Ciclopista Locarno-Muralto-Minusio-Tenero Sicurezza e convivenza ottimale tra pedoni e ciclisti Una proposta di PRO VELO Ticino
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- Filippa Damiano
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1 Ciclopista Locarno-Muralto-Minusio-Tenero Sicurezza e convivenza ottimale tra pedoni e ciclisti Una proposta di PRO VELO Ticino 1. Introduzione e obiettivi Attualmente per spostarsi da Tenero a Locarno e viceversa esistono due percorsi ciclabili: I. Il primo, quello ufficiale e facente parte della rete di ciclopiste nazionali (in rosso nella Fig.1) dalla zona di Mappo imbocca via Simen in territorio di Minusio, scende su via Rivapiana ed infine si inserisce sul percorso stradale del lungolago di Muralto. Soprattutto il tratto su via Simen e in parte quello sul lungolago di Muralto sono piuttosto pericolosi, data la velocità massima consentita di 50 km/h e la possibile invasione della corsia ciclabile (tratteggiata) a causa della carreggiata non sufficientemente larga. Inoltre il tratto di via Simen è utilizzato dal traffico di transito Locarno-Tenero (oltre 7000 veicoli al giorno). Secondo il PaLoc questo tratto deve essere messo completamente in sicurezza e il traffico di transito deve essere in gran parte spostato su via San Gottardo. II. Il secondo segue il lungolago di Minusio su via alla Riva (in verde nella Fig. 1). Questa variante è attualmente quella più sicura a causa della quasi totale assenza di traffico automobilistico ed è anche paesaggisticamente più attrattiva. Purtroppo durante l estate spesso sorge un conflitto tra ciclisti veloci e pedoni. Il piano regolatore (PR) vigente è stato adottato dal Consiglio di Stato (CdS) nel luglio del 2008, ma non è ancora completo in quanto il CdS ha chiesto l elaborazione di varianti al momento ancora pendenti. Il Piano dei trasporti (parte integrante del PR) approvato nel 2008 definisce e classifica tra l altro le strade: Via alla Riva (e anche v Via S. Quirico) è classificata quale strada pedonale (come lo era già nel PR precedente). La strada pedonale e/o la zona pedonale assegna la priorità assoluta al pedone; nessun veicolo è ammesso, salvo deroga (art 22c Ordinanza su segnaletica stradale OrSS ; Le «Zone pedonali» (2.59.3) sono riservate ai pedoni e agli utenti di mezzi simili a veicoli. Se, eccezionalmente, è ammesso un traffico limitato di veicoli, vi si può circolare soltanto a passo d uomo; i pedoni e gli utenti di mezzi simili a veicoli hanno la precedenza Per mezzi simili a veicoli si intendono i mezzi di spostamento muniti di ruote o rotelle azionati dalla sola forza fisica di chi li usa, ossia: pattini a rotelle, pattini in linea, skateboard, monopattini e bici per bambini in età prescolare. Purtroppo a causa di un evoluzione storica della pianificazione poco lungimirante i margini di manovra attuali sul lungolago sono piuttosto limitati, in particolare a causa della presenza di proprietà private su una parte del lungolago. La larghezza della stradina rossa attuale in alcuni punti è inferiore ai 4.5 metri, larghezza minima per poter pensare ad una separazione dei flussi tra pedoni e ciclisti. Se da un punto di vista teorico sarebbe possibile pensare ad un allargamento della stradina rossa dopo una modifica del PR, da un punto di vista paesaggistico e naturalistico questa opzione è improponibile. Considerata la situazione pianificatoria attuale gli obiettivi di di PRO VELO Ticino sono
