SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
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- Aloisia Cavallaro
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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE Il Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore è un associazione di volontariato d ispirazione cattolica presente nella Diocesi di Caltanissetta. Opera, nello specifico, sul territorio della città di Caltanissetta fin dal 1956 e la sua sede è ubicata nel quartiere San Giovanni, uno dei più poveri e disagiati della città, dove si trovano veri e propri agglomerati di case ormai vecchie e fatiscenti; molte risultano il più delle volte disabitate e vengono pertanto occupate abusivamente da numerose famiglie indigenti nonché da immigrati ed extracomunitari. Il Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore studia i problemi di carità, di promozione e di assistenza del territorio nisseno considerandone gli aspetti religiosi, morali, sociali, giuridici ed economici. Lo scopo del Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore è quello di promuovere attività sociali, morali e assistenziali e precisamente: - assistenza a minori in stato di bisogno; - attività ludico-ricreative per i minori a rischio del quartiere; - assistenza ai nuclei familiari e comunità di lavoro; - istituzione di corsi professionali per giovani di ambo i sessi; - centro di orientamento al lavoro; - istituzione di corsi socio-politici; - istituzione di corsi di formazione per la gestione di cooperative; - ecc. Dal 1996 l associazione si è data un nuovo statuto per esplicare un servizio più idoneo alle problematiche emerse nel territorio. Seguendo le linee indicate dall art. n. 1 comma 1.2 dello Statuto l Associazione si fonda: a) sulla condivisione delle situazioni di bisogno della persona e dei gruppi; b) sul disinteresse e la gratuità nello svolgimento delle attività e nella presentazione dei servizi, senza strumentalizzazione alcuna e nel pieno rispetto della dimensione umana, culturale, spirituale e religiosa della persona; c) sulla necessità politica di denunciare situazioni di ingiustizia e di lottare per rimuovere le cause che generano circuiti di emarginazione e discriminazione sociale attraverso una puntuale opera di prevenzione ed una costante ricerca di forme d intervento; d) su un diretto impegno nel civile e la disponibilità a forme di collaborazione con l iniziativa pubblica e con le forze sociali. Per la realizzazione delle proprie finalità l Associazione s impegna a sensibilizzare l opinione pubblica sui problemi di giustizia sociale e di solidarietà, a favorire l autopromozione e la partecipazione democratica alla vita sociale, a stimolare una concreta sperimentazione di servizi territoriali e di iniziative di solidarietà, privilegiando i bisogni delle fasce sociali meno garantite e delle persone più deboli e ad effettuare studi, ricerche, indagini, pubblicazioni in funzione del perseguimento degli scopi sopra descritti. L Ente presso il quale devono essere indirizzate le domande per il presente progetto è: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE Via Acquaviva, CALTANISSETTA Tel Fax centrosocialegesudivinolavoratore@hotmail.it Persona di riferimento: Giuseppe Paruzzo 1
2 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: REGIONALE 4^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Mamme in rete-caltanissetta 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area di intervento: Donne con minori a carico e donne in difficoltà (A11), Immigrati e profughi (A04) Codice: A 11 (area prevalente), A04 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Analisi del contesto territoriale 1 La Provincia di Caltanissetta conta circa abitanti e si estende su una superficie di chilometri quadrati presentando una densità abitativa pari a 129 abitanti per chilometro quadrato. I 9/10 del territorio sono collinari, vi si distribuiscono 22 comuni con più di famiglie il cui numero medio di componenti è pari a 2,57 contro i 2,69 del Mezzogiorno e i 2,46 dell'intero Paese. La provincia nissena è tra le più urbanizzate della penisola e il 68,6% della popolazione risiede nei 4 comuni con più di abitanti. La Diocesi, nel cui territorio opera il Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore, comprende però solo i comuni di Caltanissetta, Acquaviva Platani, Bompensiere, Calascibetta (EN), Campofranco, Delia, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Resuttano, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba per un totale di abitanti. 1 Gennaio Gennaio 2010 ETÀ (anni) MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Popolazione ETÀ (anni) 1 Gennaio Gennaio 2010 MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Popolazione Straniera Cfr. Osservatorio economico della Provincia di Caltanissetta Cfr. demo.istat.it aggiornato al 1 gennaio
3 Le sovrastanti tavole forniscono informazioni circa l andamento della popolazione nella Diocesi di Caltanissetta: la situazione è sostanzialmente immutata nel periodo di riferimento per quanto riguarda la popolazione residente con un saldo demografico leggermente passivo; per contro si assiste ad un notevole incremento della popolazione straniera, che in due anni aumenta la sua incidenza sulla popolazione locale passando dal 1.79% al 2.47% del Anche l aumento delle donne straniere, con una variazione percentuale pari al 41,60% in due anni, è significativa in quanto indicatore di stanzializzazione dell immigrazione nel territorio nisseno. Questo aumento della popolazione straniera, che si avverte maggiormente guardando la fascia di età che va dai 18 ai 65 anni relativa agli individui in età lavorativa, incide anche sulle cifre della popolazione residente che presentano lievissimi aumenti nella medesima fascia di età, malgrado il già accennato saldo demografico passivo. Quest ultimo è dovuto non solo al basso quoziente di natalità ma anche all elevato flusso migratorio (con un tasso del movimento migratorio pari a -1,5% 3 ) che, negli anni, ha contratto il numero di individui in età lavorativa. Ciò è dovuto ad una situazione socio-economica preoccupante evidenziata anche dall elevato tasso di disoccupazione (Cfr. Lavoro) che costringe i nostri giovani a lasciare i propri affetti e il proprio territorio in cerca di un posto di lavoro. Si assiste, infine, al continuo aumento degli over sessantacinque che assorbono una quota pari al 19,8% portando, conseguentemente, ad un invecchiamento della popolazione. Caltanissetta, infatti, ha una incidenza dell ospitalità in case-albergo di gran lunga superiore al dato regionale, struttura che consente una vita autonoma agli anziani in