Proposta di analisi per la tavola rotonda ed il work shop Casa internazionale delle donne Roma 4 ottobre 2012

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Proposta di analisi per la tavola rotonda ed il work shop Casa internazionale delle donne Roma 4 ottobre 2012"

Transcript

1 Proposta di analisi per la tavola rotonda ed il work shop Casa internazionale delle donne Roma 4 ottobre 2012 Premessa La Relazione sugli aspetti della povertà femminile a cura della Commissione per i diritti e l uguaglianza di genere al parlamento europeo ci ha ricordato che la povertà delle donne è una realtà consolidata nel tempo che solo recentemente si è cominciato ad analizzare. Nella relazione si afferma che a livello globale le donne sono più povere degli uomini e che è opportuno intervenire per lo sviluppo di uno dei cinque obiettivi misurabili della Commissione proposti per la strategia UE 2020: la lotta alla povertà, appunto. Per intervenire sono necessari tuttavia dati affidabili che permettano l individuazione,l adozione ed il monitoraggio di indicatori specifici di genere. L obiettivo della nostra indagine è stata proprio quello di analizzare secondo un ottica di genere gli studi e le analisi presenti nel nostro Paese. 1 Esercizio non sempre facile, va subito chiarito, ancora troppe indagini, anche di fonti ufficiali, quali l Istat si dimenticano che senza un analisi in ottica di genere non è possibile avere una visione corretta della realtà, e conseguentemente programmare ed offrire interventi efficaci. Esercizio sempre più necessario proprio in un momento in cui la crisi, i tagli intervenuti, nei servizi e non solo, chiederebbero sempre di più una maggiore giustizia sociale nella distribuzione delle scarse risorse. La recente indagine sulla povertà in Italia redatta dall Istat ci offre un primo spunto di riflessione importante,anche se va detto subito che tutto il corposo e complesso rapporto non ci offre purtroppo nessun dato disaggregato tra donne uomini, e quindi procederemo per successivi approfondimenti per capire la condizione di donne e uomini. Se il reddito medio di una famiglia composta da due persone è inferiore a euro al mese, secondo l ISTAT e secondo i centri di ricerca europei, questa famiglia viene considerata sotto la soglia di povertà relativa. E, nel nostro Paese ormai oltre 11 famiglie su cento sono in questa condizione e 5 su 100 lo sono ancora di più: si parla per loro infatti di povertà assoluta. Se due persone vivono, con fatica con poco più di euro al mese (i poveri relativi) che dire di chi vive con meno: di tutte quelle e quelli che vivono con la metà. Allora andiamo a vedere chi sono su 100 persone quelle che vivono con più o meno di 500 euro al mese. Il gruppo più numeroso a livello europeo e nazionale sono i single, il 25%, e tra questi sappiamo bene che la stragrande maggioranza è composta da donne, senza lavoro o con lavori precari, che si trasformano con il tempo in pensioni da fame. Infatti il gruppo altrettanto povero in coppia è solo il 9,4%. Le donne sono il 16,1%: il doppio degli uomini. Ma su tutti avanza il gruppo degli over 65 anni che rappresenta quasi il 40% dei poveri in assoluto. 1 Si ricorda a questo proposito la scarsa attenzione ad un analisi in ottica di genere peraltro normata dal 4 comma dell articolo 1 del novellato Codice delle pari opportunità che recita infatti: L obiettivo della parità di trattamento e di opportunità tra donne e uomini deve essere tenuto presente nella formulazione e attuazione, a tutti i livelli e ad opera di tutti gli attori, di leggi, regolamenti, atti amministrativi, politiche e attività. 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 1

2 Povertà di genere, quindi, aggravata dal fattore generazionale. Essere donna e anziana non è insomma una condizione auspicabile. E questo primo dato non è frutto di una crisi congiunturale ma la naturale conseguenza di una vita lavorativa o casalinga che non sembra destinata a trasformarsi rapidamente per le giovani generazioni. Lavorare in maniera saltuaria, dentro e fuori il mercato soprattutto per esercitare il lavoro di cura per figli ed anziani, accettare lavori meno pagati degli uomini (gender pay gap), ricorrere volontariamente o meno al part time non può che prefigurare stante gli attuali sistemi pensionistici non solo una vita lavorativa poco soddisfacente economicamente, ma l'accesso a redditi di pensione conseguenti. La variabile geografica incide sicuramente in modo negativo e lo cercheremo di dimostrare analizzando i dati divisi per aree geografiche, dove è noto che la condizione delle donne nel sud è strutturalmente difficile, stante i livelli di occupazione, la carenza di servizi che aiutano le donne nel lavoro di cura, ma anche osservando la presenza e la collocazione delle donne straniere in Italia. Quadro di contesto 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 2