2 sostanzialmente 2: 1. Creare un collegamento sicuro tra Tenero e Locarno per le biciclette, in particolare quelle veloci minimizzando il contatto tra traffico ciclistico e traffico motorizzato. Per spostare la maggior parte dei ciclisti dal lungolago al percorso alternativo è fondamentale che gli accessi da Tenero e da Muralto siano ben segnalati e attrattivi. 2. Data l attrattività paesaggistica e naturalistica del lungolago riteniamo che la deroga alla zona pedonale per le biciclette più lente vada mantenuta su tutta l estensione. Va fatto notare che per la maggior parte delle fasce orarie e al di fuori dei fine settimana estivi non vi è nessun conflitto con i pedoni data la bassa frequentazione del lungolago. Un adeguata e moderna segnaletica deve però rendere attenti i ciclisti che si tratta di una zona pedonale. Per agevolare la coesistenza possono essere realizzate alcune misure puntuali. 2. Evoluzione della situazione La mobilità ciclistica, soprattutto nel tempo libero, è aumentata considerevolmente negli ultimi 10 anni anche grazie agli investimenti fatti nella rete ciclabile a livello cantonale. A causa dell evoluzione storica della pianificazione e all aumento degli utenti, Via alla Riva non è in grado di assorbire gli afflussi pedonali e ciclistici nei momenti di punta, in particolare durante i fine settimana e nei periodi estivi. Ne consegue un elevato potenziale di conflitto tra pedoni e ciclisti. L assenza di una delimitazione tra la zona ciclabile e quella pedonale acuisce sensibilmente il problema. Una considerevole parte dei ciclisti non rispetta il limite di 5 km/h che teoricamente dovrebbe essere in vigore (zona pedonale) secondo la poco comprensibile segnaletica. Va comunque fatto notare a questo proposito che questo limite è comunque del tutto irrealistico da un punto di vista della mobilità ciclistica e adatto solo ai bambini in età prescolare. Ritenendo improponibili ulteriori soluzioni di convivenza tra pedoni e ciclisti e senza seriamente mettere a disposizione un alternativa valida e sicura, il municipio di Minusio ha deciso di dar in parte seguito alla petizione di Uniti per Minusio (ca firme) che chiedeva la proibizione delle biciclette su tre punti della cosiddetta stradina rossa per una lunghezza di circa metri, in particolare la domenica (fra mezzogiorno e le sei di sera), nei periodi festivi e in quello che va da metà giugno a fine agosto. Su un tratto di circa 650 metri a partire da Muralto verso Minusio è stata introdotta a titolo di prova fino a settembre una proibizione di transito per le biciclette il sabato pomeriggio e i giorni festivi. Le biciclette sono deviate su via San Quirico e via Rivapiana. La deviazione prevede due rampe di accesso alla ferrovia (pendenza maggiore sul lato di Muralto), due passaggi a livello, nonché la coesistenza delle biciclette con i movimenti autoveicolari dei quartieri attraversati (accesso possibile anche ai non confinanti). In reazione alla decisione municipale una petizione spontanea per l abolizione del divieto ha raccolto oltre 1200 firme. Il successo di entrambe le petizioni dimostra quanto questo tratto di strada abbia un valore pregiato sia da un punto di vista del collegamento (il più diretto e senza dislivelli) che dal punto di vista paesaggistico e di accesso al lago, e questo per entrambe le categorie principali di utenti, i ciclisti e i pedoni.
3 Fig.1: Ciclopista ufficiale in rosso e Via alla Riva marcata in verde: parte ovest sopra, parte est sotto (fonte cartina: swisstopo). 3. La posizione di PRO VELO Ticino: elementi generali della proposta PRO VELO Ticino si è sempre opposta ad una proibizione per i ciclisti sul lungolago di via alla Riva. Anche la proibizione parziale introdotta nell estate 2015 su 650 metri è ritenuta eccessiva perché penalizza il ciclista per almeno tre motivi: - La pendenza della corta salita non è proprio adatta a tutti (in particolare alle famiglie con bambini), specialmente a Muralto prima del passaggio a livello. - I due passaggi a livello sulla ferrovia rallentano il transito (almeno 3-4 volte all'ora) e non sono estremamente facili per i bambini con le bici piccole o le bici con pneumatici stretti; eventuali cadute proprio in prossimità dell'arrivo di un treno sarebbero una fonte di stress (sperando che non succeda niente di grave). - Nonostante il traffico limitato, vi è la presenza delle automobili anche dei non residenti. L accesso è possibile infatti a tutte le automobili.