un contesto abitativo diverso da quello di origine, nonché l opportunità di una vita di tipo comunitario 4. Il progetto Mamme in rete-caltanissetta si realizza nel Comune di Caltanissetta. Analisi del contesto settoriale La maternità e la crescita di un figlio sono due fra gli aspetti della vita che più risentono della crisi economica che stiamo vivendo. L impatto economico maggiore per una famiglia è sicuramente, infatti, quello legato all arrivo del primogenito, soprattutto per il primo anno di vita. Si tratta di cifre da capogiro, tanto che molto spesso si sente dire che l arrivo di un bambino rappresenta quasi un secondo mutuo per la famiglia. È stato calcolato, infatti, che un neonato costa, a una famiglia di reddito medio nella quale lavorino entrambi i genitori, circa 600 euro al. Secondo recenti studi condotti sul territorio nazionale si è fatta una stima oggettiva sui costi che ha un figlio dalla nascita fino ai 24 anni circa, l età del raggiungimento della laurea; è stato calcolato, infatti, che per una famiglia dell Italia centrale, con un reddito mensile pari a euro netti, la spesa ammonta, in media, a euro. Queste cifre possono scoraggiare dall idea di mettere al mondo dei figli, anche se con il crescere dei bambini la spesa tende a diminuire. Una famiglia con un reddito medio basso tende a rinunciare, quindi, al replicarsi del gioioso momento dell arrivo di un figlio, per paura di non riuscire a spuntarla economicamente a fine. D altro canto vi sono anche coloro, generalmente padri e madri immigrati, che un po per imprudenza, un po per cultura, si avventurano nel campo della genitorialità formando famiglie numerose, alle quali spesso faticano ad assicurare tutto il necessario. Si assiste così a due fenomeni differenti che coinvolgono famiglie di status sociale opposto: da un lato ci sono le famiglie che hanno un reddito basso e non si possono permettere economicamente di sostenere le enormi spese legate alla nascita e alla crescita di un bambino; dall altro lato ci sono, invece, le famiglie che, avendo un alto reddito, non solo possono permettersi quanto detto prima, ma mettono in atto anche tutti quei meccanismi di shopping sfrenato e inutile, connesso all arrivo di un bebè. Sono sempre più le famiglie vittime del baby-marketing, ovvero quelle famiglie, in questo caso con discrete possibilità economiche, che, prese dall'entusiasmo per la nascita di un figlio, riempiono la propria casa di oggetti per la puericultura, a volte superflui o inutili. Sono molti, infatti, gli articoli che vengono utilizzati poco o niente perché simili ad altri che già si posseggono. Le conseguenze di tale dispendio non riguardano solo l'aspetto strettamente economico, ma anche materiale, perché accade spesso che i suddetti prodotti finiscono inutilizzati in un angolo del proprio garage o della propria cantina. Tra l altro, per diversi motivi, non sempre questo materiale può essere riciclato per il secondo figlio, perché il tempo trascorso rispetto alla nascita del primo è troppo lungo, o perché il sesso del nascituro è diverso, o, addirittura, perché non è più di moda. 3 Cfr. Annuario Statistico Regionale Sicilia Cfr. L Albo Regionale delle istituzioni socio-assistenziali: un analisi dal 1989 al 2008 a livello regionale, provinciale e per distretto sociosanitario 3
4 Nel contesto territoriale nel quale si sviluppa il progetto sono presenti molte famiglie, soprattutto immigrate, al limite della sussistenza, per le quali diventa un serio problema sostenere la crescita di un figlio. I motivi di tale disagio sono riconducibili per lo più all'alto tasso di disoccupazione, che colpisce famiglie immigrate regolari ed irregolari, famiglie in cui uno o più membri sono detenuti o più semplicemente famiglie monoreddito molto numerose. È però anche molto frequente trovare persone disponibili a donare passeggini, cullette, box, vestitini, ecc. ma non esiste fino ad ora un "luogo" dove tale generosità possa essere messa in atto. Come del resto non esiste sul territorio uno "spazio" dove una mamma, che non ha la possibilità di acquistare quanto può servire al nascituro, può trovare ciò di cui ha bisogno. 1. Analisi dei bisogni (Domanda) 1.1 Bisogni primari immediati (viveri, pannolini, necessario per la puericultura, ecc.) 1.2 Bisogno di ascolto e di orientamento rispetto a problematiche psico-pedagogiche e sanitarie 2. Analisi delle risorse (Offerta) Risorse esterne Il territorio della provincia di Caltanissetta non presenta numerosi enti privati che si occupano di tematiche familiari e soprattutto di quelle relative a donne in difficoltà, in stato di gravidanza e/o con minori a carico. ENTI Comune di Caltanissetta (Uffici preposti) Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano Parrocchia San Pio X Caltanissetta Centro di accoglienza Caltanissetta Centro di permanenza temporanea ed assistenza Caltanissetta A.N.F.E. - Caltanissetta AFI - Associazione delle Famiglie - Confederazione Italiana Soc. Coop. Soc. Iopervoiperio SERVIZI OFFERTI - Assistenza economica continuativa e/o straordinaria per famiglie disagiate - Ambulatorio medico per immigrati presso l ASL n. 2 - Servizio affido e adozioni - Sostegno economico ragazze madri - Ambulatori medici gratuiti per persone in difficoltà - Servizio di consulenza legale e psicologica - Sportello di orientamento al lavoro - Sportello Microcredito Mai Soli a sostegno delle famiglie in difficoltà economica - Assistenza morale, sanitaria, legale e materiale per immigrati presso la parrocchia - Prima accoglienza degli immigrati - Centro di permanenza - Assistenza morale, sanitaria e materiale - Assistenza e sostegno - Centro accoglienza - Favorire l'integrazione e offrire supporto. - Sensibilizzazione sulle problematiche familiari - Divulgazione ed informazione relativa alle problematiche familiari (reddito e assegni familiari, mondo del lavoro, casa, scuola, handicap, ecc...) - Promozione di una più efficace presenza sociale e politica della famiglia - operare al servizio di persone emarginate o a rischio di emarginazione sociale - tutela delle famiglie, fornendo assistenza alla persona nel totale rispetto della globalità e della centralità dell'individuo, cercando di accompagnarlo nei suoi percorsi di vita e sostenendolo nelle sue decisioni 4
