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1 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 Maggio

2 Maggio 2015 IL PUNTO SULLA CONGIUNTURA ECONOMICA E DEL MERCATO DEL LAVORO pag IL LAVORO DIPENDENTE pag ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO DIPENDENTE pag IL LAVORO PARASUBORDINATO ED IL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO pag LE ESPERIENZE DI LAVORO pag I DISOCCUPATI pag I PRINCIPALI INDICATORI SECONDO L INDAGINE ISTAT SULLE FORZE DI LAVORO pag Nota metodologica sul SILV pag. 32 Maggio /33

3 AVVERTENZA PER IL LETTORE Dal numero di settembre 2013 il trimestrale di analisi congiunturale la Bussola viene pubblicato sul sito di Veneto Lavoro ( contestualmente alla messa a disposizione - nel medesimo sito, in modalità navigabile tramite la piattaforma Creavista - dei dati statistici utilizzati, ricavati dal Silv (Sistema informativo lavoro del Veneto): in tal modo chiunque può accedere direttamente ad un ampio set di informazioni dettagliate (sotto il profilo spaziale, temporale, contrattuale e settoriale), scaricabili e rielaborabili secondo le diverse esigenze conoscitive, settoriali e territoriali. Nel sito si possono trovare pure grafici e infografiche finalizzate ad evidenziare le tendenze in atto nel mercato del lavoro regionale. Il commento ai dati principali riportato nel trimestrale La Bussola è finalizzato anche a esemplificare un semplice modello di elaborazione dei dati elementari, fungendo quindi da guida all elaborazione dei dati e all interpretazione della fase congiunturale. Maggio /33

4 PREVISIONE PIL VENETO ,1% (Prometeia, maggio 2015) EXPORT (variazione % IV trimestre 2014 IV trimestre 2013) +3,4% TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI (I trim. 2015) 62,9% (Istat) ASSUNZIONI DIPENDENTI (variazione % I trim I trim. 2014) +13,2% (Silv - Veneto Lavoro) Maggio /33

5 CESSAZIONI DIPENDENTI (variazione % I trim I trim. 2014) +11,5% (Silv - Veneto Lavoro) POSIZIONI DI LAVORO DIPENDENTE (variazione tra 31 marzo 2015 e 31 marzo 2014) (Silv - Veneto Lavoro) TASSO DI DISOCCUPAZIONE (I trim. 2015) 7,4% (Istat) SALDO TRA INGRESSI E USCITE DALLA CONDIZIONE DI DISOCCUPAZIONE AMMINISTRATIVA I trim (Silv - Veneto Lavoro) DOMANDE DI PRESTAZIONI PER DISOCCUPATI (ASPI, MINIASPI, MOBILITÀ ORD.) I trim (Inps regionale Veneto e Silv - Veneto Lavoro) Maggio /33

6 IL PUNTO SULLA CONGIUNTURA ECONOMICA E DEL MERCATO DEL LAVORO 1. Il contesto economico Nel corso dei primi mesi del 2015 sono andati rafforzandosi, pur scontando ancora qualche andamento altalenante, segnali positivi attestanti l avvio a conclusione di una lunga fase recessiva. Poiché l esperienza degli anni passati si è risolta più volte in un ciclo di ripetute illusioni-delusioni è opportuno conservare cautela e riconoscere che gli indubbi dati positivi hanno ancora un forte bisogno di consolidarsi per diventare soddisfacenti ed evidenti a tutti gli osservatori attenti e non solo ai professionisti scrutatori di grafici e curve. La dinamica congiunturale del pil italiano è compendiata nel recente dato Istat 1 che meglio illustra il cambio di fase: +0,3% a consuntivo per il primo trimestre Per l Italia la previsione per il 2015 è di una crescita pari al +0,7%; il dato corrispondente per il Veneto è nettamente migliore, pari al +1,1% (e +1,7% è la previsione per il 2016). La domanda estera continua ad essere intonata positivamente: +3,4% è la variazione tendenziale delle esportazioni regionali registrata nel quarto trimestre Sul fronte dei consumi continua la variazione tendenziale positiva delle immatricolazioni auto: per il primo trimestre ,1% è il dato tendenziale; +16,3% quello congiunturale. La produzione industriale nel primo trimestre 2015 ha fatto segnare una crescita congiunturale dello 0,8% sul trimestre precedente (dato destagionalizzato); la variazione tendenziale è pari a +1,7%. Continua, d altro canto, la selezione delle imprese: sia per le imprese registrate che per quelle attive si registrano dinamiche congiunturali e tendenziali entrambe negative. In particolare le imprese attive alla fine del primo trimestre 2015 risultavano diminuite del 2,1% nel comparto delle costruzioni e dell 1,3% nel manifatturiero: le cessazioni e chiusure d imprese prevalgono ancora sulla natalità. 2. Il mercato del lavoro nel primo trimestre 2015 Anche sul fronte del mercato del lavoro sono emerse importanti evidenze positive. A livello nazionale sia il Ministero del lavoro che l Inps hanno, per la prima volta nella storia delle statistiche amministrative sul mercato del lavoro, pubblicato mensilmente dati statistici nazionali che convergono nel monitorare una dinamica in corso chiaramente positiva per i contratti di lavoro dipendente; contemporaneamente l Istat ha pubblicato dati mensili nazionali destagionalizzati, relativi alle forze di lavoro, che hanno messo in luce sia a febbraio che a marzo nuove perdite occupazionali. Ciò ha disorientato non pochi commentatori, non in grado di comprendere le ragioni di queste differenze tra fonti statistiche ufficiali e fonti amministrative (diverso campo di osservazione, diversità di oggetto e di metodo di rilevazione, diversa attendibilità delle rilevazioni a campione rispetto a dati universali etc.) e inclini quindi a contrapporle piuttosto che ad utilizzarle adeguatamente. In realtà dal dato Istat si ricava che l occupazione nel suo complesso (inclusa quindi la componente autonoma e quella irregolare) dalla primavera del 2014 di mese in mese oscilla senza regredire e senza nemmeno imboccare una direzione di crescita; dai dati amministrativi si ricava chiaramente che a partire da gennaio vi è stata una sicura spinta all incremento delle assunzioni nel lavoro dipendente tale da configurare l avvio di un primo parziale recupero dei livelli occupazionali, che ci si augura possa ancora proseguire e consolidarsi. 1. Testo redatto il 15 maggio Maggio /33

