OUTPUT TEMPI L inventario delle Emissioni di gas serra del COMUNE (Baseline Emssion Inventory) Il Piano per l energia sostenibile approvato dal Consiglio Comunale (SEAP) Template da spedire dal sito del Patto Entro un anno dalla sottoscrizione del Patto Report di implementazione del Piano (Action Report) Monitoraggio dell inventario delle emissioni(monitoring Emission Inventory) Ogni due anni dopo l invio del SEAP 6 6
7 Che cos è il PAES Le cittàche hanno ratificato il Patto dei Sindaci, si impegnano a presentare, entro l anno successivo alla ratifica, il proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES), approvato dal Consiglio Comunale Il PAES delinea le politiche e le misure che la cittàintende realizzare per il raggiungimento degli obiettivi del Patto in termini di riduzionedelle emissioni di CO 2 entro il 2020 almeno il 20% di riduzione delle emissioni. il Template per redigere il PAES L AMBITO E I TEMPI DEL PIANO DI AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Gli impegni del Patto riguardano l intera area geografica della città/regione, il Piano di Azione per l Energia Sostenibile deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico che quello privato IL MONITORAGGIO Nei SEAP devono essere specificate le misure e gli indicatori previsti per monitorare i risultati sia in termini di misure attuate che di riduzione di CO2. L attuazione dei SEAP sarà monitorata regolarmente (con cadenza biennale). 7
8 Le opportunità dell adesione al Patto dei Sindaci Possibilitàdi accedere a fondi di finanziamento EU finalizzati esclusivamente ai membri del Patto dei Sindaci Possibilitàdi integrare le politiche giàin essere nel Comune in un ottica di sinergia con la campagna EU (Bilancio di sostenibilità, Piano Energetico ecc.) Possibilità di fare parte di un network europeo 8
9 Il percorso del Patto dei Sindaci FASE STEP A. Attivazione Commitment e firma del Patto Adattamento delle strutture amministrative della città Sviluppo del supporto degli stakeholders B. Pianificazione Valutazione della situazione attuale Definizione della visione di lungo periodo Redazione del Piano Approvazione del Piano C. Implementazione Implementazione delle azioni inserite nel piano D. Monitoraggio e reporting Monitoraggio Invio del report sull implementazione del Piano Review 9
10 A. ATTIVAZIONE COMMITMENT E FIRMA DEL PATTO 1. Per assicurare il successo dell intero processo di redazione e implementazione del PAES èfondamentale che ci sia un forte supporto da parte dei rappresentanti politici a livello della città 2. I decisori chiave del Comune devono predisporre le giuste risorse finanziarie e umane con un mandato adeguato e tempo sufficiente per redigere ed attuare il PAES 3. E essenziale che essi siano direttamente coinvolti nella elaborazione del PAES e che ci sia un filo diretto fra tecnici e politici. 10
11 A. ATTIVAZIONE ADATTAMENTO STRUTTURE AMMINISTRATIVE La realizzazione del PAES èun processo impegnativo sia a livello di risorse economiche che umane e per questo deve essere pianificato e gestito in modo adeguato. E particolarmente importante il coordinamento fra i vari settoricome ad esempio: o Settore ambiente o Settore urbanistica o Settore sviluppo economico o Settore mobilitàecc. Una chiara struttura organizzativa e una chiara divisione delle responsabilità è un prerequisito per attuare con successo il SEAP 11
12 A. ATTIVAZIONE SVILUPPO DEL SUPPORTO DEGLI STAKEHOLDERS Tutti i membri della societàhanno un ruolo chiave nella gestione dei problemi che derivano dal consumo di energia e nella lotta al cambiamento climatico Autorità locali e società civile devono quindi stabilire una comune visione per il futuro, devono definire un percorso che permetta a questa visione di realizzarsi e investire in modo adeguato con risorse finanziare ed economiche 12
13 B. PIANIFICAZIONE VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE La valutazione della situazione attuale è formata da diversi step: 1.Analisi della legislazione rilevante in materia energetica o di cambiamento climatico 2.La redazione di una Baseline Review e del Baseline Emission Inventory 3.L analisi SWOT del Comune Il Baseline Emission Inventory: BEI E l inventario iniziale delle emissioni di CO 2 della città che identifica i settori maggiormente responsabili delle emissioni di CO 2 del territorio sui quali è necessario intervenire 13