5 C.A.V. Centro di Aiuto alla Vita ACLI Punto famiglia - servizio socio assistenziale a favore di tutte le fasce di emarginazione sociale (minori, detenuti, portatori di handicap, anziani, tossicodipendenti, ragazze madri, immigrati, soggetti con turbe psichiatriche, ecc.) - Assistenza e sostegno alle mamme in difficoltà - Luogo di aggregazione per famiglie - Attività e servizi orientati alla promozione di forme di autoorganizzazione e di solidarietà interfamiliare Risorse interne - SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE cod. Helios Descrizione dei servizi offerti (situazione di partenza): L Associazione Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore è collocata nel quartiere San Giovanni, popolato per il 90% da famiglie povere, nelle quali il numero dei figli è molto alto nonostante le loro condizioni disagiate; tra queste famiglie una considerevole parte è costituita da extracomunitari. Con l apertura dello sportello di assistenza ed orientamento Mamme in Rete si è voluto, nel corso degli ultimi anni, offrire ascolto, accoglienza, accompagnamento e sostegno materiale alle mamme che hanno già bambini o che si apprestano a partorire e che vivono situazioni di grave disagio economico. Con Mamme in Rete si è aiutati a pensare soluzioni alternative all acquisto dispendioso del materiale di puericultura e si può trovare un aiuto ad affrontare le problematiche educative legate alla crescita dei propri figli. Questo progetto vorrebbe diventare un punto di coordinamento di una rete d interventi solidali tra mamme, un luogo per la gestione consapevole della maternità. 3. Rete informale con cui si collabora per realizzare il progetto (cfr. punto 24). (come da criteri aggiuntivi p.6) Il lavoro di rete ha visto coinvolti diversi attori che, ritenendolo opportuno, hanno segnalato i casi di maternità che necessitavano un sostegno socio-economico. 4. Indicatori scelti sui quali incidere CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE cod. Helios attività svolte nell anno 2010 Domanda (bisogno) 1.1 Bisogni primari immediati (viveri, pannolini, necessario per la puericultura, ecc.) (Cfr. punto 6 - Analisi del contesto: incremento della popolazione straniera dal 1.79% al 2.47% del 2010 aumento delle donne straniere, con una variazione percentuale pari al 41,60% in due anni le persone in cerca di occupazione tasso di disoccupazione provinciale del 14,5% tasso di disoccupazione femminile del 17% lavoro irregolare pari al 33,2% livello di spesa annuale pro capite sensibilmente più contenuto rispetto alla media nazionale (numero Italia=100; Caltanissetta=71,8) a causa della maggiore incidenza di beni e servizi indifferibili, come quelli alimentari (Caltanissetta 22,2%; Italia 17,5%) dovuta proprio all assenza, o Offerta (risposta) - n. 114 mamme assistite da gennaio a dicembre n. 2 operatori impegnati nell accoglienza delle utenti da gennaio a dicembre n. 310 confezioni di latte distribuite da gennaio a dicembre n. 229 confezioni di biscotti distribuite da gennaio a dicembre n. 769 confezioni di omogeneizzati (vari gusti) distribuite da gennaio a dicembre n. 293 confezioni di pastine e creme per lo svezzamento distribuite da gennaio a dicembre n. 185 confezioni di pannolini (varie misure) distribuite da gennaio a dicembre n. 255 pezzi per l igiene del bambino (detergenti, salviettine, creme, ecc.) distribuiti 5
6 comunque ad un forte ridimensionamento dei consumi della fascia di popolazione inoccupata residuale la presenza sul territorio di strutture rivolte a ragazze madri o a donne in difficoltà aumento dei divorziati che passano dall 1.46% del 2009 all 1,58% del 2010; su 166 persone che hanno perso il proprio congiunto le donne rappresentano l 84,9%). 1.2 Bisogno di ascolto e di orientamento rispetto a problematiche psico-pedagogiche e sanitarie (Cfr. punto 6 - Analisi del contesto: servizi e salute Caltanissetta in 88-esima posizione incremento della popolazione straniera dal 1.79% al 2.47% del 2010 Residuale la presenza sul territorio di strutture rivolte a ragazze madri o a donne in difficoltà fragilità delle relazioni familiari, emarginazione e isolamento sociale su visite mediche effettuate alla Cittadella della Carità circa il 4% è rappresentato da mamme e minori del progetto Mamme in Rete). da gennaio a dicembre n. 66 pezzi necessario per l allattamento (ciucci, tettarelle, biberon, ecc.) distribuiti da gennaio a dicembre n. 584 capi di abbigliamento distribuiti da gennaio a dicembre n. 18 corredini per la nascita completi distribuiti da gennaio a dicembre n. 38 oggetti per la puericultura (carrozzine, passeggini, box, girelli, ecc.) distribuiti da gennaio a dicembre n. 4 raccolte di prodotti per neonati e bambini effettuate da gennaio a dicembre n. 45 mamme destinatarie del progetto Mamme in Rete usufruiscono dei servizi offerti presso la Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano (Ginecologia, oculistica pediatrica, dietologia in gravidanza) da gennaio a dicembre n. 1 azioni straordinarie di accompagnamento in casi di interventi di chirurgia pediatrica da gennaio a dicembre n. 2 incontri-confronto sul tema della relazione madre-figlio, fra le mamme destinatarie dello sportello di assistenza ed orientamento Mamme in Rete da gennaio a dicembre n. 2 giorni di apertura settimanale dello sportello da gennaio a dicembre Sede di attuazione SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) La sede dispone di n.2 stanze adibite all accoglienza dell utenza e alla distribuzione dei prodotti per bambini, messe a disposizione dalla Chiesa di S. Giovanni. Tutte le stanze sono dotate delle necessarie attrezzature utili allo svolgimento delle attività descritte al punto 8.1. L ubicazione della sede, in pieno centro storico, in uno dei quartieri più poveri della città, rende facile l accesso ai servizi gratuiti offerti proprio a coloro che più ne hanno bisogno. Servizi offerti Orario di apertura dello sportello Mamme in Rete Da Lunedì a Venerdì dalle 9:30 alle 12:00 6. Destinatari Diretti (Cfr. punto 6 - Analisi del contesto): Donne in gravidanza e mamme, sia italiane che straniere (incremento della popolazione straniera dal 1.79% al 2.47% del 2010: aumento delle donne straniere, con una variazione percentuale pari al 41,60% in due anni) con bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, che presentano elevate difficoltà socioeconomiche (livello di spesa annuale pro capite sensibilmente più contenuto rispetto alla media nazionale - numero Italia=100; Caltanissetta=71,8 - a causa della maggiore incidenza di beni e servizi indifferibili, come quelli alimentari - Caltanissetta 22,2%; Italia 17,5%- dovuta proprio all assenza, o comunque ad un forte ridimensionamento dei consumi della fascia di popolazione inoccupata), che non riescono ad accedere al mercato del lavoro (tasso di disoccupazione femminile del 17%), che hanno difficoltà di accesso ai servizi 6