3 La popolazione italiana occupati, disoccupati non forza di lavoro (valori in migliaia) maschi femmine 0 occ disocc non forze maschi femmine Questa è la situazione alla fine dello scorso anno che riguarda le persone dai 15 ai 65 anni, le persone attive, ed è evidente la simmetria tra le donne occupate e le non forze di lavoro. Oltre la metà delle donne è in condizione non lavorativa. Il dato relativo alle persone in cerca di occupazione presenta un valore maggiore per i maschi perchè vi incide il dato del mezzogiorno, che nell'ultimo periodo ha visto diminuire il dato degli scoraggiati che rimanevano al di fuori del mercato del lavoro. Tra le donne occupate il 34,3% e il 49,6% degli uomini sono occupati a full time in un lavoro dipendente. Il 20,1% delle donne svolge un lavoro part-time contro il 4,9 degli uomini. Un ulteriore indicatore per capire la situazione delle donne italiane è rappresentato dal tasso di natalità 2. Le donne italiane sono tra le meno prolifiche d Europa, creando il paradosso messo tante volte in risalto da studiose, e addetti ai lavori che è quello per cui le donne italiane sono quelle che lavorano in basse percentuali fuori casa, ma fanno anche pochi bambini. Viene sfatata con questa osservazione, una volta per tutte, la convinzione che il lavoro femminile per il mercato sia quello che tiene lontane le donne dalla maternità: in tutti gli altri Paesi Europei avviene invece esattamente l opposto. E proprio il confronto con gli altri paesi europei o con le Regioni più virtuose del nostro Paese ci permette di affermare che il tasso di occupazione femminile cresce, e crescono quasi sempre anche gli indici di natalità lì dove vi è una rete efficace di servizi per l infanzia che permettono di conciliare vita lavorativa e vita familiare. 2 Il tasso di natalità è dato dal rapporto tra il numero dei nati vivi nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per mille. Analogamente, sostituendo al numeratore il numero di morti dell anno, si calcola il tasso di mortalità. La differenza tra i due tassi fornisce il tasso di crescita naturale che risulterà positivo se le nascite superano le morti, negativo nel caso opposto. 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 3

4 Per approfondire questo argomento è opportuno affrontare anche il problema della condivisione familiare del lavoro domestico. Se la conciliazione infatti tra vita lavorativa e vita familiare viene vista quasi sempre come un affare di donne e madri, così non dovrebbe essere, e le stesse leggi per la conciliazione, parlano di congedi parentali, anche se sappiamo che pochissimi sono i padri che ne usufruiscono. Proprio all origine del ruolo marginale giocato dalle donne nel mondo del lavoro sta quasi sempre il problema del ruolo familiare delle donne di cui vengono considerate le uniche depositarie. L abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio (volontario od imposto, nonostante le norme che lo vietino, interessa 1 donna su 10), il fatto che ¾ delle persone che utilizzano il part-time siano donne e che ne usufruiscano per meglio conciliare il doppio ruolo sono due aspetti che marcano quasi sempre la condizione delle donne lavoratrici. Le strategie di conciliazione, rappresentano in Italia, quindi un problema sostanzialmente delle donne. I servizi pubblici, e quelli privati, ma ancora in maniera massiccia quello che viene definito aiuto intergenerazionale (l aiuto dei nonni) in assenza come abbiamo visto di una reale condivisione da parte dei partner sono gli aiuti che permettono alle donne di stare nel mercato del lavoro. Anche su questo versante siamo molto al di sotto degli obbiettivi fissati dalla Commissione Europea pari al 33%. Come si può notare dalla tabella 1. che segue, oltre la metà dei bambini viene affidato ai nonni. Così come sono marcate le differenze tra nord e sud del Paese riguardo all offerta di asili nido pubblici. Tab. 1 Bambini nella fascia di età 1-2 anni, per persone o servizi a cui sono affidati prevalentemente quando la madre è al lavoro, per ripartizione geografica di residenza. Anno 2005 (valori percentuali) Persone o servizi che si occupano del bambino quando la madre lavora. Ripartizione Genitori Nonni Baby Asilo nido Asilo nido Altri Totale geografica sitter pubblico privato parenti/ amici Nord ovest 6,5 56,9 8,7 12,9 12,1 2,8 100,0 Nord est 6,4 53,1 7,2 18,8 12,6 2,1 100,0 Centro 7,3 50,5 8,8 16,7 13,6 2,9 100,0 Sud 9,5 49,2 12,2 5,4 17,5 6,2 100,0 Isole 8,0 44,3 10,2 11,8 21,4 0,1 100,0 Italia 7,3 52,3 9,2 13,5 14,3 3,4 100,0 Fonte: Istat, indagine campionaria sulle nascite 2005 Anche avanzare nella carriera è per le donne molto difficile. A pari grado di istruzione le donne occupano posizioni molto diverse per livello di qualificazione professionale rispetto agli uomini. E ciò comporta che le donne occupano meno posizioni direttive, ruoli manageriali o di supervisione. Nei ministeri, in magistratura, nella scuola, nell Università, nelle amministrazioni locali la percentuale delle donne diminuisce progressivamente al salire dei livelli gerarchici. I fattori che incidono su questo fenomeno derivano in primo luogo dal fatto che le carriere continuano, anche nei settori avanzati e nella Pubblica Amministrazione, a richiedere alti investimenti di tempo, e di disponibilità (anche ai trasferimenti ad esempio) che male si conciliano con il doppio ruolo femminile. 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 4