7 Per il Veneto i dati già divulgati di origine amministrativa, relativi al lavoro dipendente e parasubordinato e alle crisi di impresa, 2 anticipando i dati nazionali hanno consentito di individuare prontamente e monitorare accuratamente l inversione di tendenza che si è andata sviluppando nel corso del primo trimestre Ora i dati disponibili consentono di delineare un quadro completo delle tendenze che si stanno dispiegando. Per il lavoro dipendente in senso stretto il saldo trimestrale tra assunzioni e cessazioni risulta non solo positivo ( ), come normale per il primo periodo dell anno, quando per ragioni di calendario amministrativo si registra usualmente l addensarsi delle assunzioni, ma anche nettamente migliorato - ed è questo quello che conta - rispetto al dato corrispondente per il primo trimestre 2014 ( ). Si determina quindi un netto miglioramento del saldo annuo: se quello misurato a dicembre 2014 risultava pari a , quello misurato alla fine del primo trimestre 2015 è pari a 6.000, ancora negativo dunque (e tale rimarrà anche scontando i consueti assestamenti migliorativi che subiranno i dati amministrativi) ma di nuovo prossimo - come già all inizio del a segnalare la fine della contrazione occupazionale: alla fine di questo semestre sapremo se tale avvicinamento si è concretizzato o se è risultato ancora una volta effimero. Il miglioramento del saldo - vale a dire dei livelli occupazionali - si è abbinato ad un evidente aumento dei movimenti nel mercato del lavoro: il volume complessivo di assunzioni ( ) è risultato in significativa crescita (+13,2%), superiore a quella comunque registrata anche per le cessazioni (+11,5%). La dinamica positiva delle assunzioni è stata trainata dai contratti a tempo indeterminato, spinti indubbiamente dall incentivo consistente previsto dalla Legge di stabilità Anche per i contratti di somministrazione e per i contratti a tempo determinato si sono registrate variazioni positive delle assunzioni; solo per l apprendistato si registra una flessione tendenziale, che fa seguito a quella già riscontrata nel quarto trimestre Considerando i flussi delle altre tipologie contrattuali per le quali è obbligatoria la comunicazione di avvio, registriamo il proseguire della flessione già osservata nei trimestri precedenti sia per i rapporti di lavoro intermittente (-13% sul primo trimestre 2014) sia per l insieme dei rapporti di lavoro parasubordinato (le relative attivazioni sono scese da nel primo trimestre 2014 a nel primo trimestre 2015; in particolare le collaborazioni a progetto e coordinate-continuative sono passate da a 6.600). Una tendenza opposta, orientata alla crescita, è ancora confermata, come già nei trimestri precedenti, per i tirocini: nel primo trimestre 2015 ne sono stati attivati 8.400, contro i del primo trimestre 2014; 3 anche le attivazioni di lavori socialmente utili sono aumentate (2.100 nel primo trimestre 2015 contro nel primo trimestre 2014). Dal lato dell offerta di lavoro, con riferimento ai disoccupati iscritti ai Centri per l impiego, si registra una sostanziale stabilità tendenziale dei flussi in entrata e un incremento di quelli in uscita, trainati dalla dinamica delle assunzioni a tempo determinato ma anche da un inedita crescita di quelle a tempo indeterminato ( contro del primo trimestre 2014). Per quanto riguarda il ricorso agli ammortizzatori sociali si è rafforzata la tendenza generale alla riduzione del ricorso alla Cassa integrazione 4 mentre per quanto riguarda gli interventi per il sostegno al reddito dei disoccupati, come ridisegnati dalla l. 92/2012, nel primo trimestre 2015 sono state presentate domande di ASpI (valore del 2. Per il Veneto i dati dell indagine Istat sulle forze di lavoro relativi al primo trimestre 2015 saranno resi disponibili il 3 giugno. 3. Sullo sviluppo dei tirocini sta influendo anche il programma Garanzia Giovani (per i dati specifici di monitoraggio si rinvia al report mensile disponibile in 4. Per i dati sulla Cig e, più in generale, sulle crisi aziendali si rinvia all apposito Report mensile, disponibile in Maggio /33

8 tutto analogo a quello del primo trimestre 2014), oltre domande di MiniASpI (in tendenziale calo) e sono stati effettuati circa inserimenti nella lista di mobilità a seguito di licenziamenti collettivi (si tratta di un livello minimo, dovuto al fatto che molti licenziamenti collettivi sono stati anticipati al quarto trimestre 2014 per poter usufruire ancora della normativa più favorevole, in termini di durata del periodo indennizzato, per gli over quarantenni). 3. Prime anticipazioni sul secondo trimestre: alcune tendenze rilevate per aprile I primi dati disponibili relativi ad aprile 2015 attestano la sostanziale continuità delle tendenze messe in luce nel primo trimestre e rafforzatesi particolarmente in febbraio-marzo. Infatti: a. prosegue la crescita tendenziale delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato secondo un ritmo assai elevato che ha contraddistinto sia le assunzioni (oltre +70%) che le trasformazioni (oltre +60%); anche le cessazioni aumentano ma ad un ritmo drasticamente inferiore (poco più del 10%); ne discende di conseguenza che il saldo risulta positivo e nettamente migliore di quello riscontrato per aprile 2014: si può stimare un saldo positivo per circa unità a fronte del saldo sostanzialmente nullo rilevato per aprile 2014; b. le assunzioni con contratti a tempo determinato risultano - per ora - in leggero calo; quando si disporrà dei dati completi (mancano ancora, almeno parzialmente, quelli provenienti dalle Pubbliche Amministrazioni) emergerà probabilmente una sostanziale stabilità rispetto ad aprile 2014 (che era stato un anno con una eccezionale dinamica positiva, conseguente all approvazione a fine marzo 2014 del decreto Poletti ); prosegue nettamente la forte crescita delle proroghe (+29%); c. prosegue la frenata dell apprendistato, insidiato anche dalla recuperata concorrenzialità del contratto a tempo indeterminato; d. si riduce ancora il ricorso al lavoro intermittente e al parasubordinato; e. prosegue la fase espansiva dei tirocini e dei lavori socialmente utili. Flussi nel mercato del lavoro veneto: prime indicazioni sulla dinamica di aprile (val. in migliaia) Aprile 2014 Aprile 2015 Var. % A. TEMPO INDETERMINATO Assunzioni 6,7 11,8 76% Trasformazioni 2,9 4,7 62% Cessazioni 9,8 10,9 11% Saldi - 0,2 5,6 B. TEMPO DETERMINATO Assunzioni 46,2 42,2-9% Proroghe 9,9 12,8 29% C. APPRENDISTATO Assunzioni 3,0 2,5-16% D. LAVORO INTERMITTENTE Assunzioni 3,5 3,2-9% E. LAVORO PARASUBORDINATO Attivazioni 3,6 2,6-28% F. ESPERIENZE DI LAVORO Assunzioni 3,1 3,6 18% di cui: Tirocini 2,4 2,8 16% Fonte: Osservatorio Veneto Lavoro, dati estratti al 14 maggio 2015 Maggio /33

9 1. IL LAVORO DIPENDENTE Nel primo trimestre 2015, con riferimento al complesso dei rapporti di lavoro dipendente, 5 il saldo tra assunzioni e cessazioni è risultato ampiamente positivo: (tab. 1.1). Il segno di questo saldo è quello atteso, fisiologico, in quanto determinato dal tradizionale addensamento delle assunzioni a inizio anno. È piuttosto la sua dimensione ad essere indice di un inversione di tendenza rispetto al trend negativo dei trimestri precedenti: infatti per il primo trimestre 2014 il saldo corrispondente era risultato ben inferiore ( ) e lo stesso si può dire per tutti gli anni dal 2009 in poi. Il trend positivo del primo trimestre 2015 non è comunque sufficiente, nel quadro di un analisi su base annua, a controbilanciare gli effetti di trascinamento dovuti ai dati negativi del secondo semestre 2014: per questo il bilancio occupazionale annualizzato (aprile 2014-marzo 2015) risulta tuttora negativo, pari a posizioni di lavoro. 6 Ciò rappresenta un netto miglioramento congiunturale: il saldo annuo a fine 2014 risultava infatti pari a unità a seguito del costante peggioramento intervenuto dalla fine della primavera Ultimo anno mobile Aprile 2008 Marzo Le posizioni di lavoro dipendente sono costituite dai rapporti di lavoro, sia a tempo pieno che a tempo parziale, alle dipendenze delle imprese e delle istituzioni. Sono inclusi dunque i contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, di somministrazione e di apprendistato (che aggregano anche i residui contratti di formazione lavoro nonché i contratti di inserimento). Restano esclusi i rapporti con contratto di lavoro intermittente e i rapporti di lavoro domestico, di cui si darà conto nel paragrafo Il segno di questo saldo è destinato a rimanere negativo anche scontando il fisiologico miglioramento (in genere pari a unità) che interviene successivamente a seguito dell assestarsi delle basi dati amministrative. 7. La differenza tra questo valore e quello ( ), relativo al medesimo periodo, rilasciato in la Bussola del febbraio scorso è da imputarsi ai suddetti assestamenti della base dati amministrativa. Maggio /33