7 sociali primari (es. sanità) presenti sul territorio ( servizi e salute Caltanissetta in 88-esima posizione; su visite mediche effettuate alla Cittadella della Carità circa il 4% è rappresentato da mamme e minori del progetto Mamme in Rete) e sono pertanto a rischio di emarginazione e isolamento sociale. Tipologia e numero di destinatari su cui si intende intervenire considerando un arco temporale di 12 mesi (Cfr. Situazione di arrivo) Le azioni di sostegno nei confronti dei destinatari del progetto Mamme in rete-caltanissetta devono, quindi, agire su due fronti, promozionale e assistenziale, e intendono raggiungere: - non meno di 120 mamme assistite - aumentato numero operatori impegnati nell accoglienza delle utenti da n. 2 a n.3 - non meno di n. 330 confezioni di latte distribuite - non meno di n. 250 confezioni di biscotti distribuite - non meno di n. 800 confezioni di omogeneizzati (vari gusti) distribuite - non meno di n. 300 confezioni di pastine e creme per lo svezzamento distribuite - non meno di n. 200 confezioni di pannolini (varie misure) distribuite - non meno di n. 280 pezzi per l igiene del bambino (detergenti, salviettine, creme, ecc.) distribuiti - non meno di n. 80 pezzi necessario per l allattamento (ciucci, tettarelle, biberon, ecc.) distribuiti - non meno di n. 600 capi di abbigliamento distribuiti - non meno di n. 20 corredini per la nascita completi distribuiti - non meno di n. 40 oggetti per la puericultura (carrozzine, passeggini, box, girelli, ecc.) distribuiti - aumentato numero di raccolte di prodotti per neonati e bambini da n.4 a n.6 - non meno di n. 50 mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta usufruiscono dei servizi offerti presso la Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano (ginecologia, oculistica pediatrica, dietologia in gravidanza) - non meno di n. 2 azioni straordinarie di accompagnamento in casi di interventi di chirurgia pediatrica - aumentato numero incontri-confronto sul tema della relazione madre-figlio, fra le mamme destinatarie dello sportello di assistenza ed orientamento Mamme in Rete da n. 2 a n.3 - aumentato numero giorni di apertura dello sportello da n.2 a n.5 Indiretti: - le persone appartenenti alle reti familiari ed amicali dei destinatari, che potranno essere destinatarie di feedback e riverberi informali relativi a quanto i destinatari diretti avranno sperimentato; - gli enti territoriali per i servizi espletati e per la possibilità di accedere ai dati raccolti; - gli operatori coinvolti nei percorsi di presa in carico degli utenti nonché i volontari; - l Università per la possibilità di accedere ai dati raccolti; - i giovani in servizio civile; - l intera comunità poiché sensibilizzata, attraverso le attività e i servizi offerti dal Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore, al problema della povertà materiale e immateriale. 7. Importanza della presenza dei Volontari in SCV La peculiarità del progetto Mamme in rete-caltanissetta risiede nella cura con la quale vengono offerti i servizi agli utenti, guardando non solo al raggiungimento di obiettivi quantitativi, ovvero all aumento esponenziale del numero degli utenti, ma qualitativi, ponendo l attenzione alla funzione pedagogica che i servizi stessi hanno. Questo sarà possibile grazie all apporto dei volontari in SCV che, nell affiancare gli operatori e le figure professionali impegnati nei centri, permetteranno di raggiungere al massimo delle potenzialità gli obiettivi previsti dal progetto. 7
8 7) Obiettivi del progetto: Obiettivo generale Offrire un sostegno psico-socio-economico alle gestanti e alle mamme per migliorare la qualità della vita e della relazione primaria madre-figlio e per favorire lo sviluppo armonico del bambino. Obiettivi specifici AREA DI INTERVENTO : Donne con minori a carico e donne in difficoltà (A 11) SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) BISOGNI (Domanda) 1.1 Bisogni primari immediati (viveri, pannolini, necessario per la puericultura, ecc.) (Cfr. punto 6 - Analisi del contesto: incremento della popolazione straniera dal 1.79% al 2.47% del 2010 aumento delle donne straniere, con una variazione percentuale pari al 41,60% in due anni le persone in cerca di occupazione tasso di disoccupazione provinciale del 14,5% tasso di disoccupazione femminile del 17% lavoro irregolare pari al 33,2% livello di spesa annuale pro capite sensibilmente più contenuto rispetto alla media nazionale (numero Italia=100; Caltanissetta=71,8) a causa della maggiore incidenza di beni e servizi indifferibili, come quelli alimentari (Caltanissetta 22,2%; Italia 17,5%) dovuta proprio all assenza, o comunque ad un forte ridimensionamento dei consumi della fascia di popolazione inoccupata residuale la presenza sul territorio di strutture rivolte a ragazze madri o a donne in difficoltà aumento dei divorziati che passano dall 1.46% del 2009 all 1,58% del 2010; su 166 persone che hanno OFFERTA 2010 (Situazione di partenza) - n. 114 mamme assistite da gennaio a dicembre n. 2 operatori impegnati nell accoglienza delle utenti da gennaio a dicembre n. 310 confezioni di latte distribuite da gennaio a dicembre n. 229 confezioni di biscotti distribuite da gennaio a dicembre n. 769 confezioni di omogeneizzati (vari gusti) distribuite da gennaio a dicembre n. 293 confezioni di pastine e creme per lo svezzamento distribuite da gennaio a dicembre n. 185 confezioni di pannolini (varie misure) distribuite da gennaio a dicembre n. 255 pezzi per l igiene del bambino (detergenti, salviettine, creme, ecc.) distribuiti da gennaio a dicembre n. 66 pezzi necessario per l allattamento (ciucci, tettarelle, biberon, ecc.) distribuiti da OBIETTIVI SPECIFICI E INDICATORI (Situazione di arrivo) 1. Offrire accoglienza e assistenza materiale alle mamme destinatarie del progetto Mediante: - non meno di 120 mamme assistite in 12 mesi - aumentato numero operatori impegnati nell accoglienza delle utenti da n. 2 a n.3 - non meno di n. 330 confezioni di latte distribuite in 12 mesi - non meno di n. 250 confezioni di biscotti distribuite in 12 mesi - non meno di n. 800 confezioni di omogeneizzati (vari gusti) distribuite in 12 mesi - non meno di n. 300 confezioni di pastine e creme per lo svezzamento distribuite in 12 mesi - non meno di n. 200 confezioni di pannolini (varie misure) distribuite in 12 mesi - non meno di n. 280 pezzi per l igiene del bambino (detergenti, salviettine, creme, ecc.) distribuiti in 12 mesi - non meno di n. 80 pezzi necessario per l allattamento (ciucci, tettarelle, biberon, ecc.) 8