5 Un ultimo elemento da considerare per conoscere, la complessiva situazione delle donne lavoratrici in Italia è il divario retributivo tra uomini e donne 3. L Italia sembrerebbe essere investita meno che gli altri Paesi europei, (il cui valore medio è del15%) rispetto a questo problema: con un quasi 10% in meno. Questo dato, se si distingue tra lavoro privato e lavoro pubblico diventa più problematico, nel senso che nel lavoro pubblico, soprattutto quello più femminilizzato le differenze sono minime, ma ci sono anche in questo settore, rispetto al lavoro privato dove le medie si allineano con quelle ben più alte dell Europa. I giovani anni occupati disoccupati non forze di lavoro anni (valori in migliaia) maschi femmine 0 occ disocc non forze maschi femmine Come si può notare, la situazione non migliora per le nuove generazioni, anzi presenta delle caratteristiche leggermente peggiori. Rispetto al 2008 si sono persi oltre 1 milione di occupati di età inferiore ai 34 anni non del tutto compensati dall'occupazione di età superiore. Più della metà dei disoccupati ha meno di 35 anni, si presenta sul mercato del lavoro senza una esperienza precedente e soprattutto nel sud ha probabilità di rimane disoccupato per oltre un anno. Un nuovo fenomeno, che statisticamente non è ancora monitorato a sufficienza è anche quello del numero sempre più crescente di giovani, soprattutto quelli più istruiti, con lavori precari e con minori legami familiari che emigrano. Nel nostro Paese pur in presenza di titoli di studio inferiori alle medie europee assistiamo al fenomeno della scarsa utilizzazione del percorso scolastico: nel primo anno di lavoro il 62,6% delle laureate e il 37,4 % dei laureati sono sottoinquadrati. Recentemente è stata messa in evidenza la presenza nella fascia d'età tra anni di giovani che non sono né studenti, né in cerca di lavoro (Neet) in maggioranza ragazze con 3 Il differenziale retributivo di genere è la differenza tra il guadagno medio orario lordo di un uomo e di una donna pagato dai datori di lavoro come percentuale del guadagno medio orario lordo di un occupato dipendente tra i 16 e i 64 anni che lavora almeno 15 ore settimanali nel complesso dell economia. Approfondimenti su questa ed altre tematiche consultabile sul portale all interno della collana elettronica Studi Isfol, e 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 5

6 titoli di studio più bassi della media nazionale, (46% con licenza media, 43,1% secondaria superiore, e 10,9% laurea) Gli over 65 over 65 57% 43% maschi femmine In valori assoluti le donne over 65 sono circa due milioni in più rispetto ai maschi, e lo sbilanciamento tra i sessi aumenta con l'aumentare dell'età: dopo i 75 anni ogni 100 uomini ci sono 164 donne. Le donne in pensione percepiscono assegni più bassi rispetto agli uomini. Lo ha certificato l'istat in uno studio su trattamenti pensionistici e beneficiari, secondo il quale nel 2010 oltre la metà (54,8%) delle donne percepiva meno di mille euro, contro un terzo (34,9%) degli uomini. Il numero degli uomini (597mila) che percepiscono un reddito pensionistico mensile pari o superiore ai euro è di oltre tre volte più elevato di quello delle donne (180 mila). Nel 2010, dei trattamenti pensionistici il 56,5% é stato erogato a donne e il 43,5% a uomini. Le donne, pur rappresentando il 53% dei pensionati (8,8 milioni su 16,7 milioni) e più della metà delle pensioni, percepiva solo il 44% degli oltre 258 miliardi di euro erogati, mentre il 56% è destinata agli uomini. L'importo medio annuo delle prestazioni di titolarità maschile ammonta a euro, il 65,3% in più di quello delle pensioni di titolarità femminile, che si attesta a euro. Visto da un altro punto di vista possiamo dire che il 91% delle donne percepiscono una pensione sotto i euro mensili ma di queste il 91% percepisce una pensione sotto i 500 euro. 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 6