10 Tab. 1.1 Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Flussi di assunzioni e di cessazioni e saldo trim (val. in migliaia) Assunzioni Cessazioni Saldo Saldo annuo (ultimi quattro trimestri) Totale 753,0 734,1 18, Totale 592,7 632,7-40, Totale 632,4 637,3-4, Totale 664,1 668,6-4, Totale 619,7 632,2-12, Totale 618,8 633,4-14, Totale 667,3 680,2-12, trim. 145,1 125,9 19,2-18,4 2 trim. 157,1 146,6 10,4-35,1 3 trim. 158,4 174,8-16,3-47,7 4 trim. 132,1 185,4-53,3-40, trim. 148,9 118,5 30,3-28,9 2 trim. 169,2 146,0 23,2-16,1 3 trim. 173,5 177,2-3,7-3,4 4 trim. 140,8 195,6-54,8-4, trim. 168,2 130,0 38,2 3,0 2 trim. 186,2 163,1 23,2 2,9 3 trim. 172,1 183,3-11,2-4,6 4 trim. 137,6 192,2-54,6-4, trim. 156,5 124,5 32,0-10,7 2 trim. 163,8 150,6 13,2-20,6 3 trim. 163,5 167,2-3,6-13,0 4 trim. 135,8 189,9-54,1-12, trim. 152,0 123,0 29,0-15,5 2 trim. 167,8 149,1 18,6-10,1 3 trim. 162,5 167,6-5,2-11,6 4 trim. 136,6 193,6-57,0-14, trim. 166,2 130,6 35,6-8,0 2 trim. 189,4 162,8 26,6-0,1 3 trim. 167,8 178,0-10,2-5,1 4 trim. 144,0 208,7-64,7-12, trim. 188,1 145,6 42,4-6,0 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. L effettiva dinamica delle posizioni di lavoro dipendente trova efficace rappresentazione nel graf. 1.2 elaborato utilizzando, come informazione di base, i saldi giornalieri tra assunzioni e cessazioni. Esso misura, giorno per giorno, la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro, vale a dire la variazione delle posizioni di lavoro in essere rispetto al medesimo giorno dell anno precedente. Si registra agevolmente il progressivo recupero dei primi mesi del 2015 con il netto avvicinamento alla soglia che segnala l avvio della ripresa anche sotto il profilo occupazionale (vale a dire l incremento delle posizioni lavorative su base annua). Per analizzare la dinamica pluriennale, considerando l intero arco temporale segnato dalla crisi, a partire quindi dal secondo semestre 2008, è utile osservare il graf Esso illustra la variazione, ottenuta cumulando i saldi giornalieri a partire dal 30 giugno , delle posizioni di lavoro in essere per ogni giorno del periodo osservato, fino al 31 marzo Si tratta ovviamente di un anno mobile, formato di volta in volta dagli ultimi quattro trimestri. 9. Qualche giorno prima, il 26 giugno, è stato registrato il massimo storico delle posizioni di lavoro dipendente in Veneto. Maggio /33

11 Graf. 1.1 Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Variazioni cumulate rispetto al 30 giugno Dati giornalieri giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente Graf. 1.2 Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Variazioni tendenziali a 12 mesi. Dati giornalieri giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 maggiu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 maggiu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 maggiu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 maggiu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 maggiu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Maggio /33

12 Le informazioni sui flussi consentono di avvicinarci alla comprensione delle ragioni sottostanti la dinamica congiunturale analizzata. Si nota in particolare che nel 1 trimestre del 2015 vi è stata - rispetto al 1 trimestre del una significativa crescita delle assunzioni, passate da a (con un aumento pari al +13%) e una crescita inferiore delle cessazioni (+11%), passate dalle del primo trimestre del 2014 a nel primo trimestre del E stata quindi soprattutto la dinamica pronunciata delle assunzioni ad aver determinato il miglioramento del saldo (tab. 1.2). L incremento tendenziale delle assunzioni registrato nel primo trimestre del 2015 ha interessato prevalentemente i maschi (+14,1%), la componente italiana (+14,7%, mentre per gli stranieri si registra una variazione pari al +8,6%) e i lavoratori più anziani (+20,1%). Sotto il profilo settoriale, l aumento delle assunzioni è stato significativo soprattutto nell industria (+15,7%); tra i servizi si è distinto il comparto ingrosso-logistica (+24,8%), quello più collegato alle dinamiche del settore secondario. Sotto il profilo delle qualifiche professionali, la crescita delle assunzioni ha interessato soprattutto le qualifiche più elevate e quelle impiegatizie mentre nettamente inferiore è risultata la dinamica delle professioni di tipo operaio e di quelle a bassa qualificazione. Tra le province, dinamiche superiori alla media si osservano per Belluno, Treviso e Verona. Quanto alle cessazioni, i principali incrementi sono registrati per i maschi (+12%), gli italiani (+12,5%) e, in maniera particolarmente marcata, per i lavoratori più anziani (+37,4%). Sotto il profilo settoriale si osservano dinamiche accentuate in alcuni settori dei servizi. Su base annua la dinamica delle assunzioni mostra un incremento pari all 8,9% (inferiore quindi a quello osservato nell ultimo trimestre) mentre quello delle cessazioni risulta pari a +8,5% (tab. 1.3). Maggio /33

13 Miglioramento congiunturale complessivo Crescita delle assunzioni e delle trasformazioni a tempo indeterminato Riduzione dei licenziamenti Su base annua le posizioni di lavoro sono diminuite Persiste alto livello di assunzioni a part time Ricorso inalterato all indennità ASpI Maggio /33