14 INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI (Baseline Emission Inventory) L inventario di Base delle Emissioni ha origine dal Bilancio di Energia Primaria: [TEP] Civile Trasporti Agricoltura Industria Produzione energia elettrica Totale Combustibili solidi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Prodotti petroliferi 341, ,8 48,7 11,2 0, ,8 Gas 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Fonti rinnovabili 2,2 0,0 0,0 0,0 2,4 4,6 Totale consumo energetico primario 343, ,8 48,7 11,2 2, ,4 TEP: Tonnellate Equivalenti di Petrolio 14
15 INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI un esempio CO 2 emissions [t] Category Electricity Heat cold Natural gas Liquid gas Heating oil Fossil Fuels Diesel Gasoline Lignite Coal Other fossil fuels Plant oil Biofuel Renewable Other biomass Solar thermal Geothermal Total BUILDINGS, EQUIPMENT / FACILITIES & INDUSTRIES Municipal buildings, equipment/facilities 0,0 0,0 0,0 45,1 5,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 50,4 Tertiary (non municipal) buildings, equipment/facilities 0,0 0,0 0,0 137,8 167,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 305,3 Residential buildings 0,0 0,0 0,0 335,6 548,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 884,2 Municipal public lighting 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Industries (excluding industries involved in the EU Emission trading scheme - ETS) 0,0 0,0 0,0 0,0 35,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 35,9 Subtotal 0,0 0,0 0,0 518,5 757,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1275,9 TRASPORT Municipal fleet 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,0 Public trasport 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Private and commercial trasport 0,0 0,0 0,0 63,5 0,0 3255,3 1379,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4698,2 Subtotal 0,0 0,0 0,0 63,5 0,0 3255,3 1383,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4702,2 OTHER Waste management Water management please specify Subtotal 0,0 TOTAL 0,0 0,0 0,0 582,0 757,4 3255,3 1383,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5978,1 15
16 B. PIANIFICAZIONE DEFINIZIONE DELLA VISIONE DI LUNGO PERIODO La visione di lungo periodo E importante stabilire una visione di lungo periodo che guidi la cittàverso gli obiettivi del Patto dei sindaci al La visione di lungo periodo deve indicare la direzione verso cuil autoritàlocale si vuole muovere. La visione deve essere in linea con gli impegni presi con il Patto dei Sindaci (almeno 20% di riduzioni di CO 2 al 2020), ma può essere anche piùambiziosa di così, molte cittàinfatti hanno giàpianificato di diventare carbon neutral nel lungo periodo. E importante definire obiettivi e target in modo chiaro 16
17 B. PIANIFICAZIONE REDAZIONE DEL PIANO La redazione del PAES èil momento cruciale di tutto il processo poichéèin questa fase che vengono definite le politiche e le misure che permetteranno di raggiungere gli obiettivi che sono stati precedentemente determinati. Gli step raccomandati per redigere il PAES: o Raccogliere le best practice o Definire delle priorità e selezionare azioni chiave e misure o Predisporre un analisi dei rischi o Specificare tempi, responsabilità, budget e risorse finanziarie per ogni azione oredigere una bozza del piano di azione oapprovare il piano e il budget ad esso associato oorganizzare delle review del PAES ad intervalli regolari Le linee guida individuano degli esempi di policies per i seguenti settori: oedifici otrasporti o Energie rinnovabili e generazione distribuita di energia oacquisti o Pianificazione urbanistica o Tecnologie informatiche 17
18 B. PIANIFICAZIONE APPROVAZIONE DEL PIANO La redazione del piano èseguita dall approvazioneche deve essere fatta dal Consiglio Municipale o da un organo ad esso equivalente. Il PAES deve essere poi inviato al referente della commissione EU per verifica e approvazione finale 18