7 Le famiglie donne anni per condizione familiare (2011) 2% 11% Single 8% Monogenitore 59% 20% Coniuge/convivente senza figli Coniuge/convivente con figli Altro (a) La popolazione femminile vive per la maggioranza in famiglia con coniuge/convivente con figli, o senza figli per il 20%,ma ben l'8% è un genitore solo e l'11% si dichiara single. La maggioranza di donne single si colloca nel nord del Paese, e le donne coniugate con figli sono in maggioranza nel sud (il 66%). tasso di occupazionem e F 34/44 anni (2011) ,9 95,5 91,5 70,7 58,4 42,8 1 figlio 2 figli 3 e più figli maschi femmine maschi 95,9 95,5 91,5 femmine 70,7 58,4 42,8 Il tasso di attività di uomini e donne è influenzato in modo completamente differente dalla presenza di figli in famiglia, 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 7

8 Nel 2011 sul totale delle famiglie il 36% aveva uno più anziani conviventi al suo interno il 23% è formata da solo anziani over 65. Anche parlare di famiglia quindi non sembra corretto. Abbiamo vari tipi di famiglia, abbiamo tanti single, che si concentrano soprattutto nelle aree metropolitane Secondo il rapporto Censis, presentato ad un recente convegno organizzato dal Comune di Roma in meno di 10 anni i single sono raddoppiati e sono diventi il 44% delle famiglie, circa persone. Se incrociamo questo dato con i dati dei redditi da pensione possiamo realisticamente pensare che la popolazione dei single è composta in grande maggioranza da donne sole e povere. Gli stranieri e le straniere in Italia 4 Uno degli aspetti collegati alle modifiche nella struttura della domanda delle famiglie è rappresentato dal fatto che alcuni determinati settori, dove la domanda si sta dimostrando più dinamica, sono anche quelli ad elevata incidenza di immigrati nella struttura dell offerta di lavoro. Quello che si osserva relativamente all occupazione immigrata è infatti che la manodopera straniera tende frequentemente a rispondere a peculiari fabbisogni che la manodopera italiana non riesce a soddisfare. I lavoratori stranieri si concentrano infatti nelle costruzioni, nei servizi turistici (alberghi, ristoranti e pubblici esercizi) e nei servizi alle persone. In questi tre macrosettori è impiegata quasi la metà degli occupati immigrati (49.7 per cento), contro meno di un quinto (il 17.5 per cento) degli italiani. La concentrazione settoriale della manodopera immigrata si differenzia in parte in base al genere. Tra gli uomini, si osserva una decisa concentrazione dell occupazione immigrata nell industria manifatturiera, nelle costruzioni e negli alberghi e ristoranti; la quota di occupati nelle costruzioni sul totale dell occupazione immigrata, pari al 26 per cento nel 2011, è più che doppia rispetto a quella rilevata per gli occupati italiani, e più o meno lo stesso divario si osserva anche per i servizi turistici, dove la quota di occupati nel settore, sul totale degli occupati stranieri, è pari al 7.3 per cento, quasi doppia della quota osservata per gli italiani (4.2 per cento). Per le donne, invece, si rileva una decisa concentrazione dell occupazione immigrata nei servizi sociali e alle persone: più della metà delle occupate immigrate (il 51.3 per cento) svolgono servizi alle famiglie o servizi domestici, lavorando quindi come collaboratrici domestiche o assistenti familiari. La quota è quasi sette volte quella rilevata per le occupate italiane, che invece tendono a concentrarsi nel terziario (commercio, servizi alle imprese, pubblica amministrazione, sanità ed istruzione). L alta concentrazione nei lavori domestici e di cura della manodopera immigrata, in particolare delle donne, si è tradotta in flussi elevati di arrivi e regolarizzazioni per le persone con questo particolare tipo di professionalità. Si osserva peraltro come i settori dove tendono a concentrarsi gli immigrati siano tendenzialmente ad elevata intensità di lavoro (si pensi ad esempio ai servizi di cura, che richiedono in genere orari molto lunghi, spesso anche di notte) o dove il tipo di lavoro 4 I contenuti relativi a questo capitolo sono liberamente tratti dall'ultimo rapporto CNEL sul m.d.l. Del 18 settembre ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 8