14 Tab. 1.2 Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro dipendente* nel primo trim e variazioni rispetto al corrispondente periodo del 2014 Assunzioni Cessazioni Saldi (000) Val.ass. (000) Var. tend. (%) Val.ass. (000) Var. tend. (%) 1 trim trim Totale 188,1 13,2% 145,6 11,5% 35,6 42,4 - per genere Maschi 97,9 14,1% 71,6 12,0% 21,9 26,3 Femmine 90,1 12,2% 74,0 11,0% 13,7 16,1 - per cittadinanza Italiani 142,8 14,7% 112,8 12,5% 24,3 30,1 Stranieri 45,2 8,6% 32,8 8,2% 11,3 12,4 - per classe d'età < 30 anni 59,2 12,5% 42,5 8,2% anni 116,2 12,8% 90,4 10,1% anni e più 12,7 20,1% 12,7 37,4% per settore Agricoltura 14,2 1,3% 5,3 14,5% 9,4 8,9 Industria 57,9 15,7% 42,0 10,5% 12,0 15,9 - Estrattive 0,0-27,1% 0,1 2,6% 0,0 0,0 - Made in Italy 22,0 15,6% 17,0 9,2% 3,4 5,0 Ind. alimentari 7,3 10,8% 6,1 16,6% 1,4 1,2 Tessile-abbigliamento 4,1 0,0% 4,0-4,0% -0,1 0,1 Conciaria 2,8 5,1% 1,9 14,8% 1,0 0,9 Calzature 1,1 15,5% 0,8-2,7% 0,1 0,3 Legno/mobilio 3,6 30,7% 2,4-2,6% 0,3 1,2 Vetro 0,4 1,1% 0,3 17,1% 0,1 0,1 Ceramica 0,1 16,4% 0,1 6,4% 0,0 0,0 Marmo 0,2 17,5% 0,2 57,8% 0,1 0,0 Oreficeria 0,3 1,7% 0,2 26,2% 0,1 0,1 Occhialeria 1,9 124,7% 0,9 80,9% 0,4 1,0 Altro made in Italy 0,1 2,2% 0,0 8,9% 0,0 0,0 - Metalmeccanico 19,6 15,6% 12,7 20,2% 6,3 6,8 - Altre industrie 6,8 19,6% 4,2 4,7% 1,7 2,6 - Utilities 1,0 4,5% 0,8 6,3% 0,2 0,2 - Costruzioni 8,6 15,3% 7,3 3,0% 0,4 1,3 Servizi 116,0 13,6% 98,3 11,7% 14,1 17,7 - Commercio e tempo libero 39,1 12,3% 33,8 3,2% 2,1 5,3 Commercio dett. 10,1 22,8% 9,6 14,2% -0,2 0,4 Servizi turistici 29,0 9,0% 24,1-0,6% 2,3 4,9 - Ingrosso e logistica 17,5 24,8% 14,3 14,8% 1,6 3,2 - Servizi finanziari 0,9 0,3% 0,7 8,7% 0,2 0,2 - Terziario avanzato 6,9 4,1% 5,0 13,1% 2,2 1,9 - Servizi alla persona 40,1 13,1% 36,0 17,7% 4,8 4,1 Pubblica amm. 1,4-25,8% 1,5 5,3% 0,5-0,1 Istruzione 28,9 15,3% 26,4 17,6% 2,6 2,5 Sanità/servizi sociali 5,2 13,3% 4,5 23,1% 0,9 0,7 Riparazioni e noleggi 0,7 14,2% 0,7 28,1% 0,1 0,0 Servizi diversi 3,8 18,2% 2,9 15,0% 0,7 1,0 - Altri servizi 11,6 11,3% 8,5 19,5% 3,3 3,1 Servizi vigilanza 3,3 10,4% 2,5 15,2% 0,8 0,8 Servizi di pulizia 5,9 16,7% 4,7 13,9% 0,9 1,2 Noleggio 0,2 18,1% 0,1 15,9% 0,0 0,0 Attività immobiliari 2,3 0,0% 1,2 66,2% 1,6 1,1 - per qualifica Dirigenti 0,5 23,1% 0,5 15,7% 0,0 0,1 Prof. Intellettuali 27,1 17,3% 23,9 20,6% 3,2 3,1 Professioni tecniche 13,3 18,8% 9,8 13,0% 2,5 3,5 Impiegati 17,7 18,0% 12,5 11,0% 3,7 5,2 Professioni qualif. dei servizi 33,8 13,0% 30,5 3,3% 0,4 3,4 Operai specializzati 27,0 12,2% 19,2 11,8% 6,9 7,8 Conduttori e operai semi-spec. 19,8 13,1% 14,4 14,9% 5,0 5,4 Professioni non qualificate 48,9 8,6% 34,8 11,6% 13,8 14,1 - per provincia Belluno 7,0 28,7% 7,2 0,9% -1,7-0,2 Padova 29,7 12,7% 23,1 10,7% 5,4 6,6 Rovigo 9,6-0,4% 6,7 1,6% 3,1 2,9 Treviso 30,9 16,8% 23,7 13,8% 5,6 7,2 Venezia 41,8 10,4% 33,8 12,2% 7,7 8,0 Verona 42,0 15,3% 30,3 14,4% 10,0 11,7 Vicenza 27,1 12,6% 20,8 12,0% 5,5 6,3 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Maggio /33

15 Tab. 1.3 Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro dipendente* nel periodo aprile 2014-marzo 2015 e variazioni rispetto al corrispondente periodo precedente (aprile 2013-marzo 2014) Assunzioni Cessazioni Saldi (000) aprile aprile Val.ass. (000) Var. tend. (%) Val.ass. (000) Var. tend. (%) marzo 2014 marzo 2015 Totale 689,2 8,9% 695,2 8,5% -8,0-6,0 - per genere Maschi 354,1 10,3% 357,0 9,7% -4,6-2,9 Femmine 335,2 7,4% 338,2 7,2% -3,4-3,0 - per cittadinanza Italiani 511,5 10,3% 519,7 10,0% -8,6-8,2 Stranieri 177,7 5,0% 175,5 4,1% 0,6 2,2 - per classe d'età < 30 anni 233,6 8,6% 209,7 5,7% anni 412,9 8,6% 423,5 7,8% anni e più 42,7 13,4% 62,0 24,2% per settore Agricoltura 56,3 2,0% 56,1 5,1% 1,8 0,2 Industria 189,8 12,0% 199,4 12,3% -8,2-9,7 - Estrattive 0,2 6,7% 0,3-2,9% -0,1-0,1 - Made in Italy 74,6 12,0% 77,4 12,1% -2,4-2,7 Ind. alimentari 26,8 6,2% 26,6 9,4% 0,9 0,2 Tessile-abbigliamento 14,6 2,0% 16,2 2,9% -1,4-1,6 Conciaria 8,9 5,7% 8,7 10,2% 0,5 0,2 Calzature 4,3 20,3% 4,3 19,6% 0,0 0,0 Legno/mobilio 11,5 26,2% 13,8 23,2% -2,1-2,3 Vetro 1,5 12,9% 1,6 7,3% -0,1-0,1 Ceramica 0,2 22,6% 0,2 40,2% 0,0 0,0 Marmo 0,7-4,2% 0,9 6,2% -0,1-0,2 Oreficeria 0,9 5,4% 1,0 8,8% 0,0 0,0 Occhialeria 4,9 90,5% 3,8 45,1% -0,1 1,1 Altro made in Italy 0,3 7,6% 0,3 6,1% 0,0 0,0 - Metalmeccanico 60,6 15,2% 62,1 18,6% 0,2-1,5 - Altre industrie 20,6 14,7% 21,7 13,9% -1,1-1,1 - Utilities 4,0 5,4% 4,2 15,0% 0,1-0,2 - Costruzioni 29,8 5,3% 33,8 1,9% -4,9-4,1 Servizi 443,1 8,5% 439,6 7,2% -1,7 3,5 - Commercio e tempo libero 175,4 4,9% 173,6 1,4% -3,9 1,9 Commercio dett. 41,6 17,0% 41,5 14,2% -0,8 0,1 Servizi turistici 133,8 1,6% 132,1-2,0% -3,1 1,8 - Ingrosso e logistica 60,1 14,2% 59,0 9,7% -1,1 1,1 - Servizi finanziari 2,9 3,1% 3,1 5,7% -0,2-0,2 - Terziario avanzato 21,6 7,3% 22,6 12,4% 0,0-1,0 - Servizi alla persona 142,9 12,0% 142,0 14,4% 3,4 0,9 Pubblica amm. 6,1-2,0% 7,2 6,0% -0,6-1,1 Istruzione 101,0 13,3% 99,4 17,1% 4,3 1,6 Sanità/servizi sociali 19,3 6,8% 18,8 8,2% 0,6 0,4 Riparazioni e noleggi 2,4 13,2% 2,7 9,2% -0,3-0,2 Servizi diversi 14,1 17,6% 14,0 10,4% -0,7 0,1 - Altri servizi 40,1 5,8% 39,3 3,8% 0,1 0,9 Servizi vigilanza 11,6 1,4% 11,7 2,9% 0,0-0,2 Servizi di pulizia 21,8 8,7% 21,0 1,6% -0,5 0,9 Noleggio 0,7 0,1% 0,7-2,4% 0,0 0,0 Attività immobiliari 6,1 5,0% 5,9 15,6% 0,7 0,2 - per qualifica Dirigenti 1,6 7,9% 2,0 5,5% -0,4-0,4 Prof. Intellettuali 98,1 14,6% 96,6 17,9% 3,7 1,6 Professioni tecniche 42,7 9,9% 42,9 7,8% -1,0-0,2 Impiegati 54,5 9,6% 56,2 7,3% -2,6-1,7 Professioni qualif. dei servizi 152,1 5,2% 150,7 2,2% -2,9 1,4 Operai specializzati 87,6 8,8% 92,9 7,6% -5,8-5,3 Conduttori e operai semi-spec. 67,2 11,9% 70,2 14,3% -1,4-3,0 Professioni non qualificate 185,4 7,7% 183,7 8,2% 2,3 1,7 - per provincia Belluno 31,0 10,4% 30,2 2,3% -1,4 0,8 Padova 97,0 8,4% 98,5 8,3% -1,5-1,5 Rovigo 33,7-0,2% 35,0 3,1% -0,2-1,4 Treviso 105,0 9,7% 107,0 9,8% -1,7-2,0 Venezia 172,5 9,0% 174,5 9,5% -1,1-2,1 Verona 156,1 9,3% 155,4 7,6% -1,6 0,7 Vicenza 94,0 10,7% 94,6 10,9% -0,5-0,7 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Maggio /33