9 perso il proprio congiunto le donne rappresentano l 84,9%). 1.2 Bisogno di ascolto e di orientamento rispetto a problematiche psicopedagogiche e sanitarie (Cfr. punto 6 - Analisi del contesto: servizi e salute Caltanissetta in 88-esima posizione incremento della popolazione straniera dal 1.79% al 2.47% del 2010 Residuale la presenza sul territorio di strutture rivolte a ragazze madri o a donne in difficoltà fragilità delle relazioni familiari, emarginazione e isolamento sociale su visite mediche effettuate alla Cittadella della Carità circa il 4% è rappresentato da mamme e minori del progetto Mamme in Rete). gennaio a dicembre n. 584 capi di abbigliamento distribuiti da gennaio a dicembre n. 18 corredini per la nascita completi distribuiti da gennaio a dicembre n. 38 oggetti per la puericultura (carrozzine, passeggini, box, girelli, ecc.) distribuiti da gennaio a dicembre n. 4 raccolte di prodotti per neonati e bambini effettuate da gennaio a dicembre n. 45 mamme destinatarie del progetto Mamme in Rete usufruiscono dei servizi offerti presso la Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano (ginecologia, oculistica pediatrica, dietologia in gravidanza) da gennaio a dicembre n. 1 azioni straordinarie di accompagnamento in casi di interventi di chirurgia pediatrica da gennaio a dicembre n. 2 incontri-confronto sul tema della relazione madre-figlio, fra le mamme destinatarie dello sportello di assistenza ed orientamento Mamme in Rete da gennaio a dicembre n. 2 giorni di apertura settimanale dello sportello da gennaio a dicembre 2010 distribuiti in 12 mesi - non meno di n. 600 capi di abbigliamento distribuiti in 12 mesi - non meno di n. 20 corredini per la nascita completi distribuiti in 12 mesi - non meno di n. 40 oggetti per la puericultura (carrozzine, passeggini, box, girelli, ecc.) distribuiti in 12 mesi - aumentato numero di raccolte di prodotti per neonati e bambini da n.4 a n.6 in 12 mesi 2. Offrire un adeguata informazione sanitaria e psicopedagogica, per attivare e potenziare risorse e competenze proprie di ciascuna famiglia. Mediante: - non meno di n. 50 mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta usufruiscono dei servizi offerti presso la Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano (ginecologia, oculistica pediatrica, dietologia in gravidanza) in 12 mesi - non meno di n. 2 azioni straordinarie di accompagnamento in casi di interventi di chirurgia pediatrica in 12 mesi - aumentato numero incontriconfronto sul tema della relazione madre-figlio, fra le mamme destinatarie dello sportello di assistenza ed orientamento Mamme in Rete da n. 2 a n.3 in 12 mesi - aumentato numero giorni di apertura dello sportello da n.2 a n.5 in 12 mesi Ai giovani che si avvicinano al Servizio Civile si chiede di pensare a questo anno non come una parentesi nella loro vita, ma come un anno intenso, ricco di stimoli e di sfide, un anno che raccoglie le memorie del passato e produce orientamenti per le scelte future. Un anno di formazione intesa come competenza del servizio che si svolge, ma anche come momento di auto-riflessione, di ripensamento e di scoperta. Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi e fare nuove amicizie; per condividere con altri giovani i 9
10 propri vissuti attraverso la dimensione comunitaria e la sensibilizzazione. L intento è quello di proporre un esperienza che cerchi e costruisca senso. Un esperienza che davvero cambi. Il progetto Mamme in rete-caltanissetta, quindi, prevede, tra le sue finalità, il raggiungimento di obiettivi anche per i volontari in servizio civile. Queste finalità generali sono così riassumibili: Educazione ai valori della solidarietà, gratuità attraverso azioni di animazione e d informazione per una cittadinanza attiva e responsabile. Condivisione coi poveri e con gli altri partecipanti al progetto, riconoscendo e promovendo i diritti umani e sociali, per accompagnare le persone vittime di povertà ed esclusione sociale in percorsi di liberazione. Riflessione sulle proprie scelte di vita, vocazionali, professionali, sociali e possibilità di approfondimento spirituale. Creazione delle condizioni per l incontro con nuove persone, per inventare nuove professionalità in ambito sociale. Coscientizzazione: approfondimento della cultura della pace, della nonviolenza e della solidarietà. Attenzione a tutto ciò che potrà incoraggiare un futuro volontariato inteso come stile di vita nei giovani che verranno coinvolti nell esperienza. Difesa della patria in modo non armato e nonviolento in termini di: gestione o superamento del conflitto, riduzione o superamento della violenza implicita e/o esplicita, acquisizione o riconoscimento di diritti. OBIETTIVO GENERALE Offrire ai volontari in servizio civile un occasione di crescita personale e la sua valorizzazione in termini non professionali (come da criteri aggiuntivi p.7). Obiettivi specifici a) favorire la crescita personale e la maturazione di uno stile di vita improntato alla solidarietà e alla cittadinanza attiva, all attenzione dell altro e all accettazione della diversità; b) favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali e delle competenze, sia personali che professionali, anche ai fini dell inserimento lavorativo; c) favorire l analisi critica del percorso di servizio civile, sia in itinere che ex-post, per migliorare le proprie competenze relazionali. Il progetto mira, inoltre, a favorire la partecipazione al Servizio Civile dei giovani con minori opportunità socio-culturali e, in particolare, dei migranti di seconda generazione con cittadinanza italiana, che troverebbero altrove difficoltà ad essere inseriti in un contesto che permetta loro di acquisire abilità e competenze rispetto all ambito socio-assistenziale. La loro presenza diventa, inoltre, basilare per i rapporti che si potrebbero creare con le mamme immigrate. (cfr. Box 18 come da criteri aggiuntivi p.7). 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Le attività previste dai progetti sono condotte nel rispetto della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, così come modificato ed integrato dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n.106 e di quella relativa al settore cui si riferiscono. 10