9 svolto è in genere molto duro e faticoso (come ad esempio nelle costruzioni, o anche nel settore della ristorazione), il che spiega la minore offerta di lavoro italiano. La richiesta di manodopera straniera, in particolare nel settore della cura, non sembra quindi aver conosciuto crisi. E questo fenomeno è testimoniato anche dai dati dell Inps, riferiti al 2010, in base ai quali il numero di lavoratori domestici regolarmente iscritti ammonterebbe ad oltre 870mila nel complesso, di cui l 81.5 per cento è straniero (710 mila). In dieci anni (dal 2001 al 2010) il loro numero risulterebbe, peraltro, quintuplicato, mentre per gli italiani l incremento sarebbe più contenuto (+23.7 per cento nello stesso periodo). Il progressivo invecchiamento della popolazione, la relativa maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro e la scarsità dei servizi assistenziali pubblici sembra così spingere molte famiglie ad affidare a terzi (e in prevalenza agli stranieri) la gestione dei propri anziani e della casa. Dato questo che è in totale controtendenza rispetto al resto di quasi tutti i paesi europei. La percentuale di occupati presso le famiglie è infatti il 6,3% del totale degli occupati contro una media europea del 2,8 %, al contrario presso le strutture residenziali è occupato solo 1,9% degli italiani contro una media europea del 4,2 %. Nel contempo questi dati ci possono anche far pensare ragionevolmente che l'aumento relativo di occupazione femminile sia dovuto al segmento delle straniere, fenomeno che nel Lazio abbiamo osservato già dalla fine del Lavoratori domestici stranieri in Italia secondo la provenienza 2011 NAZIONALITA' Maschi Femmine Totale ITALIA ROMANIA UCRAINA FILIPPINE MOLDAVIA PERU' ECUADOR SRI LANKA POLONIA MAROCCO ALBANIA INDIA CINA BULGARIA RUSSIA ALTRI Totale complessivo Italiani Stranieri ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 9

10 Prime proposte di riflessione: Appare evidente che l obiettivo dell innalzamento dei tassi di occupazione femminile non è un problema risolto, ma di cui non può sfuggire l esigenza Anche il tema della conciliazione non è risolto anche e proprio alla luce del cambiamento della struttura familiare, la mancata conciliazione grava non solo sulle donne in famiglia, ma condiziona e influenza le scelte di vita delle donne sole con e senza figli. E necessario approfondire e far conoscere la condizione sociale ed economica della popolazione in particolare delle donne. A tale scopo sono necessarie sempre di più analisi che abbiano sempre un attenzione al genere Quali interventi sono possibili anche in tempi di crisi Che vuol dire affrontare il tema politiche per le famiglie in questo contesto Quali interventi per risolvere il gender gap pay 4 ottobre 2012 Consorzio casa internazionale delle donne 1 0

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti

Dettagli

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati

Realizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale

Dettagli

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA

a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA Presentazione dei dati del 4 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA 1 Nell ormai consueto

Dettagli

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata

Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei

Dettagli

6.1 L occupazione femminile

6.1 L occupazione femminile 6.1 L occupazione femminile E oramai noto come la presenza femminile sul mercato del lavoro sia notevolmente cresciuta nell ultimo decennio. La società in trasformazione ha registrato così un importante

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

TRENDS Q U A N T I F I G L I...

TRENDS Q U A N T I F I G L I... PULSE MAMME D'ITALIA FATTI E NUMERI SULLA MATERNITA' IN ITALIA. UN INVITO DEL CIRCOLO LE MAMME DI AZIONE NAZIONALE AD APRIRE UNA RIFLESSIONE, PER DAR VOCE E RAPPRESENTANZA POLITICA ALLA MATERNITÀ IN ITALIA

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

Padri e madri dedicano più tempo ai figli

Padri e madri dedicano più tempo ai figli Seminario. Analisi e riflessioni a partire da una ricerca Istat sui padri in Italia Padri e madri: tempi e ruoli Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale Istat Università Cattolica del Sacro Cuore Milano,

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA 11 maggio 2011 Anno 2010 LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA Nel 2010 il 46,8% della popolazione di 6 anni e più (26 milioni e 448 mila persone) dichiara di aver letto, per motivi non strettamente scolastici

Dettagli

Gli stranieri alla ricerca del lavoro

Gli stranieri alla ricerca del lavoro STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Gli stranieri alla ricerca del lavoro Dinamiche occupazionali straniere, caratteristiche e modalità di ricerca del lavoro desiderato dai disoccupati stranieri