16 Tab. 1.4 Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e apprendistato. Flussi di assunzioni, cessazioni e saldo trim (val. in migliaia) Assunzioni Saldo annuo (ultimi 4 trim.)* Assunzioni Trasforma zioni da app. a cti Apprendistato Cessazioni Saldo Saldo annuo (ultimi 4 trim.)* 2008 Totale 172,7 56,5 204,2 25,0 57,9 10,6 43,4 3, Totale 108,1 51,8 179,1-19,3 37,8 12,3 33,8-8, Totale 103,6 53,0 166,5-9,8 41,6 14,1 33,0-5, Totale 105,0 56,3 155,2 6,1 41,6 13,8 32,6-4, Totale 93,0 53,2 145,6 0,6 34,5 11,6 27,3-4, Totale 83,1 42,6 136,8-11,1 28,0 8,8 23,4-4, Totale 80,1 37,4 138,0-20,6 30,3 7,9 22,8-0, trim. 32,1 14,0 39,6 6,5-6,0 10,0 3,8 6,7-0,4-4,7 2 trim. 24,9 13,8 37,6 1,0-4,4 12,9 3,4 6,9 2,6-4,3 3 trim. 27,6 13,6 35,9 5,3 0,7 10,5 3,5 11,9-4,8-4,6 4 trim. 20,5 14,9 42,1-6,7 6,1 8,1 3,1 7,2-2,2-4, trim. 26,1 13,1 33,7 5,4 5,0 9,6 3,3 5,9 0,4-4,0 2 trim. 20,3 11,6 32,7-0,8 3,2 10,5 2,6 5,8 2,0-4,6 3 trim. 26,5 12,4 34,3 4,7 2,6 8,0 3,0 9,5-4,6-4,3 4 trim. 20,2 16,1 45,0-8,7 0,6 6,4 2,7 6,0-2,3-4, trim. 25,4 11,2 32,3 4,3-0,5 6,7 2,7 4,9-0,9-5,6 2 trim. 19,9 9,7 32,9-3,2-3,0 8,5 2,0 4,9 1,5-6,1 3 trim. 20,2 10,0 32,3-2,1-9,8 6,9 2,2 8,2-3,5-5,1 4 trim. 17,6 11,7 39,3-10,0-11,1 5,9 1,9 5,3-1,3-4, trim. 24,2 9,6 32,8 1,0-14,4 7,0 2,3 4,5 0,2-3,2 2 trim. 19,4 9,1 30,6-2,1-13,2 10,0 1,8 4,9 3,2-1,4 3 trim. 21,2 9,5 33,1-2,4-13,4 7,4 1,9 8,0-2,5-0,4 4 trim. 15,3 9,0 41,5-17,2-20,6 5,9 1,8 5,4-1,4-0, trim. 34,7 11,4 33,0 13,1-8,5 6,5 2,7 4,5-0,7-1,2 *Si tratta ovviamente di un anno mobile, formato di volta in volta dagli ultimi quattro trimestri. Tab. 1.5 Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro a tempo determinato e somministrato. Flussi di assunzioni, cessazioni e saldo trim (val. in migliaia) Tempo indeterminato Trasformazionzioni Cessa- Saldo a cti Tempo determinato Assunzioni Trasformazioni Cessazioni da ctd a cti Saldo Saldo annuo (ultimi 4 trim.)* Somministrazione Assunzioni Cessazioni Saldo Saldo annuo (ultimi 4 trim.)* 2008 Totale 406,4 45,9 366,7-6,2 116,0 119,7-3, Totale 364,3 39,4 337,6-12,8 82,5 82,1 0, Totale 378,7 38,9 332,3 7,4 108,5 105,5 3, Totale 394,9 42,5 358,0-5,6 122,6 122,8-0, Totale 384,7 41,6 350,2-7,1 107,5 109,2-1, Totale 390,8 33,8 355,5 1,5 116,9 117,6-0, Totale 420,2 29,4 383,9 6,9 136,7 135,4 1, trim. 93,1 10,3 59,6 23,3 8,4 33,0 24,1 8,9 5,4 2 trim. 116,7 10,4 88,6 17,7 7,6 31,7 29,9 1,9 4,0 3 trim. 101,4 10,1 100,4-9,2-1,1 32,6 35,2-2,5 0,5 4 trim. 83,7 11,7 109,4-37,4-5,6 25,3 33,6-8,3-0, trim. 92,6 9,8 61,9 20,9-8,0 28,3 23,0 5,3-3,6 2 trim. 106,3 9,0 86,4 10,9-14,8 26,8 25,8 1,0-4,5 3 trim. 101,3 9,4 94,2-2,4-8,0 27,8 29,2-1,4-3,4 4 trim. 84,6 13,4 107,7-36,5-7,1 24,6 31,2-6,6-1, trim. 92,7 8,5 63,8 20,4-7,5 27,1 22,0 5,2-1,8 2 trim. 110,3 7,7 85,0 17,6-0,9 29,0 26,3 2,7-0,1 3 trim. 102,5 7,8 93,7 1,0 2,4 32,9 33,3-0,4 0,9 4 trim. 85,3 9,8 112,9-37,5 1,5 27,8 36,0-8,2-0, trim. 101,4 7,4 68,0 26,1 7,2 33,5 25,3 8,3 2,3 2 trim. 124,3 7,3 95,0 22,0 11,5 35,7 32,3 3,4 3,1 3 trim. 102,1 7,6 98,2-3,6 7,0 37,0 38,8-1,7 1,7 4 trim. 92,4 7,2 122,8-37,6 6,9 30,4 39,0-8,6 1, trim. 107,1 8,7 77,5 20,9 1,7 39,7 30,6 9,1 2,2 *Si tratta ovviamente di un anno mobile, formato di volta in volta dagli ultimi quattro trimestri. Maggio /33