19 C. IMPLEMENTAZIONE IMPLEMENTAZIONE DELLE AZIONI INSERITE NEL PIANO L implementazione èsicuramente la fase che richiede il maggior investimento di tempo, impegno e finanze. In questa fase èfondamentale avere un buon sistema di comunicazione sia interno che verso l esterno dell Amministrazione 19
20 D. MONITORAGGIO E REPORTING Il monitoraggio èuna parte fondamentale del processo che porta all attuazione del PAES; Un monitoraggio a scadenza regolare seguito da un adeguato adattamento del piano permette di avere un continuo miglioramento del processo di implementazione, esso include: Monitoraggio Reporting e invio dell implementation report Review del Piano I firmatari del Patto dei Sindaci si impegnano ad inviare un implementation report ogni due anni dopo l approvazione del piano per valutazione, monitoraggio e verifica ; Specifiche linee guida su monitoraggio e reporting verranno pubblicate dalla Commissione Europea a breve. 20
21 La Provincia di Livorno aderisce al Patto dei Sindaci Alleati chiave per l Ufficio del Patto dei Sindaci sono i coordinatori nazionali e territoriali (organi pubblici nazionali i primi, Province e Regioni i secondi) La Provincia di Livorno ha aderito al Patto dei Sindaci (deliberazione G.P. 15/Febbraio 2012) in qualità di struttura di coordinamento e di supporto ai comuni del territorio provinciale ed ha attivato la procedura per il riconoscimento da parte della Commissione Europea 21
22 La Provincia di Livorno aderisce al Patto dei Sindaci FUNZIONE E RUOLO DEL COORDINATORE ATTRIBUITO ALLE PROVINCE DAL PATTO DEI SINDACI Promuovere la conoscenza del Patto dei Sindaci fra le città della loro area e fornire supporto e coordinamento a tutti i firmatari Fornire assistenza strategica e tecnica alle città che vogliono partecipare al Patto dei Sindaci ma che mancano delle risorse necessarie per preparare un Piano di Azione per l Energia Sostenibile (PAES) Supportare l implementazione dei PAES e l organizzazione di eventi per sensibilizzare sul tema Comunicare alla Commissione Europea i risultati ottenuti e partecipare alla implementazione strategica del Patto 22
23 Isola d Elba Un Piano di Azione per la Sostenibilità Si propone ai Sindaci elbani di: Aderire al Patto dei Sindaci sottoscrivendo il patto Adottare un Piano sulla sostenibilità dell intero territorio a partire dall elaborazione del PAES dell Elba, con la collaborazione di EALP (Agenzia Energetica della Provincia di Livorno), o dei singoli Comuni Sviluppare una specifica linea di progetto denominata: Isola d Elba, la prima isola ad emissioni zero in riferimento al settore turistico 23
24 Isola d Elba Un Piano di Azione per la Sostenibilità Obiettivo strategico: Rendere sostenibile il turismo elbano perseguendo l obiettivo delle emissioni zero del settore per un territorio più attrattivo e quindi più competitivo 24
25 Isola d Elba Un Piano di Azione per la Sostenibilità La Provincia intende sostenere il progetto favorendo lo sviluppo di partnership pubblico-privato sulla scorta della progettualità, azione e strumenti elaborati nell ambito del progetto LIFE/L.A.C.Re Local Alliance for Climate Responsibility, progetto che ha visto 5 Associazioni di categoria e 13 imprese del territorio provinciale impegnarsi, in modo volontario, in azioni tese a diminuire le emissioni di co2 ed incrementare il potenziale di innovazione green dei servizi offerti. 25
26 Alcune informazioni sul progetto L.A.C.R.e 26
27 Beneficiari Provincia di Livorno (Coord) Provincia di Ferrara Associazione LA21 Italiane Impronta Etica Indica (external techincal assistance) 27
28 Durata 01/01/ /12/2010 Budget ,00 28
29 Obiettivi Contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici attraverso la realizzazione di partnership pubblicoprivato che facendo perno sulla Responsabilità Sociale di Impresa promuovano strategie efficaci per sviluppare una «low carbon economy» locale. In particolare, aiutare le imprese che sottoscrivono la partnership a: Dichiarare un obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti Definire un piano di interventi ad hoc per raggiungere tali obiettivi Misurare i risultati ottenuti attraverso una metodologia comune Instaurare un percorso di accountability e trasparenza che permetta di comunicare alla comunitàlocale gli impegni assunti, i risultati ottenuti e i benefici ambientali prodotti per la comunità 29