Dettagli

Esame dei documenti di bilancio per il triennio 2015-2017. Dossier 2 Le madri e le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia

Esame dei documenti di bilancio per il triennio 2015-2017. Dossier 2 Le madri e le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia Esame dei documenti di bilancio per il triennio 2015-2017 Dossier 2 Le madri e le difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011 STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E

Dettagli

La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2015

La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2015 La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna Dicembre 2015 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro dell Area Programmazione, Controlli e Statistica coordinato

Dettagli

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro

Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Centro Studi Unindustria & CSC Indagine Confindustria sul Mercato del Lavoro Novembre 2013 SOMMARIO L Indagine Occupazione Assenze Retribuzioni 1 L Indagine Imprese associate al Sistema Confindustria Struttura

Dettagli

5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI

5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI 5. IL PC E INTERNET NELLE DIVERSE TIPOLOGIE FAMILIARI 5.1 Considerazioni generali Il livello di informatizzazione delle famiglie toscane è stato esaminato, oltre che sulla base del territorio, anche tenendo

Dettagli

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di

Dettagli

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO Il Servizio Statistica della Provincia di Mantova coltiva il progetto di costituire una banca dati provinciale di provenienza anagrafica che non vuole divenire una duplicazione

Dettagli

BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico

BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico La diffusione delle forme di occupazione atipica e le loro caratteristiche sono piuttosto diversificate a livello territoriale, riflettendo il divario

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Indice Obiettivi della ricerca Caratteristiche socio demografiche del campione I risultati della ricerca Percezione della discriminazione di Esperienze

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Obiettivo della esposizione Fornire (attingendo alle diverse fonti) le principali informazioni sulle dinamiche occupazionali

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter 1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA

LA POVERTÀ IN ITALIA 15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di

Dettagli

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista. In sensibile crescita la domanda di servizi assistenziali da parte degli anziani: in 8 anni il numero degli anziani ospiti dei presidi assistenziali è cresciuto di quasi il 30%. Gli ospiti anziani cui

Dettagli

Sintesi del Rapporto annuale 2013

Sintesi del Rapporto annuale 2013 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 8 luglio 2014 Sintesi del Rapporto annuale 2013 L Inps al servizio del Paese L Inps esercita da sempre un ruolo di riferimento e di guida nell ambito della sicurezza

Dettagli

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO Ottobre 2012 Indice Notiziario Corriere della Sera Quando il lavoro aiuta gli studi La Repubblica Precari under 35 raddoppiati in 8 anni e la laurea vale come un diploma tecnico

Dettagli

La vita quotidiana di separati e divorziati in Italia

La vita quotidiana di separati e divorziati in Italia 10 maggio 2004 La vita quotidiana di separati e in Italia Media 2001-2002 Ogni anno le indagini Multiscopo condotte dall Istat rilevano i comportamenti e gli aspetti più importanti della vita quotidiana

Dettagli

MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE - ANNO 2013 Totale residenti

MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE - ANNO 2013 Totale residenti COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO E POLITICHE EUROPEE Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica Popolazione residente a Faenza anno 2013 Edizione 1/ST/st/03.01.2014 Supera: nessuno

Dettagli

Le persone senza dimora

Le persone senza dimora Le persone senza dimora Linda Laura Sabbadini Direttore Dipartimento statistiche sociali e ambientali 9 Ottobre 2012 In maggioranza vivono al Nord Sono 47.648 le persone senza dimora che tra novembre e

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

GLI STRANIERI A GENOVA Diamo un po di numeri. Venerdì 3 febbraio 2012

GLI STRANIERI A GENOVA Diamo un po di numeri. Venerdì 3 febbraio 2012 GLI STRANIERI A GENOVA Diamo un po di numeri Venerdì 3 febbraio 2012 L immigrazione in Liguria: un fenomeno strutturale - Residenti al 31 dicembre 2010 = 125.320 - Stima dossier al 31 dicembre 2010= 136.000

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA E LE FORZE DI LAVORO POTENZIALI

LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA E LE FORZE DI LAVORO POTENZIALI LAVORO NOTIZIARIO DI STATISTICHE REGIONALI A CURA DEL SERVIZIO STATISTICA DELLA REGIONE SICILIANA IN COLLABORAZIONE CON ISTAT ANNO 6 N.1/2014 In questo notiziario torniamo ad occuparci di mercato del nella

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO Potenza,19 settembre 2014 PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO I primi segni di invecchiamento iniziano con il pensionamento, perché nella nostra società l uomo

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA

I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA Sempre più rapidi e articolati sono i mutamenti che in questi anni coinvolgono il sistema della formazione professionale regionale.