4 Considerato che la mobilità ciclabile continuerà ad aumentare (grazie ai miglioramenti dell infrastruttura in Ticino, all effetto ALPTRANSIT, all allargamento delle reti di bike sharing, all aumento delle bici elettriche) e vista l elevata attrattività turistica della zona, la priorità per PRO VELO Ticino è la creazione rapida di una ciclopista o via ciclabile sicura e attrattiva che attraversa Minusio da est verso ovest e viceversa. Parallelamente PRO VELO Ticino ritiene che la deroga per le biciclette nella zona pedonale attualmente in vigore nel PR vada mantenuta. Per una convivenza ottimale su via alla Riva proponiamo alcune misure puntuali. Entriamo inizialmente nel merito del tracciato alternativo a via alla Riva su Via Simen illustrando la nostra proposta di intervento (3.1). In seguito presenteremo le modifiche necessarie sul lungolago di Muralto (3.2) e sull attuale tracciato sul lungolago di Minusio (3.3). Infine presentiamo le misure aggiuntive necessarie a Mappo (3.4). 3.1 Via ciclabile su via Simen Attualmente partendo da Tenero il tracciato ciclabile ufficiale verso Locarno, dopo aver attraversato la zona di Mappo, si inerpica letteralmente su una rampa della larghezza di 2.5-3m (pendenza massima anche oltre il 10%) per raggiungere la strada cantonale di Via Simen, prosegue su via Simen per immettersi su via Rivapiana tramite via Borenco. Infine tramite un passaggio a livello sulla ferrovia raggiunge il lungolago di Muralto (tratto in rosso Fig.1) La realizzazione di una via ciclabile sicura su via Simen è possibile solamente con la completa deviazione su via San Gottardo del traffico di transito in entrambi i sensi (est-ovest e ovest-est), in particolare i flussi in uscita da Muralto. Il declassamento della seconda arteria principale di Minusio da strada di transito con limite di 50 km/h a strada di quartiere è realizzabile introducendo una zona con velocità massima 30 km/h e con una moderazione del traffico soprattutto sul tratto iniziale a Muralto in modo da disincentivarne l imbocco. Anche dopo il suo declassamento, via Simen dovrà soddisfare 3 criteri principali: Transito fluido e sicuro per le biciclette, possibilmente su parti della carreggiata in gran parte a loro dedicate. Dato che il traffico locale da e per i quartieri allacciati a via Simen non sarà del tutto trascurabile (scuola media, cimitero, accesso al lungolago, ecocentro, villa San Quirico) e che l afflusso di ciclisti sarà a momenti forte, per ridurre al minimo il contatto tra biciclette e veicoli a motore, riteniamo indispensabile che su buona parte del tracciano venga introdotto un senso unico. Questo, in particolare, tra l incrocio di via Borenco e quello di via Ca di Ferro. Nella proposta elaborata, abbiamo considerato l introduzione di un senso unico ovest-est (verso Tenero). Nel caso si ritenga però che le abitudini attuali degli automobilisti siano difficili da modificare e che i 30 km/h rischierebbero quindi di non essere abbastanza disincentivanti va valutato un senso unico est-ovest (verso Locarno- Muralto). Con il senso unico ovest-est la direzione delle attuali strade trasversali verso via San Gottardo può essere in gran parte mantenuto inalterato. Garantire il traffico locale dei quartieri adiacenti almeno in un senso di percorrenza. Permettere il transito nei due sensi dei bus di linea. Tenendo in considerazione i 3 criteri esposti, abbiamo elaborato una proposta che si articola su 5 tronconi di intervento. In generale la proposta mantiene le caratteristiche fisiche della