11 AREA DI INTERVENTO : Donne con minori a carico e donne in difficoltà (A 11) SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) Obiettivo specifico 1. Offrire accoglienza e assistenza materiale alle mamme destinatarie del progetto Azione generale 1: Accoglienza allo sportello Attività 1.1 Apertura sportello Mamme in Rete Attività 1.2 Organizzazione di raccolte di viveri, vestiti e necessario per l igiene del bambino c/o punti vendita. Attività 1.3 Raccolta, selezione e inventariazione di abbigliamento usato e materiali di puericultura (box, passeggini, ecc.) Attività 1.4 Distribuzione di abbigliamento, materiali di puericultura, viveri e necessario per l igiene del bambino. Descrizione dettagliata dell attività Lo sportello del Progetto Mamme in Rete è situato nei locali adiacenti la Chiesa di S.Giovanni. E aperto cinque volte a settimana dalle alle Lo stesso è gestito da 2 operatori che si occupano dell accoglienza, del rilevamento dei bisogni e della distribuzione dei beni (alimenti per l infanzia, vestitini, oggetti di puericultura, ecc.) di cui le mamme necessitano per la cura e la crescita dei propri bambini. Durante l accoglienza viene compilata dagli operatori, per ciascun utente, una scheda nella quale vengono registrati i dati, le quantità di viveri data, il numero degli indumenti rilasciati e la taglia. Questo al fine di evitare che le stesse persone possano richiedere altro prima della scadenza del periodo (minimo 1 ). Periodicamente gli operatori del Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore organizzano delle raccolte, previo accordo con i titolari, presso sanitarie, supermercati e negozi specializzati in puericultura del capoluogo nisseno. I volontari del Centro sociale, coordinati dagli operatori responsabili dello Sportello Mamme in Rete, sostano all ingresso dei punti vendita ove invitano i clienti ad acquistare qualcosa in più durante il loro baby-shopping da destinare alle mamme in difficoltà. Alcuni punti vendita si occupano, inoltre, di sensibilizzare i loro clienti mediante l invio di o l affissione di locandine che pubblicizzano le iniziative di raccolta. Gli operatori del Centro sociale accolgono coloro che si rivolgono allo sportello perché disponibili a donare passeggini, cullette, box, vestitini, ecc.. I materiali raccolti vengono poi suddivisi per stagione, sesso ed età, inventariati e sistemati negli appositi spazi di esposizione. Gli operatori del Centro sociale accolgono le mamme che si rivolgono allo sportello e che necessitano di passeggini, cullette, box, vestitini, latte, pannolini, ecc.. È stato stilato un piccolo regolamento nel quale è stabilito che ogni mamma ha diritto a n. 3 articoli di abbigliamento, n. 1 pacchi di pannolini, n. 3 confezioni di omogeneizzati, n.1 pacco di biscotti, pasta e/o creme per lo svezzamento, n. 3 prodotti per l igiene del bambino e/o necessario per l allattamento e n. 1-2 giocattoli. Gli oggetti di puericultura (box, passeggini, seggiolini auto, ecc.), invece, vengono consegnati in prestito e le mamme si impegnano a restituire l oggetto entro un tempo dato dagli operatori che varia a seconda della destinazione d uso dell oggetto stesso (es.: carrozzina 4 mesi; passeggino - 1 anno; girello - 3 mesi; ecc.). Ciò permette ai responsabili del centro non solo di monitorare il corretto andamento del progetto ma anche un continuo e fondamentale incontro con le mamme. 11
12 Attività 1.5 Partecipazione alla distribuzione alimentare I volontari della Chiesa S.Giovanni organizzano ogni una raccolta-distribuzione alimentare destinata alle famiglie più bisognose. Su segnalazione dello sportello Mamme in Rete i suddetti volontari destinano alimenti adatti per bambini (latte, pasta, biscotti, ecc.) ad alcune mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta. Obiettivo specifico 2. Offrire un adeguata informazione sanitaria e psico-pedagogica, per attivare e potenziare risorse e competenze proprie di ciascuna famiglia. Azione generale 2: Accompagnamento alla persona Attività 2.1 Accesso a consulenze mediche gratuite Attività 2.2 Azioni straordinarie di accompagnamento Attività 2.3 Incontri di informazione/ formazione Attività 2.4 Accompagnamento degli utenti presi in carico presso servizi territoriali Le mamme destinatarie del progetto Mamme in rete- Caltanissetta usufruiscono dei servizi offerti presso la Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano (ginecologia, oculistica pediatrica, dietologia in gravidanza). Le consulenze sono garantite da settembre a luglio, da lunedì a venerdì previo appuntamento telefonico. Gli operatori valutano, qualora ce ne fosse l esigenza, la possibilità di prendersi in carico delle situazioni familiari particolari, come per esempio il caso di bambini che necessitano di cure specifiche o di interventi chirurgici fuori sede, aiutando la famiglia a sostenere le spese per il trasporto, le spese per medicinali, ecc. Gli operatori organizzano, in collaborazione con personale qualificato (psicologo, pedagogista), durante l anno, degli incontri di gruppo su temi relativi la relazione madrefiglio, la cura del bambino (igiene, alimentazione, ecc.) e il superamento delle difficoltà nell educazione dei figli. Gli incontri hanno una doppia valenza: da un lato servono alle mamme per accrescere il loro bagaglio di conoscenze sulla maternità; dall altra rappresentano anche un momento aggregativo fra donne. Alcuni incontri, personalizzati, saranno effettuati direttamente presso il domicilio delle mamme assistite. Nella filosofia del Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore è importante la presa in carico dell utente a 360. Pertanto, sono previste attività di accompagnamento su più fronti al fine di migliorare l accesso dello stesso ai servizi del territorio (es. disbrigo pratiche, fruizione voucher spesa, accesso ad agevolazioni previste per le fasce disagiate della popolazione, ecc.). Di seguito sono esposte le attività rivolte ai volontari in servizio civile, per il raggiungimento degli obiettivi specifici (come da criteri aggiuntivi p.8) OBIETTIVO GENERALE RIVOLTO AI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE: Offrire ai volontari in servizio civile un occasione di crescita personale e la sua valorizzazione in termini non professionali (come da criteri aggiuntivi p.7). OBIETTIVI SPECIFICI RIVOLTI AI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE a) favorire la crescita personale e la maturazione di uno stile di vita improntato alla solidarietà e alla cittadinanza attiva, all attenzione ATTIVITÀ PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO Attività a.1 Contatto diretto e quotidiano con persone che appartengono alle fasce deboli della società DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL ATTIVITÀ I giovani in servizio civile, svolgono attività di sportello, accoglienza, affiancamento degli operatori nella presa in carico delle mamme e dei loro figli. Hanno, in questo modo, la possibilità di intrattenere contatti diretti e quotidiani con l utenza dello sportello Mamme in Rete e soprattutto hanno occasioni per relazionarsi con una parte della popolazione disagiata che spesso non conoscono. Possono, così, confrontarsi con vissuti differenti, ponendo 12