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013 17 luglio 2013 Anno 2012 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le

Dettagli

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Febbraio 2012 13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia Il 13 Rapporto sulle retribuzioni in Italia 2012 fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato delle professioni ed offre una rappresentazione

Dettagli

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Milano, Aprile 2009 Indagine effettuata per Fratelli dell Uomo Rev. 00 1/29 L obiettivo primario era OBIETTIVI Verificare opinioni e atteggiamenti degli italiani nei confronti

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Audizione dell Istituto nazionale di statistica: Dott.ssa Linda Laura Sabbadini Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali

Audizione dell Istituto nazionale di statistica: Dott.ssa Linda Laura Sabbadini Direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali Indagine conoscitiva sull impatto in termini di genere della normativa previdenziale e sulle disparità esistenti in materia di trattamenti pensionistici tra uomini e donne Audizione dell Istituto nazionale

Dettagli

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Giugno 2015

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Giugno 2015 La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna Giugno 2015 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro dell Area Programmazione, Controlli e Statistica coordinato dal

Dettagli

COMUNE DI PARMA UFFICIO STATISTICA

COMUNE DI PARMA UFFICIO STATISTICA COMUNE DI PARMA UFFICIO STATISTICA Analisi dei matrimoni nel Comune di Parma anni 2009-2012 A CURA DI RENZO SOLIANI Parma ottobre 2013 Matrimoni a Parma, anni 2009-2012 Nell attuale momento storico affrontare

Dettagli

Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio

Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio Riflettori sulle difficoltà delle famiglie: tra crisi ed opportunità Stati Generali del Sistema Acli del Lazio Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio 18 aprile 2009 Cristina Morga Prima di iniziare

Dettagli

RAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002

RAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ IL 12% DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel 2001 di povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per

Dettagli

I risultati dell indagine SAPA-PON. Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni

I risultati dell indagine SAPA-PON. Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni I risultati dell indagine SAPA-PON Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni Analisi di contesto Lo sviluppo e il progresso economico e sociale di un Paese, si costruisce e si garantisce grazie al

Dettagli

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S.

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. COMUNE DI UDINE Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. Studi ISTRUZIONE 1951-1991 COMUNE DI UDINE U.O. Studi e Statistica

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN ITALIA AL 1/1/2006 A CONFRONTO CON QUELLA RESIDENTE A FAENZA Edizione 1/ST/st/26.10.2006

Dettagli

ELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI ASSISTENZIALI ALLA PERSONA

ELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI ASSISTENZIALI ALLA PERSONA ELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI ASSISTENZIALI ALLA PERSONA Presentazione dei risultati delle indagini Giuseppe Roma, DG Censis Roma, 14 maggio 2013 Metodologia Indagine

Dettagli

Parentela e reti di solidarietà

Parentela e reti di solidarietà 10 ottobre 2006 Parentela e reti di solidarietà Il volume Parentela e reti di solidarietà presenta alcuni risultati dell indagine Famiglia e soggetti sociali svolta dall Istat nel novembre 2003 su un campione

Dettagli

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA

ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA MARZO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2.

Dettagli

Le famiglie di Udine raccontate dai numeri. 1. Premessa. 2. Cambiamenti

Le famiglie di Udine raccontate dai numeri. 1. Premessa. 2. Cambiamenti Le famiglie di Udine raccontate dai numeri 1. Premessa Nel linguaggio comune il concetto di Famiglia è da sempre legato all esistenza di un nucleo di persone unite da legami di natura specifica, quali

Dettagli

Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010)

Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Agenzia della Campania per il Lavoro e la Scuola Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Incontro del Focus Group del 26/10/2010 Nel primo

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE

SCHEDA DI RILEVAZIONE Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA In questa analisi vengono presi in esame i dati relativi alle comunicazioni obbligatorie pervenute al Sistema Informativo Lavoro

Dettagli

Sicurezza stradale e nuovi cittadini

Sicurezza stradale e nuovi cittadini Sicurezza stradale e nuovi cittadini Premessa Dall Unità d Italia ad oggi, la presenza straniera nel nostro Paese è profondamente mutata sia nei numeri che nella tipologia. Se, infatti, fino a qualche

Dettagli

SOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia

SOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne I nodi della partecipazione Il lavoro delle donne Caratteristiche della partecipazione Conciliazione tra lavoro e famiglia Caratteristiche dell occupazione femminile I