5 strada attuale. La sua realizzazione non implica quindi grossi investimenti per la modifica dell arredo urbano, che può essere modificato in seguito. In generale sconsigliamo arredi urbani che modificano il flusso rettilineo delle biciclette introducendo delle gicanes e che presentano dossi di moderazione del traffico. La proposta potrebbe quindi essere realizzata in tempi piuttosto brevi e a costi contenuti. 1. Accesso da Mappo alla via Simen La rampa di accesso attuale eccessivamente ripida verrà sostituita da una comoda rampa di accesso che a partire dalla rotonda di Mappo sale a fianco della strada cantonale. Il Cantone sta già elaborando un progetto di massima che prevede di realizzare una ciclopista bidirezionale con una larghezza complessiva di 3 m. Il progetto è attualmente in consultazione. Questa opera avrà un ruolo fondamentale per indirizzare con facilità, da subito, i ciclisti provenienti da Tenero verso via Simen. Auspichiamo che venga realizzata il più velocemente possibile. 2. Dall incrocio con via San Gottardo all incrocio con via Navegna Questo tratto (lunghezza 620 metri) è attualmente percorso nei due sensi solamente dal Bus di linea e dagli abitanti delle case adiacenti. Proponiamo il mantenimento dello status quo con - unica modifica - il divieto di accesso ai non confinanti (Fig.2). Attualmente il divieto riguarda solo l uscita su via San Gottardo, e tra l altro non viene sempre rispettato. Per questo è da valutare l istallazione di dissuasori automatici abbassabili automaticamente dagli autobus di linea. Fig. 2. Intervento all incrocio con via San Gottardo all incrocio con via Navegna 3. Dall incrocio con Via Navegna all incrocio con Via Ca di Ferro In questo tratto (lunghezza 370m) l elemento importante da considerare è la presenza della Scuola media, che genera un certo traffico. Inoltre l accesso alla zona Navegna dal omonima via fa capo a questo tratto. Per questi motivi è probabilmente necessario garantire un flusso veicolare in entrambi i sensi.
6 Fig.3: Intervento dall incrocio con Via Navegna all incrocio con Via Ca di Ferro 4. Dall incrocio con Via Ca di Ferro fino all incrocio con Via Borenco Su questo troncone (lunghezza 960 m) riteniamo necessario introdurre un senso unico in modo da ridurre al minimo l invasione da parte dei veicoli a motore dello spazio dedicato ai ciclisti (Fig.4). L invasione delle corsie ciclabili sarebbe necessaria solo nel caso del passaggio di un Bus. Fig.4: Intervento dall incrocio con Via ca di Ferro fino all incrocio con Via Borenco 5. Da Via Borenco al lungolago di Muralto
7 Sul tratto a lago di Via Borenco va demarcata sui due lati una corsia ciclabile. I due posteggi vanno eliminati, dato che si trovano in corrispondenza della fascia ciclabile in salita (Fig. 6). Fig.5: Intervento all incrocio con Via Borenco Su Via Rivapiana, a partire dall incrocio con Via Borenco, andrebbe introdotto il senso unico su tutto il tratto (direzione verso la Stazione ferroviaria) ed eventualmente una limitazione ai confinanti: attualmente il senso unico è in vigore solamente sul tratto di Muralto. L attraversamento della ferrovia a Muralto (passaggio a livello) sarà sempre più ridotto temporalmente a causa dell aumentare della frequenza dei treni. Per questo motivo va, secondo noi, creato un attraversamento sotto la ferrovia che sfrutta il passaggio già attualmente a disposizione dei pedoni (Fig.7). Esso va allargato fino a ca. 3 m di larghezza e affiancato da due rampe di accesso, una verso nord e l altra più corta verso sud (data la strada in discesa). Per realizzare la rampa verso montagna devono essere eliminati i 4 posteggi presenti (Fig.6). Gli 11 metri così guadagnati dovrebbero essere sufficienti per creare una rampa con pendenze accettabili. Chiediamo che venga realizzato in tempi brevi uno studio di fattibilità per questo sottopassaggio. In seguito, per raggiungere il lungolago, proponiamo di collegare il sottopassaggio tramite una ciclopista bidirezionale in salita/discesa (larghezza 3 m) sulla parte orientale di Via