13 dell altro e all accettazione della diversità maggiore attenzione all altro e alla dignità della persona. b) favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali e delle competenze, sia personali che professionali, anche ai fini dell inserimento lavorativo c) favorire l analisi critica del percorso di servizio civile, sia in itinere che ex-post, per migliorare le proprie competenze relazionali Attività a.2 Partecipazione alla formazione generale Attività a.3 Partecipazione ad incontri su tematiche legate alla povertà emergente Attività b.1 Partecipazione alla formazione specifica Attività b.2 Collaborazione con operatori e altri volontari Attività c.1 Partecipazione ad incontri di verifica/confronto sia individuali che di gruppo Attività c.2 Redazione bilancio di esperienza I giovani in servizio civile partecipano periodicamente ai momenti formativi generali per riflettere su temi quali solidarietà, cittadinanza attiva, pace, ecc., al fine di comprendere il significato di concorrere alla difesa della patria, della difesa non armata, ecc. Tutto ciò favorisce lo sviluppo e il rafforzamento di una coscienza civica matura e una maggiore attenzione al mondo dell associazionismo e del volontariato. I volontari, durante l anno di servizio civile, partecipano a momenti di incontro, sensibilizzazione, riflessione sulle tematiche legate alle nuove povertà emergenti e alle realtà di disagio della città e del mondo, anche nell ottica della promozione del Servizio Civile come strumento di lotta all esclusione sociale. Ciò permette e favorisce nei giovani in servizio civile una crescita personale orientata ai bisogni della comunità locale e alla prevenzione dell emarginazione sociale. I giovani in servizio civile partecipano durante tutta la durata del loro servizio civile alla formazione specifica mirata all accompagnamento, all affiancamento e alla formazione sul campo dei giovani stessi. Questi momenti formativi permettono ai volontari di approfondire temi e argomenti relativi al progetto in cui prestano il loro servizio, integrando e rafforzando le proprie competenze personali e professionali acquisite, a partire dalla rielaborazione personale dell esperienza stessa. I volontari in servizio civile collaborano quotidianamente con gli operatori e gli altri volontari, per acquisire e potenziare abilità e competenze rispetto all ambito socioassistenziale e comprensione la metodologia di lavoro nel settore sociale (lavoro in equipe, lavoro di rete, ecc.). I volontari in servizio civile partecipano periodicamente a momenti di verifica e confronto, sia individuali che collettivi. Questi incontri vengono svolti con i formatori, l OLP e il Responsabile del Servizio Civile, mirano a favorire lo scambio tra i volontari stessi e si incentrano sull analisi dei casi e sulle difficoltà incontrate nella loro gestione. Ciò permette ai ragazzi di esternare il proprio vissuto emotivo in ordine al rapporto con gli utenti, con gli altri volontari e con gli operatori del centro. Al termine del Servizio Civile i giovani, con l aiuto di una figura esperta, predispongono un bilancio d esperienza che li supporti nell analisi critica del percorso di servizio civile. Ciò al fine di identificare le potenzialità individuali maturate e le competenze acquisite al termine del progetto. La metodologia seguita per giungere alla rilevazione, e conseguentemente alla redazione del bilancio di esperienza, si rifà alla metodologia del bilancio di competenze, utilizzata nelle attività di orientamento e di facilitazione dell incontro domanda offerta di lavoro. Tale metodologia andrà arricchita, però, con elementi di attenzione focalizzati non tanto sulle competenze acquisite 13
14 in termini di saper fare, quanto in termini di essere e saper essere, volendo in tal modo valutare più la maturazione personale e relazionale che non quella delle competenze professionali. 14
15 Diagramma di GANTT SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) AZIONE GENERALE ATTIVITA PERIODO DI REALIZZAZIONE Obiettivo specifico 1. Offrire accoglienza e assistenza materiale alle mamme destinatarie del progetto Azione generale 1: Accoglienza allo sportello Azione generale 2: Accompagnamento alla persona Attività 1.1 Apertura sportello Mamme in Rete Attività 1.2 Organizzazione di raccolte di viveri, vestiti e necessario per l igiene del bambino c/o punti vendita. Attività 1.3 Raccolta, selezione e inventariazione di abbigliamento usato e materiali di puericultura (box, passeggini, ecc.) Attività 1.4 Distribuzione di abbigliamento, materiali di puericultura, viveri e necessario per l igiene del bambino. Attività 1.5 Partecipazione alla distribuzione alimentare Obiettivo specifico 2. Offrire un adeguata informazione sanitaria e psico-pedagogica, per attivare e potenziare risorse e competenze proprie di ciascuna famiglia Attività 2.1 Accesso a consulenze mediche gratuite Attività 2.2 Azioni straordinarie di accompagnamento Attività 2.3 Incontri di informazione/formazione Attività 2.4 Accompagnamento degli utenti presi in carico presso servizi territoriali
16 SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) ATTIVITA Obiettivo specifico a) favorire la crescita personale e la maturazione di uno stile di vita improntato alla solidarietà e alla cittadinanza attiva, all attenzione dell altro e all accettazione della diversità Attività a.1 Contatto diretto e quotidiano con persone che appartengono alle fasce deboli della società Attività a.2 Partecipazione alla formazione generale Attività a.3 Partecipazione ad incontri su tematiche legate alla povertà emergente Obiettivo specifico b) favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali e delle competenze, sia personali che professionali, anche ai fini dell inserimento lavorativo Attività b.1 Partecipazione alla formazione specifica Attività b.2 Collaborazione con operatori e altri volontari Obiettivo specifico c) favorire l analisi critica del percorso di servizio civile, sia in itinere che ex-post, per migliorare le proprie competenze relazionali Attività c.1 Partecipazione ad incontri di verifica/confronto sia individuali che di gruppo Attività c.2 Redazione bilancio d esperienza PERIODO DI REALIZZAZIONE