Dettagli

I dottori di ricerca a Milano

I dottori di ricerca a Milano I dottori di ricerca a Milano Leve del 2004 e 2006 Condizione occupazionale e caratteristiche sociodemografiche Finanziamento FAR 2014 dell Università di Milano Bicocca per l indagine I dottori di ricerca

Dettagli

La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2014

La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2014 La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna Dicembre 2014 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro del Dipartimento Programmazione coordinato dal Capo Dipartimento

Dettagli

B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate

B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate B1 occupazione e livello d'istruzione: piu' istruite, piu' occupate Malgrado l occupazione femminile abbia registrato a partire dall inizio del 2000 un forte incremento, segnando tassi di crescita annui

Dettagli

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno 45-59 anni Rita Bencivenga Coordinamento gruppo di lavoro su Over50 e ICT Network ENLL 2 Ottobre 2012 In vista del seminario conclusivo del

Dettagli

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano

Dettagli

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011

IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 IL MATRIMONIO IN ITALIA DATI ISTAT RELATIVI ALL ANNO 2011 Nel 2011 sono stati celebrati in Italia 204.830 matrimoni (3,4 ogni 1.000 abitanti), 12.870 in meno rispetto al 2010. La tendenza alla diminuzione,

Dettagli

Le prospettive di lavoro

Le prospettive di lavoro 12. Le prospettive di lavoro Alla conclusione del corso di studi 35 laureati di primo livello su 100 intendono cercare lavoro e altri 17 lavorano già o hanno comunque trovato un impiego; tra i laureati

Dettagli

RAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE

RAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE SOTTO LA SOGLIA RELATIVA IL % DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel della povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per consumi

Dettagli

Occupazione femminile

Occupazione femminile Occupazione femminile Le misure per l inserimento lavorativo delle donne Francesca Di Giovangiulio Struttura Lavoro e Professioni Roma, Corso D Italia, 33 Il lavoro della giornata Quali numeri per le donne

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes Migranti nel mondo, in Sardegna,nel Medio Campidano ASSESSORATO AL LAVORO - IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE Osservatorio provinciale sui flussi migratori Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2007

Dettagli

Primi passi verso il servizio civile europeo. Al via progetto italo-francese Saranno 100 i giovani italiani e francesi coinvolti a partire dal 2016. L'accordo è stato raggiunto ieri a Parigi tra ministri

Dettagli

RSA Provincia di Milano

RSA Provincia di Milano SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali 17 luglio 2012 Anno 2011 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2011, l 11,1% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila).

Dettagli

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno 2005. Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza

Tavola 1 Istituti per ripartizione geografica Anno 2005. Nord Est. Tipologia Istituto. 1 1 Accademia Nazionale di Danza Numero 1 Si riporta di seguito una sintesi dei dati sul sistema dell Alta Formazione Artistica e Musicale in riferimento all anno accademico 2005/2006. Essa è il risultato dell ultima delle rilevazioni

Dettagli

SINTESI RAPPORTO ANNUALE INPS 2012

SINTESI RAPPORTO ANNUALE INPS 2012 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 16 luglio 2013 SINTESI RAPPORTO ANNUALE INPS 2012 Il nuovo Inps L Inps presenta quest anno la quinta edizione del Rapporto annuale, la prima dopo l incorporazione

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014 14 luglio 2014 Anno 2013 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28

Dettagli

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO

Dettagli

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi

La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,

Dettagli

Progetto T&O (Tempi&Orari) I tempi nelle nostre mani

Progetto T&O (Tempi&Orari) I tempi nelle nostre mani Progetto T&O (Tempi&Orari) I tempi nelle nostre mani Codice identificativo VA/Varese n 31/2005 - Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 405 del 22/06/05 e Delibera di Giunta Comunale n. 45 del 31/10/07

Dettagli

Giovani, stranieri e strutture familiari

Giovani, stranieri e strutture familiari Giovani, stranieri e strutture familiari Come cambia la popolazione lombarda Alessandro Rosina Dipartimento di Scienze Statistiche Università Cattolica - Milano (alessandro.rosina@unicatt.it) Longevità

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Comune di Bologna OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA SINTESI DELLA RICERCA SU: Il sostegno pubblico alle famiglie con figli: ragioni teoriche e nuova evidenza

Dettagli

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani (maggio 2014) Ufficio studi a cura di : Luciano Sbraga Giulia R. Erba PREMESSA La rilevazione

Dettagli

4I LAUREATI E IL LAVORO

4I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO Meno disoccupati tra i laureati oltre i 35 anni La formazione universitaria resta un buon investimento e riduce il rischio di disoccupazione: la percentuale

Dettagli