17 Con riferimento specifico alle tipologie contrattuali, dati dettagliati sono riportati in tab. 1.4 (relativi al tempo indeterminato e all apprendistato) e in tab. 1.5 (relativi al tempo determinato ed alla somministrazione). Molto rilevante è stato l incremento delle posizioni di lavoro con contratti a tempo indeterminato, per effetto delle note modifiche nella regolazione: 10 il saldo trimestrale a è risultato decisamente più positivo di quello del corrispondente trimestre del 2014, pari a , per effetto essenzialmente della crescita delle assunzioni ( ) e, secondariamente, delle trasformazioni (+1.800). In parte modesta tali dinamiche sono dovute anche al recupero del rinvio nella definizione del fabbisogno di lavoratori, operato dalle imprese sul finire del 2014, in attesa degli annunciati cambiamenti normativi: nel quarto trimestre 2014 le assunzioni con contratti a tempo indeterminato erano risultate , inferiori quindi al corrispondente periodo sia del 2013 (17.600) che del 2012 (20.200). Su base annua il saldo che alla fine del 2014 era precipitato a ora è risalito, rimanendo comunque ancora negativo, a Per quanto riguarda l apprendistato, probabilmente anche per effetto della concorrenza dovuta ai nuovi incentivi, è ripreso il trend discendente, sia per le assunzioni (da nel primo trimestre 2014 a nel primo trimestre 2015) sia per il saldo annualizzato, pari a unità a fine marzo Per i contratti a tempo determinato si registra un trend ancora positivo nelle assunzioni ( contro nel primo trimestre 2014) accompagnato però da un peggioramento relativo del saldo ( contro nel primo trimestre 2014), dovuto alla crescita sia delle trasformazioni sia delle cessazioni, flussi che entrambi possono aver risentito dell attrazione operata dal nuovo incentivo disposto con la Legge di stabilità Infine, per i rapporti di lavoro in somministrazione, si registra un significativo incremento delle assunzioni, come del resto segnalato anche a livello italiano. 11 I dati di tab. 1.6 rendono ragione delle modalità di accesso (assunzioni + trasformazioni) alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato. 12 Le trasformazioni ne rappresentano sempre una quota rilevante (attorno al 30%), anche se in calo negli ultimi tre anni. Nel primo trimestre 2015 l incidenza delle trasformazioni delle trasformazioni (da tempo determinato + quelle da apprendistato) 13 è scesa al 25%. 10. Ci si riferisce alle innovazioni introdotte dalla Legge di stabilità 2015 (l. 190 del ) e dal Jobs Act (l. 183 del ). Con la prima sono stati varati nuovi incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato realizzate dal 1 gennaio La dimensione economica dell incentivo è significativa, essendo pari (al massimo) a euro per tre anni. Vi hanno diritto i neoassunti che nei precedenti sei mesi non abbiano avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La circolare Inps n. 17 del 29 gennaio 2015 ha chiarito che l incentivo è utilizzabile anche per le trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Con il Jobs Act è stato introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti: esso è stato definito con il d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23 ed è entrato in vigore il 7 marzo Un primo monitoraggio degli effetti di queste innovazioni è stato proposto nella Misura n. 58, La dinamica dei contratti di lavoro a tempo indeterminato nel primo trimestre 2015: l impatto degli incentivi e del Jobs Act, aprile 2015 ( 11. Cfr. la nota congiunturale di maggio di Ebitemp, con periodo di riferimento marzo 2015: su base annua l incremento degli occupati interinali è calcolato pari al +14%. 12. Cfr. la Misura n. 52 (maggio 2014) dedicata a Il posto fisso negli anni della crisi. Più difficile trovarlo, più cautele a lasciarlo, più incertezza a conservarlo: cfr A rigor di norma non si dovrebbe più usare l espressione trasformazioni da apprendistato a tempo indeterminato dal momento che, secondo il Testo Unico dell ottobre 2011, il contratto di apprendistato è un contratto a tempo indeterminato. Pertanto quando si utilizza per ragioni di sintesi la nozione di trasformazione si intende descrivere, con riferimento ad un dato rapporto di lavoro, un evento di conclusione del previsto periodo formativo senza rescissione del rapporto di lavoro. Dal punto di vista sostanziale è un evento del tutto equivalente a quello che, fino all ottobre 2011, era denominato come trasformazione : le conseguenze della modifica normativa sono esclusivamente di tipo burocratico (mentre in precedenza si doveva comunicare la trasformazione ora si deve comunicare l eventuale cessazione). Maggio /33

18 Tab. 1.6 Veneto. Accesso alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato (val. in migliaia) Ingressi nel tempo indeterminato Assunzioni Trasformazioni da da tempo apprendistato determinato Quota trasformazioni su totale ingressi Cessazioni di contratti a tempo indeterminato 2008 Totale 172,7 10,6 45,9 25% 204,2 25, Totale 108,1 12,3 39,5 32% 179,1-19, Totale 103,6 14,1 39,0 34% 166,5-9, Totale 105,0 13,8 42,5 35% 155,2 6, Totale 93,0 11,6 41,6 36% 145,6 0, Totale 83,1 8,8 33,8 34% 136,8-11, Totale 80,1 7,9 29,5 32% 138,0-20,6 apr.2013-mar ,9 8,4 32,7 33% 137,4-14,4 apr.2014-mar ,6 8,3 30,8 30% 138,2-8, trim. 24,2 2,3 7,4 28% 32,8 1, trim. 34,7 2,7 8,7 25% 33,0 13,1 Saldo Per quanto riguarda le tipologie di orario, anche nel primo trimestre del 2015 si registra una leggera contrazione della quota - comunque sempre assai rilevante - di assunzioni a part-time (tab. 1.7): essa è risultata pari al 28,1% per il totale del lavoro dipendente e pari al 39,9% considerando i soli rapporti di lavoro a tempo indeterminato mentre per le assunzioni che hanno interessato la componente femminile si è attestata al 37,5%. Su base annuale l incidenza del part time giunta a valori massimi nel primo semestre 2013 risulta leggermente ridimensionata, pari al 30,9% nell ultimo anno (aprile 2014-marzo 2015). Lavoro dipendente Tab Veneto. Assunzioni per tipologia di orario (val. in migliaia) Part-time Full-time N.d. Totale Inc. % part-time 2011 Totale 186,8 473,5 3,7 664,1 28,1% 2012 Totale 195,9 420,5 3,3 619,7 31,6% 2013 Totale 198,6 418,7 1,5 618,8 32,1% 2014 Totale 209,7 456,5 1,1 667,3 31,4% apr.2013-mar ,3 430,3 1,3 633,0 31,8% apr.2014-mar ,3 475,0 0,9 689,2 30,9% trim. 49,1 116,7 0,4 166,2 29,6% trim. 52,8 135,1 0,2 188,1 28,1% - tempo indeterminato 2011 Totale 35,8 67,9 1,3 105,0 34,1% 2012 Totale 40,7 51,4 1,0 93,0 43,8% 2013 Totale 37,1 45,5 0,5 83,1 44,6% 2014 Totale 34,2 45,4 0,4 80,1 42,7% apr.2013-mar ,8 44,7 0,4 81,9 45,0% apr.2014-mar ,1 53,0 0,4 90,6 41,0% trim. 11,0 13,1 0,1 24,2 45,3% trim. 13,9 20,8 0,1 34,7 39,9% - femmine 2011 Totale 127,1 194,5 1,6 323,2 39,3% 2012 Totale 130,7 183,3 1,5 315,6 41,4% 2013 Totale 129,0 179,4 0,6 309,0 41,7% 2014 Totale 133,5 191,4 0,5 325,4 41,0% apr.2013-mar ,7 181,8 0,5 312,1 41,6% apr.2014-mar ,6 199,1 0,4 335,2 40,5% trim. 31,7 48,5 0,1 80,3 39,5% trim. 33,8 56,2 0,1 90,1 37,5% * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. Maggio /33