17 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Area di intervento: Donne con minori a carico e donne in difficoltà A 11 SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) Numero Professionalità Elenco attività in cui è coinvolto e eventuale spiegazione della coerenza con la professionalità Coordinano le attività di progettazione e di gestione dello Sportello Mamme in Rete. N. 2 Operatori Sono coinvolti nelle seguenti attività del progetto: N. 3 Medici Specialisti N. 1 Psicologo N. 1 Pedagogista 1.1;1.2;1.3;1.4;1.5;2.1;2.2;2.3;2.4 I medici specialisti esercitano, gratuitamente, la loro professione presso gli ambulatori della Cittadella della Carità Beato Giacomo Cusmano Sono coinvolti nelle seguenti attività del progetto: 2.1 Offre la sua prestazione professionale in occasione di incontri di gruppo a tema dedicati alle mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: 2.3 Offre la sua prestazione professionale in occasione di incontri di gruppo a tema dedicati alle mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: N. 10 N. 5 Volontari Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore Volontari Chiesa S. Giovanni 2.3 I volontari del Centro Sociale Gesù Divino Lavoratore coadiuvano gli operatori ed i professionisti volontari nello svolgimento delle attività: 1.2;1.3;1.4;2.2;2.3;2.4 I volontari della Chiesa S. Giovanni organizzano ogni una raccolta-distribuzione alimentare destinata alle famiglie più bisognose e la estendono anche ad alcune mamme destinatarie del progetto Mamme in rete-caltanissetta Sono coinvolti nelle seguenti attività del progetto:
18 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi rivolti ai giovani in servizio civile SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) Numero Professionalità Elenco attività in cui è coinvolto N.1 Responsabile del È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: Servizio Civile a.2;a.3;b.1;c.1;c.2 È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: N.1 OLP (Formatore) a.1;b.1;b.2;c.1 È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: N. 1 Psicologo (Formatore) a.2;b.1;c.1 N. 1 Pedagogista È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: (Formatore) a.2;b.1;c.1 N. 1 Esperto Bilancio È coinvolto nelle seguenti attività del progetto: d esperienza c.2 Sono coinvolti nelle seguenti attività del progetto: N. 2 Operatori a.1;b.2;c Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto SEDE: CENTRO SOCIALE GESÙ DIVINO LAVORATORE (codice Helios ) Obiettivo 1. Offrire accoglienza e assistenza materiale alle mamme destinatarie del progetto Codice e titolo attività attività 1.1 Apertura sportello Mamme in Rete attività 1.2 Organizzazione di raccolte di viveri, vestiti e necessario per l igiene del bambino c/o punti vendita. Descrizione delle attività e del ruolo dei giovani in servizio civile I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Accoglienza degli utenti - Attività di segreteria - Gestione agenda appuntamenti - Compilazione della scheda utente Ruolo: collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Predisposizione lettere di contatto/autorizzazione per i punti vendita coinvolti nella raccolta - Preparazione materiale per lo svolgimento delle raccolte - Attività di raccolta presso i punti vendita coinvolti - Selezione e inventariazione dei prodotti raccolti attività 1.3 Raccolta, selezione e inventariazione di abbigliamento usato e materiali di puericultura (box, passeggini, ecc.) Ruolo: collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Accoglienza degli utenti donatori - Selezione e inventariazione dei materiali donati Ruolo: collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete 18
19 attività 1.4 Distribuzione di abbigliamento, materiali di puericultura, viveri e necessario per l igiene del bambino. I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Accoglienza degli utenti - Distribuzione dei materiali Ruolo: collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete Obiettivo 2. Offrire un adeguata informazione sanitaria e psico-pedagogica, per attivare e potenziare risorse e competenze proprie di ciascuna famiglia attività 2.2 Azioni straordinarie di accompagnamento I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Accompagnamento delle mamme verso specifiche strutture (sanitarie, sociali, ecc.) presenti sul territorio Attività 2.3 Incontri di informazione/formazione Attività 2.4 Accompagnamento degli utenti presi in carico presso servizi territoriali Ruolo: ausilio e collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Accoglienza degli utenti - Predisposizione di materiali eventualmente utili allo svolgimento degli incontri - Aiuto agli operatori nell organizzazione logistica - Visita presso le abitazione delle mamme prese in carico Ruolo: supporto agli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete per la preparazione degli incontri e osservatore partecipante agli incontri condotti da personale qualificato. I 4 giovani in SCV hanno il compito di: - Aiutare gli utenti presi in carico nel disbrigo pratiche (es. fruizione voucher spesa, pagamento utenze, bonus famiglia, servizi sanitari, ecc.) - Accompagnamento degli utenti presi in carico per accesso ai servizi sul territorio (es. fruizione voucher spesa, pagamento utenze, bonus famiglia, servizi sanitari, ecc.) Ruolo: collaboratore degli operatori responsabili dello sportello Mamme in Rete 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: n. 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: n. 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: n. 4 12) Numero posti con solo vitto: n. 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 ore 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 giorni 19
20 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Partecipazione al percorso formativo previsto. Partecipazione ai momenti di verifica dell esperienza di servizio civile su base periodica (quindicinale-mensile) e previsti a metà e a fine servizio con momenti residenziali di 2-3 giornate, organizzati anche fuori dal comune e dalla provincia ove si svolge il proprio progetto. Usufruire dei giorni di permesso durante eventuali periodi di chiusura della sede di attuazione del progetto. Osservanza della privacy sulle informazioni personali di cui il volontario verrà a conoscenza durante il sevizio Disponibilità a spostarsi autonomamente su tutto il territorio di riferimento. Disponibilità alla partecipazione ai momenti formativi e di verifica e monitoraggio, anche se svolti di sabato e di domenica o in altri giorni festivi. Disponibilità al trasferimento temporaneo della sede in caso di eventi di formazione e sensibilizzazione diocesani, regionali o nazionale (es. incontro nazionale giovani in servizio civile). Disponibilità al trasferimento temporaneo della sede in riferimento alle attività descritte ai punti: 1.2 Organizzazione di raccolte di viveri, vestiti e necessario per l igiene del bambino c/o punti vendita; 1.5 Partecipazione alla distribuzione alimentare; 2.2 Azioni straordinarie di accompagnamento; 2.3 Incontri di Informazione/formazione; 2.4 Accompagnamento degli utenti presi in carico presso servizi territoriali anche se svolti in giorni festivi e pre-festivi. Tutte le attività del progetto, pur rimanendo concentrati in cinque giorni a settimana, potranno essere effettuate da lunedì a domenica. 20
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