8 Rabissale, eliminando una parte dei parcheggi. Questa rampa attrattiva e dedicata esclusivamente alle biciclette è un altro importante tassello per incentivare i ciclisti a spostarsi sul percorso di Via Simen. Fig.6: Posteggi zona blu da eliminare su Via Borenco per evitare l interruzione della corsia ciclabile. Fig.7: A sinistra, sottopassaggio pedonale alla ferrovia, da allargare e rendere ciclabile con due rampe di accesso; a destra, parcheggi da eliminare per realizzare la rampa per il sottopassaggio alla ferrovia Lungolago di Muralto Un altro tratto centrale, tra i tracciati descritti nei due capitoli precedenti e la città di Locarno, è il lungolago di Muralto. La situazione attuale è nettamente insoddisfacente e pericolosa visto che i ciclisti devono convivere con il traffico automobilistico (50 km/h) e soprattutto con l accesso ai numerosi parcheggi. Come già indicato nella consultazione sul PALoc, il riassetto urbanistico tra il debarcadero di Locarno e Viale Verbano è indispensabile e dovrebbe prevedere un tratto ciclabile separato da quello automobilistico (tipologia d intervento nella Fig.10). Dove presenti i parcheggi dovrebbero essere a tratti indietreggiati verso montagna in modo da inserire una ciclopista a doppia corsia (3 m di larghezza), non
9 coinvolta in nessun modo dal movimento veicolare motorizzato, di passaggio e di parcheggio (Fig.8 e 9 e tipologia d intervento Fig.10). Fig.8 Parte orientale del lungolago di Muralto. In giallo la ciclopista proposta. Fig.9. Parte occidentale del lungolago di Muralto.
10 Fig.10: Tipologia d intervento sul lungolago di Muralto. L intervento è applicabile sia sul tratto con una sola corsia carrozzabile sia sul tratto iniziale con due corsie. Va inoltre previsto un accesso semaforico per ciclisti, indipendente da quello pedonale, in modo da garantire un accesso sicuro dei ciclisti verso il centro storico di Locarno (misura PALoc) 3.3 Interventi puntuali sul lungolago di Minusio La segnaletica in entrata sul lungolago (su tutte le arterie) deve essere chiara (Fig.11). La limitazione della velocità sul lungolago a 15 km/h va fatta rispettare tramite dei controlli frequenti e la posa di radar in tempo reale, con indicazione della velocità che funzionano anche per i ciclisti. Fig.11: Ciclopista e strada pedonale con superficie comune (Art. 33 OSStr, segnale ) oppure zona pedonale con biciclette permesse. Le barriere presenti in 3 punti del lungolago vanno rimosse (Fig.12). Eventualmente, nelle fasce del lungolago con una larghezza maggiore di 4.5 m, si potrebbe demarcare una zona ciclabile bidirezionale di m (1.25-3m per corsia).
11 Fig. 12: Barriere da eliminare. 3.4 Collegamento da Mappo a Tenero Dalla rampa presentata nel capitolo 3.1 (punto 1) si deve proseguire senza grossi conflitti con i pedoni. Proponiamo qui una variante al lato del parcheggio dei campi da calcio presentata nella figura 13. Fig. 13: collegamento da Mappo a Tenero separato dai pedoni. Il percorso ciclabile proseguirebbe verso Tenero dopo il sottopassaggio su Via Tre case con due opzioni di continuazione: verso Gordola, sul nuovo percorso lungo la Ferrovia (già in discussione a tenero), o verso la Coop di Tenero (passando da Via Cartiera). 4. Conclusioni Con questo documento, PRO VELO Ticino ritiene di aver contribuito all individuazione di una soluzione globale, atta a garantire una mobilità ciclistica di qualità tra Locarno e Tenero.. Le misure proposte permettono sia di minimizzare i conflitti tra pedoni e ciclisti sul lungolago, sia di garantire ai ciclisti veloci un percorso più sicuro su Via Simen. PRO VELO Ticino ribadisce la sua opposizione a una proibizione, anche solo parziale, del transito dei ciclisti sul lungolago, ma conferma la sua disponibilità ad approfondire le soluzioni proposte, auspicando che vengano realizzate il più rapidamente possibile. PRO VELO Ticino, ottobre 2015
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