19 Con riferimento specifico ai contratti a tempo determinato e ai contratti di somministrazione, in tab. 1.8 è documentata la loro distribuzione per classi di durata prevista (vale a dire comunicata al momento dell instaurazione del rapporto). Nel primo trimestre 2015 si osserva per i contratti a tempo determinato una crescita addensata intorno alle durate intermedie, in particolare 1-6 mesi. Tempo determinato Tab Veneto. Assunzioni per contratto e per durata prevista (val. in migliaia) Classi di durata prevista 1 giorno 2-7 gg gg. 1-6 mesi 6-12 mesi Oltre un anno Totale 2011 Totale 46,9 32,5 35,9 183,5 88,5 7,6 394, Totale 46,5 34,9 39,8 172,6 84,5 6,3 384, Totale 46,7 36,7 38,5 176,5 86,4 6,0 390, Totale 50,1 39,8 43,4 195,4 85,9 5,7 420,2 apr.2013-mar ,2 37,9 39,8 180,6 86,0 6,0 399,5 apr.2014-mar ,3 42,8 44,8 199,5 83,2 5,2 425, trim. 13,7 13,4 8,8 36,3 27,6 1,5 101, trim. 14,0 16,5 10,3 40,4 25,0 1,0 107,1 Somministrazione 2011 Totale 26,1 28,2 30,8 34,7 2,4 0,5 122, Totale 23,5 27,8 26,0 27,9 2,1 0,3 107, Totale 27,7 30,4 29,3 27,7 1,7 0,1 116, Totale 33,1 36,2 33,5 32,0 1,9 0,1 136,7 apr.2013-mar ,3 32,1 31,1 29,0 1,7 0,1 123,3 apr.2014-mar ,0 37,6 34,8 33,5 1,9 0,1 142, trim. 6,7 8,1 8,9 9,1 0,8 0,0 33, trim. 8,6 9,5 10,2 10,6 0,9 0,0 39,7 Il decreto Poletti 14 ha influito sui contratti a tempo determinato non solo incentivando le assunzioni, con l estensione della previsione dell acausalità, ma anche agevolando le proroghe: esso infatti ne consente, in via ordinaria, fino a un massimo di cinque. 15 Come si osserva in tab. 1.9 continua il forte incremento del ricorso alle proroghe. Tab Veneto. Proroghe dei contratti a tempo determinato (val. in migliaia) 1a proroga 2a proroga 3a proroga 4a proroga 5a proroga Ulteriore proroga Totale proroghe 2008 Totale 92,5 6,2 1,5 0,6 0,2 0,3 101, Totale 92,0 7,4 2,5 1,2 0,6 0,8 104, Totale 96,3 7,7 2,6 1,3 0,7 1,0 109, Totale 104,7 9,0 3,2 1,5 0,8 1,3 120, Totale 103,1 11,5 4,4 2,2 1,1 1,7 124, Totale 96,0 9,2 3,5 1,8 1,0 1,5 113, Totale 113,7 19,3 5,8 2,4 1,1 1,7 144, trim. 23,9 2,8 1,1 0,6 0,3 0,5 29, trim. 28,0 9,4 3,2 1,2 0,5 0,4 42,7 14. Decreto-legge 34/2014, Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, convertito con modificazioni dalla legge 78/ In precedenza era consentita un unica proroga, salvo casi particolari (contratti per sostituzione, prassi della Pubblica Amministrazione etc.). Maggio /33

20 La crescita delle assunzioni con contratti a tempo determinato iniziata sul finire del 2012 e accelerata nel 2014 non risulta trainata dalle assunzioni esplicitamente motivate da stagionalità (tab. 1.10): nell ultimo anno (aprile 2014-marzo 2015) su circa assunzioni in più rispetto all anno precedente circa risultano riferite alla stagionalità (essenzialmente agricola e turistica) mentre le altre sono riconducibili all area (potenzialmente) interessata all acausalità. Tab Veneto. Contratti a tempo determinato per settore (val. in migliaia) Agricoltura Industria Servizi di cui: servizi turistici Totale Totale assunzioni a tempo det trim. 11,8 14,9 66,0 20,5 92,7 2 trim. 12,7 15,0 82,6 37,2 110,3 3 trim. 19,6 16,6 66,2 20,7 102,5 4 trim. 7,3 14,8 63,2 19,3 85,3 Totale 51,5 61,3 278,0 97,8 390, trim. 13,5 19,2 68,7 19,0 101,4 2 trim. 13,5 18,1 92,6 41,6 124,3 3 trim. 20,1 18,2 63,8 18,3 102,1 4 trim. 7,0 15,3 70,0 18,5 92,4 Totale 54,2 70,8 295,2 97,4 420, trim. 13,5 19,8 73,8 19,7 107,1 - assunzioni stagionali trim. 4,4 0,9 8,4 6,5 13,6 2 trim. 8,7 0,7 24,2 19,4 33,5 3 trim. 13,7 1,9 7,5 5,6 23,1 4 trim. 4,9 1,2 6,0 4,8 12,1 Totale 31,7 4,6 46,1 36,3 82, trim. 7,9 1,6 7,1 5,1 16,6 2 trim. 9,1 0,9 28,9 23,2 39,0 3 trim. 13,8 2,1 6,5 4,7 22,4 4 trim. 4,6 1,3 6,5 4,9 12,5 Totale 35,5 5,9 49,0 37,9 90, trim. 7,7 1,7 9,8 7,1 19,2 Tab Veneto. Cessazioni di rapporti di lavoro dipendente* per motivo della cessazione (val. in migliaia) Licenziamenti (1) Dimissioni (2) Uscita dalle forze di lavoro (decessi, pensionamenti) Fine rapporto a termine Altro Totale complessivo 2010 Totale 68,5 149,7 11,7 395,4 11,9 637, Totale 70,0 147,5 8,7 431,7 10,6 668, Totale 73,7 117,8 9,9 420,8 10,1 632, Totale 67,7 114,6 5,0 436,9 9,1 633, Totale 66,8 118,6 7,5 480,6 6,7 680,2 apr.2013-mar ,1 116,2 5,0 443,8 8,9 641,0 apr.2014-mar ,0 120,9 9,1 494,6 6,7 695, trim. 15,5 27,3 0,9 85,3 1,6 130, trim. 12,7 29,6 2,5 99,3 1,6 145,6 * Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente. (1) Comprende: licenziamenti per giusta causa, individuali, collettivi, per mancato superamento periodo di prova, per motivo oggettivo e soggettivo e cessazione attività (2) Comprende: dimissioni volontarie e risoluzione consensuale Maggio /33

21 Per quanto riguarda le cessazioni, elementi rilevanti di analisi sono proposti in tab. 1.11, dove si dà conto della distribuzione delle motivazioni sottostanti: le cessazioni per iniziativa dell impresa (licenziamenti) sono state, nel primo trimestre del 2015, , inferiori dunque a quelle del corrispondente trimestre dell anno precedente (15.500); le dimissioni sono leggermente aumentate: nel primo trimestre 2015 contro nel primo trimestre 2014; in crescita risultano le uscite dalle forze di lavoro (pensionamenti); i rapporti a termine conclusi sono significativamente aumentati passando da nel primo trimestre 2014 a nel primo trimestre Maggio /33