30 L idea Una partnership tra pubblico e privato Persone e organizzazioni provenienti dal settore pubblico, privato e dalla società civile, che si impegnano volontariamente e reciprocamente in relazioni innovative per perseguire obiettivi comuni attraverso la messa in comune delle loro risorse e competenze (Copenaghen Centre) per la protezione del clima e la promozione della 30 economia a basso impatto
31 La climate responsability Esiste una condivisione delle responsabilitàdi protezione del sistema terreste e del clima tra tutti i soggetti, pubblici e privati. 31
32 Gli attori di una PPP CHI Settore Privato Settore Pubblico Settore nonprofit Cosa porta - Competenze, tecnologie e soluzioni - Conoscenze degli utilizzatori finali - Conoscenza del territorio - Finanziamenti - Facilitatore privato - Fiducia - Conoscenza dell ambito di intervento Cosa acquisisce (benefici) - Migliora la conoscenza del mercato - Rafforza i rapporti con gli stakeholder e la reputazione -Dissemina valori positivi tra i dipendenti - Potenzia il know-how - Realizza con efficienza ed efficacia le proprie politiche sociali - Conosce nuovi metodi di lavoro (riduce i tempi burocratici) - Migliora la conoscenza del territorio - Riceve un supporto economico - Recupera il proprio ruolo nella società civile - Implementa i propri programmi attraverso il sostegno economico e il supporto pubblico - Ottiene legittimazione della propria attività - Migliora la comunicazione interna ed esterna 32
33 La partnership: una situazione win-win Cosa porta Cosa acquisisce Privato Potenziale di intervento sulle emissioni Soluzioni e tecnologie Migliora la propria efficienza; Innova la propria offerta; Migliora la conoscenza del mercato; Potenzia il know-how; Rafforza i rapporti con gli stakeholder e la reputazione Pubblico Conoscenza del territorio Garanzia degli accordi Risorse Attiva un rapporto diretto con le aziende; Rafforza e innova il proprio ruolo Coinvolge direttamente il settore produttivo nell attuazione delle proprie politiche ambientali 33
34 La partnership pubblico-privato Promotori Aderenti
35 Gli strumenti della PPP: primo monitoraggio Azienda CF iniziale (tonnco2 eq) Potenziale di riduzione su CF iniziale Riduzione da monitoraggio (tonnco2 eq) Riduzione % su CF iniziale 1 27,70 73,2 % 20,1 72,5 % ,00 5,4 % 274,8 5,4 % ,00 6,7 % 0,5 0,01 % ,00 9,9 % 94,8 8 % 5 205, % 219,9 100 % 6 In corso In corso In corso In corso 7 180,00 In corso In corso In corso , ,80 2,5 % In corso In corso ,00 23,1 % 596,2 23,1 % ,00 1,7 % In corso In corso ,50 1,6 % 0,2 0,003 % ,50 29,3 % 24,8 4 % , ,7
36 Una sintesi dei risultati Carbon foot-print 2009 totale aziende LACRE Emissioni totali CO2 Provincia ton CO2 eq ton CO2 eq Emissioni CO2 Provincia 2010 escluse centrali termoelettriche ton CO2 eq % imprese Lacre su totale emissioni 1,3 % % imprese Lacre su emissioni totali escluse centrali termoelettriche 3,3 % Interventi ed impegni aziende Lacre nella riduzione della CO2 ( ) ton CO2 eq % riduzione delle emissioni di CO2 delle aziende Lacre rispetto al ,0 %
37 Obiettivo dell iniziativa della Provincia tramite l adesione al Patto dei Sindaci dell Elba elaborazione di un piano d Azione per lo sviluppo di progetti per risparmio energia e utilizzo fonti rinnovabili contenere i consumi di energia, sviluppare l uso delle fonti rinnovabili ed accrescere la sostenibilità ambientale dell Isola migliorare le performance ambientali delle attivitàturistiche (coinvolgimento di un certo numero di imprese nella definizione di un percorso volontario) favorire la sostenibilità del turismo e perseguire il risultato zero emissioni del settore accrescere la competitivitàdel territorio qualificando le attività(a partire dal turismo) dal punto di vista ambientale
38 GRAZIE PER L ATTENZIONE!! Giovanna Rossi g.rossi@provincia.livorno.it Roberto Bianco direttore@ealp.it
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