22 Osservatorio & Ricerca 2. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO DIPENDENTE Anche nel primo trimestre del 2015 (tab. 2.1) si registrano performance negative per il lavoro intermittente. Prosegue l onda lunga di ridimensionamento di questa tipologia contrattuale secondo un trend iniziato nel terzo trimestre 2012 a seguito del mutamento di regolazione introdotto con la l. 92/2012 che ha posto fine alla crescita continua registrata fino a quel momento. 16 Nel primo trimestre del 2015 si osserva infatti, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, una nuova contrazione delle assunzioni scese da a circa Le cessazioni sono passate da oltre a 7.000, con una saldo del trimestre ancora negativo, pari a -600 unità. Anche su base annua i rapporti di lavoro intermittente risultano in netta diminuzione (-5.300). Tab Veneto. Lavoro intermittente. Assunzioni, cessazioni e saldi (val. in migliaia) Assunzioni Cessazioni Saldo 2008 Totale 19,0 15,3 3, Totale 42,8 29,2 13, Totale 60,9 46,2 14, Totale 74,4 62,1 12, Totale 72,7 79,4-6, Totale 37,1 46,3-9, Totale 30,0 35,5-5,4 apr.2013-mar ,9 44,7-9,9 apr.2014-mar ,1 34,4-5, trim. 7,4 8,1-0, trim. 6,5 7,0-0,6 Per il lavoro domestico si osserva un lieve calo tendenziale delle assunzioni accompagnato da un decremento delle cessazioni: nel primo trimestre 2015 sono state registrate assunzioni e cessazioni, dando luogo ad un saldo positivo pari a circa 600 unità (tab. 2.2). Su base annua le assunzioni con contratto di lavoro domestico risultano in calo rispetto al corrispondente periodo precedente; sono diminuite anche le cessazioni e il saldo del lavoro domestico è risultato di poco negativo (-500 unità). La quota delle assunzioni di stranieri rispetto al totale risulta in progressiva contrazione: questo avviene sia per il continuo calo delle assunzioni che interessano la componente straniera sia per il leggero rafforzamento osservato per la componente italiana. Nel primo trimestre del 2015 le assunzioni di italiani hanno rappresentato il 17% del totale, quelle di stranieri l 83%. 16. L analisi delle informazioni disponibili ha consentito di osservare che in quasi il 30% dei casi di cessazione di rapporti di lavoro intermittente intervenuti nel terzo trimestre 2012 ha fatto seguito un assunzione nella medesima impresa con contratto di lavoro a tempo indeterminato (50%) oppure a tempo determinato (40%), in genere con orario a part-time. Per approfondimenti cfr. nella collana Misure il n. 41, Monitoraggio legge 92/2012. L impatto sul lavoro intermittente ( Maggio /33

23 Tab Veneto. Lavoro domestico. Assunzioni, cessazioni e saldi (val. in migliaia) Assunzioni Cessazioni Saldo Totale 2008 Totale 28,9 23,3 5, Totale 45,5 19,1 26, Totale 27,0 25,3 1, Totale 28,0 27,0 1, Totale 29,9 27,1 2, Totale 32,3 29,6 2, Totale 28,1 28,7-0,6 apr.2013-mar ,1 30,4 1,7 apr.2014-mar ,5 28,0-0, trim. 7,9 7,4 0, trim. 7,2 6,6 0,6 di cui: Stranieri 2008 Totale 25,6 20,1 5, Totale 42,0 17,3 24, Totale 23,8 23,2 0, Totale 24,5 24,1 0, Totale 25,6 23,9 1, Totale 28,0 25,9 2, Totale 23,7 24,7-1,0 apr.2013-mar ,8 26,6 1,3 apr.2014-mar ,0 23,8-0, trim. 6,7 6,5 0, trim. 6,0 5,5 0,4 Maggio /33

24 3. IL LAVORO PARASUBORDINATO ED IL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO Nel primo trimestre 2015 la domanda di lavoro parasubordinato (contratti a progetto, lavoro autonomo occasionale, associazioni in partecipazione etc.) ha complessivamente evidenziato, su base tendenziale, un ulteriore flessione, proseguendo la tendenza già registrata nei trimestri precedenti (tab. 3.1). Le attivazioni - per la maggior parte relative a collaborazioni a progetto - sono risultate (contro le del primo trimestre 2014). Le cessazioni sono state (7.900 nel corrispondente periodo dell anno precedente) ed hanno determinato un saldo positivo per circa unità mentre era risultato pari a nel primo trimestre Su base annua persiste il trend di contrazione dei rapporti di lavoro parasubordinato (-2.500). Tab. 3.1 Veneto. Lavoro parasubordinato. Attivazioni, cessazioni e saldi (val. in migliaia) Attivazioni Conclusioni Saldo Totale parasubordinato 2008 Totale 57,8 57,7 0, Totale 63,0 62,9 0, Totale 64,3 62,7 1, Totale 59,9 60,0-0, Totale 54,8 60,1-5, Totale 46,9 49,2-2, Totale 45,3 45,9-0,6 apr.2013-mar ,5 47,9-1,3 apr.2014-mar ,9 45,4-2, trim. 13,1 7,9 5, trim. 10,6 7,4 3,2 - Co.co.co. e a progetto 2008 Totale 40,2 41,2-0, Totale 40,1 40,6-0, Totale 42,5 41,6 0, Totale 41,6 42,3-0, Totale 37,1 42,6-5, Totale 28,0 30,5-2, Totale 27,1 27,9-0,9 apr.2013-mar ,4 29,0-1,5 apr.2014-mar ,3 28,0-2, trim. 8,4 4,3 4, trim. 6,6 4,3 2,3 - Mini co.co.co Totale 15,0 14,6 0, Totale 16,8 16,8 0, Totale 13,9 13,9 0, Totale 8,0 8,0 0, Totale 7,4 7,3 0, Totale 7,4 7,4 0, Totale 7,3 7,3 0,1 apr.2013-mar ,5 7,5 0,1 apr.2014-mar ,2 7,2 0, trim. 2,0 1,3 0, trim. 2,0 1,3 0,7 - Assoc. in partecipazione 2008 Totale 2,4 1,7 0, Totale 2,1 1,8 0, Totale 2,3 1,9 0, Totale 2,3 2,1 0, Totale 2,4 2,5-0, Totale 2,1 2,0 0, Totale 1,8 1,7 0,1 apr.2013-mar ,0 2,1-0,1 apr.2014-mar ,7 1,7 0, trim. 0,6 0,4 0, trim. 0,4 0,4 0,1 Maggio /33

25 Tab. 3.2 Veneto. Numero di voucher venduti per attività di impiego Attività agricola Commercio Giardinaggio e pulizia Lavori domestici Manifestazioni sportive e culturali Servizi Turismo Altre attività Totale Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps, Osservatorio sul lavoro occasionale accessorio Mentre per il lavoro intermittente e per il lavoro parasubordinato si evidenziano, dopo l entrata in vigore della l. 92/2012, nette dinamiche tendenziali di ridimensionamento, lo spazio coperto dal lavoro accessorio regolato con i voucher è andato continuamente ampliandosi, anche perché questa forma di regolazione tende, in diversi casi, a sostituire il contratto di lavoro intermittente. La tab dà conto del progressivo successo di questa nuova forma di regolazione: da poco più di mezzo milione di voucher venduti in regione nel 2009 (in grande maggioranza relativi ad attività agricole) si è arrivati, nel 2014, a quasi 9,7 milioni distribuiti fra una vasta gamma di attività. Maggio /33

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